IMMIGRATI E COLONIZZATORI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 14 Agosto, 2018 @ 6:39 am

Detto altrimenti: problemi veri e falsi problemi       (post 3288)

Noi Italiani stiamo subendo una pesante colonizzazione e non è certo quella degli arrivi degli immigrati. A me pare che la priorità da governare dovrebbe essere un’altra, quella che sta subendo il territorio UE e quindi anche italiano e molte nostre imprese italiane. Vediamo di che si tratta.

  • Solo 150 anni fa noi Europei abbiano fatto ben due guerre alla Cina, “rea” di vietare l’importazione dell’oppio fatto coltivare dalla GB nella sua colonia india dagli schiavi (coolies) locali. La Cina, sconfitta, dovette accettare umilianti contratti commerciali e la cessione alla GB dell’isola di Hong Kong. Iniziò così l’imperialismo europeo in Cina.
  • Per risanare le proprie finanze, la Grecia ha dovuto vendere il porto del Pireo (azienda in attivo) alla Cina. L’imprenditore cinese acquirente dopo avere incrementato volumi di affari e utili dal 70 al 90%, sta ora dimezzando gli stipendi ai lavoratori greci e sta colonizzando altre aree del paese.
  • La Cina sta investendo molto su altri canali di penetrazione commerciale in Europa (ad esempio a Genova). Il fatto può essere descritto e presentato in due modi dal significato opposto: 1) successo dell’attrattività italiana verso investimenti esteri; 2) colonizzazione del nostro Paese.
  • La Cina, e non solo lei. Molti marchi famosi del nostro made in Italy sono ormai di proprietà estera. Ciò viene descritto e presentato in due modi dal significato opposto: 1) “Ci siamo internazionalizzati”; 2) colonizzazione del nostro Paese. Anche alcuni nostri “piccoli” imprenditori. Conosco personalmente casi in cui, dopo avere sviluppato prodotti e mercati, nostri piccoli imprenditori hanno venduto la loro azienda a stranieri (nei casi che conosco: USA e Arabi) incassando un prezzo molto elevato e ottenendo per di più un ricco contratto di dirigente o di consulente. Altri hanno portato la loro holding all’estero.
  • Gli USA non vogliono un’Europa forte: Trump sta facendo di tutto per indebolirla, anche “attraverso” la Turchia.
  • Molti, troppi giovani cervelli italiani migrano all’estero e – fra l’altro – possono diventare strumento di questa colonizzazione di ritorno.
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       Le strisce! Mettiamole le strisce!

A maggior ragione quindi servirebbero gli Stati Uniti d’Europa, se non altro per governare questa ondata di ritorno ed evitare che da ex colonizzatori ci si trasformi in colonizzati. Altro che “liberiamoci dai vincoli dell’UE, riprendiamoci la nostra sovranità!” Una simile visione politica pensa solo alle prossime elezioni (si veda l’andamento positivo dei sondaggi) e non alle prossime nostre generazioni. Il successo della politica attuale è basata sulla “percezione sensoriale” che induce nell’elettore ma che gli impedisce di avere una visione d’insieme dei fenomeni: invece di stare su di una alta scogliera ed avere la visione d’insieme del mare, siamo stati condotti a nuotare in questo mare, per cui del mare dei problemi abbiamo il massimo della percezione sensoriale (il salino sulle labbra: “Via i neri dal mio quartiere!”) ma nessuna visione d’insieme dei fenomeni di medio periodo.

Alcuni amici mi scrivono: “Riccardo, hai ragione, ma i tuoi ragionamenti sono indirizzati al cervello mentre la massa ragiona con la pancia”. Be’ raga, io so fare questo, e ci metto il cuore: poi ognuno cammini con le sue gambe finchè ha fiato (e così il quadro anatomico è completo!). Il fatto è che dobbiamo classificare i problemi secondo ascisse e ordinate: in ascissa l’urgenza, in ordinata il peso specifico. Nel far ciò, dobbiamo riuscire a convincere la gente a non farsi ammaliare dal canto delle Sirene Politiche della  terza dimensione, quella della “panciosità” dei problemi.

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I SOCI FIAB RACCONTANO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Agosto, 2018 @ 3:46 pm

Detto altrimenti: Riva del Garda – Campi   (post 3287)

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Da 73 a 672 metri in 11 km. Da Riva del Garda prendete la strada che sale al Passo del Ballino “via” il paese di Pranzo (l’altra passa dal paese di Tenno). Dopo Pranzo (anche se è mattina: intendo superato il paese di Pranzo!) bivio a sinistra per Campi. E’ già una discreta salita. Ora altro bivio: diritti in salita ripida verso Malga Grassi (1056 m) o prendere a sinistra esplorando un nuovo percorso, la Via della Pinza. Me ne hanno parlato alcuni amici: “E’ un po’ ripida ma si passa …”. Vada per la Pinza. Ho una e-mtb, sono abbastanza allenato, pneumatici scolpiti, è discesa … che problema ci potrà mai essere? Pertanto a quel bivio prendo a sinistra, una strada asfaltata in pianura che, superata una chiesetta si restringe (v. foto a lato), diventa più ripida ed infine non è più asfaltata.

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La prima metà del percorso è sterrata, molti i sassi, moltissimi i ciottoli, alcuni “strappi” ripidissimi.  In alcuni punti, i più ripidi, la pista è  cementata. Talvolta smonto e proseguo a piedi: infatti sono solo e  un incidente potrebbe essere pericoloso. Si pedala in mezzo al bosco. Ogni tanto si respira nel senso che il sentiero spiana. Procedo lentamente, con molta cautela. A metà percorso i resti di una chiesetta del 1270: “San Giovanni alla Pinza”. Da qui la pista è tutta cementata, pendenza circa il 40% e oltre.

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Sotto di me, Riva del Garda: se cadessi sfonderei il tetto di una qualche casa,  penso fra me e me! I freni tengono, io anche. La consiglio solo a ciclisti di mtb esperti. Se poi la volete fare in salita, occorrono anche due ottime, ottime gambe!

Good e-bike everybody!

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IL GOVERNO DEL CAMBIAMENTO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Agosto, 2018 @ 3:11 pm

Detto altrimenti: una mia lettera ad un quotidiano locale       (post 3286)

Egregio Direttore, questo è veramente il governo del cambiamento. Solo che mi pare che si stia cambiando in peggio: infatti, dopo che è stato promesso tutto a tutti (un novello Paese dei Balocchi), i novelli Mangiafuoco ci stanno trasformando tutti in asinelli, perché alle parole stanno seguendo i (mis)fatti. Ne elenco alcuni.

Si rimprovera alla Fornero di avere sbagliato i conti degli esodati, ma ora questo governo i conti non li si fa per nulla: a farli è rimasto solo il Presidente dell’INPS Boeri, ma il governo dice che i suoi sono “numerini”.

Sui vaccini arriva l’obbligo facoltativo: torniamo indietro di secoli.

I nostri giovani (eccellenti) laureati emigrano all’estero? E il governo si occupa degli immigrati.

La politica del governo fa crescere lo spread? Basta invertire causa ed effetto e dichiarare (Giorgetti) che “ci si attende un attacco della speculazione finanziaria”. Italia come Turchia: loro hanno Allah, noi forse potremmo provare con San Gennaro. Ma no, cosa dico? Un altro sponente di quel gruppo – vicepremier – dice che non è vero: nessun attacco all’orizzonte …

Il servizio militare è volontario? E il governo lo rivuole obbligatorio. Ma quanto ci costerà?

Europa: il governo dice: rispetteremo i vincoli UE ma prima gli Italiani, cioè quei vincoli possono essere superati.

Il nostro premier  si incontra con Trump che gli dice “Dovete esportare di meno negli USA e importare di più i nostri prodotti; dovete investire di più in armamenti Nato”. Trump a muso duro e il nostro premier sorride.

Ma la ciliegina è il progetto della “Democrazia diretta”. Alcuni di loro lo stanno ripetendo con insistenza: “Italiani, vi daremo la democrazia diretta, il Parlamento non servirà più”. Ora, quel “diretta” è il participio passato del verbo dirigere, transitivo (cioè che richiede un complemento oggetto) e come tale ha sempre significato passivo: “diretta da …”. Da chi, appunto? E’ presto fatto: si introduce 1) il referendum propositivo (oggi esiste solo quello per l’abrogazione di una legge, abrogativo): 2) si elimina l’esigenza che i proponenti siano un certo numero consistente (si elimina l’esigenza del quorum); 3) si stabilisce per il Parlamento l’obbligo di calendarizzare la proposta referendaria entro tempo brevi; 4) si introduce il vincolo di mandato per i parlamentari, ed il gioco è fatto: a legiferare sarà l’oligarchia che ha il controllo della rete attraverso la quale sono stati eletti i parlamentari, ridotti ad una schiera di soldatini ubbidienti. Chi sta organizzando tutto ciò ha capito che così come gli è riuscito il successo elettorale, con lo stesso sistema gli riuscirebbe un nuovo successo: quello della riunificazione del potere esecutivo con quello legislativo. Resterebbe poi da gestire il potere giudiziario, ma … ogni cosa a suo tempo, un passo alla volta!

“Democrazia” nei millenni ha assunto successivamente tre significati: potere sul popolo (democrator era il tiranno); strapotere del popolo; potere del popolo. Oggi mi pare che noi si sia avviati a passare dal terzo significato – quello odierno, il potere del popolo – al secondo: lo strapotere del popolo (della rete), per poi regredire al primo: il potere del gestore della rete sul popolo.

Ma … nel frattempo cosa succede? Il debito pubblico cresce, la produttività diminuisce, vien meno la fiducia degli investitori esteri: la soluzione? Usciamo dall’euro e diciamo che la nostra lira vale tanto, di più, molto di più! Peccato solo che l’Italia sia un Paese importatore di materie prime e di energia, peccato che quando la vorremo spendere all’estero, la nostra lira varrebbe poco, di meno, molto di meno.

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“Navigatori questi qui? Non mi pare …”

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Ma loro vogliono cambiare, ignorando – o non avendo per nulla – l’esperienza di governo, di cultura e di vita che sarebbe necessaria. Vogliono cambiare la rotta alla nave Italia imprimendo alla barra del timone un movimento troppo brusco, con il rischio di spezzare l’asse del timone oppure – nel migliore dei casi – mandandone la pala in “cavitazione”, con il solo effetto di rallentare molto la navigazione senza incidere minimamente sulla rotta.

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E dire che gli Italiani erano un popolo di navigatori …

 

 

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IMPOVVISAMENTE IL MARZO SCORSO …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 12 Agosto, 2018 @ 7:17 am

Detto altrimenti: dal marzo nazionale all’ottobre trentino … e non solo     (post 3285)

E’ anche vero che se ti abitui ad un quadro storto, ad un tappeto sfilacciato, alla fine non “vedi” più queste anomalie della tua abitazione. In questi casi l’osservazione di un tuo amico serve a far sì che tu rimedi a questo stato di cose. Ed ecco quindi l’aspetto positivo del “cambiamento”, sempre che si cambi “in meglio”. Ma non è sempre così, purtroppo.

Eurpean Championship Fun 2007 - Fraglia Vela RivaIo sono un velista e so che se alla barra del timone della mia barca (un Fun da regata, sette metri da corsa) imprimo un “cambiamento” troppo violento senza tener conto della regolazione delle vele, posso romperne l’asse o – nel migliore dei casi – la pala del timone entra in cavitazione e non sortisce altro effetto se non quello di rallentare l’andatura della barca senza che la sua direzione ne sia modificata. In altre parole, per modificare la rotta occorre tener conto della velocità e della condotta complessiva che la barca stava già avendo. Occorre cioè far tesoro di ciò che già si sta facendo ed operare correzioni graduali, progressive, globalmente coordinate.

download (1)E invece mi pare che ciò non stia accadendo né in Italia né nel mondo. Molti, troppi “timonieri” – in Europa, negli USA, in Turchia, in Italia imprimono colpi di timone violenti che ritengono “giusti”. Ma cos’è “giusto”? Per i Latini era giusto ciò che era secundum jus, cioè rispettoso della legge. Ma anche i nazisti rispettavamo la loro legge, eppure l’olocausto non è “giusto”. Oggi si tende (giustamente, n.d.r.) a trasformare il concetto di giustizia in quello di Pace: è giusto un comportamento che porta la Pace (in famiglia, nella società, nello stato, in Europa, nel mondo). In tal senso l’UE è giusta perché se non altro ci ha garantito 70 anni di Pace.

E la Pace è quella condizione che accontenta e scontenta un po’ tutti: è il frutto di un compromesso, non di una sopraffazione che Pace appunto non è. Il compromesso … ho già scritto su questo modo di agire che spesso – purtroppo – viene classificato come fatto negativo. E invece esso è il frutto positivo e salvifico dell’esperienza, della cultura storica, dell’esperienza di vita: il contrario dell’improvvisazione, dell’unilateralismo violento, del “prima noi” e gli altri si arrangino.

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images (1)Ecco … vedete … io sono favorevole ai giovani d’età e/o di governo, purchè non si alimentino solo di retorica, di slogan, di frasi ad effetto (effetto su chi, poi ..), di sorrisi stereotipati, purchè facciano tesoro degli insegnamenti della Storia antica e recente; purchè accettino di imparare dalla esperienza di vita altrui (visto che ancora non ne hanno di propria ). E invece c’è chi raddoppia i dazi; chi sostituisce i finanziamenti degli investitori esteri con le invocazioni al suo dio e chiede al popolo di versare allo Stato le sue riserve d’oro e di valuta pregiata (ma non s’era già vista questa operazione, qui da noi, nel ventennio …?); chi promette tutto e il suo contrario; chi “non scende a compromessi”; chi trasforma la posizione del premierato in un triunvirato …

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imagesSarò anche classista, lo ammetto … dai che alla mia tenera età di giovane nonno 74enne ci può stare … ma credo fermamente che la Storia sia Maestra di Vita (le lettere maiuscole non sono utilizzate a caso!) e credo che gli alunni della storia, cioè tutti noi,  si debba ascoltare con attenzione le sue lezioni, con l’umiltà che si conviene ad ogni giovane allievo. Certo però che se vogliamo laurearci senza avere frequentato alcun percorso scolastico e di vita … be’ allora la vedo dura: la tesi di laurea che scriveremo sarà un miscuglio di improvvisazione, di ignoranza, di arroganza, di retorica, di violenza: sarà tutto tranne che “giusta”, ovvero sarà portatrice di tutto tranne che di Pace (le lettere maiuscole …). E se con una siffatta tesi di laurea taluno vuole  governare da autocrate il centro e dal centro le periferie, allora occorre che le periferie  reagiscano reclamando sempre di più la loro Autonomia: soprattutto quella di Pensiero.

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FOTO DEL GIORNO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 11 Agosto, 2018 @ 6:46 pm

Detto altrimenti: colta al volo       (post 3284)

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Ceniga (TN), conosciuta per il ponte romano che poi romano non è ma tant’è … Poco prima del pluri-fotografato ponte, per chi viene da nord, una fontana: oggi con gli attrezzi per fare la salsa di pomodoro alla vecchia maniera, con il passa-pomodori a mano. Sposto un poco la pentola, riempio la mia borraccia e apprezzo il “sentire e sentirsi” di quelle persone: la “cosa pubblica” è anche loro e giustamente la vivono.

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VIAGGIO IN ITALIA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Agosto, 2018 @ 8:15 am

Detto altrimenti: di Stefania Neonato       (post 3283)

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        Genova, Porta Soprana

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Si, vabbè, anch’io stavo viaggiando in Italia, dallo Stati Pontifico, al Granducato di Toscana, alla Repubblica Marinara di Genova (v . post precedente e oggi che sto scrivendo rientrerò nel Principato Vescovile di Trento) ma per Stefania quell’ “in” è stato l’equivalente del “to” inglese e del “nach” tedesco: verso l’Italia. Già, perché la pianista-fortepianista (Stefania è collezionista di fortepiani!). Stefania è insegnante all’Hoche Schule di Stoccarda (Quando si parla di fuga di cervelli …).

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Il concerto … nel Cortile Maggiore del palazzo Ducale, prestigiosa sede che si affaccia sulla centralissima Piazza de Ferrari, il cuore pulsante della città, per le 22,00, ma alle 21,30 tutti i 300 posti a sedere erano occupati. Le altre circa 100 persone si sono accomodate per terra, contro le colonne …

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“I notturni en plein air”, quarta edizione. E’ la seconda a che Stefania suona in questa rassegna e ogni volta è il pienone!

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Le previsioni del tempo davano “temporalone” alle 23,00 … e noi tutti ogni tanto ad inseguire con lo sguardo le note che salivano in altro, verso quelle nuvole … e invece no: il vento dell’armonia ha richiamato un altro vento, quello da nord ovest, che ha spinto il temporale verso il mare salvando il concerto. Qui a fianco, la bandiera sulla torre del palazzo che io – da  velista qual sono – studiavo per capire come girasse il vento.

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dav Genova … come è cambiata da quando io l’ho vissuta, dal 1944 al 1976, quando la lasciai per Torino, Milano, Roma, Trento … per motivi di lavoro. La metropolitana, il centro storico da luogo della malavita (contrabbando, prostituzione, droga) a luogo della movida cittadina, il traffico (aumentato, ovviamente) … angoli prima dimenticati ora rivalutati … insomma: Genova, sei più bella: ora sei una bellissima città turistica. Noi stessi, cinque amici, prima del concerto, una focacciata al formaggio alla Tortuga, subito dietro la Porta Soprana, subito dietro la casa di Cristoforo (Colombo, of course!).

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davMa veniamo al concerto: preceduto da una chiara illustrazione di Stefania (“… Chopin non ha mai avuto un pubblico così numeroso!”): 3 Mazurkas op. 50 – Scherzo in mi maggiore op. 54 – 2 Nockturnes op. 62 – 3 Ecossaises op. 72 – Grande valse brillante in mi bemolle maggiore op. 18 – Andante spianato et Grande polonaise brillante op. 22. Vicino a me, due file dietro, un tale – evidentemente musicista anch’egli – anticipava a voce le battute e alla fina applaudiva a squarciagola. Mi dispiace non essere un musicologo bensì un semplice musicofilo, perché in tal caso meglio saprei esprimere ciò che musicalmente significava la pelle d’oca mi assaliva … Si, è vero, devo confessarlo, Stefania è innanzi tutto una carissima amica, come pure sua madre Mirna Moretti, la mia “madrina” blogger, la persona che mi ha indotto a diventare un blogger … ma ciò nulla toglie all’elogio che tributo ad entrambe, figlia e madre, figlia musicista, madre grande lettrice, poetessa, artista dei sentimenti.

Viaggio in Italia, dunque, per tutti i presenti e anche per voi, care lettrici e cari lettori, che avete avuto la compiacenza di leggere queste mie semplici sudate carte elettroniche!

Trento, dove Stefania vive quando è in Italia, il 3 dicembre prossimo, insieme al soprano Maria Letizia Grosselli, sarà in concerto presso la nostra Associazione privata Accademia delle Muse: un privilegio raro! Grazie anche per questo, Stefania! E grazie a te, Maria Letizia!

P.S.: qui sul blog e ovviamente in internet troverete molto su Stefania e Maria Letizia … ed anche sulla nostra Accademia.

Altro P.S.: una mia vecchia poesiola …

Chopin

 Linee tenui di colori

innocui pastelli domestici

riscaldano il volo leggero

di uno scherzo di Chopin.      

Cascata di raggi di sole

le note

incalzano nella selva dei sentimenti.

Gocce di rugiada in autunno

stillano attraverso le fronde

di verdi speranze in attesa.

Stefania

Stefania è anche studiosa e collezionista di fortepiani, il “ponte” fra il clavicembalo e il pianoforte

 L’ansia s’acqueta

adagiata nella poltrona dei sensi

e libera la fantasia

dalla silente prigione

dell’indifferenza.

 La mente corre

in un cielo limpido

cavalcando l’armonia

degli spazi dei suoni.

 Poeta di carta

invidio il Poeta dell’aria

e vivo

respirandone il dono.

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AI CONFINI…

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 9 Agosto, 2018 @ 6:54 am

Detto altrimenti: … DI ALTRI TEMPI                (post 3282).

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Granducato di Toscana, quello che ricevette l’Autonomia amministrativa ben prima del Trentino, quando Maria Teresa d’Austria lo diede al Duca di Lorena, per compensarlo del fatto che aveva ceduto alla Francia il suo Ducato (Alsazia-Lorena). E Leopoldo che fece? Fra le altre cose  eliminò la tassa sulla carne, ampliò il porto di Livorno e bonificò la Maremma Grossetana: scusate se è poco!

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A sud il Granducato confina con lo Stato Pontificio, attualmente retto da Papa Francesco: il confine è segnato dal torrente Chiarone, poco a sud della più nota Capalbio. Al confine … a volte ti trovi di qua, a volte al di là, dipende dai punti di vista e dall’andamento tortuoso delle stradine che attraversano il territorio. I buoi, tuttavia, non fanno differenza: sono “Maremmani” e basta, grandi, dalle ampie corna, regali.

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La spiaggia … quelli del Granducato ne hanno attrezzata una, l’ultima nel loro territorio e l’hanno chiamata l’Ultima Spiaggia. E’ frequentata da molti politici romani … che però, recentemente, hanno iniziato a porsi il problema se sia il caso di continuare a frequentarla, visto che quel nome può essere politicamente frainteso … In ogni caso hanno fatto sì che ne fosse attrezzata una ulteriore, ancora più a sud, sempre entro i confini del Granducato che attualmente si chiama La Dogana: ora vorrebbero che i due stabilimenti balneari si scambiassero il nome, così loro potrebbero essere ”sdoganati” e quella per loro non sarebbe più l’ultima spiaggia …

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davIl cibo, i sapori toscani si uniscono a quelli laziali. La gente toscana prende un po’ dai vicini e viceversa. Una sera al ristorante … una trattoria in Località Vulci (Comune di Montalto di castro, VT) casaledellosteria@gmail.com … Il capo cameriere-gestore di Buonconvento (SI), militare fatto a Trento: e ti pareva! Lì vicino, fra le tracce etrusche, un concerto di Fiorella Mannoia: per raggiungere in auto la trattoria abbiamo dovuto pre-fornire il numero di targa delle auto … Al tavolo a fianco del nostro, un compleanno: “Dai che ve la scatto io una foto, così del vostro gruppo non manca nessuno”. Detto fatto.

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davAll’uscita altri commensali impegnati in una digestiva partita a bocce nel piazzale delle auto. Il cielo si è rasserenato di una serenata di stelle in preparazione della notte di S, Lorenzo. I lampi minacciosi che avevano impensierito la Mannoia e la sua organizzazione si sono allontanati. Rientriamo nel Granducato, questa sera nella Serenissima Repubblica Marinara di Genova al concerto di Stefania Neonato nel cortile maggiore del Palazzo Ducale, domani nel Principato Vescovile di Trento.

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Ai confini … appunto!

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Qui a fianco, uno degli ospiti dell’agriturismo sorpreso durante la siesta mattutina.

Finito di stampare nell’ottimo Agriturismo Corte degli Struzzi, in territorio papalino, Loc. Pescia  Romana, Strada Tavolaro, 17 – tel. e fax 0766 830305 – cell. 338 5679220 -  Noleggio biciclette, €10,00 al giorno – Addì 9 agosto 2018.

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L’ITALIA E’ A RISCHIO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 8 Agosto, 2018 @ 5:39 pm

Detto altrimenti: ma … di immigrazione o di emigrazione?       (post 3281)

Da Roma si riducono i finanziamenti destinati all’integrazione degli immigrati. Localmente (questo è “Trento” blog) la stessa corrente politica preannuncia che in caso di vittoria alle imminenti elezioni locali amministrative, chiuderà l’istituzione provinciale CINFORMI, che da anni opera con ottimi risultati in favore di tale integrazione.

  • Dice: facciamo così perché siamo a rischio immigrazione.
  • Dico: ah … ho capito … non me ero accorto …
  • dav

    Finalmente individuato il responsabile della crisi sociale ed economica del Paese!

    Dice:  la nostra economia è a rischio! La colpa e dei Vuccumprà che operano sulle spiagge!

  • Dico: hai ragione, i nostri Servizi Segreti hanno fotografato il responsabile.
  • Dice: i Vuccumprà? Noi siamo Autonomi, possiamo ben decidere cosa farne!
  • Dico: Trentino, terra di Autonomia Speciale … special…mente se fa copia incolla della politica nazionale.
  • Dice: ripeto, facciamo così perché siamo a rischio immigrazione. E’ una priorità.
  • Dico: priorità? Mi domando: quanto tempo e quante energie sono state, sono e saranno dedicate a questo fenomeno e quante (purtroppo molte di) meno al fenomeno opposto, quello della emigrazione di nostri migliori giovani? Le statistiche ci descrivono come un paese nel quale il tasso di scolarizzazione è molto basso, idem l’indice dei laureati e – comunque – i migliori vanno all’estero (e ci resteranno). Un esempio: un neolaureato dottorando in fisica in Italia riceve – se poi trova chi lo paga – una somma mensile inferiore alla paga di una commessa di un supermercato (con il massimo rispetto per la professione delle commesse!). In Svezia lo stesso ragazzo riceve €2.200,00 netti al mese, oltre i contributi come se fosse un lavoratore dipendente, l’assistenza sanitaria etc. e – soprattutto – riceve offerte di lavoro (locali) prima ancora di completare il dottorato.
  • Dice: ma parte dei giovani cervelli che emigrano poi rientrano.
  • Dico: si, solo una parte ritorna …e a far cosa? A governare – con la loro conoscenza – le masse degli altri, dei tanti altri che hanno solo capacità.
  • Dice: ma cos’è questa storia della conoscenza e della capacità?
  • Dico: se leggi un brano e lo sai ripetere riassumendolo, hai capacità. Se ne sai trarre le considerazioni di fondo, se lo sai raffrontare con situazioni del passato e del presente … be’ allora hai conoscenza. La nostra scuola, purtroppo, sta puntando troppo nel trasferire capacità agli alunni (e poca conoscenza), come desidera il Presidente dell’Associazione Industriali di Cuneo che in una recente intervista alla TV ha detto che l’industria italiana ha bisogno di tanti nuovi giovani “capaci”.
  • Dice: non abbiamo bisogno degli immigrati:  fanno troppi figli.
  • Dico: e noi troppo pochi, siamo la nazione più vecchia al mondo dopo il Giappone!

Dico: quo vadis, Italia? Quo vadis, Trentino? All’ospizio dei vecchi, probabilmente …

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LA DISTANZA DI SICUREZZA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 7 Agosto, 2018 @ 6:36 am

Detto altrimenti: tamponamento-strage a Bologna         (post 3280)

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Il primissimo contatto. Subito dopo un inferno di fuoco sull’autostrada, le due tangenziali e gli edifici adiacenti

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Passo abbastanza frequentemente su quella tangenziale e sulla adiacente autostrada. Anche oggi. Due ore prima del tremendo incidente: un TIR con carico infiammabile ne tampona un altro fermo in coda: scoppia l’inferno. Il mantenimento della distanza di sicurezza credo che sia la regola del codice della strada più violata in assoluto. E … guai se non vi spostate tempestivamente lasciando il passo a chi vi tallona a un metro di distanza! Tuoni e lampi … ovvero colpi di clacson e lampeggiamenti furiosi …

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images (2)Autostrada. Quando il traffico è intenso, peggio mi dice! Infatti spesso accade che si proceda su due file parallele: a destra il traffico pesante, a sinistra quello più veloce. E voi siete lì, magari a 100-120 kmh come tutti gli altri. Ed ecco che arriva “lui”, “l’uomo vero”, che chiede strada, che quasi “spinge” la vostra auto: vuole che vi spostiate, che gli diate strada e come voi tutti gli altri, che rientrate a destra, che vi facciate spazio fra la fila di TIR che procedono a 10 metri uno dall’altro. E anche questo rientro è molto pericoloso, il TIR vi lampeggia, protesta, siete rientrato troppo presto, lo avete “stretto”. Insomma, a pericolo si aggiunge pericolo: incappa in Scilla chi vuole evitare Cariddi!

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images (3)Il massimo: nelle more della vostra decisione (rientro o no?) “lui” risolve il problema: vi sorpassa destra sfruttando quei 10 metri fra un TIR e l’altro i molti cavalli della sua auto da “vero uomo”. Mi è capitato nella galleria dei Giovi, sulla Genova – Milano, una recente domenica pomeriggio: rientrando sulla sinistra, quel criminale ha strusciato la mia auto: sono riuscito per miracolo ad evitare un incidente-strage in galleria.

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Il paradosso di Zenone di Elea (V° sec. a. C.)

Vi propongo un esperimento: per un certo tratto di strada, imponetevi di rispettare rigorosamente il limite di velocità e la distanza di sicurezza. Vi dico io cosa vi capiterà: gli automobilisti che vi seguono inizieranno a suonare, a lampeggiare e a sorpassarvi. E voi, per mantenere la distanza di sicurezza rispetto al nuovo veicolo che vi precede, dovrete rallentare, suscitando vieppiù le ire e i sorpassi a vostro carico e così via. Ora, portando al limite la situazione, il risultato è che voi  procederete e retromarcia  “a vostra insaputa”. E’ un po’ una situazione paradossale – questa volta al  contrario –  di quella di Achille piè veloce che non riesce a raggiungere la tartaruga, perché mentre Achille compie d’un balzo un metro, la tartaruga un centimetro; mentre Achille compie quel centimetro, la tartaruga un millimetro e così via … all’infinito! La soluzione? Scendete dall’auto e spiegate il paradosso di Zenone agli altri automobilisti …

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          Bologna come Damasco …

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Mi chiedo: possibile che l’attenzione delle forze dell’ordine siano concentrate sui divieti di sosta? Propongo: una campagna nazionale di auto civetta della Polstrada, della Polizia di Stato, della Polizia Locale e dei CC per insegnare ai “veri uomini” come ci si comporta.

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Quanto e come guido io, da ben 56 anni? Quando lavoravo, percorrevo 70.000 km all’anno. Ora da VIP-Vecchietto In Pensione solo 25.000. Mai un incidente a me attribuibile. Anche fortuna, direte voi. Si, vabbè … la se ghe vol anca quela …

 

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           La “Capaci” bolognese …

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Premesse le condoglianze per le vittime innocenti, mi chiedo quanto ci vorrà per ripristinare la viabilità di un nodo stradale strategico come quello di Bologna, quali enormi problemi sorgeranno nel frattempo per la  circolazione alternativa, per il traffico per lavoro e per turismo sulla direttrice Milano-Adriatico, quali saranno i costi per la collettività …

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Good driving & good luck everybody!

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LA FOTO DEL GIORNO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 6 Agosto, 2018 @ 7:08 pm

Detto altrimenti: non è mai troppo tardi … (post 3279)

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Una spiaggia. Si sta allestendo la celebrazione di un matrimonio. A pochi metri, una barca di salvataggio …

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