LA PORTATA ANCHE SOCIALE DELLA NUOVA CABINOVIA TRENTO – MONTE BONDONE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 18 Ottobre, 2024 @ 7:48 am

Il quotidiano trentino “ilT” dl 17 ottobre a pag. 9 riporta con grande evidenza l’intervista di Lorenzo Perin al sociologo Andrea Membretti, professore di “Sociologia del territorio” a UNIPavia, il quale – nelle due giornate del 18 e del 19 c.m. – interverrà al quinto convegno “Arco Alpino” della fondazione Franco Demarchi dal titolo “Montagne da abitare, il futuro delle terre alte”.

Nell’intervista Membretti parla delle “migrazioni verticali” e sottolinea come – a causa dei mutamenti climatici – si tenda a vivere a quote più elevate ma che, a tal fine, occorra una rivitalizzazione culturale, urbanistica ed economica del territorio montano, che comprenda colonie montane estive per i ragazzi; lo smart work per i genitori, il recupero della capacità produttiva del territorio.

Il convegno è aperto alla cittadinanza che è invitata a partecipare. Io penso di intervenire evidenziando il valore anche sociale della cabinovia Trento-Monte Bondone, infrastruttura che consentirà un po’ di sollievo dalla crescente calura estiva anche a chi non ha la disponibilità di un alloggio e/o di un’attività in quota.

Osservo che la ricerca della quota elevata esisteva già da tempo sia pure per motivi diversi: quella dei piccoli paesi, se non altro per il normale deflusso delle acque bianche e nere; quella dei castelli, per motivi della loro difesa miliare; quella delle ville signorili, per la migliore qualità dell’aria. Mi piace citare tre città che conosco bene per averci vissuto (Genova, Torino) o per viverci (Trento): a Genova, i quartieri più eleganti si trovano sulle tre colline urbane di Albaro, Carignano, Castelletto. Sono famose le ville “dei signori” sulla collina torinese.  E che dire dei quartieri sulla collina di Trento? Per non parlare dei famosissimi sette colli di Roma.

Ultima osservazione: qui in Trentino le antiche strade romane ancora individuabili sono tracciate “in quota”: mi piace citare quella che dal Passo del Ballino – sempre in quota – va verso nord, a sinistra di chi scende lungo la SP; quella che passava sopra Lavis, poi diventata strada medievale ove oggi si trova il Maso Tratta, che ha quel nome perché in quel punto iniziava la tratta stradale a pagamento di un percorso che evitava le alluvioni della sottostante pianura nella quale scorreva e scorre il fiume Adige.

Riccardo Lucatti – Trento

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GIRA GIRA IN TONDO … ATTORNO AL MONDO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 16 Ottobre, 2024 @ 1:09 pm

Non è un nuovo gioco per bimbi, bensì la realtà di grandi ed enormi masse di denaro.

“Privatizzare” in inglese di traduce con l’espressione “to go public”, ovvero, aprire il capitale sociale di una società pubblica (o anche privata) al pubblico dei risparmiatori/investitori.
Cosa diversa è quando si vuole “privatizzare” all’italiana, ovvero quando si cedono le azioni di SpA pubbliche a singoli soggetti, peggio mi dice se sono soggetti esteri, ancor “più peggio” mi dice se questi soggetti esteri sono Fondi di Investimento partecipati da italiani con capitali realizzati in Italia ed esportati più o meno legalmente all’estero.
Sono un malpensante? Sicuramente, però a pensar male … infatti, un mio conoscente ricercava finanziatori esteri per il suo progetto industriale. Ottiene di essere ricevuto ad un grande Fondo estero e vede che in quel Consiglio di Amministrazione risiede un importante industriale italiano.

IL PECCATO, LA CONFESSIONE, LA PENITENZA, IL PERDONO

I miei i sono cattivi pensieri che mi vengono in mente quando sento che la PCM vuole “privatizzare” le Poste Italiane. E “siccome che” si pecca non solo per parole, opere e omissioni ma anche per “pensieri”, andrò a confessare il peccato!

… sono andato a confessarmi e sono stato assolto: tre Pater Ave Gloria. Il sacerdote congedandomi mi ha detto: “Ma poi … cosa vuole mai che contino eventuali nostri concittadini, anche se titolari di una certa somma, all’interno di un fondo di decine di miliardi!” Al che ho replicato: “Possono suggerire al Fondo quali azioni cercare di acquistare e come fare”. Al che … altri 6 Pater Ave Gloria!

F.to da me, responsabile del Tavolo di Lavoro Finanza ed Economia mista ITALIA VIVA TRENTINO

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GIACOMO LEOPARDI SECONDO ALFONSO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Ottobre, 2024 @ 1:13 pm

L’amico, membro dell’Accademia delle Muse – Trento, ALFONSO MASI invita tutte e tutti a

“L’INFINITA VANITÀ DEL TUTTO”
Intervista a Giacomo Leopardi a cura di Alfonso Masi
Associazione Culturale Antonio Rosmini di Via Dordi – Trento
Venerdì 18 ottobre ore 17,00

Intervistatore: Giuseppe Calliari
Giacomo Leopardi: Alfonso Masi

Viene proposta una intervista a Giacomo Leopardi nella quale si scandaglia la sua vita, il suo pensiero, i suoi amori.
Dall’intervista scaturisce un poeta che, lungi dall’essere un idillico cantore della natura, è invece un arrabbiato contro la stessa natura e contro tutti: gli abitanti della sua città natale, Recanati (“gente zotica, vil”), le città da lui visitate: Roma (“lettamaio di letteratura, di opinioni, di costumi”), Bologna (“Maledetta Bologna e chi l’ha inventata”), Milano (“antisociale, provinciale, sciocca, morta, microscopica”), Napoli (“Paese semibarbaro e semiaffricano”).
In nessun luogo il poeta trova pace tranne per un periodo trascorso a Pisa là dove nasce A Silvia, un inno alla giovinezza nel quale però emerge di nuovo la sua rabbia: “O natura, o natura, / perché non rendi poi/ quel che prometti allor? Perché di tanto/ inganni i figli tuoi?”
Sorge spontanea l’idea che il pessimismo del poeta abbia origine dalle sue malattie e dalle sue sofferenze fisiche; è un pregiudizio che lo stesso Leopardi ha previsto e quindi contestato: “Sono stato condotto dalle mie ricerche a una filosofia disperante e non ho esitato ad abbracciarla tutta intera”. Proprio il titolo dell’intervista: L’infinita vanità del tutto.
(Alfonso Masi cell.340 373 5565)

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POTERE E RESPONSABILITA’

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 11 Ottobre, 2024 @ 2:50 pm

Dovrebbero sempre essere congiunte e far capo ad un unico soggetto. Invece talvolta ciò non accade. Ad esempio, quanto al grado di sicurezza della nostra città (Trento).

Una trasmissione TV ha descritto Trento come una città poco sicura, il che non è vero. La gente se la prende con il Sindaco, al quale fa capo il potere regolamentare (ma si sa, le leggi son ma chi pon mano ad esse?) e il nucleo di Polizia Locale, composto da un numero di addetti molto inferiore rispetto agli addetti delle altre Forze dell’Ordine.

Tuttavia nessun cittadino se l’è presa con il Comandante dei CC, della Polizia di Stato, della GdF, bensì sempre e solo con il Sindaco.

Si dice che molta insicurezza derivi da immigrati, persone che la Provincia ha concentrato  su Trento, facendoli venire dalle valli dove erano sistemati. Inoltre la stessa Provincia ha azzerato i fondi per l’integrazione degli immigrati e l’insegnamento loro della nostra lingua. Ma si sa … la colpa è del Sindaco!

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QUO VADIS, SSN?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 11 Ottobre, 2024 @ 2:34 pm

Dove stai andando, Servizio Sanitario Nazionale? Il governo ogni tanto stanzia qualcosa, come per dire “Vedete bene che me ne sto prendendo cura?” Tuttavia quegli interventi sono assolutamente insufficienti e la situazione peggiora di giorno in giorno: in particolare molto personale se ve va e altro non entra, per cui, alla fine non vorrei che chi non è intervenuto per tempo e in modo significativo, se ne uscisse con la micidiale frase: “SI E’ VENUTA CREANDO UNA SITUAZIONE TALE PER CUI … VEDETE BENE ANCHE VOI CHE COSI’ NON PUO’ ANDARE AVANTI” per  cui si darà da fare per organizzare una Sanità Privata, aspettandosi anche un ringraziamento da parte nostra.

Amiche ed amici che mi leggete, sarò anche un gufo, ma a pensar male …Comunque, ricordate: quando sentirete quella micidiale frase … quello sarà il segnale!

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ELEZIONI COMUNALI TRENTO 2025.

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 11 Ottobre, 2024 @ 10:43 am

Noi di ITALIA VIVA TRENTO sosteniamo il reincarico all’attuale sindaco FRANCO IANESELLI, in quanto

1) lo avevamo già sostenuto in occasione del suo attuale mandato e in questi anni è stato aperto al dialogo, al confronto e ha lavorato molto bene;
2) il limite al numero di mandati (chi vorrebbe fossero due chi tre, chi “n”) da parte mia è letto anche nell’opposto senso di marcia: è conveniente confermare chi ha maturato una esperienza positiva sul campo.
3) “Sul campo” ho scritto: infatti il ruolo del Sindaco di Trento, città capoluogo che da sola costituisce un quarto dell’intera popolazione della provincia, comporta in capo al primo cittadino una serie di grandi responsabilità non sempre accompagnate da un’ugual “dote” di poteri, i quali – per via dei meccanismi della finanza – restano in capo alla Provincia.

Al sindaco di una città capoluogo come Trento/in/Trentino mi permetto di offrire questi contributi.

Caro Franco ti scrivo

di là delle “cose” concrete che hai fatto, stai facendo e potrai fare”, la tua funzione è arricchita dalla tua capacità di innescare progetti che hanno una portata ben più ampia di quella “semplicemente” comunale!

Un esempio: già al tempo della tua precedente elezione, uno dei tuoi progetti era la realizzazione della Cabinovia Trento-Monte Bondone. Adesso la si sta realizzando concretamente, con denaro dello Stato della provincia e forse anche altro, ma a seguito della tua iniziativa e dell’ottica con la quale è stata proposto l’investimento, ovvero quale scintilla per la creazione di un nuovo prodotto turistico provinciale destagionalizzante, cioè la vendita del “dislivello” non solo per lo sci ma anche per il crescente cicloturismo e ciclo escursionismo anche in primavera e autunno!
Ciò sviluppato a livello provinciale, farà della tua/nostra città il centro di un incrocio di sistemi cicloturistici da Bolzano a Verona e da Bassano del Grappa a Riva del Garda.

Solo per fare un esempio del perchè – se non altro per questo motivo – Franco Ianeselli merita la riconferma alla guida del Comune.

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SSN – SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 11 Ottobre, 2024 @ 6:25 am

Ho appena visto una trasmissione TV sul SSN. Una situazione a dir poco tragica: chi chiede una cosa, chi ne reclama un’altra … tutti interventi e suggerimenti parziali.
Questi i maggiori problemi che mi pare di avere colto:
– mancanza di posti letto;
– esodo del personale in servizio e mancato arrivo di nuovo;
– conflitto Pronto Soccorso-Medicina del Territorio;
– Medicina del territorio “collettiva” e non più individuale.

A mio avviso, da vecchio top manager per una vita, manca chi abbia detto una cosa semplice: ci vuole innanzi tutto una scelta politica sulla volontà politica di mantenete il SSN e subito dopo una pianificazione e programmazione “generale” che analizzi contemporaneamente tutti (tutti!) gli aspetti e vi provveda.

Pertanto, la prima scelta da fare e da dichiarare è: si vuole mantenere il SSN oppure no? Occorre essere onesti: E SMETTERLA DI PRENDERE IN GIRO I CITTADINI: se si vuole mantenere il SSN occorre operare come ho accennato poche righe sopra, sulla base di alcune considerazini preliminari:

1) la popolazione sta invecchiando sempre di più e di ciò il “nuovo” SSN deve tener conto;
2) occorre invertire il fenomeno dell’esodo del personale ospedaliero (medici e infermieri in primis);
3) occorre essere attrattivi di personale nuovo;
4) il fabbisogno finanziario necessario è rilevante e non può essere coperto con l’aumento del debito.

Sul punto 4) da tempo suggerisco l’emisione di Titoli Pubblici Irredimibili Rendita, i quali non sono titoli di debito ove prevedano espressamente l’esclusione del diritto al riscatto unilaterale (ma non il loro libero riacquisto un borsa valori da parte del Tesoro).

Se emessi in sostituzione volontaria di tranche di titoli di debito pubblico in scadenza, riducono il debito. Nuove emisisoni, aumentano la liquidità senza aumentare il debito pubblico.

Ne ho aprlato diffusamente in tanti miei post precedenti. Il flusso per maggiori interessi corrisposti sarà più che bilanciato dalle mancate restituzioni del capitale.
Il sottoscrittore che volesse recuperare il capitale, offrirà i suoi tutoli in vendita alla borsa valori, ove potrà triovare come acquirente anche lo stesso Tesoro.
Il tasso di rendimento – in parte fisso e in parte variabile – garantirà il mantenimento del valore nominale del titolo.

Con l’emissione di Titoli Irredimibili Rendita si attua uno swap finanziario: lo Stato cede una rendita e rivceve un capitale.

Dice … ma tu, Riccardo, sei di ITALIA VIVA … non siete al governo e allora che senso ha la tua proposta?
Rispondo: se l’attuale governo la adottasse, potremo sempre dire che è stata una nostra idea, quindi merito nostro. Se non la adotterà, diremo che è colpa loro. Mi direte che sono machiavellico ma io punrto ad ottenere il necessario finanziamento del “nuovo” SSN. #ItaliaViva #italiavivatrento #italiavivatrentino

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ACCADEMIA DELLE MUSE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 8 Ottobre, 2024 @ 8:18 am

(Associazione privata culturale di arti varie)

Se 16 anni vi sembran pochi …
Sedici anni fa nacque l’idea: Cristina fece “nascere” questa nostra associazione nella quale gli aderenti (ci si “iscrive” con il passa parola) contribuiscono ognuno con l’arte propria: musica, canto, poesia, pittura, fotografia, letture, danza, teatro, viaggi e così via.
Nove-dieci serate l’anno, due eventi a serata: se escludiamo la pausa Covid, grosso modo abbiamo realizzato circa 250 eventi.

Ieri sera abbiamo inaugurato l’anno accademico 2024-2025 nella nostra “sede”, la bella e accogliente casa della Presidente Cristina, la quale al suo pianoforte ci ha intrattenuto con un’ora intera! Grazie, Cristina!
Dopo la musica, la presentazione del programma annuale, il consueto momento eno-gastro-astronomico e la distribuzione dei graziosi cotillons alla lavanda preparati e ricamati da Cristina e Giovanna.

Buona Accademia a tutte e a tutti!

Allego il programma della serata e del nostro sedicesimo anno di attività. (Sul mio profilo FB trovate un breve cenno della serata).

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RISULATI NEGATIVI … IMPROVVISI?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 7 Ottobre, 2024 @ 12:44 pm

(mia lettera odierna al quotidiano trentino ilT)

Egregio Direttore, un ministro da Roma ci dice che in vista della necessaria quadratura della legge di bilancio, è indispensabile che tutti facciano sacrifici. Qui da noi a Trento, improvvisamente “si scopre” che Music Arena Festival ha generato una forte perdita che crea uno sbilancio finanziario di 2,5 milioni al Centro S. Chiara cui è stata demandata la gestione.

Tutto solo ora, improvvisamente?

Vede, Direttore, nella mia lunga vita di lavoro sono stato anche direttore in una SpA del gruppo Siemens: ogni investimento veniva seguito con tre tipi di controlli: il vor, mit e nach Kontroll cioè il controllo preventivo, concomitante e successivo: le esigenze improvvise non esistevano.

Per questa mia formazione culturale e professionale provo una forte contrarietà quando mi si dice che a Trento come a Roma si è costretti ad agire spinti dalla necessità di far fronte ad una emergenza (peraltro prevedibile ed evitabile, la quale quindi emergenza non è).

Riccardo Lucatti – Tavolo di Lavoro Finanza ed Economia mista ITALIA VIVA TRENTINO

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HO VISTO IL FILM “VERMIGLIO”

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 6 Ottobre, 2024 @ 7:10 am

Due ore di quadri della difficile vita della gente sulle montagne del Trentino 80 anni fa, nel difficile 1944. Bellissimo film, molto denso di sentimenti e di storia della “piccola” grande gente.
Ho notato un mancato espresso riferimento al paese ospite della storia: mai pronunciato il nome suo (o mi è sfuggito?) o quello della Val di Sole, mai una inquadratura distintiva della località che avrebbe potuto essere un qualunque altra località alpina (e non mi riferisco ad un cartello stradale).  

Solo due le inquadrature delle montagne: una con la neve, più volte, sempre identica, con le cime dei monti a scalare, sul versante destra orografica del fiume Noce (anch’esso mai nominato: splendida la drammatica inquadratura delle cascate!); una seconda, in estate, mi pare di poter dire nella direzione opposta. Mi sarei invece aspettato una migliore individuazione del paese trentino, una sorta di carta di identità, confinante com’è fra 6000 metri di montagne: i 3000 del Presena e i 3000 della Val di Pejo. Ma da un appassionato sciatore, ex alpinista e fondatore della Carosello Tonale, cos’altro ci si può aspettare?

Sotto il profilo storico, la fine della guerra è stata descritta come una fine effettiva, il che purtroppo sappiamo non essere stato per la permanenza dei tedeschi e la temporanea sopravvivenza del fascismo.

Queste mie osservazioni probabilmente sono fuori dal coro dei meritatissimi giudizi largamente positivi sul film, coro al quale peraltro mi associo molto volentieri, auspicandogli il riconoscimento del premio Oscar.

A Vermiglio, nel 1924, era nato un mio capo diretto, Bruno Kessler, poi senatore, Presidente della Provincia Autonoma di Trento, fondatore e/o Presidente di società, enti e istituzioni per il Trentino, una istituzione lui stesso, prematuramente mancato nel 1991: mi sarebbe molto piaciuto conoscere il suo giudizio. Probabilmente, da grande Persona Politica che era (le lettere maiuscole non sono utilizzate a caso), anche considerata la presenza delle due provincie autonome di Bolzano e di Trento nei titoli che precedono l’inizio della proiezione del film avrebbe, probabilmente il Kessler avrebbe  considerato positiva questa astrazione, per evitare qualsiasi spunto di contrapposizione fra due culture: quella soprattutto tedesca dell’Alto Adige- Sud Tirolo e quella soprattutto italiana del Trentino, culture che invece anche grazie alla sua azione  sono complementari a livello regionale.

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