AUT AUT …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 16 Novembre, 2021 @ 6:33 am

LA VITA E’ UNA CONTINUA SCELTA ANGOSCIOSA …

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MARMOLADA 2011

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 16 Novembre, 2021 @ 6:28 am

Dieci anni fa, con il mio amico Gianpaolo. Mi chiedo: quest’anno, come sarà questa montagna?

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NEVE, NEVE!

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 16 Novembre, 2021 @ 6:23 am

FRA POCO SI RICOMINCIA! NELLA FOTO: IL RIFUGIO DOSSO LARICI IN PAGANELLA, VERSANTE DI FAI

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PARITA’ DI GENERE? CI STANNO LAVORANDO …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 16 Novembre, 2021 @ 6:13 am

… gli uomini!

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Il Presidente della nostra Repubblica

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 16 Novembre, 2021 @ 6:10 am

Corsera 15 novembre 2021, pagg. 1 e 28, Sabino Cassese: “IL Colle e la febbre dei partiti”. Un ragionamento molto ampio ed allo stesso tempo profondo. L’Italia verso il presidenzialismo? No, piuttosto fra i tanti spunti affrontati da Cassese, ne prendo due:
1) l’estrema attuale frammentazione dei partiti;
2) il fatto che il Parlamento che sarà chiamato ad eleggere il Presidente non è rappresentativo della volontà popolare che si potrebbe produrre alle prossime elezioni.

Ciò detto, ecco in sintesi le funzioni principali del Presidente della nostra Repubblica:
1-gestore delle crisi di governo;
2-promulgatore delle leggi;
3- presidente del CSM;
4- custode della Costituzione;
5- capo delle forze armate.

Cassese si augura che il prossimo Presidente della Repubblica sia soprattutto dotato di arte combinatoria e di capacità di persuasione.

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19-21 NOVEMBRE: LEOPOLDA, LEOPOLDA!

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 16 Novembre, 2021 @ 6:05 am

Non posso andare. Ho fornito tre contributi:

.

– l’emissione di Titoli Irredimibili di Rendita non di debito;
– che si contesti a un movimento-non-partito di operare come l’art. 49 della Costituzione consente solo ai partiti organizzati democraticamente;
– che si evidenzi il fatto che Matteo Renzi abbia bloccato il micidiale percorso verso la democrazia diretta, alias oligarchia.

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LA SEN. ITALIA VIVA DONATELLA CONZATTI E NORBERTO BOBBIO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 14 Novembre, 2021 @ 4:19 pm

DONATELLA CONZATTI

Gli antichi romani dicevano “nomen omen”, ovvero “un nome un destino”, in grado perciò in qualche modo di predire, di incarnare una identità. Il nome di battesimo ha di fatto un valore simbolico molto spiccato perché non si eredita e per questo è frutto di una scelta e di una mediazione tra i genitori.

Il cognome, sebbene tramandato, non è un elemento puramente burocratico ma caratterizza fortemente la vita di ciascuno. Si pensi anche alle grandi famiglie nobiliari, o a quelle proprietarie di industrie o a grandi talenti artistici.

Cognomi in grado di tramandare storie e valori. Cognomi che, con le regole attuali presenti ancora in alcuni Paesi, possono terminare il loro percorso nella storia solo per il fatto di avere discendenti donne.

Per questo la possibilità che i figli portino entrambi i cognomi, rappresenta una riappacificazione con la storia e con i principi fondamentali di uno stato di diritto.

L’Italia lentamente sta maturando.

Nel 2006, con la Sentenza n. 61 del 16 febbraio, la Consulta sottolineava: «l’attuale sistema di attribuzione del cognome è retaggio di una concezione patriarcale della famiglia, la quale affonda le proprie radici nel diritto di famiglia romanistico, e di una tramontata potestà maritale, non più coerente con i principi dell’ordinamento e con il valore costituzionale dell’uguaglianza tra uomo e donna».

Nel 2014 seguiva la Sentenza n. 77/07, con cui la Corte europea per i diritti umani, di Strasburgo, riconosceva fondato l’appello, presentato da una coppia di coniugi di Milano, sulla violazione da parte del nostro Paese, dell’articolo 8 (diritto al rispetto per la privacy della vita di famiglia) e dell’articolo 14 (che proibisce le discriminazioni) della convenzione europea dei diritti umani laddove non concede la possibilità, per i genitori, di dare ai propri figli il cognome della madre.

Nel 2016 la Corte Costituzionale, con la citata Sentenza n. 286, ravvisava, fra gli altri, la compressione del diritto all’identità personale, la lesione del diritto di uguaglianza e pari dignità dei genitori nei confronti dei figli e dei coniugi tra di loro e la violazione della Convenzione sulla eliminazione di ogni forma di discriminazione nei confronti della donna. La Consulta ha riconosciuto, quindi, la possibilità di dare il doppio cognome a tutti i bimbi nati o adottati dal 28 dicembre 2016 in poi.

A seguito della sentenza della Corte Costituzionale del 2016, la Direzione centrale per i Servizi demografici del Ministero dell’Interno aveva emanato una circolare sul tema che stabiliva l’obbligo per l’ufficiale di stato civile di «accogliere la richiesta dei genitori che, di comune accordo, intendano attribuire il doppio cognome, paterno e materno, al momento della nascita o al momento dell’adozione».

Nel febbraio 2021 la Corte Costituzionale, con l’ordinanza n. 18 si è trovata però nuovamente costretta, a pronunciarsi circa la questione del cognome materno, evidenziando la necessità di una nuova legge che faccia chiarezza.

Appare, dunque, decisamente maturo il tempo per il legislatore di disciplinare in merito al cognome dei figli, nel rispetto dei principi costituzionali dell’identità personale, della pari dignità e dell’uguaglianza tra i sessi.

Questa urgenza l’ho avvertita già all’inizio della legislatura. A solo una settimana dall’insediamento, con la Senatrice Garavini, la Senatrice Fedeli e moltissimi altri colleghi, abbiamo scritto e depositato un primo disegno di legge l’A.S.170: «Modifiche al codice civile in materia di cognome dei coniugi e dei figli». Da quel momento si sono susseguiti altri disegni di legge in materia. Eravamo già all’epoca consapevoli del ritardo del Parlamento e, anche personalmente, consapevoli delle difficoltà applicative della circolare del Ministero dell’Interno.

A tal fine, anche sullo spunto dell’ultima ordinanza del 2021 e grazie allo stimolo della Presidente Casellati, abbiamo creato un Intergruppo sulla parità tra uomini e donne che sta lavorando alla stesura di un disegno di legge unitario sul tema del cognome materno, con l’impegno dichiarato di ottenere la sua approvazione entro la fine di questa XVIII legislatura.

Una battaglia che stiamo portando avanti da tempo e che è stata al centro del un convegno «Cinque anni devono bastare per la riforma del cognome», organizzato nella sala Zuccari del Senato nel giorno del quinto anniversario della Sentenza n. 286/2016 della Corte Costituzionale. Qui il link al mio intervento: https://youtu.be/8xuu0HVgq68
Al convegno hanno partecipato anche la Ministra per la famiglia e le pari opportunità Elena Bonetti e il Ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà per portare il messaggio anche del Governo: è urgente che il Parlamento legiferi in materia.

È davvero un periodo di grandi trasformazioni per l’Italia e siamo ad un passo affinché i nostri figli possano avere entrambi i cognomi dei genitori.


 NORBERTO BOBBIO

“Elogio della mitezza e altri scritti morali” IlSaggiatore, pag. 99: “…è da ritenere che il movimento per l’emancipazione delle donne e per la conquista da parte loro della parità dei diritti e delle condizioni sia la più grande (io sarei persino tentato di dire l’unica) rivoluzione del nostro tempo.”

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VW – E NON PARLIAMO DI UNA MARCA DI AUTOMOBILI BENSI’ DI …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 14 Novembre, 2021 @ 6:42 am

… VERDI E WAGNER e non solo, ma anche di Wolfgang  Amadeus Mozart, Ludwig van Beethoven, Robert Schumann, Franz Lizst, Piotr Ilijc Cajkovskij. Scusate se è poco …

Ieri a Riva del Garda, presso la sala del locale Audiutorium del Conservatorio Musicale nel pieno rispetto delle norme anti-Covid, come introduzione all’Assemblea della  Associazione Amici della Musica di Riva del Garda, associazione presieduta dal Prof. Franco Ballardini e su iniziativa della socia Federica Fanizza, i nostri due soci, Fabio Larovere e Andrea Faini ci hanno “spiegato” i loro due libri co-scritti, quasi “libri spartito” di storia, critica, cultura e amore “musicale”: “La parola alla musica- Sette interviste impossibili ai grandi compositori” e “V e W – Perché non possiamo fare a meno di Giuseppe Verdi e Richard Wagner”. Si tratta di due libri scritti “in coppia” che vanno acquistati, letti e gustati di pari passo.

Interviste “impossibili” in quanto ovviamente realizzate in assenza dell’intervistato ma anche perché evidenziamo, ognuna, aspetti contrastanti o quanto meno diversi del personaggio.   Di ogni musicista, poi, l’aspetto musicale e quello letterario; quello storico e quello sociale;  quello teatrale e quello drammatico.
Ma non basta: che ne dite di un “processo” ai due Musisti V & W, con tanto di ragioni dell’accusa e della difesa per ognuno? E della caratterizzazione di ogni opera attraverso la lettura “del” personaggio caratterizzante?
Ma non basta: il tutto è ulteriormente arricchito da sei saggi su temi specifici quali la teoria dell’arte wagneriana, i suoi temi conduttori e la sua influenza – prima volta in assoluto sugli schermi – della Musica sulla storia della cultura.  E che dire dei saggi verdiani quanto al Verdi arruolato dal Risorgimento, al Verdi shakesperiano  e a quello del rapporto padre – figlia?
Il tutto preceduto da un brano pianistico sulla fioritura dei ciliegi in Giappone, eseguito dalla nostra socia pianista giapponese Midori (bravissima!) …
… e intervallato da lettura di brani ad opera delle lettrici del Gruppo di Lettura delle Biblioteca Comunale di Riva del Garda.
Insomma, io che sono un ignorantone musicale, ne sono uscito affascinato e arricchito, anche se la mia ignoranza mi ha concesso – purtroppo – di comprendere appieno solo … diciamo il 50% di tutta la “ricchezza culturale” che è stata elargita a piene mani.

In chiusura, la disponibilità dei due Autori – anima e motore di “Cielivibranti – Associazione culturale arte e vita, Brescia – a venire a Trento a replicare la presentazione presso il circolo culturale privato Accademia delle Muse, presidente la Prof. Cristina Endrizzi cantante lirica e pianista.

f.to Riccardo Lucatti, “vile meccanico musicale”, tesoriere  dell’associazione rivana e VP di quella trentina.

Il Presidente Franco Ballardini presenta l’evento
La pianista Midori introduce il brano musicale
Fabio Larovere
Andrea Faini

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CARI GRUBER , GIANNINI E TRAVAGLIO VI SCRIVO …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Novembre, 2021 @ 8:15 am

… non per discutere i contenuti del confronto con Matteo Renzi di ieri sera, bensì per chiedervi cortesemente di dedicare altrettanta attenzione e spazio – anzi molto di più! – a cosa sarebbe capitato al nostro Paese se Matteo Renzi

– non avesse fermato l’uomo forte;
– non avesse fermato l’uomo debole e la sua Recovery Band …a Bassotti;
– non avesse fermato la micidiale trasformazione della Democrazia Parlamentare nelle democrazia diretta da tre persone;
– non avesse denunciato i “prelievi” di un commissario ad omnia;
– non avesse spianato la strada all’avvento di Draghi e ad un PNRR serio.

Altrettanta attenzione – anzi di più – vi chiedo perchè approfondiate

– quella storia dei 49 milioni da restituire a rate;
– quella del fatto che un movimento-non partito- disorganizzato democraticamente fa politica contro il disposto dell’att. 49 della Costituzione che prevede solo “partiti organizzati democraticamente”;
– o quella di un PD che Renzi aveva portato al 40% e altri hanno portato fino alle vette attuali del 15 …17 … % non so di preciso ma siamo lì;
– e ancora quella di un partito erede della resistenza partigiana e baluardo dei lavoratori che si tiene in sella alleandosi con i promotori del Reddito di Nullafacenza ma soprattutto dell’oligarchia neo sfascista dal nome di cittadinanza diretta (diretta da tre persone);
– e, per finire (ma per finire molto male!) di un PD che cerca di aiutare i neo sfascisti della Democrazia Parlamentare ad entrare nel gruppo UE socialisti democratici.

Cari Gruber, Giannini e Travaglio … niente di personale, ma grazie se mi dite.

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MASI & C. RECITANO, SUONANO E CANTANO PREVERT

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 12 Novembre, 2021 @ 7:25 pm

A Trento, Circolo Rosmini, poco fa: Alfonso Masi, Patrick Coser, Luciano Maino, Chiara Turrini.

Alfonso, autore, regista e voce; Patrick, chitarra e voce; Luciano, fisarmonica e voce; Chiara, voce. I primi tre soci da sempre dell’Accademia delle Muse (Presidente Cristina Endrizzi), Chiara da questa sera!
In una sala gremita nel pieno rispetto delle regole sanitarie un recital appassionante di poesia, musica, amore, impegno sociale, sogni e molto nto altro.
Dopo tanto, troppo tempo, è la prima volta che ci riuniamo … e ci voleva! Ci voleva riprendere il contatto fisico con gli amici, con le nostre iniziative, con la bellezza dello stare insieme senza l’intermediazione di una riunione- conferenza call via computer!

Tutti bravissimi … tuttavia un cenno particolare merita l’Autore, Alfonso, vena inestinguibile di letteratura poetico-storica-musicale che ci sa portare per mano attraverso i temi più diversi, dal ricordo della shoa, a Prevert, ai mulini a vento del famoso cavaliere errante, alla difesa delle donne maltrattate, etc.

Ho promesso che avrei scritto qualcosa stasera stessa, ed eccomi qui. Per me poi è stato doppiamente bello, un intervallo di bellezza fra i tanti impegni che riempiono la mia vita di VIP – Vecchietto In Pensione, Vicepresidente della citata Accademia e molti altri etc..

Anticipo che il 6 dicembre ricomincerà le serie mensile degli eventi dell’Accademia delle Muse, questa volta presso la Sala SOSAT A Trento. Per i dettagli, seguitemi su FB e sul blog.

Buona ripresa a tutte e a tutti!

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