Dopo il successo del dicembre 2007 torna sabato 7 e domenica 8 febbraio, alle ore 21.00, allo Spazio Off a�?Tana libera tuttia�� .
A metA� febbraio Mirko Corradini, regista e direttore della scuola Estroteatro, tornerA� in Uganda per continuare il progetto di educazione teatrale avviata nel 2007 e da cui A? scaturita proprio la��idea dello spettacolo a�?Tana libera tutti, il mondo capovoltoa��, scritto e diretto da Maura Pettorruso e interpretato da Mirko Corradini. Il terzo viaggio di Corradini in Uganda durerA� un mese: la��obiettivo A? formare i ragazzi che parteciperanno al laboratorio teatrale organizzato da Estro Teatro e la��Associazione OmbreNelMondo, per dare loro la possibilitA� di dare vita a una compagnia teatrale stabile che possa allestire autonomamente propri spettacoli e farli girare nelle cittA� e nei villaggi della��Uganda.
Dice la��autirce e regista Maura Pettorruso: a�?Nell’aprile del 2007, Mirko Corradini, regista teatrale dell’occidente impegnato, compie il suo primo viaggio nel nord di quell’Africa centrale chiamata “terra ugandese”. Compie un viaggio e ritorna nel suo occidente impegnato con un altro viaggio nella mente: che qualcuno in piA? conosca quel mondo capovolto dove lui, e molti altri, si sono scottati l’anima.
E banalmente qualcuno potrebbe domandarsi “Ma lA� – laggiA? – A? tutto capovolto perchA? A? il mondo sotto l’equatore? PerchA? la gente sta a testa in giA?, e non fa bene ai pensieri?“
LA� il mondo A? capovolto.
Quello che per noi A? il surreale, lA� diventa realtA�.
Quello che per noi A? anormale, lA� diventa normalitA�.
Quello che per noi A? illogico, lA� assume la sua rigorosa logicitA�.
CiA? che per noi A? scontato, lA� viene venduto a caro prezzoa�?.
Tana libera tutti A? un racconto sull’infanzia negata, sulla vita passata a nascondersi per non essere inghiottiti dalla notte, su una tragedia talmente grande da non poter essere compresa.
Mirko, attore unico, si svelerA� nei panni di un giovane ugandese, parlerA� la voce del capo dei ribelli,
detterA� le leggi del capo dello stato, vestirA� i panni dei fantasmi che camminano affianco ai profughi: l’aids, la fame, l’identitA� negata. Un lungo racconto per raccontare.
Per farsi voce di un grido che da troppo tempo si strozza muto nella gola del popolo ugandese.
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