Proseguono leA�Stagioni di prosaA�nei Teatri del Circuito Teatrale Trentino.A�A Mezzolombardo andrA� in scena a�?Vecchia sarai tu!a�?, spettacolo comico per esorcizzare la paura di invecchiare, con la bravissima Antonella Questa mentre Marco Paolini sarA� il protagonista in a�?Itis Galileoa�? al teatro comunale di Pergine Valsugana.
Compagnia LaQ-Prod
VECCHIA SARAI TU!
di Antonella Questa e Francesco Brandi
con Antonella Questa
regia di Francesco Brandi
MEZZOLOMBARDO a�� mercoledA� 26 febbraio 2014 a�� Teatro San Pietro a�� ore 21.00
Una vecchia di ottant’anni si ritrova in ospizio contro la propria volontA�. Una caduta, qualche giorno in ospedale, il figlio lontano, una nuora avida, la nipote che non ha mai tempo, quindi la soluzione migliore per tutti A? la casa di riposo.
Per tutti tranne che per lei.
Come tornare allora a casa, davanti al suo mare, per ritrovare le amiche di sempre con cui fare quattro chiacchiere il pomeriggio, per rivedere CarmA? l’amico d’infanzia e finire la vita dove l’ha sempre vissuta?
Scappare A? l’unica soluzione, costi quel che costi.
Un viaggio alla scoperta di come oggi tre donne vivono la loro etA� e l’avanzare inesorabile del tempo: chi si rifiuta di invecchiare per sentirsi ancora a�?giovanea�?, chi da vecchia subisce la tirannia del a�?invecchiare benea�? e chi giovane lo A? davvero, ma si sente giA� vecchia!
Le donne, la loro etA� e l’invecchiamento al quale non hanno ancora diritto.
Uno spettacolo comico per esorcizzare la paura di invecchiare e ricordarsi che a�?vecchiaa�? a��. lo sarai anche tu!
Jolefilm Produzioni
ITIS GALILEO
di Francesco Niccolini e Marco Paolini
con Marco Paolini
PERGINE VALSUGANA a�� mercoledA� 26 febbraio 2014 a�� Teatro Comunale a�� ore 20.45
Essere geniali, in circostanze difficili, puA? essere un problema, per gli altri soprattutto.
Parte da questa considerazione il lavoro di approfondimento curioso che Marco Paolini e Francesco Niccolini hanno dedicato alla figura di Galileo.
Il padre della scienza moderna, infatti, appare agli occhi dei contemporanei come un grande divulgatore dei propri studi, ma soprattutto come una mente che rimane aperta al dubbio fino alla fine, fino alla vecchiaia. Quando si parla di Galileo si pensa sempre a un anziano venerando: sarA� una questione di iconografia, ma forse A? anche perchA� si capisce che lo scienziato non si mette mai in pensione con la testa. Anzi, le scoperte piA? importanti le raggiunge dopo i sessanta��anni.
Galileo vive quattrocento anni prima di noi, in una��epoca governata da certezze e rigiditA� di pensiero, ma alcuni elementi tornano oggi a riaprire il confronto con quel passato.
a�?Viviamo in un tempo in cui la magia A? tornata a governare il futuro. SarA� perchA� le leggi della��economia non sono leggi matematiche e contengono una componente di caso molto rilevante, sta di fatto che il nostro mondo cerca consolazione negli astri. E mi stupisce che, 400 anni dopo la consacrazione della��universo postrivoluzione copernicana, tutti i giorni molti tra noi consultino le previsioni della��oroscopo che utilizzano le stelle fisse di Tolomeo. Alla fine non importa se il cielo non A? cosA�, perchA� quello che conta A? che ci piace.
Galileo A? usato spesso come simbolo della scienza libera contro la fede integralista, ma in realtA� A? uno che per campare fa anche oroscopi. Eppure ha la forza di guardare oltre. Per noi A? facile irridere le teorie del passato, quando finiscono le teorie fanno sempre ridere. Il problema A? che mentre ci sei dentro continui a pensare che non sia teoria, ma spiegazione della realtA�a�?. M.P.
Ecco allora gli interrogativi che sorgono nel chiamare in causa Galileo.
Forse la ragione ha perso appeal? La scienza ha deluso? Una morale laica non esiste?
Questo spettacolo non approfondisce la tradizionale dialettica fede-ragione, che ha segnato la storia dello scienziato e del Seicento, ma piuttosto indaga sulla discussione a tre fra fede, ragione e superstizione. In fin dei conti, giocare al lotto A? piA? facile che pensare o guadagnarsi il paradiso onestamente, anche se il calcolo delle probabilitA� non dovrebbe indurre nessuno a giocarci. La��obbiettivo di Marco Paolini con questo spettacolo teatrale A? quello di coinvolgere nel ragionare, non solo nel raccontare, arrivare a una situazione in cui il pubblico non sia seduto tranquillo, sapendo di dover fare lo spettatore e basta. Va in scena a teatro un dialogo, anche se non proprio sopra i massimi sistemi, ma almeno su di un a�?minimo comune e multiploa�?.