FINANZIAMENTO AI PARTITI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 16 Dicembre, 2012 @ 8:43 am

Detto altrimenti: finanziamento, rimborso spese elettorali o niente del tutto?

Finanziamento pubblico

Solo gli stupidi non cambiamo mai idea, e questa volta mi faccio un complimento da solo, perché ho cambiato idea.

Infatti fino a ieri sostenevo che non si dovessero finanziare in alcun modo i partiti politici. Poi mi è stato fatto un ragionamento: se una regola è violata e la sua violazione fa scandalo, non si può reagire abrogando la regola, ma punendo chi la viola. E poi, se si abolisse il finanziamento ai partiti, potrebbero fare politica solo i ricchi. E la Costituzione garantisce “a tutti i meritevoli” …. non “a tutti i ricchi che se lo possono permettere”. E chi si impegna seriamente in Politica, è sicuramente un “meritevole”.

Ecco quindi la mia conclusione, il mio credo aggiornato. No al finanziamento. Si a rimborsi elettorale veri, documentati. Il carcere per chi deruba i cittadini e sfalsa il libero democratico orientamento delle idee politiche.

Finanziamento privato

Occorre regolametare non solo il “finanziamento privato per cassa” ai partiti politici, ma anche il “rilascio a loro favore dei importanti fidejussioni”, come mi risulta sia stato fatto in favore di un grosso  partito da parte del suo ricco capo. E’ già così? La materia è già regolamentata? In tal  caso mi scuso per avervi fatto perdere tempo. Non è così? La materia non è (ancora) regolamentata? Saremmo di fronte alla solita furbata all’italiana, alla solita italianata … talianada, in dialetto trentino …

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IL RISPETTO DELLE REGOLE, Il RISPETTO DEGLI ALTRI, IL RISPETTO DI NOI STESSI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 16 Dicembre, 2012 @ 8:07 am

Detto altrimenti: già in autostrada … (COMUNQUE, BUONA DOMENICA AI MIEI LETTORI!)

Provate a rispettare i limiti di velocità. Quasi subito siete sollecitati da auto sopraggiungenti che vi lampeggiano abbaglianti e colpetti di clacson: levatevi dai piedi, e alla svelta! Cosa fate lì nel mezzo? Io devo passare! Io, io, egò (in greco), da cui ego-centrico.

Ma voi, 50 anni di esperienza di guida, alcuni milioni di km percorsi, patente di tutti i tipi (compresi i TIR) avevate iniziato un sorpasso di un TIR secondo le regole, cioè cominciando da lontano (e non stile formula uno, a due metri dal sorpassando). La vostra velocità era di circa 120 kmh, quella del TIR di circa 90. Occorre qualche decina di secondi per completare correttamente la manovra. Non siamo al circuito di Monza!

Una “cultura” che tarda a scomparire … anzi …

Nossignore. Chi sopraggiunge a 160-180 kmh non la pensa così: vi tallona a pochi metri dalla “poppa” della vostra auto e voi stessi non capite se preferirebbe che acceleraste (superando il limite di legge dei 130 kmh)  o se rallentaste, spostandovi a destra, per lasciargli strada. Avete deciso: terminate la vostra manovra e, subito dopo,  vi spostate sulla corsia di destra. Ecco che il vostro pilota di F1 vi sorpassa ruggendo. Ma non basta. Il nostro “eroe” ha deciso di “punirvi”: infatti vi “stringe” sulla destra, con una manovra azzardata, “da veri uomini”, perchè capiate “cosa succede” a chi si permette di ostacolare la sua eroica cavalcata .

Mesi fa la subii a Trento, questa cavalcata, sulla circonvallazione, da parte di un furgone. Il giorno dopo un furgone della stessa marca e dello stesso colore ebbe un incidente e il giovane autista perse la vita. Non posso affermare che fosse lo stesso furgone …

Da incubo

Un mese fa mi è capitato quanto segue. Vittima di una simile sollecitazione, decisi di interrompere la manovra di sorpasso e di rientrare a destra. Ma il “mostro” (Porche Cayenne Super, 550 cavalli!), dopo avermi ruggito e lampeggiato, aveva deciso che tutto sommato sarebbe stato meglio per lui se mi avesse sorpassato sulla destra. Detto, fatto. Mi sorpassa a destra, sfiorando la parete della galleria (dei Giovi, domenica pomeriggio, direzione Genova – Milano, gran rientro di traffico!) e graffiando il lato destro della mia auto. Si è rischiata una ecatombe di auto e di morti. Dopo la galleria ci fermammo e poi la sua assicurazione mi ripagò €800 di danni alla fiancata. Morale: io, e altre 100 persone insieme a me, tutti vivi per miracolo.

Ieri sono stato a Bologna (da Trento) a pranzo da mio figlio. Quasi 500 km di autostrada. Ho subìto tre volte questo trattamento, questa “punizione”.

Ecco, questo è il primo rispetto delle regole che dovremmo imparare, tutti. L’uomo è uno solo: non può essere rispettoso di certe regolo e di altre no. O è rispettoso delle regole, di tutte, o non lo è. Di nessuna.

Fino a qui il rispetto delle regole e degli altri. ma il rispetto di noi stessi, che pure è scritto nel titoletto di questo post, che c’azzecca? C’azzecca, c’azzecca, sia che si legga la frase in senso oggettivo, sia in senso soggettivo.

In senso oggettivo: dobbiamo pretendere che altri rispettino noi, cioè, noi oggetto del rispetto di altri verso di noi. In senso soggettivo: si tratta dell rispetto che noi stessi dobbiamo avere nei confronti dell’altro. Ora, se manca anche uno solo dei due comportamenti viene meno anche l’altro. Cioè, se noi non rispettiamo “gli altri”, gli altri non sono rispettati da noi, da altri “altri”.

Già, perché “gli altri” siamo noi stessi. Non vi siete mai domandati, quando fermi in coda per mezz’ora, vi lamentate degli “altri” che intasano la strada, che anche gli “altri”, nello stesso momento, la pensano allo stesso modo contri i loro “altri” cioè contro di voi?

Cosa propongo? L’educazione ad una guida stradale corretta potrebbe essere uno fra i tanti inizi per educare tutti al reciproco rispetto, in ogni ambito: sociale, lavorativo, familiare, politico, scolastico, etc.. Ciò comporterebbe una rivoluzione lei programmi delle scuole guida, nella introduzione obbligatoria di corsi di aggiornamento alla guida, nella modalità di gestione degli esami per la concessione o il rinnovo della patente di guida, nella organizzazione del sistema di controllo del traffico e della organizzazione dei sistemi sanzionatori, che non dovrebbe essere più concentrata sulla punizione di chi, in aree urbane, supera di qualche minuto il limite orario della sosta pagata o comunque regolamentata a tempo. Come fare? Pattuglie di auto ciovetta in autostrada e … buon lavoro, agenti!

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LO STUDIO, LA MORALE, LA RAGIONE ….“A PESO”

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 15 Dicembre, 2012 @ 7:07 am

Detto altrimenti: quantità o qualità?

“Ho studiato da sei”, dice il ragazzino della prima media, per significare che, insomma, il suo dovere (minimo) l’aveva fatto. “Ho acquisito una sufficiente dose di conoscenza, che volete da me?”

“Ho commesso un reato, ma da meno di due anni di carcere”, dice l’aspirante parlamentare che vuole essere candidato e quindi eletto al parlamento. “Ho mantenuto una sufficiente dose di onestà, che volete da me?”

“Troppi casi simili”, dice il Presidente Obama di fronte alla (ennesima) strage di Newtown, “Occorre intervenire sulla legge che liberalizza la vendita ed il possesso di armi”. Mi domando: “troppi?” Forse che se fossero stati “di meno” non ci si dovrebbe ugualmente apprestare ad assumere le misure necessarie? Negli USA il rapporto negozi di armi/fast food è di tre a uno!

Concludo: un fatto, una legge, un comportamento è connotato in sè e per sé già prima di produrre effetti, ma già nel momento in cui “può” produrli, e,comunque indipendentemente dalla “quantità dell’effetto producibile o prodotto”. Gesù ha esaltato la carità fatta dalla povera vedova come un gesto del massimo valore, anche se la monetina offerta era solo uno spicciolo … Gesù ha esaltato la qualità del gesto, non la quantità dell’offerta.

Nella legge italiana “Codice della strada” abbiamo una norma da prendere ad esempio in ogni settore, quella che sanziona la “guida pericolosa” indipendentemente dalla reale produzione di un danno.

Così come, crescendo, abbiamo capito che non si può “studiare da sei”, oggi, da adulti, dobbiamo capire anche che non si può “armarsi poco e compiere poche stragi” né si è disonesti solo “dopo i due anni di carcere”.

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S. NATALE – 5) NATALE A TRENTO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 15 Dicembre, 2012 @ 6:28 am

Trento Natale 2012

Uscendo di casa, a Natale, a Trento …

Trento città Natale
Trento di acqua e di vino
Trento adottiva
Schiva – Schiava – Surgiva.

Trento in verticale
Bondone si sale
In Vigolana l’Orsa s’inchina
A Trento – al Concilio – a birra alla spina.

Trento la Torre Verde
Adige sponda di erbe
Trento si tiene
A valle Fiume si perde.

Trento Fersena un rivo
Trento dove io vivo
Trento un nome
Un sostantivo.

Trento illividita
Inverno delle mie dita
Trento dolomia scolpita
Trento che invita.

Trento le mille voci
Todeschi – Taliani – Ladini
Città – Provincia – Confini
Trento i mercatini.

Trento due volti
Trento in molti
Trento da solo
Trentino – Tirolo.

Trento neve fa bianca
Trento mai stanca
Di Autonomia
Di Sociologia.

Trento colori
Bandiere Governatori
Trento viva diletta
Salita – Povo – Spalletta.

Trento la mala voce
Trento delizia e croce
Trento Piazza del Duomo
Campana – Fulmine – Tuono.

Trento Teatro Castello
Trento di monti un mantello
Trento di archeologia
Trento la sua magia.

Trento i Senatori
Curia – Silenzio – Pastori
Trento caccia nei boschi
Politica – Cervi – Umori.

Dante Degasperi addita
Trento in sordina
Trento stupita
Trento – Marcello – Farina.

Trento studenti bolletta
Ragazze sci bicicletta
Trento giovane e bella
Amore in Camporella.

Trento lo smaccafam
Nonesi Pedavena
Birra Solandri
Polenta – La cena.

Trento le piste a pedali
se incrocio pedoni io suono
Trento i vini locali
I Ciusi – I Gobi – Frastuono.

Trento città e contrada
Trento la sua autostrada
Trento i laghi più belli
Trento Andrea Castelli.

Trento blog di lettura
Muse Accademia Pittura
Libri commenti riunioni
Trento regali di suoni.

Trento la Via Montello
Vini – Pandolci – Coltello
Giardino soffonde le luci
di note – agli Amici.

Trento le donne impegnate
Trento le belle serate
Mirna Cristina Camilla
Trento amicizia distilla.

Trento la Villa Moggioli
Trento il Viale Trieste
Trento le Buone Feste
Trento le Buone Intenzioni …

… Trento tutti più buoni

rl

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S. NATALE – 4) NATALE SURREALE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 15 Dicembre, 2012 @ 6:27 am

Detto altrimenti: Natale surreale, non c’è altro modo …

 

E’ questo il Natale?
Scoppiettan parenti sul fuoco
e rossa la neve dal forno
inonda la casa di un caldo profumo di arrosto.
Farina nel cielo: bei fiocchi giganti
sprigiona la terra per l’aere spandendo rintocchi argentini.
La gente s’incontra, si scontra
si chiede permesso
poi s’urta, si scusa
prosegue la corsa.
Regalan le merci al super mercato:
tu prendi dei doni, li scarti
li cedi agli amici
a prezzo d’usura.
Un bel pino acceso
in mezzo alla sala
dà fuoco al palazzo.
Accorron pompieri
e inondan l’incendio
di fresco Clicquot.
Un’ostrica, sola, s’aggira sparuta in cucina:
poi, ratta, si tuffa nel biondo vin franco
s’asconde al tuo sguardo
e corre nuotando al suo mare.
Tu resti da solo a pensare
a questo sì strano Natale
a quanto di bene v’è intorno
a quanto di male.
Ma ecco che in mezzo al frastuono
di luci e colori
compare una bella cometa
s’accende una stella
ed ogni altra cosa si spegne.
Risplende per tutti, sol quella.
Adesso è Natale!

rl

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CORRI, MARIO, CORRI! COSI’ SCRIVE THE ECONOMIST (GB)

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 14 Dicembre, 2012 @ 11:21 am

Detto altrimenti: cosa scrive di noi la stampa estera (ho tradotto un articolo)

Inizia

Una rara opportunità di riforme in Italia, ma il suo attuale primo ministro deve scendere in campo.

Per un attimo, siamo ritornati ai vecchi brutti giorni dell’Italia. Dopo che il principale partito di centro destra, il PDL, ha dichiarato di volere ritirare la sua fiducia al primo ministro tecnico, Mario Monti l’8 dicembre scorso ha drammaticamente annunciato le sue irrevocabili dimissioni. Subito dopo Silvio Berlusconi ha annunciato che si candiderà alla carica di primo ministro, per la stessa volta, quale capo del PDL, nelle elezioni previste ora per febbraio (sebbene si sappia che Berlusconi potrà ancora una volta cambiare idea!). Non meraviglia quindi che i mercati finanziari siano allibiti.

Nei tredici mesi da quando il “clown Berlusconi” (sic!) è stato cacciato, Monti ha riportato la calma, alcune significative riforme, e tanta, tanta dignità e rispetto per il suo Paese. Eppure, l’Italia è ancora uno degli anelli potenzialmente più deboli della catena dell’Euro. L’Italia ha il quarto peggior debito pubblico mondiale ed è impantanata nella più profonda recessione che ha coplito le maggiori economie della eurozona. La sua crescita negli ultimi dieci anni si è arrestata. Sebbene il deficit di bilancio sia sotto un ragionevole controllo, sono necessarie ulterori riforme per restuituirle competitività e per farne ripartire la crescita.

Le dimissioni di Monti rimandano queste riforme al dopo elezioni. La domanda è: chi le vincerà? C’è una opzione terribile, una accettabile ed una ottima.

L’opzione terribile è il ritorno di Berlusconi. Fortunatamente però il suo partito è attestato intorno al 15% e si prevede che potrebbe perdere ulteriormente consensi a favore di Monti, ove Monti scendesse in campo.

Molto meglio sarebbe la vittoria del partito di centro sinistra, il PD, guidato da Bersani, che si attesta intorno al 35-40% dei consensi, abbastanza per assicurargli il premio di maggioranza al parlamento. Bersani era un riformatore quando prese parte al suo ultimo governo fra il 2006 e il 2008. Egli ha promesso di sostenere fortemente le politiche di austerità fiscale e di riforme strutturali lanciate da Monti ma la sua strada potrebbe essere resa difficile dalle posizioni della estrema sinistra e dei sindacati che sono restii ulteriori sacrifici e che difficilmente potrebbero cambiare idea.

La settimana scorsa scrivemmo che a nostro avviso una soluzione ragionevole avrebbe potuto essere Monti Presidente della Repubblica e Monti primo Ministro. Ora, comunque, c’è un’ipotesi ancora migliore: Monti potrebbe diventare primo ministro vincendo le elezioni. Infatti, le sue inaspettate dimissioni, valutate politicamente sono un atto di politica aggressiva. Il mondo economico italiano lo sta pressando di scendere in campo, insieme ad una coalizione di centro (UDC di Casini e il nuovo gruppo costituito da Montezemolo, il presidente della Ferrari). Il rischio è che la candidatura di Monti spacchi il fronte degli  anti-Berlusconi, lasciando il cavaliere in una posizione di forza eccessiva, dietro le quinte.

Ma esiste anche un’ opportunità ancora migliore, e cioè che Monti vinca ottenendo abbastanza voti da sinistra e da destra, così da ricevere il mandato per proseguire sulla strada delle riforme. L’Italia non ha mai avuto un simile governo. Con un simile primo ministro, molti berlusconiani potrebbero passare dalla parte di Monti. E se Bersani raccogliesse in ogni caso molti voti, potrebbe forse diventare il Vice di Monti e il suo possibile successore.

Ma tutto ciò forse non potrà succedere. Infatti Monti non ha una tradizione di politico e non ha mai corso per una competizione politica. E quindi, potrebbe non vincere. Fra l’altro, sembrerebbe meglio portato per la presidenza italiana della UE. Tuttavia Monti dovrebbe decidere adesso. Infatti se gli sta a cuore il suo Paese, se egli se la sente di combattere, questo è il momento di scendere in campo per convincere i centristi a sostenerlo. E’ una rara opportunità per cambiare le cose in Italia.

Finisce

Il commento di Antonio Polito (Corsera)

Usa e UE assolutamente coinvolti dalla sorte dell’Italia.
Sarà la prima volta che i politici ed i media stranieri “parteciperanno” alla nostra campagna elettorale.
Chi vuole gli euro-bond non può rifiutare gli euro-premier.
L’UE vuole garanzie. Chi può darle e chi no.
Il mondo è fatto di sovranità condivise. Noi saremo sudditi o cittadini: sta a noi scegliere.
Il problema è il rapporto Monti-PD

Molto, molto più modestamente, il mio commento

Italy, to big to fail, to big to save. Italia, troppo grande per poter essere lasciata fallire, troppo grande per poter essere un Paese “salvabile”. Italia capace di salvarsi da sola, con una delle soluzioni individuate dall’Economist. Tranne una. Quale? Eh no, cari amici lettori …  troppo facile …  non ve lo dico! La soluzione trovatevela  davvoi (toscanismo)!

E intanto, dum Roame consulitur, il debito pubblico cresce …

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VERSO L’UNIONE BANCARIA EUROPEA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 14 Dicembre, 2012 @ 7:15 am

Detto altrimenti: la nevicata di questa notte non ci deve distrarre dal notare questo importante successo europeo, cioè anche nostro! (Continua la serie dei post “tempestivi”!)

Bruxelles, 13 dicembre 2012. Dopo una maratona di quasi 20 ore, gli Stati dell’Unione …

con l’eccezione di GB, Svezia e Repubblica Ceca. Ma allora le eccezioni sono ammesse! Ma allora “la legge è uguale per tutti tranne le eccezioni di legge”! Ma allora potevamo chiederla anche noi Trentini una eccezione per quanto riguarda la non messa a gara della concessione dell’A22!). Ricordiamoci di questi tre Stati, quando saranno loro a chiedere qualcosa all’UE … ricordiamocene … facciamoci un bel nodo al fazzoletto!

… gli Stati dell’Unione, si diceva, hanno deciso: dal 1 marzo 2014 la BCE – Banca Centrale Europea monitorerà tutte le banche dell’Eurozona e dei Paesi che aderiranno all’Unione con aste almeno 30 miliardi di euro o che rappresentino il 20% del Pil del Paese. Ora si attende la ratifica dei capi di Stato e di governo. E’ la prima tappa dell’unione bancaria, che apre la strada anche alla ricapitalizzazione diretta delle banche da parte del Fondo Salva Stati.

Unione bancaria Eurpea. Auspicabile anche per quanto riguarda gli emolumenti del top management. Scusate se torno in argomento, ma la mia non è una fissazione. A difesa della mia tesi vi sottopongo tre riflessioni:

1) Le banche ricevono denari dal Fondo Salva Stati o dalla BCE o dall’UE, tutti soggetti che a loro volta quei denari li ricevono da noi, attraverso le tasse che paghiamo;

2) In periodi di crisi non si possono avere figli (con emolumenti milionari in euro) e figliastri (gli altri, anche senza alcun emolumento);

3) Se diamo super stipendi al top management bancario a fronte di “obiettivi fasulli” (del tipo: forte utile di bilancio per l’anno appena concluso, anche se realizzato con operazioni finanziarie “di fantasia” (MPS) o su titoli tossici, le quali un anno o due dopo portano forti perdite alla banca) non incentiviamo il top management bancario a perseguire obiettivi veri.

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S. NATALE 2012 – 3) NATALE DI NEVE (PER I PIU’ PICCINI)

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 14 Dicembre, 2012 @ 6:36 am

Detto altrimenti? Natale per i bambini, il “terzo” Natale. Ecco un altro post “tempestivo”: infatti questa notte a Trento ha nevicato!. Natale di neve, quindi. Il “terzo” Natale, dicevo.  Infatti vi è il “primo” Natale, quello “vero”, quello che ci porta a pensare e ad agire in favore dei senza tetto, dei disoccupati, degli sfrattati … Poi ve ne è un “secondo”, quello “finto”, fatto di panettoni, regali e brindisi. Ed infine ecco il “terzo” Natale, come vi dicevo, quello dei bambini, quello che ho scelto per voi questa mattina di neve …

Natale di neve

La terra si sveglia
calda e cicciotta
dentro la nuova pelliccia
al pari di grassa e bianca marmotta.
Si stropiccia
i due piccoli laghetti gelati
e si specchia
vanitosa ragazzina
nell’aria rosa
della nuova mattina.

 

 

 

 

Sotto i loro mantelli
i tetti delle case sono rossi
come nasini raffreddati
e l’alito dei camini
affresca nel cielo
riccioli bambini
mossi e ribelli.

 

 

 

 

 

 

Nell’orto ghiacciato
il giovane pero ha indossato
i suoi paramenti più belli
che scintillano l’azzurro
di mille soli splendenti.

 

 

 

 

 

Foto scattata di nascosto al Musèe d’Orsay, Parigi

 

Dalle staccionate
del quadro di Monet
il corvo pennella
con guizzi intinti di nero
favole arabescate
sul bianco quaderno.

 

 

 

 

Sorridono i bimbi
appena svegliati
impazienti d’uscire
a creare
vicino al fienile
con piccole mani
gioiose arrossate
il pupazzo di neve
che vorrebbero eterno.

 

 

 

 

Dal pio campanile
di Pieve montana
si leva in volo preghiera
d’un’argentina campana:
“Benvenuto bambino Gesù!
Illumina col Tuo Dolce Amore
questa fredda mattina.
Solo Ti prego:
finchè viene sera
non darle troppo calore
e vieni a giocare anche Tu”.

 

rl

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TG3 DEL 13 DICEMBRE 2012, ORE 19,00, cioè 45 minuti fa

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Dicembre, 2012 @ 7:55 pm

Detto altrimenti: facciamo una sintesi (con un post “tempestivo”)


PPE, partito Popolare Europeo. Monti, inaspettatamente e inusualmente, si presenta alla riunione e spiega che si dimetterà perché il PDL gli ha tolto la fiducia. Monti è acclamato da tutti. Lui e la sua politica. L’agenzia di rating Moodi’s non declassa l’Italia, anzi, commenta che è sulla buona strada. L’asta dei BOT a 3 anni va bene, a tassi minori dei precedenti.

Io non ho approvato quelle che a mio sommesso avviso sono “carenze” nella azione di Monti (ad esempio, la mancata riscalettatura delle aliquote delle fasce alte di reddito, come fatto in Francia; la mancata patrimoniale diversa dall’IMU che è stata una patrimoniale diffusa sui ceti medio bassi; il mancato esame sulla idoneità o meno dell’attuale modello di crescita) così come non ho approvato  scelte – ovviamente sempre a mio sommesso avviso – sbagliate (ad esempio, il TAV; gli F35; un governo composto di sole persone “ricche”), ma lo devo ringraziare: questa sera, dopo tanti anni, mi sono sentito un “Italiano rispettato in Europa”.  E mi si è riaccesa la speranza in un futuro migliore. Pertanto  dico:

GRAZIE, PRESIDENTE MONTI!

La Banca d’Italia rende pubblico un suo studio: la ricchezza privata è multipla del debito pubblico (bene!). Solo che il 50% della ricchezza privata è posseduto dal 10% della popolazione. Gli Italiani, privatamente, sono indebitati meno di tutti gli altri paesi occidentali (bene!) E allora, fino a quando non avremo deciso di riflettere se continuare a puntare su questo modello di sviluppo, per il momento non ci resta che gestire al meglio il modello di sviluppo attuale, e cioè aumentare i consumi e quindi la produzione, cioè spostare ricchezza da quel 10% (se non altro perché più di tanto non può consumare) al 90% della popolazione, che potrà ricominciare a lavorare, ad accendere il mutuo casa, a cambiare l’automobile, a sposarsi, a far figli, a costituirsi una pensione.

Come spostare questa ricchezza? Provate a rispondere voi lettori, alla domanda.

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STATISTICA DEL BLOG

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Dicembre, 2012 @ 1:54 pm

Detto altrimenti: quanto leggete il mio blog, amici?

Amici del blog, grazie! Il mio blog ha pubblicato il primo post il 6 dicembre 2011. Nel mese di novembre 2012 (cioè dopo i primi 12 mesi di vita, praticamente è un blog neonato!) sono stati registrati 22.548 contatti mensili, con una media di 751,60 visualizzazioni al giorno. Vi ringrazio perché un libro, una poesia, un blog non esiste quando si scrive, ma quando viene letto. E pertanto è la Vostra attenzione che dà un senso importante al mio impegno.
Attendo quindi, sempre più numerosi, anche i vostri commenti scritti!
Buon periodo pre natalizio a tutti!
Riccardo Lucatti

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