LA TERZA GUERRA MONDIALE “A CAPITOLIâ€
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 23 Agosto, 2014 @ 7:49 amDetto altrimenti: … così definisce la situazione internazionale Papa Francesco (post 1635)
Super politici, super manager, super finanzieri … tutti supermen che non sanno vedere oltre il proprio ombelico … eppure la Storia avrebbe dovuto insegnare qualcosa … anche la fisica: ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria … E invece no. Oggi ci stupiamo se un elastico troppo tirato alla fine si spezza ed una sua estremità ci colpisce in faccia.
Terza guerra mondiale: le sue armi sono innanzi tutto la fame, le malattie, l’integralismo religioso, il nazionalismo, lo stragismo, il terrorismo, la criminalità organizzata, lo sfruttamento di popoli interi, la schiavitù, la distruzione della natura, lo spreco delle risorse naturali, le enormi disuguaglianze sociali, la disoccupazione, la corsa all’arricchimento comunque. Da ultime gli eserciti “regolari”.
Fino a ieri erano gli immigrati a metterci ansia. Oggi sono le molte guerre “incivili†che stanno distruggendo umanità diverse. Incivili, certo, perché mai mi sento di definire “civileâ€Â nessuna guerra, se non altro perché “le parole sono pietre” (firmato Don Lorenzo Milani) e la parola “civile†ha contenuti fortemente positivi.
In questi giorni sono in vacanza a Milano Marittima dove ieri il Vescovo ha parlato ai fedeli di Papa Francesco. Un tale ha commentato: “Ma perché la Chiesa non fa convegni anche su temi non religiosi?â€. Io non ho voluto intervenire per non iniziare sterile polemica. Intervengo ora, in questa sede: cosa mai si può desiderare di più di quello che già sta facendo Papa Francesco a livello della socio-politica mondiale?
La visione di Papa Francesco è una “visione d’insieme dell’insieme†ma allo stesso tempo Egli ha la “percezione sensoriale†dei mali presenti  (e del Bene Comune assente) dell’uomo.
Se siete in cima ad un alto scoglio, avete la visione d’insieme del mare e nessuna percezione sensoriale. Man mano che scendete verso l’acqua, diminuisce la visione d’insieme ed aumenta la percezione sensoriale. Se vi immergete in mare, avrete la massima percezione sensoriale e nessuna visione d’insieme. Papa Francesco riesce a porsi contemporaneamente in cima allo scoglio e fra le onde del mare.
E i nostri supermen di cui sopra? Be’ a mio sommesso avviso loro hanno un’ottima “visione d’insieme della loro piccola e limitata percezione sensorialeâ€. Un gioco di parole, direte voi, e vabbè, sit sane verum, sia pur vero, ma … ricordate? Castigat ridendo mores, ovvero, lasciatemici scherzare sopra, purchè si comprenda il significato del mio riso amaro …
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Fino a qui la pars destruens. E la pars construens, direte voi? Be’ io comincerei dagli Stati Uniti d’Europa, i quali – forse – insieme agli USA, sarebbero i “meno peggio” per cercare di condurre per mano il mondo verso la “politica” di Papa Francesco. Ma … dice … nel frattempo? Nel frattempo non vorrei che a risolvere la crisi economica fosse la corsa agli armamenti e la guerra, come avvenne in USA dopo la depressione del 1929 …
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ANDARE IN VACANZA … A PEDALI!
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 21 Agosto, 2014 @ 1:21 pmDetto altrimenti: evvabbè … ogni tanto … (post 1634)
Ciao diario, ieri ho attraversato (in auto!) tutta l’Italia, da ovest ad est, dal Tirreno all’Adriatico, dall’Argentario a Milano Marittima, rifuggendo superstrade, con sosta a Sarsina, per un omaggio ad un amico, tale Tito Maccio Plauto, Plauto da plotus (piedi piatti), così i Romani chiamavano gli Umbri, Ploti Umbri. Ma oggi Sarsina è in Romagna, solatia dolce paese, cui regnarono Guidi e Malatesta, cui tenne pure il Passator Cortese, re della strada, re della foresta!
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E oggi, via con la bicicletta, da Milano Marittima alle foci del Bevà no! E poi mentre ero indeciso sul da farsi, mi chiede un’informazione tale Maurizio briansè (brianzolo). “Per piacere, dove di va da questa parte?†“Dai, se hai voglia, vieni con me, ti indico la stradaâ€. Solo che questo Maurizio si è rivelato avere un grosso imperdonabile difetto: oltre trent’anni meno di me! Imperdonabile veramente! Tuttavia, pedala pedala, io ogni tanto insistevo sulla mia età , sulla bronchitina che mi trascino appresso … lui rallentava ed allora io con uno scatto lo sopravanzavo! Le astuzie di una vecchia volpe!
Brianza … ed io da “mezzo brianzolo” per quei dieci anni vissuti a Monza …. con Maurizio a parlare di Monticello, Montevecchia, Carate, Monte San Primo, il Ghisallo, la Onno …
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Tutto per pinete e strade poderali. Uno splendore†Siamo arrivati fino alla Basilica di Sant’Apollinare in Classe, sempre una emozione visitarla… una breve sosta al bar e poi via, verso “casaâ€. Già , perché Maurizio mi dice “Vedrai che ora comincia a squillare il mio telefono … mia moglie …â€.
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Infatti il (suo) telefono squilla. Io gli dico: “Dai la colpa ai rallentamenti che ti ha imposto un vecchietto e se tua moglie non ci crede, dille che guardi questo blog!â€. Detto fatto. Una foto, ripartiamo, io per Milano Marittima, Maurizio per Pinarella di Cervia. Totale, per me, 50 km. Grazie della compagnia, Maurizio! E domani? Domani Ravenna, Lido di Dante, totale 65 km.
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P.S.: prima di cena, mia moglie ed io … capelli scompigliati? Nessun problema! Piazzale delle Terme di Cervia (si scrive Cervia e si pronuncia Zervia, con la “e” stretta, mi raccomando!), happening bisex … nel senso noi due dal parrucchiere unisex, con accompagnamento della dolce cagnetta coccolina Malu’. Ciao Malù, sei molto simpatica! Per come intrattieni i clienti, la tua padrona dovrebbe regalarti un bel pezzettino di carne, questa sera!
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Ripreso il 22 agosto: con l’amico Stefano, altri 50 km (Pinarella, Lido di Dante, Cervia, etc.).
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…Â e poi, la sera, tutti a cena da Stefano per una grigliata fra pedalatori!
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ANDARE IN VACANZA … A VELA!
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Agosto, 2014 @ 5:15 pmDetto altrimenti: ma per chi già vive in Trentino, andare in vacanza altrove non è facile, tuttavia … (post 1633)
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Già … , spesso mi chiedono: ma tu, tu …  vai in vacanza? Ma io vivo già in posti splendidi: in Trentino! Tuttavia ogni tanto, varietas delectat, ed allora ecco accettato l’invito di Gianfranco e Luciana per qualche giorno sul mare dell’Argentario. Qualche giorno perchè poi mi aspettano le pedalate nelle pinete del Ravennate, tanto per non impigrirmi …
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Porto Santo Stefano, sul versante nord del promontorio, esposto al maestrale, riparato dallo scirocco. La casa, arroccata sulle prime alture, vista porto: sembra di essere in Liguria: scogliere, stradine strette che risalgono la montagna, difficoltà a parcheggiare l’auto, ma tanto Gianfranco ha uno scooter e ci muoviamo con quello. Ci muoviamo, sì … perché la sua barca a vela, un J 24 da regata, è ormeggiata a 10 km di distanza,  Cala Galera sul versante sud, esposto allo scirocco.
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Porto Santo Stefano, ti affacci verso il mare e la lontana costa prospiciente (Parco dell’Uccellina, Punta Ala) ti sembra un arcipelago di tante isole!
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Ieri, sole e scirocco a 10 nodi. Siamo usciti per una breve messa a punto delle vele, io e lui. Una veleggiata di tutto riposo. Oggi è stata tutt’altra cosa. Intanto, avevamo a bordo due ospiti: suo nipote Giovanni con la fidanzata Michela. E poi … vento a 17 nodi ma soprattutto onde di un oltre metro! Che fare? Si esce ugualmente, noi velisti formati ai ventoni  dell’Altogarda trentino non ci lasciamo certo spaventare!
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Genoa intermedio e randa terzarolata (per i non velisti: vela di prua e randa un po’ ridotte). Onde, spruzzi, indossiamo subito cerate e giubbotti … si salta, ragazzi! Procedo di bolina non strettissima, “mure a dritta†(esponendo al vento il lato destro delle vele). Velocità 5 nodi. Grosso modo ci stiamo dirigendo verso Ansedonia. Con il timone cerco un dialogo con ogni onda, fino a quando una un po’ più impertinente si fa troppo vicino alla sua sorella che la precede e impatta sul mascone: lavata per tutti!
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Signori, si vira! Ora il vento ci “accarezza†il lato sinistro delle vele, siamo “mure a sinistra†cioè dovremmo dare la precedenza ad una barca che venisse all’incrocio con le mure a dritta, ma tanto … tanto siamo la sola vela sul mare: gli unici “temerari†che amano farsi lavare dalle ondate il viso e non solo quello! Io non posso certo pensare di mettermi a scattare foto: prego Giovanni di farne alcune … appena me le avrà mandate, le pubblicherò. La nostra prora adesso punta fra la Rocca che si trova a sud est di Porto Ercole e l’Isolotto. In un primo momento pensiamo di attraversare quello stretto e di ridossarci anche per concederci quei ricchi panini che avevamo preparato con l’acquolina in bocca. Tuttavia riflettiamo: infatti per rientrare avremmo poi dovuto affrontare una lunga bolina e il mare sta crescendo: infatti le nuvole sono scomparse, il sole scalda  molto la terra e allo scirocco si è aggiunto, nella stessa direzione, l’effetto “brezza di mareâ€. Decidiamo di saltare il pasto, laschiamo le vele, “poggiamo†e con alcuni veloci “traversiâ€, talvolta in planata, raggiungiamo Cala Galera.
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Nel rimettere ordine in barca, tanto per cambiare (è una delle mie specialità marinare!) scivolo dentro il tambuccio (aperto!) di prua e mi graffio una gamba: è che sul mio FUN non ci sono tambucci a prua e sul J 24 si vede che ancora “non ho ancora preso le giuste misureâ€.
E domani? No, Maria Teresa ed io partiamo per Sarsina (visita all’Arena Plautina) e poi per il Ravennate, biciclette sul tetto. Al prossimo post, dunque!
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… un saluto al tramonto
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LE RIFORME
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 14 Agosto, 2014 @ 7:21 amDetto altrimenti: anche qui, come per gli investimenti, occorre redigere un elenco completo secondo un nuovo ordine di priorità … (post 1632)
… del senato, della legge elettorale, dell’art. 18, della giustizia, del fisco, della pubblica amministrazione … tanti bei proponimenti ma. Ma cosa? Direte voi. Ma – dico io – tutti questi buoni propositi rappresentano l’elenco completo delle riforme da fare?
Le priorità omesse? Sono quelle espresse dalle parole “moraleâ€, “serietà â€, “concretezzaâ€, “visione d’insiemeâ€, “responsabilità per i danni arrecatiâ€, nuovo ordine delle priorità , eliminazione delle caste, delle eccezioni, delle esenzioni, delle gestioni separate.
A mio avviso oggi l’entropia dell’informazione sui provvedimenti progettati o in corso ha raggiunto il suo minimo, nel senso che al di sotto dell’attuale livello l’informazione perde funzionalità .
Renzi incontra Draghi, riservatamente. Draghi insiste perché Renzi vari immediatamente provvedimenti economici. Infatti si afferma che “Dum Romae consulitur Saguntum expugnaturâ€, e cioè che – mutatis mutandis – mentre si discute e si attuano riforme istituzionali, l’economia crolla.
Il fatto è che in un sistema nel quale si sono create sacche di inefficienza produttiva super retribuite o anche semplicemente retribuite, la loro eliminazione crea disoccupazione, riduzione dei consumi e quindi della produzione e quindi delle entrate fiscali etc., etc.. a meno che non si varino immediatamente iniziative sostitutive inquadrate all’interno di un Nuovo Modello di Sviluppo.
L’Italia ha 60.000.000 di CT della nazionale di calcio e rischia di avere un ugual numero di “premierâ€, nel senso che ognuno di noi ha la sua ricetta per il risanamento del paese, io compreso, lo confesso. Solo che – raga – poiché non ci resta che … pensare, riflettere, e scrivere … allora, lasciateci e lasciatemi questo sfogo, anche perché una vita di lavoro a capo di molti gruppi e SpA pubbliche e private, piccole e grandi, nazionali e estere mi ha condotto a credere e ad agire secondo una strategia globale, completa, secondo priorità aggiornate, di medio e lungo periodo unita all’azione dei piccoli passi concreti ed immediati.
Riporto la notazione UE in merito alla nostra lettera programmatica di utilizzo di €42 miliardi di fondi regionaliâ€: “Manca una visione d’insieme; manca una politica di rivalutazione dei vostri beni culturali”.
Al che, da ignorante, cioè da colui che ignora il testo della nostra lettera, mi pare di poter intuire che si sono spalmati politicamente quei fondi un po’ su tutte le regioni, il che non sarebbe di per sé un male (anche se .. per quanto il Sud …), ma senza una visione progettuale unitaria strategica e strutturale, quale ad esempio avrebbe potuto essere quella del “cofinanziamento della manutenzione, marketing e vendita delle migliaia di siti turistici, storici, naturalistici … ai fini del rilancio del turismo nazionale”. O qualcosa del genere.
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GRAECIA CAPTA FERUM VICTOREM CEPIT ….
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Agosto, 2014 @ 7:01 amDetto altrimenti: …. et artes intulit agresti Latio   (post 1632)
(oggi, 13 agosto 2014, piove. Ed io scrivo …)
Famosa frase di Orazio, a significare che la Grecia, conquistata militarmente dai Romani, a suo volta conquistò il feroce vincitore con la propria cultura della quale permeò la contadina terra laziale. Splendido esempio della sinteticità della lingua latina: multa paucis, capace di esprimere molto con poche parole. Particolarmente di questi giorni, nei quali anche la Germania (“Tu quoque, Gallia …!) avverte i sintomi della crisi, questa frase mi viene alla mente, unitamente ai “corsi e ricorsi della Storia†di quel tale Gian Battista Vico. Historia magistra vitae, la Storia (dovrebbe essere) maestra di vita, se non altro perchè essa “si ripeteâ€.
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Ma veniamo a noi. Più volte nei miei post ho citato l’interessante ed avvincente saggio “Il predominio dell’Occidente – Tecnologia, ambiente, imperialismoâ€, del Professore (canadese)  emerito dell’Università di Chicago Headrick R. Daniel (Il Mulino, 2012). Un saggio rigoroso che si legge come un avvincente romanzo storico, con il quale l’autore ci racconta di come l’Occidente sia andato a colonizzare (rectius, sfruttare) il resto del mondo. Cito solo un episodio: le due guerre dell’oppio che a metà del 1800 gli stati europei portarono alla Cina, “colpevole†di avere vietato le importazioni dell’oppio che la nobile Inghilterra faceva produrre nella sua colonia inglese dagli schiavi (rectius, coolies, fa più fine) locali, e con il quale compensava e pagava le proprie importazioni dalla Cina di ceramiche, seta, tè etc..
Oggi, il vostro cappellino da sole, il vostro computer, la racchetta con la quale i vostri ragazzi giocano a ping-pong, la pompetta della vostra bicicletta etc. … sono tutti oggetti  “made in Chinaâ€. Oggi, le ex colonie portoghesi stanno acquistando la maggioranza azionaria di molte SpA dell’ex potenza coloniale. Oggi, alcune squadre di calcio nostrane sono diventate “cinesiâ€. Oggi la Cina sta per aprire a Milano una filiale della Bank of China ed una della propria Agenzia di Rating, per capire se e quali nostre SpA acquistare e per finanziarne l’acquisto.
E noi, che facciamo? Noi Italiani discutiamo su euro si/no; litighiamo sulla elettività o meno del Senato, sull’art. 18, sui “vuccumprà â€, (cito testualmente, scusandomi con quelle Persone alle quali non intendo assolutamente mancare di rispetto!). Noi Europei – o almeno una parte di noi – gridiamo ai quattro venti che l’Europa non serve …E invece, invece per il bene nostro e del mondo intero, gli Stati Uniti d’Europa servirebbero e come! Infatti questa nuova Unione, in accordo con gli USA, potrebbe imporre a buona parte del mondo il rispetto dei diritti civili e del lavoro, delle regole della convivenza internazionale; potrebbe assai meglio sconfiggere la crescente ondata dell’integralismo pseudo religioso (uso il termine “pseudo†perché il Corano non predica le stragi che nel suo nome si stanno perpetrando).
Semestre italiano in UE? Premier Renzi, compi uno sforzo di lungimiranza politica: redigi l’Ordinamento degli Stati Uniti d’Europa, stampalo in molti esemplari e regalalo ai parlamentari europei. Non si sa mai …

La mappa dei paradisi fiscali
Ma quali sono le forze che più delle altre si stanno opponendo al processo di riunificazione europea? Sicuramente l’ottusità di breve prospettiva dell’ “io sono migliore degli altri†di marca GB e D, ma non solo. Infatti io non credo che siano solo forze autenticamente ed originariamente “politicheâ€. Credo piuttosto che siano forze economiche e finanziarie, ovvero quelle delle multinazionali della criminalità e da quelle che trattano le merci “denaro ed evasione fiscaleâ€. Infatti così come una barca a vela procede veloce da qualunque parte spiri il vento, così queste entità prosperano soprattutto in presenza dei “venti delle eccessive disuguaglianzeâ€, in presenza dei “luoghi delle diversità perverseâ€, ovvero dei luoghi ove – da una parte – si può fare estrarre materie prime e produrre medicine e generi alimentari a basso costo e/o con metodi industriali, e – dall’altra –  luoghi “altri†nei quali si può smerciare tali prodotti a prezzi esorbitanti. Luoghi della diversità dei minori costi di produzione, da un lato, e dei minori o assenti oneri fiscali, dall’altro.
Colonialismo, di ieri e di oggi. Io ho già scritto che non sono assolutamente “contro†nessuna componente dell’unica razza umana, né sono “contro†alcuna religione. Tuttavia l’immigrazione di oltre 300 ebrei dagli USA in Israele, mostrata in TV come un avvenimento gioioso, in presenza delle stragi dei Palestinesi e della continua espansione a loro danno delle case dei “coloni†israeliani, si configura ai miei occhi automaticamente come una “conquista del middle eastâ€, a fare coppia con la più famosa “conquista del west†da parte dei coloni europei. In allora si usava la cavalleria, le sciabolate e le carabine winchester. Oggi le bombe. E qui ho spesso citato un altro libro: “Con il vento nei capelli – Una palestinese racconta†di Salwa Salem (Giunti Ed. 2001), altro libro da non perdere.
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Dice … ma i razzi lanciati da Hamas? Ovviamente condanno anche questi, e. “Condanno e†e non “condanno maâ€. Condanno e invito ad esaminare chi e come ha posto le precondizioni che stanno determinando tutto ciò: di fronte ad una malattia, non possiamo limitarci a prendere un’aspirina o un antidolorifico: dobbiamo eliminarne le cause scatenanti.
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VUCCUMPRA’?
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 12 Agosto, 2014 @ 7:51 amDetto altrimenti: il ministro Alfano all’attacco dei “vuccumprà †(post 1631)
Anni fa acquistai un paio di scarpe da ginnastica marcate con un simbolo molto conosciuto, di quelli “strafighi†… Lo acquistai – con regolare scontrino fiscale – in un negozio trentino “regolareâ€, ad un prezzo incredibilmente basso: €50,00, laddove in genere quel tipo di scarpa veniva venduto ad un prezzo quadruplo. Sto usando molto queste scarpe con un utilizzo “duroâ€: ci pedalo in mountain bike, cammino su sentieri, le uso in barca a vela. Le scarpe stanno “reggendo†benissimo.
Ecco, vengo ai “vuccumprà â€. Queste persone hanno due retrovie: una prima, quella di chi li comanda, organizza, gestisce, sfrutta. Una seconda, quella di chi vede compromessi i propri enormi margini dalla vendita di quella stessa merce venduta dai canali tradizionali.
Quanto alla prima retrovia, credo che occorrerebbe iniziare a ricercare e sanzionare queste organizzazioni criminali, e non i poveracci che ne sono le prime vittime. Qui può e deve  intervenire l’Italia.
Quanto alla seconda retrovia, occorrerebbe stabilire la tracciabilità della merce e verificare se essa sia confezionata in paesi che rispettano i diritti civili e dei lavoratori, ed inoltre stabilire la tracciabilità (anche fiscale!) delle diverse fette di utile, chiarendo cioè quanto vada al lavoratore, quanto al produttore, quanto ai trasportatori, quanto ai grossisti, quanto al proprietario del marchio, quanto agli importatori, quanto ai grossisti, quanto ai rivenditori finali (non possiamo preoccuparci tout court solo o principalmente del “mancato utile globale”). Qui può e deve intervenire l’UE, o meglio, potrebbero e dovrebbero intervenire gli Stati Uniti d’Europa.
Dice … ma quello che tu prospetti è un’operazione difficile. Dico: si, vabbè, ma almeno impostiamone la soluzione, almeno proviamoci. Non limitiamoci ad infierire semplicisticamente e demagogicamente sui “vuccumprà â€, che poi sono Persone come noi, solo con tanti, tanti problemi in più.
Solo per capire … mica per altro …
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STIME, PREVISIONI, PIANI PLURIENNALI, CONSUNTIVI
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 12 Agosto, 2014 @ 7:05 amDetto altrimenti: il linguaggio aziendale trasposto nella realtà del Paese (post 1630)
Una SpA deve e può progredire solo sulla base di un Piano Pluriennale scorrevole, cioè aggiornato di anno in anno. Esso viene redatto sulla base delle indicazioni degli Azionisti, del mercato, dello Statuto della SpA. Le idee che vi stanno alla base si traducono innanzi tutto in “stimeâ€, cioè in una visione del futuro quasi “ a braccioâ€. Seguono poi vere e proprie “previsioniâ€; “preconsuntiviâ€; “consuntiviâ€. Ciò chiarito, in una SpA l’Amministratore Delegato non potrebbe giustificarsi di fronte agli Azionisti affermando “Era imprevedibile;  non vi erano altre soluzioni; ho fatto del mio meglio; etc.†In caso di insuccesso egli sarebbe rimosso. Infatti gli Azionisti gli direbbero “Noi la paghiamo perché tutto ciò non avvenga, perché Lei pianifichi, preveda, prevenga, risolva, si crei delle alternative, gestisca le tendenzeâ€.
Ora io mi domando: chi era al timone della nave Italia …
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… quando non si prevedeva che il nostro indebitamento sarebbe cresciuto all’inverosimile?
Quando si costituivano quasi 7.000 Spa partecipate dal settore pubblico di cui 3.000 con un numero di Consiglieri di Amministrazione superiore al numero dei dipendenti?
Quando si andava accumulando un arretrato del recupero della evasione fiscale pari a 500 miliardi di euro (circa un quarto dell’intero debito pubblico)?
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Il governo delle tendenze … Alcide Degasperi affermava: “Il politico si preoccupa delle prossime elezioni. Lo statista delle prossime generazioni”.
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IL CICLO … DEI SOLDI
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 11 Agosto, 2014 @ 2:37 pmDetto altrimenti: da dove vengono e dove vanno i soldi, (non le biciclette di cui al post precedente) (post 1629)
La popolazione dello Stato “A†produce beni. Essi sono “rappresentati†dalla moneta di quello Stato. Tuttavia la macchina statale consuma per il proprio sostentamento e per gestioni non economiche e/o penalmente perseguibili una parte troppo elevata del reddito prodotto. Per pareggiare i conti, lo Stato si indebita e aumenta le imposte e le tasse.
Il settore privato per reagire cerca di diminuire (evadere, eludere) le imposte.
Quanto va in imposte viene destinato dal settore pubblico  in misura prevalente ad alimentare le caste, a  pareggiare le spese di gestione e di mala gestione e solo in parte minore in investimenti. Maggiori imposte, minori investimenti, minore occupazione, minori consumi, minore produzione, minori tasse, minori investimenti, etc.. e tutto si scarica sull’aumento del debito pubblico.
Nel frattempo lo Stato ha adottato la moneta europea. Gli Stati Europei virtuosi NON possono accettare che il debito dello Stato “A†aumenti ulteriormente e che la sua produttività diminuisca, altrimenti – se non altro – lo Stato “A†potrebbe acquistare beni con una moneta che non è più “anche†sua, nel senso che esso non contribuirebbe alla creazione della ricchezza che quella moneta rappresenta. Ma allora, che fare?
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Dice … ora … qui da noi per troppo tempo si è lasciato spazio a caste, corruzioni, privilegi, rendite di posizione. Ora, chi è impegnato a ordire trame (legali o illegali) e/o a conservare privilegi di casta ed esenzioni medievali (tutte “cose† che gli assicurano masse enormi di denaro e di potere) non usa la sua intelligenza e le sue capacità  nel cercare di risolvere i problemi del pubblico. Ma allora, che fare?
Dico: che fare? Interveniamo iniziando dall’ “alto.
Un mio amico va poco in bicicletta. Tuttavia alla ruota ha rapporti da giovane atleta allenato. Io gli ho detto: inizia ad intervenire sul maggiore dei rapporti … sostituiscilo e fatti montare un “29†e poi via via, scendi verso il basso, verso ruote dentate sempre più piccole: 28, 27, 26, 25, 24, etc.â€. Infatti non serve che tu sostituisca le ruote dentate più piccole, visto che non hai la capacità di misurarti in velocità nelle discese, bensì aspiri solo a riuscire a superare le salite.
Ecco, allora, anche nello Stato “Aâ€
1)     iniziamo dai “rapporti” maggiori; dall’alto; dalle caste; dai detentori di privilegi; dagli “esentati per legge da -” ; dai beneficiati di gestioni separate; dai superstipendiati/superpensionati con multipli dei livelli USA ed UE; etc.
2)     ristabiliamo l’ordine delle priorità , ad esempio non cacciabombardieri F35 ma difesa del suolo da incendi e alluvioni; non TAV in Val di Susa ma raddoppio delle linee ancora ad un solo binario; etc.
3)     aggiorniamo il nostro modello di sviluppo;
4)Â Â Â Â Â finanziamo lo start up di piccole aziende/cooperative per il rilancio del settore agricolo, della PMI, artigianale e della manutenzione dei siti naturalistici, artistici, archeologici e storici e del nostro patrimonio musicale;
5)Â Â Â Â Â rilanciamo il nostro turismo (basta copiare da Francia e Austria);
6)     etc. (indichino le lettrici e i lettori del post le loro priorità )
Dice … ma la priorità sono le “riforme†istituzionali. OK, ma “in parallelo†si deve fare anche quanto sopra elencato, altrimenti quelle riforme sono un falso scopo, un “fare comunque una cosa†solo per distrarre la gente dal fatto che invece non si faccia quanto è immediatamente necessario alla popolazione per vivere.
Dice … ma la disoccupazione? Dico: fino a quando dei disoccupati si occuperà chi è occupato … cosa ne sanno gli occupati della disperazione del presente e del senso della mancanza di un futuro dei disoccupati? E’ un po’ come se dei problemi delle donne si occupasse un comitato di soli maschi, o come se dei problemi delle famiglie si occupasse chi famiglia non ha.
Dice … ma tu stai criticando il premier Renzi? Dico: no, anzi, per la gran parte di ciò che sta facendo lo ammiro … ci ha messo la faccia … ci sta provando … Io sto solo cercando di dire che non ci è permesso rinunciare ad avere una visione realistica, d’insieme e delle urgenze.
Dice … ma come vedi tu la politica di rigore? Dico: in parte interrompe prassi disoneste. In parte sacrifica situazioni (economicamente passive ma) oneste. In ogni caso riduce i consumi e quindi … (vedi sopra). Ecco perché occorre riscrivere l’ordine delle priorità e dare precedenza al finanziamento di nuove iniziative produttive (v. sopra).
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BICINMONTAGNA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Agosto, 2014 @ 4:44 amDetto altrimenti: una risorsa, se bene regolamentata ed organizzata (post 1628)
Già nel 2012 il CAI Centrale aveva edito li “Quaderno di ciclo-escursionismo†(CE) (reperibile in internet). Oggi leggo: CAI Centrale,  Rivista mensile “Montagne 360â€, agosto 2014, pagg. 46-51: “Finalmente in quota … pedalando - Itinerari in mountain bike in Lombardia, Trentino Alto Adige e Veneto “.
Bicinmontagna, non più un tabù. Il CAI si occupa del ciclo-escursionismo CE, ovvero pur sempre di uno sport impegnativo: basta guardare i dislivelli in salita dei percorsi che descrive: dai 1.500 ai 2260 metri, il che non è certo poco né alla portata di tutti. Io mi voglio invece soffermare su un aspetto “minore†della bicinmontagna, quello del ciclo-turismo “assistito†(CTA) dagli impianti di risalita, che se non altro mi pare sdoganato dal suo citato fratello maggiore e da quanto già si sta facendo nella vicina Austria, che ha già messo in rete ben 16 funivie a tale scopo.
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Il CTA – Ciclo Turismo Assistito sta al ciclo-escursionismo come lo sci da discesa sta allo sci alpinismo.
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Il CTA ha quattro funzioni:
- una “prosaicaâ€, ovvero economica: di contribuire al pareggio dei conti delle società impiantistiche.
- Una “turisticaâ€, ovvero quella di collegare fra di loro i percorsi di fondo valle, dando vita ad una vera e propria regione Bikeland.
- Una “ecologica†ovvero quella di canalizzare i flussi dei ciclisti lungo percorsi ben delimitati, vietando ed impedendo il loro scorazzare sregolato per prati e boschi.
- Una “socialeâ€, consentendo anche alla parte più “vecchia†della popolazione dei pedalatori (in continuo aumento numerico!) di godere di bellezze non più riservate solo a giovani atleti allenati.
Un paio di mesi fa ho fatto sono andato (da Trento, ove risiedo) a Genova (ove sono nato e cresciuto) a ritirare l’aquila d’oro del CAI per i miei 50 anni di appartenenza al CAI Sezione Ligure. In quella circostanza il Presidente della Sezione ha annunciato che il CAI (Centrale e non, n.d.r.) estende la sua attività a discipline nuove, quali l’orientiring, l’arrampicata sportiva  e la corsa in montagna  “per non perdere e mantenere il contatto con i giovani”. Ecco, in questa stessa direzione, sia pure di verso opposto, io vedo lo sviluppo del CTA “per non perdere il contatto con i meno giovani”.
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Il Trentino Alto Adige poi! Terra che può diventare novella Bikeland! Terra , crocevia di sistemi di piste ciclabili, da nord a sud, da est ad ovest, dal Passi Resia al Garda, dalla Valsugana alla Val Rendena! Dalla Val Pusteria alla val Venosta! Piste ciclabili molte delle quali con “vista sulle Dolomiti” che “se te stendi fora un brazo te ghe tochi le so zime!”
Ora interrompo: devo prepararmi per una pedalata in Val Pusteria e Val Aurina. Riprenderò al mio rientro. Buona domenica a tutti, pedalatori e non!
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Riprendo oggi, 11 agosto 2014. Ieri tutto bene: partiti in auto da Riva del Garda alle 06,50, arrivati a Rio Pusteria alle 08,30. Biglietteria automatica funzionante. Prezzo per 50 km, passeggero e bici, €16,00 (il doppio esatto della tratta Bassano-Levico, km 75). A Dobbiaco alle 10,10, iniziamo a pedalare. Tutto bene fino a Brunico e anche da Brunico a Campo Tures e ritorno (Val Aurina).
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La tratta Brunico – Rio Pusteria  viene indicata nelle tabelle altimetriche diligentemente e frequentemente collocate lungo il percorso come interamente in discesa. Invece presenta dei saliscendi con rampe corte ma impegnative che hanno messo in seria difficoltà una famigliola di francesi con biciclette stracariche tipo mi porto tutto con me. In totale, km 87,00. Bici usate, mtb.
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Sole per tutto il percorso. Al ritorno, sosta in auto a Novacella.
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FRATELLI D’ITALIA, L’ITALIA S’E’ DESTA …
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 9 Agosto, 2014 @ 3:52 pmDetto altrimenti: era ora!  (post 1627)
Il Commissario alla spending review Carlo Cottarelli scopre che nel paese vi sono 7726 SpA partecipate dal settore pubblico per un totale di 500.000 dipendenti, di cui 3000 SpA con un numero di Consiglieri di Amministrazione superiore al numero di dipendenti.
Ma come si è arrivati a ciò? Probabilmente perché ognuno, nel suo “piccolo†agiva in autonomia rispetto al sistema …â€Tanto una più una meno … tanto chi mai farà il conteggio totale, eppoi, la responsabilità del totale mica è mia. Lo voglio vedere ora quel Cottarelli, a chiuderle queste Spa. In Sicilia poi … ce ne è una che vive in liquidazione dal 1985!â€
Ma ora l’Italia s’è desta, ce ne siamo accorti … ed io mi pongo una domanda: chi nei decenni e decenni, NON si è posto il problema nella sua completezza? Chi è oggi chiamato a rendere conto di tutto ciò?
Una volta ho risolto un grosso problema in una finanziaria il cui presidente mi aveva promesso un premio se ci fossi riuscito. Quando andai per cercare di ricevere il promesso, mi disse: “Ma si rende conto lei che il suoi successo è la testimonianza dei miei precedenti insuccessi� E niente premio.  Ora, anche in questo caso, mi domando: se il Signor Carlo Cottarelli risolvesse il problema, chi dovremmo “ringraziare†per averlo creato?
Spesso, nella mia vita di lavoro di manager responsabile di Spa, ho avuto come Azionisti personaggi ed Enti Pubblici. Costoro, nei miei personali confronti di manager assunto dall’esterno, sono sempre stati assolutamente rigorosi, manageriali, esigenti al punto giusto ed anche oltre: esattamente come i tanti altri azionisti privati le cui SpA ho avuto modo di dirigere. Ma verso loro stessi … no, il metro di (auto) valutazione da loro adottato deve essere stato diverso se i risultati sono quelli che noi oggi vediamo …
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