Motivo d’allarme

pubblicato da: admin - 6 Dicembre, 2011 @ 5:16 pm
E’ il titolo di un bellissimo giallo di Eric Ambler (Gli Adelphi, 2006), che vi consiglio di leggere. Ora, anche noi potremmo avere un giustificato motivo d’allarme, nel momento in cui assistiamo a fortissime e repentine variazioni delle quotazioni dei titoli del nostro debito pubblico, i quali, se pur non vengono “svalutati” ufficialmente, tuttavia scontano tassi di rendimento abnormi, che corrispondono appunto ad un enorme ribasso del valore loro attribuito da chi li acquista.
Orbene, allorquando nella borsa italiana, a Piazza Affari tanto per intendersi, un titolo “scende troppo”, le contrattazioni vengono giustamente sospese per “eccesso di ribasso”. Ciò per evitare che situazioni contingenti possano essere sfruttate dalla speculazione oltre ogni ragionevole accettabile limite, a danno dei risparmiatori e del titolo borsistico in questione.
Vecchi amici miei, commercianti, ebrei e genovesi (che volete di più?!), riferendosi ad un certo mercato di merci reali, solevano dire. “Purché il mercato si muova, in su o in giù, non importa.. In ogni caso per noi va bene, perché possiamo entrare sul mercato al rialzo o al ribasso. E più forti sono le movimentazioni, tanto meglio per noi”.
Questo loro atteggiamento mi è tornato alla mente di fronte al fatto che, a seguito di una dichiarazione (del governo tedesco o francese, della banca mondiale, della BCE, di un’agenzia di rating etc.), le quotazioni dei titoli del nostro debito pubblico salgano e scendano improvvisamente da un giorno all’altro.
Domando: non è possibile verificare chi “entra” ed “esce” da queste posizioni in titoli, nei momenti più opportuni (per lui, s’intende!).
Sapete, solo per capire come vanno le cose del mondo, nel senso che “a pensar male si fa peccato ma si indovina (G. Andreotti, I, 1). E ciò poichè se taluno si arricchisce, dato che nulla si crea e nulla si distrugge (A. Lavoisier), è giocoforza che altri si impoveriscano e siccome di questi tempi io mi sento impoverito, vorrei sapere chi sto facendo arricchire. Tutto qui.
 
Detto altrimenti: nulla accade per caso
 
Riccardo Lucatti
 

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Novità del Governo Monti

pubblicato da: admin - 6 Dicembre, 2011 @ 5:11 pm

Il Governo Monti

 1 – sta governando il paese con provvedimenti concreti;

2 – agisce con stile.

Altri prima di lui no.

Tuttavia, dai monti del Trentino mi permetto di suggerire al Presidente  Monti alcuni ulteriori primi interventi (se non ora, quando?)

  1. presentare non le 2 alternative, ma le 3 e cioè: 1) lasciare fallire il Paese; 2) la Sua manovra “del momento”; 3) la manovra “di tutto ciò che serve”
  2. presentare i propri provvedimenti con a fianco la relativa valorizzazione
  3. tassare i grandi patrimoni con una patrimoniale seria (€ miliardi ….?)
  4. definire un accordo con la Svizzera per tassare i capitali lì depositati (come già fatto dalla Germania): può valere fino a 60 miliardi di euro!
  5. cancellare la spesa plurimiliardaria per i nuovi cacciabombardieri (€ miliardi 30 circa!)
  6. tassare le rendite da capitali all’aliquota marginale del fortunato possessore, come in tutti i paesi del mondo (€ miliardi …?)
  7. tassare gli immobili della Chiesa destinati ad uso commerciale (€ miliardi …?)
  8. assegnazione gratuita delle frequenze televisive? Ma quando mai!? Cui prodest, a chi giova? (€miliardi …)
  9. cancellare inutili e costose opere pubbliche (Treno Alta Velocità TAV, Ponte sullo Stretto).  Il solo TAV vale un recupero di oltre €30 miliardi, salvo la probabilissima moltiplicazione del costo inizialmente previsto: infatti la tratta TO-MI è cresciuta di 6 (sei) volte la previsione iniziale! E siamo in pianura senza monti (monti? Leggi: “montagne”) da perforare!
  10. bloccare lo scandalo di buonuscite record (del tipo €40 milioni a Profumo e €5,6 milioni a Guarguaglini) e regolamentare le abnormi retribuzioni dei manager pubblici ed anche di quelli privati (banche, industrie) che ricevono aiuti dallo Stato
  11. intervenire sulle super pensioni abnormi (esistono quelle di 40.000 -90.000 euro al mese!)
  12. eliminare la cumulabilità fra più pensioni, stipendi, indennità etc.
  13. non ascoltare chi dice che “i soldi vanno presi dove sono: presso i poveri. Infatti i poveri hanno pochi soldi, ma i poveri sono tanti!”
  14. non intervenire su ICI prima casa
  15. preoccuparsi di chi si trova “nel vuoto assoluto” che esiste fra il licenziamento ed un pensione non ancora maturata secondo le nuove norme
  16. promuovere una nuova legge elettorale
  17. promuovre l’accorpamento dei (troppo numerosi) Comuni minori, ristrutturale le (troppo numerose) provincie e promuovere ed incentivare politiche per aree funzionali omogenee, a prescindere dalla suddivisione amministrativa
  18. dimezzare il numero dei politici e amministratori pubblici e ridurre seriamente i costi della politica ad ogni livello
  19. imporre ai partner europei nuove regole contro la finanza innovativa-speculativa
  20. dare centralità e priorità alla valorizzazione dei beni culturali e ambientali del Paese ed alla difesa del territorio dai fenomeni idrogeologici
  21. dare centralità e priorità alla scuola pubblica, alla ricerca ed alle politiche per i giovani
  22. vietare le finte partite IVA
  23. politica energetica: varare un piano per la realizzazione di non meno di 10.000 (diecimila) mini centrali idroelettriche (in Italia si può!) 
  24. se si accetta il principio del “diritto acquisito”, lo si accetti per tutti, anche per chi ha acquisito il diritto a quel tipo di pensionamento o di non tassazione della prima casa, non solo a vantaggio di alcuni (parlamentari, ad esempio)
  25. se si afferma che il nuovo sistema pensionistico “è come quello della Germania”, adottare in Italia anche tutti gli altri inteventi vigenti in Germania in materia di lavoro
  26. investire risorse sulle forze dell’ordine e sulla magistratura ordinaria e amministrativa
  27. dare centralità alla moralizazzione dei concorsi pubblici (v. recenti concorsi per notai, insegnanti italiani all’estero, etc.)
  28. non fare dello Stato un pubblico biscazziere e limitare fortemente il settore del gioco on line e delle macchinette mangia soldi
  29. rendere deducibili le spese familiari per idraulico, carrozziere auto, etc. e non fare sconti plurimiliardari agli evasori fiscali (campioni di motociclismo, società  Atlantis, etc.)
  30. creare una Commissione per la promozione del perseguimento dei tanti fatti scandalistici di cui si apprende giornalmente
  31. verificare che ogni legge ed ogni altra disposizione  sia efficace, cioè produca effetti, cioè contenga la reltiva sanzione e che la sanzione sia applicata
  32. fare emergere il debito occulto dello Stato e degli enti locali appostato in capo alle spa dagli stessi detenute
  33. avviare una rapida riforma del sistema carcerario
  34. portare ad esempio di tutte le regioni le ragioni e la capacità di autogoverno della nostra Autonomia speciale
  35. … e se non si riesce a realizzare tutto ciò, almeno avviarne i rispettivi processi realizzativi …

Grazie, Presidente Monti!

Detto altrimenti: eppur si muove!

Riccardo Lucatti

 

 

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Il Trentino che vorrei

pubblicato da: admin - 6 Dicembre, 2011 @ 5:10 pm

 Detto altrimenti: Autonomia Dinamica

In parte, vorrei il Trentino che già è. Tuttavia, per dirla con “Durnwalder il Grande”, Governatore dell’Alto Adige, poiché  panta  rei, tutto scorre e si evolve, come la sua e la nostra Autonomia, la quale deve essere “dinamica” cioè alla ricerca di un continuo miglioramento di se stessa, poiché al bene non c’è mai fine (come al male, purtroppo), lasciatemi vagheggiare un po’… ed allora vediamo alcuni possibili interventi (ovviamente non esaustivi).

  • ICT, Information Communication Technology, Intendere la comunicazione. come “communis actio”, azione comune e non come semplice informazione. Trasformare ogni “luogo del turismo” in “luogo di informazione”.
  • Politiche giovanili. Investire nella formazione manageriale dei giovani che si siano distinti negli studi e nel lavoro. Anche se non sono figli d’arte …
  • Sociale. Maggiore attenzione alle esigenze degli immigrati che svolgono azione surrogatoria rispetto ad esigenze di mano d’opera altrimenti non soddisfatte (raccolta delle mele e dell’uva) e rispetto ad altrimenti indispensabili servizi sociali (assistenza agli anziani).
  • Cultura. Messa in rete delle iniziative già esistenti, attraverso canali informativi plurilingue. Trasformare ogni “luogo del turismo” anche in un “luogo della cultura”. Sviluppare maggiormente l’ “arte musicale”, portando a Trento il melodramma.
  • Mobilità. Autobrennero a tariffe orarie, giornaliere, stagionali differenziate, per una migliore distribuzione del traffico lungo tutto l’arco del periodo considerato, come già accade per le tariffe telefoniche ed elettriche. Un sistema di telegestione e telecontrollo unificato della mobilità (e della sosta) provinciale e regionale. Per le merci, un maggiore incremento dell’intermodalità. Puntare all’alta capacità ferroviaria più che all’alta velocità.
  • Industria. Puntare sulla nascita di iniziative minori ma in rete, con forti contenuti d’innovazione.
  • Energia. Investire su un numero elevato di micro centrali idroelettriche.
  • Privatizzazioni. Per quanto possibile, intenderle come public company anglosassoni, e cioè con azionariato diffuso fra la popolazione.
  • Sistemi di area intercomunali. Attivare accordi intercomunali per la gestione unitaria di attività su bacini funzionali di area, evitandosi l’antieconomica duplicazione di servizi.
  • Agricoltura. Che generi una Scuola Europea di Agricoltura Biologica.
  • Turismo. “Il Trentino in trenino”: ripristino delle vecchie linee locali (quali ad esempio la Trento-Rovereto-Riva del Garda; linea della Valle di Fiemme). Forte impulso alle piste ciclabili di fondovalle ed in quota per valorizzare la risorsa “dislivelli” anche in estate o quando non nevica. Attivare un circuito delle malghe, degli agriturismo e dei castelli sull’esempio di quanto già avviene in Alto Adige.
  • Internazionalizzazione ulteriore dell’immagine globale del Trentino. Sulla scia dei Festival della Montagna e dell’Economia, organizzare a Riva del Garda il Film Festival Internazionale della Navigazione a Vela ed aprire “Trentanodi”, Scuola Superiore di Perfezionamento Velico Classe Crociera, a metà strada fra i Glenans e Caprera.

Solo alcune idee, dicevo … il Trentino è la nostra bicicletta, sta a noi pedalare!

Riccardo Lucatti

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