TRA MANGANELLI E SUSSIDI LO SPAZIO È AL CENTRO
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 28 Febbraio, 2024 @ 9:19 amCosa insegna il risultato delle Regionali in Sardegna?
Ha perso Giorgia Meloni.
Lasciate stare i discorsi di chi dà la colpa a Salvini, chi a Solinas, chi a Truzzu, chi al destino cinico e baro. La Premier ha imposto con tracotanza un proprio uomo al posto del Governatore leghista uscente. E l’ha fatto con lo stile di chi dice: o con me o contro di me. Anzichè scegliere un nome credibile ha candidato uno dei fedelissimi che le dicono sempre di sì ma che non sono apprezzati dalla gente. Del resto un Sindaco che si fa sconfiggere di diciotto punti in casa propria qualche problemino deve averlo.
Vedrete: saranno gli yesman di cui si circonda a rovinare Giorgia. Fino ad oggi lei non aveva mai perso una sfida. Anche quando era stata sotto il 4% alle Europee del 2014 o era rimasta fuori dal ballottaggio del comune di Roma nel 2016, aveva raccontato come un successo persino la propria sconfitta. Oggi non può. Oggi lei ha un nemico: la realtà. Meloni ha preteso di decidere sulla Sardegna e la sua decisione ha portato la coalizione a perdere. Vediamo come reggerà la botta anche sotto il profilo psicologico. L’impressione è che i guai siano appena iniziati.
Ha vinto l’alleanza tra Pd e Cinque Stelle. Il PD non strappava una regione alla destra dal 2015, ripeto dal 2015. Allora il PD governava in 16 regioni su 19 e in due province autonome su due. Ma per qualcuno era un PD che non andava bene, troppo centrista. O troppo vincente, chissà. Oggi Elly Schlein ha vinto la sua scommessa concedendo a Giuseppe Conte di portare a casa la guida della regione per la prima volta nella storia del Movimento, nonostante un risultato di lista attestato al 7%.
Mentre è giusto tributare i complimenti alla neo-governatrice Alessandra Todde, perché chi vince ha sempre ragione, si pone un grande tema: e adesso? L’alleanza Cinque Stelle-PD è davvero definitiva e irreversibile? Questo vorrebbe dire ad esempio fare gli accordi per le amministrative non solo a Bari ma anche a Firenze, in Basilicata, in Piemonte. Tutto molto interessante.
Con la destra per la prima volta KO e la sinistra che si riunisce sotto le insegne grilline, si apre uno spazio fantastico al centro. Non è facile fare la differenza alle Regionali, con un turno secco. Ma alle comunali si può fare. E soprattutto alle Europee si deve fare.
Si alza la domanda politica di chi non vuole i manganelli di questa destra e i sussidi di questa sinistra. Di chi non vuole che governino i sovranisti a destra o i giustizialisti a sinistra. E alle Europee, in una sfida senza coalizioni, in una consultazione che non risente del ricatto morale del voto utile, il voto è più libero che mai. Sapendo che ogni voto conta. Se tremila voti di differenza tra Todde e Truzzu ci spingono in un quadro politico nuovo, alle Europee ci sarà da lottare per ogni singola preferenza. E vedremo chi avrà la forza e i candidati per farlo.
EDITORIALE Il RIFORMISTA 28.02.24
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MARIO DRAGHI E I TITOLI IRREDIMIBILI
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 28 Febbraio, 2024 @ 7:12 amSintesi dei suoi interventi a Gand alla riunione informale dei ministri delle Finanze europei, (tratto da Euractiv, Simone Cantarini).
Inizia
– I Paesi devono pensare non solo a dove acquistiamo i beni, ma anche da chi.
– l’Ucraina sarebbe uno dei membri più grandi dell’Unione europea, con tante risorse ma anche con un enorme bisogno di ricostruzione dopo la guerra.
– La fase di profondo cambiamento che sta caratterizzando l’ordine economico globale a causa dei conflitti, della pandemia e del cambiamento climatico, porta con sé profonde sfide in termini di politica economica.
– L’Unione europea si trova in una fase critica ed è ora necessario che si unisca per diventare uno Stato.
– E’ probabile che si presentino shock di offerta negativi più frequenti, irregolari e ampi che emergeranno 1) da nuove frizioni nell’economia globale; 2) dalle politiche economiche che metteremo in atto per mitigare queste frizioni.
– E’ necessario un cambiamento nella strategia di politica economica complessiva per stabilizzare il potenziale di crescita e ridurre la volatilità dell’inflazione.
– Il cambiamento dovrà concentrarsi sul completamento delle transizioni in corso sul lato dell’offerta, ma anche sullo stimolo alla crescita della produttività, campo in cui una ampia adozione dell’intelligenza artificiale potrebbe essere d’aiuto.
– E’ necessario un mix di politiche adeguate a raggiungere questi obiettivi.
– E’ necessario un costo del capitale sufficientemente basso per anticipare la spesa per gli investimenti, una regolamentazione finanziaria che sostenga innovazione e riallocazione del capitale, e politiche di concorrenza che facilitino gli aiuti di Stato.
– Occorre il completamento dell’unione economica e monetaria attraverso un’unione fiscale di natura federale finalizzata a finanziare investimenti relativi alle sfide.
– La politica fiscale sarà chiamata a incrementare gli investimenti pubblici per soddisfare la gamma delle nuove esigenze, con i governi che dovranno affrontare le disuguaglianze in materia di ricchezza e reddito.
– La politica fiscale si troverà a dover svolgere anche un ruolo di stabilizzazione, precedentemente attribuito alla politica monetaria.
– La globalizzazione ha fallito nel diffondere i valori liberali di democrazia e libertà, che ha indebolito nei Paesi che ne erano stati i principali sostenitori, finendo per alimentare la crescita di forze che guardano maggiormente alla dimensione interna.
– Negli ultimi anni si sono verificati molti cambiamenti profondi nell’ordine economico globale. Una delle conseguenze è che in Europa si dovrà investire una quantità enorme di denaro in un tempo relativamente breve … e non si riferisce solo al denaro pubblico, ma anche al risparmio privato: come verrebbero mobilitati questi risparmi privati in misura molto maggiore rispetto al passato.
Finisce.
Sono parole che sia pure indirettamente confermano una mia proposta. Infatti, da qualche anno – in un libro e spesso ancora in miei recenti scritti – ho proposto come attirare volontariamente la ricca finanza privata italiana (ed estera!) verso il nostro settore pubblico con l’emissione di TITOLI PUBBLICI IRREDIMIBILI RENDITA NON DI DEBITO.
Cito alcuni dati finanziari italiani (in miliardi di Euro, stime al giugno 2024):
– Debito pubblico 2.950.
– Ricchezza finanziaria privata (c/c bancari) 1.600
– Ricchezza finanziaria privata (altre forme) 3.700
– Totale ricchezza finanziaria privata 5.300
– Ricchezza immobiliare privata 5.700
– Totale ricchezza privata 11.000.
Orbene, l’emissione di TITOLI PUBBLICI IRREDIMIBILI realizza semplicemente uno swap-scambio finanziario, in quanto si scambia un capitale con una rendita.
Se i titoli prevedono l’espressa esclusione del diritto di riscatto ma non la possibilità che il Tesoro si proponga acquirente e eventuali liberi venditori, la loro emissione
– rende questi titoli classificabili di rendita e non di debito;
– attrae VOLONTARIAMENTE verso il nostro settore pubblico la finanza privata italiana ed ESTERA;
– riduce il debito pubblico e contemporaneamente aumenta la liquidità del Tesoro;
– migliora i flussi finanziari, in quanto i maggiori esborsi per i maggiori rendimenti sono più che compensati dai cessati rimborsi in linea capitale;
– migliora lo spread riducendo il costo del nostro debito pubblico;
– frena il ricorso dei privati all’acquisto delle pericolose criptovalute.
E localmente, con l’emissione di BOC-BOP-BOR Buoni Ordinari Comunali-Provinciali-Regionali, titoli di debito ex art. 35 della L. 23.12.94 vincolati all’esecuzione di OOPP, con durata non inferiore a 5 anni, rendimento +1% rispetto ai titoli del Tesoro, convertibili in azioni della relativa società di scopo.
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FINANZIAMENTO E GESTIONE DELLA NUOVA CABINOVIA TRENTO-MONTE BONDONE.
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 27 Febbraio, 2024 @ 4:11 pmUn quotidiano locale di oggi (ilT, 27 febbraio 2024, pagina 21) riporta un articolo sulla diversa possibile classificazione dell’impianto (servizio pubblico locale di rilevanza economica; servizio di interesse economico generale; trasporto pubblico locale) in modo che una eventuale componente privata o la SpA titolare dell’opera possa o meno ricevere dall’Ente pubblico delle “compensazioni” ai risultati gestionali-finanziari.
Ripeto qui quella che è la mia proposta sin dall’inizio dell’attuale “tornata di ragionamenti” su come finanziare e gestire l’infrastruttura.
La mia ipotesi è che si faccia realizzare l’opera da una SpA comunale multiservizi nella quale confluiscano anche due esistenti Spa comunali in forte utile annuale, tal che con le rilevanti risorse (inutilmente) oggi versate all’Erario a titolo di imposta sull’utile di bilancio, si possa domani (utilmente) assai più che pareggiare l’eventuale perdita gestionale dell’impianto. Inoltre, una gestione fortemente in attivo del sistema multiservizi, potrebbe più facilmente attrarre la finanza mancante.
Quanto al reperimento del capitale ancora mancante per la realizzazione dell’investimento, si potrebbe esaminare l’ipotesi che un ente pubblico emetta Titoli di Debito BOC-BOP (Buoni Ordinari Comunali/Provinciali) ex art. 35 della L. 23.12.1994 i quali hanno durata non inferiore a cinque anni, un rendimento superiore di un punto rispetto ai titoli del Tesoro e sono convertibili in azioni della società di scopo che realizza l’investimento.
Non dico che si debba fare come sopra indicato, ma che almeno si affrontino e si approfondiscano gli aspetti che mi sono permesso di evidenziare.Riccardo Lucatti – Italiaviva Trentino
CETERUM CENSEO EUROPAM POLITICAM PERSEQUENDAM ESSE ovvero, per chi non ha studiato il latinorum, “Comunuque sia chiaro, sapete bene come la penso: dobbiamo realizzare una UE POLITICA.”
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CHERCHEZ LA FEMME? NO, CHERCHEZ L’ARGENT!
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 27 Febbraio, 2024 @ 4:07 pmC’est l’argent qui fait la guerre! …Ah mon français ! Il faut savoir que je ne l’ai appris qu’en facon du ski dan la Suisse avec de belles jeunes filles françaises, de nombreuses années ont passé (ma femme est informée).
Non mi riferisco alla sete di denaro, che pure è un motivo di molte guerre, bensì al denaro utilizzato per far fare le guerre, a quello che finanzia le guerre.
Ai petrodollari e ai gasdollari, ora si sono aggiunti i criptodoollari, cioè i denari ottenuti dalla vendita di cripstovalute, che seghuono utilizzi non tracciabili, ed il gioco è fatto.
Comunque se mi sbaglio mi corigerete.
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MARIO DRAGHI E I TITOLI IRREDIMIBILI
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 26 Febbraio, 2024 @ 8:35 amMIA LETTERA ODIERNA AD UN QUOTIDIANO DI TRENTO
“Al suo arrivo a Gand, alla riunione informale dei ministri delle Finanze europei, l’ex presidente della Banca Centrale Europea ed ex premier italiano Mario Draghi ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito alla situazione economica globale e ai prossimi passi che secondo lui bisognerebbe compiere in Europa. Draghi ha dichiarato:
“Come tutti sappiamo, negli ultimi anni si sono verificati molti cambiamenti profondi nell’ordine economico globale. Questi cambiamenti hanno avuto una serie di conseguenze. Una delle quali è chiara: in Europa si dovrà investire una quantità enorme di denaro in un tempo relativamente breve” … e non vedo l’ora di iniziare questa discussione per sapere cosa pensano i ministri delle Finanze e cosa stanno preparando su come finanziare queste esigenze di investimento. Qui non mi riferisco solo al denaro pubblico, ma anche al risparmio privato. Come verrebbero mobilitati questi risparmi privati in misura molto maggiore rispetto al passato. E non vedo l’ora di avere questa discussione”.
Sono parole che sia pure indirettamente confermano una mia proposta. Infatti, da qualche anno – in un libro e spesso ancora in miei recenti scritti – ho proposto come attirare volontariamente la ricca finanza privata italiana (ed estera!) verso il nostro settore pubblico con l’emissione di titoli pubblici irredimibili rendita non di debito.
Cito alcuni dati finanziari nostrani (miliardi di Euro, stime al giugno 2024):
– Debito pubblico 2.950
– Ricchezza finanziaria privata (c/c bancari) 1.600
– Ricchezza finanziaria privata (altre forme) 3.700
– Totale ricchezza finanziaria privata 5.300
– Ricchezza immobiliare privata 5.700
– Totale ricchezza privata 11.000
Orbene, l’emissione di titoli pubblici irredimibili realizza semplicemente uno swap-scambio finanziario, in quanto si scambia un capitale con una rendita. Se i titoli prevedono l’espressa esclusione del diritto di riscatto ma non la possibilità che il Tesoro si proponga acquirente e eventuali liberi venditori, la loro emissione
– rende questi titoli classificabili di rendita e non di debito;
– attrae volontariamente verso il nostro settore pubblico finanza privata italiana ed estera
– riduce il debito pubblico e contemporaneamente aumenta la liquidità del Tesoro;
– migliora i flussi finanziari, in quanto i maggiori esborsi per i maggiori rendimenti sono più che compensati dai cessati rimborsi in linea capitale;
– migliora lo spread riducendo il costo del nostro debito pubblico;
– frena il ricorso dei privati all’acquisto delle pericolose criptovalute.
Riccardo Lucatti, ITALIA VIVA -IL CENTRO – RENEW EUROPE
CETERUM CENSEO EUROPAM POLITICAM PERSEQUENDAM ESSE, ovvero, per chi non ha studiato il latinorum, “Comunque sia chiaro, sapete bene come la penso: dobbiamo realizzare una UE POLITICA.”
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MARIO DRAGHI E L’ATTIVAZIONE ( volontaria, n.d.r.) DELLA RICCHEZZA FINANZIARIA PRIVATA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Febbraio, 2024 @ 10:05 amAl suo arrivo a Gand, alla riunione informale dei ministri delle Finanze europei, l’ex presidente della Banca Centrale Europea ed ex premier italiano ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito alla situazione economica globale e ai prossimi passi che secondo lui bisognerebbe compiere in Europa. Draghi si è espresso così:
“Come tutti sappiamo, negli ultimi anni si sono verificati molti cambiamenti profondi nell’ordine economico globale. Questi cambiamenti hanno avuto una serie di conseguenze. Una delle quali è chiara: in Europa si dovrà investire una quantità enorme di denaro in un tempo relativamente breve” ha detto Mario Draghi … e non vedo l’ora di iniziare questa discussione per sapere cosa pensano i ministri delle Finanze e cosa stanno preparando su come finanziare queste esigenze di investimento. Qui non mi riferisco solo al denaro pubblico, ma anche al risparmio privato. Come verrebbero mobilitati questi risparmi privati in misura molto maggiore rispetto al passato. E non vedo l’ora di avere questa discussione”.
.
Da qualche anno in un libro e spesso nei miei post (anche recenti, cfr. ivi) ho proposto come attirare VOLONTARIAMENTE la ricca finanza privata verso il settore pubblico, con l’ulteriore funzione – fra l’altro – di fare una concorrenza legale e leale a quale illegale e sleale della corsa del risparmio privato verso le criptovalute.Come? Con l’emissione di TITOLI PUBBLICI IRREDIMIBILI RENDITA NON DI DEBITO.
F.to da me, aderente a ITALIA VIVA – IL CENTRO – RENEW EUROPE
CETERUM CENSEO EUROPAM POLITICAM PERSEQUENDAM ESSE, ovvero, per chi non ha studiato il latinorum, “Comunque sia chiaro, sapete bene come la penso: dobbiamo realizzare una UE POLITICA.”
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FEDERICA WOELK – ITALIAVIVA.
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Febbraio, 2024 @ 8:04 amCara Federica ti scrivo …
Ieri ho seguito con molto interesse la tua ottima relazione sui Balcani. Sai … dopo quella guerra, come volontario dell’Associazione Trento-Prijedor io sono stato molte volte nella Repubblica Serba di Bosnia a portare aiuti a quelle popolazioni. Ancora oggi, dopo tanti anni, c’è chi si ricorda di noi e si mantiene in contatto. Andavo là soprattutto in estate, e gli occhiali da sole che indossavo celavano la commozione che provavo nel vedere tanta distruzione, povertà, sconforto, tanti lutti. Ma questa mia è solo una premessa.
.Vengo alla tua relazione dalla quale mi pare di poter trarre – fra le tante – tre considerazioni:
1) Allargare l’UE – fatti salvi i principi fondamentali che stanno alla base della nostra “civiltà politica”: riunirsi non vuol dire omologarsi in tutto. La diversità arricchisce e stimola il confronto, non traccia confini;
2) mi è parso di capire che la nostra UE, quella attuale intendo, stia purtroppo attuando oggi nei confronti dei Balcani una politica un po’ tardiva e con poca convinzione (correggimi se sbaglio);
3) E’ mio timore che i – mi auguro pochi! – sovranisti ivi circolanti possano già essere nel mirino di chi – da Est – non vuole una UE allargata e forte.
.
Complimenti per come svolgi la tua missione europeista (stavo per scrivere “lavoro” ma usare questo termine sarebbe stato riduttivo!) e grazie per quanto ci hai ieri trasmesso.
F.to da uno che si era iscritto al Movimento Federalista Europeo quarantcinque anni fa.
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GUTTA CAVAT LAPIDEM: I TITOLI PUBBLICI IRREDIMIBILI
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 22 Febbraio, 2024 @ 5:43 pmBatti e ribatti … hai visto mai che che io, piccola goccia, non riesca a perforare la roccia dei negazionisti … negazionisti del ricorso all’emissisone di Titoli Pubblici Irredimibili Rendita!
I TITOLI PUBBLICI IRREDIMIBILI Sono Titoli
– rispetto ai quali il Tesoro non è tenuto a rimborsare il capitale, bensì a retribuirli con un rendimento maggiore dei consueti titoli redimibili; chi vuole recuperare il capitale, li vende nella Borsa Valori;
– il cui tasso di rendimento è in parte fisso e in parte variabile, il che ne mantiene il valore a livello non inferiore al 100;
– escludono espressamente il diritto unilaterale del Tesoro al loro riscatto, il che li fa riclassificare titoli non più di debito, bensì di rendita;
– aumentano la liquidità del Tesoro senza aumentare il debito pubblico;
– se emessi in sostituzione volontaria di tranche di titoli di debito in scadenza, diminuiscono il debito pubblico;
– attraggono volontariamente verso il nostro settore pubblico la ricca finanza privata italiana ed estera;
– rappresentano una valida risposta all’ammaliante e micidiale canto delle sirene Criptovalute;
– il maggiore esborso a fronte di maggiori interessi è più che compensato dal cessati rimborsi in linea capitale;
– quando il Tesoro ne vuole diminuirne la massa in circolazione, si presenta come loro libero acquirente nella Borsa Valori.
Nel 2020 una grande banca italiana ha emesso 1,5 miliardi di propri Irredimibili, ricevendo richeste di acquisto per ben 6,0 miliardi! E dire che gli Irredimibili pubblici sono tassati la metà degli Irredimibili privati (bancari).
Ed allora perchè no? Se non ora, quando?
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NEVICATE IN CALO? NO PROBLEM!
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 20 Febbraio, 2024 @ 3:05 pmEcco copia della mia lettera odierna ad un importante quotidiano di Trento:
Egregio direttore,
mi collego al rapporto “Clisi climatica, neve in calo del 41%” pubblicato a pagina 8 del Suo giornale di oggi, 20 febbraio 2024. Non mi soffermo sulla nota gravità di un fenomeno preoccupante sotto molti aspetti e vengo ad una proposta che potrebbe far fronte ad almeno per uno di essi: quello turistico. Elenco le circostanze alla fine delle quali esporrò la mia proposta:
– L’innevamento è in costante diminuzione.
– La Provincia spinge ad incrementare il turismo nelle stagioni “intermedie” (primavera e autunno) non ancora sature di turisti.
– Il cicloturismo e ciclo escursionismo sono in costante aumento anche grazie alla forte diffusione delle e-bike: si tratta di attività che possono benissimo essere svolte anche in primavera e autunno. La materia è regolabile secondo le indicazioni del CAI Centrale, Quaderni di ciclo turismo e ciclo escursionismo, reperibili in internet.
– L’Austria ha attivato da anni il Tirol Bike Safari (“safari” significa viaggio), mettendo in rete circa 750 km di ciclo discese e attirando masse notevoli di turisti “a pedali”.
La mia proposta.
– Far sì che la nuova cabinovia Trento – Monte Bondione inneschi la realizzazione del nuovo prodotto turistico a livello provinciale, il Trentino Bike Safari, con l’attivazione di un primo anello: Valle dell’Adige- Valle dei Laghi- Altogarda Trentino, nei due sensi di marcia.
– Si tratta infatti di vendere il prodotto turistico “nostri dislivelli” non solo per lo sci e per le gite estive, ma anche nelle altre due stagioni ed anche ad una nuova categoria di turisti.
– Quanto alle probabili perdite di gestione della prima fase di avviamento dell’impianto funiviario, basterebbe farlo realizzare da una SpA comunale multisevice che accorpasse anche SpA in forte utile di bilancio che oggi versano (“inutilmente”) al fisco statale importanti imposte sul tale loro utile di bilancio: così facendo si utilizzerebbe parte di quelle ingenti somme per pareggiare quell’eventuale iniziale sbilancio gestionale della cabinovia.
Riccardo Lucatti – Italia Viva Trentino
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LIBRI: DA TRENTO A RIVA DEL GARDA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 17 Febbraio, 2024 @ 7:37 pmIeri pomeriggio, un libro a Trento (v. post).
Oggi a Riva del Garda la “mia”Associazione Amici della Musica (“mia” in quanto partecipo al suo consiglio direttivo da 15 anni), per iniziativa della neo presidente Federica Fanizza, ha organizzato la presentazione del libro “L’OPERA DELLE PRIME DONNE” da parte dell’autrice, cantante e regista lirica STEFANIA BONFADELLI.
- “Opera” nel doppio senso di evento musicale teatrale e anche nel senso di iniziativa intrapresa, lavoro svolto, risultato ottenuto.
- – “Prime” nel doppio significato 1) di avere inaugurato l’accesso delle Donne al ruolo di cantanti liriche al posto di “evirati cantori”, in un mondo nel quale la parola “donna” si scriveva con la “d” minuscola; 2) di essere le principali protagoniste della scena.
- Mi ha colpito che la prima delle “prime donne” sia stata nel 1650 tale Anna RENZI. Ovviamente il cognome RENZI mi ha immediatamente colpito e ho intertretato la coincidenza come un ottimo buon auspicio per l’avvio di una nuova “opera”: l’ UE POLITICA alle prossime elezioni europee!
- E’ seguita la nostra Assemblea di bilancio nella quale si è approvato il bilancio consuntivo 2023 e si è delineato il piano dei concerti per il 2024, che comprende per giugno un concerto di STEFANIA NEONATO su fortepiano.
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