SALA SOSAT Trento: TORNERA’ L’AURORA – Gli ultimi giorni di un partigiano …
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 22 Aprile, 2022 @ 6:46 pm
… narrati da Ester D’Amato (voce) , Mimmo Iannelli (voce) , Alfonso Masi (regia e voce), con la musica di Michele Tovazzi (contrabbasso e voce), Patrick Coser (chitarra e voce) e Luciano Maino (fisarmonica e voce).
Manuel, giovane bullo di una periferia romana con simpatie fasciste, uscendo dal garage condominiale ed essendo senza patente, ha investito con l’auto Renato e per evitare una denuncia concorda con lui un periodo di assistenza domiciliare per cui si trova ad accudire un vecchio partigiano medaglia d’oro al valore della Resistenza.
Comincia così un confronto che assumerà gradualmente i contorni di un confronto tra due opposte visioni della vita e del senso della Storia. In questo percorso la comune ricerca di umanità e di verità li aiuta a vincere le rispettive diffidenze rivelando ognuno le proprie debolezze e paure: il bilancio di una vita intera per l’uno, la mancanza di prospettive per il futuro per l’altro. Poi, improvvisamente, il dialogo diventa un trialogo, per il ritorno della figlia di Renato, trent’anni prima brigatista e poi medico volontario in Africa.
Il tutto intervallato da musiche e canti della resistenza e della guerra alpina.
– Nessun accenno espresso all’attuale resistenza ucraina, anche se il pensiero non poteva non fare questo accostamento.
– Un ricordo espresso invece ai papà di Iannelli e di Masi, compagni di prigionia in un campo di concentramento nazista.
– Da parte mia – riservatamente – un pensiero al mio babbo carabiniere, per i due anni passati in campo di prigionia in Germania, ma per fortuna tornato a casa dopo la liberazione da parte degli americani.
Sala piena (nel rispetto delle regole anti-Covid), grande applauso finale e grande commozione.
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DANTISTA E RENZISTA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 22 Aprile, 2022 @ 1:52 pmCh’io sia appassionato di du’ Fiorentini – pur essendo il mi’ babbo un Senese di Montalcino – un è un segreto, ovvia!
Sicchè io per il mi’ club velico Fraglia Vela Riva escrissi la Fraglina Commedia (10 canti, 1500 endecasillabi a rima incatenata). Ora accadde che l’estate scorsa Matteo venne a trovarci a Riva del Garda … O che un avrei dovuto regalargli una copia de la mi’ commedia? E lo feci e con tanto di dedica … o che vi pare?
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A lo Messer Matteo de’ Renzi, in occasione de la su’ visita a Riva del Garda, giovedì 12 agosto 2021, lorqando gli fu fatto dono de una copia del La Fraglina Commedia vergata dallo suo autore Riccardante Lucattieri.
O Tosco, tu che sotto un ciel di foco
lieto ten vai così parlando onesto
piacciati soffermarti a udir un poco
versi ch’a recitar or io m’appresto.
Son tratti da la mia Comedia prima
da me vergati con un tratto onesto
e scritti fuor ben pria de la Divina.
Parlano qui del Sarca e le sue foci,
di lachi, terre e vin da la cantina,
d’inferno, purgatorio e d’ altri loci.
Ma omai a dir di più non mi consento
ch’a star sotto lo sol tu non ti coci:
è il Paradiso Autonomo di Trento
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GUERRA – 2
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 15 Aprile, 2022 @ 6:51 amLA GUERRA, UNA SECONDA PANDEMIA CHE INIZIA A METTERE IN CRISI IL PNRR, INTERVENTO CREATO PER LA SOLA PRIMA PANDEMIA, IL COVID 19
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Anche la seconda pandemia richiede interventi finanziari, ad esempio attraverso il coinvolgimento volontario della ricchissima finanza privata: quella italiana da sola vale 4800 miliardi. Ciò può avvenire con l’emissione di Titoli Irredimibili Rendita, i quali NON sono un debito, diminuiscono il debito pubblico, aumentano la liquidità dello Stato, sono riscattabili dallo Stato, sono vendibili in Borsa, danno all’investitore un reddito molto interessante, sono la fonte ideale a che poi lo Stato ne destini il ricavato a investimenti a lunghissima scadenza. Il 25 agosto 2020 Banca Intesa Sanpaolo ne ha emessi di suoi per 2,5 miliardi ed ha ricevuto richieste di acquisto per 6,5 miliardi! Dice … ma quella banca li ha classificati fra i suoi debiti. Rispondo: posso capire, per ragioni di prudenza nei suoi rapporti con Bankitalia, ma non condivido la sostanza: infatti non basta un’etichetta errata a far cambiare la sostanza di un titolo.
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GUERRA?
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 15 Aprile, 2022 @ 6:34 amSiamo tornati indietro di 2500 anni, quando la politica era solo “politica di guerra”.
Nell’ambito della guerra del Peloponneso (che oppone Atene e Sparta come città egemoni in un gioco di alleanze che investe tutto il mondo greco), nel 416 a.C. gli Ateniesi pongono un ultimatum agli abitanti dell’isola di Melo, nelle Cicladi: assoggettarsi al loro dominio o perire. Il rifiuto dei Melii dà luogo a una punizione esemplare, uno degli episodi più tragici della guerra: la distruzione della città, l’uccisione di tutti gli uomini e la deportazione come schiavi di donne e bambini.
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Lo storico Tucidide presenta come antefatto il dialogo che gli Ateniesi e gli ambasciatori dei Melii avrebbero avuto per discutere un accordo. Nel passo che è arrivato sino a noi,
– la difesa dei Melii del loro diritto alla neutralità si fonda su criteri di giustizia condivisa, che comprendono il riconoscimento reciproco di autonomia tra le pòleis;
– gli Ateniesi oppongono invece ragioni strategiche, ma soprattutto negano il valore di qualunque regola o patto che non tenga conto della disparità di forze. Nella narrazione di Tucidide, l’episodio segnala il prevalere di una logica di guerra nei rapporti tra Greci: l’affermazione del diritto del più forte su qualunque criterio di giustizia, equità, accordo.
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IERI A ISERA (TN) LA “LEOPOLDINA” : UN SUCCESSO DI PARTECIPAZIONE E SOPRATTUTTO DI CONTENUTI RIFORMATORIBRAVA SENATRICE DONATELLA CONZATTI, BRAVA ITALIA VIVA TRENTINO!
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Aprile, 2022 @ 8:28 amSui social troverete foto e resoconti completi: soprattutto l’illuminante contributo di DONATELLA CONZATTI. “A me mi” piace ricordare solo alcuni brevissimi passaggi “controcorrente” emersi al “mio” tavolo (“Agenda Interconnessioni”) al quale apparteneva quale co-relatrice l’On. Deputata RAFFAELLA PAITA, Presidente della Commissione Trasporti, poste e telecomunicazioni. Presenza graditisima e arricchente: LUIGI SARDI. Moderatore il nostro ottimo ROBERTO SANI.
Cabinovia Trento – Monte Bondone: deve essere la scintilla che attiva il Trentino Alto Adige Bike Safari, sul modello austriaco Titol Bike Safari (safari= viaggio, in questo caso su 750 km di ciclodiscese!).
Non confondiamo l’Alta Velocità (passeggeri) con l’Alta Capacità (merci). Occorre separare i binari ed inoltre coordinare Ferrovia con A22 e con Intermodsalità.
Codice degli appalti: ok all’applicazione del principi dell ‘UE in sostituzione del mare magnum delle nostre troppe leggi che regalano strapotere alla burocrazia (Paita) ma rendiamo impugnabili anche le decisioni del Consiglio di Stato.
In certa altra politica manca un po’ di sano General Management “aziendale”.
Se a causa della seconda pandemia (la guerra) il PNRR non basta, attiviamo volontariamente la ricchissima finanza privata italiana ed estera con l’emissione di TITOLI IRREDIMIBILI RENDITA. Da taluno si obietta: ma sono titoli di debito! No, sono solo etichettati erroneamente come debito, ma non sono tali! Basta mettere loro l’etichetta corretta. Praticamente è un nuovo “uovo di Colombo”.
Esistono poi anche i BOC, POP, BOR di cui all’art. 35 della L.724 dd 23.12. 94 che possono trasformare una gran parte dei nostri 4-5 milioni di turisti annuali in finanziatori delle nostre OO.PP.
La PAT-Provincia Autonoma di Trento deve rispettare l’Autonomia dei Comuni maggiori, capoluogo in testa (una sorta di città metropolitana locale). Non può reclamare l’urgenza di procedere quale scusa per la violazione del principo di sussidiarietà e impedire ai Comuni maggiori l’accesso diretto ai “loro” fondi PNRR.
I danni “collaterali” della armi atomiche: chi le possiede può strumentalmente minacciarne l’uso solo per potere fare quello che vuole con le armi convenzionali.
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PENSIERO RIFORMISTA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 8 Aprile, 2022 @ 6:58 amComments Closed
LA FERSINA: I SUOI VIALI, LE SUE PASSEGGIATE, IL SUO ORRIDO DI PONTE ALTO
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 6 Aprile, 2022 @ 3:31 pm
Il Comune di Trento sta progettando una nuova viabilità ciclabile sul Viale Nepomuceno e sulla via Grazioli, prodroma anche alla realizzazione dell’ascensore che dalla “busa” salirà a Mesiano. Ciò induce due considerazioni.
– La prima: che sia ben organizzato e segnalato, nei due sensi, il collegamento ciclabile fra il nuovo ascensore e la ciclabile della Valle dell’Adige, anche per collegare questa pista con le nuove ciclabili verso la Valsugana.
– La seconda: che si colga l’occasione della citata sistemazione ciclabile per rivalutare il fiume e gli splendidi viali che lo costeggiamo, fino ad eventualmente creare una sorta di Parco Naturale Urbano.
Infatti oggi sulla Fersina assistiamo a spettacoli opposti: un airone che pesca il suo pesce (e un pescatore che ricerca ma cattura alcun pesce!) e – per converso – qualche persona che abbandona i suoi rifiuti sui viali o – peggio – nel letto stesso del fiume!
Un intervento meriterebbero anche i marciapiedi, ad esempio quelli del Viale Trieste come pure tutte le aiuole: basterebbe rifarsi alle passeggiate meranesi.
Il Parco poi non si limiterà ai viali, bensì si estenderebbe anche verso monte sino a ricomprendere l’orrido di Ponte Alto, il suo canyon e le sue cascate.
A questo punto i viali diventerebbero “un luogo da andare a vedere” anche per i tanti cicloturisti di passaggio nel nostro territorio e un luogo da godersi maggiormente da parte di tutti.
La parte fisica del progetto andrebbe ovviamente accompagnata da una particolare regolamentazione circa il rispetto effettivo di regole che parrebbe ovvio ma che talvolta purtroppo così non avviene, quali – prima fra tutte – il divieto di abbandonare rifiuti sui viali o, peggio, nel fiume stesso.
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UN EVENTO AL QUALE PARTECIPARE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 4 Aprile, 2022 @ 11:29 amPer occuparsi della res propria, della res publica, quella che è di ognuno di noi, occorre occuparsi delle cose che la riguardano: siamo cittadini attivi, partecipiamo alla costruzione del Bene Comune, che è “quel Bene alla cui realizzazione hanno contribuito tutti, personalmente, sin dall’inizio”CONVEGNO A ISERA (TN), 9 APRILE 2022 ORE 10,30 – 15.30Clicca qui per conoscere il programma completo e iscriverti: donatellaconzatti.com/pensiero-riformista
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UN POSSIBILE FOCOLAIO: LA TRANSINISTRIA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 3 Aprile, 2022 @ 6:15 am Lo si apprende quanto meno da un libro: “EDUCAZIONE SIBERIANA”, riguardante la Transinistria, stretta lingua di terra moldava al confine con l’Ucraina.
Nicolai Lilin, autore e protagonista di questo libro pubblicato da Einaudi nel 2009, ha vissuto per molti anni a Tighina e racconta la sua infanzia, adolescenza e maturità nella presunta comunità criminale di origine siberiana (chiamati Urka) stanziata in Transinistria dopo la deportazione ad opera del regime di Stalin.
La Transinistria è una regione dell’ex Repubblica Socialista Sovietica Moldava, oggi Moldavia, autoproclamatasi indipendente nel 1990, ma non riconosciuta da nessuno Stato.
La comunità di cui fa parte è regolata da leggi interne non scritte ma rigidamente osservate, pena l’espulsione dalla comunità stessa. Esistono i divieti assoluti di stupro e strozzinaggio; lo spaccio di stupefacenti, i furti e le rapine sono consentiti se compiuti nei confronti dello stato e dei ricchi; l’omicidio è autorizzato se “legittimato” da una giusta causa. L’omosessualità attiva e passiva in carcere è proibita.
Lilin descrive inoltre la complessa simbologia dei tatuaggi siberiani.
I membri della comunità siberiana si autodefiniscono “criminali onesti” e sono molto temuti in tutta la Russia, rivaleggiando con gli appartenenti a “Seme nero”, organizzazione criminale potente e capillare ma considerata moralmente inferiore dagli Urka perché hanno ormai infranto qualsiasi regola e tabù e si sono livellati con le mafie del resto del mondo. Lilin descrive ancora che in aggiunta a queste due egemoni operano i loro traffici altre mafie etniche, come quella ucraina, quella ebraica e quella georgiana.
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FAUSTO PEDROTTI
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 2 Aprile, 2022 @ 9:29 amUn caro, vero amico vero, un forte ciclista, compagno di tante pedalate insieme (mi aspettava sempre, pazientemente), colpito da un male, dopo molte cure è improvvisamente mancato. Fausto era stato nel Direttivo della FIAB Trento. Io lo avevo conosciuto e frequentato dopo la sua uscita da quel consesso e avevo notato come la sua credibilità e la stima che tutti gli portavano fossero rimaste invariate.
Fausto è mancato … e manca veramente qualcosa quando invece pensavi che avresti potuto essere di nuovo in coppia con lui a pedalare … con lui, una Persona sempre disponibile verso gli altri in ogni occasione, ben oltre le esigenze “ciclistiche”. Solo un esempio: dovevo portare una pesante poltrona elettrica da Levico a Riva del Garda per le esigenze di mia suocera. Appena Fausto me ne sentì parlare, si offrì di aiutarmi (aiutarmi? Fece quasi tutto lui!) con il suo furgone.
Spesso ci incontravano al bicigrill di Nomi, io per il caffè alla metà del mio percorso quasi giornaliero di una quarantina di km Trento-Nomi-Trento; lui per il caffè sulla via del ritorno della Trento-Mori-Trento (80 km in totale!).
Fra le tante pedalate ricordo quella da Molina di Fiemme a Cavalese e ritorno; un’altra da Trento a Riva; un’altra ancora lungo il lago di Garda … e lui sempre disponibile ai i bisogni altrui, i ritardi altrui … senza far pesare il contributo che ti offriva con un sorriso e senza far pesare la sua superiorità sui pedali. Gli ho parlato al telefono una quindicina di giorni fa: era affaticato ma contento di sentirmi.
COMUNICATO FIAB TRENTO:
31 marzo 2022. Stamattina c’è giunta la notizia – ,non inaspettata ma per questo non meno dolorosana – della morte del nostro socio e caro amico FAUSTO PEDROTTI. Molti, soprattutto fra i soci di più vecchia data, lo ricorderanno come un grande pedalatore e soprattutto come una grande Persona, simpatico, gentile, attento e disponibile nei confronti degli altri, in ogni occasione. Entrato nel Direttivo nel 1996 e rimastovi fino al 2014, era sempre attivo nell’organizzazione di eventi cittadini come Bimbimbici, insostituibile come programmatore di percorsi cicloturistici ed infallibile come guida sui territori, anche quelli più impervi. Ci mancheranno anche la sua pacatezza e la sua ironia, molte volte decisive nel risolvere situazioni difficili o problematiche. Alla moglie Carla, sempre al suo fianco, anche in bicicletta, e ai suoi figli e nipoti le condoglianze più sentite da tutta la Fiab – Amici della Bicicletta di Trento.
Nella foto in cui appare da solo: noi di Fiab Trento eravamo le “guide” per un gruppo di colleghi Fiabbini di fuori regione, molti dei ciclisti neofiti ai quali Fausto stava dando le istruzioni del caso.
Buon Viaggio, Fausto, ora pedalerai lassù, in alto … Non ti scorderemo mai e un abbraccio affettuoso alla tua cara sposa Carla e a tutta la tua Famiglia!
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