MULTA PAUCIS
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 6 Novembre, 2020 @ 3:36 pmDetto altrimenti: dire molto con poche parole (post 4054)
Le premesse: i molti (troppi) tipi di contratto di lavoro. Non sono tutti gestibili dalle norme del soccorso anti Covid. Interveniamo sulle premesse.
Prorogare scadenze, divieti di licenziamento, cassa integrazione, etc.. … ma poi? Io sono distratto e sicuramente mi è sfuggito il piano governativo di riconversione delle persone interessate da questi provvedimenti.
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LA TERZA GUERRA MONDIALE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 6 Novembre, 2020 @ 6:41 amDetto altrimenti: una caratteristica la rende uguale e diversa dalle precedenti (post 4053)
Nelle guerre precedenti ci saranno anche stati sciacalli, profittatori, borsari neri ma c’era anche molta gente che si aiutava, molte persone che si stringevano le une alle altre, molti eroi che hanno rischiato la propria vita ad esempio per salvare quella di appartenenti ad altre religioni. In questa attuale abbiamo una situazione analoga e diversa. Analoga, perché anche oggi ci sono gli eroi: medici e infermieri che rischiano la vita per salvare la nostra. Diversa, perché adesso c’è il distanziamento fisico, personale (non chiamiamolo sociale, per favore!), parentale: nonni che devono stare lontani dai nipotini; associati che non possono riunirsi nelle loro associazioni sportive e culturali; amministratori e politici che non possono confrontarsi di persona e così via: un nuovo Far from the madding crowd, romanzo del 1874 di Thomas Hardy, Via dalla pazza folla, folla che se continuasse a riunirsi – come purtroppo ancora taluno vorrebbe fare – sarebbe davvero “pazza”.
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COVID: POTERE E RESPONSABILITA’
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 4 Novembre, 2020 @ 8:31 amDetto altrimenti: dovrebbero essere sempre uniti (post 4052)
Norberto Bobbio, nel suo prezioso libro “Democrazia e segreto” (G. Einaudi Ed., 53 paginette, €9.00) individua come carattere essenziale della democrazia la mancanza di “segreti”: infatti ove non vi siano segreti, i cittadini possono adempiere alla loro funzione di controllo e valutazione dell’operato degli organi istituzionali e di governo. Tuttavia accade che anche quando non vi sia alcun segreto, i cittadini non utilizzino questo loro dovere di controllo.
Alcuni esempi:
- il governo ha rifiutato i fondi MES. Praticamente ha rifiutato un regalo di 37 miliardi per investimenti nella sanità; adesso ne stanzia 10 (presi altrove, a debito!) dei quali peraltro risulterebbero assegnati e utilizzati solo 3 o 4.
- Il governo ha deliberato in marzo/aprile un bando per assunzione di infermieri (e/o medici?) e il bando è stato lanciato in ottobre. Nel frattempo si soffre e si muore all’interno nelle ambulanze in coda per entrare al Pronto Soccorso.
- Si sapeva che sarebbe arrivata la seconda ondata Covid ma nei mesi estivi non si è ritenuto di acquistare (almeno) un cacciabombardiere F35 in meno (€150 milioni euro) per acquistare (almeno) 750 autobus urbani in più (€200.000 cadauno).
Tre fatti gravi non segreti rispetto ai quali tuttavia è ancor più grave la giustificazione
- che viene data per il caso 1): “Accettarli aumenterebbe il debito e quindi dovrei aumentare le tasse” (doppiamente falso, n.d.r.); “ I 5S non vogliono” (e allora dimettiti, ministro!);
- che non viene data per i casi 2) e 3).
Giustificazione/non giustificazioni gravi, ma ancor molto più grave è la mancanza di una specifica reazione dei cittadini, alcuni dei quali protestano contro i provvedimenti restrittivi della libertà personale ma non contro le omissioni di cui ai tre esempi sopra.
A mio sommesso avviso, la “sanzione politica” (più o meno voti raccolti a fine mandato da chi governa) è intempestiva e insufficiente. Occorre una sanzione più immediata, attraverso una ferma presa di posizione da parte di chi, all’interno della coalizione di governo, può chiedere una verifica.
Vi domanderete perchè non auspico l’intervento-avvento dell’opposizione? Perchè l’attuale opposizione antieuropeista e sovranista, per rimanere al primo degli esempi citati, avrebbe impedito persino l’assegnazione dei 37 mildi MES (e dei 209 del Recovery Fund) per cui sarebbe pezo ‘l tacon del bus (peggio la toppa del buco che si vuole riparare) e si cadrebbe dalla padella nella brace: incidit in Scyllam cupiens vitari Caribdim!
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ELEZIONI USA …. E GETTA (LO) VIA!
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 3 Novembre, 2020 @ 8:08 amDetto altrimenti: niente di personale, naturalmente (post 4051)
Se proprio fosse necessario ….
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LA DEMOCRAZIA (DIRETTA) COME VIOLENZA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 2 Novembre, 2020 @ 3:30 pmDetto altrimenti: anno 429 a. C., nella Grecia di Atene. (post 4050)
La democrazia diretta gia’ 429 anni a. C., ovvero la democrazia come violenza. Un breve testo non firmato, di un autore conosciuto da chi ama i classici come l’Anonimo Ateniese. L’Autore si propone di dimostrare come il cieco egualitarismo democratico, la DEMOCRAZIA DIRETTA praticata ad Atene, abbia dato vita al sistema più lesivo della libertà dei migliori “(la gente per bene”) vantaggio dei “peggiori” (“la gente del popolo”, “i poveri”, “la canaglia”). Per l’autore, la democrazia ateniese si configura come il “predominio della canaglia”.
Alcuni passaggi significativi: “Il popolo non vuol essere schiavo delle leggi in una città retta dal buongoverno, ma essere libero e comandare: del malgoverno non gliene importa nulla … il Popolo di Atene sa ben distinguere i cittadini dabbene dalla canaglia. Ma, pur sapendolo, predilige quelli che gli sono benevoli ed utili, anche se sono canaglie e odia la gente dabbene proprio in quanto per bene: pensano infatti che la virtù, nella gente per bene, sia nata per nuocere al popolo, non per giovargli … la democrazia ateniese è dominata dall’ incompetenza, con l’irresponsabilità eretta a sistema …. l’edonistica passione per le feste finanziate dal denaro pubblico …”
CONTESTUALIZZIAMO. Non voglio fare polemiche e tralascio il riferimento alla “canaglia” (per quanto anche oggi c’è chi ruba denaro pubblico a 50 milioni di Euro al colpo). Inoltre mi sento ovviamente in dovere di precisare che oggi – per fortuna – la gente del popolo e i poveri non devono e non possono essere considerati di serie B. Tuttavia della testimonianza dell’antica Grecia salvo la critica avanzata contro la DEMOCRAZIA DIRETTA che consentiva già 2500 anni fa l’ascesa al potere di chi non aveva alcuna preparazione. Oggi da parte di taluno c’è una sorta di RIVENDICAZIONE DELL’IGNORANZA che si esprime con tre parole micidiali: “UNO VALE UNO”.
Per completezza, ricordo che nei millenni il termine “democrazia” ha assunto in successione, tre significati diversi: 1) potere sul popolo: il democrator era il dittatore; 2) strapotere del popolino (ad esempio del popolo della democrazia diretta ateniese); 3) potere del popolo. Oggi, ove trasformassimo la nostra democrazia parlamentare in un democrazia diretta, retrocederemmo dal terzo al secondo significato e consegneremmo il potere al popolo della rete, anzi, ai gestori del popolo della rete: quasi un’ulteriore retrocessione al primo significato.
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E IL COCCODRILLO COME FA?
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Novembre, 2020 @ 10:45 amDetto altrimenti: e la Svizzera, come fa? (post 4049)
Dai, si vede che ho tre nipotine, con le loro canzoncine! Nessuno conosce la voce del coccodrillo. Nemmeno quella della Svizzera. Già, perchè i movimentisti la citano come un esempio di democrazia diretta da copiare, riferendosi però solo ai molti quesiti referendari che vi si tengono ogni anno.
E … la Svizzera come fa? Fa che utilizza il sistema proporzionale per eleggere parlamento e governo e il governo non è sfiduciabile. Quindi, di fronte alle frequenti difficoltà di trovare un accordo e al rischio di una paralisi di governo, le forze politiche si buttano sui referendum popolari.
Mappoi (mappoi) c’è da dire che da decenni in Svizzera non si butta a terra nemmeno la carta di una caramella; che se entri in Svizzera con un camper te lo pesano al volo per controllare che non sia fuori peso come accade spesso ai nostri, a causa dei molti accessori montati dal proprietario; che in Svizzera il car sharing ha un grande sviluppo e che le ferrovie montane sono molte mentre da noi sono poche; che in Svizzera se esiste il limite di 50kmh, il limite è di 50kmh mentre da noi è almeno di 60; che la Svizzera è uno Stato federale trilingue mentre noi siamo uno stato pluriregionale a 20 dialetti; etc..
Dice … ma fosse che vuoi trasferirti in Svizzera? No raga, scialla, non ci penso nemmeno. Solo che sul non gettare a terra la carta di una caramella e sulle ferrovie montane concordo in pieno. Poi, ognuno si tenga il proprio sistema: noi, quello democratico parlamentare rappresentativo; loro quello non parlamentare, non presidenziale, bensì quello consensualistico.
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HANS KELSEN E FRANCESCO PALLANTE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Novembre, 2020 @ 8:49 amDetto altrimenti: ed io fui terzo fra cotanto senno …. (post 4048)
Dante Alighieri, 700 anni dalla morte. Inferno IV, Limbo, Dante scrive “ed io fui sesto tra cotanto senno” riferendosi alla presenza di Virgilio, Omero, Orazio, Ovidio, Lucano. Io cito quel verso solo per rendere omaggio al Poeta, e lo scopiazzo ponendomi “terzo” fra cotanto senno, ad un livello molto, molto inferiore rispetto a quello dei due Autori di cui al titolo, Hans Kelsen e Francesco Pallante. E andata così: Kelsen, un suo testo al mio esame di Filosofia Politica all’UNIGE (mi sono laureato in giurisprudenza nel 1968), prof. Luigi Bagolini. Pallante, un suo libro scoperto per caso sul banco della mia libreria preferita: “Contro la democrazia diretta”, leggendo (rectius: divorando) il quale, alla pag. 89, vedo citato un pensiero del “mio” Kelsen:
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“E’ chiaro che l’individuo isolato non ha, politicamente alcuna esistenza reale, non potendo esercitare un reale influsso sulla formazione della volontà dello Stato. La democrazia può quindi esistere soltanto se gli individui si raggruppano secondo le loro affinità politiche, allo scopo di indirizzare la volontà generale verso i loro fini politici, cosicchè, fra l’individuo e lo Stato, si inseriscono quelle formazioni collettive che, come partiti politici, riassumono le uguali volontà dei singoli individui … non si può mettere in dubbio che il discredito dei partiti sia un attacco ideologicamente mascherato contro l’attuazione della democrazia”.
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Traduco attualizzando: esiste oggi un movimento nato contro i partiti, un movimento “mandiamoli tutti a casa” la cui mission dichiarata sia mandarli a casa e lo scopo non dichiarato sostituire una oligarchia alla democrazia?
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DEMOCRAZIA E PARTITI POLITICI – OLIGARCHIA E MOVIMENTI
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Novembre, 2020 @ 7:05 amDetto altrimenti: contro la cosiddetta democrazia diretta (post 4047)
DEMOCRAZIA VERA (INDIRETTA) E L’ALTRA (DIRETTA). Nella prima agiscono i rappresentanti del popolo che operano autonomamente interpretando senza vincolo di mandato le esigenze degli elettori. Nella seconda agiscono – con vincolo di mandato – impiegati semplici, meri portavoce della pretesa volontà popolare. Nella prima vi sono “intermediari”, nella seconda no. La semplificazione della procedura (disintermediazione politica) è un suo impoverimento sostanziale. Agli “impiegati” infatti non serve riflettere, ragionare, essere preparati, perché “uno vale uno”, si dice. E invece, già nel 1950, Piero Calamandrei, parlando agli insegnanti, evidenziava come la democrazia non poteva accontentarsi di riconoscere il diritto di partecipare alle decisioni politiche, ma doveva, tramite un suo “organo costituzionale”, la Scuola, preoccuparsi che tutti fossero effettivamente messi in grado di fare politica “consapevolmente”. Quindi l’istruzione come diritto-dovere al pari del lavoro, del voto e – mi permetto di aggiungere – della salute.
Nella democrazia vera altro soggetto intermediante, formativo e quindi positivo, sono i partiti politici, i quali con le loro sezioni e le loro scuole di partito creano cultura politica e di governo. Anche questi sono nel mirino del “democratici diretti” che li vogliono sostituire con i “movimenti” gestiti dalla rete, ovvero dai capi rete. A quest’ultimo riguardo, nel mio post del 26 ottobre “Contro la democrazia diretta” , citando Francesco Pallante, fra l’altro scrivevo:
I decantati 100.000 iscritti alla piattaforma e una votazione ogni venti giorni sono numeri irrilevanti rispetto ai milioni di iscritti del Movimento ed alla complessità dei problemi. Idem i 56.127 e i 79.634 click rispettivamente per la votazione del capo politico e l’alleanza con il PD.
Concludo: democrazia diretta? No grazie! Movimenti al posto dei partiti? No grazie!
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IRI, ISTITUTO PER LA RICIONVERSIONE DELL’ITALIA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 31 Ottobre, 2020 @ 1:07 pmCrisi Covid. Gravissima. Conte sta facendo molto. Non è difficile “fare molto” quando c’è moltissimo da fare. A mio avviso manca un’azione parallela: la visione dell’Italia del domani, la fondazione di un nuovo IRI- Istituto per la Riconversione dell’Italia. Un manager lo farebbe. Al governo occorre maggiore managerialità. Io sono laureato in legge. Ho fatto il top manager per una vita. Non mi sognerei mai di fare il professore universitario di diritto privato. Non mi sto candidando a sostituire Conte. Sto dicendo che Conte si circondi di top manager che integrino la sua esperienza culturale, professionale e di vita e che dia la giusta dose di centralità alla riconversione del Paese. Un’utopia la mia? Certo, ma badate bene: le utopie sono obiettivi semplicemente “non ancora” raggiunti. E poi, guai nella vita a non avere utopie! Dice … ma tu chi sei per parlare così? Io? Io sono una goccia, faccio il mio dovere di semplice goccia. Anche le gocce pensano. E poi … gutta cavat lapidem: hai visto mai?
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DISTANZIAMENTO “PERSONALE”
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 31 Ottobre, 2020 @ 7:49 amDetto altrimenti: com’era brutto quel “sociale”! (post 4045)
Ce lo sta imponendo il Covid19 quale condizione per la nostra salute/salvezza. Sviluppiamo il concetto: no alla concentrazione di persone in famiglia, nei circoli culturali e sportivi, nei locali pubblici, nelle piazze, nei comuni, nelle megalopoli. In Cina esiste(va?) un piano per la realizzazione di 10 città da 100 milioni di abitanti ciascuna. Economia di scala dei consumi e del controllo del cervello. Nel mondo: multinazionali, concentrazione della produzione, della vendita, della distribuzione a masse concentrate di persone, sia essa una concentrazione fisica o virtuale (vendite attraverso la rete). Poi arriva il virus pandemico che sta colpendo le concentrazioni di persone; potrebbe arrivare un altro tipo di virus a colpire le grandi reti di distribuzione. Fantaragionamento, il mio? Può darsi. Certo che stavamo esagerando e Covid 19 ci ha fatto rallentare, per riflettere: come la Bella Tartaruga di Bruno Lauzi, una canzoncina per bimbi anche cresciuti che io ho ripreso a cantare per le mie nipotine: “La bella tartaruga un tempo fu, un animale che correva a testa in giù. Come un siluro volava via che ti sembrava un treno sulla ferrovia. Ma venne un incidente, un muro la fermò, si ruppe qualche dente e allora rallentò … e un po’ più in là, andando piano lei trovò la felicità … la tartaruga, d’allora in poi, volle che a correre pensiamo solo noi …”. Riascoltatela
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