UN POST PER LUCIA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 18 Maggio, 2018 @ 5:02 pm

Detto altrimenti: era ora … una bella pedalata!                    (post 3189)

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All’UE a Bruxelles!

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Lucia Bruni? Dai che la conoscete … qui sul blog ci sono molti post a lei dedicati … lei è ”quella che” l’estate scorsa si è pedalata la Roma-Bruxelles, da sola e bagagli appresso per celebrare i 60 anni dei Trattati di Roma, quelli che diedero l’avvio al processo di riunificazione europea. Tempo limitato (dalle ferie disponibili; alberghi e ostelli prenotati = tappe forzate!). Lei che con questa sua intrapresa ha vinto il premio UE “Altiero Spinelli”! Scusate se è poco!

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Da qualche mese e per qualche mese Lucia, bolognese doc “ma” socia di Fiab Trento, lavora a Trento. Solo che al lavoro alla scrivania lei preferirebbe il lavoro a pedali, e ne soffre … L’altra sera eravamo a cena: mia moglie ed io l’abbiamo trovata in piena crisi di astinenza (dalla bici!). Questa mattina inaspettatamente ricevo una sua foto via “uozap” con la didascalia “Ora”. Cioè … era al bicigrill 50 km a sud di Trento, 5 km prima di Borghetto. Evviva! Mi sono detto, oggi ha un giorno libero e questi 100 km fra andata e ritorno se li fa ed è contenta (prima ipotesi).

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             Sullo sfondo, Sirmione

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E invece … invece nossignori! Infatti un paio d’ore dopo ricevo – questa volta senza didascalia – altra foto uozap: il lago di Garda sullo sfondo! Diciamo meglio: la parte sud del lago, quindi (seconda ipotesi)  probabilmente scavalcherà, scenderà a Garda, risalirà con l’Ora in poppa fino a Riva del Garda (e saranno 145 km) per poi risalire fino a Trento: in totale 200 km malcontati. Ecco, mi sono detto, le dedico questo post-previsione. Poi stasera o domani mi farò dire se ho avuto ragione o no.

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Sirmione? Catullo: Paene insularum, Sirmio,  insularumquae ocelle, Sirmione, perla fra tutte le isole e penisole …

Il Lago di Garda? Virgilio: Anne lacus tantos? Te, Lario, maxime teque, fluctibus et fremitu adsurgens Benace marino? E che dire dei laghi così belli? Di te, Lario, ma soprattutto di te, Benaco, che quando entri in tempesta hai onde e fremiti tipici del mare? – Dante: Suso in Italia bella giace un laco – a piè de l’alpe che serra Lamagna – sovra Tiralli c’ha nome Benaco … Luogo è nel mezzo là ove ‘l trentino – pastore e qual di Brescia  e ‘l veronese – segnar poria se fesse quel cammino.

Un momento, ci ho ripensato, terza ipotesi: Lucia è già bassa sull’orizzonte, non deve “scendere” a Garda. Oggi è Venerdì … e poi tutti quei bagagli per una gita di un sol giorno? No … non è da lei! Forse per il week end  vuole andare a  Bologna in bici, magari pedalando sulla pista ciclabile Peschiera-Mantova! Vedremo …

Quarta ipotesi: domani il Giro scala lo Zoncolan. Hai visto mai che Lucia …?

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Aggiornamento Verità: ricevo e pubblico in tempo reale. Lucia sta andando a Mantova per un festival del bici-turismo-escursionismo. Rientrerà a Trento Domenica (foto di Lucia).

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15 - Ristorante a 6 stelle

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La Mantova di Virgilio: “Mantua me genuit, Calabri rapuere, tenent nunc Partenopae, cecini pasqua, rura, duces”.

Qui a fianco, una mia foto di repertorio: il migliore ristorante di Mantova!

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L’acqua del Mincio a Mantova … “E come l’acqua a corre mette co’ / non più Benaco ma Mencio di chiama / fino a Governol dove cade in Po” … (versi di Dante Alighieri, foto di Lucia Bruni).

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Fine, per questa sera!

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Ripresa: ricevo la foto di Lucia di fronte al suo hotel vista Mantova!!

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STORIE FOTO POST 3

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 18 Maggio, 2018 @ 11:22 am

Detto altrimenti: ho ripreso foto fra i post del secondo mese del mio bloggeraggio, il gennaio 2012   (post 3188)

(Sono fermo in casa per una brochite: che altro potrei fare se non: 1) pulire molto bene due biciclette (corsa e mtb) e 2) scrivere post?)

rl bici corsaI cerotti preventivi. Questa foto rappresenta il momento per me storico in cui io – usando la bici di un mio amico – sono passato dai pedali con le cinghiette a quello con lo scatto automatico. Siccome che (siccome che), quando ci si ferma, si deve liberare il piede per non cadere per terra; e siccome che le prime volte la manovra non riesce per via che si tira indietro il piede anziché farlo ruotare verso l’estero e sganciarlo dal pedale e quindi si cade per terra; e siccome che io ci ho impiegato sei cadute prima di farmi furbo; e siccome che cadevo sempre dallo stesso lato e mi ferivo sempre negli stessi punti (lato esterno ginocchio sinistro e avambraccio sinistro), tutto questo premesso, prima di iniziare a pedalare io mi applicavo nella zona dei cerotti preventivi.

 

mt e dorian.

Dorian. Questa invece è mia moglie quando non era andata in pensione e il nostro amato Dorian nemmeno, nel senso che era ancora vivo e vispo. Ecco, Dorian voleva stare sempre vicino ad uno di noi qualsiasi cosa si facesse. E controllava, controllava … in questo caso i giudizi che Maria Teresa appioppava ai suoi alunni.

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STORIE FOTO POST 2

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 18 Maggio, 2018 @ 10:54 am

Detto altrimenti: ho ripreso foto fra i post del secondo mese del mio bloggeraggio, il gennaio 2012   (post 3187)

 

L’evoluzione della tecnica della cartellonistica stradale

 

porto.

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Gennaio 2012. Passeggiavo nel meraviglioso porticciolo-borgo di Genova Nervi. Un angolo di vecchia città di pescatori rimasto (abbastanza) intatto. In città ne abbiamo pochi altri fra i quali spicca Boccadasse, nome che deriva da bucca d’ase – bocca d’asino, tale è la forma della sua piccola insenatura, ma questa è un’altra storia.

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nervi.

Passeggiando passeggiando alzo lo sguardo e mi soffermo su un cartello stradale del 25 settembre 1889, che riporta una delibera del Consiglio Communale (con due “m”!) a regolare la circolazione dei carri a trazione equina. Oddio … chiamare quella targa “cartello” è volerla sminuire ingiustamente! Infatti si tratta di una Epigrafe su marmo bianco di Carrara, incisa a mano secondo uno schema di scrittura geometrico, fissata al muro con graffe in ferro  ad altezza di m. 2,20 . Se vi pare poco!

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Bttesimo-Pietro-005-1024x768Procedo nel mio girovagare, questa volta sguardo ad altezza d’uomo o poco meno ed ecco un’altra segnalazione stradale, di molti anni posteriore alla prima di cui sopra. Ecco, vediamo un po’ … s’era nel gennaio 2012, a giudicare dallo scolorimento del colore del “cartello” forse qualche anno già ce l’aveva … credo che lo si possa far risalire all’anno 2000, cioè di 111 anni più giovane del primo cartello. La tecnonolgia? Diversa, più moderna … volete mettere? Innanzi tutto il colore, più appariscente. Poi è stata eliminato il ricorso ad una lapide di marmo di Carrara con quello che costa il marmo e portarla da Carrara a Genova Nervi! Anche la terminologia utilizzata è pregevole: “pomello” e non “bottone”, pomello come si dice in Liguria, piccolo grande contributo alla preservazione dei valori, della lingua e della tradizione locale. Infine, ma per questo non da meno, il carattere stesso della scritta: una pennellata d’artista, personalizzata, praticamente un’opera d’arte unica, la firma stessa del suo autore … anzi, del suo Autore.

Ed oggi? Oggi abbiamo cartelli elettronici a messaggio variabile. Che brutti, che brutti!

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STORIE FOTO POST – 1

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 18 Maggio, 2018 @ 6:48 am

Detto altrimenti: inizia un’antologia delle foto dei miei post : dicembre 2011     (post 3186)

Anto-logia, dal greco raccolta di fiori. Nel mio caso di fiorellini! Sapete, per pubblicare le foto che arricchiscono i miei post, devo farle “transitare” in una sezione del blog (la “bacheca”), entro la quale sono automaticamente raggruppate dalla procedura per mese ed anno. Questa mattina mi sono trovato a navigare io stesso fra queste migliaia di immagini e mi sono detto: dai, ripescane via via qualcuna,   da quando hai cominciato ad imbrattare le sudate carte elettroniche (dicembre 2011) e corredale con una breve cenno di spiegazione! Ecco, il gioco è fatto. Inizio con le foto che ho scelto fra quelle del primo mese di vita del blog, foto scattate a Udine durante una gita con mia moglie.

 

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La prima: “Enoteca: farmacia per le persone sane”.

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La seconda: un bar che sembra una chiesa, con la cameriera in atteggiamento ieratico, quasi a benedire il caffè (corretto grappa!) che stava preparando.

 

 

 

 

Udine

 

 

 

La terza è tecnologica e riguarda l’utilizzo di internet.

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Mandi! (Che in lingua friulana significa ciao, arrivederci!)

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CHI LEGGE I MIEI POST?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 17 Maggio, 2018 @ 4:33 pm

Detto altrimenti: un po’ di statistica per la vostra curiosità     (post 3185)

Il sistema SW che gestisce il blog è in grado di effettuare molte rilevazioni statistiche circa la qualità di voi “navigatori” fra i miei post. Ve ne riporto alcune:

% dei lettori rispetto alle fasce di età

  • 27% / 18 -24 anni
  • 34% / 25-34 anni
  • 16% / 35 – 44 anni
  • 13% / 45 – 54 anni
  • 10 % / 54 – ………

% dei lettori per genere

  • 55% – M
  • 45% – F

Materie più frequentate, in ordine decrescente

  • Economia politica/politica economica
  • Filosofia/sociologia
  • Ciclismo, sci e vela non agonistici
  • Musica e arti varie
  • Associazionismo
  • Personaggi
  • Libri
  • Viaggi

bdefa6f6-59e4-11e8-b12b-25e5d4b9f267_giro_12-kcdH-U1110932910428poB-1024x576@LaStampa.itNe deduco che i miei più numerosi frequentatori sono lettori maschi impegnati, attivi, sportivi fra i 25 ed i 34 anni: si vede che anch’io sono giov … anile!  Comunque sono molto contento  di quel 45% “al femminile” che mi segue, e non è poco! Coraggio, ragazze, siete vicinissime al sorpasso dei maschietti, coraggio! Fate anche voi una volata all’arrivo come pochi minuti fa ha fatto il ciclista Sam Bennet sul traguardo di Imola del Giro d’Italia!

(P.S.: se non è un post in real time questo …)

 

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TUTTINBICI!

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 17 Maggio, 2018 @ 9:43 am

Detto altrimenti: non è un’affermazione, bensì una constatazione     (post 3184)

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L’Italia è il paese più vecchio al mondo dopo il Giappone. Nel complesso l’età media della popolazione europea sta crescendo. Tuttavia sta crescendo – e di molto – anche il numero dei ciclisti-urbani, dei ciclo-turisti e dei ciclo-escursionisti. Un Ente che da ben 35 (trentacinque) anni sta adoperandosi per la mobilità sostenibile ed in particolare per la ciclo-mobilità-urbana è la FIAB-Federazione Italiana Amici della Bicicletta, che in Italia conta circa 30.000 aderenti. In Germania – che ha un clima meno favorevole del nostro – gli aderenti ad una analoga organizzazione sono però 130.000 il che ci fa capire che possiamo/dobbiamo fare ancora molta strada!

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Meccaniche rivane

             Dal vecchio mezzo al nuovo: la e-bike!

Da qualche tempo il legislatore, la stampa, le pubbliche amministrazioni, il settore produttivo e commerciale si stanno “accorgendo” del fenomeno bicicletta e stanno adottando scelte di governo e imprenditoriali conseguenti. Grande fattore di sviluppo è stato il lancio sul mercato delle biciclette a pedalata assistita, le quali consentono a molti di continuare a fare ciò che altrimenti l’età più avanzata avrebbe impedito loro, e su un altro fronte, sta attirando all’uso della bicicletta molte persone che altrimenti non avrebbero mai adottato questo mezzo di auto-loco-mozione.

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                            Appiano (BZ)

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La mobilità urbana deve essere comunque rivista alla luce della saturazione degli spazi da parte delle auto e dell’inquinamento che esse procurano. A questo punto mi viene da fare una sorta di parallelo storico, quando in Italia, sulla spinta delle lobbies dei fabbricanti di auto, furono smantellate molte linee ferroviarie minori in favore della vendita di bus e camion (ed oggi ci pentiamo amaramente di queste scelte!). Qui a fianco: almeno questo: su vecchi percorsi ferroviari oggi ci sono piste ciclabili!

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downloadOggi potrebbe sorgere una analoga conflittualità non dichiarata fra i fabbricanti di biciclette e quelli delle auto, soprattutto circa la loro rispettiva regolamentazione nelle città. Qui tuttavia si inserisce un’altra metamorfosi, quella dell’imminente forte avvento dei motori ibridi per le auto, il che parrebbe superare questa possibile contrapposizione. E invece resterà comunque il problema dell’inquinamento dello spazio (anche le auto elettriche o ibride occupano spazio) ed è accertato che ogni auto passa il 90% della sua vita in parcheggio o in sosta. E allora? Allora nelle città occorre ribaltare l’angolo visuale, ovvero passare dal “regolare le auto e lasciare anche qualche spazio alle biciclette” al “regolare il traffico ciclistico e lasciare qualche spazio anche alle auto”: quello che è stato fatto in Olanda. Andare a vedere per credere, come ha appena fatto Fiab Trento!

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             Da Trento, verso nord!

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Il cicloturismo si sviluppa perloppiù al di fuori delle città, con durata media settimanale, spesa media giornaliera da parte del cicloturista pari a circa ad €80,00 e sosta nelle città attraversare. I percorsi sono usualmente a stringa (dal punto A al punto B con fermate intermedie. Altri sono a margherita o al elastico: si fa base in una città, in un paese e di fanno molte gite a/r in direzioni diverse. Molte sono le ciclabili già attive, ma resta ancora un passo da fare: passare dal realizzare e vendere il “prodotto turistico pista ciclabile” al realizzare e vendere il “prodotto turistico rete di ciclabili e zona/città bikeland”.

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Il cicloescursionismo prevede il turismo “montano”, cosa che fa preoccupare i puristi della montagna, ma non il CAI Centrale che ha pubblicato i Quaderni di Ciclo-Escursionismo non per vietare o liberalizzare il settore, bensì per regolarlo. Al riguardo basta guardare cosa è stato fatto in Austria con il Tirol Bike Safari, nel quale 17 funivie messe in rete garantiscono ben 700 km di discese montane su percorsi obbligati, attrezzati e assistiti per ogni aspetto del viaggio.

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E allora, buona bicincittà, nelle piste ciclabili e sui sentieri attrezzati e regolati delle nostre montagne a tutte e a tutti di tutte le età!

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CAPACITA’ O CONOSCENZA – DUE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 16 Maggio, 2018 @ 9:06 am

Detto altrimenti: a seguito della prima puntata del 12 maggio scorso         (post 3183)

Dall’inizio dell’anno sono trascorsi 135 giorni e … 182 post: una produzione piuttosto ricca dalla cui abbondanza si deduce che non è stata una primavera di sole: infatti i km che ho percorso in bicicletta (470) sono di meno di quelli dell’ugual periodo dello scorso anno (904), ma vabbè … questa è un’altra storia. Veniamo a noi.

Dunque … stavamo dicendo? Dove eravamo rimasti? Ah si … ora ricordo: al fatto che conoscenza sia comprensione. Andiamo avanti col ragionamento: se comprendiamo un problema, una situazione, una persona, non ne siamo spaventati, non diventiamo aggressivi, bensì siamo garbati, disponibili al colloquio, flessibili nei confronti dell’altro (pensiero e interlocutore).

Ma se siamo istruiti “male” avremo al massimo una capacità ma non una conoscenza/comprensione ed allora, per reazione o anche per “azione contro” diventiamo orgogliosi, freddi, chiusi in noi stessi, emaniamo un’aria di (nostra) superiorità, restiamo impassibili: adottiamo una posizione-maschera, un viso-maschera, una pettinatura-maschera, un vestito-maschera e vendiamo questi nostri atteggiamenti di impermeabilizzazione come espressione di dignità e di carattere.

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“Mi si nota di più se non ci vado o se ci vado e resto in silenzio, in piedi, contro il vano di una finestra, reggendomi il mento con una mano?”

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Diceva quel tale: Non c’è nessuno che assomigli di più ad un sapiente che un cretino (o un malvagio, n.d.r.)  che stia in silenzio”. Ecco, ci sono arrivato: sarà capitato anche a voi … (e non è che ora io mi sia messo a cantare con Raffaella Carrà!) di trovarvi in certe riunioni e di vedere che un partecipante stia in disparte, con aria di superiorità, assorta o distratta (fa lo stesso), non partecipi ma ascolti. Ecco, costui non si espone per due motivi: per paura di dire cavolate o per paura di svelare il suo intento segreto.

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VOTO DI LISTA E COALIZIONI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 15 Maggio, 2018 @ 8:44 am

Detto altrimenti: un qualche parallelismo c’è …..     (post 3182)

Nelle società per azioni, nelle associazioni … l’Assemblea degli azionisti/iscritti deve eleggere i membri del CDA-Consiglio di Amministrazione/Direttivo. Occorre eleggere una squadra. Lo Statuto può prevedere il voto singolo o che si debba votare una lista di candidati. Nel silenzio può succedere un inconveniente: che una lista prenda 80 voti ed un singolo non appartenete ad alcuna lista ne prenda 90. Che si fa? Si deve dedurre che nel silenzio dello Statuto non sia ammesso il voto per lista. Oppure – quanto meno nelle associazioni – si deve stabilire in Statuto il voto di lista.

Nella politica: si discute se dare credito ad una coalizione di partiti o ad un partito singolo. E’ il caso nostro di questi giorni: una coalizione ha preso più voti in assoluto, ma un partito al di fuori della coalizione ha preso – singolarmente – più voti di ogni altro partito.

Che si fa?

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CHITARRE CLASSICHE INTERNAZIONALI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 15 Maggio, 2018 @ 7:03 am

Detto altrimenti: Carlo Fierens e Lorenzo Bernardi                                  (post 3181)

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Se navigate in internet, per Carlo, nessun problema (lo ritrovate anche qui sul blog, dove presto intervisterò anche Lorenzo). Per Lorenzo invece i dovete cliccare “chitarrista Lorenzo Bernardi” perché egli ha un omonimo pallavolista!

Due giovani uomini (io da 74enne preferirei dire “ragazzi” ma si sa, tutto è relativo!). Giovani uomini comunque e ormai maturi Musicisti, già ampiamente affermati in campo internazionale. Carlo, Trentino d’adozione (già alunno del nostro Conservatorio Bonporti; Socio dell’Accademia delle Muse, Trento; Socio dell’Associazione Amici della Musica, Riva del Garda; Lorenzo, Trentino DOC.

Entrambi ricercati dagli USA all’Oriente, un concerto dopo l’altro … entrambi – fra l’altro – sanno ricavare dal loro strumento quelli che io chiamo effetti violino, entrambi sanno adattare e suonare brani incredibili, non certo scritti per la chitarra(che ne dite dei Capricci di Paganini eseguiti alla chitarra?). Ma questo post ha un’altra finalità diversa dal pur dovuto loro elogio di musicisti. Infatti mi permetto di sottoporre all’attenzione delle lettrici e dei lettori due sottolineature:

  • la loro attenzione per i giovani più giovani di loro e cioè per gli alunni delle scuole musicali dei conservatori, che ieri hanno intrattenuto in una sorta di Lectio Magistralis di Musica e di Vita nella bella sala della Sosat;
  • per contro, la (purtroppo) scarsa o nulla attenzione che le scuole non musicali danno in genere all’ Arte della Musica, quando nei programmi di Storia dell’arte non inseriscono anche la Musica.

btyIl nostro Paese … troppo preso dall’inerzia di ciò che eravamo (fra i primi del boom economico degli anni ’60) e che oggi stentiamo a ripartire con la gamba giusta, cioè con quella della cultura, dell’arte, delle bellezze naturali, noi che siamo il primo museo artistico e musicale del mondo. Senza false modestie.

Cosa? Questo mio post è solo una goccia in un mare magnum di disattenzione? Sit sane verum … sia pur vero …  ma ricordate: gutta cavat lapidem, la goccia scava la roccia! E poi il mare cos’è se non un insieme di tante piccole gocce? Io porto la mia.

Buona Musica e Buona Chitarra Classica a tutte e a tutti!

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TRENTATRE’

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Maggio, 2018 @ 1:38 pm

Detto altrimenti: “Trentatré”, la marcia degli alpini       (post 3180)

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           (foto Roberto Vergari)

Oggi qui a Trento, sfilamento (così diciamo noi Alpini) degli Alpini e delle loro Associazioni  di tutta Italia davanti al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per la 91° adunata nazionale. Gli Alpini … 50 anni fa lo ero anch’io, Sten di cpl (1)  nella Brigata Alpina Tridentina. Sono sceso in centro città, berretto in testa. Per vedere, ricordare, rimpiangere soprattutto … l’età!

La presenza del Presidente Mattarella, la presenza di Alpini saliti dalla Sicilia, da Napoli … quelle penne nere, le Freccie Tricolori che solcano il cielo … retorica, dirà taluno. E sia, forse … un po’ … ma non è certo retorica quella dell’ alpino trentino  Guido Vettorazzo,  oggi 97enne, reduce dalla Russia, resistente sul Don dopo la caduta di Stalingrado, lui e la Brigata Julia, l’unico corpo giudicato non sconfitto dagli stessi Russi. Lui che negli anni scorsi è stato nelle scuole medie a spiegare cosa era la guerra, cosa si soffriva, cosa si mangiava, la vita appesa ad un filo … gli scarponi, per fortuna almeno quelli, fatti di una spessa lana cotta che non si bagnava perché la neve – per il gran freddo – non si fondeva mai, era asciutta. Almeno quelli, quelli che taluno riusciva a procurarsi con baratti improvvisati proprio con i nemici Russi, per sostituirli ai propri di cuoio scadente, freddi, che esponevano i piedi a sicuro congelamento.

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bty.

La città mobilitata, il centro storico è ampio ma non è una piazza d’armi: ogni strada, ogni piazza, ogni vicolo pieno di … di tutti i dialetti d’Italia. Passo a fianco del Gruppo Aosta e saluto a voce alta: “Custa l’on ca custa …” e loro di risposta: “Viva l’Austa!” (2) Già, perché io ho vissuto anni (anche ) in Piemonte. Piemonte? Sezione di Asti: “Parluma piemuntes ne’ monsu’? Anduma bin?” Altra risposta in dialetto: “Ciarea, rvdz.”(3) E così via, visto che io (anche) per lavoro ho girato mezza Italia.

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Il vostro blogger con la consorte in Piazza del Duomo a Trento

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La guerra, gli armamenti. Io sono contrario a tutto ciò, ma questi miei ex commilitoni sono Soldati della Pace, persone dai e dei monti che hanno sempre aiutato la gente dei monti (ricordiamo la frana del Vajont del 1959; la grande alluvione in Trentino del 1966; la tragedia di Stava del 1985. Ma li abbiamo visti all’opera anche nelle alluvioni delle grandi città: Firenze, 1966; Genova, 1970) e nei terremoti anche recenti. Il Presidente Mattarella  “… grazie, Presidente, della Sua presenza … chissà se nel frattempo, durante la sfilata dei reparti, il Suo pensiero non è andato (anche) alla risposta che sta aspettando dalla politica, Lei che ieri in TV, per inciso, ha detto che il Presidente della Repubblica non è un notaio; che nessuno Stato può farcela da solo senza l’UE; che non promulgherà mai leggi contrarie alla Costituzione o senza copertura finanziaria”. Chissà …

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btyIl mio cappello da alpino ha cinquant’anni puliti puliti (1969 – 2018): la penna nera ha solo tre giorni, ho dovuto sostituirla … tanto era consumata quella originale che aveva superato ben dieci traslochi! Oggi passeggiando fra le bancarelle “alpine” mi sono deciso ad un altro acquisto, una seconda penna nera che ho applicato … be’, la foto parla da sola. Domani, se non piove, mi farò una cinquantina di km con la penna nera al vento. In bicicletta.

Bravi Alpini, di ieri, di oggi, di sempre!

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E quando avevo qualche giorno di licenza, invece di andare a casa a Genova, mi mettevo in borghese e …

Una persona politica, unica voce fuori dal coro, scrive sulla stampa: “Ieri sono scappata da Trento e sono venuta al mare, per godermi l’alba. Cosa c’è da festeggiare oggi, se non la Vita, il Risveglio? Le parate, i corpi militari, la retorica nazionalistica, i patriottismi non fanno per me. E meno che meno la mia città ridotta ad un rav party”. Mio commento: riporto anche se non condivido. Infatti lo “sfilamento” degli Alpini è stato preceduto dalla commemorazione dei caduti. Già questo giustificherebbe l’adunata.

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Firmato: Sten di cpl della Brigata Alpina Tridentina, classe 1944, ora forse promosso capitano a sua insaputa. Mi informerò.

Note:

  1. Sottotenente di complemento
  2. Costa quel che costa, viva l’Aosta
  3. Parliamo piemontese, vero signori? Andiamo bene? Ciao, arrivederci (rvdz, arrivederci, unica parola in dialetto e in lingua senza alcuna vocale).

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