TEATRO “A PENSAR MALE”. In scena “I DIALOGHI DI PLUTONE: AUTOCONTROSCHIERAMENTI CONTRO” (atto unico).
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 21 Gennaio, 2024 @ 1:30 pmTizio e Caio stanno sorseggiando il caffè in una famosa caffetteria della città, seduti ad un tavolino molto vicino al bancone. Il diavolo Plutone, sotto le mentite spoglie di Sempronio, è appoggiato al bancone, dà loro la schiena e non si è accorto della presenza dei due amici fino a quando non ha colto alcune loro frasi.
TIZIO: Cos’hai oggi, Caio, ti vedo un po’ preoccupato …
CAIO: Cosa vuoi, sai bene che la mia famiglia ha molti interessi in varie attività …
TIZIO: Vabbè, e allora?
CAIO: Sai anche che tutti noi facciamo parte di un tale schieramento politico che alle prossime elezioni cerca di opporsi a quello attuale …
TIZIO: Continuo a non capire … sii più chiaro!
CAIO: Se alle prossime elezioni sarà confermato l’attuale governo, le nostre attività non riceveranno attenzione alcuna: non dico che ci si aspettino contributi in denaro, ma almeno che non siano ostacolate …
TIZIO: Ho capito … in effetti stante il rapporto fra politiche economiche e politiche del territorio il tuo timore è fondato …
Sempronio, riconosciuti dalla voce i due amici, si gira verso di loro
SEMPRONIO: Buongiorno amici, ho riconosciuto le vostre voci … posso unirmi a voi?
TIZIO E CAIO (all’unisono): Certo, amico, con piacere!
SEMPRONIO: mi dovete scusare … non ho potuto fare a meno di udire i vostri discorsi ed in particolare la preoccupazione di CAIO. Al riguardo una mezza idea ce l’avrei … ma non so se posso … è una sorta di diavoleria …CAIO: Per carità, la esponga, anzi, grazie! Sa, se può essere utile ben venga anche una diavoleria!
SEMPRONIO: Ecco, mi vergogno un po’ anche solo ad esporla, ma se lei Caio tiene tanto agli interessi del suo gruppo …
CAIO: Non mi faccia stare sulle spine, la prego!
SEMPRONIO: Ecco, si tratta di questo. Si accordi con la sua opposizione politica in questo senso: lei convincerà il suo gruppo politico a candidare un personaggio non vincente e quando l’attuale governo sarà riconfermato, lei potrà ottenere una buona attenzione per i suoi: cosa vuole mai, una mano lava l’altra … Scusatemi un attimo, devo andare al bagno.
Sempronio scompare dalla scena
TIZIO: Ma questa è una diavoleria bella è buona, è un vendere la propria coscienza al diavolo, un tradimento delle proprie idee … non è accettabile, vero CAIO?
CAIO: E’ vero Tizio: mi consci bene. Io non farei mai una cosa del genere, anzi … mi sorprende un po’ che lei Sempronio me l’abbia anche solo esposta questa possibilità! Ma … dov’è finito Sempronio … aveva detto che sarebbe andato al bagno ma quella che ha preso è l’uscita posteriore del locale … sparisce sempre così, all’improvviso … diavolo d’un uomo!
Sipario
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TEATRO “A PENSAR MALE”: IN SCENA “I DIALOGHI DI PLUTONE E L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA”
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 20 Gennaio, 2024 @ 10:52 amUna sala interna di un bel bar di Trento. Tizio e Caio sono comodamente seduti ad un tavolino vicino al bancone, in compagnia di due cappuccini con schiuma e due brioche. Il diavolo Plutone, sotto le mentite spoglie di Sempronio, appoggiato al bancone, dà loro le spalle e non si è accorto della presenza dei due amici
TIZIO: Hai visto, Caio, che il Governo prende l’esempio da noi Trentini? Vuole dare l’autonomia a tutte le regioni!
CAIO: Si, ho sentito ma non ho capito perché la chiamano Autonomia Differenziata e non Generale: forse perché instaura un regime “differente” dall’attuale?
TIZIO: Ma cosa dici, Caio? Differenziata perché ogni regione potrà essere trattata in modo diverso, adatto alla sua situazione.
Sempronio, si gira all’improvviso verso i due amici
SEMPRONIO: Mi pareva di sentire voci conosciute! Come state amici? Posso unirmi a voi?
TIZIO E CAIO, all’unisono: Certo Sempronio, con piacere, si accomodi!
SEMPRONIO: Sapete, mi è capitato si sentire i vostri discorsi. Posso dire come la penso?
TIZIO E CAIO, all’unisono: Certo Sempronio, ci farà piacere sentire il suo giudizio!
SEMPRONIO: Non vi sarà sfuggito che il governo sta anche programmando di vendere alcuni gioielli di famiglia quali le Ferrovie e le Poste, per fare cassa, cioè per aumentare la propria liquidità.
CAIO: Certo, sono cose che non sfuggono …
SEMPRONIO: Ecco, vi faccio un esempio: un padre di famiglia vende due negozi molto redditizi posseduti dalla famiglia per aiutare … ecco, qui sta il punto, per aiutare solo alcuni figli: quelli che la pensano come lui.
TIZIO: Ma … vuol dire che la vendita di quei gioielli impoverisce tutta la famiglia delle regioni ma a trarne vantaggio saranno solo alcune regioni e altre no?
SEMPRONIO: vede che lo ha capito subito il trucco? Certo che è così! Le due manovre, Autonomia Differenziata e vendita di alcune ricche Spa pubbliche viaggiano di conserva … ma … cosa succede? Guardate … si è rotta la macchia del caffè … una grande nuvolona di vapore acqueo ci sta investendo …non si vede più nulla …
CAIO: Tizio, tutto bene? Oh, ecco che la nuvolona è passata … ma … dov’è finito Sempronio? Sparisce sempre così, in modo strano, diavolo d’un uomo!
Sipario
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AUTONOMIA DIFFERN … COSA?
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 20 Gennaio, 2024 @ 9:45 amProvate a chiedere a venti persone in cosa consista l’autonomia differenziata: quante sapranno di che si tratta e cosa sta decidendo il governo?
Io mi attengo a due regolette:
1) A pensar male si fa peccato ma si indovina (G. Andreotti)
2) Cui prodest? Cui bono? (M.T. Cicerone)
Sulla base della prima regola, mi vien da pensare che un generalizzato decentramento regionale possa corrispondere ad una tecnica finanziaria molto semplice: “La regione che mi vota, ha i finanziamenti. Le altre … evvabbè, prima o poi la capiranno.”
Sulla base della seconda regoletta, trasformare l’azione di governo soprattutto nella funzione di elargitore dei mezzi finanziari, giova a chi si vuole procurarsi voti elargendo a destra anche ciò che non elargisce a sinistra (e al centro).
Del resto, questo modo di governare si ispira – mutatis mutandis – ad un insegnamento cristiano: la mano sinistra non cerchi di sapere quello che fa la mano destra.
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TO GO PUBLIC oppure EMETTERE TITOLI IRREDIMIBILI RENDITA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 20 Gennaio, 2024 @ 7:50 am“To go public”: a prima vista sembrerebbe che ci si stia muovendo verso il settore pubblico. E invece l’espressione inglese indica il contrario, cioè muoversi verso il pubblico dei cittadini.
Parlando di SpA, significa quotare in borsa la società, cioè aprirne il capitale sociale ai cittadini, cioè privatizzare.
C’è un altro modo di privatizzare una SpA pubblica: vendere direttamente a privati una parte delle sue azioni. E’ quello che pare abbia intenzione di fare l’attuale governo con i propri gioielli di famiglia (ad esempio: ferrovie e poste), per fare cassa a fronte delle crescenti necessità finanziarie dovute alla sciagura di quel 110% architettato da tal Giuseppi, Conte de’ Piciemmis e alla riduzione di acquisti di titoli di debito pubblico prevista da parte della BCE.
Mi chiedo: quanto di tutto ciò comprende a fondo la massa della popolazione e soprattutto quella votante a destra?
Non sarebbe il caso, invece, di attrarre liberamente verso il Tesoro la ricca finanza privata italiana ED ESTERA (!), con l’emissione di TITOLI IRREDIMIBILI RENDITA che escludano espressamente il diritto al loro riscatto (ma ovviamente non il loro libero riacquisto in Borsa da parte del Tesoro) in modo da poterli legittimamente riclassificare come TITOLI NON DI DEBITO? In tal modo si AUMENTEREBBE LA LIQUIDITA’ SENZA AUMENTARE IL DEBITO.
Se poi questi titoli fossero emessi anche in sostituzione volontaria delle tranche di titoli di debito in scadenza, in tal caso RIDURREBBERO IL DEBITO PUBBLICO!
Dice …ma il rendimento degli Irredimibili dovrebbe essere maggiore e quindi crescerebbe il flusso di denaro in uscita a fronte del suo pagamento. Rispondo: si, è vero, ma quel flusso sarebbe assai più che compensato dal cessato flusso in uscita dei rimborsi in linea capitale.
Agosto 2020, una grande banca italiana ha emesso 1,5 mildi si propri irredimibili ricevendo richieste dI acquiso per ben 6 mildi! E dire che gli irredimibili pubblici sarebbero tassati la metà degli irredimibili bancari (privati)!
Ed allora, perchè no? Se non ora, quando? Sono quattro anni che insieme al mio amico Gianluigi De Marchi lo stiamo proponendo: noi due siamo solo due gocce, ma … gutta cavat lapidem!
F.to da me, aderente a ITALIA VIVA – IL CENTRO – RENEW EUROPE
Tutte le reazioni:1Eliana Favretto
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PARADISO E INFERNO
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Gennaio, 2024 @ 11:13 amNel Paradiso son beati vari:
Talian ch’al cucinar sono maestri,
Franzosi amoreggianti senza pari,
genieri d’Alemanna molto destri,
gendarmi d’inghilterra guardacoste,
a organizzarli tutti: Zurighestri.
Nell’imo inferno sonci cose opposte:
franzosi i genieri improvvisati,
cuochi d’Albion che fan bruciar le roste,
amanti di Zurigo raffreddati,
gendarmi d’Alemanna troppo duri
e tutti … dai Taliani organizzati!
Prego lassù che Un ‘sta cosa curi!
(Riccardante Lucattieri)
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I PERICOLI DELL’ITALIA DEL QUASI
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Gennaio, 2024 @ 9:28 amUna barzelletta (mica tanto tale, poi …):
In Germania alcune cose sono permesse, altre sono vietate.
In inghilterra è tutto permesso tranne quello che è vietato.
In Russia è tutto vietato anche quello che è permesso.
In Italia è tutto permesso anche quello che è vietato.
Ahi povera Italia, di incertezza ostello! Questo è il nostro malanno! Ad esempio, sul divieto abbiamo diverse sfumature:
– è solo un poco vietato
– è vietato
– è severamente vietato
Cosa? Volete alcuni esempi pratici? Eccoli:
– è solo un poco vietato fare il saluto romano
– è vietato sporgersi dal finestrino
– e severamente vietato giocare a pallone nel cortile condominiale
Cosa? Questa modularità non sarebbe un difetto del sistema, bensì un pregio? Eh … già, avete ragione: volete mettere la pericolosità di una pallonata maldestra tirata in un cortile condominiale? Può anche mandare in frantumi il vetro della finestra di uno dei primi piani! Quello sì che è un vero grave pericolo che bisogna evitare di correre, a qualunque costo!
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S’ODE A DESTRA LA CONTRADDIZIONE, DA SINISTRA S’ATTENDE UNO SQUILLO
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Gennaio, 2024 @ 8:28 amDA DESTRA
1) “Immigrati? Non può essere un problema lasciato a carico dell’Italia, deve muoversi l’UE!
2) L’Italia lancia una sorta di secondo Piano Mattei: da sola.
1) In parlamento: “Per la sicurezza nel Mar Rosso deve muoversi l’UE!”
2) “Noi siamo sovranisti, l’UE Politica non ci piace”.
1) Il saluto romano è reato
2) Quasi.
DA SINISTRA
Stiamo in attesa dello squillo.
DAL CENTRO
Italia Viva – Il Centro – Renew Europe
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MALEDETTI TOSCANI …
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 18 Gennaio, 2024 @ 1:45 pm… scriveva Curzio Malaparte! “Maledetti” perché “zitti un ci sanno stare, ovvia” e cose da dire ne hanno, eccome se ne hanno! Cominciarono qualche nano fa con quel tale … come si chiamava … ah, ecco ora ricordo, Dante Alighiari o Alighieri … mi pare … quel tale che aveva autocensurato alcune parti della su’ Commedia.
In questi giorni, mentre si riordinavano i vecchi archivi della biblioteca di Trento – città ch’egli aveva visitato quando aveva notato e scritto della ruina, la famosa frana di macigni vicino a quella città – sono riemerse alcune delle parti censurate ed io ve le mostro riservatamente in prima visione assoluta ed esclusiva. Si tratta del girone infernale dedicato ai falsi competitori politici, girone poi eliminato nella edizione definitiva per una questione di par condicio e praivasi.
Poscia che fummo in fondo a cotal buso
vid’io aprirsi un trivio pedonale
per cui il cammino nostro fu confuso.
Al che chiesi allo duca: “Dimmi quale
se a manca o dritti od ove s’abbia andare
e chi subisce e qual pena infernale
color che sono laggiù con gran gridare”.
Ed elli a me: “A destra castigati
sono color che in gara elettorale
hanno loro elettor molto ingannati
usando a grande man demagogia
mancando poi ne’ loro risultati”
Al che diss’io “Ma dimmi chi ci sia
alla mancina laggiù molto puniti
per colpa c’ha da esser molti ria”.
Ed elli a me: ”Colà sono finiti
quei che l’opposizion fecer sì male
tal che a opposizion furon uniti
pur di restar i primi in quel cotale
gruppo che s’opponea a destra tutta
la qual pel loro oprar finì trionfale.
Non bella fu l’azion, anzi sì brutta
per pena di tutte è la più dura:
posar il nodo cul su pietra asciutta
finchè l’etermo tempo tutto dura
rovente dallo foco arroventata
a punir mente lor cotanto oscura
d’essere solo col cul così attivata.
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ELEZIONI UE E LA POLITICA-CATENA-DI-TRASMISSIONE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 18 Gennaio, 2024 @ 11:13 amFino ad oggi da parte di qualcuno la tornata elettorale europea è stata considerata quasi come la sponda sulla quale fare approdare chi non era riuscito a conquistarsi una posizione politica interna al proprio stato.
Al contrario, le elezioni europee di giugno meritano sin d’ora maggiore attenzione da parte dei partiti e del corpo elettorale, a causa delle grandi evo-ri-voluzioni a livello dei continenti in termini di contestazione dei nostri valori circa i diritti umani, sociali e civili; di guerre vicine e lontane; di nuovo colonialismo; di conquista di nuovi predomini tecnologici: solo per citare alcuni aspetti.
Oggi pertanto ci si impone una loro rivalutazione perché solo come cittadini i una UE Politica, noi Italiani potremo partecipare positivamente alla riaffermazione della cultura e di una politica europea, cioè di una terra che è stata la fucina del mondo moderno.
La necessità di una nostra maggiore attenzione al prossimo momento elettorale europeo sorge anche per un secondo motivo: infatti “politica non facit saltus”, ovvero vi è una soluzione di continuità e di interdipendenza fra le singole risultanze politiche di ogni livello: dalle elezioni “originarie” comunali sino a quelle “finali” europee. Infatti, le decisioni assunte in ognuno dei diversi livelli elettorali influenzano e sono influenzate dalle decisioni assunte negli altri livelli: ecco cosa intendo quando parlo di Politica-catena-di-trasmissione.
Vi è poi un’ulteriore ragione, del tutto soggettiva, che avvalora la tesi Politica-catena-di-trasmissione, e cioè che a votare ai diversi livelli sono le stesse persone.
Ecco perché ritengo che già nell’azione informativa, comunicativa, culturale e politica “locale” e “originaria”, cioè ai livelli comunale e provinciale (livelli che non definisco a bella posta “inferiori”) si debba sin d’ora riflettere maggiormente sul tema e sul significato delle prossime elezioni europee.
Riccardo Lucatti, aderente a ITALIA VIVA – IL CENTRO – RENEW EUROPE, partito “filiera”, appunto!
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C’E’ ANCORA UN DOMANI …
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 18 Gennaio, 2024 @ 7:28 amDice …. Riccardo, hai preso le mosse dal titolo del film della Cortellesi, vero?
Rispondo: certo, ho solo aggiunto l’articolo indeterminativo “un”. Infatti noi di ITALIA VIVA-IL CENTRO-RENEW EUROPE vogliamo che ci sia ancora UN DOMANI per tutti, anche per quelli che ancora non ci votano: un domani da cittadini di una UE POLITICA che trasformi ognuno di noi e dei nostri concittadini europei da oggetto della politica intercontinentale altrui in soggetti attivi di quella politica.
Dice: facci un esempio
Rispondo: l’UE non è si è attivata come tale su come intervenire per consentire la sicurezza della navigazione nel Mar Rosso, e se si blocca quella via d’acqua, in Europa aumenteranno di molto i prezzi di ogni bene.
Dice … ma il tuo, Riccardo, è un partito (ancora, n.d.r.) “piccolo” rispetto ai numeri di altri “partitoni” …
Rispondo: è molto meglio essere un soggetto liberamente pensante in un partito “piccolo” (che sta crescendo, n.d.r.) piuttosto che essere un numero inerte all’interno di una folla di numeri non pensanti.
Dice … ma perchè certi “partitoni” di destra e di sinistra non sono anch’essi convinti propugnatori di una UE POLITICA?
Rispondo: perchè preferiscono continuare ad avere il potere all’interno di un sistema perdente (l’Italia sovranista) che far parte di un sistema vincente, l’UE POLITICA, governata da persone migliori di loro.
Dice … allora tu pensi che sia questo il motivo per cui la destra e la sinistra italiane non vogliono Draghi a capo della Commissoione UE?
Rispondo: certo!
Dice … ma tu, Riccardo, pensi che Gloria ed Elly si candideranno alle prossime elezioni UE?
Rispondo: Certo, e non solo o non tanto per misurarsi reciprocamente, bensì perchè vogliono poter intralciare l’azione di un altro candidato migliore di loro, una persona che sarà eletta e che è favorevolissima a Draghi: MATTEO RENZI.
Dice … ma la vostra di ITALIA VIVA – IL CENTRO-RENEW EUROPE, Riccardo, non ti pare che sia un’utopia?
Rispondo: certo, solo che l’utopia non è un traguardo irraggiungibile, bensì un traguardo semplicemente ancora non raggiunto: guai nella vita a non avere utopie!
Dice …. in chiusura, cosa chiedi alle tue lettrici e ai tuoi lettori?
Rispondo: Che diventino nostre elettrici e nostri elettori e che mantengano l’interesse a leggere queste mie sudate carte elettroniche, cominciando dalla serie degli ultimi miei post. #italiavivatrentino#ItaliaViva
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