sabato , 23 Novembre 2024

TRENTOinBICI.IT
La lobby della bicicletta A? arrivata a Trento…
..e domani si presenta alla cittA�!

Bicicletta - fonte wikipediaDomani, sabato 10 marzo, ad ore 11.00 pressò la Sala della Natività di Palazzo Thun, il Gruppo spontaneo di pressione politica "TRENTOinBICI" presenterà il suo nuovo Blog, raggiungibile all’indirizzo: www.trentoinbici.it. Sarà l’occasione per fare il punto sulle diverse iniziative del gruppo: il sondaggio sui finanziamenti comunali alla ciclabilità, i suggerimenti di miglioramento delle piste ciclabili esistenti, l’esame dei percorsi e dei parcheggi mancanti, cosa si discute in Consiglio comunale, l’interazione tra cittadini e Amministrazione, gli obiettivi del Piano urbano della mobilità.

Flavio Santini ci parla del Gruppo "TRENTOinBICI":

Sognano una città veramente amica della bicicletta. Desiderano una città in cui coloro che scelgono la bicicletta come quotidiano mezzo di trasporto, alternativo all’automobile, vengano privilegiati in quanto amici della città e dell’aria pulita. E così come in altre città, anche a Trento alcuni ciclisti urbani si sono incontrati per progettare insieme una strategia di azione che spinga l’Amministrazione ad essere più efficace ed incisiva in tema di mobilità ciclabile.

Quando si dice bicicletta si dice Ferrara e di solito gli scettici rispondono "però lì la bicicletta è una cultura". Vero, ma non c’è solo Ferrara.A Mestre nei prossimi cinque anni raddoppieranno gli attuali 53 km di piste spendendo 13,5 milioni di Euro. A Torino dal 2000 al 2006 hanno costruito 76 km di piste mettendo a bilancio 1 milione di Euro all’anno. A Verona è stato battezzato con il nome della città un modello di rastrelliera ideale per tutti i tipi di bici. A Rho (Mi) sulle scale della stazione è stata installata una canalina-scivolo per chi si porta la bici sul treno. A Reggio Emilia e Piacenza hanno liberalizzato per le bici tutti i sensi unici del centro. A Trento dei 25,43 km previsti in città dal piano del 1990, dopo 16 anni (!) ne sono state realizzati solo la metà (km 13,61); scarseggiano e sono scomode le rastrelliere; in stazione e nel sottopasso di via Dogana bisogna caricarsi la bici in spalla; la liberalizzazione dei sensi unici non è stata completata, ecc.ecc

Ma i ciclisti a Trento esistono, tengono duro non solo al freddo invernale ma anche alla scarsità delle piste. Li caratterizza l’amore per la bicicletta, la fiducia nella politica e la concretezza.

Per questo si sono incontrati e hanno deciso di lavorare insieme – sotto la sigla beneaugurante di "Trentoinbici" – esponenti della FIAB, di Trentino Arcobaleno, di Trento Democratica, di Legambiente ma anche e soprattutto singoli cittadini-ciclisti desiderosi di portare il contributo della propria esperienza quotidiana. Così è nato il gruppo "TRENTOinBICI" con l’obiettivo di creare iniziative di pressione sull’Amministrazione comunale affinchA� Trento diventi una città davvero amica della bicicletta e la bici venga considerata un vero mezzo di trasporto: ecologico, sano, veloce, sicuro.

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