Giovedì 31 maggio alle ore 21.00  presso l’auditorium comprensoriale di Riva del Garda ( e mercoledì 30 alle ore 9.00 e 11.00 per le scuole), andrà in scena “The Tempestâ€? spettacolo teatrale tratto dall’omonimo lavoro di William Shakespeare a cura dei ragazzi della 4a A linguistico del Liceo Maffei di Riva del Garda. Lo spettacolo è il frutto di un laboratorio teatrale tenuto da Enrico Tavernini, (che ne cura anche la regia) presso la scuola, e ha visto il coordinamento della prof.ssa Rita Seia.
Il lavoro è gia stato portato in sena Il giorno 25 maggio presso l’Auditorium del Vittoriale, alla quarta edizione del Festival Gabriele d’Annunzio delle compagnie scolastiche della Regione Lombardia e del Lago di Garda, riscontrando un ottimo successo.
Lo spettacolo è in lingua inglese ad ingresso libero
La Trama di: “THE TEMPEST” ( la tempesta):
Il racconto della commedia inizia quando gran parte degli eventi sono già accaduti. Il magoProspero, legittimo Duca di Milano, e sua figlia Miranda, sono stati esiliati per circa dodici anni in un’isola (forse dell’Adriatico, o in Francia), dopo che il geloso fratello di Prospero, Antonio — aiutato dal re di Napoli — lo aveva deposto e fatto allontanare con la figlia di tre anni. In possesso di arti magiche dovute alla sua grande conoscenza e alla sua prodigiosa biblioteca, Prospero è servito controvoglia da uno spirito, Ariel, che egli ha liberato dall’albero dentro il quale era intrappolato. Ariel vi era stato imprigionato dalla strega africana Sycorax, esiliata nell’isola anni prima e morta prima dell’arrivo di Prospero. Il figlio della strega, Calibano, un mostro deforme, è l’ unico abitante mortale dell’isola all’arrivo di Prospero. Provocato dalla avvenenza di Miranda, le propone di unirsi con lui per creare una nuova razza che popoli l’isola.
A questo punto inizia la commedia. Prospero, avendo previsto che il fratello Antonio sarebbe passato nei pressi dell’isola con una nave (di ritorno dalle nozze della figlia di Alonso, Clarabella, con un re cartaginese), scatena una tempesta che causa il naufragio della nave.
Sulla nave c’è anche il re Alonso, amico di Antonio e compagno nella cospirazione, e il figlio di Alonso, Ferdinando. Prospero, con i suoi incantesimi, riesce a separare tutti i superstiti del naufragio cosicché Alonso e Ferdinando credono ognuno che l’altro sia morto.
La narrazione è tutta incentrata sulla figura di Prospero, il quale, con la sua arte, tesse delle trame in cui costringe gli altri personaggi a muoversi. La commedia ha quindi una struttura divergente e, poi, convergente, in quanto i percorsi dei vari naufraghi si ricongiungono alla grotta di Prospero. Calibano incappa in Stefano e Trinculo, due ubriaconi della ciurma, che crede esseri divini discesi dalla luna, e cerca di mettere insieme una ribellione contro Prospero, che però fallisce. Nel frattempo, Prospero provoca una relazione romantica tra Ferdinando e Miranda. I due si innamorano immediatamente, ma Prospero costringe Ferdinando a diventare suo servitore per confermare l’affetto di lui per Miranda. Intanto, in un altro luogo dell’isola, Antonio cospira per uccidere il Re di Napoli e il suo segretario Gonzalo, ma viene distratto da un folletto cantante. Tutto finisce per il meglio: Prospero perdona i suoi nemici e, con la sua magia, evoca una cerimonia per celebrare l’unione di Miranda e Ferdinando.