PROSSIMO POST” (Sociologia della sanità)
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 16 Ottobre, 2025 @ 12:19 pm“Prossimo” …. ma però (lo so che non si dice “ma però”, ma però lasciatemi scherzare, dai …) ma però è già questo.
Nei post precedenti evidenziavo che l’inefficienza del SSN come sistema deriva da decisioni dei “capi” cioè del governo: in napoletanese si dice che ” ‘o pesce fete d’ a capa” …
Detto ciò, provo a fare un ragionamento sociologico anche se non sono un sociologo:
La popolazione sta invecchiano.
I vecchi hanno più bisogno di altri del SSN.
I vecchi muoiono presto e non avranno più bisogno del SSN.
L’Italia vive un inverno demografico (non si fanno figli).
I giovani migliori espatriano.
Respingiamo gli immigrati.
Ma allora, se non altro per questo ragionamento “matematico” molto terra terra, tanto varrebbe non anticipare i tempi e non ridurre anzitempo il SSN
Ma non è finita.
Infatti, poiché non è pensabile che il governo non abbia fatto questo ragionamento, allora vien da pensar (male) che la mancata destinazione al SSN delle risorse necessarie sia strategica per il governo al fine di potere contemporaneamente mantenere certi privilegi, aumentare le spese militari e non far crescere il debito pubblico.
Dice … Riccardo, sei un malpensante!
Sì, e vero, però … a pensar male si fa peccato ma si indovina!
Tanto poi se mi sbaglio mi corigerete.
#italiavivatrento #italiavivatrentino #ItaliaViva
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CURON VAL VENOSTA – LAGO DI RESIA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 15 Ottobre, 2025 @ 6:35 am
Anni fa insieme agli amici di FIAB Trento, avevo circumpedalato il lago di Resia e poi ero sceso fino a Merano: i nostri interessi erano soprattutto ciclistici e naturalistici, con l’aggiunta di una sosta in un museo storico vicino a Merano e – quasi alla fine della pedalata – alla birreria Forst.
Pochi mesi fa il caro amico Marcello Farina, Don Marcello Farina, dopo 60 anni di sacerdozio in pensione a Balbido (Tn) nelle Giudicarie Esteriori, ci ha regalato il libro “Resto qui” di Marco Balzano, che descrive, sotto forma di romanzo, la Storia della violenza politica fascista e nazista; la Storia della realizzazione della diga che ha dato origine al Lago di Resia; lo Storia della superficialità della politica successiva; soprattutto la Storia della tragedia umana che la gente del posto ho vissuto.
Oggi 14 ottobre 2025 in auto dai 194 m ai 1520 m di altitudine in circa 160 km, con mia moglie e l’amica Mirna sono salito da Trento a Curon “nuovo”, il paese che a partire dagli anni ’50 ha sostituito quello distrutto e sommerso dal bacino creato dalla diga.
A Curon c’è un piccolo grande Museo, little but great, aperto solo in certe stagioni e in certi orari. Abbiamo telefonato al numero trovato in internet, ha risposto il supervisore Herr Wolfgang il quale ci ha fatto ritelefonare quando stavamo per arrivare a Curon e ci ha fatto aprire il museo dalla guida Herr Hubert.

Hubert senza herr, infatti siamo subito diventati amici: noi nei suoi confronti, per la disponibilità, cultura e amore dimostratici nell’accompagnarci nella vista: lui nei nostri, per la sensibilità che ha detto di aver colto in noi.
Il Lago di Resia è conosciutissimo soprattutto per il campanile trecentesco della chiesa che – solitario – emerge dalle acque, risparmiato dalla distruzione per decisione dell’arch. Mario Guiotto (1903- 1999), soprintendente alle belle arti di Trento che decise il suo non abbattimento. Oltre al lago e a quel campanile tuttavia, bisogna conoscere la Storia di Curon, il paesello distrutto e poi sommerso, che entro i prossimi due anni inaugurerà la nuova sede del museo: la Storia della sua gente: le Persone di ieri e quelle di oggi.
Grazie Herr Wolfgang, grazie Hubert: vi aspettiamo a Trento, appena avrete occasione!
Riccardo Lucatti -Trento, 14 ottobre 2025
Nota tecnica “idroelettrica”: l’acqua prelevata dal lago viene fatta scorrere quasi in pianura lungo il fianco della valle fino al luogo dal quale è fatta “precipitare” verticalmente con un dislivello di 500 metri. Infatti la pressione sul fondo di un liquido (necessaria per azionare potenti turbine) è data da due fattori: il peso specifico del liquido e l’altezza della colonna (dislivello, v. botte di Pascal), non dalla sua massa o peso.
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E’ IN CORSO LO SMANTELLAMENTO DELLA CLASSE MEDIA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 12 Ottobre, 2025 @ 5:14 am=ggi, domenica 12 ottobre 2025, sul quotidiano trentino “ilT”

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9 0TT0BRE 1963 ore 22,40 – 9 OTTOBRE 2025
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 9 Ottobre, 2025 @ 1:55 pmVAJONT (Va-jont)
Va giù …va giù …
dapprima silente
e poi improvviso
cade
pesante nell’acqua
ristretta e profonda
un monte ucciso dagli anni
e da un progetto assassino.
Bagliore di cavi tranciati.
Lampeggia sul monte!
Cos’è?
Temporale?”
Valanga di aria compressa
strappa i panni di casa dai fili distesi
fluido maglio d’annuncio mortale
soffoca i muri indifesi
di una indifesa città.
“Cos’è questo tuono?
Un Foen improvviso?
Chiudete le porte!
Non vedi ch’è solo?
Ormai superato il terzino!
Fa goal lo spagnolo!”
Sibilante
più volte annunciato
maremoto alpino
interrompe violento
azione
partita
la vita.
Dolori scheggiati
infangati
parole ormai mute
non legano più fra di loro
sbriciolati frammenti
di una impazzita ragione.
Pochi oramai gli occhi ancor vivi
tristi cavalli di frisia
a sbarrare la strada
ed il passo
al nulla rimasto
svuotati di lacrime
dal troppo dolore
come il lago dal Toc.
Ed io
pellegrino tardivo
posso solo indagare il Ricordo
affinchè il Ricordo non muoia.
Riccardo Lucatti (scritto pochi anni fa, dopo una visita in bicicletta con FIAB Trento su quel “lago”).
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Quotidiano trentino “ilT” di oggi, 8 ottobre 2025, pag. 5
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 8 Ottobre, 2025 @ 3:32 pm
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IN MEDIO STAT VIRTUS
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 7 Ottobre, 2025 @ 5:09 pmLocuzione latina che significa che la virtù sta nel mezzo e invita a ricercare l’equilibrio, la moderazione e l’armonia tra due estremi: principio filosofico che ha origine nel IV sec. a. C nel pensiero di Aristotele.
Approfitto della filosofia per denunciare lo smantellamento in corso di un quid virtuoso, la CLASSE MEDIA: infatti, oggi purtroppo assistiamo ad un numero sempre maggiore di persone sempre più povere e ad un numero in ordine di grandezza molto inferiore ma crescente di persone sempre più ricche.
La classe media invece è il PONTE SOCIALE che permette alle classi sotto la media di migliorare: è il cosiddetto ASCENSORE SOCIALE.
Non si tratta di “fare qualcosa” per la classe media come – ad esempio – diminuire un poco la pressione fiscale, bensì occorre
– dare centralità al problema
– riconoscerne il ruolo
– dedicarle uno studio ed un piano specifico e realizzarlo.
Cito casi concreti di PONTI distrutti:
– Turismo: pare che si indirizzi verso la costruzione di un maggior numero di hotel a 5 stelle.
– Trasporti: alla TV le Ferrovie dello Stato reclamizzano le lussuose Freccia Rossa e per nulla il miglioramento dei treni per i pendolari.
– Ristorazione: in due estati consecutive di mia presenza turistica in Sicilia, sempre nella stessa località, ho visto sparire ristoranti medi ed essere sostituiti da finte “trattorie” con tanto di tovaglia bianca a prezzi molto superiori oppure da semplici bar che si organizzano alla meglio per servire menù molto, molto ordinari.
– Istruzione: aumenta la massa di chi non va o non termina la scuola, ma chi ha i mezzi va a studiare e a perfezionarsi all’estero.
– Politica: la vera classe politica media è osteggiata dalle ali estreme, le quali, pur di sottrarle voti, non esitano di definirsi con nomi e aggettivi che invece sono propri di quella classe.
Comunque, se mi sbaglio mi corigerete.
Riccardo Lucatti, responsabile del Tavolo di Lavoro Finanza ed Economia mista ITALIA VIVA TRENTINO.
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ACCADEMIA DELLE MUSE, Trento: 2008/09-2025/26
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 7 Ottobre, 2025 @ 6:49 amCircolo culturale privato PP-SAF-Passa Parola Senza Alcuna Formalità: se considerate che la nostra annata termina nel 2026, sono 18 anni: che “facciamo Accademia”: siamo maggiorenni!
Si iniziativa di Cristina Endrizzi, la nostra OP-Ospite Presidente, ci ritroviamo nella nostra “sede” (casa sua!) la sera del primo lunedì di ogni mese non estivo e per l’annuale Festa di Mezz’Estate nel suo bel giardino. Ognuno di noi offre agli amici l’arte sua: canto, musica, teatro, poesie, viaggi, fotografie, storia, cucina, etc. Per anni, due eventi a serata. Dall’anno scorso, uno: tutti accompagnati da un momento enogatroastronomico. Quanti siamo? Nel mio indirizzario e-mail 150 ma – per fortuna – non partecipiamo tutti in contemporanea! Quanti eventi abbiamo realizzato? Centinaia di certo: non fatemi fare il conto, dai …
Ieri sera saluto di Cristina e del suo vice – così dice lei – cioè io stesso che, per celebrare la maggiore età ho letto una breve poesiola i cui versi terminalo con un riferimento ai colori: ed ecco che ho fatto girare due foto a colori della gita sociale che abbiamo fatto nel 2008 nella Toscana “minore” – cioè quella rimasta più uguale a se stessa, nella provincia di Siena, insieme al compianto Ruggero Polito!
Fra le foto trovate il programma (musical canoro) della serata, quello annuale e la poesiola.
Buona Accademia a tutte e a tutti e Grazie alla POP-Presidente Ospite Pianista Cristina e alle quattro voci, in ordine di “apparizione”: Giovanna, Giacinta, Daniela, Luciano! (In ordine di foto, da sinistra: Cristina, Daniela, Giacinta, Luciano, Giovanna).







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CICLO-POST EUROREGIONALE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 5 Ottobre, 2025 @ 7:40 amOvvero dedicato al futuro del mio territorio, il Trentino.
A pagina 33 del quotidiano ilT di oggi 5 ottobre, Giuseppe Mendini, Presidente dell’Unione Ciclistica Val di Non e Assessore allo sport di Ville d’Anaunia, reclama la realizzazione di un “vera” pista ciclabile che unisca la ciclabilità della Valle dell’Adige a quella della Val di Sole.
Chi mi segue sui social saprà che io stesso sono un cicloturista. Tuttavia non intervengo in questa veste, bensì quale responsabile del Tavolo di Lavoro Finanza ed Economia mista di ITALIA VIVA Trentino.
Infatti l’obiettivo deve essere la realizzazione di una completa rete ciclabile di fondo valle, collegando fra di loro le varie tratte oggi isolate (esempio lodevole è il collegamento in corso di completamento fra la Valle dell’Adige a Trento e la Valsugana) di fronte al crescente aumento del numero di cicloturisti e di ciclo escursionisti, ed è innanzi tutto un intervento a favore dell’economia della provincia, sulla base di alcune considerazioni:
– l’avvento delle e-bike, biciclette a pedalata assistita, sta creando nuove fasce di tali categorie, persone più avanti con l’età e dotate di una maggiore capacità di spesa;
– il cicloturismo si sviluppa anche nelle due “stagioni belle” cioè primavera e autunno, contribuendo alla necessaria destagionalizzazione di un turismo oggi troppo concentrato nelle altre due stagioni,;
– un sistema completo di piste ciclabili di fiondo valle è complementare con il ciclo turismo “in discesa” che si creerà quando anche in Trentino si realizzerà un progetto analogo all’esistente Tirol Bike Safari (safari significa viaggio), regione che ha messo in rete una quindicina di impianti di risalita, realizzando circa 750 km di ciclo discese.
Un primo contributo importante in questa direzione sarà rappresentato dalla nuova cabinovia Trento-Monte Bondone. Su questi nuovi “prodotti turistici” nessuno potrà mai imporre dei “dazi”, anzi … sicuramente potranno richiamare ciclo turisti e ciclo escursionisti anche da oltre oceano. Sotto questo profilo, il progetto che propongo qui sopra – euroregionale in quanto attraverso analoga iniziativa del Sud Tirolo potrà collegarsi all’esistente progetto del Tirolo – sarà una positiva risposta economica straordinaria di livello europeo rispetto ad eventi economici negativi straordinari (i nuovi dazi USA) che possono colpire (anche) la nostra economia provinciale.
Riccardo Lucatti – Responsabile del Tavolo di Lavoro Finanza ed Economia mista – Italia Viva Trentino.


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FERSA O NEBBIA DEL CASTAGNO
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 30 Settembre, 2025 @ 6:35 am(Questo non è un post scientifico bensì solo curioso.)
La “fersa” è un fungo che attacca “a macchie” le foglie del castagno e dell’ippocastano, le fa rinsecchire e cadere: mi chiedo se il fatto che si chiami anche “nebbia” indichi che il termine fersa nel dialetto antico o recente del Trentino significhi anche nebbia.

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Infatti qui a Trento scorre il torrente-quasi-fiume “Fersina” affluente di sinistra dell’Adige e – si sa – lungo i corsi d’acqua si formano le nebbie fluviali. Ecco la domanda: il nome Fersina deriva forse dal fatto che lungo il suo alveo si formano le nebbie fluviali?
Nello splendido volume “La Fersina – Antica signora della valle” a cura di Lino Beber, Mario Cerato e Claudio Morelli edito nel 2018 dall’ “Associazione Amici della storia – Pergine”, alle pagine 13-14 si è cercato di risalire all’origine del nome ma i risultati non vanno in questa direzione.
Comunque in un suo lungo tratto cittadino la sponda destra del Fersina è incoronata e sormontata da splendidi ippocastani che dallo scorso luglio sembrano essere contagiati dalla “fersa”.
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AUTONOMIA: TRANSFRONTALIERA, NAZIONALE, REGIONALE, PROVINCIALE, CITTADINA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 27 Settembre, 2025 @ 6:54 amPrendo spunto dal recente intervento del Direttore Simone Casalini sul suo quotidiano ilT dal titolo “La metafora del ciclismo” e – più in generale – dal meritato successo del Tour dell’Autonomia organizzato da questo giornale.
Quando qui da noi in Trentino si parla di Autonomia, ci si riferisce alla nostra Autonomia Speciale Amministrativa Regionalprovinciale, ai suoi contenuti passati, presenti e futuri ed alla sua espansione verso l’Euregio, aspetti sui quali non intendo intrattenermi in questa sede.
Piuttosto mi permetto di richiamare l’attenzione di chi legge su alcune sottolineature che riguardano il gradino “cittadino” della scaletta dell’Autonomia ovvero sulla necessità di una riforma del “Rapporto di Autonomia” fra la nostra Provincia e Trento, la sua Città Capoluogo. Ciò se non altro per alcune considerazioni pregiudiziali:
– Trento ha una popolazione di 125.000 abitanti che di giorno si raddoppia per l’arrivo dei lavoratori pendolari, raggiungendo un totale pari a circa un quarto dell’intera popolazione provinciale;
– l’APT “Trento Monte Bondone e Pinè” è il terzo ambito trentino per numero annuo di arrivi turistici certificati (circa 500.000 pari al 10% del totale provinciale!)
– Nel territorio del Comune di Trento si trovano ampie aree urbane inutilizzate e/o dismesse, la cui gestione sorprendentemente non è comunale.
– Trento è un concentrato di funzioni la cui gestione oggi è invece soprattutto provinciale (sanità, università, trasporti, ricerca, istruzione, sicurezza, solo per citare alcuni ambiti).
– Trento è un concentrato di responsabilità a seguito di decisioni assunte in altro loco (emblematici sono il trasporto pubblico locale e la sicurezza) mentre invece occorre che il potere e la responsabilità facciano sempre capo allo stesso soggetto.
Per superare questi paradossi, Trento deve diventare formalmente “città metropolitana”, ovvero ricevere una maggiore “quantità” di Autonomia e le necessarie risorse finanziarie per gestirla.
Sull’altro fronte, nei confronti del suo capoluogo, la Provincia deve essere meno ente finanziario “operativo” (che opera al posto di -) e sempre di più ente finanziario “puro”, (che fornisce le risorse a -) per la gestione delle iniziative del Capoluogo.
In parallelo, un analogo cambiamento è auspicabile anche nel Rapporto di Autonomia fra la Provincia e i molti Comuni minori, nel senso di passare dalla tendenziale “politica con il cappello in mano” alla messa a loro disposizione di uffici centrali strumentali allo sviluppo dei progetti locali.
Riccardo Lucatti – ITALIAVIVA TRENTINO #italiavivatrento#italiavivatrentino#ItaliaViva
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