DONATELLA CONZATTI, SENATRICE DONATELLA CONZATTI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 14 Gennaio, 2021 @ 8:04 am

Detto altrimenti: però … leggete anche il post precedente!  (post 4541)

Ecco, sto pensando a Donatella, la Persona

– che ha avuto il coraggio di competere e la capacità di vincere contro antiche sedimentazioni di potere locale;
– che mi ha riavvicinato alla Politica attiva;
– che mi ha offerto l’ambiente entro il quale continuare a pensare, confrontarmi, esprimermi, continuare anche da pensionato a dare un contributo al mondo (mondo = insieme delle relazioni umane);
– che ho visto impegnarsi con grande sacrificio personale, totale dedizione e massima professionalità;
– che continua a volermi alla presidenza dell’Associazione Restart Trentino da lei voluta;
– che mi sta dando modo di trasmettere ai giovani l’esperienza di una vita e di una vita “economico-finanziaria”;
– al cui fianco sto avendo modo di lavorare per le nostre idee e soprattutto per la democrazia vera, parlamentare;
– che ha creato ItaliaVivaTrentino e che mi ha fatto conoscere Matteo Renzi.

Grazie, Donatella!

Donatella ad un Evento Restart

 (Tranquillli … mia moglie Maria Teresa, con la quale il 5 Gennaio scorso ho festeggiato i 50 anni di matrimonio, è informata!)

5 gennaio 1971 -2021

Comments Closed

DIMISSIONI ITALIA VIVA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Gennaio, 2021 @ 9:40 pm

Detto altrimenti. da seguire con attenzione e riflettere (post 4540)

D’ora innanzi a chi parla a vuoto, a chi dileggia, alla retorica. alla demagogia, al populismo, al sovranismo, alla chi si è sempre fatto così, alla ma cosa vuole quello, alla genericità, alla disattenzione, alla superficialità, alla malafede, all’anti democrazia, basterà dire: “ascoltare con attenzione questa conferenza stampa”

https://www.italiaviva.it/la_lettera_di_bellanova_bonetti_scalfarotto_al_presidente_del_consiglio

https://www.facebook.com/watch/live/?v=910173472852630&ref=notif&notif_id=1610558139900375&notif_t=live_video

Comments Closed

RICEVO DA UN AMICO, ERNESTO ROSATI, CON RICHIESTA DI PUBBLICAZIONE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Gennaio, 2021 @ 4:20 pm

Detto altrimenti: ed io pubblico e …

rispondo interlineando (post 4539)

Ciao Riccardo. Non ho capito cosa voglia davvero Italia Viva ovvero Matteo Renzi (non so quanto eserciti davvero la democrazia a casa sua – avrei un esempio concreto che mi riguarda in relazione alle sue e-news). Ho letto il tuo Blog (il sito di Italia Viva Trento mi pare più portato alla propaganda che allo sviluppo di ragionamenti politici ).

Le 61 tesi proposte (e considerate solo in minima parte) non sono popaganda. Non si può ragionare con chi non ti accetta come interlocutore.

Quanto scrivi di Renzi contro Conte a me, pare, riduttivo. Caso mai : Renzi contro tutto il resto del Governo, quindi contro M5s, PS, e Leu. In politica – ed anche nella vita – è importante avere ben presente la forza vera che si ha. Ora Italia Viva avrà il 3, 4 % ? il PD attorno al 20 % .

La forza è anche quella delle idee: guarda Colombo, Meucci, i grandi artisti, scrittori, poeti, anche politici: all’inizio erano soli eppure … E poi è Conte ad essere contro Renzi, cioè contro chi si sta opponendo a comportamenti e prassi da democrazia “diretta da poche persone”, cioè alla trasformazione della democrazia parlamentare in oligarchia.

Italia Viva può, anzi deve, avere delle idee, può essere anche le migliori ma, se tieni presente la tua forza reale e vuoi essere costruttivo, ancor più se sostieni idee ragionevoli (riconosco che alcune lo sono, vedi MES ) cerchi costruttivamente alleanze nel Governo. Se invece vuoi fare il “ narcisista” (si vedono quotidianamente le derive alle quali possono portare i narcisismi che diventano patologici ) vai avanti da solo testa bassa anche se salta tutto con grave danno per l’Italia.

ITALIA VIVA è stata accettata solo numericamentee, non le è stato concesso di contribuirecostruttivamente. Poi … lasciamo stare i “narcisismi” altrimenti scendiamo sul piano delle zebre da smacchiare, le bambole da pettinare e i maglioni da rimagliare. Intanto Conte ha rifiutato il MES e i suoi hanno scritto (Piano Pandemico Nazionale) che se mancherano risorse alla sanità si sceglierà chi curare (!!??). Il MES costa circa lo 0,20% all’anno di interessi e genera un risparmio di interessi rispetto alle altre forme di indebitamento di circa 500 milioni l’anno. E spostare risorse dalle paghette alla sanità e ai giovani? Ti pare poco? Ma soprattutto, Renzi NON ERA OPPOSIZIONE, MA COMPAGINE DI GOVERNO CON LA QUALE NON CI SI E’ VOLUTI CONFRONTARE. E poi, mentre noi di IV ci opponevamo alla “privatizzazione” dei Servizi segreti, Conte, l’ex amico di Salvini e di Trump, stava organizzandosi per fondare un suo partito!

( povero Mattarella che predica che è il tempo dei costruttori ).

Il Colle avrebbe fatto bene a intervenire quando si impediva l’azione istituzionale ad una parte parte di un governo nel quale non c’era nè un amministratore delegato nè un uomo con i pieni poteri. Avrei voluto avere mille volte Napolitano al suo posto …

Tra l’altro non è superfluo ricordare che chi ha proposto/voluto questa alleanza tra PD e M5s è stato proprio Renzi. Ecco, io vorrei che fosse egli il primo a ricordarlo.

Ringraziamolo tutti, perchè con i sovranisti al governo forse 310 miliardi non sarebbero stati deliberati dall’UE.

Quando dici che il Presidente del Consiglio si è occupato in separata sede del Recovery Plan mi chiedo: possibile? Non se ne occupato anche il Ministro della Economia? Il suo staff ed il suo Ministero? Il Ministro dello Sviluppo Economico ?

Si, con solo una parte del governo, la sua, come se si trattasse di un comitato separato dalla totalità della compagine di governo. E poi, chi ha bloccato i 600 no 300 no 60 non so quanti consulenti e manager esterni?

Inoltre: nel tuo scritto nulla del contesto nel quale siamo. Grave pandemia, importante e buon impegno del Governo ( anche in confronto ad altri stati ), ottimi risultati in Europa, buon avvio della vaccinazione. Certo ! Italia Viva non può neanche minimamente dire una piccola cosa buona del Governo del quale fa parte. E’ normale ?

Non basta fare molto, occorre fare tutto, ad esempio i trasporti scolastici e non i banchi a rotelle! ITALIA VIVA ha ripetutamente chiesto sin dal 22 luglio di potere contribuire. E’ stata ammessa obtorto collo il 22 dicembre per osservazioni da consegnarsi il 28 dicembre, per poi sentirsi dire che i suoi interlocutori non avevano letto il Piano, Ma … poi … il 25 dicembre era Natale o mi sbaglio?

Sorvolo su quanto scrivi all’inizio che non si legge, non si ragiona, non si dialoga . Quando si scrive ciò si rischia una implicita, rischiosa, comunicazione che: io si, che leggo, io si che ragiono … gli altri forse. Se ti sfiorasse questo pensiero, ti assicuro che non è generalmente così. Se si crea il giusto contesto si trovano persone che leggono, ragionano e discutono. Buon pomeriggio con cari saluti. Ernesto Rosati

Alcuni giorni fa, swduto al caffè in Piazza Duomo (prima della nevicata) ho chiesto a tre amiche, mature e laureate (una la conosci anche tu!), cosa fosse il MES: risposta: 37 milioni (sic) che non prendiamo perchè sono cari. Altre amiche mi dicono: ah, io di politica non mi interesso. etc. etc. Purtroppo sono molto pochi coloro che come te leggono saggistica e politica. Molti hanno votato un movimento che per l’art. 47 della Costituzione non potrebbe nemmeno fare politica; oppure hanno votato i sovranisti; oppure che non vanno a votare. Buon pomeriggio e cari saluti anche a te e famiglia.

Comments Closed

IL TEMPO TROPPO BREVE – IL POTERE TROPPO CONCENTRATO – CONTE V. RENZI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Gennaio, 2021 @ 9:17 am

Detto altrimenti: Conte v. Renzi    (post 4538)

(Conte va contro Renzi, difensore della Democrazia Rappresentativa Parlamentare, contro la democrazia diretta da Conte o da chi per lui. Non viceversa)

Non si legge più, non si ragiona più, non dialoga più. Siamo passati dai libri e dalle riunioni ai webseminar e ai social i quali per di più si “accorciano” sempre di più a loro volta. Prevale il messaggio immagine, lo slogan, la frase ad effetto; prevale l’azione per l’azione; prevale il lui sì che agisce; prevalgono gli “effettologi” alla vaff o all’abbiamo eliminato la povertà; prevale come sono bravo io con i miei DPCM; prevale come siamo bravi a dare i balocchi a tutti, in questo nuovo PDB-Paese Dei Balocchi che sta per ricevere una dote di 300 miliardi.

E invece io, in luogo dei DPCM e del PDB io vorrei la DRP ovvero la Democrazia (realmente) Rappresentativa (realmente) Parlamentare.

Ci ha provato Renzi. Vediamo un po’ se riesco a spiegarmi. Facciamo che … (ricordate come dicevamo da bambini? Facciamo che io ero … che tu eri … assegnati i ruoli ad ognuno, il gioco poteva iniziare) facciamo che ci troviamo a governare una grande SPA, la quale sta per ricevere un prestito enorme (300 miliardi) ad un tasso estremamente basso, tal che anche se semplicemente reinvestisse quella somma in banca, avrebbe un utile economico.

Gli azionisti (fuori dell’immagine, i cittadini) hanno l’esigenza di un dividendo immediato (le misure di ristoro) e che la SpA si consolidi per il futuro (investimenti in nuove iniziative produttive): pertanto stabiliscono questi obiettivi nel corso della loro Assemblea (elezioni politiche). A questo punto la palla passa nelle mani del CDA-Consiglio di Amministrazione (il governo) che però non si è dotato di un AD- Amministratore Delegato (come invece si è interpretato l’attuale PCDM-Presidente del Consiglio dei Ministri. L’azione del CDA (e del governo) quindi dovrebbe essere “collegiale” e la volontà che ne esce non dovrebbe essere quella di uno o di una sola parte dei suoi componenti, bensì quella dell’intero ente collegiale.

E invece il Presidente (del CDA e del CDM) se ne occupa in separata sede, continuando a rimandare la risposta alla richiesta di coinvolgimento di alcuni membri del CDA. Alla fine, quando sta per scadere il termine per l’accettazione del prestito, dice: “Dovete votare concordi quello che ho deciso io: vorrete mica privare la SpA di questo beneficio?”

La cosa non va bene a quei consiglieri (ministri) ai quali è stato impedito di fare il proprio dovere (dare il loro apporto costruttivo). Va meglio per gli Azionisti (i cittadini) i quali sono informati solo con messaggi da tempo breve e che inoltre nella maggior parte dei casi non sono nemmeno in grado di capire il tecnocratese che viene usato per dare loro anche quel poco di informazione.

Il tecnocratese: una dittatura di fatto creata dai tecnocrati e dalla politica tecnocratica. Infatti, i suoi contenuti non sono comprensibili e quindi l’attività di chi governa non è controllabile da parte degli azionisti (i cittadini). Di fatto queste azioni si concretano in un “agire segreto”, mentre la caratteristica di una democrazia è che non ci debbano essere segreti. E i segreti ci sono sia quando le azioni sono nascoste, sia quando sono esposte in modo incomprensibile o solo all’ultimo momento, cioè quando è rimasto segreto anche solo il modo attraverso il quale sono maturate.

A parte l’inadeguatezza dei contenuti maturati “segretamente”, questa è la prima battaglia che Renzi sta combattendo, in difesa della DRP-Democrazia Rappresentativa Parlamentare. Ed è Conte che va contro Renzi, difensore della Democrazia Rappresentativa Parlamentare contro la democrazia diretta da Conte o da chi per lui.

Comments Closed

IL GOVERNO COME SIMBOLO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 12 Gennaio, 2021 @ 9:51 am

Detto altrimenti: per il Dr. Avv. Prof. Giuseppe Conte

In una democrazia parlamentare non è normale che alcuni ministri debbano “lottare” per essere ammessi a partecipare all’azione del governo del quale fanno parte. La compagine di governo, il “Governo” come entità collettiva, è un simbolo che riunisce tutti coloro che ne fanno parte in quanto ci si riconoscono.

Ma se taluno, fosse anche il Presidente del Consiglio dei Ministri, vuole fare del simbolo una cosa propria, allora quel simbolo da fattore di unione diventa fattore di divisione e di contrapposizione. Così G. Zagrebelsky in “Simboli al potere”

Comments Closed

PRESIDENTE CONTE, FACCIAMO INSIEME UN PO’ DI FILOSOFIA POLITICA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 12 Gennaio, 2021 @ 6:37 am

Detto altrimenti; quanto e’ difficile operare se si parte dal basso …  (post 4136)

… dal basso, dai singoli interventi e cercare, nel migliore dei casi, di inserirli in una visione d’insieme! Se al top di un sistema economico, sociale, politico o altro manca la visione d’insieme, via via che si scende verso i livelli più operativi regna il caos e ogni azione manca di una sua significatività: nel bene e nel male.

Mi spiego con qualche esempio. Il primo è l’esempio di una visione d’insieme fortemente negativa. Una società commerciale può prendere le mosse dalla visione di come essa stessa riuscirà a far sviluppare il mercato in una direzione che al momento il mercato stesso nemmeno immagina: questo tipo di marketing che fa nascere bisogni nuovi, non avvertiti spontaneamente dai consumatori come necessari da essere soddisfatti, può essere definito “marketing diabolico”.

(Per inciso; il marketing positivo è quello operativo, che sviluppa i prodotti esistenti e quello strategico, che segue l’evoluzione dei bisogni veri della clientela).

Anche in politica esiste il marketing diabolico, quando si vuole condurre il popolo a credere di avere l’esigenza di soddisfare un bisogno che tale non è, e cioè il bisogno di essere guidati da chi pensa al posto del popolo, da chi agisce al posto del popolo attraverso l’esautoramento del Parlamento del popolo: ciò viene attuato prima di fatto, subordinando la funzione legislativa a quella esecutiva, poi di diritto, quando una democrazia parlamentare si trasforma democraticamente in una democrazia diretta da poche persone, cioè in una oligarchia. Attraverso un percorso di marketing diabolico, appunto.

Veniamo ora all’esempio di una visione d’insieme fortemente positiva, in politica, sia essa politica aziendale o governo dello stato: anzi, parliamo proprio di governo dello stato. Secondo la “filosofia” che sto seguendo parto “dall’alto” ed assumo un assioma che faccio mio rubandolo a tale Alcide De Gasperi: “il politico pensa alle prossime elezioni, lo statista alle prossime generazioni”. E allora tutte le azioni che metto in atto per il presente non possono consistere essere solo o principalmente nella distribuzione di aiuti ma anche e soprattutto investimenti produttivi nel e per il futuro, in termini di denaro, di possibilità di un futuro per i giovani, di cultura.

La cultura, quella “cosa” che Matteo Renzi ha messo al primo posto delle sue richieste a Conte. La cultura, ciò che ti stimola a leggere, capire, condividere o – perché no – anche contestare un post come questo; ciò che ti fa sentire l’esigenza di una visione sistemica del presente e soprattutto del futuro; ciò che rappresenta la peggiore minaccia per i regimi totalitari o anche solo aspiranti oligarchici; cultura che non può essere solo la capacità di riassumere un brano dei Promessi Sposi e di svolgere un lavoro dell’oggi, ma anche la conoscenza del significato di quel brano e l’essere messi in condizione di imparare e svolgere i lavori del domani.

Lavorare nell’oggi per il domani all’interno di una scala culturale di valori al cui vertice ci sia un assioma ben definito. Sul piano dell’organizzazione del modello, la piramide si allarga su un numero sempre più elevato di soggetti ognuno dei quali sempre meno decisionale e sempre più operativo ma tutti con una caratteristica comune: avere in capo a se stessi sia il potere che la responsabilità.

Chiudo con due esempi: chi ha avuto ed ha il potere di avere dato la paghetta a tutti, ha anche la responsabilità del risultato del tutto deludente dell’iniziativa? Chi oggi sta cercando di avere il potere monopolistico dell’utilizzo di 300 miliardi, ha anche la responsabilità di iniziare di dovere e sapere organizzare sin da adesso il processo di rientro dell’enorme debito pubblico?

E se mi sbaglio mi corigerete …

Comments Closed

LA MIA RISPOSTA AD UNA LETTERA CONTRO ITALIAVIVA inviata oggi al giornale l’Adige.

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 11 Gennaio, 2021 @ 2:12 pm

Detto altrimenti: vi risparmio il testo della lettera alla quale ho risposto, testo che peraltro è ampiamente intuibile    (post 4135)

Gentile Signor Vincenzo Clauser,

mi collego alla Sua lettera pubblicata su l’Adige dell’11 gennaio sotto il titolo “Renzi non è il padreterno che si crede di essere”. Lei afferma che “le decisioni prese in seno alla maggioranza devono essere accettate da tutti i componenti di tale coalizione”. Concordo pienamente con Lei, solo che per essere decisioni prese “in seno” alla maggioranza, queste decisioni devono essere assunte con il coinvolgimento di tutte le componenti della maggioranza,  mentre la “componente Renzi” è stata esclusa, nonostante la sua richiesta che Italia Viva fosse ammessa a concorrere alla formazione di quel piano sin dal 22 luglio 2020.

Italia Viva è stata quindi esclusa dalla formazione di quella “volontà comune” della maggioranza alla quale Lei fa riferimento, volontà che non sarebbe più stata la volontà di Conte e/o di Renzi, ma appunto una terza, diversa volontà, quella comune della maggioranza. Invece, operando come ha fatto Conte, tale volontà è rimasta la volontà di una sola parte della maggioranza, non della maggioranza intesa come organo collegiale. Pertanto chi è stato escluso da questo apporto ha tutti i diritti di denunciare quanto meno questa mancanza di democrazia.

E’ vero poi quello che Lei ricorda, e cioè che Renzi non avrebbe mantenuto fede alla sua dichiarazione di non occuparsi più di politica seguito dell’esito negativo di quel tale referendum. Tuttavia questo suo peccato mi appare veniale rispetto a quello che di chi fino a poco tempo fa inneggiava ai decreti sicurezza di Salvini e a Trump, con il quale ultimo si pregiava di fare coppia come uomo del cambiamento. Chi è senza peccato …

Vede, Gentile Signor Clauser, io faccio parte di quei “quattro gatti” come Lei ci definisce che seguono Matteo Renzi e devo ringraziarLa della Sua premura nei nostri confronti, ovvero di avvisarci che se non ci adeguiamo alle direttive di Conte, alle prossime elezioni rischiamo di sparire. Al che mi consenta di rassicurarLa doppiamente: infatti io e i miei colleghi di partito non abbiamo mai rinunciato nella nostra vita a pensare liberamente in proprio e a difendere le nostre idee, essendo tuttavia sempre disponibili a discuterle con chi la pensa diversamente da noi purchè ammessi a tale discussioni  (come invece non è stato da parte di Conte)  e comunque sempre con toni civili e nel reciproco rispetto. Inoltre, mi dispiace che Lei si preoccupi del nostro futuro politico. La ringrazio per questa sua attenzione, ma La invito a non darsi pena per il rischio al quale eventualmente noi ci esponiamo: infatti sappiamo badare a noi stessi e poi, se siamo quattro gatti, quale fastidio politico potremmo mai  arrecarLe?

Per non andare oltre i confini tracciati dalla Sua lettera, mi astengo dall’entrare nel merito delle proposte di Matteo Renzi, Tuttavia, ove Lei volesse discuterne, sarò lieto se mi vorrà contattare al mio indirizzo e mail riccardo.lucatti@hotmail.it. In tale attesa, La ringrazio per avermi letto e Le auguro buona giornata.

Riccardo Lucatti, Coordinatore del Tavolo di Lavoro Finanza ed Economia Mista, voluto da Italia Viva Trentino.

Comments Closed

I DIVERSI PIANI DELL’UMANO AGIRE POLITICO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 11 Gennaio, 2021 @ 10:57 am

Detto altrimenti? Più chiaro di così … (post 4134)

ONESTA /DISONESTA’ INTELLETTUALE
PROFESSIONALITA’/IMPROVVISAZIONE
DEMOCRAZIA VERA / DEMOCRAZIA DIRETTA DA …
IMPARZIALITA’/INTERESSI PERSONALI
POSSIME GENERAZIONI/PROSSIME ELEZIONI
AVERE UNA STORIA/ NON AVERLA
VOLERE COLLOQUIARE/ NON VOLERE COLLOQUIARE
DISCUTERE/INSULTARE
DIRE LA VERITA’/ INVIARE VELINE
ESSERCI/NEGARSI
INTELLIGENZA COLLETTIVA/ ARROGANZA INDIVIDUALE
GENERAL MANAGEMENT/UFFICIO CONTABILITA’
VISIONE DI UN MODELLO/ NESSUNA VISIONE
DOMANDARE/NON RISPONDERE
CONCRETEZZA/ASTRATTEZZA
INVESTIMENTI PRODUTTIVI/ PAGHETTE PER TUTTI
PENSARE AL DEBITO PUBBLICO/NON PENSARCI TANTO POI …
GENERARE RICCHEZZA/METTERE UNA PATRIMONIALE
CON RENZI/CONTRO RENZI

Comments Closed

COLPO DI STATO CONCETTUALE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 11 Gennaio, 2021 @ 9:37 am

Detto altrimenti:  LE CONFESSIONI DI UN CINQUANTINO classe 1964   (post 4133)

“Dall’UE in arrivo circa 300 miliardi: quando ci ricapita un’occasione simile? Quando “mi” ricapita un’occasione simile? A me che facevo il prof e l’avv; a me che stavo con Salvini e con Trump anche no; a me che ora mi rifaccio la verginità? Faccio tutto da solo, bene o male non importa tanto quando di tratta di soldi sarà solo un piglia piglia; fino all’ultimo non mostro le carte a quello là che rompe fino all’ultimo; poi gli dico di firmare o sarai responsabile di tutto. E se poi scoppia il problema dell’indebitamento pubblico mi basterà dire che io sono stato solo lo strumento della volontà popolo. Popolo … popolare … populista … no, populista non lo ditò, mi ha detto Casalino che non mi conviene dirlo …”

Comments Closed

DESTRA E SINISTRA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 11 Gennaio, 2021 @ 6:27 am

Detto altrimenti: caro Giuseppi ti scrivo … (post 4132)

DESTRA E SINISTRA – Ragioni e significati di una distinzione politica” – Libro di Norberto Bobbio, Saggine/10, Donzelli Editore 1994 -1995, 140 paginette, Lit.16.000 (!) …

Destra e Sinistra esistono ancora? Questo piccolo ma great libro di Bobbio è uno dei miei “vangeli laici”, cioè uno di quei libri primi nella lista degli oggetti che salverei in caso di incendio della casa. E lo salverei non tanto per la risposta che vuol dare, quanto per la domanda che pone e per come arricchisce la gamma delle opzioni politiche. In particolare al binomio destra e sinistra affianca quello moderati – nuovi radicali, cioè coloro che tendono a far sì che la democrazia di autodistrugga democraticamente, il che cancellerebbe a priori la necessità e l’esistenza stessa del binomio destra-sinistra.

E qui ritorna un tema che mi sta molto a cuore, quello della serietà (carente) di una gran parte dell’attuale politica italiana, della politica con la “p” minuscola affermatasi sulla base dei Vaff; quella del no ai partiti e del sì ai movimenti nonostante l’art. 47 della Costituzione; quella dei prima gli Italiani che invece purtroppo vuol dire Italiani soli e isolati; quella (infaustamente attuale!) del no al dialogo ed al confronto; quella che ieri viva i decreti sicurezza di Salvini e viva Trump ed oggi, nel giro di un paio d’anni, anzi no; ma soprattutto quella della lenta, subdola graduale, micidiale trasformazione della Democrazia Parlamentare Rappresentativa in democrazia diretta, cioè in oligarchia.

Parlamento, parlare … ma se il parlare resta una vuota formalità alla quale non si dà seguito, efficiente ma non efficace cioè senza alcun risultato, così come non si è dato seguito al parlare di MATTEO RENZI il quale se non altro quanto meno dal 22 Luglio 2020 chiedeva di essere legittimamente, istituzionalmente, intelligentemente, doverosamente, costruttivamente, politicamente e utilmente coinvolto nella confezione del Recovery Plan, allora quel parlare non ha alcuna efficacia e quel Parlamento è sulla via di annullamento di se stesso.

D’altra parte era stato detto da alcuni pentastellati che “Il Parlamento non servirà più … apriremo il Parlamento come una scatola di sardine …” Frasi semplicemente eversive dell’ordine democratico, di una Democrazia la nostra, aperta a tutto tranne che alla dittatura; una Democrazia che ha messo al bando qualsiasi forma di ritorno al fascismo. Solo che adesso a quelle forme hanno cambiato nome: una forza politica inneggia all’uomo con i pieni poteri; un’altra le definisce “democrazia diretta” alla quale sta cercando di arrivare attraverso i seguenti passaggi:

  • rimando il confronto ed alla fine dico che non c’è più tempo;
  • abbondante ricorso ai DPCM, così intanto li abituiamo;
  • mancato coinvolgimento di alcuni partiti della coalizione di governo e del Parlamento se non a cose fatte;
  • minor numero di parlamentari;
  • parlamentari più giovani, meglio se estratti a sorte o scelti via rete;
  • referendum propositivo con quorum limitatissimo;
  • vincolo di mandato per i parlamentari;
  • obbligo del Parlamento di approvare la proposta referendaria, senza la possibilità di correggerla;
  • leggi fatte da poche persone = oligarchia;
  • oligarchi sempre più ricchi, popolo sempre più povero;
  • se il popolo si lamenta, diremo “Ma se lo avete deciso voi … voi avete voluto questo … noi siano solo gli esecutori della vostra volontà unanime, compatta, indifferenziata ( = populismo qualitativo, come descritto da Umberto Eco nel suo libro “Il fascismo eterno”, n.d.r.).

Comments Closed