LIBRI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 27 Febbraio, 2018 @ 7:11 am

Detto altrimenti: libri                                            (post 3090)

Libro, il latino liber, termine che significa anche libero: sarà un caso? Chi ha detto “Se ho denaro mi compero libri, se ne avanzo, anche del cibo?” Grazie se voi, lettrici e lettori, mi aiutate a ricordare l’autore di questa frase.

download (1)Libri. Sugli scaffali, in doppia fila: quelli della seconda fila li ho collocati su di un’assicella di legno, un po’ più alti, così “si vedono” ed ho raddoppiato la capacità delle scaffalature. Poi ne arrivano altri, li poso di traverso, un po’ scomodi. Come a teatro: poltronissime, poltrone e loggione. I miei libri non sono catalogati. Cerco di tenerli raggruppati: il primo gruppo bene in vista … quelli che maggiormente amo, quelli che voglio prendere in mano anche se non è per (ri) leggerli. Gli altri, tendenzialmente, per categorie uniformi. Ma non è facile. Non è facile quando qualcuno di loro che ti interessa particolarmente s’imbosca e tu lo cerchi, lo cerchi fino a quando lo trovi … anzi: ne trovi un altro che pure ti stava a cuore avere sottomano. Così è successo ad “Autorità ed individuo” di Bertrand Russel un libretto che ho da 55 anni. Lo stesso vale per l’antologia inglese di Ida Lori, ed. del 1956, Lire 1.000, un testo degli anni del mio ginnasio.

E poi ci sono quelli che tengo sul comodino. Attualmente sono: un’edizione della Lisistrata di Aristofane (in italiano!); “Come fermare il tempo” di Roberto Vacca; il citato Russel; “Nel nome dell’umanità” di Riccardo Petrella; “Così parlò Zarathustra” di Friedrich Nietzsche; “In bici dalla Siberia a casa” di Bob Lilwall. Dimmi cosa leggi e ti dirò chi sei? E allora provate un po’ a dire chi sono io!

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Domani, gruppo di lettura Librincontri di Mirna Moretti. Parlerò del libro a pedali (regalo di Mirna!), tanto per alleggerire il discorso, di un tizio che qualche anno fa, su una bici stracarica (60 kg!) ha pedalato decine di migliaia di km partendo in inverno dalla Siberia e via Giappone e Australia è poi risalito fino all’Inghilterra. Il citato Gruppo di lettura e il relativo post di Mirna e i libri della “sua” biblioteca mi portano a raccontare come io stesso, da qualche anno, da quando sono in pensione, non sia più la stessa persona. Nel senso che sto vivendo una nuova vita. Migliore. Ombre, libri … libri che prima erano solo ombre. Ora sono realtà, bellissima. Davanti a casa mia, oltre il fiume Fersina, anni fa un cantiere, illuminato la notte. E una notte, alzandomi …

 Ombre

La luce del cantiere

penetra la stanza

e disegna sulla parete

la danza delle foglie

incontrate

nel suo breve cammino.

Mobili dita

accarezzano i libri

a svegliare pagine assonnate

che s’aprono liete

all’invito.

E mentre le osservi

raccontare

le mille piccole fiabe

alla notte

ti sembra di rubare

ciò che avevi abbandonato

per la fretta di vivere

e che quindi da tempo

non era più tuo.

 

Grazie per avermi letto!

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SKI-POST

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 26 Febbraio, 2018 @ 3:35 pm

DETTO ALTRIMENTI? PAGANELLA POST!              (post 3089)

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Risalendo verso sud, vento alle spalle e … poca gente in pista!

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MAS, Memento Audere Semper, ricordati di osare sempre, diceva quell’uno … ed io dico MAS, Memento Andare Sempre … a sciare! Infatti ieri nebbia e ghiaccio ma  oggi … sole e piste molto buone! Un po’ freschino la prima discesa, quella verso nord, da Cima Paganella verso Fai … temperatura reale -17°, ma quella percepita (con il vento da nord in faccia: vento reale più quello che ti fabbrichi tu (vento relativo) = quello che conta, il vento apparente (si vede che sono un velista regatante!), non meno di -25°. Ragionpercui tuttaunaparola e tuttodunfiato arrivato al Bar Meriz, di corsa  a bere un caffè caldo al caldo!

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Poco dopo, scendendo dal versante opposto lungo la pista della Selletta, una cioccolata calda anch’essa alla Malga Zambana!

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         Verso il Brenta

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Ripreso calore, risalgo e vado a sciare con un mio quasi conterraneo nel senso che ‘l mi babbo è di Montalcino (Siena) e lui, Maurizio, di Grosseto, maremmano doc. E “noi” Senesi a Grosseto c’abbiamo una storia mica da niente: tanto per cominciare a Grosseto c’è il Cassero Senese, andate a vedere un po’ di che si tratta. Maurizio scia bene, solo che ha un difetto: l’età, dimolto inferiore alla mia, ma io ho un vantaggio, che scio quasi tutti i giorni, sicchè siamo andati d’accordo.

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      Là … dietro gli alberi, la Val di Non

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Sciando sciando con Maurizio s’è fatto il piano per domani e per … alcune biciclettate insieme in Maremma, fra qualche mese! Ad esempio, base all’Agritur Giuncaine (5 km nell’entroterra di Castiglione della Pescaia), e poi un giorno a Cala Violina; un giorno al Parco dell’Uccellina; un giorno al Lago dell’Accesa; un giorno a Montenassi; un giorno sull’Amiata; etc.. Solo che. Solo che Maurizio oltre a quel difettaccio dell’età di cui vi ho già detto, ne ha un altro: è atleta di triatlon e s’un mi aspetta per me saranno dolori, Maremma bona!

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     Rami vestiti di gemme di ghiaccio

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Comunque domani si riscia, ore 09,00 all’igloo ai Prati di Gaggia: lui sale con la funivia quella che si sta in piedi, visto che arriva in auto dal suo hotel a Molveno e che io invece – in arrivo da casa a Trento – raggiungo in sci visto che parcheggio l’auto ad Andalo e salgo con la funivia quella che ci si sta seduti. Cosa? Dite che la mia gramma-sintassi non è perfetta? Lo so raga, scialla, lo faccio apposta: “a me mi” piace scrivere come facevano i latini quando scrivevano nella forma dei “sermones”, cioè scrivevano come si parlava… dai che mi ci diverto!

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.6 FEBB 14. (6)

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P.S.: Neve? Quest’anno non ci possiamo certo lamentare, anche se  la nevicata di qualche anno fa, qui a fianco … dai che siamo ancora in tempo!

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FARE POLITICA O FARE DEMOCRAZIA?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Febbraio, 2018 @ 10:40 pm

Detto altrimenti: io “faccio democrazia”     (post 3088)

 

downloadDi questi giorni, molte manifestazioni di piazza contro il fascismo e i suoi eredi. Sottoscrivo. Ma il fascismo non è solo camicia nera, manganello e olio di ricino: è anche violazione delle leggi che stanno alla base delle leggi e dei comportamenti democratici: ad esempio, violazione degli Statuti che regolano, su piani diversi, la vita civile democratica. Gli Statuti … ben studiati, ben architettati, democraticamente coerenti e poi … ben  impunemente e “democraticamente”  violati!

E il primo, più importante “Statuto” spesso violato, soprattutto e innanzi tutto nello spirito  e poi talvolta anche nella lettera  della sua legge è la nostra Costituzione: siamo “fondati” sul lavoro, sulla famiglia, sulla parità di genere, solo per citare tre passaggi e “di fatto” molti non trovano lavoro, molti non possono permettersi il “lusso” di avere figli, molti devono insistere e ricorrere a leggi particolare per cercare di realizzare la parità di genere. Vi sono poi leggi che ad un certo punto della loro esistenza sono dichiarate incostituzionali: ma prima? Prima di quel momento cosa è successo? E’ successo che siamo stati governati aslla base di leggi incostituzionali e a coloro che le hanno concepite, emanate, promulgate non succede nulla. Evvabbè …

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Al di sotto del “Primo Statuto” tuttavia, ve ne sono poi altri, cosiddetti “minori” ma altrettanto vitali per la nostra vita democratica: ad esempio gli Statuti di partiti politici, associazioni Onlus, Associazioni sportive. Anch’essi talvolta platealmente violati … e qui accade il peggio: che non è la mancanza di una sanzione immediata, bensì la mancanza di una reazione immediata da parte degli aderenti a quelle entità sociali. Ecco, la “distrazione politica”, la “distrazione sociale”, la stessa che porta molti a non andare a votare! La distrazione delle masse, quella che consentì la vittoria del fascismo,  così bene documentata nell’ottimo libro di Gaetano Salvemini.

Dice … ma blogger, fai nomi e cognomi, cribbio! No raga … cosa credete … mi sono inventato tutto … lavoro di fantasia, io, lo sapete! facevo solo per dire … eccheddiamine!

Per quanto …

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LA TRUFFA DELLE FINTE PARTITE IVA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Febbraio, 2018 @ 10:08 pm

Detto altrimenti: nessun politico se ne è occupato in campagna elettorale. Vergogna!   (post 3087)

“La truffa delle …”:  in senso oggettivo, ovvero che le partite IVA sono state truffate; non in senso soggettivo, ovvero la truffa che avrebbero attuato loro!

Un amico due giorni fa mi racconta di un suo conoscente, professore universitario, 60 pubblicazioni, cinque incarichi (“a contratto”) in cinque università diverse, dichiarazione dei redditi di 15.000 euri (si, voglio scriverli così, euri!) l’anno. Quel professore è una (finta, nd.r.) partita IVA.

Alla TV Massimo Gramellini ha appena testimoniato una situazione simile di una laureata in medicina che opera in strutture diverse: stesso reddito. Quel medico è una (finta, n.d.r.) partita IVA.

Anni fa ero in Istria. Cado nel tambuccio di una barca a vela, il gancio di tenuta del portello mi apre un taglio di 20 cm. in una gamba. Vado a Trieste, in ospedale (quello vecchio, per carità … sennò mi querelano!). Mentre sto varcando il portone, mi sorpassa un giovane in blue jeans, sacco da montagna pendente da una spalla, scarpe da ginnastica. Mi ricoverano in una specie di sotterraneo (tubi e cavi elettrici al soffitto, a vista), su un lettuccio separato dall’ambiente da (ipocrite) paratie mobili: “Ora viene il nostro consulente e la ricuce”. Ricordo la parola: “consulente”. Poco dopo arriva il consulente: il ragazzo di prima. Con estrema cura e maestria mi ricuce (25 punti). Oggi quella ferita nemmeno più di distingue. Quel chirurgo è una (finta, n.d.r.) partita IVA.

Telefono alla mia compagnia di assicurazioni on line: “La preghiamo di restare in linea: i nostri consulenti Le risponderanno al più presto”. Quei tali sono tante (finte) partite IVA.

Ieri mi ero chiesto ed oggi ancor più mi chiedo: ma la vogliamo smettere con quella ipocrisia delle finte partite IVA? Io stesso, per anni, Direttore Generale. Poi, lo stesso lavoro, ma con partita IVA: una partita IVA con un solo, unico cliente. Ma si può? Ora io sto lottando per gli altri non per me: infatti ora, anzi da qualche anno, io sono un V.I.P.-Vecchietto in Pensione: non sono quindi in conflitto di interessi (personali) con la battaglia che sto conducendo.

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TEMPO PAZZO IN ARRIVO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Febbraio, 2018 @ 6:24 pm

Detto altrimenti: “ ‘l temp, le done e i siori i fa quel che i vol lori!     (post 3086)

 

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        Oggi, Malga Zambana

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Vecchio proverbio trentino ad indicare che al tempo, alle donne ed ai signori non si comanda. Esiste anche una seconda versione che alle donne sostituisce … be’ lasciamo perdere, vi dico solo che vuole indicare che non si comanda nemmeno a certi bisogni fisiologici … ci siamo capiti.

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        Oggi, verso Andalo

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Ma cosa sta succedendo qui in Trentino e non solo? Ve lo dico subito. Oggi in Paganella verso le 14,00 lo zero termico era verso i 1500 metri e sciando si sudava. Sole pieno, piste ottime. Per domani, domenica, sono previste nevicate leggere con temperature di poco sotto lo zero. Ma lunedì, con il ritorno del sole la temperatura percepita a Cima Paganella (m 2125) sarà di 30 (trenta) gradi sotto lo zero! Uao!!

Io sono stato diffidato da moglie e figli a non andare e invece … ma ve lo immaginate lo spettacolo? Domani gli alberi si copriranno di gemme di neve, poi il freddo! I boschi diventeranno foreste di cristalli ed io a casa? Quando mai!? Devo assolutamente andare ad assistere e a ritrarre uno spettacolo rarissimo, in prima fila, naturalmente.

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Solo per spiegarmi meglio, ecco una foto del gennaio 2015: ho ragione o no ad andare in montagna lunedì?

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IL 4 MARZO SI AVVICINA: PER CHI VOTARE?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 23 Febbraio, 2018 @ 2:05 pm

Detto altrimenti: ecchè … devo dirvi tutto io? Ma quando mai …!   (post 3085)

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                   C’era una volta …

Nel nostro passato remoto politico esisteva l’identificazione di un blocco sociale con il rispettivo partito: operai da una parte con il loro partito; borghesi dall’altra con quell’altro, etc.. Oggi ogni blocco si è aperto in più sotto-blocchi ed è conseguentemente venuto meno il rapporto-legame diretto fra ogni sotto-blocco ed “un” partito, per cui il rapporto sotto-blocco/partito non deriva più da un comune vissuto bensì da giudizi di gradimento, soggettivi, labili, superficiali. Da qui il cambiar partito di volta in volta da parte di tanti elettori; il cambiar partito da parte di circa 650 parlamentari (fra le due camere!); il cambiare obiettivi da parte dello stesso partito (“UE no; forse; si ma; si, sono cambiate le condizioni”).

Il populismo. A questo punto, per recuperare il rapporto con l’elettorato i partiti fanno riferimento a “tutto il popolo”, cioè cadono nel populismo: a chi non farebbe piacere non pagare il bollo dell’auto, le tasse universitarie, il canone TV, le tasse sulla prima casa; ricevere il reddito di cittadinanza, e chi più ne ha più ne metta!?

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Per chi ho votato? Sono un conservatore di sinistra: non condivido alcune delle mie idee …

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Le ideologie, quelle istanze che tendevano a dare valore a qualcosa, sono morte. E quand’anche sento dire “stai con noi perché abbiamo gli stessi valori” mi viene in mente che il valore si identifica come tale, cioè come valore, per essere “tutto ciò che non è”. E non mi basta. Ora mi chiedo: come ragionerà e voterà la gente, la maggior parte della gente che non ha certo studiato “filosofia della politica”? Probabilmente molti non andranno a votare (e invece mi auguro che siano pochi!); altri sceglieranno per esclusione: “Quello no, quell’altro nemmeno, etc.. non mi resta che questo”. Altri ancora, infine, voteranno … come? Non lo so, scusate … ecchè? Devo dirvi tutto io? Ma quando mai …!

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FOTOPOST

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 23 Febbraio, 2018 @ 8:13 am

Detto altrimenti: avrei voluto parlarvi dell’….     (post 3084)

…. dell’ultima trumpata: le armi ai professori e ai bidelli per difendersi dalle stragi nelle scuole! Ma poi mi sono detto: se pubblichi post seri forse finisci per stancare le tue lettrici ed i tuoi lettori, ed allora dai … alleggerisci il tuo blog con qualche foto, e non insistere

  • a dire che molti cittadini USA si sono bevuti il cervello;
  • a dire che nemmeno un cane muove la coda se non gli dai un osso o se non gli fai una carezza, ed allora tutta questa insistenza per far vendere armi e F35 … che mi rappresenta?
  • A dire che dire che solo se riusciremo a realizzare gli SUE-Stati Uniti d’Europa potremo avere “voce in capitolo” (chi mi sa dire da dove deriva questa espressione? Io lo so, ma voglio vedere chi altro lo sa);
  • a pubblicare questi post seri, come quello precedente dove parli di ornitologi ma in realtà ti riferivi agli immigrati che lo si era capito che ti credi che noi si dorma sul fico?
  • A dire che paesi dell’UE non possono scipparci posti di lavoro con il dumping fiscale (le regole dell’UE simul stabunt vel simul cadent, o le accetti tutte o sei fuori);
  • a criticare chi invece di valutare ha tirato a sorte la sede dell’agenzia del farmaco che noi  non li stra-paghiamo certo per “tirare a sorte” che sarebbe bravo anche un bambino eccheddiamine!

Smettila, dai, alleggerisci, alleggerisci! Ed allora sì …  va bene, scialla raga, calma che alleggerisco con qualche foto, eccovi accontentati:

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La … pianta del condominio!

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.Acqua che scivola

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E che ne dite di questa acqua che scivola?

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Serenata in bianco e nero

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Merlo in bianco e nero (stesso giardino di prima, qualche giorno dopo)

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Dalla Paganella verso il Grostè ….

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… e verso il lago di Garda

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The End,  per ora!

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ORNITOLOGI IN PAGANELLA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 22 Febbraio, 2018 @ 4:58 pm

Detto altrimenti: a due passi da casa …   (post 3083)

sdr.

Ebbene sì, anche oggi tre ore me le sono sciate. Nevicatina leggera, meno gente sulle piste, assenza di vento, visibilità buona, piste ben battute, una spolveratina di neve fresca non guasta anzi … …. Una risalita, fra le tante, con l’unica vecchia seggiovia a due posti, di quelle di sti ani, di quelle c’era una volta: la Selletta. La seggiovia si ferma: una sosta per un qualche motivo, l’altoparlante annuncia “Ripartiamo subito”. In quell’intervallo, per ingannare il tempo, il mio compagno di risalita – uno sconosciuto – mi racconta una favola, eccola:

“C’era una volta un paese nel quale i cittadini stavano per andare a votare. Il capo di un partito, per raccogliere consensi, si inventò fantomatici nemici al fine di coagulare consensi a proprio favore contro costoro. Come nemici egli scelse gli ornitologi e in comizi separati andava promettendo a tutte le categorie economiche e sociali la stessa cosa: “Se andrò al governo, non darò un soldo agli ornitologi se non prima avere soddisfatto le vostre esigenze”. Le singole categorie, di volta in volta, lo applaudivano, solo che non avevano capito l’inganno della promessa, ovvero che quel tale aveva fatto intendere loro che avrebbe preso i denari destinati agli ornitologi per dirottarli in loro favore. Ma la realtà non era così: infatti la promessa era di soddisfare prima le loro esigenze (se e come fosse stato possibile) e solo dopo pensare eventualmente agli ornitologi. Soddisfare le loro esigenze con quali denari? Secondo quel tale – forse – con i denari sottratti agli ornitologi, ma in realtà egli comunque non aveva assunto questo impegno. Ora, il bilancio di quello stato era composto da centinaia di voci di spesa, per cui, nella migliore delle ipotesi (la più favorevole a quelle singole categorie) se proprio loro fossero state messe “davanti” agli ornitologi nell’ordine delle priorità di spesa, probabilmente sarebbero passate – ad esempio – dalla priorità n. 57 alla priorità n. 56, non certo alla priorità n. 1. Ma questo quelle categorie non lo avevano capito. Certo che un risultato quel tale lo ottenne: quello di scatenare l’odio di tutti contro gli ornitologi”.

Ma … ecco … la seggiovia si rimette in moto, arriviamo alla Selletta: il mio compagno di seggiovia scende e si lancia in un battibaleno verso Fai. Io devo scendere ad Andalo, dove ho l’auto. Chissà chi era … forse un ornitologo egli stesso!

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TRENTINO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 22 Febbraio, 2018 @ 7:18 am

Detto altrimenti: spazi e tempi a portata di mano …. (post 3082)

Ieri riguardavo foto di tre anni fa. C’era stato un lungo intervallo fra la fine della stagione a pedali e l’inizio dei quella con gli sci: metà novembre – metà dicembre! Evvabbè …

14 nov 2014.

          Metà novembre

Nato a Genova, abitavo a Monza, lavoravo a Milano. Gli ultimo dieci anni, tre ore di traffico al giorno per a/r casa lavoro. Monza: bella, il parco ma. Ma Milano troppo lontana … quei 17 km in 75 minuti di guida all’ultimo sangue. Monza troppo vicina a Milano, appunto. Pensate: un giorno parto in bicicletta, Lago di Como, Rifugio Roccoli Loria a 1400 m., 4 ore a pedali. Mi raggiunge la famiglia in auto, pranziamo, ritorno in auto tutti anche la mia bici – sul tetto – 4 ore causa code: ma si può? Era l’anno che l’Inter vinse il campionato prima della sua fine. Io sono Sampdoriano ma questa è un’altra storia. Trent’anni fa chiamato a lavorare in Trentino? Di corsa!!

18 dic 2014

         Metà dicembre

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Trento: prima domanda … pratichi sport? Si, sci e bici. Allora qui ti troverai bene. Uao! Arrivai prima io solo, poi la famiglia. Primo viaggio, io, la mia Alfetta, la mia bici nel bagagliaio. Un’occhiata alla cartina, si, salgo il Bondone via Sardagna. Poi rientro via Lago di Cei. Solo che la discesa era troppo bella e veloce, salto il bivio, mi ritrovo nella valle dei Laghi, vedo un cartello “Riva del Garda km …”. Dove sono? Chiedo info. Mi dice: “Lu l’è bravo di fare ìl Bondon?” Acc … dietro front, rientro a Trento Via Cadine, non finiva più … chi non ha testa …

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DEMOCRAZIA, ATTO QUARTO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 20 Febbraio, 2018 @ 10:02 pm

Anteprima

 

sdrQuesta mattina sono stato quasi quattro ore a sciare in Paganella. A Trento, nebbia bassa ma venticello da nord: noi “vecchi” volponi del clima locale, vecchi anche senza le virgolette, non ci siamo fatti ingannare e siamo saliti ad Andalo. La corsa alla prima cabinovia: quelle che ti sembrano tante persone … poi – sulle piste –  nelle prime due-tre ore  si distribuiscono, non intralciano, anzi, vi sono alcune piste addirittura dimenticate dalla folla e non vi dico quali! Poi, quando l’affollamento e le code agli impianti aumentano, un trucco: ti piazzi alla risalita della stazione intermedia della funivia: c’è sempre qualcuno che scende e tu riesci sempre a risalire sena aspettare troppo tempo. In questi giorni fa freddo, la neve si mantiene ottima anche a quote basse, la battitura delle piste con i gatti delle nevi “dura” ben oltre le prime sciate. La neve “tiene”, non serve spigolare, meglio lasciarli andare, lasciarli scorrere questi sci: sei più veloce e ti stanchi meno. Stancarsi? Noi “veci straza piste”? Quando mai? Un caffè alla Malga Zambana, un altro alla Malga Lovara e via!

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Un suggerimento alla società di gestione degli impianti di risalita: si potrebbe predisporre un corridoietto di accesso alle cabinovie riservato alle mamme con carrozzina e alle file di mini-bimbi accodati dietro un maestro di sci, bimbi che rischiano di essere soffocati dalla folla e di perdere il contatto con la loro guida. Grazie.

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Fine dell’anteprima. Ora possiamo cominciare.

Rientrato a casa a Trento per pranzo (ore 13,00), mi sono detto: ecchè, non lo scrivi oggi un post serio? Massì … dai … dai che tanto lo sanno tutti che zitto un ci sai stare! E allora ecco DEMOCRAZIA ATTO QUARTO

Detto altrimenti: art. 1 della nostra Costituzione: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”     (post 3081)

Siamo una Repubblica, e su questo non ci piove. Fondata sul lavoro: e già qui … La sovranità etc …

Ecco, ragioniamo un po’ su questo terzo aspetto: sulla titolarità della sovranità. Secondo l’articolo citato non esiste democrazia diretta, bensì è prevista una democrazia basata sulla sovranità esercitata nelle forme etc. cioè attraverso i partiti politici. Ed ecco perchè io sono sospettoso verso quegli “agglomerati” (associazioni, movimenti, partiti, etc.) che dichiarano di essere semplici portavoce della democrazia diretta del popolo, se non altro perché – a parte il necessario rispetto del dettato costituzionale – il popolo non esiste o almeno, non esiste “la” volontà del popolo: infatti esiste la volontà dei singoli partiti che sono espressione, ognuno, della volontà di “una parte” di popolo.

Il popolo unitario è esistito solo sotto il fascismo: partito unico, popolo unico, acclamante. Gli altri in carcere o in esilio, tanto non sono popolo.

E poi, a me non serve solo un semplice “portavoce”, ovvero chi sin d’ora dichiara che “se sarò eletto sarò la vostra voce”: infatti a mio sommesso avviso serve un governo che sappia agire anche d’iniziativa all’interno dell’idea e dell’ideologia che lo ha animato sin dal momento della sua costituzione ed elezione al potere, un governo che sappia decidere e si assuma la responsabilità delle proprie decisioni e delle non-decisioni. Poi io lo giudicherò sui risultati. Non mi basta un governo “impiegato-anche-di-ottavo-livello” buono solo (quando almeno fosse almeno tale!) ad eseguire. Eseguire cosa … poi?

downloadHo ritirato in campo le ideologie. Già … i partiti d’un tempo vivevano di ideologie, ovvero ognuno propugnava e difendeva la sua, dichiaratamente: tipico esempio la dialettica fra Don Camillo e Peppone. Poi abbiamo deciso che ideologia è brutto, abbiamo decretato la morte delle ideologie, ed oggi ogni partito dichiara di agire per “il bene di tutti”. Ma … mi domando, quale è il contenuto di questa nuova “ideologia ad partitum” se non addirittura “ideologia ad personam”, cosa è questa ideologia non dichiarata come tale (cioè come ideologia) e dai contenuti ugualmente non dichiarati, quella che dovrebbe portare tutto il bene a tutti?

A dire il vero c’è un’ideologia che – purtroppo! - è sopravvissuta, latente ma nemmeno tanto, ed è una che proprio avremmo voluto vedere estinta, quella sì! Mi sento di dire che si tratta di quella fascista, anche se la ragione del suo sopravvivere (in molti comportamenti) consiste nel fatto che il fascismo non è solo un’ideologia bensì anche una epistemologia, ovvero “un modo di conoscere il mondo, di rapportarsi con il mondo”. Sulla morte o sopravvivenza del fascismo, si veda comunque

http://www.lavoroculturale.org/aspirazione-al-fascismo/

Dice … ma dopo una democrazia che nei millenni ha storicamente assunto successivamente tre significati diversi: “potere sul popolo”, “strapotere del popolo” e “potere del popolo”, quale potrebbe essere la “democrazia atto quarto”? Ecco, a mio sommesso avviso essa dovrebbe essere quella che sconfigge il populismo (basta con il “io governo così perché mi accattivo le simpatie di tutto il popolo”! Basta!), e forse  potrebbe  essere  quella che affida il potere al governo espressione di un partito espressione di “alcune parti del popolo”, partito risultato vincitore e seguito di una legge elettorale meno policroma, vincitore secondo un sistema maggioritario a doppio turno e con una opposizione proporzionale, con una soglia d’ingresso minima, chessò, al 2%. Ecco, la  “democrazia atto quarto” potrebbe forse essere questa: una democrazia funzionante.

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