PRODI, GENTILONI e … anch’io!

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 5 Giugno, 2022 @ 10:23 am

Trento, Domenica 5 giugno 2022 . Sul quotidiano locale l’Adige: “Festival dell’Economia di Trento – Romano Prodi: politica estera comune fra Italia, Francia, Spagna, Germania.”Più che d’accordo, Romano! Del resto, molto, molto più modestamente, io stesso nel mio profilo FB ho di recente pubblicato un post chiedendo che si costituiscano gli USE – United States of Europe proprio fra questi quattro soggetti (in Italiano SUE, in francese e spagnolo EUE, in tedesco VSE).

OCCORRE AVERE IL CORAGGIO DI RIFORMARE, DI DARE NUOVA FORMA ALL’AGGREGAZIONE EUROPEA: QUELLA ATTUALE, LA UE, NON BASTA PIU’, E’ SUPERATA DAI TEMPI E DAI FATTI, PRENDIAMONE ATTO.

Gestione societaria: quando in una SpA il sistema gestionale SW presenta molti difetti, non conviene mettersi a ripararli, bensì se ne crea uno nuovo e quando questo funziona, lo si sostituisce al vecchio. Sono o non sono un uomo di azienda io, che vi ho sempre detto?

Comments Closed

REFERENDUM GIUSTIZIA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 3 Giugno, 2022 @ 2:36 pm

IO PARTECIPO, E VOI? VI ASPETTIAMO: ALLA CONFERENZA E ALLE URNE!

P-S.: IL SESTO REFERENDUM

“A me mi” dispiace che non sia stato ammesso anche il referendum sulla responsabiltà civile dei magistrati. Nella mia vita sono stato anche P AD DG e RUP di una SpA a maggioranza pubblica per la realizzazione di un’opera pubblica: la legge mi ha imposto di stipulare a spese mie un’assicurazione in favore dell’Ente Pubblico per i danni eventualmente da me arrecati all’Ente azionista.
QUESTO REFERENDUM AVREBBE AVUTO ANCHE UL’EFFETTO TRASCINANTE DI PORTARE AL VOTO LA GENTE, ma forse è per questo che … ma no, sono un malpensante ! Per quanto … a pensar male …

Comments Closed

OGGI 2 GIUGNO FESTA DELLA RES-PUBLICA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 2 Giugno, 2022 @ 11:37 am

Res publica, un bene di tutti, di tutti noi come cittadini, italiani, europei, terrestri.

Dalla res publica alla Repubblica, un bene pubblico.
Dal bene pubblico al Bene Comune.

Il bene pubblico è quello di tutti: una strada, una piazza, etc..
Il Bene Comune invece è quello “realizzato con il concorso di tutti, sin dall’inizio”: concetto espresso ottimamente da Don Lorenzo Guetti, il fondatore della Cooperazione Trentina e delle Casse Rurali sull’esempio delle tedesche Reiffaisen.

Ecco quindi che è compito di ognuno di noi contribuire a far sì che la res publica, la cosa pubblica, sia sempre anche un Bene Comune, e cioè che ognuno di noi, in ogni ambito, ad ogni livello, dia il proprio contributo personale alla “costruzione continua” del nostro Comune, della nostra Repubblica Democratica Parlamentare, della nostra UE, del nostro pianeta.

Nesuno si distragga, nessuno si sottovaluti, nessuno si sottragga.

Comments Closed

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO – E’ L’ORA DI UNA DONNA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 31 Maggio, 2022 @ 3:24 pm

Prossime elezioni provinciali: qualcuno le chiama “amministrative”, altri “politiche partitiche”: io preferisco chiamarle nel significato dell’antica Grecia dove si usava la locuzione teknikì politikì, ovvero capacità tecnica di gestire la polis: infatti la definizione più corretta delle prossime elezioni provinciali è “politiche” nel senso più nobile del termine, cioè tali da individuare quale candidata/candidato alla presidenza della Provincia e poi quale presidente della stessa, una persona veramente preparata e capace di svolgere quel difficile compito e di organizzare il lavoro di una struttura molto complessa, sia a Trento che nei rapporti con Bolzano, l’Euregio e Roma.

Da parte di taluno correttamente ci si oppone a che prendano campo le manovre partitiche per la candidatura del solito “maschio dominante”, me che si proceda con le elezioni primarie per individuare la candidata/il candidato presidente.

“Le parole sono pietre” scriveva Don Milani ad una professoressa, e le “pietre” che io sto usando, di doppio genere ad iniziare dal genere femminile, esprimono già il mio “pensiero dominante”, visto che sono assolutamente a favore della “parità dei numeri di genere”. Utilizzo questa definizione perché innanzi tutto è ai numeri che dobbiamo fare riferimento: purtroppo essi – ove riferiti al genere femminile – sono “negativi” anche se non sono preceduti dal previsto segno matematico meno. Infatti in Trentino la partecipazione femminile è molto scarsa:

Il ricorso alle “primarie” consentirebbe agli elettori di valutare in confronti diretti canditate-i, e sicuramente ciò non dovrebbe preoccupare chi già ora è convinto di avere pronto un uomo super concorrente, per cui non si comprenderebbe una sua obiezione a questa procedura.

L’obiezione poi che si fa contro la proposta della parità numerica di genere è che non debba valere l’essere Donna ad attribuire il diritto ad un tale posizionamento, bensì che si debba dare la preferenza alle persone migliori, più preparate: vincano le migliori/i migliori. Al che mi permetto si sottoporre all’attenzione delle lettrici e dei lettori alcune sottolineature:

E invece dobbiamo guardarci intorno sin d’ora, onestamente, e vedere se per caso non abbiamo già fra di noi una Donna che sia anche Domina e cioè completamente padrona dei ruoli di cui si tratta, ovvero prima di candidata e poi di Presidente della Provincia Autonoma di Trento e che anche per età e per esperienza maturata in ogni ambito politico locale e non, abbia titolo ed anche la super energia necessaria per svolgere quel compito.

In tal modo si supererà anche il pregiudizio contro le Donne, dovuto – come tutti i pregiudizi – a ignoranza e/o interesse e/o timore: il che sarà la maggiore rivoluzione, se non l’unica, dei nostri tempi.

Anche perché così facendo potremo costatare come la caratteristica tipica del genere femminile della “ricerca della relazione con gli altri” produca in ambito sociale, economico e politico risultati di gran lunga migliori della caratteristica maschile di “imporre a tutti e con ogni mezzo e comunque la propria volontà”: anche a Rimini e soprattutto, purtroppo, anche in campo internazionale!

Comments Closed

CONZATTI-DURNWALDER: OTTIMO RISULTATO “IDROELETTRICO”!

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 31 Maggio, 2022 @ 12:40 pm

Ddl concorrenza, Conzatti e Durnwalder: “Estesi a 3 anni i termini per completare le riassegnazioni idroelettriche trentine e altoatesine. Ricadute positive per la regione”

Dopo essersi conclusi i lavori in Commissione industria del Senato sul ddl concorrenza si sono espressi la senatrice Conzatti e il senatore Durnwalder sul lavoro svolto per le grandi concessioni idroelettriche del Trentino Alto Adige: “Ottenuti quattro sì che pesano. Potenziata la riassegnazione con la procedura di partenariato pubblico privato”.

TRENTO. “Si sono conclusi i lavori in Commissione Industria del Senato sul ddl concorrenza con ricadute positive per grandi concessioni idroelettriche del Trentino Alto Adige“. Così si esprimono la senatrice di Italia Viva, Donatella Conzatti, e il senatore della Südtiroler Volkspartei Meinhard Durnwalder, sul lavoro svolto in sinergia sul fronte rinnovo concessioni. 

“Ottenuti quattro sì che pesano – spiegano – dall’allineamento della data di scadenza per concessioni di grande derivazione idroelettrica con un anno di proroga scritto nello Statuto d’autonomia, estesi i termini a 3 anni per completare le riassegnazioni idroelettriche nazionali, trentine altoatesine, potenziata la riassegnazione delle concessioni con la procedura di partenariato pubblico privato ed estesa anche alle concessioni di grande derivazione idroelettrica la normativa sul Golden Power“. 

Il ddl concorrenza, approvato qualche giorno fa in commissione parlamentare, ha confermato l’impianto vigente: alla scadenza delle concessioni i beni costituenti le cosiddette “opere bagnate” (dighe, opere di presa, canali, gallerie e condotte forzate) passeranno senza compenso in proprietà delle Regioni o delle Province Autonome, le stesse potranno poi procedere secondo procedure competitive a riassegnarne l’utilizzo (non la proprietà) stipulando nuovi contratti di concessione. 

“A Roma il lavoro a favore della nostra autonomia si è concluso con successo”, concludono il senatore e la senatrice.

Comments Closed

NOI DI ITALIA VIVA TRENTINO SIAMO CON LA NOSTRA SENATRICE DONATELLA CONZATTI IN FAVORE DELLA PARITA’ DI GENERE!

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 29 Maggio, 2022 @ 4:19 pm

Comments Closed

LA “NOSTRA” SENATRICE TRENTINA DI ITALIA VIVA, SU “IL DOLOMITI”

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 28 Maggio, 2022 @ 5:35 pm

TRENTO. “Per le provinciali 2023 vedo una coalizione ampia e solida come è stata SiAmo Trento. Vedo SiAmo Trentino”.  Usa queste parole la senatrice Donatella Conzatti leader di Italia Viva in Trentino in vista delle elezioni che si terranno il prossimo anno. 
Il partito di Matteo Renzi da ormai diverso tempo si sta radicando sul territorio con l’apertura di nuove sedi, nuovi amministratori e nuovi iscritti.
Punta al centro, lo sguardo è rivolto al centro sinistra, all’Europa e ad una autonomia “che guarda al di fuori dei propri confini” per crescere e rafforzarsi. Nessun veto, invece, per le primarie sulle quali il Partito Democratico sta discutendo ma “a settembre sia scelta la guida” spiega Conzatti.
 
Senatrice, Italia Viva si sta radicando Trentino? Sarà della partita il prossimo anno per le Provinciali?
In Trentino, abbiamo già fatto molto. Abbiamo due sedi, a Trento e Rovereto, dove lavorano i nostri coordinamenti ed i gruppi di lavori tematici, raccogliendo un buon numero di tesserati e simpatizzanti. Appena nati, ci siamo subito messi alla prova, presentandoci al giudizio degli elettori alle amministrative del 2020 ed eleggendo amministratori comunali e circoscrizionali. Abbiamo collaborato sia con Più Europa che con Azione. Abbiamo realizzato la prima Leopoldina, ovvero la Leopolda Trentina intitolata “Pensiero riformista”. Partecipiamo ai programmi radiofonici di Radio Leopolda raccontando il Trentino e l’Alto Adige in tutta Italia, animiamo le nostre città con i gazebo. Ospiteremo a breve Matteo Renzi per la presentazione del suo nuovo libro e, naturalmente, per parlare di politica. Avremo con noi, poi, Lucia Annibali e molti altri. Ora siamo avviati verso le Provinciali 2023. Ci raccontano poco ma siamo molto vivaci.
 
E cosa prevedete di fare per questo importante appuntamento elettorale?
Per le provinciali vedo una coalizione ampia e solida come è stata SiAmo Trento. Vedo SiAmo Trentino. Un gruppo anche più ampio di persone che prosegua nel solco del rinnovamento del programma, in coerenza con i grandi temi. Penso alla giustizia sociale, alle infrastrutture energetiche, green, digitali e di mobilità sostenibile. Penso anche ad una intraprendenza sempre più qualitativa. Dal turismo all’imprenditoria vedo crescere realtà di grande qualità, capaci di anticipare quello che sarà, un modello che va esteso a tutti i settori.
 
I partiti che si riconoscono nel centro sinistra sembrano per il momento andare tutti per la propria strada. Non si vedono tavoli di confronto, manca una posizione comune. Come si costruisce una coalizione? Lei cosa pensa del ruolo del Patt?
Credo che la coalizione per le Provinciali 2023 si costruisca partendo dal perimetro dei grandi contenuti più che dalle sigle. Italia Viva la propria scelta di campo l’ha fatta mandando a casa Conte e sostenendo con grande convinzione il Presidente Draghi. Una scelta atlantista ed europeista non populista, non sovranista, non ideologica. Alle prossime politiche vedremo lo stesso scontro geopolitico che in Francia ha visto Macron prevalere con merito su Le Pen. Per questo la scelta di campo questa volta sarà netta: sono in ballo i grandi valori e la collocazione geopolitica dell’Italia, non si scherza affatto.
So che in Trentino anche il Patt ha ben presente i grandi temi e comprende che in ballo non c’è il successo di partito ma il futuro dell’Autonomia. Con gli autonomisti sono sempre andata d’accordo sin dai tempi in cui Panizza ed io eravamo segretari politici, degli autonomisti lui ed io dei popolari e Rossi Presidente. Ho fiducia che si potrà continuare a lavorare in coalizione assieme anche con la segreteria di Marchiori e che sapranno far smettere di suonare le sirene dei piccoli corteggiamenti.
La scelta di campo dei civici storici pare già ora più netta. Condividiamo l’idea di una politica basata sui contenuti e dialogo volentieri di politica con molti di loro. Ho anche immaginato un percorso condiviso nella costruzione di un’area riformista trentina, partendo ovviamente dai valori del riformismo che sono parità tra generi e generazioni, riforme e una sostenibilità a tutto campo. A loro auguro di riuscire a completare il proprio iter organizzativo.
Ciascuna area politica di SiAmo Trento sta facendo un percorso, ciò che ho chiesto per primo al PD e che mi permetto di ribadire forte, è che ora serve trasformare il dialogo costante e diffuso, in un cammino che tracci un percorso condiviso.

 
Condivide le primarie?
Le primarie sono uno strumento per scegliere la guida qualora non ve ne sia una già chiara. Una volta ragionato assieme il perimetro dei contenuti sono favorevole a che entro settembre si scelga la guida anche con le primarie. Poi si potranno declinare i contenuti nel dettaglio.
Dico settembre perché serve tempo e chiarezza. Serve costruire un comune denominatore con la società trentina. Gli uscenti hanno scelto che questo comun denominatore debba essere “il divertimento”, scelta furba e anche sbrigativa. Sono convinta che sia invece fondamentale rimettere il Trentino nelle mani sicure dei molti e che il comune sentire vada cercato in quella urgenza di pensare assieme le azioni per ricostruire un Trentino e una autonomia che abbiano un futuro.


 
Italia Viva come vede la nostra Autonomia?
Italia Viva è un partito europeo e nazionale che ha in Trentino Alto Adige una comunità di riformisti autonomisti.
In Europa siamo con Emmanuel Macron in ReNew Europe, il gruppo dei democratici e liberali europei. Una collocazione oltremodo chiara: siamo al centro, con il terzo gruppo più grande del Parlamento europeo. Siamo tra coloro che hanno ideato e guidato la Conferenza sul futuro dell’Europa perché crediamo in una Europa federale. Un’Europa che, con una politica estera sempre più comune e con una difesa unica, permetta ad ogni singolo Stato di razionalizzare le spese militari e di essere più sicuri assieme. Un’Europa che prosegua con il debito comune per finanziare le grandi transizioni, non solo quelle digitale e green finanziate con il PNRR ma anche quella energetica e del welfare. Un’Europa che si renda produttrice delle materie prime essenziali, penso ai microprocessori, alle componenti per l’eolico e il solare e a molte filiere alimentari.
Lo dico perché oggi, con la guerra della Russia contro l’Ucraina e contro la democrazia, siamo di fronte a passaggi epocali in cui torna ad essere essenziale il ruolo dei partiti e in particolar modo di quei partiti che siano capaci di lavorare su più livelli istituzionali per leggere bene la complessità.
Quella complessità dalla quale una autonomia non più permettersi di autoescludersi, rischiando altrimenti di divenire autarchica. L’autonomia, per essere ancora forte, deve trovarsi al centro dei grandi dibattiti.
Italia Viva per prima cosa, quindi, pensa e poi fa. Crediamo in una politica fatta di studio e di contenuti. Siamo convinti che non si possa decidere bene senza aver prima approfondito. Una politica che può apparire fuori moda in un periodo di slogan ma noi riformisti siamo convinti che sia l’unica via per portare l’Italia su un sentiero sicuro.
Lo facciamo anche con i più giovani, formandoli ad un pensiero di lunga prospettiva. A settembre ci sarà la 4’ edizione di “Meritare l’Europa” a Ventotene. Un luogo che racconta in cosa crediamo, tanto quanto lo racconta Pieve Tesino.

Il prossimo anno ci saranno anche le elezioni nazionali. Lei si ricandiderà?
E’ stata una legislatura faticosa e complessa come poche altre. Tre diversi governi con la trasformazione radicale della maggioranza dalla sovranista populista del Conte I a quella europeista e atlantista di Draghi. Un capolavoro politico per il quale, oltre al grazie istituzionale al Presidente Mattarella va un grazie al coraggio e alla lungimiranza politica di Matteo Renzi. C’è stato il PNRR, il più grande piano di trasformazione e ricostruzione del Paese dopo il Piano Marshall, la pandemia di Covid-19, che continua a spegnere vite e far chiudere i battenti alle aziende ed ora anche una guerra inaccettabile nel cuore dell’Europa. Per il Trentino sono stati risolti i due grandi nodi storici e strategici della A22 e del rinnovo delle grandi concessioni di derivazione idroelettrica. Per il nostro Paese abbiamo reso strutturale e finanziato sia il Piano nazionale per la parità di genere che il Piano antiviolenza. Un lavoro totalizzante. Ma ci sono molti obiettivi e progetti avviati e da completare che andranno oltre il 2023. Mi ricandido certamente per completare il lavoro che sto svolgendo, con la solita energia e determinazione. Poi come è evidente, in politica sono gli altri a candidarti e a sceglierti, quindi è una domanda che andrebbe fatta ad altri.    
 
Al momento gli unici nomi fatti come candidati presidente sono di uomini. Guardiamo anche a una candidata presidente?
Ogni percorso condiviso deve avere una guida. Semplificherei dicendo, quella più capace di entrare in empatia con tutte le sensibilità politiche e che sappia incarnare l’idea del Trentino che si vuole costruire. Servono però esempi oltre che parole. Esemplifico, se ci diamo come obiettivo quello di costruire un Trentino paritario, mai più la guida potrà incarnare un modello patriarcale di società o parlare per stereotipi. Donna o uomo, dovrà quindi avere una cultura paritaria. 
Il tema del femminile sorprendentemente esiste ancora. Esiste nella misura in cui le donne vengono escluse ex ante anche dalle discussioni sui candidati. Trovo invece normale oltre che costituzionale che nella rosa dei candidati ci siano nomi femminili e maschili in misura paritaria, a parità di competenze naturalmente. Ma direi che il tema del merito e delle competenze sul fronte femminile in politica non mi preoccupa affatto, ne vedo in abbondanza. Quindi certamente la candidata Presidente potrà essere una donna.

Comments Closed

IERI, 24 MAGGIO, IL GIORNO DE “LA LEGGENDA DEL PIAVE”

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 25 Maggio, 2022 @ 8:05 am

Solo che dopo i recenti (mis)fatti di Rimini, sento che si debba citare anche un’altra canzone alpina:

“Di qua e di là dal Piave”Di qua e di là del Piave ci sta un’osteria
Là c’è da bevere e da mangiare ed un buon letto da riposar
E dopo aver mangiato mangiato e ben bevuto
Ohi bella mora, se vuoi venire questa è l’ora di far l’amor
Mi sì che vegnaria per una volta sola
Solo ti prego lasciami sola che son figlia da maritar
Se sei da maritare dovevi dirlo prima
Or che sei stata coi veci alpini non sei figlia da maritar.

Io, classe 1944, dal 1968 al 1970 ho prestato servizio militare, da sergente AUC nella Taurinense da Sten di Cpl nella Tridentina, promosso Tenente due anni fa. Conosco, ho praticato (anche da Istruttore Sezionale di alpinismo del Cai Ligure) e amo la montagna e apprezzo moltissimo il valore degli Alpini.
Proprio per questo sono convinto che oggi occorra riflettere sulle origini storico-folcloristiche di una discultura storica che va superata.

.

.

.

.Al mio vecchio e “buferato” cappello alpino Bantam dopo oltre mezzo secolo ho dovuto cambiare la penna. Presto aggiornerò il grado.

.

.

.

Comments Closed

LA RIVOLUZIONE DEI POLI MONDIALI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 25 Maggio, 2022 @ 6:17 am

Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria, anche nella storia politica del mondo, cioè delle relazioni (politiche) umane.
La Storia è maestra di vita, ma noi siamo alunni disattenti.
Infatti da millenni ci ha insegnato che ogni impero cresce, si sviluppa ma anche – alla fine – muore.E l’Occidente è stato una entità imperiale o imperialistica che dir si voglia.
Ai giorni nostri stiamo assistendo ad un indebolimento de nostro “impero occidentale” ad opera di un polo nascente: quello Russo-Cinese-Indiano-Africano.
Ma il fatto grave a mio sommesso avviso non è tanto che si formi un concorrente a livello mondiale, quanto che le basi etiche e sociali sulle quali il nuovo soggetto si sta facendo spazio siano antitetiche alle nostre.
Le nostre basi sono: democrazia parlamentare, rispetto della dignità della persona e delle sue libertà civili e politiche, riequilibrio economico ed energetico: presupposti assolutamente in contrasto con la “morale” russa, cinese, indiana.
Per difendere le nostre basi di civiltà, occorre un nuovo soggetto, una Nuova UE, molto, molto simile ad uno Stato Federale.

Comments Closed

PUTIN CUNCTATOR?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 25 Maggio, 2022 @ 6:15 am

Quelle che seguono sono sole le mie sensazioni di lontano e poco informato cittadino comune, semplice osservatore non istituzionale.

Seconda guerra punica, Romani contro i Cartaginesi. Quinto Fabio Massimo “sfiancò” il nemico grazie ad un alleato, il tempo, e si guadagnò l’appellativo di CUNCTATOR, ovvero di TEMPORIGGIATORE”.
Mi pare che l’occidente non si stia rendendo conto che il passare del tempo gioca a favore di Putin: dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur, mentre a Roma si discute (se andare in aiuto all’alleata Sagunto, assediata dai cartaginesi), la città fu espugnata (dal generale cartaginese Amilcare Barca).
E in Ucraina, mentre in occidente si discute, la distruzione continua ma soprattutto si fanno sentire nel mondo le “sanzioni” russe in materia di energia e grano e si rafforza la costruzione di un nuovo polo mondiale: Russia, Cina, India con un a Cina che sta compiendo un nuovo tipo di colonizzazione dell’Africa, aggiudicandosi il 90% delle gare e dei lavori in quel continente.
Che fare? Da semplice cittadino qual sono mi permetto di auspicare che almeno si espliciti come il passare del tempo ci sia nemico, non tanto per scatenare chissà quale reazione militare, quanto per indurci ad attuare subito un piano adeguato, ovvero la creazione della NUE, cioè di una Nuova UE, molto, molto simile ad uno Stato Federale.

Comments Closed