GRAZIE, RENZI! VAI AVANTI, DRAGHI!

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 12 Febbraio, 2021 @ 7:31 am

Detto altrimenti: non vedo l’ora …       (post 4591)

Non vedo l’ora che Draghi accetti, che su sua proposta il Presidente Mattarella nomini i ministri, che si ricominci a governare seriamente e onestamente questo (anche) mio Paese. Infatti …

– Basta con la politica fatta di antipatie personali: non siamo all’asilo o alla scuola elementare (“Lui ha l’astuccio più bello del mio!”).
– Basta con i banchi a rotelle, i monopattini, i navigators, la paghetta a tutti (quelli che la preferiscono all’andare a lavorare)!
– Basta con i soldi (anche miei) spesi “in gran segreto” dalla Recovery Band e da un Commissario “ad omnia”!
– Basta con la retorica, la demagogia, il populismo, il cieco sovranismo.
– Basta con l’improvvisazione eletta a sistema!
– Basta con l’uno vale uno!
– Basta con il consenso comperato con l’assistenzialismo!
– Basta con il non pensare a come gestire l’enorme debito pubblico “tanto poi metto una bella patrimoniale”!
– Basta con gli insulti, le aggressioni!
– Basta con la “superficialità professionale”.
– Basta con le cifre comunicateci “in assoluto” senza il loro significato percentuale!
– Basta con il non volere confrontarsi sui contenuti!
– Basta con l’assenza di una visione d’insieme del presente!
– Basta con l’assenza di una visione del nostro futuro!
– Basta con una stampa a rimorchio del pancismo dei lettori!
– Basta con i DPCM e l’aspirazione ai pieni poteri!
– Basta con i provvedimenti “lineari” perchè quelli ragionati sono troppo faticosi e impegnativi!
– Basta con “le cose da fare sono tante, facciamo quello che si può”. Infatti anche la struttura di governo e operativa è “tanta”: è sufficiente organizzarsi e dare ad ogni problema la dovuta centralità.
– Basta con l’assenza di una legge che dia attuazione all’art. 49 della Costituzione.
– Basta con il trascurare la scuola e la cultura!
– Basta con l’attentato alla democrazia parlamentare da parte della democrazia diretta!

BASTA! Ich habe die Nase voll (dal tedesco: ne ho pieno il naso. Noi qui in Italia usiamo altra espressione più colorita, lo sapete bene!).

Io “faccio politica” nel senso che espongo il mio pensiero, ci metto la faccia a voce e per iscritto; cerco di capire cosa sta succedendo, cosa e chi sta decidendo cosa; cerco di pre-configurarmi il risultato di certe decisioni o omissioni; cerco di ragionare, magari sbagliando, ma almeno ci provo a far funzionare il cervello. La mia conclusione? GRAZIE RENZI! VAI AVANTI, DRAGHI!”

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AHO … ‘STA PIATAFORMA RUSSO’ … CE STA’ A ROMPER LI CO … COCOMERI!

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 11 Febbraio, 2021 @ 3:37 pm

Detto altrimenti: telefonata carpita a due parlamentari M5S.   (POST 4590)

TIZIO: Ciao Caio, ma tu ce stai a capi’? Dice che noi volemo er vincolo de mannato … no, non hai hai capito! Non quer mannato là, mannato a fan … no! Quall’antro, quello der parlamento, aho, sveja moretto, che stai a dormì? Che te dicevo? Ah si, … eppoi vanno a cercà de rimorchiare quei quattro spennacchiati de li responabili che nemmanco ce l’avemo fatta, sai che figura de nniente!

E mò ce rifanno: noi che semo qui perchè avemo preso na tredicina de milioni de voti, semo qui ad aspettà quarche migliaia de sgallinati a dire quer che dovrebbimo o nun dovrebbimo fa’! Ma se po’?

A me sta storia me rode peddavvero! Sai che te dico? Che io (che poi io se vince la Roma a me m’abbasta) che io voto a favore perchè si se va alle erezioni mica so’ sicuro d’avecceli ancora quei tredici milioni che me riassumono, e allora me tocca annà da quei fij de bona donna dei navigators pe famme trovà un impiego, un lavoretto, chessò … un impiccio.

Cosa? Dice ch’avemo sempre detto mai con quelli? Aho, ma che stai a spacca’ er capello! Ma tu che me dici, dai, che farai?

CAIO: “Io pure, mica so’ fesso!”.

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SOTTO / SOPRA MERCATO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 11 Febbraio, 2021 @ 9:21 am

Detto altrimenti : non va bene in ogni caso (post 4589)

SOTTO – Veneto. Alcuni benziani denunciano alla GdF di avere ricevuto offerte di benzina a prezzi molto sotto mercato. La GdF indaga e scopre un contrabbando di prodotti petroliferi dalla Libia via Malta.

SOPRA – Banche e finanziarie di paesi compiacenti d’oltre oceano (e non), offrono tassi di rendimento superiori alla media del mercato. Dove, a chi e in cosa reinvestiranno la loro raccolta di denaro? Io non lo so. Quello che so che all’estremo molto, molto superiore della catena dei rendimenti, dopo infiniti passaggi con i quali si lava il denaro e la coscienza,  c’è l’investimento nella droga.

UNA BANCA ITALIANA – Nell’agosto scorso ha emesso sui titoli irredimibili di rendita non di debito al rendimento elevato del 5,5% lordo, tassato al 26%, ovvero molto sopra i livelli di mercato. Poi si apprende che quella banca è la principale finanziatrice della costruzione di una enorme centrale a carbone nei Balcani.

UN’ALTRA GRANDE BANCA italiana sta registrando forti perdite e dimissiona il suo AD.

SE ALTRE BANCHE ITALIANE iniziano ad emettere propri irredimibili per investimenti all’estero, dreneranno i depositi bancari italiani per investire all’estero e faranno concorrenza alle emissioni di titoli redimibili di debito dello Stato.

LO STATO potrebbe iniziare ad emettere propri titoli irredimibili di rendita non di debito (tassati al 12,5%)  in sostituzione volontaria delle tranche in scadenza di titoli redimibili di debito + nuove tranche di irredimibili, aumentando la liquidità da investire in  investimenti in Italia e diminuendo il debito pubblico.

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PAGHETTA A TUTTI OPPURE LAVORO?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 11 Febbraio, 2021 @ 8:24 am

Detto altrimenti: la difesa dell’indifendibile   (post 4588)

La disoccupazione protratta nel tempo non è solo una perdita di produzione (di prodotto per il datore di lavoro; di reddito per il lavoratore): è anche una privazione della libertà dell’individuo. Infatti, vivere del sussidio della disoccupazione è per il lavoratore una vera e propria umiliazione.
Inoltre, mentre si lavora, oltre a “produrre un prodotto”, si aumenta la propria capacità lavorativa, ovvero se ne crea di nuova: e questo è un ulteriore “prodotto” dell’attività lavorativa.
Ancora: lavorando, il lavoratore acquisisce la capacità di “organizzare se stesso“ in vista di lavorare non solo per un “processo lavorativo”, bensì per un’ “opera-risultato”.

Tutto deve e può iniziare dalla scuola, che non deve insegnare a lavorare “per qualcuno”, bensì “per realizzare qualcosa”. Ogni lavoratore, anche dipendente, è una “piccola impresa” e l’impresa è la via maestra per creare lavoro. Per arrivare a ciò, si deve abbandonare la cultura della dipendenza, la quale impedisce la diffusività della cultura d’impresa privata e anche dell’impresa civile (imprese cooperative, no profit, sociali).

Tutto ciò è l’opposto del semplice assistenzialismo.

Ho ricavato i concetti sopra esposti dal libro di Stefano Zamagni “Laudata economica”, Ed. Vitrend 2020, capitolo “Economia e etica nel pensiero di Giovanni Paolo II. Questi concetti trovano preciso riscontro nel libro assolutamente “laico” di Pier Luigi Celli (top manager e imprenditore) “Il potere, la carriera e la Vita” Ed. Chiarelettere 2020.

Il termine latino “liber” significava “libro” e “libero”.

P.S.: di mio aggiungo che la scuola non deve insegnare solo capacità di svolgere il lavoro dell’oggi, ma anche e soprattutto la conoscenza per potere imparare a svolgere i lavori del domani. Se leggi un brano del Manzoni e lo sai ripetere, hai capacità. Se ne sai trarre le conseguenze, hai conoscenza.

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RENZI, DA RECALCATI A STAINO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Febbraio, 2021 @ 4:06 pm

Detto altrimenti: Lettera odierna – al direttore de La Stampa Luca Fornovo – del mio amico Gianluigi De Marchi (mio co-genovese, naturalizzato torinese) co-autore del libro qui a fianco (prima edizione aprile 2020; seconda edizione dicembre 2020)  (post 4587).

Inizia

Ho molto apprezzato l’intervento lucido e documentato di MASSIMO RECALCATI sulla figura di Renzi e sul suo operato politico in occasione della crisi di governo, mentre non condivido per niente le osservazioni di oggi a firma di SERGIO STAINO. Il disegnatore, che da tempo ha perso la sua vis comica, espone una serie di considerazioni che confermano la correttezza del pensiero di Renzi, ma giungendo alla fine ad una condanna con motivazioni risibili basate solo sulla forma e sul “caratteraccio” del Matteo fiorentino.

Leggiamo alcune frasi di Staino: Renzi ottenne la candidatura a sindaco di Firenze “raccogliendo con intelligenza tutta quella voglia di cambiamento che fremeva nelle file degli elettori”, “la voglia di innovazione, la voglia di cuore e di sentimento che albergava in tutta la nostra gente portò a Renzi la segreteria del partito”; Renzi ha “la grande capacità di partire da considerazioni quasi sempre giuste e sentite nell’animo dei nostri militanti” e per finire l’apoteosi: “E’ chiaro che tutte le feroci critiche che ha fatto a Conte ed a quella strana accozzaglia dei 5 stelle sono più che giuste”.

Premesse straordinariamente corrette, giudizi più che lusinghieri sulla sostanza delle idee di Renzi, elogio della sua straordinaria capacità di capire gli orientamenti della base buttati al vento dal giudizio finale di condanna col drastico “Lui non ci serve”. Così il PD si autocondanna alle sconfitte peggiori, aggrappandosi a burocrati e professionisti della politica che ripetono stanchi slogan: è questo il disegno di Staino?

Gianluigi De Marchi

Finisce    (chi …?)

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L’AQUILONE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Febbraio, 2021 @ 1:10 pm

Detto altrimenti: capito mi avete?         (post 4586)

C’è qualcosa di nuovo oggi nel sole,
anzi d’antico: io vivo altrove, e sento
che sono intorno nate le viole.

Son nate nella selva in Parlamento
tra i seggiolini, tra le morte foglie (del vecchio Recovery Plan)
che al ceppo delle querce agita il vento.

Si respira una dolce aria che scioglie
le dure teste,
e visita le chiese
di campagna, ch’erbose hanno le soglie:

un’aria d’altro luogo e d’altro mese
e d’altra vita: un’aria celestina
che regga molte bianche ali sospese …

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LA VERA CAUSA DELLA CRISI E DELLA RIPARTENZA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 9 Febbraio, 2021 @ 7:25 am

Detto altrimenti: la causa, Conte; la ripartenza, Renzi e Draghi    (post 4585)

 Il Recovery Plan della Recovery Band è stato riconosciuto in tutte le sedi istituzionalmente idonee ad esprimere un giudizio competente (e non “di pancia”) per quello che era e che RENZI ha denunciato: uno sfacelo! Il re era nudo da tempo e finalmente ora tutti ne vedono le vergogne! Maliziosamente mi chiedo: ma prima, dove erano questi “tutti”? Un piccolo sassolino dalla scarpa lasciate che me lo tolga!

Nella sostanza: la Recovery Band in grande come quel Commissario in “piccolo”: gestione “privatizzata e secretata” del tutto. Ma in democrazia il segreto non deve e non può esistere! Ora dedichiamo analoga attenzione anche all’operato di quel Commissario!

Pensate un po’: per farsi ascoltare ITALIA VIVA ha dovuto arrivare a ritirare due ministre e un sottosegretario. E noi eravamo e siamo quelli “delle poltrone”?

Pensate un po’: e se non ci fosse stata la denuncia e il coraggio di RENZI, oggi in quale situazione di impreparazione e di imbarazzo internazionale ci saremmo trovati! Incapaci di meritarci e di ricevere i miliardi UE!

GRAZIE, RENZI! GRAZIE, DRAGHI!

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DRAGHI NON USA I SOCIAL, NON HA “UOZAP”

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 9 Febbraio, 2021 @ 7:19 am

Detto altrimenti: sostanza, non esteriorità!    (post 4584)

Nella mia vita ho avuto molte fortune: i miei genitori, mia moglie, i miei figli, le mie nipotine: le fortune più grandi! Ma poi la dea bendata è stata ancora più generosa: mi ha dato anche un terzo genitore, RUGGERO CENGO ROMANO, il mio capo di quando ero responsabile della Finanza Italia alla STET di Torino, la maggiore SpA finanziaria del paese.

All’epoca non c’erano i social nè uozap, ma anche se ci fossero stati Ruggero non li avrebbe usati. Ruggero: l’essenziale, la Persona che era sostanza, attenzione, responsabilità, preparazione, professionalità, dedizione, condivisione, serietà, sobrietà, autorevolezza, esperienza disponibilità, rispetto, coerenza, completezza, precisione, specificità, visione d’insieme, rigore. Le qualità che io vedo ripetute in DRAGHI.

Io ho imparato molto da lui: tutto quello che ho assimilato e anche tutto quello che avrei dovuto e non potuto assimilare: non “potuto” perchè Ruggero era irraggiungibile. Aveva scritto un libro, una biografia che è un libro di storia, di vita, di umanità. Pubblicato postumo, ho avuto l’occasione e il grande privilegio di scriverne la prefazione.

Al suo paese d’origine (Ternengo, Biella), beneficiario di metà della sua eredità (l’altra metà alla parrocchia), una cerimonia per l’inaugurazione di una piazza e di una sala nella locale biblioteca al suo nome, sala ricca del prezioso lascito dei suoi moltissimi libri.

Ecco perchè dico che capisco e apprezzo DRAGHI: ANCHE PER QUESTO: una persona che oggi non è sui social, che non ha uozap: perchè io ne ho già conosciuto una simile e so quale significato e grande valore abbia il dare rilevanza al momento ed alla sede giusta per fare, ben prima e ben più che comunicare o, peggio, solo pre-comunicare con una politica troppo piena di “futuri” tipo “faremo, daremo, risolveremo, vedrete che, avrete ciò di cui abbisognate, sarete soddisfatti, ci darete il voto, etc.”

BUON LAVORO, DRAGHI! E … grazie a MATTEO RENZI che ha coraggiosamente creato le condizioni per il suo arrivo! Nelle foto: l’inaugurazione della Sala dedicata a Cengo nella Biblioteca comunale e una sua (rara) foto. Io ho in mano il libro-biografia con la mia prefazione.

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IMPIANTI DI RISALITA FERMI. NON SI SCIA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 8 Febbraio, 2021 @ 6:30 pm

Ieri da Trento in Val di Non a mangiare il tortel di patate per festeggiare gli 80 anni del mio amico Claudio (1 febbraio) e i miei 77 (3 febbraio). I (suoi) figli ci hanno preparato una torta con foto; i miei erano “fuori piazza” e ci hanno fatto altri regali.

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RENZI VERITA’

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 7 Febbraio, 2021 @ 10:48 pm

Detto altrimenti: finalmente!       (post 4583)

CHE TEMPO CHE FA – domenica 7 febbraio 2021 FINALMENTE LA VERITA’

Fabio Fazio, Giovanna Botteri, Cottarelli, Massimo Giannini

COTTARELLI: la (cattiva, n.d.r.) gestione del Recovery Plan è stata la causa che ha generato la (crisi, n.d.t.) rottura degli equilibri (leggi: l’azione di Renzi, n.d.r.) ed andava tutto rifatto, mancavano molti settori fondamentali; molte riforme (es.: burocrazia, non basta digitalizzare, occorre modificare i processi); il necessario grado di approfondimento; la governance cioè MANCAVA IL CONTROLLO! TUTTI ASPETTI INDISPENSABILI PER L’UE, TUTTI ASPETTI CONTESTATI DA RENZI!

Sullo sfondo: il titolo giornalistico che citava l’intervento di Renzi sulla necessità di rifare il Recovery Plan.

GIANNINI: RENZI, CAPOLAVORO POLITICO. “In pochi giorni è passato dall’essere l’uomo più criticato del paese nell’uomo più politico, lo stratega migliore, quello che ha reso possibile un mutamento sostanziale della politica, una sua evoluzione verso il realismo politico. Forse anche oltre le sue previsioni”.

I POPULISTI: hanno dovuto ricredersi: non più uno vale uno, bensì competenza, governabilità, credibilità. Dal VAFF, dal no euro, dal no UE ad “Ascoltiamo Draghi, è uno dei nostri” (decisione presa senza passare dall’approvazione della rete – per quel poco che potesse valere – uno non vale più uno, n.d.r.).

SALVINI in due anni è passato dal no euro, no UE a si euro, si UE e in pochi giorni da “elezioni subito” al si a Draghi. Ciò perchè vuole avere una maggiore credibilità in vista di cercare di far approvare il maggioritario. Spinto al cambiamento anche dal “mondo” di Zaia e dalla caduta di Trump.

PD: ne è uscito un po’ sofferente.

FORZA ITALIA: larghe intese, B. riprende un ruolo.

DRAGHI: le sue maggiori qualità sono il coraggio e il pragmatismo (le due stesse qualità di Renzi, n. d: r.). A Draghi nessuno potrà dire di no. Sarà il prossimo Presidente della Repubblica.

FRATELLI D’ITALIA – Coerenza massima. Meloni resta a capo della destra nazionalistica. Se Draghi avrà successo, Fratelli d’Italia farà la fine del MSI.

DEFICIT nel 2020 +160 miliardi, DEBITO quasi al 160% del PIL. Occorrono investimenti “giusti”, OOPP, istruzione (sic Cottarelli). Non si è approfondito come si intende avviare l’inversione di marcia, n.d.r..

CONTE: prossimo capo del M5S, se si accorda con Di Maio.

Subito dopo: l’intervista ad OBAMA: aspetti di vita, di umanità, di politica e di democrazia. Un particolare: le disuguaglianze che generano le guerre: così anche STEFANO ZAMAGNI nel suo libro “Laudata economia”: a generare le guerre non è la povertà ma la povertà relativa, ovvero le disuguaglianze le quali crescono anche nei paesi nei quali l’economia cresce! Infine, la presentazione del libro di OBAMA “Una terra promessa” Ed. Garzanti. Una mia nota: “Barak” in arabo significa “Benedetto” così come Kamala, significa “portatrice” dall’arabo kamal (cammello, camallo genovese, scaricatore di porto: colui che porta).

Il saluto in arabo (so scrivere solo come l’ho sento pronunciare): salam aleikum va rahmal Liali va barakatu = la pace sia con te e la misericordia di Dio e le sue benedizioni.

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