L’arte rivisita la scienza. Un vecchio acceleratore che ha contribuito alla storia della ricerca scientifica dell’UniversitA� di Trento nascosto nei laboratori del Dipartimento di Fisica diventa il soggetto per un’opera d’arte. Il concorso di idee sarA� presentato mercoledA� 6 maggio 2015 alle 11 durante una visita ai laboratori sotterranei di Povo dove si potrA� vedere il contesto in cui l’acceleratore era installato
Trento, 27 aprile 2015 – Nei locali del Dipartimento di Fisica si nasconde un tesoro: un acceleratore ionico usato per esperimenti fisici sulle proprietA� superficiali dei metalli, entrato in funzione nel 1985 e dismesso nel 2004. Oggi quel macchinario, che ha accompagnato una fase importante della ricerca scientifica nel campo della Fisica all’UniversitA� di Trento, sarA� il punto di avvio di una rilettura simbolica affidata agli artisti. Materiali, storie e ipotesi che la creativitA� puA? trasformare in un’opera d’arte da collocare all’ingresso del Polo scientifico Fabio Ferrari di Povo. Questo compito sarA� assegnato all’artista vincitore del concorso di idee lanciato dal Dipartimento di Fisica in collaborazione con il Mart (Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto).
Il concorso di idee sarA� presentato mercoledA� 29 alle 11 al Dipartimento di Fisica (Povo zero, via Sommarive 14) proprio nei locali del laboratorio IDEA che hanno ospitato l’acceleratore ed in cui sono custodite le mappe e alcune parti tutt’oggi esistenti dell’acceleratore.
A illustrare il progetto saranno il direttore del Dipartimento, Lorenzo Pavesi e la presidente del Mart, Ilaria Vescovi. InterverrA� anche il responsabile del laboratorio Antonio Miotello insieme agli autori del concorso di idee.