UN PO’ DI GIAPPONESE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 23 Aprile, 2019 @ 6:37 am


Detto altrimenti: poche parole, di gentilezza       (post 3569)

Le sto imparando da una nostra amica pianista, Midori, collega componente del Consiglio Direttivo dell’Associazione Amici della Musica, felicemente sposata con un italiano e altrettanto felice madre di due bei ragazzi.

Midori in concerto

Un particolare: qualsiasi oggetto tu porga al tuo interlocutore – un libro, un piatto, etc. – devi porgerlo utilizzando le due mani: questa è una chicca che pochissimi conoscono. “Buonasera”, quando incontri una persona si dice kombauà; quando ti accomiati,  sayonara. “Grazie” è arigatò.  Se poi vuoi fare un augurio di buon auspicio, allora puoi dire man-nen Seinen, “diecimila anni di felicità, bei giovani”.

Al termine di un suo concerto, Midori riceve un mazzo di fiori dal Presidente dell’Associazione, Prof. Franco Ballardini

Arigatò per avermi letto e … man-nen Seinen!

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IN ATTESA …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 22 Aprile, 2019 @ 8:28 am

Detto altrimenti: … della imminente stagione estiva        (post 3567)

Fai della Paganella
Due mesi prima …


I

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OGGI, 22 APRILE, GIORNATA MONDIALE DELLA TERRA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 22 Aprile, 2019 @ 8:23 am

Detto altrimenti: la voglio celebrare con la newsletter dell’editore Andrea Bianchi info@etymo.com (in grassetto gli appuntamenti, che peraltro trovate inseriti “a pettine” nell’elenco di cui al post-agenda “Prossimi eventi)  (post 3568)
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INIZIA
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Cari amici, desidero farvi arrivare questa Newsletter, la prima del 2019, il 22 aprile, data della “Giornata Mondiale della Terra”: nata il 22 aprile 1970 su proposta dell’attivista per la pace John McConnel, e da allora celebrata ogni anno dalle Nazioni Unite per sottolineare la necessità della conservazione delle risorse naturali della Terra, questa  Giornata è oggi sempre più di drammatica attualità, dato che le sfide ambientali verso le quali intendeva sensibilizzare sono lungi dall’essere risolte, ma anzi minacciano la sopravvivenza stessa del Pianeta e della nostra specie.  Come vi scrivevo qualche mese fa, dopo la terribile tempesta di vento che il 29 ottobre 2018 abbatté milioni di ettari cubi di alberi nelle Dolomiti, sono fermamente convinto che a salvarci potrà essere solo una ritrovata connessione – intima, emozionale, più profonda di ogni comprensione razionale – con la Terra, e che il cammino a piedi in Natura – nella sua semplicità – sia un gesto essenziale quanto rivoluzionario, capace di portarci a questa connessione.  Per questo motivo, con l’arrivo della Primavera, riprendo con ancora più convinzione le attività della Scuola di cammino a piedi nudi in Natura “Il silenzio dei passi”, i workshop, le presentazioni del libro e del documentario “Con la Terra sotto i piedi”, e soprattutto vi invito fin d’ora a segnarvi la data dell’ 8 settembre 2019, giorno in cui siete tutti invitati a ricreare la fila indiana più lunga al mondo di persone scalze in montagna per la seconda edizione del Barefoot World Record per il clima, che si terrà nuovamente a Villa Welsperg, Primiero San Martino di Castrozza, in Trentino. Da qui ad allora intendo promuovere quante più file indiane possibile a piedi nudi in Natura, per coinvolgere un grande numero di persone in questa azione così semplice e potente allo stesso tempo, ed invitarle alla grande fila dell’8 settembre! In questa mail troverete le prime due di queste file indiane in programma, insieme ad altre importanti novità!          
   
In fila indiana “Con la terra sotto i piedi” Giardino Botanico Alpino delle Viotr (TN), sabato 4 maggio 2019 Parco Arciducale “Arboreto” di Arco (TN), domenica 19 maggio 2019

 “Noi esseri umani amiamo la Natura, la amiamo di un Amore che ha origine con la vita, e la Natura ha un potere rigenerativo sulla psiche umana”.

Sono parole che ho scritto per il libro “Con la Terra sotto i piedi”, nell’intento di invitare le persone a togliersi le scarpe e camminare scalzi nella Natura per risvegliare la biofilia che è in ognuno di noi, l’innata tendenza che abbiamo verso tutte le forme di vita. Non potremo salvare nulla – tantomeno la Terra – se prima non lo amiamo: il cammino a piedi nudi in Natura può farci ritrovare quella profonda connessione emozionale con essa in grado di muoverci ad azioni concrete di cambiamento.  Da qui nasce l’idea di compiere tutti insieme un gesto semplice ma potente, camminare a piedi nudi in Natura in fila indiana, e da questa idea è nato il Barefoot Worl Record, la fila indiana più lunga al mondo di persone scalze in montagna, che il 16 settembre 2018, a Villa Welsperg, in Trentino, è stata realizzata da 213 persone. Quest’anno l’invito è ad essere ancora di più, sempre a Villa Welsperg, in Trentino  l’8 settembre 2019, per ribadire l’urgenza di un ritrovato contatto con la Terra, e i mesi che precedono il record saranno percorsi attraverso altre file indiane a piedi nudi in Natura.  Le prime due sono in programma nell’ambito di altrettanti Festival: sabato 4 maggio, ore 10.30-12.30, al Giardino Botanico Alpino delle Viote (Monte Bondone, Trento), nell’ambito del Trento Film Festival: l’esperienza è adatta a tutti, prevedere un vestiario adeguato alla quota (1.500 m ca.), bus gratuito un’ora prima dell’evento presso parcheggio Zuffo (casello autostradale di Trento Centro); prenotazione obbligatoria presso APT o al numero +39 0461 216000; domenica 19 maggio, ore 14.00-16.00, al Parco Arciducale “Arboreto” di Arco (TN), nell’ambito di Arco Zen (festival di discipline olistiche); l’evento sarà preceduto al mattino dalla presentazione del libro e del documentario “Con la Terra sotto i piedi”, ore 10.45 a Palazzo Panni, in Via Giovanni Segantini 5 ad Arco.  Sia il Giardino Botanico Alpino delle Viote che il Parco Arciducale “Arboreto” sono due contesti naturali eccezionali: il primo è tra i più antichi e vasti giardini botanici di alta quota, mentre il secondo è un vero e proprio scrigno naturale con oltre 200 specie diverse di piante e arbusti che spaziano dalle sequoie, ai cipressi californiani, dai lecci alle piante esotiche come l’agave, il fico d´India, l’acacia di Costantinopoli e lo yucca.  In entrambi gli eventi le file indiane saranno precedute da un breve workshop di camminata naturale.

        VERSO LA SECONDA EDIZIONE DEL RECORD: LE ALTRE FILE INDIANE IN PROGRAMMA Monza, Parco Reale, sabato 8 giugno ore 17.00 Smerillo (FM), sabato 20 luglio ore 15.45   Maggiori informazioni su questi eventi le darò nei prossimi invii. Mentre sto preparando questa newsletter, è in corso di definizione anche una fila indiana a Milano, presumibilmente giovedì 30 maggio.   Se desiderate organizzare una fila indiana nella vostra zona, purché sia in Natura e prima dell’8 settembre, scrivetemi e cercheremo di realizzarla!       

“CAMMINANDO A PIEDI NUDI PER VIVERE L’ESPERIENZA DEL SACRO” TORINO, Salone del Libro, domenica 12 maggio ore 15.00 “Con la Terra sotto i piedi” e il Festival “Le Parole della Montagna”     Nello spazio della Regione Marche, regione ospite del 32° Salone Internazionale del Libro di Torino, incontrerò Simonetta Paradisi, direttrice artistica del Festival “Le Parole della Montagna“, per parlare di esperienza del sacro e cammino a piedi nudi a partire dalle pagine di “Con la Terra sotto i piedi” che raccontano dei primi passi della Scuola di cammino scalzo in Natura a Smerillo, piccolo gioiello ai piedi dei Monti Sibillini.  Torino, Salone del Libro, spazio Marche Regione Ospite Domenica 12 maggio, ore 15.00       PARCO RURALE SAN FLORIANO, Polcenigo (PN) Sabato 11 maggio e ogni secondo sabato del mese fino a ottobre Esperienza di cammino a piedi nudi in Natura     Sulla collina di San Floriano a Polcenigo (PN), la Scuola “Il silenzio dei passi” in collaborazione con l’Associazione Prealpi Cansiglio Hiking propone un appuntamento mensile – ogni secondo sabato del mese – per sperimentare i benefici del cammino a piedi nudi lungo un percorso sensoriale in Natura.   Gli incontri sono guidati da Giorgio Zampieri, uno dei primi istruttori della Scuola in formazione, oltre che guida ambientale AIGAE, sono accessibili a tutti e ideali per un primo contatto con il barefoot hiking.   ISCRIZIONI e INFORMAZIONI:
Prealpi Cansiglio Hiking snc
tel. 370 11 07 202
prealpicansiglio@gmail.com
.         La prima Scuola in Italia di camminata scalza nella natura!   “Il silenzio dei passi”, dal titolo di un libro ad una Barefoot Hiking Academy: grazie a tutti voi, amici scalzi e non, con i quali abbiamo condiviso camminate a piedi nudi in montagna, workshop, piccole e grandi esperienze barefoot un po’ in tutta Italia, ho deciso di fondare la prima Scuola in Italia di camminata scalza nella natura, o barefoot hiking!  La Scuola – anche con l’aiuto di validi amici, guide ambientali ed escurionistiche – si propone di avvicinare le persone al cammino a piedi nudi nella natura, inteso come una pratica di benessere psicofisico accessibile a tutti e ideale per favorire una riconnessione con la Terra e con se stessi.
Attraverso attività organizzate secondo diversi livelli di impegno – da semplici esperienze come i barefoot morning a workshop residenziali in montagna – è possibile apprendere in maniera graduale il barefoot hiking, una pratica già diffusa soprattutto in America del Nord e nei Paesi di lingua tedesca. Le attività si sviluppano in alcuni tra i più interessanti scenari naturali d’Italia – dalle Dolomiti alla Toscana, alle Marche e alla Sardegna – anche grazie a collaborazioni con altri importanti eventi e istituzioni nel mondo della montagna, tra cui il Parco Naturale di Paneveggio e San Martino, il Festival “Torino Spiritualità”, il Festival “Le parole della montagna” nelle Marche, l’Adventure Outdoor Fest a San Candido (BZ).  Per essere aggiornati sulle altre attività in calendario, ci sono una pagina Facebook e (a breve) un sito web: ilsilenziodeipassi.it

Libri da leggere ( di Andrea Bianchi)
“Con la Terra sotto i piedi – Camminare scalzi nella Natura per fare bene all’Anima” (Mondadori);
“Il silenzio dei passi – Piccolo elogio del camminare a piedi nudi nella natura” Ediciclo 2016;
“A piedi nudi – Il cammino silenzioso dalla A alla Z”  Ediciclo 2017.
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  FINISCE
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La mia sola esperienza – peraltro molto positiva – di due settimane a piedi nudi: dal porticciolo alla casetta. Dove? A Koromasnja, nelle isole Kornati (v. foto successiva)
Koromasnja, tuttavia …
… quando si saliva in alto a raccogliere fichi, su quelle rocce taglienti usavamo gli scarponi.

Rosso di sera a Koromasnja

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FOTOPOST

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 17 Aprile, 2019 @ 2:01 pm

Detto altrimenti: un po’ di foto fanno sempre bene …   (post 3566)

Chevvolete di più da un blogger con la sinistra bloccata da una fasciatura Desault fino al 2 maggio p.v.? Un aspetto positivo del mio incidente sciistico del 25 marzo scorso (v. relativi post) è che io abbia avuto – fra l’altro – tempo e modo di riordinare migliaia e migliaia di file fotografici. E riordinando riordinando ho fatto anche una certa selezione, di cui mi permetto di sottoporvi un assaggio.

La mia “Numero Uno” 36 anni fa …
… e come è oggi in una foto ferragostiana sul lago di Cavedine (quel pescatore … lo incontro ogni anno, stessa data, stessa postazione, stesso barbeque. Pesce diverso)
Il lago di Loppio 1
Il lago di Loppio 2
Colori nel canale della Rocca di Riva
Il lago di Cavedine
Acqua che scivola
Sotto il ponte Zigherane il Leno scorre …
La “pianta” del condominio
Più che l’inchino, quale maggior atto di rispetto?
FIAB: ma … l’asta … è un’appendice del campanile (di Pomposa) o della bicicletta?
Veni, vini, bici (con antifurto)
“Ma di chi sarà questa bella bici?”
Volare, oh …oh …!
Covare, oh …oh! (sotto il pontile della Fraglia Vela Riva)
Covare? Anche nel Fersina!

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Tutti scatti con un telefonino.

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QUO VADIS SALVINI?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 17 Aprile, 2019 @ 5:16 am

Detto altrimenti: forse verso una “democratura”?        (post 3565)

Caro Salvini ti scrivo perché ti hanno ripreso:

  • Il Ministro degli Esteri, per ricordarti che la politica estera spetta al Premier, a lui stesso e al Ministro della Difesa;
  • i militari, per ricordarti che loro rispondono al Ministro della Difesa e al Capo dello Stato;
  • il tuo collega Di Maio, per ricordarti
    • che 800.000 migranti non si fermano con un tuo foglio di carta;
    • che non puoi volere la redistribuzione internazionale dei migranti e fare alleanze con chi non vuole accettarli (Orban);
  • i cineoperatori del TG, che hanno notato che all’inaugurazione della caserma della Polizia a Monza  (finalmente! N.d.r.) non indossavi il giubbetto della divisa;
  • i telecronisti del TG, che sottolineano la mancanza di tuoi ordini scritti;
  • Mauro Corona, che – ospite di Bianca Berlinguer – ieri sera
    • ha criticato la tua dichiarazione di assenza alle celebrazioni del 25 aprile;
    • ha parlato di “democratura”.

Quo vadis, Salvini?

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NOTRE DAME DE PARIS

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 16 Aprile, 2019 @ 5:51 am

Detto altrimenti: una ferita, un lutto anche per tutti noi  (post 3564)    

Un aspetto positivo: la condivisione, la partecipazione al lutto da parte di tutto il mondo ma soprattutto da parte di tutta l’Europa, a testimonianza della consapevolezza del valore della nostra storia, della nostra arte e del nostro essere e sentirci cittadini dell’UE.

Parigi brucia? No. Ma la sua cattedrale si. E’ accaduto l’impensabile. Sopravvissuta alle rivoluzioni, alle guerre, a Hitler, ai secoli, ai millenni ma non a … un cortocircuito, ad un attentato, all’incuria, alla causalità? In ogni caso un vulnus, una ferita a tutti noi.

Nella mia vita ero stato a Parigi più volte, sempre per lavoro. Una sola volta, sette giorni nel 2012, per turismo. Notre Dame, tappa obbligata. La visita, l’emozione, qualche foto: da ciclista qual sono, anche ai poliziotti in bicicletta sul piazzale della cattedrale.

Avevamo pranzato in un piccolo ristorante poco distante dalla cattedrale, Le petit plateau…

… erede di un’antica sala da tè del 1940, che oggi per tavolini utilizza vecchie macchine da cucire.

Così l’ho fotografata nel 2012

Ieri sera siamo rimasti incollati al televisore, sembrava un nuovo 11 settembre … per fortuna senza quelle migliaia di vittime umane, ma con una vittima – la cattedrale millenaria – ben più illustre e preziosa di due moderni grattacieli.

In internet fra le tante una foto, quella di due giovani nordafricani che di fronte all’incendio … ridono! Probabilmente solo ignoranza, stupidità, superficialità: speriamo che sia così.  Termino questo mio post con una considerazione, augurandomi che sia accaduto “il meglio” e cioè che si sua trattato di un cortocircuito nel cantiere del restauro in corso. Tuttavia questo disastro potrà risvegliare idee criminali nelle menti malate e perverse dei distruttori di Civiltà e di Umanità.

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CARTELLI, MESSAGGI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 15 Aprile, 2019 @ 8:04 am

Detto altrimenti: messaggi d’ogni tipo colti al volo, dalla sella della bici …    (post 3563)

Valle dell’Adige, 200 m prima di Borghetto, confine Impero d’Austria – Regno d’Italia
Canale di Tenno (TN)
Valle Aurina, da Brunico a Campo Tures
Valsugana, verso il bicigrill di Tezze
Valle dell’Adige, al traverso del Castello di Avio
In birra veritas!
Porticciolo di Genova Nervi: “risparmiamo” l’acqua!


Traffico portuale nel porto di cui sopra


Confine in Valsugana: ma guardate la prossima foto, il retro del cippo …
… quella “N” gli è venuta male!
Camogli: Casa delle mogli o Ca(se) a muggi (a mucchi, ammucchiate)?
Pennichella a Camogli
Dagli USA

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LIBRI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Aprile, 2019 @ 8:08 am

Detto altrimenti: … a maggior ragione, se avete una spalla ingessata e fuori piove, cosa c’è di meglio dei libri?   (post 3562)

Avevo appena operato uno sfoltimento di libri “immigrati illegalmente” nei miei scaffali, cioè di quelli che ti rifilano obbligatoriamente perché conosci l’autore, sei presente ad un convegno o per altro motivo. E “siccome che” il numero degli scrittori di libri ormai ha superato quello dei lettori, capirete che occorra fare attenzione, se non altro perché “quelli gli scaffali” hanno la capienza che hanno, anche se io la capienza l’ ho raddoppiata creando una seconda fila rialzata, un po’ come se i libri fossero seduti a teatro in una platea leggermente degradante.

Ma quann’è troppo è troppo! Ecco, avevo appena fatto questo intervento che già sono sbarcati sulle mie spiagge scaffalate altri cinque nuovi libri, temporaneamente alloggiati nel centro di prima accoglienza, cioè poggiati di traverso sui libri residenti. Ora, ditemi voi, un cristiano che vuole-deve leggere qualche romanzo anche perché questo è l’invito del nostro Gruppo di Lettura “Librincontri” di Mirna Moretti per la nostra prossima riunione, un cristiano dicevo vorrebbe andare in libreria e, cerca cerca, scovarlo come si scova un bel porcino nella stagione dei funghi.  Volete mettere il piacere della ricerca?

Mirna Moretti, la figlia fortepianista Stefania Neonato e Maria Grazia Bertagnolli ad una riunione del Gruppo

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E invece no. Ti fanno notare che i libri sono tanti e che o loro o noi, non si scappa, ma perchè non li prendi in lettura in biblioteca? Evvabbè … temporaneamente invalido come sono per la nota caduta sugli sci, non mi oppongo e accetto. Un amico mi presta “La quinta donna” di Henning Mankell ed io dalla biblioteca mi faccio portare “Stivali di gomma svedesi” e  “Piramide”, dello stesso autore.

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.La quinta donna, un gran (great) romanzo poliziesco, incentrato sull’azione investigativa del Montalbano svedese, il commissario Wallander, un capolavoro nel suo genere. Alcuni efferati omicidi apparentemente slegati fra di loro; tecnica investigativa e narrativa  sperimentata – forse un po’ ripetitiva – ma sopra tutto vola alta la fantasia creatrice dell’Autore e soprattutto l’analisi introspettiva di ogni personaggio, ad iniziare dal commissario stesso. In altre parole, si potrebbe fare un esercizio e trarre più romanzi dalla spacchettatura di questo.

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Stivali di gomma svedesi.  L’Autore è malato di cancro. Il romanzo – il suo ultimo lavoro – è incentrato su un vecchio medico che ha colpevolmente perso il lavoro, la cui casa è stata inspiegabilmente incendiata, ma che continua ad essere ”vivo” e a “vivere” per se stesso e per gli altri. Una sorta di autobiografia sotto metafora, se vogliamo leggerla così. Con il che in tre giorni mi solo letto il primo (the best) e l’ultimo (in ordine di tempo) dei suoi lavori. Oggi inizierò “Piramide”, una serie di indagini del commissario Wallander e vi saprò dire.

Good reading everybody!

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FIAB

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 12 Aprile, 2019 @ 10:03 am

Detto altrimenti: FIAB Trento, aderente a FIAB, Federazione Italiana Amici della Bicicletta     (post 3561)

Val Concei come … Iwo Jima!

Due giorni fa abbiamo telefonato alla MIELE: si è staccato il vetro del forno … oggi il tecnico mi dice che siamo stati fortunati, staccato non rotto perché … sa, è un modello datato, non so se ci sono i pezzi di ricambio. In poco tempo lo rimette a posto: competente, gentile cos’altro desiderare di più? Mentre lavora, nota la mia spalla fasciata? No, non con la bici, con gli sci. Conosce la Paganella? Si. Gli racconto come è andata. Poi passiamo alle biciclette.

Verso Cortina d’Ampezzo

Ha abitato a Sarche – zona mia! – e allora ci siamo brevemente confrontati su certi percorsi. Non conosce la FIAB. Poco male: gli offro volentieri alcuni depliant della nostra attività annuale e alcune copie della nostra rivista mensile.

La ci darem la mano …(Fiabbina BZ – Fiabbino TN)

Ovviamente anche un mio biglietto da blogger. Ha molti amici ciclisti. Bene, joint us, joint FIAB, unitevi a noi! Lo aspetto qui sul blog ma soprattutto quale nuovo socio FIAB, insieme ai suoi amici. Mi dice che sì, si iscriverà.

Verso Comacchio
A destra, il Presidente FIAB Trento, Guglielmo Duman. Sullo sfondo, la Val di Non

Buona FIAB a tutte e a tutti!


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DALLA DEMAGOGIA AL POPULISMO ALLA NON-DEMOCRAZIA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Aprile, 2019 @ 11:30 am

Detto altrimenti: gutta cavat lapidem … hai visto mai che forza di ripeterlo … (post 3560)

Demagogia come modalità di comunicazione. Demagogia, dal greco “demos” (popolo) e “aghein” (trascinare): degenerazione della democrazia, per cui – allo scopo di mantenere o conquistare il potere – al normale dibattito politico si sostituisce una propaganda esclusivamente lusingatrice delle aspirazioni economiche e sociali delle masse.

Populismo – L’interpretazione più moderna e attuale è quella di Umberto Eco (Columbia University 1995 – “Il Fascismo eterno”, La nave di Teseo Ed., 2018),

secondo cui il populismo di oggi è “qualitativo”:  quando coloro che hanno promesso demagogicamente tutto a tutti  si saranno  accorti che non riescono a mantenere molte promesse e che molte altre è meglio non mantenerle (e che nel frattempo  il paese si è impoverito, il Pil è diminuito, il debito pubblico è aumentato), orbene costoro assumeranno decisioni drastiche (aumento dell’IVA, patrimoniale, etc.) e affermeranno che “siamo di fronte ad una crisi internazionale … e comunque la volontà che sta alla base di tutte e decisioni che sono state assunte è la volontà della gente, del popolo, di 60 milioni di Italiani”. In altre parole, attribuiranno 1) la colpa, all’andamento dell’economia internazionale; 2) la responsabilità delle proprie decisioni, ad un ente inesistente – il popolo – asserendo che esso sta esprimendo una unanime volontà: il popolo verrà presentato come una massa qualitativamente omogenea, uniforme, esprimente un unico pensiero: in realtà invece il pensiero espresso sarà quello dei populisti qualitativi di turno. Quindi, populismo (qualitativo) come forma non democratica di governo in quanto (insieme alla cosidetta  democrazia diretta) distrugge la rappresentatività del popolo attraverso il parlamento, cioè distrugge la democrazia vera in favore di una oligarchia mascherata da democrazia.

Nel merito, se arriverà l’inversione di rotta rispetto alle promesse demagogiche, fioccheranno spiegazioni e giustificazioni d’ogni genere di tale insuccesso. Peccato che noi Italiani (almeno … quelli che di noi vanno a votare) eleggiamo governanti molto ben pagati perché l’insuccesso non ci sia, non perché ci spieghino le ragioni per le quali l’insuccesso si è verificato.

E mentre io scrivo e voi leggete, il PIL scende e l’indebitamento sale e sforeremo qualsiasi parametro UE. Dice: “Non preoccupatevi, appena noi sovranisti avremo vinto le elezioni europee, restituiremo la sovranità ad ogni stato che sarà libero di fare come vuole”. Già, dico io, così saremo liberi di … farci de male da soli! Amarcord – mi ricordo – anni ’70 (ma … erano nati i nostri attuali capi politici-di governo?): feroce stretta creditizia e valutaria; costo effettivo annuo del denaro preso a prestito dalle banche a livello di usura, fino al 35% e oltre! Penalizzazione delle importazioni (l’importatore doveva versare a Bankitalia su di un conto infruttifero e bloccato per sei mesi la metà del pagamento all’estero di ogni sua importazione!)… c’è qualcuno che può spiegare loro come eravamo combinati?

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