LA POLITICA DEI BOTTONI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Settembre, 2022 @ 1:05 pm

Ricordate un vecchio film: “La guerra dei bottoni”? Gruppi di ragazzini che si contendevano il potere su una certa zona e a chi perdeva venivano strappati i bottoni dei pantaloni. Ecco, oggi una certa politica “declamata” con stile forense, quasi che si trattasse di una arringa in tribunale; oppure esposta con tono rassicurante di chi sa ben lui quel che si deve fare … richiama il tentativo di strappare bottoni (voti) al competitore politico con una serie di promesse e piccoli-grandi interventi sula gestione dei bisogni. Niente di strutturale. Guerra? Crisi energetica? Inflazione? Disoccupazione? Tutti a tirare la giacchetta al bilancio pubblico con super tassazioni a Tizio; esenzioni a Caio e – dulcis in fundo – le “variazioni di bilancio” che altro non sono che aumenti del debito pubblico.

Il mio contributo? Ma se lo sto scrivendo da quasi due anni! Mi richiamo ad un’altra guerra, quella “finanziaria” conseguente al crollo della borsa del 1929, allorchè nel 1935 venne emesso dall’Italia un prestito Irredimibile per 42 miliardi di lire d’allora (pari oggi a circa 48 miliardi di euro), i cui titoli furono offerti a 95 lire ogni 100 di valore nominale con un interesse annuo del 5% liquidabile semestralmente. In corrispondenza non venne aumentato il debito pubblico. L’emissione ebbe un grande successo.

Oggi si potrebbe iniziare a progettare e realizzare una rapidissima transizione energetica e industriale a valere su un piano di emissioni di titoli Irredimibili, iniziando a proporli in sostituzione volontaria alle tranche dei circa 450 miliardi annui di debito pubblico in scadenza: con il che si diminuirebbe il debito pubblico e si aumenterebbe la liquidità pubblica. Quindi con successive emissioni “originarie”, non si aumenterebbe il debito pubblico e si aumenterebbe ulteriormente la liquidità pubblica. SI ATTIREREBBE VOLONTARIAMENTE VERSO IL NOSTRO SETTORE PUBBLICO LA RICCHISSIMA FINANZA PRIVATA ITALIANA ED ESTERA.

Obiezione 1: lo Stato sarebbe obbligato a corrispondere il rendimento in eterno! Rispondo: no, perché si riserverebbe l’opzione di riscatto.
Obiezione 2: la finanza dello Stato peggiorerebbe per il maggiore livello dei rendimenti. Rispondo: il maggior flusso dei rendimenti in uscita è molto, molto più che superato dai mancati esborsi delle quote di capitale.
Obiezione 3. gli Irredimibili sono classificati come titoli di debito!  Rispondo: basta sostituire questa errata classificazione con quella giusta, di non-debito.
Obiezione 4: ma se io voglio indietro il mio capitale investito? Rispondo: vendi il titolo in borsa: il suo rendimento a tasso in parte variabile mantiene il suo valore non sotto i 100.
Obiezione 5: ma allora, perchè non è stato fatto? Rispondo: per ignoranza della materia e/o paura di esporsi a sperimentare una “cosa” nuova, alla luce del “quaeta non movere”.

 Questo e altro nel libro della foto, edito nel 2020.

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DA MIO FIGLIO EDOARDO A SUO NONNO, MIO SUOCERO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 31 Agosto, 2022 @ 1:19 pm

Di mio, aggiungo solo qualche foto.

DELLE COSE CHE NON SAPPIAMO E CHE PERÒ INVECE SAPPIAMO.

A Riva del Garda c’è un centro fuori dal centro, non raggiunto dalle tratte controestetiche del sandalo calzinato che s’attaglia al tedesco. Si chiama piazza o via Marocco, non saprei bene, e c’è un antico lavatoio.
Ieri ho scoperto che questo luogo, quando i miei nonni lasciavano Genova per venire sul Garda a trascorrere alcuni mesi d’estate – circa 30 anni fa – era uno dei posti della città che mio nonno preferiva. Nessuno me l’aveva mai detto, ma appena l’ho scoperto mi è immediatamente sembrata una cosa del nonno. L’ho scoperta – insomma – senza esserne all’oscuro, come qualcosa che il nonno mi abbia lasciato in forma di piazza, a dirmi di cose che già sapevo piacergli. Mio nonno – che in quelle lontane settimane passavo a visitare fra un bagno al lago e una sessione rincitrullente di kick-off 2, sensible soccer o pc calcio – rimane dentro di me come l’immagine in movimento di una nobilissima pazienza elucidatrice, scrupolosa, minuziosa, rispettosa delle cose perché attenta al loro dettaglio, appassionata a ciò di cui si poteva dare e trasmettere e infine tramandare varietà, articolazione, mondo.

Quando a Genova, negli anni 80, avevo avuto l’occasione di accompagnarlo a prendere il giornale, o il pane e la focaccia, passeggiando piano da Sturla verso il mare, ogni metro era stato occasione per apprendere informazioni preziose, inusitate, e per sapere in quante e quali lingue una certa faccenda aveva asilo e campo e di cosa si componeva la scienza silenziosa di questo e quel mestiere.In quel lavatoio, quindi, immagino che il nonno possa aver visto tracce di lavori, e perizie e cure di un mondo a lui più prossimo, apparso a fargli compagnia in riva ad uno specchio d’acqua molto più stretto di quello che ne aveva ben più a lungo accompagnato l’esistenza.

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E ieri, in un modo che non saprei dirvi altrimenti, ho così sentito ancora una volta la sua mano stringersi intorno alla mia come quando dovevamo attraversare la strada, e io ero piccolo e allegro e svaporato, e l’ho sentita invitarmi di nuovo all’attenzione, la più grande arte del nonno e l’unica cosa – in fondo – che davvero conti.

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ACCADEMIA DELLE MUSE, FINALMENTE!

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 30 Agosto, 2022 @ 7:17 am

“RIPRESA”

Circolo privato a Trento, da 12 anni, per circa 88 riunioni in casa e 12 all’aperto, per circa 200 eventi, (due per serata), circolo animato dal passa parola fra chi ha da esprimere la sua “arte”: relazioni umane, convivialità, teatro, musica classica e di ogni genere, canto, poesia, viaggi, fotografia, storia, etc.. Gli “iscritti” sono oltre cento, presenza media la metà: ieri in 35, causa assenze per ferie.Presidente Cristina, VP Giovanna e Riccardo.

Ieri, dopo la lunga pausa Covid, ci siamo ritrovati – ricordando la carissima amica Anna recentemente scomparsa – per un fine pomeriggio-serata presso il bel giardino della presidente, per un saluto, un po’ di musica leggera (Patrik chitarra, Giovanna voce) e per un finale pianistico con Cristina alla tastiera e Giovanna (voce) che ci hanno deliziato dall’interno della casa, noi sul prato, mentre ormai erano calate le tenebre (“e il sol ridea calando sul Bondone …”).

Qua e là, riservatamente, non sono mancati discorsi seri sulla attuale situazione politica: riservatamente perchè non vogliamo creare motivi di eventuale disaccordo.

Abbiamo salutato sette nuovi Accademici: Ianette, Isabella e Mario, Laura e Stefano, e altri due amici (ligure e friulano) dei quali mi è sfuggito il nome causa (le mie) bollicine (!) che mi vorranno scusare: dal Brasile, trentini, siciliani, liguri e friulani!!
Il tutto intervallato dalle eno-gastro-astronomie predisposte dalle partecipanti, da una splendica caponata sicula allo strudel tirolese!

IL MONDO TRENTINO IS THIS TOO, Trentino-Relazioni è anche tutto questo! E… GRAZIE, CRISTINA e grazie Patrik e Giovanna!

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ELEZIONI POLITICHE IN TRENTINO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 27 Agosto, 2022 @ 7:33 am

IN TRENTINO, PER LA CAMERA VOTA E FAI VOTARE

ROBERTO SANI
RITA ZAMBANINI

A ROVERETO (TN) PER IL SENATO, VOTA E FAI VOTARE

DONATELLA CONZATTI

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MARIO DRAGHI – MEETING PER L’AMICIZIA TRA I POPOLI – RIMINI AGOSTO 2022

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Agosto, 2022 @ 4:33 pm

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ITALIA VIVA TRENTINO ALLE PROSSIME “POLITICHE”

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Agosto, 2022 @ 4:24 pm

📚*Formazione Italia Viva – Azione sul programma elettorale!* 🎙️Rivolto ad attivisti, volontari, iscritti, candidati. Saranno presenti *Luigi Marattin* e *Gabriele Franchi*. 🗓️*Quando?* Appuntamento domani, 25 agosto, alle 19.30 su zoom. Per partecipare registrati qui ➡️ https://us02web.zoom.us/webinar/register/WN_tlDo6yIbSem3QnirxTkPRw La call sarà *replicata* per chi non riuscisse domani sia il 29 che il 31 agosto, sempre alle 19.30. Il link per registrarsi ai prossimi appuntamenti arriverà con un successivo messaggio Questo sms arriva a tutti i nostri volontari che si sono iscritti sulla piattaforma

NOI DI ITALIA VIVA SIAMO CON CHI HA APERTO LA STRADA A DRAGHI

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MASSIMALISTI V. RIFORMISTI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 18 Agosto, 2022 @ 6:08 am

Quella V. significa “versus”, cioè contro

Qualcuno, a suo tempo, aveva (giustamente, n.d.r.) messo da parte i propri massimalisti. Oggi un altro, oggi, esclude (ingiustamente, n.d.r.) i propri riformisti. Mi sono permesso di esprimere i due giudizi di valore di cui alle due n.d.r. fra parentesi, perché massimalisti e riformisti non sono la stessa cosa: a mio avviso infatti sono negativi i primi e positivi i secondi. Vediamo la situazione odierna.

Gli estremi dell’asse della politica odierna sono massimalisti: il massimalismo iper-liberista della Lega e il massimalismo iper-statalista dei Cinque Stelle. Infatti, la Lega, con la proposta di un’aliquota unica al 15%, porta alle estreme conseguenze il liberismo di Berlusconi, che nel “Contratto con gli italiani” del 2001 si accontentava di due aliquote Irpef, ed ora si fa bastare un’aliquota al 23%, giudicando irrealizzabile l’obiettivo del 15% caro a Salvini. Da parte sua, il M5S, con la strenua difesa del RdC, porta alle estreme conseguenze un interventismo statale diventato ormai assistenzialismo.

Al centro è nato il Terzo polo liberal-democratico di RENZI E CALENDA, il quale vuole dare vita ad una POLITICA COERENTEMEMTE RIFORMISTA, senza ambiguità e attrazioni fatali di sorta.

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PERCHE’ E’ NECESSARIO CHE LA SENATRICE IV DONATELLA CONZATTI SIA RIELETTA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 2 Agosto, 2022 @ 7:27 am

Mi sono permesso di fare una sintesi di un suo messaggio:

“Arrivata in Parlamento ho trovato aperti e da risolvere diversi dossier su questioni vitali per l’Autonomia e per la solidità anche futura del Trentino: dalla riforma del credito cooperativo, all’autostrada del Brennero, al tema delle grandi concessioni idroelettriche. A questi si sono aggiunti altri dossier con impatto sull’Autonomia, come la neutralità fiscale come prima parte della riforma Irpef e Ira; i ristori per la montagna in tutto il periodo drammatico della pandemia da Covi; l’assegno unico e universale; i finanziamenti alla PAT per il contrasto alla violenza di genere e ai centri per gli uomini autori di violenza. Tutti dossier che ho affrontato con grande determinazione e risolti. Trovate tutto su https://donatellaconzatti.com/news/ 

Per essere efficaci in Parlamento, sono indispensabili tre prerequisiti:

1 – Creare le condizioni politiche.
Essere all’opposizione del Governo e/o militare in partiti nazionalisti o anche solo centralisti rende il lavoro parlamentare per l’Autonomia davvero molto complicato.
Per questo i parlamentari autonomisti sanno di dover creare delle precondizioni che permettano loro di agire nel concreto, in Parlamento e nel Governo. Per me ha fatto la differenza scegliere il gruppo di @italiaviva – europeista e rispettoso delle peculiarità autonomiste – che dal 2019 è stato in maggioranza. Essere io nella cabina di regia nazionale di Italia Viva mi ha permesso di imprimere quella gravitas fondamentale affinché tutte le proposte abbiano trovato il necessario sostegno di tutto il partito.

2 – Avere un ruolo in Commissioni strategiche
Essere nelle Commissioni più importanti e, in quelle stesse, avere un ruolo di guida del partito. Dal 2019 sono passata dalla Commissione Finanze (dove ho gestito tutta la riforma del credito cooperativo) alla Commissione Bilancio – quella che gestisce le risorse e quella dal cui parere positivo devono transitare tutti i provvedimenti. In Bilancio sono stata eletta nel ruolo di Segretaria di Commissione, ed ho svolto il ruolo di Capogruppo per Italia Viva.

3 – Essere sempre in Aula
Come testimonia l’osservatorio indipendente dei lavori parlamentari – OpenParlamento – la sottoscritta ha le più alte percentuali di presenza (87.05%, 7281 su 8364 senza contare le missioni) e di voto.

Votare parlamentari con un certo peso politico e delle competenze riconosciute, è la precondizione affinché la loro azione possa incidere. Nel mio caso l’esperienza e la gavetta politica, dura e a tratti estenuante, fatta sul territorio, mi ha permesso di cogliere delle occasioni importanti per il Trentino. Ma nulla sarebbe stato possibile senza un percorso professionale solido alle spalle.

I fatti dimostrano che in questa legislatura i più importanti problemi del Trentino sono stati risolti sotto il profilo legislativo ed ora sta alla PAT e alle Società ed Enti di competenza realizzarli concretamente. Perché, poi, in politica le chiacchiere contano ma i fatti contano enormemente di più e restano agli atti. Questo è tra gli altri il più grande insegnamento che il Presidente Draghi ha donato all’Italia. La mia azione politica futura sarà guidata dal portare a compimento l’Agenda Draghi”.

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FINANZA BANCARIA, PUBBLICA, PRIVATA CON E SENZA DRAGHI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 30 Luglio, 2022 @ 1:07 pm

Premessa: abbiamo l’inflazione all’8-9%; l’incremento degli stipendi all’1%; la redditività dei risparmi in conto corrente bancario a 0 %: c’è il rischio che il risparmio privato sia attratto verso le criptovalute (“criminalvalute”). Posto il PIL = 1, abbiamo: debito pubblico = 1,6; risparmio privato italiano = 3,2. Prima o poi i nodi verranno al pettine.

La finanza, la tecnica di muovere i soldi: crearli, risparmiarli, movimentarli, spenderli, investirli.

Ruolo delle banche: raccogliere denaro e prestarlo a famiglie e imprese.

Le banche. Seconda metà anni ’70, crisi finanziaria, creditizia e valutaria fortissima, forbice fra tassi attivi e passivo bancari di quasi 10 punti: mai l’economia era andata così male, mai le banche così bene. Titoli pubblici a rendimenti elevatissimi. Alcuni imprenditori si indebitavano in banca e investivano in titoli pubblici lucrando sulla differenza dei due tassi.

Negli ultimi anni, le banche si sono (purtroppo, n.d.r.) messe anche a fare le finanziarie, con forti utili (loro) immediati e forti perdite (altrui) nel m/l termine.

Oggi qualche banca è (stata) inoltre in difficoltà anche per l’adozione dei sistemi SW che generano un surplus di personale.

La banca può essere in concorrenza con lo Stato quanto alla raccolta del risparmio privato.

1935: per riprendersi dalla crisi finanziaria del 1929 l’Italia emise 42 miliardi di lire sottoscritti in pochi giorni: tasso 5%, liquidazione semetrale, sottoscritto a 95 lire per ogni 100 di capitale nominale.

Il 20 agosto 2020 una nostra banca ha emesso 1,5 miliardi di propri titoli irredimibili al 5% ricevendo richieste per 6,5 miliardi! . Quella banca ha classificato quei titoli come proprio debito: infatti alle banche conviene classificarli così. In tal modo, lo Stato non li emette e non fa loro una fortissima concorrenza, visto che i titoli pubblici sono tassati (12,5%) o alla metà di quelli privati (25%).

Prima o poi i nodi verranno al pettine: infatti abbiamo l’inflazione all’8-9%; l’incremento degli stipendi all’1%; la redditività dei risparmi in conto corrente bancario a 0 %: c’è il rischio che il risparmio privato sia attratto verso le criptovalute (“criminalvalute”).

FANTA FINANZA: se Draghi fosse ancora Presidente del Consiglio dei Ministri, contando sulla sua enorme credibilità potrebbe proporre la riclassificazione da “debito” (classiifcazione errata) a “non debito” (classificazione corretta) di quei titoli e potrebbe lanciare Titoli Irredimibili Rendita Italia: l’Italia sarebbe il primo paese a fare un’operazione del genere e attrarrebbe molta finanza privata estera e italiana verso il nostro settore pubblico.

Prima o poi il problema si porrà ma qualsiasi governo non-Draghi che lanciasse questa operazione, non avrebbe assolutamente uguale successo.

P.S.: Titoli Irredimibili Rendita: rendimento quasi doppio dei titoli di debito a tasso variabile; sono tassati al 12,5% (se pubblici) o al 25% (se bancari); lo Stato non è obbligato a restituire il capitale anche se si riserva l’opzione del loro riscatto; il titolo può essere venduto in borsa; la loro emissione riduce il debito pubblico (soprattutto se emessi in sostituzione volontaria di titoli di debito in scadenza) e aumenta la liquidità dello Stato.

E se mi sbaglio, mi corigerete …

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ITALIA VIVA PROPONE: PARLENTENE CIAR! – Parliamone con chiarezza!

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 25 Luglio, 2022 @ 5:34 am

LOCALMENTE (TRENTINO ALTO ADIGE)
Le politiche si sono avvicinate alle amministrative e il partito autonomista trentino (PATT) dice che correrà da solo (perchè aspetta cosa farà la SVP di Bolzano, partito al quale è molto “affezionato”, n.d.r.).

CENTRALMENTE
– Giuseppi & C. stavano operando in modo “non condivisibile”(eufemismo! N.d.r.) e la mossa del cavallo di Matteo Renzi li ha fatti andare a casa (per fortuna! N.d.r.).
– Mattarella (per fortuna! N.d.r.) da chiamato Draghi, governo di unità nazionale.
– Giuseppi ha voluto difendersi dall’uscita di Giggino ed inoltre si è “vendicato” facendo andare a casa Draghi e – proprio lui che è alleato del maggiore partito della sinistra, il PD – ha spalancato le porte alla destra.
– Si compatta il polo di destra, una nuova Triplice Alleanza: FdI era già all’opposizione dei suoi due nuovi alleati (Lega e l’amputata FI) che invece erano al governo con Draghi.
– Il PD abbandona (finalmente! N.d.r.) il M5S ma Letta vuole lasciare fuori Italia Viva (ma il PD non è Letta, n.d.r.).
– Calenda dice no ad una alleanza per lui troppo allargata (anche ai verdi).

NOI DI ITALIA VIVA siamo riformatori, propositori concreti, europeisti, atlantisti, antipopulisti, antisovranisti e parliamo una sola lingua: quella della chiarezza ma soprattutto agiamo concretamente: a chi ci chiede – e sono tanti – come può darci una mano in campagna elettorale, ecco il link per l’iscrizione dei volontari alla nostra campagna elettorale:FORM.123FORMBUILDER.COMVolontari Campagna Elettorale

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