ITALIA VIVA: RIFORMATRICE, RIEQUILBRATRICE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Marzo, 2022 @ 6:42 am
  • Riformare: In senso fisico, dare una nuova forma. In senso figurato, riequilibrare.
  • Equilibrio, una parola ed un significato che mi affascina e che richiama l’idea del compromesso.
  • Il compromesso spesso viene inteso come un quid di negativo: “Ah, io non scendo a compromessi, io non sono uomo da compromessi ” e così via.

E invece Paolo Mieli nel suo bel libro “I conti con la storia” dedica un intero capitolo ai “compromessi virtuosi, quelli che hanno fatto la storia” e che si distinguono nettamente dagli altri, dai compromessi sordidi, inaccettabili. E cita il filosofo israeliano Avishai Margalit, primo teorizzatore di questa suddivisione.
Norberto Bobbio, nel suo bel libro “Elogio della mitezza” analizza tre diverse etiche: l’etica dei princìpi, che conduce all’integralismo; l’etica del risultato, che conduce al cinismo; l’etica del compromesso.

  • Uno che non scendeva a compromessi era Totò Riina, detto ‘o curto o Iddu: chiunque si azzardasse a sollevare anche timidamente un minimo dubbio su una sua decisione, veniva ucciso.
  • Un’altra persona che “non scende a compromessi” è l’attuale zar di tutte le Russie. Un plutocrate che si era azzardato a sollevare una timida eccezione a certi suoi comportamenti, è stato espropriato di ogni avere, mandato al confino e poi arrestato.
  • Anche nella politica nostrana talvolta abbiamo personaggi del genere “o con me o contro di me”, nel senso “che nessuno osi pensare, ci sono già io”.

Ecco, questi tre comportamenti hanno molto in comune, sia pure se applicati in mondi e ambiti diversi: il senso del limite, del rispetto dell’altro, del compromesso, dell’equilibrio.

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MONOPOLI E CRIPTOVALUTE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Marzo, 2022 @ 3:49 pm

Pubblicato il 10 marzo 2022 in “Economia e Società” da Gianluigi De Marchi su “Il Torinese – quotidiano online di Informazione Società Cultura”.

“Mi sono comprato un appezzamento accanto al rapper Snoop Dogg: un lotto mi è costato 70.903 SAND, ma presto sono sicuro che lo rivenderò a 200.000, c’è molta richiesta di gente che vuole vedere Dogg da vicino quando taglia l’erba nel suo giardino…”

Fermi tutti! Chi è Snoop Dogg? Cosa sono 70.903 SAND? Chi ha mai visto il giardino del rapper?  Chi mi ha parlato di questo favoloso affare non è un ragazzino col telefonino in mano e lo sguardo perso sul visore, ma uno stimato professionista, membro di un consiglio d’amministrazione di una società di medie dimensioni, apparentemente sano di mente. Non oso chiedergli chi è questo Dogg, il Carneade del XXI secolo (ma scommetto che lui non sa chi sia Carneade…) e furtivamente lo cerco su Google, scoprendo che trattasi di un personaggio notissimo, che però, guarda guarda, da cinque giorni è stato denunciato per violenza sessuale compiuta su una ballerina.

E poi scopro che SAND non è una favolosa spiaggia ai Caraibi, ma una criptovaluta ricercatissima dai giocatori “play-to-earn” per usare Sandbox, “che combina tecnologia blockchain, DeFi e NFT in un metaverso 3D” (testuale su un sito Internet specializzato nello spiegare, con parole semplici, le novità del mondo virtuale…).  Allora provo a spiegarvelo io cosa fa quel mio amico, e molti altri come lui che hanno soldi da buttar via.

Sandbox è un gioco. Permette ai giocatori di creare e personalizzare i propri giochi e risorse digitali con strumenti di progettazione gratuiti. I beni virtuali creati possono poi essere monetizzati come NFT (una specie di opera d’arte unica e non duplicabile) e venduti su The Sandbox Marketplace.  SAND è la criptovaluta necessaria per girare in questo mondo virtuale; può essere guadagnato giocando a giochi e concorsi in The Sandbox (e così lo si ottiene gratis, se si è capaci), o acquistato su piattaforme di negoziazione. I giocatori possono crearsi una “vita parallela” attraverso degli avatar che girano il mondo visitando posti inesistenti abitati da altri fantasmi creati da altre persone.

Questo mondo è stato creato nel 2011 da Arthur Madrid e Sebastien Borget che nel 2018 hanno avuto la felice intuizione di concedere agli utenti di possedere le loro creazioni come NFT; in pochi mesi c’è stato un boom di adesioni, con un afflusso incredibile di richieste, che hanno fatto lievitare la quotazione di SAND da pochi centesimi fino ad un massimo di 7,5 euro!

E poi che si fa con quella roba?  Semplice, gli utenti possono comprare terreni, case, villaggi vacanze, creare vestiti alla moda, creare animali da compagnia, e così via. Una volta creati, gli oggetti possono essere venduti su Marketplace. Inoltre, i titolari possono puntare SAND all’interno del gioco per guadagnare premi, inclusa una quota delle entrate derivanti da tutte le transazioni in token SAND. SAND ha fatto un balzo nelle quotazioni nell’ottobre 2021, quando ha sfiorato i 7.5 euro di prezzo. In quel momento i “maghi della finanza” si sono scatenati con le loro previsioni (c’è sempre chi si butta sull’affare, consigliando il “parco buoi” a comprare qualcosa facendo balenare affari strepitosi): come ricavato da un sito fra i più attivi nel leggere il futuro delle criptovalute, “Al momento della scrittura, gira intorno ai 6.5 euro di prezzo, ma SAND potrebbe ritentare l’assalto agli 8 e entro fine 2021. Ed i prossimi target price di SAND dovrebbero essere:


2021:6-8euro
2022:8-14euro
2023:10-18euro
2024:15-21euro
2025:18-25euro”
https://www.webeconomia.it/comprare-the-sandbox/

Forse sarebbe meglio se il mago si dedicasse alla lettura della mano, dei tarocchi o dei fondi di caffè: oggi (8 marzo alle ore 19:07) il SAND è scambiato al prezzo di 2,5 euro. Vabbé vuol dire che il mio amico professionista ha comprato un terreno inesistente vicino a quello del mitico Snoop Dogg, lo avrà incrociato un paio di volte scambiando due parole sul tempo siccitoso che lo obbliga a dedicarsi un’ora al giorno ad innaffiare la pelouse, trovandosi con un valore ridottosi ad un terzo di tre mesi fa.

Forse ho fatto meglio io, che ho comprato per pochi soldi colorati quattro case ed un albergo a Parco della Vittoria: state attenti, che se passate di lì mi dovrete sborsare ben 200.000 lire. Come dite? Le lire non esistono più? Ah, ah, ah, e allora i SAND?

Gianluigi De Marchi

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GUTTA CAVAT LAPIDEM: EMETTIAMO TITOLI IRREDIMIBILI RENDITA NON DI DEBITO! RIFORMIAMO L’APPROCCIO AL PROBLEMA!

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Marzo, 2022 @ 11:21 am

Emettiamo TITOLI IRREDIMIBILI RENDITA non di debito! Attrarranno verso il nostro settore pubblico la ricchissima finanza privata italiana ed estera; diminuiranno il debito pubblico; consentiranno di non vanificare il PNRR; faranno fronte alla seconda e terza epidemia: la guerra e i nuovi immigrati; aumenteranno la liquidità per il Tesoro e quindi consentirannno di assorbire il caro energia e di effettuare investimenti produttivi.

SIAMO IN GUERRA, CE NE SIAMO ACCORTI?

Nel 1935, in piena crisi economica dovuta al tracollo della borsa del 1929, si emise un prestito irredimibile per 42 miliardi di lire (equivalenti oggi a circa 50 mildi di euro) offerti in sottoscrizione a 95 lire per ogni 100 di valore nominale, con un interesse annuo del 5% corrisposto semestralmente il 1 gennaio ed il 1 luglio, senza computare i 42 mildi a debito pubblico: la partecipazione dei sottoscrittori fu imponente.

Il titolo denominato “rendita”! è un tipo particolare di titolo che trova la sua disciplina nel Testo Unico bancario di cui al dlgs 1 settembre 1993 n. 385. Se questa legge è da modificare, che la si modifichi!

Vantaggi per lo Stato:
1) miglioramento della tesoreria;
2) miglioramento del rapporto debito/Pil;
3) maggiore liquidità per far fronte al caro energia e al completamemto del PNRR.

Una emisisone di Irredimibili potrebbe avvenire anche a livello UE, e anche parzialmente UE: ovvero, Germania, Olanda e Finlandia non vogliono emissioni di eurobond in quanto non vogliono condividere le sorti finanziarie con Italia, Spagna, Francia, Portogallo, Belgio etc.? Bene, questi paesi “poco virtuosi” emettano semieuro-bond totalmente Irredimibili: molto probabilmente anche la finanza privata e bancaria dei paesi ” virtuosi” verrebbe a sottoscrivere questi titoli che pagano un interesse elevato anzichè pagare interessi negativi sui bond tedeschi.

IN ALTRE PAROLE: DOBBIAMO FARE UN DISCORSO FINANZIARIO E NON ECONOMICO, ovvero, non ci si può obiettare che gli Irredimibili hanno un costo (rendimento) doppio dei titoli di debito, perchè in ogni caso la finanza pubblica ne è molto, molto avvantaggiata, in quanto i maggiori flussi di finanza in uscita per i maggiori interessi, sono assai più che compensati, anzi “soprassati” dai minori flussi di finanza non più in uscita in linea capitale . E poi lo Stato si mantiene sempre l’opzione di riscatto dei propri irredimibili!

E allora, why not? E se mi sbaglio, mi corigerete!

 

 

 

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CABINOVIA TRENTO-MONTE BONDONE: ITALIA VIVA TRENTINO SI E’ PRONUNCIATA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 2 Marzo, 2022 @ 11:30 am
(Corsera, domenica 27 febbraio 2022)


1 – L’attivazione della funzione del GM-General Management garantisce che siano presi in seria considerazione e “pesati” tutti (tutti) gli aspetti del problema, non solo alcuni.

2 – La proposta Trentino Alto Adige Bike Safari è la risposta eccezionale ad una crisi eccezionale. Coinvolgere Bolzano aiuta il progetto.

3 – A prescindere dal numero delle fermate intermedie, le cabine devono essere tutte uguali, per evitare i trasbordi, in particolare delle biciclette.

4 – L’equilibrio dei conti potrebbe essere ricercato attraverso l’attivazione di una SpA gestionale multiservizi ( Cabinovia, Farmacie, Parcheggi).

5 – Ex art. 2345 del C.C. la progettazione potrebbe essere la “prestazione accessoria” retribuita fornita da parte di soci privati scelti con gara.

6 – I “buoni” ai quali si riferisce l’articolo sono i BOC-BOP-BOR, Buoni Ordinari Comunali, Provinciali, Regionali ex art. 35 della L. 724 del 23.12.1994: offrono un rendimento di +1 rispetto ai titoli statali; sono destinabili a investimenti specifici; hanno durata superiore ai 5 anni; sono convertibili in azioni privilegiate della relativa SpA di scopo. Il loro rendimento ante conversione potrebbe essere garantito da un pool di banche locali. Potrebbero essere offerti in vendita a residenti e soprattutto ai nostri tanti turisti.


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I NOSTRI PARLAMENTARI: DEL RECENTE PASSATO, ATTUALI, RI-ASPIRANTI TALI – 2

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 17 Febbraio, 2022 @ 6:25 am

Noi li votiamo, li eleggiamo. Vanno a Roma. Quale è la percentuale delle loro presenze in Parlamento? Al 35% delle sedute? Di meno? Di più? Durante il loro mandato, quali risultati concreti hanno prodotto?

Al termine della mia carriera, quasi sul filo della pensione, ricevetti un incarico: dare vita a una SpA mista pubblico pivata, gestirla e realizzare i suoi obiettivi in termini di opere pubbliche. Alla fine del mio mandato, la città ebbe il suo grande parcheggio interrato e lo SCOUT – Sistema di Controllo Unificato Telematico per il controllo e la gestione della mobilità su un’area ampia “a piacere” visto che funzionava via radio e su fibre ottiche. Durante il tempo del mio incarico si avvicendaron ben quattro sindaci alla guida della città. Dopo anni dalla cessazione del mio lavoro uno di essi mi diede un grande, graditissimo riconoscimento: “Tu hai fatto qualcosa di importante per la città”.

Ecco che allora ho cominciato a ripassare alla moviola la mia vita lavorativa e quella politica altrui e mi sono detto: valuta i “tuoi” parlamentari (ex, attuali e ri-aspiranti tali) alla luce di quello che hanno concretamente realizzato.

Dice, ma tu stesso, non ti valuti con questo identico metro? Certo, ma chi si loda si sbroda, raga! Cosa? Insistete? Be’ allora qualche altro risultato ve lo elenco. In Trentino: il lancio dell’idea di trasformare l’interporto in centro intermodale; il riassetto finanziario di un importante società finanziaria di partecipazioni; il rilancio di una importante stazione sciistica sull’orlo di una profonda crisi. Giù “in Italia”: la gestione della finanza di una importante SpA finanziaria in tempi di stretta creditizia; la gestione del rischio di cambio delle sue 20 SpA controllate; essere stato a capo di società i cui dipendenti ti dicevano “Dottore, ogni giorno siamo contenti di venire a lavorare con lei”; avere impostato in Libano con il presidente Hariri una sorta di IRI locale; avere ottenuto dall’allora ambasciatore Cottafavi il riconoscinento di avere creato la prima società italo-iraniana a maggioranza italiana; etc.

Mi fermo qui, perchè come ho detto chi si loda si sbroda. Volevo solo sottolineare la differenza fra il gestire l’esistente senza innovare, senza creare nulla e, per converso, gestire creando qualcosa: risultati concreti, motivazione del personale, fiducia nei propri elettori.

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PAT- PROVINCIA AUTONOMA O ANOMALA DI TRENTO?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Febbraio, 2022 @ 3:42 pm

Scrive la nostra Senatrice di ITALIA VIVA, DONATELLA CONZATTI:

Inizia

“Sono preoccupata per il nostro Trentino. Vedo associazioni di politici ancorati al passato. In un contesto dove vivere isolati dal mondo è impossibile (a meno che non si facciano pur rispettabili scelte di vita di clausura o eremitaggio), l’immaginare di chiudere l’autonomia a contributi di pensiero che non siano meramente provinciali non solo è altrettanto impossibile ma nasconde il tentativo, pericoloso, di isolare il nostro territorio.
Dallo sviluppo delle politiche sociali, alle migrazioni; dal progredire della banda larga alle grandi infrastrutture tutto connette il nostro territorio ad altri. E il pensiero è il primo ad essere in costante connessione con le conoscenze e le informazioni. I partiti politici che si occupano di tradurre i pensieri sociali in azioni politiche lo sanno bene.
Dobbiamo essere consapevoli che viviamo nell’epoca delle trasformazioni del PNRR: digitali, climatiche e green.; in quella delle trasformazioni europee che secondo la Conferenza sul futuro dell’Europa rendono necessaria la nascita di partiti transnazionali europei per dare voce a tutti i livelli di territorio che rappresenta: in un’epoca dove l’Autonomia è veramente forte se si difendono le sue peculiarità a Roma e se dialoga a tutti i livelli.

Preoccupa quindi constatare che ancora oggi ci siano associazioni politiche che nascono proclamando progetti di chiusura a pensieri politici nazionali. Credo che alimentare il PREGIUDIZIO che i partiti nazionali non sappiano fare una buona politica territoriale, non porterà il Trentino lontano. Credo invece che, oggi più che mai, serva accompagnare il Trentino e la sua Autonomia a parlare un linguaggio all’altezza dei più avanzati territori d’Europa”.

Finisce

PREGIUDIZIO: atteggiamento di chiusura da parte (di norma) di una maggioranza numerica contro una minoranza dovuto a ignoranza e/o paura e/o interesse. Esistono tuttavia pregiudici si minoranze contro maggioranze, come quello degli uomini verso le Donne “il cui superamento sarà la maggiore se non l’unica rivoluzione del nostro tempo”. Così Norberto Bobbio in “Elogio della mitezza e altri scritti morali”, Il Saggiatore 2014, pag. 99).
Ecco che mi auguro di cuore che la politca passatista del “tutto cambi (e tutto e tutti ritornino!) affnchè nulla cambi”, sia il pregiudizio che alimenta una minoraza nostalgica nei confronti di una maggiorazna di appassionati del libero pensiero. Anche al femminile.

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SUPERFICIALITA’, PIGRIZIA, DISTRAZIONE? DOBBIAMO RIFORMARE IL MODO DI VIVERE LA NOSTRA POLITICA FINANZIARIA!

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Febbraio, 2022 @ 9:02 am

Malanni della nostra società odierna, molto diffusi su ampie fasce della popolazione. Dice … ma che? Ti metti a fare il classista, l’elitario? No, raga, il contrario! Cerco di mettere in guardia le persone circa i danni che possono derivare loro da questi atteggiamenti!

Un esempio: chiedete cos’è il PNRR. Se va bene vo risponderanno che sono i fondi che l’UE ci regala per rimettere in piedi la nostra economia. E già qui due errori: i fondi del PNRR sono in parte un regalo, in parte un prestito e non servono solo o principalmente per l’economia, ma anche per le riforme e per molti altri temi, quali la parità di genere e l’abbattimento delle disugualglianze di ogni tipo.

Di mio aggiungo: tre grandi rischi insiti nell’utilizzo dei fondi del PNRR: 1) che basti fare qualcosa, alla bell’e meglio, tanto da soddisfare formalmente le condizioni che l’UE ha posto per la loro erogazione; 2) che con il loro utilizzo si faccia “tutto” quello che è doveroso fare per stare al passo con i tempi; 3) che il Covid sia la sola pandemnia che ci affligge.

I rischi sono reali, infatti: 1) se i territori intorno al tuo (Lombardia, Veneto, Alto Adige) operano veramente e sostanzialmente al meglio, il tuo territorio (Trentino) regredisce; 2) per stare al passo con i tempi occorre continuare a progettare in modo prospettico, di lungo termine, come sarebbe stato doveroso fare anche prima e anche indipendentemente dalla pandemia e dal PNRR; 3) oltre al Covid c’è la pandemia “Crisi e costi dell’energia”.

Dice … ma dove prendiamo i fondi per tutta questa progettazione? Dico, raga, allora uno cosa scrive a fare libri, cosa pubblica a fare post su post sui TITOLI IRREDIMIBILI RENDITA non di debito?Dice … ci riassumi di che si tratta? Dico: sono lo strumento per attrarre VOLONTARIAMENTE verso il nostro settore pubblico la ricchissima finanza privata italiana ed estera; sono titoli che lo Stato non deve rimborsare in linea capitale (quindi NON sono un debito! Chi vuole il rimborso, vende il titolo in borsa); rendono all’investitore il doppio dei titoli di debito; la loro emissione aumenta la liquidità del Tesoro e diminuisce il debito pubblico; per lo Stato, l’aumento dell’esborso finanziario per maggiori interessi è molto, molto più che bilanciato dai mancati esborsi finanziari in linea capitale.

Dice … ma così facendo lo Stato si carica di costi per interessi a tempo indeterminato! Dico: no raga, scialla, calma, perchè lo Stato si riserva l’opzione di riscattare i propri titoli! Quindi nel breve-medio periodo consentono di avere la liquidità per imponenti investimenti produttivi che nel medio-lungo periodo forniranno allo stati i mezzi per riscattare quelle rendite.

Il 20 agosto 2020 Banca Intesa Sanpaolo ha emesso 1,5 mildi di propri Irredimibili ed ha ricevuto richieste di acquisto per 6.5 mildi: vorrà pur voler dire qualcosa, o no? E dire che quei titoli (privati) sono tassati al 25% mentre quelli statali sarebbero tassati la metà!

Dice … ma quei titoli oggi sono “classificati” come debiti. Dico … ma raga, vogliamo scherzare? Se l’etichetta dice marmellata di pere e invece dentro il vasetto c’è marmelalta di mete, basta cambiare l’etichetta!

Buona marmellata e buoni Titoli Irredimibili a tutte e a tutti!

F.to Riccardo Lucatti, Responsabile del Tavolo di Lavoro Finanza ed Economia mista di ITALIA VIVA TRENTINO.

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FARE CENTRO, CON I FATTI NON CON LE PAROLE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 12 Febbraio, 2022 @ 7:25 am


PAT – Provincia Autonoma di Trento. La “vecchia guardia”, al governo da decenni e decenni, disarticolata da personalismi, pur avendo costruito nel tempo una fitta “rete di potere”, non ha saputo contrastare l’ondata leghista. Ora, sull’onda del fallimento romano di quella parte politica, cerca di riproporsi come alternativa salvifica.

Solo che nel frattempo le carte di identirà sono invecchiate e con loro la capacità di interpretare i nuovi tempi. Nel frattempo ormai i passatisti della politica “guardano ma non vedono” in casa propria un quadro storto, un tappeto sfilacciato, un mobile sbeccato: ormai quei difetti fanno parte integrante della loro vita normale.

Accade come in un club nautico: il locale “cala vele” da decenni è stato lasciato all’uso all’uso libero e sregolato dei soci, fino a quando, cambiato il Consiglio Direttivo, la situazione è stata “vista” e regolata.

Anche in politica, come nella vita in generale. Chi – durante decenni e decenni – ha acquisito uno stile di vita, non vuole, non può, non riesce a cambiarlo. E’ questione di atteggiamemto mentale: io ho sempre fatto così, quindi questo è il bene. Io comando, gli altri obbediscono. Io ho il potere, altri la responsabilità. Io al centro gli altri sono periferie.

Uscendo dal linguaggio figurato e dalle metafore: la destra è stata spaccata dalle correnti sovraniste; la sinistra è scivolata fra le braccia di un movimento populista che si proponeva la democrazia diretta alias oligarchia alias neofascismo. Resta indenne l’area di centro, animata da chi per ben due volte – con i fatti, non a parole! – ha saputo contrastare i due fenomeni sino a creare le condizioni a che il paese avesse Persone come Draghi e Mattarella : MATTEO RENZI.

Quello che è avvenuto al centro (Roma) può e deve riproporsi localmente. E non certo ad opera dei “passatisti” che, localmente appunto, non hanno saputo impedire la replica locale della precedente degenerazione politica.

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IL VANGELO TESTIMONIATO DA PAPA FRANCESCO.

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 7 Febbraio, 2022 @ 7:38 am


Ieri sera il Papa da Fazio. In 4 giorni, dal 3 al 6 febbraio, due Persone, in ambiti diversi ma non troppo, il Presidente MATTARELLA e Papa FRANCESCO ci hanno indicato la via da seguire.


Fra i temi trattati dal Papa mi ha particolarmente colpito … tutto: la guerra e la pace, la famiglia, la salute, la natura, l’importanza dell’amicizia, l’accoglienza, la politica mondiale, l’economia mondiale, come pregare, la Chiesa e i suoi malanni clericalismo in testa … tutto insomma.

Il Vangelo come testo riformatore anzi rivoluzionario, che ha portato l’attenzione all’uomo sulla terra: al che mi permetto di aderire a questa sottolineatura con un’espressione latina: hic Rhodus, hic salta! Qui sono i giochi di Rodi, qui salta, qui facci vedere cosa sai fare (nei confronti del tuo prossimo), qui devi realizzare il primo Paradiso.

Il Papa: “toccare” l’Altro: la povertà, i bisogni, i desideri, le aspirazioni, i diritti dell’Altro. E qui mi ha ricordato le frequenti citazioni fatte dall’amico Don Marcello Farina del filosofo Emmanuel Levinas, il filosofo del Volto: “Il Volto dell’altro ti guarda e si aspetta una risposta da te”.

Una cosa “personale” lasciatemela aggiungere: da ragazzino la sua attenzione ai soldi. Sarà stato – ha detto lui stesso – per le sue origini genovesi il che a me genovese di nascita e formazione ha inorgoglito non poco!


Grazie, Papa Francesco!


P.S.: sono curioso di confrontare la percentuale di ascolto di questa trasmissione rispetto a quella del Festival di Sanremo! Al che teniamo conto che il Papa ha detto di NON essere santo, e quindi anche se il Papa dovesse avere avuto ascolti minori, di fronte a un San Remo ci sta … ci sta.

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VELIERO ITALIA – L’ELEZIONE DEL PRESIDENTE MATTARELLA VISTA DA UN VELISTA DELL’ALTO GARDA TRENTINO.

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 30 Gennaio, 2022 @ 9:14 am

Provo a stabilire una certa analogia con i ruoli velici:

– Proprietari del veliero Italia: i cittadini
– Armatore: colui per il quale il veliero naviga
– Skipper: il comandante-timoniere
– Ufficiale di rotta : chi elabora la rotta.

Per nostra fortuna, grazie al senso del dovere ed allo spirito di sacrifico di un signore, tale nel senso più elevato e nobile del termine, abbiamo l’ “armatore” del veliero Italia: SERGIO MATTARELLA. Un signore che è diventato “armatore” già sette anni fa grazie alla rotta tracciata da un ufficiale di rotta, MATTEO RENZI.

MARIO DRAGHI resta al suo posto di comandante-skipper, senza però avere avuto al possibilità di scegliersi l’equipaggio: un insieme di marinai esperti (pochi) e di neofiti (molti). Ringrazio i tre soprannominati, ai quali mi permetto di rivolgere tre richieste:

1) All’armatore SERGIO MATTARELLA: che sia custode anche del rispetto sostanziale della Costituzione, a cominciare dal rispetto del suo art. 49 e che esiga di poter contare sempre sull’attuale comandante-skipper.

2) Al comandante- skipper MARIO DRAGHI: che per fronteggiare DUE PANDEMIE (Covid e caro energia) non si fidi e non si basi solo sui fondi del PNRR ma che attivi subito un piano finanziario “B” per affiancarli, promuovendo l’emissIone di TITOLI IRREDIMIBILI RENDITA non di debito, attraendo volontariamente verso il nostro settore pubblico la ricchissima finanza privata italiana ed estera e aumentando la disponibilità finanziaria in parallelo alla riduzione del debito pubblico.

3) All’ufficiale di rotta MATTEO RENZI, che rimetta in fila i risultati che ha ottenuto quanto meno da sette anni a questa parte, e che continui ad alimentare con le sue proposte la rotta del governo e del nostro partito ITALIA VIVA.

Last but not least, un grazie alla nostra Senatrice DONATELLA CONZATTI che ha fondato ITALIA VIVA TRENTINO e che si è fatta carico di un doppio impegnativo lavoro (locale e romano).

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