PUTIN CUNCTATOR?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 25 Maggio, 2022 @ 6:15 am

Quelle che seguono sono sole le mie sensazioni di lontano e poco informato cittadino comune, semplice osservatore non istituzionale.

Seconda guerra punica, Romani contro i Cartaginesi. Quinto Fabio Massimo “sfiancò” il nemico grazie ad un alleato, il tempo, e si guadagnò l’appellativo di CUNCTATOR, ovvero di TEMPORIGGIATORE”.
Mi pare che l’occidente non si stia rendendo conto che il passare del tempo gioca a favore di Putin: dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur, mentre a Roma si discute (se andare in aiuto all’alleata Sagunto, assediata dai cartaginesi), la città fu espugnata (dal generale cartaginese Amilcare Barca).
E in Ucraina, mentre in occidente si discute, la distruzione continua ma soprattutto si fanno sentire nel mondo le “sanzioni” russe in materia di energia e grano e si rafforza la costruzione di un nuovo polo mondiale: Russia, Cina, India con un a Cina che sta compiendo un nuovo tipo di colonizzazione dell’Africa, aggiudicandosi il 90% delle gare e dei lavori in quel continente.
Che fare? Da semplice cittadino qual sono mi permetto di auspicare che almeno si espliciti come il passare del tempo ci sia nemico, non tanto per scatenare chissà quale reazione militare, quanto per indurci ad attuare subito un piano adeguato, ovvero la creazione della NUE, cioè di una Nuova UE, molto, molto simile ad uno Stato Federale.

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CONOSCIAMOLA UN PO’ MEGLIO, QUESTA AFRICA!

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 23 Maggio, 2022 @ 2:12 pm

Fabio è un caro amico e segnalo ben volentieri questo suo impegno. Alle amiche e agli amici che mi leggono, chiedo la cortesia di divulgare. Grazie.

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IL VIOLINO DELLA SHOAH

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 18 Maggio, 2022 @ 6:21 pm

Importante evento storico-culturale co organizzato da Daniela Dalri Sardi

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AGGRESSIONE ALL’UCRAINA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 16 Maggio, 2022 @ 10:47 am

Siamo tornati indietro di 2500 anni, ai tempi della guerra del Peloponneso fra Atene e Sparta, quando la politica era solo politica di guerra. Atene si presenta con alcune triremi carice di armati davanti all’isoletta dei Melii. Il dialogo che ne segue ci è giunto testimoniato dagli storici dell’epoca. Parlano gli ambasciatori ateniesi: “Siete liberi di scegliere: vi alleate con noi, ci fornite ogni anno soldati e denaro, oppure sbarchiamo e vi distruggiamo” (come poi avvenne: uomini uccisi, donne e bambini resi schiavi). La prassi dell’epoca infatti era: le trattative diplomatiche vanno bene fra due parti che abbiano più o meno la stessa forza (militare): in caso di grandi disuguaglianze si applica la legge del più forte.

Questa aggressione ha come tutte le aggressioni (e tutte le guerre) una causa formale, una reale ed una occasione. La causa formale potrebbe essere l’intenzione dell’Ucraina di avvicinarsi troppo all’occidente. L’ occasione, la sua volontà di aderire alla NATO. La causa reale potrebbe essere quella di realizzare il sogno di Stalin e cioè di trasformare l’Ucraina in un enorme granaio continentale, come aveva iniziato a fare nel 1932 imponendo al paese la collettivizzazione forzata e punendo gli Ucraini che vi si opponevano, facendone morire di fame 5 milioni (cinque milioni). Dopo queste stragi arrivarono i nazisti, e non c’è dunque da stupirsi se molti Ucraini combatterono contro la Russia al loro fianco, anche se caddero dalla padella di Stalin nella brace nazista.

L’ipotesi “granaio globale” potrebbe essere supportata dalla distruzione generalizzata di industrie, infrastrutture e abitazioni urbane “non agricole” e dalla uccisione dei civili, che “non servono” alla causa.

Obiettivi “collaterali” per Putin potrebbero essere: la conquista dell’intera fascia a mare (oggi territorio ucraino); l’apertura di una via russa di terra fra la Crimea e la Russia; l’annessione formare della Transnistria (area Moldava russofona di confine di confine con l’Ucraina); l’autonomia della Bessarabia (area Moldava russofona al confine con la Romania): in questo richiamando tristemente alla memoria il pangermanesimo di Hitler. E forse Putin sperava di fare una nuova “annessione” rapida e pacifica del tipo di quella della Germania ai danni dell’Austria. Sulla materia, leggere “Educazione siberiana” di Nicolai Lilin (Transnistria)  e “Nel sonno non siamo profughi” di Paul Goma (Bessarabia).

Vi sono poi per Putin, gli effetti positivi collaterali attesi all’interno, e cioè una rapida vittoria che rinsaldasse la sua credibilità dopo la pessima gestione della pandemia e distraesse circa il contrasto fra i “suoi” super ricchi e la povertà della maggioranza della popolazione.

Queste sono solo mie considerazioni personali che ho fatto perchè “a pensar male …”. Tuttavia se mi sbaglio mi corigerete.

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TERMOVALORIZZATORI – 4

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 16 Maggio, 2022 @ 8:41 am

Occorre anche per loro individuare gli ATO-Ambiti Territoriali Ottimali, come fece la Legge Galli per l’acqua.

Occorre considerarli componente strategica (necessaria e insostituibile) della politica sanitaria nazionale.

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TERMOVALORIZZATORI – COME CONTROLLARLI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 16 Maggio, 2022 @ 7:26 am

Gli ingegneri e i progettisti si occupano dell’eliminazione delle emissioni.
Esiste tuttavia un ulteriore, diverso controllo da effettuare. Mi spiego: nel termovalorizzatore deve essere utilizzato come combustibile solo ciò che residua
– dopo una raccolta differenziata FATTA BENE;
– dopo la separazione e vendita delle materie prime seconde (carta, plastica, metalli);
– dopo l’esaurimento delle attuali siscariche.

Pertanto, come si deve misurare la raccolta differenziata, per potere affermare che è “fatta bene”? La si deve valutare non solo dall’andamento crescente dei voluni raccolti, bensì anche dall’andamento non decrescente dei prezzi unitari incassati dalla vendita delle materie prime seconde. Mi spiego: se nella frazione “carta” sono presenti anche materie plastiche, chi acquista quella partita dovrà lavorare per purificarla e quindi pagherà al Comune un prezzo minore.

Orbene, i Comuni non possono ritenere che la propria raccolta differenziata stia migliorando solo perchè aumentano le frazioni di rifiuti raccolti, senza considerare se le frazioni vendute siano omogenee o invece “sporche”. Un segnale d’allarme circa questa mala pratica sta nell’aumento del combustibile bruciato (o nell’aumento della dimensione della centrale) in presenza di una frazione di raccolta differenziata bassa o comunque in diminuzione.

Già, perchè à molto meno faticoso per le amministtazioni comunali mandare tutto alla combustione, piuttosto che organizzare, esigere e controllare che la raccolta differenziata sia fatta in modo corretto.

E se mi sbaglio, mi corigerete!

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TITOLI IRREDIMIBILI RENDITA GREEN

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 15 Maggio, 2022 @ 6:55 am

Larry Fink, CEO di Black Rock, uno dei fondi di investimento maggiori al mondo, “invita” le imprese nelle quali ha investito ad essere “verdi”, perchè lo sviluppo e gli utili si potranno fare solo in una terra esistente e la terra sarà esistente solo se invertiremo la politica dissennata di inquinamento del pianeta.

Ciò premesso, la crisi energetica dovuta alla guerra rischia di farci tornare, almeno in parte al carbone. La Cina sta decarbonizzando se stessa e sta passando al gas, ma sta costruendo una enorme centrale a carbone nei Balcani, il cui maggiore finanziatore pare sia una nostra grande banca, la quale il 20 agosto 2020 ha emesso 1,5 miliardi di propri titoli irredimobili al 5%, titoli andati a ruba (6,5 miliardi di richieste di acquisto!). Pare che questa banca sia la maggiore finanziatrice di quella centrale.

Ecco, quegli “irredimibili” non sono certo “verdi”, mentre l’Italia potrebbe emetterne di suoi veramente”verdi” per creare investimenti produttivi in quella direzione. Un obiettivo potrebbe essere quello di realizzare potenti termovalorizzatori per ricavare energia pulita dai rifiuti che non sono portati a discarica nè riciclati.

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TERMOVALORIZZATORI? IO DICO DI SI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 15 Maggio, 2022 @ 6:22 am

Nell’ordine:
1) Evitare di produrre rifiuti
2) Raccolta differenziata (fatta bene!)
3) Vendita e utilizzo delle “materie prime seconde” (carta, platica, metallo, legno, etc.)
4) discarica (con moderazione)
5) termovalorizzatore.

– Occorre evitare di arrivare a situazioni di emergenza rifiuti (tipo Roma oggi) così come invece ci siamo trovati per la mancanza di un piano B per l’energia.
– Non si può fare politica con i no: no al TAP, non ai gassificatori, no ai termovalorizzatori.
– Abbiamo esempi positivi di termovalorizzatori funzionali non inquinanti (Bolzano, Amsterdam, Rotterdam).
– Così come sarebbe stata necessaria una politica comune a livello stato per le emergenze sanitarie, altrettanto lo è per la gestione dei rifiuti.
– Una gestione statale estesa a tutto il territorio, darebbe un ottimo contributo anche alla crisi energetica.
– Il finanziamento di un mega progetto statale potrebbe essere fatto attaverso l’emissione di TITOLI IRREDIMIBILI GREEN DI RENDITA NON DI DEBITO.
– Occorre denunciare la demagogia di chi cavalca elettoralmente la non conoscenza del problema da parte di molti.

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L’IMPEGNO STANCA MA CI FA SENTIRE VIVI !

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 8 Maggio, 2022 @ 1:56 pm

Quando lavoravo, non avevo orario: a 30 anni dirigente e da lì in su, molta responsabilità e quindi … quindi la sera non avevo bisogno di camomille per addormentarmi! Per una vita, abituato così.
Un giorno parlavo con un sindacalista: “Stare su tutti i problemi, è faticoso, impegnativo, stanca …” mi disse. Io lo capii benissimo, visto che in azienda anch’io stavo su tutti i problemi.
Da quando sono in pensione mi sono dedicato alla politica attiva, grazie ad una Persona, DONATELLA CONZATTI, che ho visto lavorare (in politica), che mi ha convinto e con la quale ho subito collaborato. La stessa Persona poi mi ha portato a conoscere e apprezzare Matteo Renzi: di bene in meglio.
Adesso io “sto su alcuni problemi”, perchè anche data la mia tenera età (78) probabilmente non avrei nemmeno le energie per “stare su tutti” e la sera … la sera? Ogni sera sono soprattutto molto soddisfatto di avere fatto il mio dovere di goccia.Grazie quindi a chi invece “sta su tutti i problemi” e ci fa sentive VIVI in una ITALIA VIVA!
Grazie DONATELLA, per la concessione dell’ A22, le derivazioni idroelettriche, la parità di genere, la rieducazione degli uomini violenti, la RIFORMA del pensiero e dell’approccio ai problemi, PER IL RICAMBIO GENERAZIONALE DELLA POLITICA A SUPERAMENTO DEI “PASSATISTI”, etc. etc. etc.!

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TRENTINO, RIFORMA LA TUA PROGRAMMAZIONE, SVILUPPATI, CORAGGIO! ANCHE SUI TUOI LAGHI!

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 29 Aprile, 2022 @ 6:30 am

Riprendo e aggiorno un mio post del 22 febbraio 2014

Della Fraglia scrivo da privato, a titolo personale. Io oggi (2022) sono un fragliotto da 33 anni, praticamente un socio semi-storico, visto che i soci storici hanno oltre 50 bollini sulla tessera. La Fraglia, la nostra Fraglia. Per quattro anni nel passato ho fatto anche parte del suo direttivo.

La Fraglia. Apprezzata a livello mondiale: dire internazionale è poco! Fa molto. Ogni anno di più. Comune e Provincia la sostengono nei suoi programmi. Ma non abbastanza, a mio avviso. Infatti qui non si tratta di sostenere il club di “quei de le barche” ma di capire che la Fraglia, insieme agli altri circoli velici dell’Alto Garda Trentino, può rappresentare una componente dell’ulteriore sviluppo del Trentino.

Come si fa per la costruzione del Tunnel del Brennero e dell’ospedale di Trento, si faccia una gara pubblica per trovare un MAIN SPONSOR INTERNAZIONALE PRIVATO di altissimo livello per lo sviluppo dei progetti di cui in appresso. Infatti occorre pensare alla grande, ricercare un soggetto privato, che possa contribuire al finanziamento di una ulteriore e diversificata dimensione internazionale, basate su cose nuove, quali il

FILM FESTIVAL INTERNAZIONALE DELLA NAVIGAZIONE A VELA (non esiste una cosa simile in Europa e forse anche nel mondo!) e la

TRENTANODI SPA- SCUOLA SUPERIORE DI PERFEZIONAMENTO VELICO CLASSE CROCIERA.

Il Festival della Montagna e dell’Economia già ci sono, a Trento e funzionano ottimamente da tempo. E Allora, perchè no? Le scuole di vela già ci sono, ma non hanno rilevanza internazionale come i Glenans Francesi e la nostra Caprera. Ed allora, perché no? E che dire di una

MOSTRA MERCATO DEL NAVIGLIO MINORE?

Abbiamo le capacità tecniche e manageriali. Occorre attivare capacità politica, di marketing e di general management. Le risorse finanziarie potranno arrivare, dovranno arrivare, arriveranno in gran parte da privati esterni, internazionali e dalla

REGIONE TRENTINO ALTO ADIGE (con la REGIONALIZZAZIONE DELLA FRAGLIA)

a cofinanziare idee innovative che utilizzano importanti avviamenti già esistenti e non ancora del tutto sfruttati. Dice ma sono progetti ambiziosi, difficili! Ok, ma almeno, li abbiano approfonditi?

Aggiornamento Aprile 2022 – Presto ci sarà il rinnovo della Presidenza della Fraglia Vela Riva. L’auspicio che formulo è che vengano affrontati anche questi temi. Inoltre:

CICLOTURISMO: è già organizzato il finanziamento della pista ciclabile intorno al Lago di Garda che attrarrà centinaia di migliaia di cicloturisti. A questo punto, occorre migliorare il collegamento ciclabile “in salita” dall’Alto Garda Trentino verso la Valle dell’Adige, ad esempio segnalando e migliorando la ciclabile Prato Saiano (Arco) – Nago, in parallelo allo sviluppo del progetto CABINOVIA TRENTO-MONTE BONDONE. Con il che si potrebbe realizzare un primo importante anello dell’idea TRENTINO ALTO ADIGE BIKE SAFARI, sull’esempio del Tirol Bike Safari austriaco che da anni ha messo in rete 750 km di ciclo discese.

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