C’EST L’ARGENT QUI FAIT LA GUERRE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 30 Marzo, 2024 @ 10:51 amBe’ raga, che volete … io sono un “poeta” nel senso greco del termine, ovvero un creativo e oggi mi è venuta un’idea: proporre ai realizzatori della serie dei film con James Bond una nuova trama, quella che vi accenno qui di seguito.

La Spectre, la nota organizzazione criminale presente nella serie dei film già realizzati, come si sa vuole impadronirsi del mondo. Si allea con un paese orientale e gli fa emettere una nuova criptovaluta; quindi, a valere sui molti cripto-social dei quali dispone, ne fa sorgere una richiesta elevatissima a livello mondiale. In tal modo convoglia gran parte del risparmio privato verso l’acquisto di tale criptovaluta, drenando la raccolta bancaria del risparmio e mettendo in crisi molti Stati che non riescono più a vendere i propri titoli di debito pubblico, con il risultato di azzerare le loro risorse finanziarie destinate alla difesa. Allo stesso tempo, la nuova Spectre raccoglie una quantità enorme di valuta vera, con la quale finanzia moti rivoluzionari e crisi politiche in tutti i principali paesi della terra.

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Quale sarà la tattica del James Bond di turno per sconfiggere questa nuova, micidiale iniziativa della Spectre? Be’ raga, vi posso solo raccontare una parte della sua azione, altrimenti poi non andreste a vedere il mio film.
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James Bond convince la sua Europa, nel frattempo diventata un organismo politico con il nome STATI UNITI D’EUROPA, a mettere fuori legge le criptovalute (produzione e utilizzo) e ad emettere Buoni Europei Irredimibili di Rendita non di debito ad un tasso interessante.
Questa mossa genera sfiducia nelle criptovalute anche su altri mercati (USA, mercati asiatici, etc.), il loro prezzo crolla, indirizza diversamente i flussi finanziari e interrompe l’alimentazione di valute vere alla Spectre che non può più finanziare il suo micidiale progetto di conquista della Terra. Inoltre James Bond …
… e no, raga, qui mi fermo: andate al cinema a vedere come finisce questa avventura ma soprattutto alle prossime elezioni europee del giugno 2024 votate la Lista STATI UNITI D’EUROPA!
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… E NEL FRATTEMPO SIAMO STATI DISTRATTI DALLA “PANDEMIA CRIPTOVALUTE”
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 30 Marzo, 2024 @ 5:08 amGuerre con le armi e commerciali; equilibri e squilibri continentali; singole “atrocità legali” quali le “violenze di legge” che schiacciano diritti umani e civili … tutti sacrosanti attrattori della nostra attenzione.
Tuttavia noi non dobbiamo essere attenti ad alcuni o anche a molti aspetti attrattori della nostra “attenzione politica”, bensì a tutti e fra gli aspetti oggi trascurati a mio avviso c’è la micidiale diffusione della “Pandemia Criptovalute”, valute nascoste le quali di “chiaro” hanno solo che si definiscono nascoste … appunto!
Nascosto alla grande maggioranza della gente infatti è chi e come le crei; l’enorme rischio che corre chi le acquista; da chi e come vengono utilizzate le valute non-cripto (cioè quelle vere) pagate per il loro acquisto.
Fino a qualche tempo fa eravamo attenti alla movimentazione e al ruolo dei petrodollari. Oggi dovremmo essere attenti ai movimenti ed al ruolo delle criptovalute. Lo stesso ragionamento vale per la “Pandemia Gasvalute”.
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VISTA MARE, VISTA MALE …
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 30 Marzo, 2024 @ 4:39 amUn gioco di parole, il mio, per richiamare la vostra attenzione.Una casa vista mare è bella; una cosa vista male è brutta.
Ma cos’è che io vedo come un male?
Vedo come un male
– la s-politica (per definirla alla Orwell 1984, cfr. ivi) ovvero quel definirsi “politici” da chi Politico non è; da chi vive di astio, di falsi risentimenti, di rifiuto del dialogo e persino di calunnie pur di non prendere atto dei propri limiti;
– la s-politica di chi non riesce a vedere oltre il proprio “ombelico spazio temporale”, mentre sta verificandosi una evo-in-ri-voluzione continentale;
– la s-politica di veteropolitici che si ritengono eternamente maturi ma mai vecchi, persone attratte dal canto ammaliante di sirene che promettono loro una sorta di eternità politica;
– la s-politica di chi, invece di mettere a disposizione gratuitamente la propria esperienza in favore di forze politiche dotate della giusta maturità ed energia – e cioè non improvvisate nè vecchie – cerca in ogni modo di imporre se stesso impedendo la sostituzione naturale della Classe Politica (le lettere maiuscole non sono utilizzare a caso).
Questa volta non ” scrivo nomi; non aggiungo foto: non voglio indirizzare o influenzare in alcun modo la riflessione delle lettrici e dei lettori.
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ELEZIONI EUROPEE GIUGNO 2024
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 29 Marzo, 2024 @ 7:06 pm
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UNA NUOVA OFFERTA TURISTICA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 28 Marzo, 2024 @ 8:29 amL’età media dei turisti aumenta.
Cresce molto il numero del cicloturismo con le e-bike.
Il cicloturista maturo ha maggiore disponibilità di denaro.
La stampa locale riferisce sul gran numero di cicloturisti nel 2023.
Il Trentino “vende” cicloturismo soprattutto di pianura.
Il Trentino è ricco di dislivelli, che vende soprattutto in estate e in inverno.
L’Austria ha realizzato da anni il Tirol Bike Safari, mettendo in rete 750 km di ciclodiscese.
La progettata cabinovia Trento-Monte Bondone potrebbe innescare il Trentino Alto Adige Bike Safari.
La cabinovia potrebbe essere realizzata da una SpA comunale multiservizi (per utilizzare in loco le imposte altrimenti versate all’erario), con una partecipazione finanziaria della provincia.
Il Trentino potrebbe incrementare il turismo in primavera e autunno, stagioni che possono sostenere questo incremento.
La copia dell’articolo che allego è stropicciata: scusate ma ieri ero in viaggio e avevo infilato il giornale in una borsa.

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PROGETTI PER VALORIZZARE LA FERSINA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 28 Marzo, 2024 @ 7:47 amTrento. La Fersina, affluente urbano dell’Adige, ottimamente descritto nei suoi diversi aspetti nel volume di cui alla foto qui sotto, il quale comprende anche un mio piccolo contributo poetico: “Il canto di Trento a la Fersena”.
Mi riferisco ad un articolo con questo titolo pubblicato sul quotidiano di Trento ilT del il 27 marzo a pagina 20 e apprezzo le attenzioni e le intenzioni di chi ha concepito e lancia l’idea di una simile valorizzazione del nostro bel fiume affluente urbano de l’Adige, la quale coinvolgerebbe il tratto a nord del ponte del Galilei, l’orrido superiore etc., con gradinate sulla sponda orografica sinistra – il cui argine è già realizzato con una certa inclinazione – che consentirebbero il migliore accesso alla sponda. Infatti ogni giorno ho l’opportunità di cogliere e di godere della bellezza del tratto urbano della Fersina, della cui valorizzazione mi occupo anche quale componente della Commissione Lavori Pubblici e Mobilità della Circoscrizione cittadina S. Giuseppe S. Chiara.
Leggo anche che sarebbero state coinvolte le Circoscrizioni cittadine interessate alla trasformazione dell’idea in un progetto. In attesa di tale coinvolgimento, da tempo io stesso, all’interno della citata commissione, sto proponendo la realizzazione del Parco Urbano della Fersina, idea-non-ancora-progetto che prevede innanzi tutto una speciale regolamentazione normativa ed un migliore servizio di manutenzione e controllo del rispetto delle regole, soprattutto con riguardo alla sistemazione del marciapiede e delle panchine, alla cura della aiuole e alla gestione dei rifiuti d’ogni tipo che vengono regolarmente abbandonati lungo la passeggiata.
Allego alcune foto a testimonianza della bellezza del sito e della violazione delle più normali regole del vivere civile.
Per completezza, segnalo inoltre che lungo il Viale Trieste dovrebbe essere ridotta la velocità dei veicoli da 40 a 30 km; e che nella tratta del lungo Fersina sulla destra orografica del fiume, a sud del Ponte dei Cavalleggeri, pur essendovi due piste separate, una ciclabile ed una pedonale, l’uso che ne viene fatto è promiscuo nel senso di incontrare ciclisti che percorrono la pedonale ma soprattutto pedoni che intralciano la ciclabile.
Concludo con un detto della saggezza popolare e cioè che “il meglio è nemico del bene” nel senso che mi permetto di suggerire che l’amministrazione cittadina, in attesa di realizzare un grande progetto di investimenti, si occupasse da subito dei “piccoli” interventi immediatamente e facilmente realizzabili.










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LA STRAGE DI MOSCA E QUELLA DI HAMAS
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 25 Marzo, 2024 @ 1:58 pmCui prodest? Cui bono? A chi vien bene? Chi ci guadagna? Così affermava l’avvocato M.T. Cicerone, morto nel 43 a.C..
Chi riesce a fare i collegamenti, conosce la verità: così affermava un mio vecchio capo, il Sen. Bruno Kessler (1924-1991).
Su queste basi, ragiono sulle due stragi.
- Hamas prevedeva certamente la reazione di Israele ma soprattutto prevedeva la contro-reazione dell’intero mondo arabo la quale – per fortuna! – non c’è stata.
- I terroristi fanno strage della popolazione civile a Mosca.
Si può prevedere una reazione russa. Contro chi?
L’occidente sta rallentando gli aiuti all’Ucraina. Putin vuole sferrare il colpo decisivo: riclassifica la sia iniziativa da operazione speciale a guerra, ha bisogno della mobilitazione generale, di una giustificazione internazionale e del consenso della popolazione, ben oltre quello espresso con un voto “bene indirizzato”.
Cosa di meglio che attribuire la responsabilità all’Ucraina della strage di Mosca, un crimine atroce che “reclama” vendetta?
Strage in Palestina: cui prodest? Cui bono?
Strage di Mosca: cui prodest? Cui bono?
Fantapolitica la mia? Può darsi, ma almeno io ci ho provato: tanto poi se mi sbaglio mi corigerete.
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Io amo il mio Paese, perciò alle “EUROPEE” di giugno …
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 25 Marzo, 2024 @ 11:33 am

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LA STRAGE DEGLI INNOCENTI A MOSCA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 25 Marzo, 2024 @ 7:28 amChi è stato? Perchè? Il mio avvocato preferito M.T. Cicerone si sarebbe chiesto: cui prodest? Cui bono? A chi giova? A chi porta vantaggi?
Nel mio piccolo, azzardo un accostamento: la strage di Mosca e quella di Hamas dell’ottobre scorso: entrambe contano su una reazione e su una contro reazione. Le domande sono sempre le stesse: cui prodest? Cui bono?
Se dovessi definire quel tale presidente russo neo rieletto, userei le stesse parole che Cicerone usò per accusare Catilina: simulator et dissimulator omnium rerum, simulatore e dissimulatore di ogni cosa, colui che fa apparire vero il falso e viceversa!

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CENTRI DI COSTO, CENTRI DI PROFITTO, SPA SINGOLE O MULTISERVIZI
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Marzo, 2024 @ 4:32 pmUn imprenditore, rivenditore di automobili, vende auto nuove; ritira la auto usate, le risistema per la parte meccanica e la carrozzeria in due sale separate dal salone esposizione e le rivende: tutto con un’unica SpA. Vuole però sapere quale siano i bilanci separati delle due attività nuovo-usato. Pertanto chiede al proprio commercialista di redigere due bilancini separati, salvo poi a fine anno presentare un bilancio unico. In tal modo ha trasformato i due settori di attività da centri di costo (tanta finanza richiedono, tanta utilizzano) in centri di profitto (ognuno dei due settori, separatamente considerati, ha generato utili o perdite?) A questo punto l’imprenditore è in grado di decidere se e come sviluppare ogni settore di attività, ma questa è un’altra storia.
Arriviamo al bilancio finale, unico, quello della SpA: l’imprenditore vede con soddisfazione che la sua società chiude con un utile lordo di 2000 (generato dal saldo costi/ricavi dei due settori di attività) sul quale versa all’erario circa 1000 a titolo di imposta sull’utile.
La figlia dell’imprenditore, Lucia, una giovane ragazza piena di energie e spirito di iniziativa, ha aperto una scuola guida. La concorrenza è forte, gli inizi sono difficili e i primi anni la sua società chiude con una perdita di 300 l’anno. Il padre si offre di ripianare quelle perdite e, a valere sul proprio utile netto di 1000, versa alla figlia 300.
Gli resta in mano un utile “nettissimo” di 700.
Al che all’imprenditore viene un’idea: assorbe la società della figlia nella sua spa. Le perdite della figlia di 300 fanno scendere l’utile lordo da 2000 a 1700; egli versa all’erario 850.
Gli resta in mano un utile “nettissimo” di 850.
L’imprenditore ha un altro figlio, Giorgio, il quale si è messo in politica ed è diventato sindaco della città. Giorgio deve dotare la sua città di una nuova cabinovia ma teme che il bilancio annuale possa chiudere in perdita. Una sera il papà gli espone la soluzione adottata nei confronti della figlia e gli dice: “Ma la città, Giorgio, ha due SpA in forte attivo: quella dei parcheggi e quella delle farmacie, le quali ogni anno versano all’erario ingenti somme a titolo di imposta sull’utile di bilancio: riuniscile in una unica SpA multiservizi e affida ad essa anche la realizzazione e gestione della cabinovia. La perdita della cabinovia diventa un costo che riduce l’utile lordo complessivo e quindi le relative imposte. Parte di quello che la società multiservizi pagherà all’erario in meno rispetto a quanto oggi pagano le due citate società sarà più che sufficiente a ripianare l’eventuale perdita del settore cabinovia. E ancora ne avanzerà …”.
Giorgio ringrazia e si avvia a procedere in tal senso.
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