POST 1061 –MEDIA(O)CRAZIA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Ottobre, 2013 @ 6:09 pmDetto altrimenti: potere, governo dei media TV e Rete
La media(o)crazia, da media, mezzi di comunicazione …però, a pensarci bene, anche da “mediocre†… il governare mediocremente da parte di chi mediocre non sarebbe, ma è costretto a tal agire dai condizionamenti di una legge elettorale definita dal suo stesso ideatore “porcataâ€.
Ma non volevo parlare di mediocrità , ma di media, che poi si legge midia, cioè dei mezzi di informazione (raramente purtroppo, anche mezzi di vera comunicazione, di communis actio, di dialogo, di azione comune!), cioè di mezzi di locomozione, cioè dei “treni†i cui vagoni dovrebbero trasportare sino a noi merci particolari, e cioè informazioni “vere” e significative. Ma così purtroppo spesso non accade. Quindi, perlerò non della mediocrità di singole persone, ma della mediocrità dell’informazione. I vari passaggi sono: non informazione; disinformazione; informazione. Finalmente! Direte voi, amiche lettrici e amici lettori, siamo arrivati all’informazione! Già … ma io mi permetto di sottoporre al Vostra attenzione alcuni recenti e purtroppo attuali degenerazioni della informazione:
Informazione leggera, o light: quella che non attribuisce a ciascun messaggio il giusto “peso specifico relativoâ€, cioè non mette ciascun episodio narrato nella giusta rilevanza soprattutto nella corretta connessione rispetto a gli altri, per cui anche fatti molto importanti vengono diluiti. Un esempio? Uno scandalo a caso, quello recente della ASL di Napoli: invece di essere considerato parte di un sistema di scandali e quindi fatto gravissimo, viene diluito fra i tanti altri scandali, e quindi non fa più scandalo, bensì prassi …
Informazione parziale: quella che ci informa sui costi di acquisto dei cacciabombardieri F35 (12 miliardi) e non anche sui costi del loro uso e manutenzione (altri 24 miliardi, secondo calcoli USA).
Informazione “interruptaâ€: quella di cui si parla poco e poi non più (lussuoso yacht acquistato con i soldi di un partito politico dal figlio del suo leader).
Informazione fuorviante (cosiddetto falso scopo): quella di notizie vere, ma che distraggono dal problema principale (IVA-IMU … non si parla d’altro, mentre poco di sì dice, ad esempio, dei flussi di denaro pubblico dai cittadini agli Stati, da qui all’UE, da qui alle banche che popi non fanno credito ai cittadini, e il cerchio è chiuso … chiuso …ohibò … si fa per dire).
Informazione condizionata: quella condizionata dai vincoli del Porcellum.
Informazione sensoriale: quella che ci fornisce la percezione sensoriale di uno o più fatti, ma non ci dà la visione d’insieme del problema (cioè quella che ci fornisce l’analisi degli interventi settoriali del governo ma non la visione della validità dell’attuale modello di sviluppo).
La chiudo qui. Il fatto è che l’informazione (IT – Information Technology: cosa fa il politico Tizio? Fa questa cosa) dovrebbe trasformarsi in comunicazione (ITC-Information Comunication Technology), cioè in dialogo fra il politico e il popolo (“Perchè fai questa cosa?”) o quanto meno, in primissima battuta, in dialogo fra il politico ed il giornalista, al quale deve essere consentito di formulare la famosa “seconda domandaâ€, dopo che dal politico ha ricevuto la prima risposta, in genere abbastanza generica e di “disimpegnoâ€. La seconda domanda, quindi, e poi anche la terza e così via. E la stessa cosa dovrebbe fare ciascuno di noi: porre prima a noi stessi e quindi subito dopo al politico la prima, la seconda, la terza domanda e così via … approfondire, ricercare la visione d’insieme, il cui prodest, cui bono … cioè chiedersi: alla fin fine … a chi giova?
Da una mia trasferta bolognese, 24 ottobre 2013
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POST 1060 – ALITALIA, ITALIA, MODELLO DI SVILUPPO
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 23 Ottobre, 2013 @ 8:40 amDetto altrimenti: facciamo alcuni collegamenti
Un mio vecchio capo (1), presidente di una finanziaria di io ero direttore, mi diceva: “L’importante è saper fare i collegamenti … chi li fa vinceâ€. Ed io mi sforzo di non dimenticare la sua lezione.
1. L’Italia è un paese ricchissimo di bellezze naturali, arte, storia, cultura, ottima cucina (che non guasta).
2. L’Italia è un paese turistico, forse il primo al mondo per la potenziale offerta turistica.
3. Italia: offerta solo potenziale, perché non organizzata dall’Enit.
4. La compagnia aerea del paese è sull’orlo del fallimento.
Collegando i quattro punti fra di loro, mi chiedo: non è forse il caso di rivedere il nostro modello di viluppo nella direzione della difesa del territorio; del rilancio degli investimenti nei settori nei quali potremmo/potremo e quindi dovremmo/dovremo eccellere; della trasformazione dell’Enit da ente che pensa ai propri dipendenti in ente che promuove il turismo dell’intero paese; del coordinamento di Alitalia con i progetti di sviluppo turistico, inserendone l’offerta nei vari pacchetti venduti alla clientela estera?
(1) Senatore Bruno Kessler, Presidente di ISA SpA, Istituto Atesino di Sviluppo, Trento
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1059 – “LA PAZIENZA E’ AMARA, MA I SUOI FRUTTI SONO DOLCI†(… almeno, così speriamo tutti noi!)
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 23 Ottobre, 2013 @ 7:31 amDetto altrimenti: va bene la pazienza, ma … quo usque tandem, politica, abuteris patientia nostra?
(Scritto ieri sera, 22 ottobre 2013. Pubblicato questa mattina, 23 ottobre 2013)
Inizia
Fino a quando, politica abuserai della nostra pazienza? Non riesco a rispondermi. Sono un po’ stanco di rimuginare questi temi (ma non mi arrenderò, state tranquilli). Vado fuori all’aperto … a fare due passi. Davanti casa (romanesco) … davanti a casa mia c’è un fiume, la Fersena (dialettale) … il Fersina, fiume perché ha sempre acqua. Un po’ di aria fresca mi farà bene. Verso monte, attraversato da un ponte di ferro, corsia centrale per le auto, due passaggi pedonali ai lati, molto utilizzati dagli studenti del vicino Liceo. Fra questo ponte ed il successivo, a valle, circa 600 metri. Il giro completo 1250 metri. Giro più volte. In senso orario ed antiorario. Respiro l’aria che scende, a cavallo delle piccole onde del fiume, dalla Valle dei Mocheni, unica valle tedesca del Trentino.
Le mani nelle tasche del giubbotto nero della Slam. La destra incontra il Nokia. Perché no? Una foto. Troppo comoda questa nuova piccola macchina fotografica che è anche un telefono ed un PC. Ferro e fiori, non “ferro e fuoco†… Un’era dei fiori … la speranza che sostituisca l’attuale era del ferro e di ferro che sta dilaniando il Paese. Legge di stabilità , ex Legge finanziaria, ex manovra, ex stangata. Cambiano i nomi, non la sostanza. Rifletto: questa maggioranza non è tale. E’ troppo autovincolata, “grazie†al Porcellum … un’auto a doppi comandi: uno accelera, l’altro frena.
E la politica? Mi pare impegnatissima a fare il bene comune … comune a tutti, ma tutti chi? Tutti i politici. Le grandi intese, unica soluzione possibile, al momento, ma non può, non deve durare: occorre andare al voto con una nuova legge elettorale. Vedo impegnati i partiti in tutto tranne che su questo obiettivo.
Devo ringraziare la caduta del muro di Berlino. La caduta del comunismo, benchè qualcuno oggi insista ad accusare i suoi avversari politici di essere “comunisti†(!?). Infatti noi italiani, espertissimi in “politica gattopardesca†avremmo convinto l’Europa e gli USA che il pericolo rosso avrebbe dovuto essere fermato, anche a costo di fare ordine … in qualche modo … in qualunque modo …
No, per fortuna oggi nessuno ci crederebbe più, a questa “minacciaâ€, né l’Europa né gli USA … e poi anche loro, oggi, hanno i loro problemi interni. Gli USA quasi al default, iniziano a multare le loro banche truffatrici; la Francia che scivola sulla buccia di banana di una espulsione analoga alla nostra kazaka (ma almeno loro scendono in piazza, per questo fatto … noi no … no … non noi …). Ma io, a cosa penso? Anni ‘60, Genova. La mia famiglia: babbo (toscano), Maresciallo Maggiore alla Legione Carabinieri, Castello Makenzie, Ufficio Matricola. Due figli all’Università (ingegneria e Giurisprudenza). Uno al ginnasio. Mamma insegnante alla Scuola Media Statale Andrea Doria. Improvvisamente lo Stato (il Signor Generale dei CC, NH  Giovanni De Lorenzo) divide la famiglia: babbo trasferito a Cles (TN). In Trentino Alto Adige, forse perché tanti anni prima aveva già lavorato in questa Regione: carabiniere a Palù dei Mocheni, Brigadiere a Bolzano (dove aveva conosciuto mamma) e a Vermiglio (Val di Sole). Ma non fu un caso isolato. Infatti tutti i “marescialloni†dei CC che operavano centralmente nelle Legioni erano stati trasferiti sul territorio. Per strutturarlo. In preparazione di cosa? Fate voi … Ma la “cosa†per fortuna non andò a buon fine. Dopo due anni babbo si concedò e rientrò in famiglia. Quanto meglio sarebbe stato lasciarlo lavorare a Genova … e come lui tanti altri, e non dividere tante famiglie …
Ecco, dopo tanta pazienza (amara) ora abbiamo diritto ai suoi frutti (dolci): una nuova legge elettorale, e vinca chi è più votato, sperando che sia il migliore.
Finisce
Ecco a cosa stavo pensando mentre “solo e pensoso i più deserti … “marciapiedi, andavo†misurando a passi tardi e lenti, e gli occhi “portavo†per fuggire intenti, ove vestigia uman l’arena stampiâ€.
P.s.: Corsera, 13 ottobre 2013 – Il Corriere del Trentino – Regione Attualità , pag.8 – La laureanda/neolaureata bolzanina Laiza Francato, nella sua tesi di laurea critica l’originalità del romanzo (storico, n.d.r.)  “Eva Dorme” della scrittrice romana Francesca Melandri, nel quale le vicende del romanzo sono ambietate nella storia dell’Alto Adige “di mia mamma (fra l’altro già insegnante dell’On.le Berloffa), di mia zia (ragioniera in Provincia presso l’amministrazione Magnago) e di mio babbo”.  Io non condivido la sua critica. Il libro della Melandri è una ripresa di fatti che io stesso, direttamente e tramite il racconto dei miei genitori e parenti, ho vissuto. Che poi anche altri abbiano trattato prima di lei la materia … be’ mi sta bene: non ho mai ritenuto che dovesse esistere un solo unico libro di storia, un solo unico romanzo rievocativo, una sola unica testimonianza …. di nessun fatto. Quindi rinnovo il mio “Brava!” alla Signora Melandri.
E per finire, in cauda venenum: l’iniziativa della Francato mi pare una forzata ricerca di originalità , un cercare di essere illuminata da luce riflessa … un contributo il suo di cui proprio non si avvertiva necessità , bisogno, utilità . Un buon voto di laurea, comunque, le va dato, se non altro per l’esercizio “muscolare” che ha fatto (oh, così almeno mi sono sfogato …)
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POST 1058 – RESPONSABILITA’ POLITICA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 22 Ottobre, 2013 @ 9:32 pmDetto altrimenti: responsabilità … da “responsumâ€, risposta; politica … da “polisâ€, città nel senso di città stato, nel senso di Stato, di tutti noi Cittadini
- Risposta
Domandare una Risposta
Aspettare una Risposta Concreta ai bisogni della Propria Vita.
Chiedere una Risposta
Meritarsi una Risposta
Avere Diritto ad una Risposta
Voler dare Risposta
Saper dare una Risposta
Cercare di dare una Risposta
Dare una Risposta - Ignorare il Diritto Altrui ad una Risposta
Rifiutare il Diritto ad una Risposta - Dare una cattiva risposta (con il cattivo esempio)
- Non voler dare una Risposta
Non saper dare una Risposta
Non dare una Risposta
Non cercare di dare una Risposta
Non saper cercare di dare una Risposta
Non voler cercare di dare una Risposta
Rispondere
Non rispondere
Dare una Risposta Concreta ai bisogni della Vita Altrui, di Tutti gli Altri: questa è  Responsabilità della Politica.
Responsabilità , Politica, Responsabilità politica, della Politica: le Parole sono Pietre, firmato Don Lorenzo Milani.
(Le maiuscole non sono messe a caso)
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POST 1057 – S’ I’ FOSSE FOCO … VOTO PALESE OD OCCULTO?
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 22 Ottobre, 2013 @ 6:47 pmDetto altrimenti:Â Cecco Angiolieri e la sua attualitÃ
S’io fossi foco
S’ i’ fosse foco, arderei ‘l mondo;
s’ i’ fosse vento, lo tempesterei;
s’ i’ fosse acqua, i’ l’annegherei,
s’ i’ fosse Dio, mandereil’ en profondo;
s’ i’ fosse papa, sare’ allor giocondo,
ché tutt’ i cristiani imbrigherei;
s’ i’ fosse ‘mperator, sa’ che farei?
a tutti mozzerei lo capo a tondo.
S’ i’ fosse morte, andarei da mio padre;
s’ i’ fosse vita, fuggirei da lui:
similmente farìa da mi’ madre.
s’ i’ fosse Cecco, com’ i’ sono e fui,
torrei le donne giovani e leggiadre,
e vecchie e laide lasserei altrui.
(Cecco Angiolieri XIII-XIV sec.)
S’ i’ fosse Grillo
… S’i’ fosse Grillo, qual non son né fui,
vorrei secreto voto ‘n parlamento:
a’ mia direi gridate forte none
ma nel secreto poi votate sine
sicchè la colpa infin darem a loro
chiamando traditor le due partite
che son governo di regioni belle
ducendole feroci ad una lite
da che prenderan forza nostre Stelle.
(Anonimo, XXI sec.)
A pensar male … Immaginatevi un po’ se non fossero sorte nel firmamento politico le cinque stelle della costellazione “Grilloâ€:  oggi il, Centrosinistra avrebbe una larga maggioranza anche in senato. Quindi la costellazione “Grillo” di fatto ha  portato fortuna al Centrodestra.
Ora potrebbe darsi che fra i due litiganti … soprattutto con l’occasione d’oro di una votazione segreta. Io comunque sono per il voto palese, non per “questo singolo casoâ€, che non andrebbe bene, ma “da questo caso in poi, per tutti i casiâ€. Speruma ca la vaga mac bin… nè? (Dialetto piemontese: speriamo che la vada solo bene … vero?).
P.S.: Beppe Grillo, Ligure? No, Genovese … e dire che Dante aveva ben avvertito: “Ahi genovesi, uomini diversi/ d’ogne costume e pien d’ogni magagna/ perchè non siete voi del mondo spersi?” Mi pesa un po’ questa ciotazione, perchè sono genovese anch’io …
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POST 1056 –L’ENEIDE LETTA A TRENTO
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 22 Ottobre, 2013 @ 4:48 pmDetto altrimenti: la professoressa Maria Lia Guardini, nella Biblioteca Comunale di Trento … lettura dei classici
Sotto la guida di Maria Lia, avevamo già letto Iliade, Odissea, le tragedia e le commedie greche e latine, i classici. Ora tocca all’Eneide. Virgilio: nacqui a Mantova, mi spensi in Calabria, fui sepolto a Napoli, cantai la pastorizia, l’agricoltura, i comandanti militari:
 Mantua me genuit, Calabri rapuere
tenet nunc Parthenope
cecini pasqua, rura duces.
Virgilio e il Trentino, o quasi, infatti egli celebra il “mare nostrum†cioè il Lago di Garda (Georgiche, II, 159-160)
Anne lacus tantos? te, Lario, maxime teque
fluctibus et fremitu adsurgens Benace marino?
E che dovrei dire del laghi così belli? Cosa mai di te, Lario, ma soprattutto di te
Benaco, che quando ti agiti hai onde e fremiti simili a quelli del mare?
Virgilio, scelto da Dante come guida per la sua Divina Commedia … Virgilio che all’inizio dell’Iliade dichiara subito di volere imitare Omero: “Arma vurumpque cano … ” canto le armi e gli uomini … solo che lui canta i cives, i cittadini, più che gli uomini come invece aveva fatto Omero. Omero aveva dato inizio alla comunicazione letteraria scritta. Virgilio ne segue la traccia, solo che avverte di essere sul punto di morire … non aveva ancora rivisto la sua opera e dà ordine che le “bozze†dell’Eneide fossero distrutte. Per fortuna l’esecutore testamentario venne meno al suo dovere …
Virgilio non è l’unico Romano a copiare i Greci. Sempre però in maniera consapevole, funzionale e irripetibile: il poeta parla in prima persona: cano, canto … e chiede l’intervento della Musa. del resto … Omero … “Cantami o diva, del Pelìde Achille l’ira funesta …†Ancora, Virgilio in un poema epico inserisce componenti tipiche del poema lirico: l’amore fra Enea e Didone, e nel far ciò innova rispetto ai Greci. Ma Virgilio innova anche nel trasformare il poema epico greco in un poema epico-nazionale, sulla scia della piena sua adesione alla politica di Augusto. Tutto ciò manca in Omero, che canta l’uomo laddove Virgilio canta il cittadino. L’Eneide, nella prima parte si rifà all’Odissea, al “viaggio†del cercatore di una nuova patria. Nella seconda parte, le guerre di Enea per appropriarsi della nuova patria, il Lazio. Cittadio-Patria.
Gli Dei. Da Omero a Virgilio hanno “fatto carrieraâ€: in Omero si muovono da umani, con gli stessi vizi e le stese virtù. Gli Dei di Virgilio sono più “diviniâ€, più “politiciâ€, hanno una maggiore influenza nel convincere gli umani …
Quando oggi si dice, esagerando, “quel politico è un Dio, è il mio dio†.. l’ho sentii dire da un francese circa De Gaulle: “C’est mon dieuâ€. Ma torniamo a noi.
Virgilio ci rappersenta una visione teleologica e provvidenziale della Storia: sono gli Dei che hanno voluto tutto questo: da qui il Deus vult dei Crociati e il Gott mit uns di altri … La sua è una rilettura provvidenziale della Storia attraverso le vicende di un Personaggio Centrale. Enea come Ulisse? No, Ulisse ha le caratteristiche tipiche dell’oralità , è tutto azione. In lui manca spazio per i sentimenti, almeno fino a quando è in guerra. Enea al contrario è “fintoâ€, “costruito†da Virgilio per mettere innanzi agli occhi dei suoi concittadini il civis romanus perfetto. Non a caso il principale valore fondante dell’Eneide è la Pìetas.
Pìetas non si traduce con pietà , bensì con “rispetto dei genitori, della patria, delle autorità , degli Deiâ€. A questo rispetto Enea sacrifica anche il suo amore per Didone e quello di Didone per lui. Didone che muore per lui, maledicendolo e pronosticando ostilità fra il Lazio e Cartagine (guerre puniche). Storia? Mito? Entrambi. Virgilio usa, utilizza il mito, con un uso eziologico, per spiegare la causa di qualche cosa, di qualche evento.
Un breve cenno alla “comunicazione†del suo tempo, del tempo di Virgilio. Fortemente condizionata dallo strumento scrittura, a superamento della precedente comunicazione orale, meno “impegnativa†per chi la fa e per chi la riceve. Eschilo aveva scritto “Guardano ma non vedono, ascoltano ma non sentonoâ€.
Ed oggi? Oggi la comunicazione scritta è sempre più scarsa: prevale quella orale, basata sulla oralità che ci giunge dalla “bocca†del teleschermo, che spesso induce molti di noi a guardare senza vedere e ad ascoltare senza sentire!
In Virgilio invece la scrittura c’è, e come! E non è neutra, è “politicaâ€, però è dichiaratamente, onestamente tale: egli vuole il Pius Civis, il cittadino rispettoso dell’Autorità , perché ha una grande fiducia nell’Autorità (beato lui! N.d.r).
E di Ettore, ucciso due volte, da vivo e da morto, fa dire “quantum mutatus ab illo†(Eneide, II, 274) cioè “da morto, com’era cambiato rispetto al suo precedente stato di vivente!†Ecco, rubo questa espressione, diventata famosa, quasi un proverbio, e la declino al femminile: “Quantum mutata ab illaâ€, quanto è cambiata (in peggio, n.d.r.) l’Italia di oggi rispetto a quella di ieri … augurandomi che in un prossimo domani si possa dire: “Quantum mutata ab illaâ€, quanto è diversa (questa volta in meglio, n.d.r.) l’Italia di oggi, rispetto a quella di ieri!â€
Prossimo appuntamento: martedì 5 novembre 2013, ore 10,00, Biblioteca Comunale di Trento, primo piano, nella sala che precede la Sala degli Affreschi: parleremo dei libri 4,5,6 … dell’Eneide, ovviamente! Entrata libera!
P.S.: la farina di cui sopra al 90% non è del mio sacco, bensì di M.Lia Guardini che noi tutti, suoi “da una vita impenitenti allievi ripetenti †ringraziamo di cuore!
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POST 1055 – VOTARE NECESSE EST
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 22 Ottobre, 2013 @ 1:51 pmDetto altrimenti: campagna elettorale in favore … degli elettori delle prossime elezioni amministrative trentine!
Navigare necesse est, vivere non est necesse (navigare è indispensabile, vivere no), è l’incitazione che, secondo Plutarco nella Vita di Pompeo (50,2), Pompeo diede ai suoi marinai, i quali opponevano resistenza ad imbarcarsi alla volta di Roma a causa del cattivo tempo.
Da ragazzo ricevevo gratuitamente la rivista “Volare necesse est†la quale reclamizzava l’arte, il mestiere, la scienza del volo. Edita dall’Areonautica Militare? Non ricordo, ma è probabile.
Oggi mi permetto di aggiungere una terza necessità : l’andare a votare. infatti votare necesse est. E’ necessario, indispensabile, utile, doveroso esercitare il diritto del voto. Chi non vota non partecipa alla vita della sua propria comunità , se ne astrae, salvo poi criticare tutto e tutti. Chi non vota consente la formazione di governi che non rappresentano la comunità che li esprime.
Dice … ma io non mi ritrovo completamente in alcun partito, in alcuna coalizione. Evvabbè … allora vota per quel partito, per quella coalizione, che prevalentemente ti rappresenta, quella cioè che ha in sé i contenuti fondamentali delle tue istanze, mi raccomando! E poi … se sei una lettrice o un lettore di questo blog … be’ … vorrà pur dire qualcosa … no?
Grazie se vai a votare!
P.S.: Testimonianza fornitami da un’amica:
“Sabato, al volantinaggio davanti al supermercato, si avvicina una signora anziana, mi chiede i materiali, la ringrazio per la cortesia e lei mi risponde: “Non lo faccio per lei, lo faccio per me. Vede, io sono nata quando non si poteva votare e le donne non avevano mai votato. Io voglio esercitare il mio diritto, per dovere verso chi è morto per garantirmelo. Leggerò tutto e poi sceglierò cosa e chi votare il 27 ottobre. Per esercitare un diritto, per dovere verso la comunità “.
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POST 1054 – I CAPPONI DI RENZO (cfr. I PROMESSI SPOSI di tale A. Manzoni, ricordate?)
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 22 Ottobre, 2013 @ 12:09 pmDetto altrimenti: più IVA, meno IVA … più IMU meno IMU …mentre la Nave Italia affonda! Nel senso … mentre si litiga fra di noi, poveri capponi che si beccano mentre sono portati al macello, cioè mentre si litiga e ci si becca sul poco (percezione sensoriale), ci sfugge il molto, la visione d’insieme (v. post n. 1048 del 19 ottobre scorso), cioè che siamo portati al macello.
Lo confesso, non è tutta farina del mio sacco. Questa mattina, nella Rassegna Stampa di Radio 3, mi ha colpito la citazione di un articolo di Avvenire. L’ho comperato. Pagg.2 e 3, un articolo inchiesta di Leonardo Becchetti (con il quale mi complimento!). In un box “Una svolta etica contro gli eccessi – E’ la vera urgenza economicaâ€. E’ una bella soddisfazione per me leggere che l’Etica, la Morale è il primo problema da affrontare e risolvere! The rest are details, il resto sono dettagli, diceva tale Einstein, dopo avere affermato “I want know Good’s thought†io voglio conoscere il pensiero di Dio. L’articolista riporta i numeri della Crisi Morale del mondo:
630.000 miliardi di dollari USA, il valore dei contratti sui derivati, stipulati nel 2012 (2011: 770.000), pari a 10 volte il PIL mondiale.
200.000 miliardi di dollari USA il valore dei derivati in mano alle quattro principali banche del mondo
2.300 miliardi di dollari USA, il valore dei derivati scambiati ogni giorno del 2013 (2007: 1.700 – 2010: 2.100)
 7-11.000 miliardi di dollari USA i depositi presso i paradisi fiscali, pario ad un terzo del valore del commercio mondiale
1.000 miliardi di dollari USA l’evasione fiscale europea legata ai paradisi fiscali (120 in Italia)
26.000.000 di disoccupati in Europa (2008: 16.000.000)
15.700.000 persone povere nei paesi sviluppati
33% della popolazione europea a rischio povertÃ
3.127.000 di disoccupati in Italia (2013: 12,2%; 2007: 6,1%)
40% dei giovani sono  in cerca di lavoro
11.000.000 in Europa i disoccupati di lunga durata (2011: 5.500.000)
7,3% disoccupazione USA (2007: 4,9%)
842.000.000 persone al mondo soffrono la fame (1/8 del totale)
24,8% della popolazione africana soffre la fame.
E mancano i valori, anzi, i disvalori della corruzione (Italia, 150 miliardi annui). Aggiungo: un terzo del cibo prodotto viene buttato al macero.
Aggiungo: L’artticolo prosegue: “Stati Uniti ed Europa più fragili – Il rischio di instabilità è glòobale”. Stati Uniti d’America …e quelli d’Europa? Da qui è partita da Disugualianza Mondiale”, da qui deve partire il Riequilibrio Mondiale. da una Coalizione Morale fra due US, gli USA e gli USE, ciopè fra due Entità che possono esportare verso il resto del mondo non il proprio imperialismo-colonialismo politico-economico, bensì una Etica Ritrovata.
 Altrimenti … che dire? Dopo le grandi glaciazioni ci stiamo muovendo verso una desertificazione nella quale anche i ricchissimi non potranno più trovare in vendita ostriche, champagne, yachts, auto e ville di lusso etc. Nulla. E allora, se non lo vogliamo fare per un Senso Morale, facciamolo per un Senso di Intelligente Egoismo: redistribuiamo la ricchezza, adottiamo un Diverso Modello di Sviluppo Etico, cioè che persegua il bene comune di tutti non il bene comune a pochi.
Per capire il significato delle cifre sopra elencate: l’attuale debito pubblico italiano è di 2.060 miliardi di euro (oltre i debiti fuori bilancio statale delle spa pubbliche!), pari a circa 2,650 miliardi di dollari USA. E stiamo pensando di non condannare gli evasori fiscali!
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POST 1053 – DIEGO ARMANDO MARADONA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 22 Ottobre, 2013 @ 8:05 amDetto altrimenti: Caro Fabio Fazio ti scrivo
Caro Fabio, ti do del tu sia per l’età (la mia!) che per il fatto di essere tuo conterraneo, quasi  “compaesanoâ€. Infatti sono Genovese di nascita e di cerscita e tu Savonese. Vabbè che qualche secolo fa noi Genovesi a voi Savonesi vi abbiamo interrato il porto, ma questa storia cosa vecchia è … dai, mettiamoci una pietra sopra (ahia … forse questa battuta me la potevo risparmiare … una pietra sopra alla terra … comunque m’è scappata, ormai l’ho detta … pazienza … voce dal sen fuggita …).
Audience, ritorni pubblicitari …. tua (alta) retribuzione … “tutto cosa vuoi” (per dirla con il piemontese della Lucianina), tutto comprensibile ma forse quell’invito a Maradona poteva essere evitato. Eh sì … sai … l’evasione fiscale …. è una materia pesante e delicata, socialmente e politicamente. Oggi più che mai …
Nei miei post ho più volte scritto che per evadere spesso si corrompe, si “concussa†(o “concuteâ€? fammi sapere), si falsano i bilanci. O viceversa: si falsano i bilanci per potere corrompere, evadere, concutere. Su “Avvenire†in edicola oggi, le cifre spaventose della “ricchezza occultaâ€, anzi, occultata nel mondo, di cui al mio prossimo post (di questo pomeriggio).
Invitare Maradona … be’ … lo confesso … pur non essendo un patito del calcio sono però Sampdoriano, 1) essendo io nato alla Doria il 3 febbraio 1944, primo registrato a quel fonte battesimale, vai a vedere; 2) avendo un figlio, Edoardo, sampdoriano sfegatato; 3) essendo sul punto di cambiare nome alla mia barca a vela da regata, un FUN di sette metri che sto pensando di ribattezzare da Whisper in FUNPDORIA. Ecco, pur essendo comunque solo tiepidamente “calcisticoâ€, confesso: ho rivisto con piacere i goal capolavoro di Maradona, tuttavia … … tuttavia Diego Armando non andava invitato. A posteriori lo si è capito molto bene. Il “gesto dell’ombrello†indirizzato ad Equitalia … ma via … e dire che proprio in questi giorni si sta battagliando nel paese contro o a difesa di un GEAECIVD, Grande Evasore Accertato E Condannato In Via Definitiva!
Dice … ma Maradona ha ragione … quella notifica da parte di equitalia non gli è mai pervenuta … OK, sit sane verum .. sia pur vero … ma vedi Fabio, quel gesto andava comunque evitato e/o comunque da te censurato. Il che non è stato. Già in passato ci fu chi – essendo primo ministro – disse che se le tasse erano troppo alte era doveroso evaderle! Ed ora, nei riguardi di quella stessa persona, invece di guardare al fatto (cioè al reato) ci si concentra su un falso problema, e cioè sulla “punibilità †e/o sulla “procedibilità †nei confronti del condannato (che in ogni caso sempre tale resta), e si vorrebbe una legge “erga omnes†dove quell’omnes, tutti, sarebbero i “tanti tutti” evasori fiscali condannati per lo stesso odioso reato: furto del denaro pubblico, cioè furto ai danni di chi non ha di come arrivare al fine giornata o settimana, altro che fine mese!
Ecco, l’ho detta. Sai, Fabio, la sostanza … la sostanza … guardiamo alla sostanza! Tuttavia non basta “essereâ€, occorre anche “apparireâ€! E quando addirittura non si “è†ed inoltre “non si appareâ€, siamo proprio alla frutta! Il calcio … pare che sdogani proprio tutto! Un nuovo partito? chiamiamolo “Forza Italiaâ€! Il suo colore? L’azzurro! I suoi circoli? Club! Il suo Presidente? Evasore fiscale di successo! I suoi iscritti? Gli Azzurri! I suoi sostenitori? Funs! Ed il gioco è fatto. D’altra parte, niente di nuovo sotto il sole: gli antichi imperatori romani (arridaie co’ ‘sta Roma!) dicevano “panem et circensesâ€, cioè al popolo sia dia quel tanto da mangiare ed i gioghi del circo (oggi della TV) e il popolo sarà assolutamente governabile a nostro piacimento.
“Chi dà scandalo ai bambini è meglio che si leghi una pietra al collo e si affoghi†Chi lo ha detto? Dice … , ma qui non si tratta di bambini … A parte che io non mi sto certo augurando che nessuno dei due (tu e Diego) si affoghi, ci mancherebbe altro! A parte ciò, di fronte all’ubriacatura dei media rischiamo di essere tutti “bambini†per di più “analfabetiâ€. Mi ripeto, citando ancora una volta Don Lorenzo Milani: “ E’ analfabeta anche chi sa leggere e capire solo la pagina della gazzetta sortivaâ€. Traduco: chi fra noi sa leggere – cioè ricevere, assorbire, far sua soprattutto o (peggio) esclusivamente la parte del contenuto calcistico del messaggio di Armando e non anche o (meglio) soprattutto la parte in dispregio delle nostre leggi, è purtroppo un analfabeta che va istruito, affinchè sappia poi leggere la verità delle cose, non il suo paludamento.
Senza rancore
Riccardo
P.S.: Diego, hai visto mai che vuoi rientrare in Italia … sai che ti dico? Proponiti al Milan … ci sono molte affinità e identità di vedute fra te e quel Presidente …
POST 1052 – UN LIBRO DI VITO MANCUSO
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 21 Ottobre, 2013 @ 8:22 amDetto altrimenti “In principio passione†Ed. Garzanti
Vito Mancuso, teologo, ospite ieri sera a Che tempo che fa, intervistato da Fabio Fazio. Un solo passaggio (cito virgolettato ma a memoria, non me ne vorrà Mancuso …)
 “La mente, l’intelligenza ci conducono alla competizione, alla lotta, all’odio, cioè a procurare a taluno “passione†cioè dolori insopportabili che tuttavia il “destinatario†è obbligato a sopportare. Il cuore ci conduce ad una diversa “passioneâ€, cioè a muoverci verso il bene e la giustizia. E questa seconda tensione null’altro è che la Fedeâ€.
Panta rei, tutto scorre, anche la ricerca della Fede, intesa come “fiducia†in un possibile miglioramento. Ecco, io credo che abbia Fede anche chi si dichiara ateo. Fede nella naturale possibilità che sistemi oggi “disordinati, violenti ed ingiusti†ritrovino “ordine, pace e giustiziaâ€, nonostante. Nonostante cosa? Nonostante noi …
Una mia considerazione banale: l’umanità è risorta da guerre, pestilenze, carestie … può e deve risorgere anche questa volta, solo che occorre cambiare il Modello di Umanità (stavo per scrivere “modello di sviluppo†ma mi sono corretto in tempo …
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