BUON ANNO! Primo post del 2013, 453° dall’inizio della mia “avventura” di blogger, iniziata il 6 dicembre 2011

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Gennaio, 2013 @ 8:39 am

Detto altrimenti: non spaventa la povertà quanto il divario fra ricchi e poveri.

Amici, ho iniziato a scrivere questo post alle ore 07,40, prima di sapere come è andata la votazione USA sul fiscal cliff. Fiscal cliff, scogliera fiscale, ma anche baratro fiscale. In breve: di fronte alle esigenze del Tesoro USA, Obama propone di tassare i redditi più elevati. I repubblicani vogliono alzare troppo l’assicella. In mancanza di accordo, si dovranno tassare tutti, compreso il ceto medio che rappresenta il 60% della popolazione. Obama vuole evitare ciò, anche perché questo tipo di maggiore tassazione, unito a pesanti, necessari tagli della spesa pubblica, porterebbe ad una diminuzione del PIL USA di circa 4%: cioè alla recessione.

La Francia ha messo una patrimoniale sui redditi alti. Gli USA stanno discutendo. In Italia Monti ha messo una patrimoniale sui redditi medio bassi: l’IMU. Nel frattempo anche i Paesi del BRISC (Brasile, Russia, India, Cina e forse anche il Sud Africa) danno segni di rallentamento economico e di accelerazione di giustificate instabilità sociali.

Concedetemi una piccola soddisfazione: da mesi nei miei post ho insistito su di un concetto, cioè sulla necessità di evitare la distruzione del ceto medio, del ceto che garantisce i consumi e quindi la produzione, del ceto che rappresenta il “realistico obiettivo sociale” verso il quale la “terza classe sociale” legittimamente aspira di muoversi per migliorare la propria condizione.

Io ho difeso l’operato del governo Monti come “salvatore della patria”. Difendo ora la candidatura di Monti a proseguire alla guida di un nuovo governo come “Italiano credibile in Europa”.

Ma per quanto riguarda la politica fiscale e la necessità di una nuova moralità sociale dico: basta tentennamenti, basta soluzioni parziali! Occorre una svolta energica, immediata e su tutti i fronti: quelli delle mancate entrate (elusione ed evasione fiscale); della riscalettatura delle aliquote fiscali; della imposizione di una patrimoniale sui redditi elevati; di una forte riduzione del numero e del costo dei parlamentari, dei costi e dei furti della politica; della abolizione dei privilegi di casta; dell’abolizione dei “diritti acquisiti” che in realtà sono inaccettabili, insopportabili e non più sostenibili “privilegi acquisiti”; della riscalettatura delle priorità (basta TAV, basta F35, solo per fare due esempi che ci costano decine e decine di miliardi di euro!); basta con il blocco degli adeguamenti di sei milioni di pensioni mentre le cosiddette “gestioni separate” dell’INPS continuano a pagare pensioni di platino (ben più caro dell’oro!) di 90.000 euro al mese (90.000 euro al mese); basta con i super stipendi, super benefit, super premi, super buonuscite, super pensioni … (un esempio? la “solita” vittima designata: il capo della nostra Polizia, Dr. Manganelli, peraltro persona validissima, guadagna circa tre volte lo stipendio del suo “collega” a capo dell’FBI. Può bastare?). Come definire il problema se non come QUESTIONE SOCIALE?

Ieri sera fra amici, abbiamo provato a dire, ciascuno, cosa ci pare di avere realizzato di positivo nell’anno trascorso. Io ho modificato il tema della “confessione” ed ho detto ciò che ritenevo che di maggiormente positivo io avessi realizzato nella mia vita: 1) la mia famiglia, mia moglie, i miei figli; 2) il fatto che nella mia vita di lavoro ho sempre rispettato i miei dipendenti, li ho sempre fatti crescere, rimanendo coerente ai miei principi, anche se ciò spesso mi è stato fatto pagare a caro prezzo; 3) essere riuscito a ripartire molte volte e con le sole mie forze nella mia vita di lavoro, spesso interrotta proprio dopo che avevo raggiunto il successo dei risultati (perché accade questo? Ve lo spiego la prossima volta). Poi ho aggiunto un rammarico, l’unico: quello di non essere “salito” in politica, in quanto solo in ritardo mi sono accorto che ogni migliore pensiero, ogni migliore idea, ogni miglior proponimento poco effetto sortisce se non inquadrato in un sistema politico, come ci ha ricordato il Presidente Napolitano nel discorso di ieri sera, riportando un pensiero di Benedetto Croce.

Ed allora capirete la ragione della intensità con la quale mi dedico al mio blog, a queste “confessioni” socio-politiche “open space”, a spazio aperto, all’esporre le mie idee, aprendole al confronto di tutti e cercando comunque di diffonderle. E’ il mio contributo alla soluzione della Questione Sociale, il migliore che io possa offrire, in assoluta buona fede e certo disinteressatamente.

Ora vado a fare colazione. Nel frattempo pubblico quanto scritto sino a qui, salvo riprendere fra poco, augurandomi che giunga la notizia che Obama ha ottenuto l’approvazione del suo progetto. Buon risveglio!

Ecco: USA accordo (parziale) raggiunto. Esclusa la tassazione lineare a carico di tutte le fasce di reddito: saranno tassati i redditi superiori ai 400.000 dollari annui (circa 350.000 euro). Rimandata la definizione dei tagli di spesa che comunque non saranno lineari.

Il mio augurio? Che nascano al più presto gli Stati Uniti d’Europa

Buon anno, buon anno a tutti, veramente a tutti, a cominciare da Obama, Monti e Napolitano!

P.S.: ops…,  dimenticavo … c’è chi (anzi, scusate, Chi)  nello spazio di poche ore ha annunciato la volontà di aprire una commissione d’inchiesta sull’operato del Presidente della Repubblica ed ha dichiarato di condividere in pieno l’operato del Presidente della Repubblica. Cicerone direbbe: “Simulator et dissimulator omnium rerum…”

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IL GOVERNATORE DEL TRENTINO LORENZO DELLAI A ROMA, CON MONTI.

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 31 Dicembre, 2012 @ 8:37 am

Detto altrimenti: (dopo tutto questo blog si chiama “Trento”- blog, o no? E allora …)… Lorenzo Dellai dalle Alpi alle piramidi (almeno alla piramide S. Paolo, a Roma), a Roma, con Monti. Il governatore del Sud Tirolo, Luis Durnwalder resta a Bolzano, con Bersani.

Lorenzo Dellai. Molti lo lodano. Altri (immancabilmente) lo criticano: gli oppositori politici, gli invidiosi, alcuni in buona fede. A parte che come ci ricorda il Manzoni, non si può mai fare un taglio netto fra la verità e il suo contrario, fra il bene e il male, fra la ragione e il torto, io provo ad affrontare l’argomento in modo scientifico, e cioè “osservando la realtà”

Ecco la realtà: Lorenzo Dellai ha governato per decenni. Prima il Comune di Trento, poi la Provincia, grazie al consenso popolare. E poi, Lorenzo ha sempre “creato” la sua corrente politica, non è “salito” sul carro promettente di altri, come altri, anche oggi, fanno.  Nè si può dire che ciò non è più vero oggi, che Lorenzo “appoggia” Monti: infatti, intanto si presenta a capo di un suo gruppo, e poi è assai più chiò che potrà dare di quello che potrà ricevere. Oggi i suoi detrattori dicono: “Io avrei fatto meglio, scelte diverse, etc.” Ecco, dico io, ci risiamo: si stanno confrontando le pere con le mele.  Infatti a mio avviso il confronto si può fare solo fra generi uguali e cioè fra due programmi di governo oppure  fra due periodi diversi di effettivo governo, ma non fra il governo effettivo di Lorenzo e quello che altri “avrebbero fatto se”. A Riva del Garda dicono: “A ciàcere (chiacchere) non … si conclude nulla”

La democrazia è alternanza forse anche per questo. E Lorenzo Dellai non ha interrotto questa alternanza, non ha proposto la modifica della legge elettorale trentina per candidarsi ad un ulteriore mandato: ha solo gestito una alternanza a “periodo più lungo”, come gli ha richiesto l’elettorato.

Chiarito questo, andiamo a Roma. Lorenzo Dellai a Roma con Monti, Luis Durwalder a Bolzano, con Bersani. Mi sta bene. L’Autonomia sarà ben difesa all’interno di due aree politiche, non di una sola. Siamo pragmatici, amici Trentini! E se Maometto non va alla Montagna, è la Montagna che va a Maometto a spiegargli come l’Autonomia e il Buon Governo di antica e buona tradizione austroungarica del Trentino e del Sud Tirolo non sia un privilegio, ma un modello da difendere e soprattutto da imitare, sia localmente che a livello centrale.

BUON ANNO E BUON LAVORO A TE, LORENZO ED ANCHE A CHI SUCCEDERA’ A DURNWALDER!

(e questo è l’ultimo post del 2012, il n. 451. Arrivederci al 2013 e Buon Anno a tutti i lettori!)

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IL MINISTRO (USCENTE) PASSERA SI E’ DICHIARATO NON PIU’ DISPONIBILE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 31 Dicembre, 2012 @ 8:07 am

Detto altrimenti: niente succede per caso


La notizia. Il ministro uscente Passera dichiara di non essere disponibile per eventuali nuovo incarichi di governo.

Que serà … serà?

L’approfondimento. Personaggi a quel livello non agiscono “per caso”, quindi probabilmente le cause della sua scelta possono essere due:
a) può ritenere che il suo schieramento non vinca e quindi preferisce defilarsi prima (ipotesi poco probabile);
b) in caso di vittoria elettorale del suo schieramento, Passera non ha ricevuto assicurazione di essere rinominato ministro, anzi, ha ricevuto assicurazione contraria  ed allora preferisce evitare questo smacco (ipotesi più probabile).

Ma perché non sarebbe sulla lista dei candidati (e anche dei futuri ministri)? Forse non a caso Monti ha dichiarato “nessun ministro in lista”: infatti generalia non sunt appicicatoria cioè un provvedimento generale evita di mettere in risalto le (eventuali specifiche) ragioni di esclusioni singole ad personam.

Io stesso infatti, se fossi capo del governo designato (immaginarmi in una tale posizione è un atto di imperdonabile presunzione? Ma no, dopo tutto quello che si è visto nel passato … e non mi riferisco certo all’immediato passato, ma appena solo un poco più indietro …  molti di noi potrebbe fare meglio … molto meglio! ) ma torniamo a bomba, io stesso, dicevo, non ri-prenderei ministri che hanno sbagliato a contare gli esodati o che rischiano di essere additati come corresponsabili di violazione delle regole di una importante revocatoria fallimentare. A quest’ultimo riguardo infatti stanno per venire al pettine i famosi nodi Alitalia-Banca Intesa-Fantozzi – successivi tre liquidatori e i due giudici del fallimento: si veda al riguardo il mio post del 3 dicembre scorso.

Ecco, il nostro blogger ce l’ha con la gente di Monti. E poi è contro il TAV. Ma allora cos’è? Berlusconiano? Leghista? Grillino? Cos’altro ancora? Eh no, cari amici, non mi etichettate! Infatti io credo che nessuno di noi debba rinunciare alla propria capacità critica, al proprio discernimento, alla propria coscienza, per sacrificarla sull’altare di questo o quel partito politico. Certo, io ho le mie idee politiche, andrò a votare, ma questo non significa che io abbia rinunciato a me stesso. Chiarito questo, proseguiamo.

Don Lorenzo Milani

Don Milani affermava che chi sa leggere solo la pagina della Gazzetta dello Sport nella quale sono utilizzate solo 200 parole, ma non sa capire il senso di un comizio politico o di un articolo di economia, è un analfabeta. Pertanto si proponeva innanzi tutto di elevare “l’uomo analfabeta” al superiore livello di “uomo Persona”. Tanto meglio poi, proseguiva, se la Persona diventa anche un buon cristiano: anche perché, prosegue Don Milani, il passaggio al terzo livello è possibile dal secondo, ma non direttamente dal primo (un po’ quello che io affermo quando paragono le tre classi sociali alle tre ex classi ferroviarie, per cui guai ad abolire la seconda classe, cioè il ceto medio!).

Ma fermiamoci al primo passaggio (dal primo al secondo livello). Anche oggi, sia pure su scala diversa, rischieremmo di restare al primo livello e di non diventare “Persone” nel senso pieno della parola (ecco, “le parole sono pietre”, firmato Don Milani!), se non cercassimo di capire il perché delle cose e, una volta capite (o una volta anche solo convinti di averle capite, della serie “ma almeno ci abbiam0 provato”) se non cercassimo di prendere una posizione ragionata su ciascun problema. Quindi, please, niente etichette, grazie: siamo Persone.

P.S.: post classificato (non a caso, n.d.r.) nelle tre categorie “attualità“, “civiltà“, “politica”

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FISCAL CLIFF

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 30 Dicembre, 2012 @ 7:40 am

Detto altrimenti (in lingua italiana): baratro fiscale

Notizia. Anche gli USA non stanno benissimo … anzi. Stanno per scadere i benefici fiscali temporanei decisi da Bush (“bush” = “cespuglio”) figlio. Questo fatto viene a coincidere con pesanti tagli alla spesa pubblica (tuttavia Obama esclude dai tagli all’assistenza sanitaria e alla cassa integrazione). Si prevede una diminuzione del Pil del 4%. Obama propone allora di tassare i redditi alti, cioè quelli superiori all’equivalente di 190.000 euro (4% della popolazione). I repubblicani avevano proposto di tassare i redditi sopra il milione di dollari, ma non è passata. Se il Congresso non approverà la sua proposta, Obama sarà costretto a tassare tutti come segue: redditi alti, +120.500 dollari annui di tasse; redditi medi (60% della popolazione), +2.000; redditi bassi, +412. In caso di non approvazione della “manovra Obama”, non ci saranno fondi per la loro “cassa integrazione” di 47 mesi che riguarda tre milioni di disoccupati. E il prezzo del latte potrebbe raddoppiare per mancato rinnovo della legge sui prodotti agricoli.

(Patrimoniale “alta”? La Francia l’ha messa. In Italia si discute. Negli USA si combatte …)

Approfondimento. Il liberismo, il capitalismo puro, il mercato sfrenato sta fallendo (come il comunismo). In Italia come in USA. Che fare? Forse alla base ad inficiare ogni cosa c’è il modello di crescita adottato: il consumismo, lo spreco delle risorse, l’accumulazione in capo a pochi della maggior parte della ricchezza privata, le caste dei “privilegi acquisiti”,  la globalizzazione selvaggia. Ci feci un viaggio di tre settimane, negli USA, e restai colpito dalla assoluta precisione di tutte le prenotazioni (voli, hotel, spettacoli, ristoranti, etc.) fatte mesi prima via internet; dalle inutili enormi cilindrate della auto di affitto, anche di quelle “piccole” (3.000 c.c.); dall’enorme spreco di energia (aria condizionata inutilmente e dannosamente “a manetta”; ghiaccio a gogò: alla macchinetta ne chiedevi un cubetto, te ne dava un intero secchiello, che poi finiva nel WC). Sono aspetti superficiali, dirà qualcuno. Mica tanto, dico io.

Che fare? Io non sono il “mago Zurlì” con la bacchetta magica. Cerco solo di riflettere. Forse la creazione degli Stati Uniti d’Europa e un accordo con quelli di America (per una comune politica monetaria, finanziaria, bancaria, fiscale, per la imposizione di forti dazi all’importazione di merci da paesi che non rispettano i diritti e le libertà civili e per una  frenata definitiva ai paradisi fiscali) potrebbe costituire la base per la definizione di un nuovo diverso e più equilibrato modello di crescita.  Ma gli altri paesi, quelli del BRICS (Brasile, India, Russia, Cina, Sud Africa) la faranno comunque da padroni? Non credo. Purtroppo (per loro) è solo questione di tempo: la Cina ha già iniziato a delocalizzare al suo interno, cioè a spostare la produzione dalle coste all’interno del paese, dove la manodopera “costa meno”, cioè, dove “può sfruttare di più la manodopera”. Fino a quando? In India la “rivoluzione” è già cominciata, con la protesta a difesa delle donne … In Cina si stanno schedando i “navigatori internet” per impedire che si sappia cosa sta avvenendo. Ma sta avvenendo, sta avvenendo qualcosa …

Io ho vissuto personalmente l’avvio del processo che portò alla rivoluzione che a sua volta portò alla caduta dello Scià (“Re”), anzi, dello Scianscià (il Re dei Re!) di Persia: quando si crea nuova ricchezza, tanta ricchezza, troppa ricchezza  e non la si distribuisce, la popolazione “la vede” e il sistema non regge, prima o poi crolla. In Iran, una molla è stata l’urbanizazzione di folle di manovali chiamati in città dal deserto per costruire i grattacieli in  Teheran. Manovali che la notte dormivano su cartoni posti all’interno degli scavi, a cielo aperto (uno di loro, a turno, faceva la guardia per impedire ai passanti di fare il “gioco” di svegliare i suoi compagni con il lancio di sassolini!). Questa circostanza  ha messo davanti agli occhi di queste masse il lusso degli hotel a … quante stelle? Tante … troppe di fronte al loro cielo buio, senza nemmeno una stella …

Il processo di eccessivo accumulo e di eccessiva concentrazione di ricchezza a livello di pochi individui e di pochi stati, i privilegi di casta, tutto si ripete a livello europeo, americano, planetario. La velocità alla quale la reazione a questo stato di cose oggi si propaga è “esponenziale”, come una valanga che appena staccatasi, acquista sempre maggiore potenza e velocità. Alcuni dei “nostri” hanno approfittato della delocalizzazione versi paesi a “basso costo della manodopera” (rectius: “a basso livello di rispetto dei diritti e delle libertà civili”). In pochi hanno guadagnato (rectius: incassato) molto.  Però ora la cosa si è rivolta contro tutti noi. Io ero responsabile della finanza Italia della Holding Stet, Società Finanziaria telefonica per Azioni. Una delle società del Gruppo era la SGS Ates di Agrate Brianza, leader mondiale nei semiconduttori (la “base” dei computer). Poi la SGS cambiò nome e proprietario. Delocalizzò la parte “vile”, di base, non strategica della sua produzione. Oggi non è più leader mondiale.

Nel frattempo abbiamo premiato con super premi a manager bancari per utili su titoli a rischio. “successi di un anno” che poi hanno portato “perdite per un decennio”. E poi, con soldi pubblici (miei, di voi che leggete!) abbiamo ripianato  le perdite delle banche (fa più fine dire “abbiamo ricapitalizzato” le banche).

Ti saluto Barak, (in arabo, barak significa “benedetto”), salam aleikum, va rahmal Liali va barakatu: la pace sia con te e la misericordia di Dio e le Sue benedizioni. E’ un saluto che va bene per tutte le religioni. E si risponde: aleikum salam, a te la pace. Anche questa risposta va bene per tutte le religioni.

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NOTIZIE IN BREVE (e approfondimenti)

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 29 Dicembre, 2012 @ 5:06 pm

Anteprima

Siccome che (lo so che non si dice “siccome che”, ma via, lasciatemi un po’ respirare, lasciatemi fare un po’ il Pierino … sapete … le persone “massa” (troppo) serie … che barba!) … dunque … siccome che domattina io vado a sciare in Paganella, pubblico questa sera il post di domani …

Ora possiamo cominciare

Detto altrimenti: l’editore Carlo De Benedetti dice: “Ormai le notizie arriveranno sempre più via internet. Alla carta resterà l’approfondimento”. E allora io, con il con il mio blog, come la metto? Io non ho fonti dirette se non dalla carta, da radio e TV e da internet … per cui mi domando: quale sarà il mio compito? Ho riflettuto: sia la notizia che l’approfondimento.

ITALIA

Notizia: qualcuno dice che nessun Ministro (uscente) deve essere candidato alle elezioni.  Approfondimento: fate come volete, purchè ai nuovi Ministri sia interdetto di partecipare alle votazioni della fiducia al governo, perchè in tal caso, come è successo sino ad oggi, voterebbero la fiducia a … loro stessi!

Notizia: l’ex Ministro Passera anticipa i tempi ed afferma che lui non è disponibile. Approfondimento: forse è la volta buona che Monti dà una spazzolata anche alle banche!

Notizia: scatta il blocco di sei milioni di pensioni “ricche”, da 1200 euro al mese in su. Quelle da 1200 euro al mese trattate come quelle da 90.000 euro al mese.  Approfondimento: in parallelo al blocco di cui sopra, per riequilibrare la bilancia (par condicio) propongo un esame fiscale della documentazione di spesa di tutti i partiti a ritroso negli anni, una riduzione del numero e degli emolumenti dei parlamentari ed una tassa patrimoniale sui grandi patrimoni. (*)

Notizia: mi si dice che i giornali italiani sono sovvenzionati dallo Stato.  Approfondimento: mi sta bene per i giornali “veri”. Ma no per quelli “finti”, cioè quelli creati ad hoc per prendere i contributi. Mi si dice che qualche onorevole ne abbia fondato uno qua ed uno là, senza fare nomi. Mi aspetto che qualche lettore ci illumini un po’ meglio tutti.

RUSSIA

Notizia: il parlamento russo ha emanato una legge e Putin l’ha promulgata: sono vietate le adozioni di bimbi russi da parte di cittadini USA (52 bimbi già adottati, fermati all’aeroporto e rimandato al mittente!). Una ritorsione a fronte di proteste USA per la violazione dei diritti civili in Russia.  Approfondimento: il parlamento russo è “sovrano” e e “libero” di emanare leggi … come il nostro, libero di credere che Ruby Rubacuori sia la nipote di Mubarack … già, ma i due sono amici per la pelle …

USA

Notizia: Obama dice che se non gli permettono di tassare i ricchi dovrà tassare tutti, a cominciare dalla classi medie e basse. Approfondimento: in Italia abbiamo cominciato a tassare le classi medie e basse. Poi, forse … ( a parte le battute: occorrono gli Stati Uniti d’Europa e un accordo con gli Stati Uniti d’America; una FBI-USA e una FBI-Europe per fisco, finanza, mafie  e terrorismo,  n.d.r.)

Che linguaccia questo vostro blogger di padre toscano!

________________________

(*) Mi telefona in amico che mi ha appena letto: “Guarda che resta il prelievo del 5-10-15% sulle pensioni d’oro superiori rispettivamente a 90-150-200 mila euro all’anno”. Ok, ma io citavo quelle di 90.000 al mese! Peccato che la scaletta si fermi ai 15% uguale per tutte quelle superiori a 200.000 euro all’anno! E poi, la Corte Costituzionale, non aveva bloccato questa norma? Chi ci può aggiornare? Grazie.

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LE FINTE PARTITE IVA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 29 Dicembre, 2012 @ 7:53 am

Detto altrimenti: il metodo, il principio, il rimedio, la proposta

Il metodo: “Non ti assumo. Apriti una partita IVA, facciamo che tu eri una partita IVA … ma poi tanto lavori come un dipendente, dai che ti conviene, piuttosto che niente, e dimmi grazie … sai … lo dico per il tuo bene … perché se tu non ci stai, che accettano al posto tuo ne trovo quanti ne voglio …”

Il Governo pensa che occorra porre rimedio a tutto ciò per evitare che lavoratori di fatto subordinati possano essere “vestiti” da partite IVA, per evitare che dal lavoratore si possa continuare a spremere il meglio senza dargli quanto dovutogli (i diritti insiti nel rapporto si lavoro subordinato). Ed interviene con un ordine: “Basta, è ora di finiamola!”.

Si dice: “Se sei stato tot mesi in quell’azienda (variabile “a”), se la maggior parte dei tuoi ricavi derivano da quella azienda (variabile “b”), se hai utilizzato locali, computer, scrivania dell’azienda (variabile “c”), allora sei un dipendente”.

Si, vabbè, ma però … ma però non si dice ma io lo dico lo stesso. Ma però poi si variano le variabili (altrimenti che variabili sono se non le si variano), se ne introducono ulteriori etc.. Insomma tiramolla, coperta corta … e molte finte partite IVA restano soperte, cioè senza tutela della conversione (no, non Conversione al Cristianesimo … che avete capito? Conversione in lavoratore dipendente).

Cosa è successo? Una “commedia all’italiana”: “Si, mappoi, un momento, discutiamo ….un ordine va bene, mappoi …”. Mappoi? Mappoi (sic) c’è stato un primo parziale contrordine e quindi un secondo parziale contrordine, per cui il processo correttivo dell’anomalia è stato annacquato ben due volte. “Qualcosa si farà, ma con calma, gradualmente …”

Ecco, mi viene alla mete la legge per cui se uno delinque “oltre la pena di due anni” è delinquente non candidabile. Sotto quel limite, è onesto candidabile. La legge e la morale “a peso”: “Mi dà un po’ di immoralità? Quanta ne vuole? Un anno e mezzo! E’ poco più di due anni lascio? No per favore, non oltre due anni”. Come quando, a scuola, un bambino “studiava da sei”!

Tutto ciò rappresenta a mio avviso un caso di “collaborazione esterna dello Stato a un fatto delittuoso“:  consistente quanto meno nella omissione dei versamenti INPS nella misura dovuta per un lavoratore dipendente.

La mia proposta? L’Agenzia delle Entrate (sentito l’INPS) dovrebbe farsi carico dell’iniziativa di scoprire chi “dichiara il falso”, e cioè chi dichiara di avere diritto alla partita IVA essendo di fatto un dipendente, negandogli o revocandogli la partita IVA, tuttavia senza irrorare al lavoratore sanzione alcuna, poiché egli ha agito sotto la spinta dello stato di necessità, quasi una legittima difesa contro il bisogno di lavorare.

Se Maometto non va alla montagna, sia la montagna ad andare da Maometto. E se l’Agenzia delle Entrate  e l’INPS non si attivassero? Potrebbe configurarsi una “omissione di atti di ufficio”? Forse oggi tecnicamente no, o forse non ancora … ma forse un domani si.

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UN NUOVO SCHIAFFO D’ANAGNI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 28 Dicembre, 2012 @ 7:26 am

Detto altrimenti: questa volta lo schiaffo lo prendiamo tutti noi, il pudore, il buon senso, la prudenza, la ragionevolezza  …

 Il papa Bonifacio VIII fu tenuto di fatto prigioniero in Anagni dall’imperatore. Dante Alighieri lo ricorda nella sua “Commedia”. L’episodio viene ricordato come “lo schiaffo d’Anagni”, cioè l’insulto, la violenza d’Anagni. Qualche anno dopo … l’ex capogruppo PDL alla Regione Lazio Franco Fiorito ha ottenuto gli arresti domiciliari, confinato nella sua casa …in Anagni, Comune di cui è stato sindaco! Quale nobile precedente storico! E noi che ce ne stavamo dimentcando del famoso schiaffo!

Lo so: un imputato è considerato innocente sino al passaggio in giudicato della sentenza di condanna, ma di fronte alla flagranza … via … ora, se aspettiamo il “giudicato” (sentenza della Cassazione) che mi fa l’ex sindaco nel  frattempo? Si candida? Ma via … siamo seri!

P.S.: questo è il post più breve dei 446 dell’intera serie… e per di più senza foto!

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RETRIBUZIONI: “DIVERSA STRUTTURA DELLE –“

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 28 Dicembre, 2012 @ 7:09 am

Detto altrimenti: dicesi “diversa struttura delle retribuzioni quella conseguente alla applicazione di due pesi e di due misure …” (V. Zingarelli o altro dizionario)


Esiste un settore privato – o una società appartenente a quel settore – nel quale vige una “prassi”: tenere lo stipendio pensionabile del dipendente molto basso e corrispondergli il saldo di quanto necessario per raggiungere il giusto livello retributivo di mercato, sotto forma di indennità ad persona, non pensionabile.

Esiste un settore pubblico – o un Ente appartenente a quel settore – nel quale vige una “prassi”: tenere lo stipendio pensionabile del dipendente molto alto e corrispondergli il saldo di quanto necessario per raggiungerne il raddoppio,  sotto forma di indennità di carica pensionabile.

P.S.: le fonti delle notizie di cui sopra sono coperte dal diritto alla riservatezza delle fonti.

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DUE PRETI MOLTO, MOLTO DIVERSI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 28 Dicembre, 2012 @ 6:42 am

Detto altrimenti: normalmente la “diversità” è un valore. Per il parroco di Lerici no. Ma nemmeno lui è un valore.

Don Milani con i suoi allievi

Sto leggendo un libro di Neera Fallaci: “Dalla parte dell’ultimo – Vita del prete Lorenzo Milani” (Ed. BUR) e ve ne riferirò dettagliatamente nei prossimi post (nel frattempo ve lo consiglio caldamente). Don Milani: un prete che spiegava a tutti la Parola, ma anche le “parole” perché tutti potessero usarle per “diventare esseri umani” e come tali insrirsi attivamente nella società, comprenderne i doveri e farvi valere i propri diritti.

Piero Corsi (io l’ho già ridotto allo stato laicale!)

E come lui stesso diversamente Don Milani le usava, le parole, rispetto ad un suo “collega”, Don Piero Corsi,   parroco di Lerici!  Già … Lerici. Ho visto al TG3 di poco fa (ore 19,00 del 27 dicembre 2012) fa il resoconto sul parroco di Lerici, che scaccia il mendicante dalla soglia della chiesa; che rimprovera i turisti che entrano in chiesa con i sandali sporchi di sabbia; che lascia senza il pasto alcuni portatori di handicapp perché arrivati tardi alla mensa; che aggredisce ed insulta alcuni mussulmani; che alle donne dice … “Bè … tutto sommato con quelle gonne corte i femminicidi e gli stupri ve li siete un po’ cercati … e, ciliegina sulla torta, che dice al giornalista che lo intervista: “Ma lei se vede una donna nuda, non reagisce? Allora lei è un frocio (sic!). Vi auguro di morire, di avere un incidente …”

Subito dopo sullo stesso TG3, la rivolta in India contro gli stupri e le violenze alle donne e, in genere, contro lo stato di “sudditanza” nel quale viene tenuta la “merce” donna.

Don Milani diceva: “Le parole sono pietre” e le usava e le faceva usare per “costruire consapevolezza”, perché la gente capisse, capisse tutto, la vita di ogni giorno e quindi (e quindi) il Vangelo. Aveva ed ha ragione.

Infatti pietre, anzi, scogli liguri affilati sono quelli contro i quali il suo “collega” lacera la veste che indossa; pietre, anzi macigni sono quelli dai quali è sbriciolata la missione che il parroco di Lerici aveva scelto per sé nella vita. Cambi “mestiere”, parroco, magari un partito politico che la accetta fra i suoi candidati lo trova … vista la sua repulsione per alcune categorie di persone e di fedeli. Sicuramente, signor parroco, anzi, parroco, anzi, Corsi … sicuramente lei ha studiato il latino. Ed io mi rivolgo a lei in latino, con due pietre … cioè con due “parole”: “Te pudeat”! (te pudor teneat, cioè “vergognati”!)

Sto scrivendo questo post e nel frattempo guardo qualche episodio del film “Balla con i lupi”. La conquista del West avrebbe potuto essere una reciproca civilizzazione, ma mancavano le “parole” per comunicare, anche perché qualcuno non avrebbe voluto che ci si potesse spiegare “a parole” fra (popoli) diversi: preferiva la guerra. Infatti ne scaturì una guerra, anzi una strage dei “diversi”: in quel caso, degli indiani.

Coincidenze: un libro, una notizia al TG, un film. Coincidenze che però fanno riflettere … soprattutto di fronte ad una ulteriore, moderna strage: quella delle donne indiane, italiane e d’ogni altra parte del mondo.

Pubblicherò questo post domattina. Buona notte … e che la notte porti consiglio, a tutti, soprattutto a Piero Corsi.

P.S.: ho catalogato questo post nelle categorie “attualità” e “civiltà“

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VIAGGIO (in auto) IN ITALIA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 27 Dicembre, 2012 @ 8:02 am
Johann Volfgang Goethe, autore di “Viaggio in Italia”

Detto altrimenti: viaggio in … in alcuni comportamenti “italiani” (ma Goethe non viaggiava in  automobile, altrimenti …)

Leggo un giallo di un autore svedese. Un passo: “Mi recai a casa del mio amico. Avevo fretta. Guidai velocissimo, sperando che nessun automobilista segnalasse la mia auto alla polizia”. Già, perché evidentemente in Svezia i cittadini fanno anche questo: aiutano la polizia della strada a far rispettare le regole. E noi? Ieri percorrevo la Riva del Garda – Rovereto. In senso opposto un’auto, superando la mezzaria continua, sorpassa una fila di auto. Io freno, e reprimendo una protesta istintiva  non lampeggio per non creare un ulteriore elemento di tensione e difficoltà, mi accosto a destra, rallento, agevolo il suo sorpasso semi-delinquenziale (o forse anche senza quel semi-). Non credo che nessuno abbia segnalato il fatto alla polizia. E poi, anche se fosse …

Della “prassi” di chi in autostrada, sopraggiungendo a 180 kmh, ti tallona, impaziente che tu sparisca dalla faccia della terra, ti vaporizzi, per lasciarlo “libero” di esprimere la sua “virilità” ho già parlato in precedenti post.

Più d’una volta ho assistito alla donazione spontanea da un automobilista in uscita da un’area di parcheggio ad altro automobilista in entrata nella stessa area, di un tagliando di sosta oraria (non cedibile) non ancora scaduto …

In una stazioncina dei bus extraurbani della nostra provincia, in una località turistica: cartelli con gli orari strappati, bottigliette e lattine vuote “depositate” ovunque tranne che nell’apposito bidoncino.

Una persona di mia conoscenza ha il padre invalido. Ha il contrassegno per la circolazione, la sosta ed il parcheggio dell’auto che lo trasporta. E’ solita prestare tale contrassegno a persona non avente diritto, ma “Stia attenta, mi raccomando …”. E dire che quella persona è istruita, educata, equilibrata, rispettabile e rispettosa. Ma tant’è …

Qualche anno fa … da Trento al Manghen

Ecco, mi fermo qui. Cheppalle, dirà qualcuno! Che gli è preso ‘sta mattina al blogger? Che fa, le crociate? Eh no, amici miei, la riflessione è più profonda. Prima di scalare le montagne, occorre fare tanta palestra di roccia. Prima di affrontare salite importanti con la bicicletta (nella foto, il Passo del Manghen, io sono “blu”), occorre farsi le gambe per qualche anno, e poi, ogni anno, fare prima 2.000 km di pianura. Prima di fare il Direttore Generale o l’Amministratore Delegato  di una spa, occorre essersi formati come impiegati, quadri, funzionari, dirigenti etc. (a meno di essere figli di papà o della politica, ed allora questi passaggi si saltano a piè pari). Vi parlo a ragion veduta, perché io questi tre allenamenti li ho fatti, tutti.

Ecco, avete capito. Noi Italiani dobbiamo allenarci, tutti, nella palestra della vita civile, sociale e del lavoro ben più di quanto non stiamo facendo adesso. Iniziando dalle piccole (?)  cose del vivere quotidiano. Ne trarremo vantaggio, tutti, nelle grandi cose della Politica, cioè nelle azioni di chi si occupa del “Bene Comune”. Perché e come? Perché noi stessi, crescendo, saremo migliori e nel frattempo sanzioneremmo con la nostra indignazione eventuali deviazioni alle quali invece oggi, purtroppo, troppo spesso ci mostriamo assuefatti. Ad iniziare dal non riprendere chi getta una cartaccia per terra … e per finire col condannare e soprattutto col  far condannare chi con i denari pubblici  si concede cene private da centinaia di euro e  altri “particolari” utilizzi milionari, magari “ a sua insaputa”!

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