ISTRUZIONE DEL PUBBLICO DEGLI STUDENTI
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 11 Maggio, 2024 @ 9:00 am– Cresce l’abbandono scolastico.
– Le nostre università sono molto appetite.
– I migliori laureati emigrano all’estero.
– I non migliori sono respinti dal mondo del lavoro perchè “troppo istruiti per i livelli di lavoro offerti”.
Occorre che la Politica e il Governo mettano in relazione i quattro fenomeni sopra elencati, diano centralità al problema e lo risolvano.
Noi di Italia Viva, aderenti alla coalizione di Scopo STATI UNITI D’EUROPA vogliamo portare problema e soluzione a livello UE.
Nella foto: il nostro Presidente Nazionale MATTEO RENZI e la nostra Presidente Regionale Trentino Alto Adige, Sen. XVIII DONATELLA CONZATTI. #ItaliaViva#italiavivatrentino#italiavivatrento


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RETORICA, DEMAGOGIA E POPULISMO FINANZARIO DEL GOVERNO MELONI
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 11 Maggio, 2024 @ 8:56 amRetorica Finanziaria
Particolare utilizzo delle parole e delle espressioni. Può essere retorica positiva, come quella di Alcide De Gasperi alla riunione delle nazioni vincenti la secondfa guetta mondiale; o negativa, come la retorica finanziaria del nostro attuale governo.
Demagogia Finanziaria
Fare ciò che il popolo si spetta anche se torna a suo danno. Un esempio: emettere i nuovi Titoli di Debito “Valore” con quattro effetti: 1) aumento del debito pubblico (ma questo non si dice: si definisce retorica muta) ad costo per il Tesoro del 4% anzichè dellì1% dei 37 miliardi del MES Sanitario rifiutato dal governo; 2) attribuzione al sottoscrittore di un buon rendimento fra livello del tasso e trattamento fiscale, il che nella realtà è un ulteriore bonus + un condono fiscale occulto;3) esclusione dei sottoscrittori esteri, “venduta” ai cittadini come un plus anzichè come il minus che è.
Populismo finanziario
“Alla fine i conti non tornano? ma noi del governo abbiamo solo eseguito la tua volontà. o popolo!”Comunque, se mi sbaglio mi corigerete! #ItaliaViva#italiavivatrento#italiavivatrentino


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SANITA’ PUBBLICA TRENTINA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Maggio, 2024 @ 7:24 amSono stato ospite dell’ “Hotel” S. Chiara di Trento (reparto nefrologia) per quattro giorni per una revisione programmata. Voglio soffermarmi non tanto sulla valutazione della struttura e del suo funzionamento sotto il profilo medico, pur OTTIMO, bensì, da CEO-Top manager quale sono stato per una vita , sul comportamento del personale di ogni livello, che ho trovato
- dotato di una visione generale del problema;
- dotato di ottima autonomia nello svolgere le proprie mansioni;
- la alternanza dei turni del personale non incide sulla continuità delle cure;
- atteggiamento cortese ed educato verso noi ospiti.
Tutti intensamente applicati. Eppure qualcosa non va se dalla stampa si apprende che negli ultimi tempi un elevato numero di medici/infermieri è emigrato verso strutture private o all’estero. Se io fossi l’azionista di una simile struttura eleverei queste osservazioni al suo Direttore Generale:
“Il personale che è restato nella sua struttura opera in modo esemplare ma in parallelo un certo numero la ha abbandonata. Il che mi fa dedurre che ciò che funziona bene dipende dalla serietà e dal senso di dovere – quasi spirito di sacrificio – degli addetti ad ogni livello. Per contro, ciò che non funziona, l’esodo di molto personale specializzato (medici e infermieri) dipende da come è governato il sistema”.
Nel caso specifico tuttavia occorre modificare questo intervento: infatti il Direttore Generale è stato nominato direttamente dallo stesso azionista. E dire che la struttura aveva un ottimo Direttore Generale, anch’egli “emigrato” e che adesso opera con ottimi risultati in una grande regione!
Chiudo con un GRAZIE! al Direttore (il primario), alla sua sostituta, ai medici, agli infermieri e al personale tutto che mi ha ottimamente seguito e accudito in questa mia “vacanza”.
P.S.: purtroppo il governo ha rifiutato i 37 miliardi del MES Sanitario che avrebbero dato un ottimo sostegno alla Sanità pubblica: denaro che sarebbe costato meno dell’1% all’anno, mentre il nuovo debito che il governo sta facendo con i Titoli Valore costerà al Tesoro, cioè a tutti noi, circa il 4% l’anno!
Noi di Italia Viva- componenti della lista di scopo STATI UNITI D’EUROPA alle prossime elezioni europee – abbiamo fra gli obiettivi il ripristino del MES Sanitario!


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I DISTRUTTORI
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 9 Maggio, 2024 @ 8:06 amFra le altre cose, hanno distrutto
– il piano Matteo Renzi – Renzo Piano “Italia sicura”
– grandi masse di denaro pubblico (110%, RdC)
– Mario Draghi alla PCM
– la comunicazione TV imparziale, dialettica
– la sanità pubblica
– Il jobs act (ci stanno lavorando)
Non consentiamo loro di distruggere l’obiettivo STATI UNITI D’EUROPA! #ItaliaViva#italiavivatrentino#italiavivatrento

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“STATI UNITI D’EUROPA”
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 9 Maggio, 2024 @ 8:04 amE’ un acronimo concettuale, quasi una sigla che racchiude contenuti concreti, immediati, prossimi e futuri.
Va piegato tutto ciò alle persone distratte che pensano che quell’espressione sia uno slogan, un sogno, un’utopia.Parliamo con costoro e spieghiamo qali sono i contenuti concreti, prossimi e futuri della nostra idea.
A più reticenti spieghiamo che l’utopia è un obiettivo molto positivo “semplicemente non ancora” raggiunto ma assolutamente raggiungibile. #ItaliaViva#italiavivatrento#italiavivatrentino

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ELEZIONI EUROPEE 8-9 GIUGNO 2024 – LISTA STATI UNITI D’EUROPA”GIU’ DALLA BRANDE!
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 9 Maggio, 2024 @ 8:01 am“Era il grido con cui si dava la sveglia ai naioni alpini. Se a lanciarlo era un Sergente Maggiore di carriera, l’efficacia era garantita. Se invece era uno di noi Sottotenenti di Complemento, dovevamo insistere un po’ di più, perchè si sapeva che la nostra categoria era molto restia ad infliggere punizioni.
Ora, dopo oltre 50, mi è arrivata la promozione a Tenente e voglio festeggiare con quel grido: “Giù dalle brande!” e non rivolto ai naioni, bensì a tutti noi cittadini un po’ dormienti che non andiamo in massa a votare alle prossime elezioni europee!
Sgegliamoci! Votare è un nostro diritto, è un dovere civico, E’ IL NOSTRO INTERESSE! Infatti, raga, se siamo ben svegli, sapremo individuare e scegliere candidati preparati, impegnati a frequentare i lavori dell’UE, dotati di esperienza e credibilità internazionale, ovvero …
I CANDIDATI ITALIA VIVA.
1 – Circoscrizione Nord Est (Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna): Giulia Pigoni, Davide Bendinelli, Nicola Cesari.
2 – Circoscrizione Nord Ovest (Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia e Liguria): Raffaella Paita, Paolo Giovanni Micheli, Vittorio Barazzotto, Federico Rossi, Davide Falteri, Alessandra Franzi, Matteo Renzi.
3 – Circoscrizione Centro (Toscana, Marche, Umbria, Lazio): Marietta Tidei, Rosa Maria Di Giorgi, Gerardo Stefanelli detto Stefano, Manuela Albertella, Matteo Renzi.
4 – Circoscrizione Isole (Sicilia, Sardegna): Fabrizio Micari, Valentina Falletta, Matteo Renzi.
5 – Circoscrizione Sud (Campania, Molise, Puglia, Calabria, Basilicata): Nicola Caputo, Teresa Bellanova, Caterina Miraglia, Massimiliano Stellato, Stefano Mascaro, Adriano Pasculli De Angelis detto Pasculli, Giuseppe Varacalli detto Pino, Filomena Greco, Antonio Rubino, Annunziata Paese detta Nunzia, Matteo Renzi. #ItaliaViva#italiavivatrento#italiavivatrentino

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STATI UNITI D’EUROPA:LA SANITA’ PUBBLICA CHE VOGLIAMO
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 6 Maggio, 2024 @ 4:13 pmNon sono nella mia solita postazione … ma ho il computer! Sto illustrando il nostro modo di fare Politica al personale della Sanità Pubblica Trentina, e cioè:
Andare in Europa per fare ripresentare (e accettare per l’Italia) il “nostro” MES Sanitario: 37 miliardi al costo inferiore all’1%, cioè molto meno caro del denaro che Giorgia sta raccogliendo con i suoi nuovi titoli “Valore”, che lei considera “patriottici” perchè sono riservati ai cittadini italiani!

Io vi sto scrivendo da Trento: è un po’ come se i nostri Enti Pubblici locali (Comune, Provincia Autonoma) emettessero titoli locali di debito (BOC, BOP, buoni ordinari del Comune/della Provincia) per cofinanziare un nostra opera pubblica (ad esempio la Cabinovia Trento-Monte Bondone) e offrissero i titoli solo ai residenti, escludendo la nostra grande massa di turisti, potenziali sottoscrittori!
Dice … ma allora, perchè Giorgia li ha rinunciati?
Rispondo: visto che comunque sta aumentando il debito pubblico (con i citati titoli di debito Valore), non mi resta che dedurre che non voleva che fossero utilizzati per la loro destinazione istituzionale obbligatoria: la SANITA’ PUBBLICA.
Al riguardo, Giorgia dice che “il suo governo ha destinato alla Sanità pubblica più risorse dei governi precedenti”.
Rispondo:

1) vediamo quante di queste risorse sono non solo andate ma anche rimaste presso le strutture pubbliche e quante invece siano state girate alla strutture private convenzionate;
2) non interessa sapere se le quelle risorse siano state superiori o inferiori alle precedenti: occorre vedere se siano sufficienti;
3) non è solo un problema di quante risorse siano necessarie, ma di come sono gestite: il fattore della produzione più importante non è il capitale nè il lavoro, ma la MOTIVAZIONE dei lavoratori;
4) l’esodo di personale medico specialista – ad esempio verso Verona e Bolzano – e la carenza di infermieri ci dice che qualcosa non va bene quanto a motivazione;
5) l’esame della lunga durata delle liste di attesa e delle attese al Pronto Soccorso sono segnali molto significativi.Quanto alle emissioni di titoli di debito Valore e alla non emissione di Titoli Rendita non di debito Irredimibili, ne leggete già nei post precedenti e ne potrete leggere presto anche nel quotidiano trentino ilT. #ItaliaViva#italiavivatrento#italiavivatrentino
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STATI UNITI D’EUROPA:LA POLITICA ESTERA CHE VOGLIAMO!
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 6 Maggio, 2024 @ 12:34 pmHenry Kissinger ebbe a dire: “Ma … qual è il n. di telefono dell’UE…”
.Noi “europei-geografici” dobbiamo diventare “europei-politici”: allora l’UE, diventata Stati Uniti d’Europa, avrà il suo n. di telefono, il suo esercito, la sua politica estera.
In Italia, chi si oppone formalmente e/o sostanzialmente a questa maturazione? Chi, contando sulla disattenzione dei molti non-votanti e di alcuni restanti-votanti, ha conseguito una maggioranza locale, una visione locale, un potere locale, un ruolo solo locale.Si tratta di persone che dichiarano “Votatemi ma io non andrò a Starsburgo e a Bruxelles” per tre motivi:
1) vogliono continuare a presidiare il loro piccolo spazio locale e localistico;
2) non accettano in UE il confronto su temi concreti con persone ben più preparate di loro, così come in Italia non accettano il confronto su questi temi con Matteo Renzi;
3) non hanno capito che di fronte alla evo-in-rivoluzione dei continenti, l’autarchia politica sarebbe la fine di ogni potere, anche locale, che resterebbe il “potere sul nulla”. #ItaliaViva#italiavivatrento#italiavivatrentino


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CAMPAGNA ELETTTORALE PER LE ELEZIONI UE: IL GOVERNO RECLAMIZZA ALLA TV DI STATO I NUOVI TITOLI DI DEBITO “VALORE” RISERVATI AGLI ITALIANI? NON E’ TUTT’ORO QUEL CHE RILUCE!
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 4 Maggio, 2024 @ 5:30 amLe tre caratteristiche di queste nuove emissioni evidenziate dalla TV di stato sono
• “valore”
• “riservati agli Italiani”
• “attrazione volontaria della finanza privata italiana verso il nostro settore pubblico”
ma distraggono dal concetto fondamentale: LA LORO EMISSIONE CONTINUA AD AUMENTARE IL LIVELLO DEL DEBITO PUBBLICO.
Di che masse di denaro stiamo parlando? Cifre in migliaia di miliardi di Euro, non aggiornate e largamente arrotondate perchè l’importante è capire il loro rapporto:
Finanza privata italiana … 5000
… cui nei conti c. bancari 1500
Debito pubblico italiano … 2850
.. di cui in scadenza annuale 400
Noi pensiamo invece che occorra di attrarre volontariamente la finanza privata (COMPRESA QUELLA ESTERA!) verso il nostro settore pubblico SENZA AUMENTARE, ANZI, DIMINUENDO IL LIVELLO DEL DEBITO PUBBLICO, attraverso un nuovo strumento: l’emissione di TITOLI PUBBLICI IRREDIMIBILI DI RENDITA NON DI DEBITO.
– I Titoli Pubblici Valore sono “di debito”, cioè la loro sottoscrizione aumenta il debito pubblico; a scadenza devono essere rimborsarti o rinnovati: rispettivamente riducendo la finanza pubblica o senza aumentarne il livello.
– I Titoli Irredimibili Rendita non prevedono il rimborso a scadenza ma garantiscono un rendimento migliore degli attuali titoli di debito. L’investitore attua uno swap finanziario: cede capitale e riceve una rendita.
– I Titoli Irredimibili Rendita non sono di debito, perché alla loro emissione il Tesoro esclude espressamente il diritto al loro riscatto
– Gli Irredimibili hanno un tasso in parte fisso e in parte variabile, il che mantiene al giusto livello il loro valore di mercato alla borsa valori.
– Quando l’investitore vuole rientrare in possesso del capitale investito, li offre in vendita in borsa valori, dove può anche trovare, fra i compratori, come un qualsiasi acquirente, anche lo stesso Tesoro.
– Per il Tesoro, il maggiore esborso per i maggiori interessi corrisposti è più che compensato dalla cessazione dei rimborsi in linea capitale.
– Se emessi in sostituzione (sempre volontaria!) delle tranche di debito pubblici in scadenza, riducono il livello del debito pubblico. Ogni nuova emissione (cioè, non in sostituzione di tranche di titoli di debito in scadenza) aumenta la liquidità del Tesoro senza aumentare il livello del debito pubblico.
– Il contenimento del debito pubblico migliora lo spread e quindi riduce il costo sui loro “cugini” titoli di debito.
– 2020: una grande banca italiana ha emesso 1,5 miliardi di propri Irredimibili ricevendo richieste di acquisto per 6 miliardi.
– Gli Irredimibili pubblici sono tassati la metà degli irredimibili privati (bancari).
– Gli Irredimibili possono anche essere europei, ad esempio emessi dalla UE, e in futuro dagli STATI UNITI D’EUROPA.
Per maggiori dettagli, si veda il libro qui sotto edito nel 2020.
Riccardo Lucatti, Responsabile del Tavolo di lavoro Finanza ed Economia mista – ITALIA VIVA TRENTINO


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3 MAGGIO 2024: INTERVISTA DI MATTEO RENZI AL QUOTIDIANO NAZIONALE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 3 Maggio, 2024 @ 4:00 pmSenatore Matteo Renzi, perché ha detto che Giorgia Meloni si è candidata alle Europee di giugno per sfiducia nel suo gruppo dirigente?
«Perché la Presidente del Consiglio deve governare l’Italia, pensare agli stipendi, alla sanità. Non stare in campagna elettorale. La campagna deve farla il tuo gruppo dirigente, se ti fidi. Nel 2014 da premier ho preso il 41%, ma non mi sono candidato. Meloni si candida per avere qualche punto percentuale in più, utile per regolare i conti con Salvini. Che tristezza questo modo di fare politica: non vuole contare in Europa, le basta contarsi in Italia».
La Premier e tutti gli altri leader candidati hanno annunciato che non andranno in Europa se eletti. Lei ha promesso che lo farà: è una risposta a Prodi per il quale rifiutare il seggio è una ferita alla democrazia?
«Più che una ferita la definirei una truffa. Chi si candida per il Parlamento europeo sapendo che non ci andrà sta rubando il voto degli elettori: ladri di democrazia, ecco cosa sono i vari Tajani, Schlein, Meloni».
La sua candidatura, dunque, non serve ad attrarre voti. Perché scende in campo?
«Da mesi dico che sono preoccupato per il futuro dell’Europa. II mondo sembra impazzito, scoppia una guerra al mese, l’equilibrio geopolitico è saltato. Noi abbiamo una lista che racconta un progetto, quello per gli Stati Uniti d’Europa: e per questo progetto anche io mi rimetto in gioco pronto a lasciare le mie comode certezze romane».
Per quale motivo si è candidato in tutte le Circoscrizioni, tranne in quella del Nord Est?
«È stata una scelta fatta insieme agli amici della lista. Faremo comunque bene anche al Nord-Est e io non mancherò di girare per il collegio che è cruciale, perché la sfida è con Salvini che dice ‘meno Europa’. Ma siamo impazziti? Oggi dire ‘meno Europa’ significa dire più Cina. Le aziende del Nord Est che esportano e che hanno goduto della legge su Industria 4.0, che ho preparato assieme a un’emiliana doc quale Federica Guidi, sanno benissimo che serve più Europa. Ma un’Europa vera. Politica e non burocratica. Ecco perché chi si candida deve andare a Strasburgo: servono politici di primo piano, non burocrati».
Forza Italia e Azione vi contendono i voti dei moderati. lv ha fatto l’accordo con Emma Bonino per superare lo sbarramento del 4%?
«Noi supereremo lo sbarramento, sì, e purtroppo questo non accadrà ad altri. L’accordo con Bonino non nasce dalla paura del quorum, ma dalla condivisione del sogno: gli Stati Uniti d’Europa sono il sogno di più generazioni. È arrivato il momento di realizzarli. E io sono grato a Emma Bonino per aver lanciato il progetto per prima».
Dopo le Europee vi separerete?
«No. Lavoreremo insieme in Europa. In Italia siamo partiti diversi, ma insieme saremo decisivi per le prossime elezioni politiche del 2027».
Alle regionali in Basilicata il centro è andato molto bene. Non sarebbe il caso di mettere da parte i rancori per costruire con Azione un’alternativa al centrodestra?
«Non deve chiederlo a noi. Noi lo abbiamo fatto insieme a +Europa, ai Libdem, ai socialisti e altri. II rancore non è una categoria della politica e l’abbiamo superata. Calenda invece no, ha preferito una corsa in solitaria. Vedremo che cosa ne penseranno gli elettori: nel nostro simbolo c’è un progetto, gli Stati Uniti d’Europa, nel suo un cognome; noi se saremo eletti andremo in Europa, lui no. Le differenze ci sono, i cittadini decideranno».
Prevede una conferma della maggioranza Ursula o serviranno i voti di Meloni?
«Meloni cercherà comunque di stare dentro alla maggioranza. Ma io spero che non si chiami Ursula: maggioranza Mario suona meglio».
Pensa che in Europa ci sia bisogno di Draghi? Solo alla guida della Commissione?
«Alla Commissione andrebbe benissimo, ma anche al Consiglio. L’importante è che sia in squadra. Abbiamo bisogno di leader che sanno stare in Europa. Non persone che prendono i voti e poi scappano».
L’8 e il 9 giugno si vota anche per il sindaco di Firenze. Italia viva corre in solitaria con Stefania Saccardi: ma con quali prospettive?
«A Firenze, ma anche a Prato, Scandicci, Montecatini porteremo il Pd al ballottaggio. O vinceremo noi o saremo decisivi. Vedrà»

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