FOTOPOST
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 17 Aprile, 2019 @ 2:01 pmDetto altrimenti: un po’ di foto fanno sempre bene … (post 3566)
Chevvolete di più da un blogger con la sinistra bloccata da una fasciatura Desault fino al 2 maggio p.v.? Un aspetto positivo del mio incidente sciistico del 25 marzo scorso (v. relativi post) è che io abbia avuto – fra l’altro – tempo e modo di riordinare migliaia e migliaia di file fotografici. E riordinando riordinando ho fatto anche una certa selezione, di cui mi permetto di sottoporvi un assaggio.
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Tutti scatti con un telefonino.
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QUO VADIS SALVINI?
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 17 Aprile, 2019 @ 5:16 amDetto altrimenti: forse verso una “democratura”? (post 3565)
Caro Salvini ti scrivo perché ti hanno ripreso:
- Il Ministro degli Esteri, per ricordarti che la politica estera spetta al Premier, a lui stesso e al Ministro della Difesa;
- i militari, per ricordarti che loro rispondono al Ministro della Difesa e al Capo dello Stato;
- il tuo collega Di Maio, per ricordarti
- che 800.000 migranti non si fermano con un tuo foglio di carta;
- che non puoi volere la redistribuzione internazionale dei migranti e fare alleanze con chi non vuole accettarli (Orban);
- i cineoperatori del TG, che hanno notato che all’inaugurazione della caserma della Polizia a Monza (finalmente! N.d.r.) non indossavi il giubbetto della divisa;
- i telecronisti del TG, che sottolineano la mancanza di tuoi ordini scritti;
- Mauro Corona, che – ospite di Bianca Berlinguer – ieri sera
- ha criticato la tua dichiarazione di assenza alle celebrazioni del 25 aprile;
- ha parlato di “democratura”.
Quo vadis, Salvini?
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NOTRE DAME DE PARIS
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 16 Aprile, 2019 @ 5:51 amDetto altrimenti: una ferita, un lutto anche per tutti noi (post 3564)
Un aspetto positivo: la condivisione, la partecipazione al lutto da parte di tutto il mondo ma soprattutto da parte di tutta l’Europa, a testimonianza della consapevolezza del valore della nostra storia, della nostra arte e del nostro essere e sentirci cittadini dell’UE.
Parigi brucia? No. Ma la sua cattedrale si. E’ accaduto l’impensabile. Sopravvissuta alle rivoluzioni, alle guerre, a Hitler, ai secoli, ai millenni ma non a … un cortocircuito, ad un attentato, all’incuria, alla causalità? In ogni caso un vulnus, una ferita a tutti noi.
Nella mia vita ero stato a Parigi più volte, sempre per lavoro. Una sola volta, sette giorni nel 2012, per turismo. Notre Dame, tappa obbligata. La visita, l’emozione, qualche foto: da ciclista qual sono, anche ai poliziotti in bicicletta sul piazzale della cattedrale.
Avevamo pranzato in un piccolo ristorante poco distante dalla cattedrale, Le petit plateau…
… erede di un’antica sala da tè del 1940, che oggi per tavolini utilizza vecchie macchine da cucire.
Ieri sera siamo rimasti incollati al televisore, sembrava un nuovo 11 settembre … per fortuna senza quelle migliaia di vittime umane, ma con una vittima – la cattedrale millenaria – ben più illustre e preziosa di due moderni grattacieli.
In internet fra le tante una foto, quella di due giovani nordafricani che di fronte all’incendio … ridono! Probabilmente solo ignoranza, stupidità, superficialità: speriamo che sia così. Termino questo mio post con una considerazione, augurandomi che sia accaduto “il meglio” e cioè che si sua trattato di un cortocircuito nel cantiere del restauro in corso. Tuttavia questo disastro potrà risvegliare idee criminali nelle menti malate e perverse dei distruttori di Civiltà e di Umanità.
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CARTELLI, MESSAGGI
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 15 Aprile, 2019 @ 8:04 amDetto altrimenti: messaggi d’ogni tipo colti al volo, dalla sella della bici … (post 3563)
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LIBRI
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Aprile, 2019 @ 8:08 amDetto altrimenti: … a maggior ragione, se avete una spalla ingessata e fuori piove, cosa c’è di meglio dei libri? (post 3562)
Avevo appena operato uno sfoltimento di libri “immigrati illegalmente” nei miei scaffali, cioè di quelli che ti rifilano obbligatoriamente perché conosci l’autore, sei presente ad un convegno o per altro motivo. E “siccome che” il numero degli scrittori di libri ormai ha superato quello dei lettori, capirete che occorra fare attenzione, se non altro perché “quelli gli scaffali” hanno la capienza che hanno, anche se io la capienza l’ ho raddoppiata creando una seconda fila rialzata, un po’ come se i libri fossero seduti a teatro in una platea leggermente degradante.
Ma quann’è troppo è troppo! Ecco, avevo appena fatto questo intervento che già sono sbarcati sulle mie spiagge scaffalate altri cinque nuovi libri, temporaneamente alloggiati nel centro di prima accoglienza, cioè poggiati di traverso sui libri residenti. Ora, ditemi voi, un cristiano che vuole-deve leggere qualche romanzo anche perché questo è l’invito del nostro Gruppo di Lettura “Librincontri” di Mirna Moretti per la nostra prossima riunione, un cristiano dicevo vorrebbe andare in libreria e, cerca cerca, scovarlo come si scova un bel porcino nella stagione dei funghi. Volete mettere il piacere della ricerca?
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E invece no. Ti fanno notare che i libri sono tanti e che o loro o noi, non si scappa, ma perchè non li prendi in lettura in biblioteca? Evvabbè … temporaneamente invalido come sono per la nota caduta sugli sci, non mi oppongo e accetto. Un amico mi presta “La quinta donna” di Henning Mankell ed io dalla biblioteca mi faccio portare “Stivali di gomma svedesi” e “Piramide”, dello stesso autore.
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.La quinta donna, un gran (great) romanzo poliziesco, incentrato sull’azione investigativa del Montalbano svedese, il commissario Wallander, un capolavoro nel suo genere. Alcuni efferati omicidi apparentemente slegati fra di loro; tecnica investigativa e narrativa sperimentata – forse un po’ ripetitiva – ma sopra tutto vola alta la fantasia creatrice dell’Autore e soprattutto l’analisi introspettiva di ogni personaggio, ad iniziare dal commissario stesso. In altre parole, si potrebbe fare un esercizio e trarre più romanzi dalla spacchettatura di questo.
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Stivali di gomma svedesi. L’Autore è malato di cancro. Il romanzo – il suo ultimo lavoro – è incentrato su un vecchio medico che ha colpevolmente perso il lavoro, la cui casa è stata inspiegabilmente incendiata, ma che continua ad essere ”vivo” e a “vivere” per se stesso e per gli altri. Una sorta di autobiografia sotto metafora, se vogliamo leggerla così. Con il che in tre giorni mi solo letto il primo (the best) e l’ultimo (in ordine di tempo) dei suoi lavori. Oggi inizierò “Piramide”, una serie di indagini del commissario Wallander e vi saprò dire.
Good reading everybody!
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FIAB
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 12 Aprile, 2019 @ 10:03 amDetto altrimenti: FIAB Trento, aderente a FIAB, Federazione Italiana Amici della Bicicletta (post 3561)
Due giorni fa abbiamo telefonato alla MIELE: si è staccato il vetro del forno … oggi il tecnico mi dice che siamo stati fortunati, staccato non rotto perché … sa, è un modello datato, non so se ci sono i pezzi di ricambio. In poco tempo lo rimette a posto: competente, gentile cos’altro desiderare di più? Mentre lavora, nota la mia spalla fasciata? No, non con la bici, con gli sci. Conosce la Paganella? Si. Gli racconto come è andata. Poi passiamo alle biciclette.
Ha abitato a Sarche – zona mia! – e allora ci siamo brevemente confrontati su certi percorsi. Non conosce la FIAB. Poco male: gli offro volentieri alcuni depliant della nostra attività annuale e alcune copie della nostra rivista mensile.
Ovviamente anche un mio biglietto da blogger. Ha molti amici ciclisti. Bene, joint us, joint FIAB, unitevi a noi! Lo aspetto qui sul blog ma soprattutto quale nuovo socio FIAB, insieme ai suoi amici. Mi dice che sì, si iscriverà.
Buona FIAB a tutte e a tutti!
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DALLA DEMAGOGIA AL POPULISMO ALLA NON-DEMOCRAZIA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Aprile, 2019 @ 11:30 amDetto altrimenti: gutta cavat lapidem … hai visto mai che forza di ripeterlo … (post 3560)
Demagogia come modalità di comunicazione. Demagogia, dal greco “demos” (popolo) e “aghein” (trascinare): degenerazione della democrazia, per cui – allo scopo di mantenere o conquistare il potere – al normale dibattito politico si sostituisce una propaganda esclusivamente lusingatrice delle aspirazioni economiche e sociali delle masse.
Populismo – L’interpretazione più moderna e attuale è quella di Umberto Eco (Columbia University 1995 – “Il Fascismo eterno”, La nave di Teseo Ed., 2018),
secondo cui il populismo di oggi è “qualitativo”: quando coloro che hanno promesso demagogicamente tutto a tutti si saranno accorti che non riescono a mantenere molte promesse e che molte altre è meglio non mantenerle (e che nel frattempo il paese si è impoverito, il Pil è diminuito, il debito pubblico è aumentato), orbene costoro assumeranno decisioni drastiche (aumento dell’IVA, patrimoniale, etc.) e affermeranno che “siamo di fronte ad una crisi internazionale … e comunque la volontà che sta alla base di tutte e decisioni che sono state assunte è la volontà della gente, del popolo, di 60 milioni di Italiani”. In altre parole, attribuiranno 1) la colpa, all’andamento dell’economia internazionale; 2) la responsabilità delle proprie decisioni, ad un ente inesistente – il popolo – asserendo che esso sta esprimendo una unanime volontà: il popolo verrà presentato come una massa qualitativamente omogenea, uniforme, esprimente un unico pensiero: in realtà invece il pensiero espresso sarà quello dei populisti qualitativi di turno. Quindi, populismo (qualitativo) come forma non democratica di governo in quanto (insieme alla cosidetta democrazia diretta) distrugge la rappresentatività del popolo attraverso il parlamento, cioè distrugge la democrazia vera in favore di una oligarchia mascherata da democrazia.
Nel merito, se arriverà l’inversione di rotta rispetto alle promesse demagogiche, fioccheranno spiegazioni e giustificazioni d’ogni genere di tale insuccesso. Peccato che noi Italiani (almeno … quelli che di noi vanno a votare) eleggiamo governanti molto ben pagati perché l’insuccesso non ci sia, non perché ci spieghino le ragioni per le quali l’insuccesso si è verificato.
E mentre io scrivo e voi leggete, il PIL scende e l’indebitamento sale e sforeremo qualsiasi parametro UE. Dice: “Non preoccupatevi, appena noi sovranisti avremo vinto le elezioni europee, restituiremo la sovranità ad ogni stato che sarà libero di fare come vuole”. Già, dico io, così saremo liberi di … farci de male da soli! Amarcord – mi ricordo – anni ’70 (ma … erano nati i nostri attuali capi politici-di governo?): feroce stretta creditizia e valutaria; costo effettivo annuo del denaro preso a prestito dalle banche a livello di usura, fino al 35% e oltre! Penalizzazione delle importazioni (l’importatore doveva versare a Bankitalia su di un conto infruttifero e bloccato per sei mesi la metà del pagamento all’estero di ogni sua importazione!)… c’è qualcuno che può spiegare loro come eravamo combinati?
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L’AIRONE CINERINO
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 9 Aprile, 2019 @ 6:25 am
Detto
altrimenti: fotografato in città … (post 3559)
Hanno il nido vicino ai laghi di Lamar ma per “pranzare” si spostano anche di dieci km, tant’è che li ritroviamo anche nel Fersina, qui in città, a 900 m da piazza del duomo. Se stanno immobili, nel greto del torrente o sul bordo sassoso, quasi invisibili con il loro colore grigio mimetico, uguale a quello delle pietre dei bastioni e dei massi che emergono dall’acqua, per poi scattare come una molla ed afferrare la preda, pesce o altro che sia.
Ieri passeggiavo lungo il Viale Trieste, quello che “accompagna” il Fersina nel suo ingresso in Trento e ne ho scorto uno: il tempo di impugnare il telefonino per fotografarlo e lui (o lei) via! In volo a risalire verso monte. Non so nemmeno io come io sia riuscite a coglierlo con uno scatto.
Tuttavia vi voglio regalare altre ben più belle foto, quelle scattate dall’amico Luigi Zullo, un fotografo “vero” in pensione, che ha scattato proprio qui, dallo stesso viale, con una macchina fotografica vera.
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EDIZIONE STRAORDINARIA!
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 7 Aprile, 2019 @ 2:34 pmDetto altrimenti: il giornale della domenica (post 3558)
Gli appuntamenti (dalla nostra inviata Rina Pezzin) – Si è svolta oggi la pedalata inaugurale della stagione ciclistica della FIAB Trento, con brindisi al bicigrill di Faedo. Folta la partecipazione, sotto un cielo benevolmente non piovoso, dopo che nei giorni immediatamente precedenti aveva scaricato acqua fino ai 1000 metri e neve oltre. Il programma completo delle iniziative e cicloescursioni FIAB Trento è reperibile sul sito www.fiab-trento.it.
Neve in Paganella – Finalmente una grande nevicata. Peccato che sia arrivata solo alla fine. Tuttavia, grazie ai cannoni e al lavoro degli addetti, anche questa stagione si è sciato bene.
Politica – Roma (dal nostro inviato). Uno contesta all’altro di schierarsi con chi contesta l’esistenza dell’Olocausto. La risposta è una non-risposta: basta polemiche, qui si lavora (!? n. d. r.).
Edilizia urbana – Un sistema geniale per dotare di ascensore un palazzo un po’ datato: si realizzano dei nuovi balconi con funzione di pianerottolo di accesso a ciascun appartamento.
Associazionismo – Associazionismo e volontariato, fondamentale forma di democrazia. Democrazia è partecipazione. Fatevi avanti, tutti, partecipate! Soprattutto voi, giovani, occorre un rinnovamento generazionale: partecipate, imparate, lavorate, dirigete.
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Il libro della settimana – “La quinta donna” di Henning Mankell, Ed. Tascabili Marsilio / Gialli, 557 pagine, €12,50. Molti temi si intrecciano in un romanzo che potrebbe essere definito – nel suo settore – tendenzialmente manzoniano, per la cura degli aspetti umani dei protagonisti, “…un perfetto equilibrio tra poliziesco e critica sociale … che esplora la psicopatologia contemporanea” (Slavoj Zizek, London review of books).
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Protetto: PROVA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 6 Aprile, 2019 @ 5:05 pmComments Closed