A quasi due mesi dalla piena operativitA� in provincia di Trento del nuovo assetto del Servizio di continuitA� assistenziale (ex guardia medica) i dati di attivitA� confermano la positivitA� delle decisioni assunte in sede di programmazione.
Dal 2 novembre scorso, a partire dalle ore 20, i cittadini hanno avuto a disposizione 21 sedi di guardia medica con 108 medici che hanno garantito, gratuitamente, a tutti i cittadini iscritti al Servizio sanitario provinciale, le prestazioni sanitarie non differibili. Il medico di continuitA� assistenziale interviene per questioni di salute nelle fasce orarie e nei giorni in cui la��apertura della��ambulatorio del proprio medico curante o del pediatra di libera scelta risulta chiuso. Si ribadisce che il medico di continuitA� assistenziale sostituisce il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta mentre per gli interventi di urgenza-emergenza A? operativa la rete del 118 e dei pronto soccorso.
Sono stati analizzati i dati disponibili del sistema informativo riferiti a due anni (2015-2016) per il periodo 2 novembre – 8 dicembre. La comparazione ha evidenziato che il numero di interventi totali (consulti telefonici, visite ambulatoriali comprensive delle richieste di sola ricettazione e visite domiciliari) A? lievemente diminuito, passando da 8.767 prestazioni del 2015 a 8.032 per lo stesso periodo del 2016. A fronte di questa diminuzione non si rileva peraltro un aumento negli accessi totali ai pronto soccorso provinciali che sono stati 19.064 nel 2015 e 18.819 per lo stesso periodo del 2016. In seguito alla riorganizzazione non vi A? stato quindi un maggior ricorso al pronto soccorso.
I dati riferiti al numero di interventi alla��ora effettuati dal medico di continuitA� assistenziale per il periodo 2 novembre – 8 dicembre 2016 si attestano su un valore inferiore a un intervento alla��ora (comprensivi di consulti telefonici, visite ambulatoriali e visite domiciliari). Dal confronto dei dati sui due periodi nel 2016 risulta un lieve incremento rispetto agli interventi per ora del 2015: tale incremento A? determinato dalla riduzione del numero delle sedi di continuitA� assistenziale e conseguentemente del numero delle ore di servizio. Tale risultato era uno degli obiettivi della riorganizzazione: avere medici che affrontino una maggiore casistica durante il turno di servizio. Va sottolineato, comunque, che le prestazioni ora per il 2016 risultano pari a 0,5 interventi per ora di servizio, nel 2015 erano 0,4 interventi.
Per quanto riguarda il numero di interventi effettuati in ogni turno di dodici ore si rileva, anche in questo caso e per le stesse motivazioni precedentemente riportate, che la media provinciale del totale degli interventi per la��anno 2016 A? di circa 6,4 interventi per ogni turno di dodici ore rispetto ai 4,9 del 2015.
La riorganizzazione del Servizio ha preso avvio dalla deliberazione 963 della Giunta provinciale della��8 giugno a�?Indirizzi alla��Azienda provinciale per i servizi sanitari per la riorganizzazione del servizio di continuitA� assistenzialea�? e dalla successiva deliberazione del direttore generale n.409/2016, a�?Riorganizzazione del servizio di continuitA� assistenzialea�? che, in adempimento a quanto previsto dalla deliberazione n.963/2015, ha individuato le sedi di erogazione del servizio.
Il nuovo assetto del servizio ha previsto che nelle zone ad alto afflusso turistico siano attivate ulteriori sedi di continuitA� assistenziale con apertura stagionale ad Andalo, Levico Terme, Madonna di Campiglio, MalA� e San Martino di Castrozza.