MercoledA� 2 aprile 2008 – ore 21.30 allo Spazio Off, il quinto titolo del dedicato a Bergman. L’evento prevede la proiezione di 7 film del regista: il primo (‘Sarabanda’) e l’ultimo (‘Dopo la prova’) della rassegna saranno proiettati nell’Aula 3 della FacoltA� di Lettere dell’UniversitA� di Trento, mentre gli altri entrano nel calendario di CinemainOff dello Spazio Off di via Venezia 5 a Trento.
L’omaggio a Bergman avrA� il suo evento conclusivo con il debutto di ‘Scene da un matrimonio’ al Teatro Cuminetti di Trento il 18 e il 19 aprile 2008, con Maura Pettorruso e Alessio Dalla Costa, per la regia di Rocco Sestito (coproduzione Oz/Emit Flesti).
Sussurri e grida (Svezia, 1972)
In una villa immersa nei colori autunnali di un parco alla periferia di Stoccolma, la quarantenne Agnese sta morendo di cancro. Al suo capezzale sono accorse le sorelle Karin e Maria che da tempo non erano piA? in contatto con lei. Sposata con un uomo piA? anziano di lei, Karin A? una donna impietosa che odia il prossimo e ha un forte disgusto per il contatto fisico. Il testo tratto dal film A? stato portato da Maddalena Crippa ed Eva Falk all’Auditorium Melotti di Rovereto lo scorso dicembre.
Qualcuno dica alla Pettorruso che potrebbe arginare la sua smania di omaggiare questo e quell’altro.
L’ho sentita leggere alla Scaletta mesi fa e sono fuggita inorridita, e so di altre performance terrificanti….
Invece, sui palchi trentini popolati di neofiti, raccolgono applausi a non finire. Qualcuno dica ai trentini che si può esercitare il senso critico anche a teatro: se un attore non è bravo, è meglio non applaudire.
L’ultimo spettacolo che ho visto a Spazio Off – una sorta di messinscena da Le città invisibili di Calvino, era tenuto da una ragazza che non sapeva recitare, barcollava, si inciampava nelle vesti, dimentica brani della parte, era sopraffatta dalla situazione….
Ciò che va in scena allo Spazio Off è responsabilità di chi presenta lo spettacolo (Le città invisibili, nella fattispecie). Che c’entra la Pettorruso come attrice?
Quanto agli omaggi, proiettiamo un po’ di film di Bergman e concludiamo la rassegna con Scene da un matrimonio, al debutto del quale sei invitata (18 e 19 aprile al Cuminetti), così puoi giudicare tu stessa e non per sentito dire, e magari dire tu stessa invece “qualcuno dica a…”
Pronta la responsabile! Sono la ragazza barcollante, nella fattispecie. Che dire, donnacannone? Mi dispiace io abbia incontrato la tua disapprovazione. D’altra parte leggevo oggi sul blog di aldo grasso una critica negativa fatta da un altro anonimo a mariagela melato per una fiction rai, e rischio d montarmi la testa… Via dalle battute, su una cosa siamo d’accordo: se a qualcuno (a chiunque, non solo a chi ha gli strumenti) non piace qualcosa, è sacrosanto non solo che non applauda, ma che lo dica. Volevo solo approfittare di questo spazio, visto che non ti conosco e non ho avuto modo di incontrarti dopo lo spettacolo, per chiarire che non sono un’improvvisata di questo mestiere, che cerco di fare da qualche annetto (male dirai tu, sacrosanto), tentando pure, esagerando con l’utopia, di camparci. Non è un hobby, un dopolavoro, uno spazio gentilmente concessomi dai teatri o comuni o scuole che mi chiamano perchè siamo amici. Quindi se a qualche spettatore non piaccio mi dispiace un po’ di più – perché è la garanzia del mio pane domani – ma non mi offendo perchè capisco (sai quante volte ho avuto la tentazione io di scappare da uno spettacolo di qualche festival all’avanguardia o teatro paludato..)
Non entro qui nel merito dello spettacolo perché annoieremmo chi non l’ha visto, e poi perché non credo di farti cambiare idea. Nè di doverlo fare.
Va bene, sono stata troppo lunga. Perdono anche di questo, e spero di piacerti la prossima volta che mi vedrai, da queste o altre parti. E se no va bene lo stesso. Viva la libertà !
cara donna cannone, ho visto anch’io le città invisibili, e vorrei vedere TE, cara obesa, a recitare (non dico camminare..) con addosso i mille strati di costumi e accessori che ingombravano la nostra povera attrice. E, senza cattiveria, ritengo che tanta acidità da parte tua tradisca un po’ di frustrazione…è pieno di scuole di teatro in trentino, perchè non ti iscrivi e tenti la carriera? magari perdi qualche chilo…E se invece sei già allieva, come credo (perchè è tipico di un allievo di teatro frustrato perchè vorrebbe fare l’attore e fa l’impiegato lanciare invettive così animose nei confronti dei veri attori..) allora che dire? forse potresti provare a cambiare scuola, o città , se la tua non ti piace..OPPURE RAGAZZO? (altra intuizione, fra donne di circo ci si intende).Se vuoi consigli contattami pure. per quanta riguarda la pettorruso che dire? NON SO se è brava, ma è proprio bella.. invidiosa? 😉