GATTO DI MARE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 9 Maggio, 2019 @ 2:39 pm

Detto altrimenti: una mia poesiola ed una mia foto, a Boccadasse, dove abita la fidanzata del Commissario Montalbano (!)     (post 3580)

Bucca d’ase, Bocca d’asino, Boccadasse (per via della forma della piccola insenatura che ha resistito all’assalto della città)

Gatto di mare

Non insegui il Tempo / e grato / il Tempo /non ti rincorre. / Immobile sulla tela di un gozzo / assapori l’amico profumo di pesce / il caldo insperato del sole invernale / e mi osservi / col nobile sguardo / del marinaio antico / al quale ogni giorno tu presti la barca. / Voglio indossare / pantaloni di tela / colore del mare profondo / sfumati di bianco salino / sedere in silenzio al tuo fianco / su questo gradino / dal bordo ormai liso e rotondo / per non disturbare / segreti / ricordi / speranze / e tesori / dei gatti del posto / e dei pescatori.

F.to Riccardo Lucatti, nato a Genova e “trentino” da 33 anni.


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ACCADEMIA DELLE MUSE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 7 Maggio, 2019 @ 8:56 am


Detto altrimenti: penultima serata dell’Anno Accademico 2018-2019       (post 3579)

Arte musicale arte pittorica. Il nostro gruppo ieri sera si è riunito per gustare Musica e nascita della prospettiva nella pittura. Nella prima parte della serata, Cristina Endrizzi e Michele Calzà hanno eseguito a quattro mani sul pianoforte i seguenti brani: Brahms, tre valzer; Dvorak, Danza Slava n° 2; Grieg, Due Danze Norvegesi; Bizet, Ouverture dall’Opera Carmen;  Wagner, Ouverture dall’Opera Tannhauser; bis: Il cigno dal carnevale degli animali di Saint Saens.

Esibizione applauditissima della quale è già stata richiesta una replica alla Casa Accoglienza di Cadine.

E’ seguito il consueto “Angolo delle anteprime” nel quale io stesso ho informato che ho quasi finito di mettere in ordine le fotografie di 11 anni di attività accademica, pari a 11 anni x 8 mesi all’anno x 2 eventi al mese, per un totale di 171 eventi per una media di 10 foto ad evento + le foto delle molte Feste di Mezz’Estate, per un totale pari a non meno di 1800 foto esaminate e riordinate, fra le quali ho scelto quelle più rappresentative. Dopo alcune riunioni con Cristina per completare l’identificazione di alcuni nominativi, sarò in grado di trasferirle su disco a disposizione di chi le richiedesse.

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Aurora Laura Panizzi, Presidente di ARDI Onlus, ci ha ricordato la possibilità di sostenere un’Associazione che sostiene la ricerca scientifica sul diabete, anche attraverso la destinazione del 5 x 1000 al codice fiscale 97067380580.

Adriana Cristofori segnala la replica della chiusura del II° Festival Internazionale dell’armonica a bocca, che si terrà mercoledì 8 maggio 2019 aad ore 21,00 presso la Sala Fondazione Caritro , Via Calepina, 1, Trento.

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GloriaZeni, (insegnante presso il Liceo Artistico Alessandro Vittoria) comunica un invito del Club Lions Trento Host (il mio club diu anni fa!): il Lions Club Trento Host ha dato vita ad una iniziativa con il Liceo Artistico Alessandro Vittoria. Essa prevede la realizzazione e l’esposizione nello Spazio Foyer di via Galilei, di trenta opere pittoriche create da trenta alunni delle ultime classi del Liceo , opere che saranno messe a disposizione degli interessati che vorranno, a fronte di un’offerta, divenirne proprietari. Il ricavato sarà destinato ad interventi a favore delle categorie bisognose. Esposizione dal 13 maggio fino al 16 maggio con il seguente orario : mattino 10.00 -12.00 e pomeriggio 16.00 -19.00.

Dopo la consueta pausa enogastro-astronomica (!) è stata la volta di Giovanni Soncini che ci ha illustrato la nascita nei millenni della tecnica pittorica della prospettiva, ignorata nei primi dipinti (rupetsri) giunti fino a noi (33.000 anni a. C) e sviluppatasi a partire dal 1400 d.C. circa (è in corso di redazione una sintesi più dettagliata dell’intervento)

Prossimo appuntamento: lunedì 3 giugno 2019: Concerto dei migliori allievi del Conservatorio Bonporti di Riva del Garda, accompagnati e diretti dal M° Prof. Corrado Ruzza. A seguire “Angoli della Trento minore”, di Maria Luisa de Carli Postal.

P.S.: leggete la serie completa dei prossimi eventi nel post “Prossimi eventi” qui sul sul blog

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ASSOCIAZIONISMO E DEMOCRAZIA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 6 Maggio, 2019 @ 1:16 pm

Detto altrimenti: democrazia formale o sostanziale      (post 3578)

Le Assemblee. Uno vale uno; spesso – per fortuna – al massimo una delega testa; quasi sempre – per fortuna – si controlla la regolare costituzione dell’Assemblea.

Dice … ma tutto è regolato dallo Statuto e poi l’Assemblea è “sovrana”.

Già, ma l’ordine del giorno dell’Assemblea lo redige il Consiglio Direttivo.   

Dice … si, ma l’Assemblea è sovrana, tant’è vero che può essere convocata anche da una certa percentuale di iscritti e non solo dal Consiglio Direttivo.

Già, ma come fa un iscritto a raccogliere il consenso necessario attorno alla sua idea?

Dice … basta che ne parli ai suoi colleghi.

Già, ma come fa a contattarli in numero adeguato? Non ha i loro indirizzi e-mail.

Dice … ma gli indirizzi sono un dato sensibile, riservato.

Già, ho capito ed allora lo Statuto dovrebbe prevedere che ogni socio possa chiedere che il Consiglio Direttivo convochi una Assemblea Ordinaria per comunicare a tutti le proposte di quell’iscritto al fine di potere eventualmente raccogliere la maggioranza necessaria alla convocazione di una Assemblea Straordinaria per proporre quelle modifiche statutarie.

Dice … ma quanta burocrazia!

Già, ma allora, come si fa a modificare lo Statuto nel senso che almeno obblighi il Consiglio Direttivo a comunicare le re-mail a tutti gli associati la possibilità di aderire alla proposta di quel tale, mirata a sottoscrivere la convocazione di una Assemblea Straordinaria?

Dice … se non si può non si può.

Ecco, ho capito: democrazia formale ma non sostanziale. Evvabbè …

Dice … ma quali modiche statutarie vorresti introdurre?

Ecco: 1) che esista un organo non gestionale (ad esempio il Collegio dei Probiviri) che controlli il rispetto dello Statuto da parte di tutti, anche da parte dei componenti il Consiglio Direttivo; 2) che sia introdotta la procedura di comunicazione dal Direttivo a tutti gli iscritti della volontà di ciascun iscritto di raggiungere il quorum per la convocazione di una Assemblea Straordinaria. E’ chiedere troppo?

Dice … be’ sì, è troppo: questa sarebbe democrazia sostanziale. Ecchè, ti pare poco?

Ah … vabbè … ho capito … chiedo scusa … è solo che io interpreto l’Assemblea come un organo legislativo e il Consiglio Direttivo come organo esecutivo. Sapete … non mi fa che uno le regole se le faccia e se le canti …


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LIBRI: HENNING MANKELL 2

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 5 Maggio, 2019 @ 9:30 am


Detto altrimenti: non solo romanziere, non solo giallista … (post 3577)

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Nato a Stoccolma nel  1948, marito di Eva Bergman figlia di Ingmar Bergman, morto di tumore a Goteborg nel 2015. Leggetene la biografia in internet. Famoso soprattutto per i gialli della serie del commissario Kurt Wallander:

  1. Assassino senza volto (in prestito da un’amica)
  2. I cani di Riga (in prestito da un’amica)
  3. La leonessa bianca (in prestito da un’amica)
  4.  L’uomo che sorrideva (in prestito da un’amica)
  5. La falsa pista (in prestito da un’amica)
  6. La quinta donna (in prestito da un amico)
  7. Delitto di mezza estate (in prestito da un’amica)
  8. Muro di fuoco (acquistato usato in libreria)
  9. Piramide (in prestito dalla biblioteca)
  10. Prima del gelo 
  11. La mano (acquistato nuovo in libreria)
  12.   L’uomo inquieto  (acquistato nuovo in libreria)

Dal 25 marzo a ieri, 4 maggio, ho letto i primi nove + Stivali di gomma svedesi (in prestito dalla biblioteca), un giallo non di questa serie. Praticamente dieci libri, uno ogni quattro giorni e … ho già contattato chi mi potrà prestare gli ultimi tre. Non è tirchieria, la mia, ma “scaffaleria” nel senso che non so più dove allocare i libri. Infatti, per fare spazio ho creato su ogni  scaffale la doppia fila ed ho regalato

  • quasi tutti i libri della mia prima gioventù, ad una biblioteca scolastica;
  • una interessantissima serie di 25 fascicoli sul turismo in bicicletta, alla FIAB;
  • raccolte di fumetti classici, ad un amico appassionato del genere;
  • alcuni libri che ormai per me hanno perso attualità ed interesse, ad un’amica.

Ma non basta. Se voglio proseguire nell’accoglimento di ulteriori libri, devo intervenire come segue:

  • sostituire su uno scaffale numerose foto con cornice con nuovi libri;
  • continuare a regalare libri che ormai per me hanno perso ogni tipo di significato;
  • creare nuovi scaffali;
  • eliminare molti libri d’arte (ipotesi teorica, perché non lo farò mai!);
  • eliminare i libri del mio corso di laurea (ipotesi teorica, perché non lo farò mai!).
Paganella, verso la Malga Zamabana: 1) ore 09,00, la discesa per un caffè 2) ore 12,30, la discesa per un aperitivo analcolico; X) caduta (“Acc…!”)

Dice … ma allora tu sei un lettore (anche giallista) accanito! No, raga, scialla, è solo che il 25 marzo scorso, a seguito di una brutta caduta sugli sci (v. post precedenti), mi hanno “legato” la spalla destra, per cui fine dello sci e addio all’inizio della stagione/bicicletta, ed allora … allora sotto con i libri! E per rilassarmi, ho adottato i romanzi gialli in temporanea sostituzione dei saggi e dei ragionamenti impegnati di Paolo Mieli, Giovanni Straffelini, Marcello Farina, Umberto Eco, Carlo Rovelli etc.

Ma veniamo a Henning Mankell. Oggi avrebbe 71 anni e sarebbe ancora “sul pezzo” nel senso che ci avrebbe regalato altri capolavori del suo genere. Henning fa vivere il “suo” commissario da un romanzo all’altro (leggeteli nella corretta successione temporale) con connessioni, ragionamenti e citazioni progressivamente collegate tal che la serie può essere letta anche come “La vita (soprattutto ma nion solo professionale) del commissario Kurt Wallander”. Ciascun romanzo poi ha una uguale struttura: breve prologo; lunga trattazione; breve soluzione del problema con arresto o morte del colpevole; breve ragionamento conclusivo. Nella trattazione infine sono intrecciati diversi filoni, ragion per cui da ognuna di esse si potrebbero trarre più romanzi separati.

Centrale in tutti l’aspetto umano del commissario e dei vari personaggi (in questo Henning è un po’ manzoniano!), la descrizione della società svedese in genere e dell’organizzazione della Centrale di Polizia della cittadina ove Wallander vive e lavora: Ystad, nella regione della Scania, all’estremo sud del paese. Se leggerete questi romanzi, accendete il computer (Google Maps) e seguite i viaggi e gli spostamenti del commissario: sarà molto divertente, interessante ed istruttivo.

Unica nota negativa: la ricchezza delle vicende di Kurt Wallander vi faranno apparire “poveri” i romanzi di alcuni altri giallisti che volutamente non nomino per il rispetto e l’apprezzamento loro comunque dovuto.

Buoni libri – gialli e non – a tutte e a tutti!

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P.S.: Henning Mankell, “Muro di fuoco” prima edizione 1998, pag. 251: … i detentori del vero potere erano le persone che controllavano le comunicazioni elettroniche. Umberto Eco, “Il fascismo eterno”, Ed. La nave di Teseo 2017, prima edizione 1995, pag. 46: Nel nostro futuro si profila un populismo qualitativo TV o internet, in cui la risposta emotiva di un gruppo selezionato di cittadini può venire presentata e accettata come “la voce del popolo”.

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DOLUS BONUS O TRUFFA LEGALIZZATA?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 2 Maggio, 2019 @ 7:12 am

Detto altrimenti: marchingegni per superare di fatto le tutele di legge a difesa del contraente più debole     (post 3576)

Il dolus bonus è una bugia accettabile: “Comperate le scarpe marca XY: sono le migliori del mondo!”. Oltre questo livello esistono “doli” (inganni) artificiosamente strutturati per “truffare legalmente” un consumatore normalmente non attento sino a questo punto e quindi facile preda di pescecani agguerriti, organizzati e difesi da schiere di avvocati. Eccone due esempi.

Assicurazioni. L’automobilista “A” con la sua auto si appoggia leggermente (tamponamento leggerissimo) al furgone di “B”. Non si vedono danni, tuttavia “B” vuole redigere il verbale di conciliazione amichevole. “A”, in buona fede, accetta, confidando nel controllo della propria assicurazione. Sotto scadenza della propria assicurazione “A” riceve una lettera dalla propria compagnia: “A seguito dell’incidente, il premio passa da 350 a 550 euro, oppure paghi tu direttamente il danno”. Al che “A”  telefona alla sua compagnia e protesta per due motivi: 1) “Visto che in ogni caso a pagare sono io, avreste dovuto chiamarmi in sede di accertamento del danno”; 2) “A quanto ammonta il risarcimento del danno?” L’unica risposta che riceve è sul punto 2): “Non lo sappiamo, deve rivolgersi alla società YZ”.

La società XZ, una stanza di compensazione. Infatti per i piccoli danni ora funziona così: vengono pagati al danneggiato dalla sua stessa compagnia tramite detta società presso la quale queste somme si compensano con analoghi esborsi della compagnia dell’automobilista responsabile in casi opposti.  Sembrerebbe tutto OK e invece così non è, perché per quel non-danno dell’esempio di cui sopra, sono stati reclamati e pagati 2000 euro, con un ingiusto vantaggio per “B” e un ingiusto danno per “A” che NON è stato chiamato a partecipare in contraddittorio – nè direttamente né tramite la sua compagnia assicuratrice – alla definizione del danno. Con questo marchingegno le compagnie assicuratrici hanno ridotto i loro costi gestionali (verifiche dei periti e costi amministrativi); arricchiscono gli assicurati disonesti e impoveriscono quelli onesti. L’automobilista “A” si rivolge all’ IVASS – Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni, Via del Quirinale 21 – 00187 Roma, ma riceve solo la certificazione sul compimento dei passi formali. Invece occorrerebbe una legge che impedisse questa “truffa sostanziale” a danno di chi è chiamato a pagare un danno la cui entità non ha potuto verificare in contraddittorio. Mi chiedo: è “dolus bonus” o “truffa legalizzata”?

Telefonia. Presso la compagnia telefonica XY comperate a rate un telefonino e firmate un contratto a tariffa fissa per 24 mesi. Ogni mese pagate, ad esempio, €20,00 quale rata dell’acquisto dell’apparecchio ed €10,00 per il traffico. A scadenza pensate che ogni mese avreste pagato solo €10,00 (per il traffico) ma vi accorgete che continuate a pagare €30,00: vi spiegano che è vero che non dovete più pagare rate per l’acquisto, ma ora la vostra tariffa non è più bloccata ed è quindi salita da 10 a 30 euro, “a meno che lei non voglia rifare tutto da capo etc. etc.” Mi chiedo: è “dolus bonus” o “truffa legalizzata”?

Altro caso. Tizio acquista un bene durevole al prezzo di 100 con pagamento in 10 rate al tasso del 7%. Prima rata, paga 10+7; ognuna delle successive 9 rate, paga sempre 10+7: ovvero, in modo illecito, l’interesse è calcolato sempre sull’intero capitale iniziale! Morale: alla fine Tizio avrà pagato per interessi 70 anzichè 35. Evvabbè …

Garanzie. Quelle di beni durevoli sono valide se – in caso di mal funzionamento – riportate o spedite al venditore/fabbricante l’oggetto “nella sua confezione originale”. E allora, che problema c’è? Basta prendere in affitto un box da destinare alla custodia dei tanti scatoloni ingombranti e tutto è risolto!

Come se ne esce? Con nuove leggi semplici ed “oneste”. Inoltre occorre istituire una nuova figura professionale: così come esiste l’Amministratore di Condominio, serve un Amministratore delle Famiglie, un avvocato esperto che gestisca e tuteli “da delegato e in abbonamento” questi e altri rapporti similari per un numero “n” di famiglie.

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LIBRI: HENNING MANKELL 1

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Maggio, 2019 @ 2:55 pm

Detto altrimenti: molto più che un romanziere     (post 3575)

25 marzo 2019, pista “Selletta” in Paganella, verso la Malga Zambana: 1) prima discesa della giornata; 2) Ultima …; X) inspiegabile caduta.

Io, con il freno a mano tirato (leggi: ”niente sci e bici”) dal 25 marzo a domani mattina, e poi ancora sino a quando … con la spalla sinistra bloccata per un volo sugli sci (v. post del 27 marzo, “Dalla Malga Zambana all’Ospedale S. Chiara di Trento”), io … cos’altro mai  ho potuto mai fare se non (ri) ascoltare tanta bella musica classica; pubblicare qualche post; mettere  in ordine migliaia di files foto nel mio computer e … leggere?

Leggere. Un collega del gruppo di lettura “Libri incontri” di Mirna Moretti mi aveva prestato La quinta donna, un giallo del succitato Henning Mankell.   Ne parlo alla mia prof del corso di lettura dei classici Maria Lia (anche per “giustificare” le mie assenze a quelle riunioni “classiche”) ed ecco che lei che … mi presta altri sei gialli di quell’autore (Assassino senza volto; I cani di Riga; La leonessa bianca; L’uomo che sorrideva; La falsa pista; Delitto di mezza estate)! Mia moglie poi recupera in biblioteca Piramidi e Stivali di gomma svedesi. In totale nell’arco dei 37 giorni dei miei quasi arresti domiciliari ho letto ben 9 libri (quelli sottolineati sono romanzi gialli con protagonista il Commissario Kurt Wallander).

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Leggere. Henning Mankell, acquario, nato il 3 febbraio (come me!) del 1948 (4 anni dopo di me), morto di tumore nel 2015. Molto più che un romanziere (cfr. biografia in internet). Dei suoi romanzi egli scrive: Questi romanzi, in fondo, pur nella loro varietà, hanno sempre girato intorno a un unico tema: che cosa è successo negli anni novanta allo Stato di diritto? Come può sopravvivere la democrazia se il fondamento dello Stato di diritto non è più intatto? La democrazia ha un prezzo che un giorno sarà considerato troppo alto e che non vale più la pena pagare?

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Leggere. Normalmente leggo saggistica, storia e classici. Questa volta ho voluto rilassarmi. E con Mankell mi sono trovato benissimo. Ogni suo giallo è corposo, l’autore non ha fretta di condurci alla fine, cosa che il lettore potrebbe scoprire se saltasse la lettura delle molte pagine dei non-dialoghi. E invece no, i suoi  romanzi vanno assaporati pagina per pagina, lentamente, gustando descrizioni, riflessioni, considerazioni. E poi, la geografia! Io li ho letti con Google Maps acceso, per seguire sulla carta i movimenti del protagonista fra Svezia, Danimarca, Lettonia.

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Un gioco, ma NON barate, NON guardate la carta geografica: se dall’estremità meridionale della Svezia veleggiate verso Copenhaghen in Danimarca, la vostra rotta sarà ESE (120° gradi bussola, cioè verso Est ma un po’ poggiati verso Sud) oppure ONO (300° gradi bussola, cioè verso Ovest ma un po’ poggiati verso Nord?)

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Una mia osservazione? L’umanità delle situazioni e dei personaggi (positivi, non certo degli assassini!) , il loro inserimento in una società, quella svedese, che noi non conosciamo. In me è nato un desiderio: un viaggio nei luoghi del Commissario Kurt Wallander! Un dubbio: i poliziotti dei racconti si lamentano di guadagnare poco, ma poi alcuni di loro sono spesso al ristorante e bevono whiskey come fosse acqua … con quel che costa da quelle parti!

Suggerisco caldamente a tutte e a tutti buona navigazione (rigorosamente a vela) e buona lettura!


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DIRIGENZA E DEMOCRAZIA NELL’ASSOCIAZIONISMO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 29 Aprile, 2019 @ 10:15 am

Detto altrimenti: Associazionismo democratico e non (post 3574)

I miei tentativi di “botanica dei ragionamenti” che seguono sono fatti da dietro il vetro della mia finestra cittadina (!) che “si affaccia” sulle montagne innevate di fine Aprile (“Vigolana”, 2149 m)

Le Associazioni. Sono una delle colonne portanti della nostra Comunità. Molte di esse sono amministrate e gestite solo da organi direttivi che quindi si fanno carico anche della parte operativa. Talvolta ciò può comportare che alla fine “a lavorare” si sia in pochi e che fra questi pochi – talvolta – il carico maggiore gravi sulle spalle del Presidente, persona che tutti elogiano (e ci mancherebbe altro!), molto, troppo operativo, molto difficilmente sostituibile. Da ciò talvolta deriva che a questa persona venga rinnovato più volte il mandato fino a … fino a quando proprio lui stesso, per ragioni di età (80 anni?) non si renda più disponibile.

Talvolta accade che nel frattempo il Presidente, persona oberata dall’operatività, si sia occupato un po’ tanto delle cose da fare e necessariamente un po’ poco della crescita del livello della partecipazione degli aderenti all’Associazione nella direzione della loro maturazione “professionale” in vista della successione a se stesso. Nel frattempo, talvolta accade che le Assemblee degli iscritti siano di fatto una Assemblea del Presidente e del suo Direttivo, visto che ad una maggioranza distratta e poco attiva va bene essere gestita più che attivarsi responsabilmente quale attore nella propria riunione.

Ma allora: 1) come evitare di rendersi insostituibili? 2) Dove ricercare i propri successori?  3) In che modo agire? 4) Un esempio.

  1. Come? L’Associazione sta crescendo oppure vogliamo che cresca. Orbene, la crescita di ogni sistema è possibile solo se “si decentra”: chi cresce deve decentrare, solo chi decentra può crescere. Quindi basta Presidenti faccio tutto io, bensì Consigli Direttivi composti da Consiglieri Delegati, con un Presidente solo parzialmente direttamente operativo. Inoltre occorre che ci sia un organo non operativo di controllo del rispetto dello Statuto anche da parte del Direttivo, altrimenti … quis custodiet custodes ipsos?

2) Dove? I troppo giovani talvolta sono troppo inesperti della vita. L’età di mezzo va bene: una volta erano disponibili i “giovani pensionati”, persone fra i 50 e i 60 anni. Ma oggi? Oggi nonostante le varie quote 100, i pensionati talvolta sono un po’ troppo avanti con l’età, a meno che non si attui quanto suggerito al precedente n.1).

La FVR in inverno

3) In che modo? Come organizzare il “processo della successione al Consiglio Direttivo e alla Presidenza”? Vi sono due modi, uno corretto ed uno no. Quello corretto (mi piace citare la FVR-Fraglia Vela Riva di Riva del Garda) prevede nello Statuto che chi si voglia candidare alla guida dell’Associazione comunichi questa sua disponibilità al Consiglio Direttivo il quale la porterà a conoscenza di tutti i soci in tempo utile rispetto alla prima Assemblea Elettiva. Quello non corretto, non sollecita in alcun modo formale la partecipazione degli associati alla co-assunzione di oneri (più che di onori!). In quest’ultimo caso talvolta può avvenire che la successione agli Organi dell’Associazione sia cosa del Direttivo uscente e che la partecipazione alle Assemblee sia scarsa, così come la preparazione all’evento da parte di ogni presente, per cui ancora una volta si ha la trasformazione di fatto (anche) dell’Assemblea (Elettiva) degli Associati in una sorta di “vedete quanto siamo bravi” del Presidente e del direttivo uscenti.

4) Un esempio. Qualche mese fa ho assistito ad un convegno di una Università sul tema “Democrazia e Università”. Un oratore ha provocatoriamente illustrato la strutturazione dell’ordine del giorno della riunione, che era stata convocata per approvare un anno di gestione dell’ente: tutto il giorno dedicato alle relazioni degli amministratori. Alle 18,00 apertura della discussione. Alle 18,30 votazione e chiusura dei lavori.

E allora, quali sono le Associazioni gestite in modo democratico e quali no? Fate voi e, mi raccomando, “omnia munda mundis”: che nessuno si senta offeso, ci mancherebbe altro!


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LUNEDI, 29 APRILE 2019

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 29 Aprile, 2019 @ 7:27 am

Detto altrimenti: un post scritto così, a getto … (post 3573)

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Oggi è il secondo giorno consecutivo che qui in Trentino nevica fino alla quota di 900 metri. Nevica in una stagione normalmente improbabile per tali eventi. Va bene, anzi, benissimo: le riserve idriche delle nostre montagne ringraziano. Altro evento positivo e altrettanto imprevisto, l’altissima partecipazione alle elezioni spagnole. Partecipazione è Democrazia e viceversa. Nel secolo scorso la nostra Democrazia fu sconfitta dalla dittatura per la scarsa partecipazione delle masse. Democrazia nei millenni ha assunto in successione significati diversi: 1) potere sul popolo (il “democrator” era il dittatore); 2) strapotere del popolo: 3) potere del popolo. Oggi siamo purtroppo regrediti dal terzo al secondo significato, cioè dal potere del popolo gestito attraverso il sistema rappresentativo, allo strapotere del popolo della rete. Evitiamo di fare un ulteriore, l’ultimo, micidiale passo indietro. Non ci facciamo prendere in giro.

Who opened the door for the democrator? / And how come he let in the market-conquistadors? / Why is he acting as if he has something to hide? / The privilege of the stupid is to be taken for a ride. Chi ha spalancato la porta al democrator? / E com’è che egli si è collocato nel novero dei conquistatori? / Perché si sta comportando come se avesse qualcosa da nascondere? / Il privilegio dello stupido è quello di essere preso in giro.

Se vogliamo, se amiamo la Democrazia Vera, quella del terzo stadio, dobbiamo “partecipare”, ad ogni livello, in ogni ambiente: in famiglia; in parrocchia (per chi ci crede); negli ambienti di lavoro; nelle Associazioni. Sono tutte “palestre” di una indispensabile, particolare “ginnastica pre-sciistica”, quella che ci forma alla partecipazione più importante, quella alla Vita Politica, cioè ad occuparci di “tutti noi stessi”.

Con qualche giorno di ritardo celebro ulteriormente il 25 aprile. Io, genovese di nascita e trentino d’adozione, se fossi nato nel 1924 anziché nel 1944 sarei stato, a Genova  un partigiano nelle fila del comandante Aldo Gastaldi. Aldo Gastaldi, un giovane poco più che ventenne, autorevolissimo capo partigiano ligure. A lui è intitolato un importante corso a Genova (Corso A. Gastaldi) vicino alla mia casa di origine (Via Rodi). Molto ben visto dal suo gruppo, un po’ meno da chi voleva che tutti i partigiani prendessero una certa tessera di partito. Alla fine della guerra si offrì di scortare personalmente un camion carico di Alpini Trentini nel loro rientro dalla Liguria al Trentino, Alpini che avevano combattuto a fianco dei partigiani. E ciò per evitare che durante il viaggio quegli Alpini fossero interpretati come componenti della Divisione Alpina Monte Rosa che invece avevano combattuto a fianco dei nazifascisti e che quindi fossero fucilati. A Desenzano viene sbalzato dal camion e travolto. Il Trentino gli è debitore.

Buon fine Aprile a tutte e a tutti!

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FOTO POST DA MARE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 27 Aprile, 2019 @ 10:29 am


Detto altrimenti: oppure “D’AMARE”?     (post 3572)

Ieri, qui a Trento, una breve, intensa, tempesta di acqua e vento – solo mezz’ora – ha lavato le strade e l’aria.

Oggi sole pieno, luminosità accecante da “fronte freddo”. La Fersina scorre lieta, rinvigorita nelle sue acque. Gli ippocastani invadono del loro verde il cielo.

Inarrestabili piante di fico prorompono dalle fessure degli argini.
Presa diretta!

Sole, acqua, azzurro … mi viene voglia di mare. Scorro le foto del mio scrigno elettronico e ve ne propongo una: le isole croate dell’arcipelago delle Incoronate (Kornati) sono un vero “paradiso” con tanto di doccia alimentata “a presa diretta”  … dal Cielo, appunto!

Rosso “Incoronate
Di ritorno dal supermercato!
E invece oggi … neve dai 900 m in su!

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25 APRILE, FESTA DELLA RES …ILIENZA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 25 Aprile, 2019 @ 6:35 am

Detto altrimenti: resilienza, capacità di un materiale di assorbire un urto senza rompersi (post 3571)

In psicologia, la resilienza è capacità di un individuo di far fronte in maniera positiva a eventi traumatici, di riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà, di ricostruirsi restando sensibili alle opportunità positive che la vita offre, senza alienare la propria identità.

Ieri sera una rete TV ha ritrasmesso il film del 1961 “Il Federale” con Ugo Tognazzi, ovvero “solo lo stupido non cambia mai idea … le.” Un popolo vittima – nell’ordine – della propria disattenzione, della demagogia, della retorica, del populismo ha tuttavia espresso persone resilienti (nel film il Professore Bonafè) che hanno rappresentato il motore di avviamento della riaffermazione della Democrazia. Negare o – peggio – ignorare la Storia, la nostra Storia è un atto di barbarie, tipico di chi cerca di distruggere ciò che non conosce, non riesce a conoscere, non vuole riconoscere semplicemente perché lo ritiene elemento simbolo riunificante di chi non la pensa politicamente come lui.

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Il pensiero politico: il barbaro lo vuole semplicemente uguale al suo, cioè vuole semplicemente il suo. Ieri, masse osannanti in Piazza Venezia, oggi masse osannanti nelle cabine elettorali. Alleanze “contro natura” pur di arrivare al premio di maggioranza e quindi ad una maggioranza assoluta “artificiale”, venduta poi come “naturale” (“io rappresento 60 milioni di Italiani”).

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L’unanimità … il premio Nobel Josif Brodskij (sepolto a Venezia), nella prefazione del suo bel libro Il canto del pendolo (Ed..Adelphi) si rivolge a giovani studenti (cito a memoria): “Non demordete mai, perchè il malvagio non dedica nell’agire contro di voi lo stesso tempo che voi dedicate alla vostra difesa. E poi, dubitate sempre delle unanimità, dei bilanci ben assestati, degli eserciti perfettamente organizzati … se non altro perché dentro i grandi numeri più facilmente può nascondersi il male”.

Liber in latino significa “libro” e “libero” .

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