La��operetta italiana piA? amata dal pubblico sarA� in scena giovedA� 17 aprile al A�Teatro Sociale nella��allestimento della Compagnia a�?Teatro Musica Novecentoa�? con Silvia Felisetti nel ruolo di Cin Ci La. Il sipario si alzerA� alle 20,30.
La mini-rassegna a�?Operetta a Trentoa�?, proposta agli appassionati del teatro musicale dal Centro Servizi Culturali S. Chiara e dalla Compagnia A�TEATRO MUSICA NOVECENTOA�, porterA� in scena giovedA� 17 aprile il secondo degli spettacoli in calendario: A�Cin Ci LaA�.
Torna dunque sul palcoscenico del Teatro Sociale un genere di spettacolo capace di offrire un momento di leggerezza all’insegna del buon gusto, caratterizzato da un’eccellente caratura musicale e da un allestimento di ampio impegno professionale con la��orchestra in sala, un corpo di ballo, e una compagnia composta da cantanti di grande qualitA� vocale e da attori e caratteristi dalla brillante comunicativa.
Ambientata in Cina, luogo di un esilarante gioco di equivoci, A�Cin Ci LaA� ha avuto la sua prima rappresentazione al Teatro Dal Verme di Milano nel dicembre 1925. Tipica piA?ce a�?maliziosaa�?, memore della tradizione del cafA�-chantant, A? la��operetta che meglio rappresenta non solo il gusto italiano degli anni Venti, ma anche la moda dilagante per la��esotismo e per una Cina di maniera.
La scrittura scenica di Carlo Lombardo, ambienta la��azione a Macao, dove un grande evento sta per verificarsi. La timida principessa Myosotis (Elena Rapita) sta per sposarsi ma, completamente alla��oscuro delle gioie matrimoniali, A? triste perchA� costretta ad allontanarsi dalla��etA� dei sogni e dalle sue amate bambole. Purtroppo anche il suo promesso sposo, Ciclamino (Antonio Colamorea), non A? interessato al matrimonio, per gli stessi motivi della principessa.
Mentre A? in vigore il Ciun Ki Sin (sacro periodo che segue la celebrazione delle nozze regali, dove divertimenti e lavoro vengono sospesi fino al momento in cui il matrimonio sarA� consumato), a movimentare la vita di Macao arriva Cin Ci La (Silvia Felisetti), attrice cinematografica giunta per girare un film, che ritrova qui il suo ex amante, il Mandarino Fon Ki (Fulvio Massa), padre della principessa Myosotis. Arriva anche la��ultimo degli spasimanti di Cin Ci La, un certo Petit Gris (Alessandro Brachetti) che, abbandonato dalla capricciosa diva a Parigi, A? finalmente riuscito a rintracciarla. Ad arricchire la��intreccio, ecco anche Blum (Marco Falsetti), un falso eunuco di corte al servizio del principe Fon Ki, che A? in realtA� la��ex marito di Cin Ci La e che, insieme a Blim (Francesco Mei), A? stato incaricato dal principe Fon Ki di fare da precettore a Myosotis. Il Ciun Ki Sin A? in atto ormai da giorni, ma la timida Myosotis e la��impacciato Ciclamino non sembrano interessati a porvi fine. Ecco allora che il Mandarino, che aveva conosciuto Cin Ci La nella capitale francese, vede in lei la soluzione: sarA� la spregiudicata attrice a insegnare al principino ciA? che egli ancora non sa, mentre Petit-Gris si occuperA� invece dell’educazione della principessa Myosotis. Le due teste coronate non sembrano perA? molto interessate alle loro lezioni e cosA� il suono del carillon, il segnale che il Ciun-Ki-Sin A? finito, tarda ad arrivare. Il popolo, da tempo in attesa della��erede al trono e della fine della��austeritA�, A? ormai in rivolta quando, quasi per incanto, si ode il suono del carillon. Tutti possono finalmente festeggiare, ma poco dopo a��
Virgilio Ranzato, autore delle musiche, ha arricchito la partitura di arie e duetti che sono entrati nella storia della a�?piccola liricaa�?: il celebre duetto Oh, Cin Ci La (mordi, rosicchia, divora); la��aria del soprano La��ultima bambola, Il blues del carillon, i duetti fra soprano e tenore La favola delle tortore e Canzone della margherita, la��aria brillante Le cinesine europeizzate.
La��allestimento della Compagnia A�TEATRO MUSICA NOVECENTOA�, affidato alla regia di Alessandro Brachetti, puA? contare sulla presenza nel golfo mistico della��Orchestra a�?Cantieri da��Artea�?, diretta da Stefano Giaroli, e sulle coreografie di Costanza Chiapponi eseguite dal Corpo di Ballo a�?Accademiaa�?.
GiovedA� 17 aprile il sipario del Teatro Sociale si alzerA� su A�Cin Ci LaA� alle 20,30. (F. L.)
Carlo Lombardo
Carlo Lombardo dei Baroni Lombardo di San Chirico A? nato a Napoli nel novembre 1869. Compositore, librettista ed editore, A? considerato il padre dell’operetta italiana. FondA? nel 1923 a Milano la Casa Musicale Lombardo, tuttora depositaria del patrimonio operettistico italiano. Diplomatosi al Conservatorio di San Pietro a Majella, debuttA? come direttore d’Orchestra nel 1887. Risale al 1891 la sua prima operetta, Un viaggio di piacere, che andA? in scena a Torino ottenendo grandi consensi. La conferma del valore di Carlo Lombardo sarebbe poi avvenuta nel 1917, quando compose La Duchessa del Bal Tabarin. Del 1918 A? invece Madama di Tebe e nel 1922 arrivarono Scugnizza, di cui scrisse il libretto con musiche di Mario Pasquale Costa e alcuni arrangiamenti suoi, e La Danza delle Libellule, su musiche di Franz LehA?r con arrangiamenti suoi. Nel 1923 incontrA? il maestro Virgilio Ranzato, col quale avrebbe firmato operette di grande successo, prima fra tutte Il Paese dei Campanelli. Seguirono con uguale fortuna Luna Park e Cin Ci La.
Virgilio Ranzato
Nato a Venezia nel 1882, ha iniziato la carriera come violinista e ha poi lavorato anche come direttore d’orchestra. A? autore di settanta musiche per violino e dell’opera Campane di Guerra su libretto di Carlo Ravasio. Il suo debutto nell’operetta avvenne nel 1911 con Velivolo, in scena a Torino, ma il successo arrivA? solo cinque anni dopo con il debutto milanese de La leggenda delle arance, ma A? noto soprattutto per aver composto due delle operette italiane piA? popolari: Il paese dei campanelli del 1923 e Cin Ci LA� del 1925.