LETTERA APERTA A BEPPE GRILLO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 4 Marzo, 2013 @ 4:15 pm

Detto altrimenti: Caro amico ti scrivo così mi distraggo un po’/ e siccome sei molto lontano più forte ti scriverò. Da quando sei partito c’è una grossa novità,/ l’anno vecchio è finito ormai / ma qualcosa ancora qui non va.

Caro Beppe, se nu ne parlemmu fra niatri zeneizi … se non ci parliamo fra di noi Genovesi … ti sé, sai, io non nato il 3 febbraio 1944 alla Doria dove miei erano sfollati … e quindi sono sampdoriano (sepermmu ben che ti no te seggia du Zena se nu cuminciemmu ben … cuminciemmu …). Sono cresciuto in Arba’ (Albaro, quartiere di Genova, n.d.r. per i non genovesi) e oua abbito a Trento. Mè fre u l’è megu a Nervi, mio fratello è medico a Genova Nervi e quando vado a trovarlo se alzo la testa e miu de datu (e guardo in alto) vedo la collina di Sant’Ilario …e ti penso. Oua ghe semmu, ecco, ora ci siamo, me sun presentou, mi sono presentato.

Penso alla tua iniziativa. Penso e ripenso … una prima volta abbiamo seguito un guru, e ci ha fregato per 20 anni. Poi è arrivato un secondo “ghe pensi mì”, altri venti. Personalmente mi basta. Ecco perché cerco di esaminare le idee indipendentemente dalle persone e non viceversa. Le idee… fra le cose che proponi ve ne sono alcune che a mio avviso sono assolutamente condivisibili, come “sottrarre il parlamento dalla sudditanza del governo” che io esprimerei come “ristabilire la separazione e l’autonomia dei tre poteri dello stato” (nel senso che il governo smetta di fare le leggi che poi applica,e le lasci fare al parlamento). Tuttavia  io non capisco una cosa e non ne condivido un’altra.

Non capisco quale sia il modello di crescita o di decrescita che desideri, e soprattutto non capisco se tu abbia presente che un tale processo di cambiamento … ecco, deve essere un “processo”, non uno “strappo”, processo che per di più si deve inserire nel contesto europeo (ma forse hai ragione tu, con la tua “primavera ligure, quasi araba …”)

Niente Grandi Opere? Ma ne abbiamo a iosa da fare! La difesa idrogeologica del suolo, innanzi tutto. E poi, il sistema delle scuole pubbliche e di tante altre opere funzionali, quali uffici pubblici che cadono a pezzi, soprattutto nel meridione … se non sono Grandi Opere quelle? E bada che non mi riferisco al TAV, stai tranquillo, quello io lo boccio! Il Ponte poi … s’è visto che lo Stretto si può traversare a nuoto!

Contesto europeo, fuori dall’Euro? Noi siamo in crisi, L’Europa ci sta entrando. Gli Stati Uniti hanno ridotto la spesa pubblica di 85 miliardi di dollari, perderanno 750.000 posti di lavoro, il loro PIL crescerà dell’1,5% e non più del previsto 2%. Importeranno di meno dall’Europa. E noi? Ci vogliamo isolare? Vogliamo mettere la testa sotto la sabbia come gli struzzi? Mica siamo qui a togliere la sabbia dagli occhi degli struzzi! Invece dobbiamo costituire e di corsa gli Stati Uniti d’Europa, accordarci con gli USA e imporre al resto del mondo le nostre regole morali, il rispetto dei diritti civili, le regole sulla tutela del lavoro, sulla difesa dell’ambiente, sull’uso corretto delle risorse energetiche e alimentari, sul disarmo, etc.. Solo questo può salvare il pianeta dalla “corruzione”, cioè dal fatto che si “corrompa”, “corroda”, che siamo divorati dalla ruggine delle perenni inerzie, degli egoismi di singole persone/partiti/movimenti/stati/continenti.

Non condivido – almeno per quello che mi è dato vedere, e se mi sbaglio scusami sin d’ora – non condivido la limitata quantità di democrazia che mi pare “aleggi” nel tuo movimento. Mi spiego:

Comizi oceanici (belin che bravvu che t’ei stetu!), ma mai un contraddittorio.

Vuoi abolire il finanziamento dei partiti? Se vi sono furti di pane, si arrestano i ladri, non si abolisce il pane! Se abolisci il pane, farà politica solo il ricco (Silvio … per quanto … anche tu non sei poi così male … con la villa a S.Ilario e in Toscana …)

Le tue primarie: esiste un elenco di tutti quelli che hanno partecipato e della graduatoria finale? Chi ha gestito il tutto? Quale garanzia di democraticità e rappresentatività mi dà un eletto con 90 (novanta) preferenze?

Come mai tu non ti sei candidato? Della serie “andate avanti voi che poi se va bene io prendo il camper e arrivo?

Come quadra il concetto di democrazia con il fatto che tu non sia in parlamento e che i “tuoi” parlamentari dovrebbero operare “con vincolo di mandato” (personale tuo)?

Vincolo di mandato? L’art. 67 è un articolo della Costituzione vigente e va rispettato, nella forma e nella sostanza. Vedi Beppe, Silvio se ne accorto in tempo della belinata che stava per fare: una manifestazione contro la magistratura: sarebbe stata sovversiva, e si è fermato. E tu? Mica gli vuoi dare un vantaggio!? Anche tu potresti smetterla di imprecare contro il 67 Cost., salvo poi, ove salito “al potere” (potere che dovrebbe essere “responsabilità”, non arbitrio, individualismo) cercare di modificarlo secondo le procedure previste dalla stessa Carta Costituzionale.

Dice … ma Sivio? Che gli facciamo fare a Silvio? “Ma mi faccia il piacere”, direbbe Totò … Lo so che le carceri sono già sovraffollate, ma uno in più o in meno … chevvoletecchessia? Silvio … presto andrà a sentenza il Rubygate, ora lo stanno interrogando per il Degregoriogate, etc.. Lasciamo lavorare i giudici e gli avvocati … sai, c’è chi dice che il tuo tzunami potrebbe essere fermato solo da un altro tzunami, quello di comunicazione uguale e ciontraria che in altri tempi avrebbe potuto scatenare Silvio, ma lasciamo perdere …).

Infine, caro Beppe, fra il dire e il fare … guarda il “tuo” sindaco a Parma: IMU e inceneritore, cavalli di battaglia in campagna elettorale e ora tutto il contrario sia pure con tanti ma e tanti se. E poi, palanche, dinèe, soldi: avevi detto 2.500 euri a testa. Ora leggo “5000” lordi: ma se sono esentasse, sono netti! E poi altri 5.000 per i collaboratori + i rimborsi spese etc.. In totale faranno minimo 15.000 … o no? E poi, acceterete anche i soldi ai gruppi parlamentari? Portaborse … familiari no o si? Forse, vedremo …Fammelo sapere. grazie. E poi, uno do voi mi tradirà … anzi due, (Giuda prima e Pietro dopo il canto del gallo). Chi lo ha detto? Almeno il 15% di voi mi potrà tradire. Chi lo ha detto? Vedi Beppe, i corsi e ricorsi della Storia …

Solo ti prego, tieni a freno Roberta Lombardi che ha detto che il primo facsismo era tutto patria, casa e famiglia (come Silvio nel Giorno della Memoria). Si è dimenticata le sprangate, le bastonate, le violenze d’ogni tipo ben prima della marcia su Roma … dille che si legga “Il giorno che durò vent’anni” di Antonio Dipierro (Dipierro, sic) … lo troverà citato qui sul mio blog …

Come ne usciamo? A mio avviso muovendoci su due fronti. Un primo, interno (il tuo + il PD o + quello che il Presidente Napolitano deciderà) ponendo al primo posto la questione morale, che ricomprende tutto. Un secondo, esterno, verso gli Stati Uniti d’Europa.

Per oggi basta, dai, mio sono sfogato abbastanza …

Te salùu amigu, stame ben, ti saluto amico, stammi bene anche se pe mi cuscì nu ghe semmu guei … anche se per me così non ci siamo per nulla …

Fine del post

Ceterum censeo familiam Riva de possessione ILVAE deiciendam esse”, e cioè ritengo che occorra espropriare l’ILVA alla famiglia Riva, per evitare di essere costretti a scegliere fra due mali: la perdita di posti di lavoro o della salute pubblica. Il prezzo potrebbe essere corrisposto in “Monti bond Serie Speciale ILVA irredimibile 2%”, al netto delle somme trattenute per il risarcimento dei danni provocati, per l’adeguamento degli impianti, per il ripristino ambientale e per pagare gli operai anche se – nel frattempo – costretti a casa.

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OMO DE PANZA, DEMOCRATICUS, TRASPARENS, ECONOMICUS, SAPIENS

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 4 Marzo, 2013 @ 4:07 pm

Detto altrimenti: le parole sono pietre …

Omo de panza. In gergo della mafia, uomo che sa stare zitto, che non fa la spia, che non parla, che … “muto sta”, cioè uomo che possiede una delle più importanti qualità per poi – arricchendola con ben altre – aspirare  a diventare uomo d’onore. Oggi questo termine può essere usato anche per quei politici che “parlano alla pancia degli elettori” e /o per quelli elettori che rispondono con la pancia. Senza volere dare del fascista se non ai fascisti (Benito & C.), mi pare che – da pancia a pancia – ci siamo già digeriti un secondo ventennio. Ora dobbiamo cercare di ragionare con la testa … per evitarne un terzo.

Homo democraticus. Uomo che si muove all’interno della democrazia, a sua volta regolata dalla Costituzione. Uomo che fa le primarie vere, dove chi vince non ha preso 80-90 voti. Uomo che non cerca di violare un articolo della Costituzione (art. 67) in attesa di abolirlo; uomo che  pretende ed esige che ogni partito politico sia dia un regolamento democratico, che tenga una contabilità chiara e che tutto sia accessibile da parte della popolazione. Già, perchè se un partito non si dà un ordinamento democratico … come farà a cercare di attuare la massima democrazia reale per il Paese?

Homo trasparens. Uomo trasparente, non come i capi della conferenza delle regioni che dal sito della Conferenza hanno rimosso le tabelle con gli stipendi dei loro presidenti e consiglieri.

Homo economicus. Quello che, soprattutto in presenza di un PIL decrescente, non fa aumentare le spese del Senato del +65% e quelle del Consiglio regionale del Lazio del+43% (per di più con vitalizi “maturati” a 50 anni!).

Homo sapienses. Uomo che legge quanto sopra, scrive, ascolta, parla, dialoga, si confronta, condivide o contesta (col cervello, non con la pancia, cfr. ivi).

Fine del post

Ceterum censeo familiam Riva de possessione ILVAE deiciendam esse”, e cioè ritengo che occorra espropriare l’ILVA alla famiglia Riva, per evitare di essere costretti a scegliere fra due mali: la perdita di posti di lavoro o della salute pubblica. Il prezzo potrebbe essere corrisposto in “Monti bond Serie Speciale ILVA irredimibile 2%”, al netto delle somme trattenute per il risarcimento dei danni provocati, per l’adeguamento degli impianti, per il ripristino ambientale e per pagare gli operai anche se – nel frattempo – costretti a casa.

 

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DISTRAZIONE POLITICA, DELLA POLITICA, VERSO LA POLITICA, DALLA POLITICA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 2 Marzo, 2013 @ 7:43 am

Ovvero: ce la possiamo permettere la distrazione? (Ecco, oggi sono andato asciare in Val d’Ultimo, ma al ritorno a casa non ho resistito e rieccomi a voi! La neve in Val d’Ultimo era splendida!)

Distrazione
Sono stati distratti dei fondi.
Mi sono distratto e non ho visto lo stop.
Ti sei distratto? Nota sul diario!
Ehi, dico a te … non ti distrarre, a cosa pensi?

Uei, raga, anche verso la politica, non ci possiamo distrarre! Berlusconi detto B, (quasi) come Grillo detto G: nessuno dei due diceva di essere candidato premier. Il primo ha smesso di dirlo. Il secondo, continua anzi no. Ma insomma, facciamo un po’ di attenzione, diamine!
B, all’inizio, diceva che il candidato premier sarebbe stato Alfano. Poi ….
G non si è nemmeno candidato, ora accenna – quasi per scherzo ma mica tanto – ad un proprio primierato. Ma quando?

Fra le due situazioni vi sono alcune differenze.

B lo conosciamo da tempo. Cerchiamo di imparare a conoscere G.

La prima domanda che mi pongo è la seguente: perché G non si è candidato. La possibile risposta che riesco a darmi e “che dal di fuori senza assunzione di responsabilità, di distrugge meglio l’attuale sistema politico”.

Ok, ho capito, ma nel frattempo cosa accade al Paese? Quella di G è una vera e propria “rivoluzione”, è l’adozione di un diverso modello di crescita (cioè della decrescita), per certi aspetti è la rivincita della morale; per altri, una certa qual perdita di democrazia. Meno democrazia? Ma come, direte voi, se stanno andando avanti ragazzi, cittadini sconosciuti … gente trovata sul web … Appunto, dico io, ma che succede se uno di loro si mette a pensare di testa sua, se “disubbidisce agli ordini” e va in TV? Viene cacciato, democraticamente, ma sempre di cacciata si tratta.

Ma insomma, potrà dire qualcuno, tu devi rispettare la volontà degli elettori che hanno votato G: certo, la rispetto! Mica scendo in piazza con armi proprie ed improprie, mica organizzo rivolte contro G, io! Solo cogito ergo sum, penso, rifletto e in quanto essere pensante esisto. Altrimenti ridurrei me stesso ad un oggetto, ad un suddito non più cittadino.

E allora, che dico delle Grillo Idee? Io stesso ne prendo e sottoscrivo volentieri alcune, altre no. Tuttavia mi permetto una osservazione sul metodo. Che si candidi, che entri in Parlamento, che si assuma responsabilità dirette ed immediate, non dica ai suoi ragazzi “ “andate avanti voi a Roma che se poi le cose si mettono bene arrivo io in camper” perché la frase mi ricorda un altro “avanti avanti voi, che poi se poi le cose si mettono bene, io prendo il vagone letto a Milano e vi raggiungo a Roma”. Metodo, per carità, solo questione di metodo … omnia munda mundis, absit iniuria verbis …

E poi, mi pare che ci sia un articolo della nostra Costituzione che dice che i parlamentari operano senza vincolo di mandato. Ora, G non è presente in parlamento, che fa? Li lascia liberi di operare o viola la Costituzione con istruzioni sue personali, per di più impartite dall’esterno?

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Ceterum censeo familiam Riva de possessione ILVAE deiciendam esse”, e cioè ritengo che occorra espropriare l’ILVA alla famiglia Riva, per evitare di essere costretti a scegliere fra due mali: la perdita di posti di lavoro o della salute pubblica. Il prezzo potrebbe essere corrisposto in “Monti bond Serie Speciale ILVA irredimibile 2%”, al netto delle somme trattenute per il risarcimento dei danni provocati, per l’adeguamento degli impianti, per il ripristino ambientale e per pagare gli operai anche se – nel frattempo – costretti a casa.

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EPISTEMOLOGIA A 5 STELLE, BY NARCOLESSICO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Marzo, 2013 @ 9:12 pm

Detto altrimenti: domani io vado a sciare in Val d’Ultimo … quindi ‘sta sera mi porto avanti … approfitto del lavoro altrui, anche perchè questo mio è un open blog, e quindi vi regalo un post “esterno”. Buona lettura!

Inizia

Il dibattito sulla natura del Movimento Cinque Stelle è reso opaco dalla programmatica neutralità ideologica di questo soggetto politico. Tale neutralità consente a tutte le ideologie di non essere rilevate come tali al tornello d’ingresso e di poter dunque riversare all’interno del Movimento i propri progetti, affinché siano presi in carico da un vasto bacino di consenso, che ne risulta a sua volta alimentato. In termini strettamente politici, pertanto, si assiste al mero incremento di un fronte popolare costitutivamente indistinto, del quale si può dire e conoscere molto poco, ulteriormente schermato da una comunicazione iperbolica che ne dissolve l’identità sociale nella figura ombrello del “cittadino”. 

A questa nebulosa politica soggiace tuttavia un’epistemologia molto precisa, di cui è utile individuare i termini principali.

Alla base del progetto di Grillo sembra esserci, in primo luogo, un realismo ingenuo, fondato sulla certezza che la verità delle cose, compresa la verità delle cose-da-fare, sia depositata nella loro evidenza. La politica, pertanto, è tanto migliore quanto più si mostra capace di rimuovere giornalisti, parlamento e, più in generale, tutti gli agenti che mediano l’accesso alla verità delle cose. Il linguaggio stesso, ove non sia usato come limpida designazione dell’esistente, è guardato con sospetto. L’unico strumento accreditato è la rete di internet perché, priva in se stessa di una linea editoriale, si configura come una lente neutra e trasparente, che aumenta ma non distorce le facoltà cognitive del cittadino.
L”interesse di parte è così rifuggito in nome della possibilità di sapere come stanno realmente le cose e, dunque, della possibilità di assurgere a garanti della realtà di tutti. Alla politica di destra e di sinistra si sostituisce così la politica delle idee giuste, che sono tali in quanto derivate dalla conoscenza della verità delle cose.

Il Movimento Cinque Stelle promuove la democrazia diretta come riflesso di un’altrettanto diretta accessibilità del Reale, che non giustifica nessuna mediazione fra il cittadino e lo Stato. Il punto di vista del singolo parlamentare non gode, in questo senso, di alcuna legittimità e di alcuna libertà. Il parlamentare è solo il terminale attraverso cui si trasmette – direttamente – la decisione del cittadino, che grazie alla rete conosce la verità delle cose. Ove non rispetti questo “mandato imperativo”, il parlamentare è da considerarsi destituito delle sue prerogative.

In realtà, è il punto di vista in quanto tale ad essere screditato. L’accesso diretto alla verità delle cose, infatti, lo rende superfluo e, anzi, costitutivamente menzognero. Attraverso la rete, infatti, è garantita al popolo una prospettiva panoptica che esaurisce la realtà e supera tutti i punti di vista particolari, immagini di meri interessi di parte. La cifra totalitaria di questo progetto politico deriva allora dalla cifra totalitaria dell’epistemologia che ne è alla base, un’epistemologia che rifiuta di integrare il punto di vista all’oggettività delle cose viste, evacuando il primo dalle seconde e riconoscendo queste ultime nella loro vera, unica e sola natura.

Lungi dal rappresentare una novità, questo modo di intendere la politica e, a monte, la realtà stessa, resuscita un pensiero che le scienze naturali, matematiche, umane e sociali avevano superato da tempo.

L’epistemologia “grillina”, in questo senso, segna un grave arretramento rispetto a una conquista filosofica fondamentale, che ci ha permesso di assegnare al punto di vista, alla mediazione (nelle sue diverse forme e istituzioni) e al linguaggio l’irrinunciabile funzione di costituire, e non già di registrare, la realtà delle cose, determinando la misura in cui la loro verità conta e diventa pertinente nei nostri progetti.

Per quanto possa sembrare politicamente confuso, il Movimento Cinque Stelle, ricondotto alla sua epistemologia di base, è metafisica allo stato puro. L’ideale punto di partenza per ogni svolta autoritaria.

Finisce

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Ceterum censeo familiam Riva de possessione ILVAE deiciendam esse”, e cioè ritengo che occorra espropriare l’ILVA alla famiglia Riva, per evitare di essere costretti a scegliere fra due mali: la perdita di posti di lavoro o della salute pubblica. Il prezzo potrebbe essere corrisposto in “Monti bond Serie Speciale ILVA irredimibile 2%”, al netto delle somme trattenute per il risarcimento dei danni provocati, per l’adeguamento degli impianti, per il ripristino ambientale e per pagare gli operai anche se – nel frattempo – costretti a casa.

 

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VARIE ED EVENTUALI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Marzo, 2013 @ 2:45 pm

Detto altrimenti: …mica tanto “varie ed eventuali” …

1) Roma. Il 15 marzo si insedierà il nuovo parlamento. Per favore, ci dite che fine fanno i fondi residui dei partiti scomparsi, tipo IDV?

2) Roma. Sempre a quella data, ci dite l’elenco di quanto pagato a ciascun parlamentare uscente a titolo di “indennità per il reinserimento nel mondo del lavoro”?

3) Bruxelles: meglio tardi che mai! Il Consiglio di 27 governi europei ha stabilito che il bonus dei banchieri non potrà superare uno stipendio (due in casi eccezionali). La GB, perfida Albione,  chiede tempo per riflettere, vuole la solita eccezione … A Bruxelles si sono accorti che i bonus erano esagerati e spingevano il top management bancari a fare operazioni a rischio, con effetti positivi nel breve termine (per intascare il bonus) e disastrosi nel medio periodo. Si è suggerito inoltre di pagare i bonus con titoli a medio termine, così da legarne il valore alla bontà “nel tempo” dei risultati che si pretende di avere conseguito. E poi, dui fatto le banche sono diventate “pubbliche” visto che i buchi si tappano con denari UE-Stati, cioè di noi cittadini! Ci voleva tanto a capire che si doveva intervenire?

4) Il Ponte sullo Stretto di Messina … scade il 1 marzo, cioè oggi, la prevista possibile e necessaria revisione del contratto di accordo fra il General Contractor Eurolink (45% Impregilo-Fiat) e la Spa dello Stretto di Messina (82% Anas), pena il suo annullamento. Revisione non ce ne è stata, quindi … (Evviva! N..d.r.).

5) Qualcuno, tanti anni fa, ha scritto: “…i contadini, gli operai, i commercianti, la classe media, tutti sono testimoni… Invece loro preferiscono non parlare di questi 13 anni passati, ma solo degli ultimi sei mesi… Chi è il responsabile? Loro! I partiti! Per 13 anni hanno dimostrato cosa sono stati capaci di fare. Abbiamo una nazione economicamente distrutta, gli agricoltori rovinati, la classe media in ginocchio, le finanze agli sgoccioli, milioni di disoccupati… sono loro i responsabili!… Io vengo confuso… oggi sono socialista, domani comunista, poi sindacalista, loro ci confondono, pensano che siamo come loro. Noi non siamo come loro! Loro sono morti, e vogliamo vederli tutti nella tomba! Io vedo questa sufficienza borghese nel giudicare il nostro movimento. Mi hanno proposto un’alleanza. Così ragionano! Ancora non hanno capito di avere a che fare con un movimento completamente differente da un partito politico… Noi resisteremo a qualsiasi pressione che ci venga fatta. È un movimento che non può essere fermato. Non capiscono che questo movimento è tenuto insieme da una forza inarrestabile che non può essere distrutta. Noi non siamo un partito, rappresentiamo l’intero popolo, un popolo nuovo”. Chi è l’autore di queste parole? In quale anno?

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IKEA – MULTINAZIONALE SVEDESE CHE FATTURA PIU’ DEL GRUPPO FIAT

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Marzo, 2013 @ 7:52 am

Detto altrimenti: credevo che si occupasse di mobili e non anche di polpette di carne (ma comunque IKEA ha formalmente confermato la regolarità sanitaria delle sue forniture).

Le Svedesi … ai miei tempi (io sono classe ’44) erano il sogno di noi ragazzi, visto che le nostrane erano molto “chiuse” alle … “relazioni umane”. Oggi, invece, parlando di svedesi, pensiamo alle polpette di carne di … cavallo? Speriamo di no! Certo che alcuni dati danno da pensare:

Popolazione equina svedese                                            360.000 cavalli
Vita media di un cavallo                                                   15 anni
Morti equine attese ogni anno                                       22.000
Morti equine dichiarate ogni anno                               14.000
Mancano all’appello, all’anno                                         8.000 cavalli

Prezzo (indice) della carne di cavallo
Svezia                      1
Danimarca             2
Belgio                       3
Italia                        4

Detto questo, a pensar male …

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BIBLIOTECA COMUNALE DI CATANIA “VINCENZO BELLINI” da oltre un anno funziona …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Marzo, 2013 @ 7:40 am

Detto altrimenti: …. grazie a “volontari”, i dipendenti che vi lavorano senza stipendio!

Una delle tante, belle, ricche, preziose biblioteche comunali italiane. Non deve rischiare di andare in malora, e con lei i preziosissimi volumi raccolti e custoditi con anni con amore e cura da chi ama la cultura, difende le nostre radici storiche. La cultura … chi è mai è costei, direbbe il Manzoni per far pari con quel tal Carneade … è l’insieme delle nostre conoscenze di oggi e di ieri, la prima direzione verso la quale indirizzare gli investimenti pubblici. Senza cultura non si va da nessuna parte. Anche Don Luigi Ciotti, nel libro che ho appena citato qualche post fa, alla fine arriva a questa conclusione, che dalla cultura nasce la moralità e così via, tutto il resto, a cascata. Anche per Don Lorenzo MIlani incolto, analfabeta non è chi non sa leggere o scrivere, ma anche chi, pur sapendo leggere la pagina sportiva del quotidiano di turno, non sa capire i messaggi della politica, dell’economia, della finanza, della storia, della società.

Ecco, il novello Pilato (politico moderno) ci chiede “Volete il Ponte sullo Stretto o la Cultura?” E tutti noi, coraggio, gridiamo forte e chiaro: “La cultura, la cultura!”. Almeno così mi auguro che avvenga.

Non sarebbe possibile finanziarla da Trento e da Bolzano la cultura di Catania? Sarebbe un “Ponte” ben più intelligente, necessario, ammirevole e lodevole di quello sullo Stretto!

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BERLUSCONI E I RIMBORSI ELETTORALI, DENARO PAZZO, MORALE E POLITICA FUORI CONTROLLO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Marzo, 2013 @ 6:31 am

Detto altrimenti: una nuova “forza di gravità”, la “gravità della forza” (del male politico). La notizia gira sul web, nella carta stampata, nei media … ovunque, anche all’estero!

Dante avrebbe definito questa azione “baratteria” e collocato il responsabile all’inferno (vedi post di ieri, mancaffarlapposta!)

COMUNQUE, SINT SANES INNOCENTES …, SIANO PURE INNOCENTI …, RESTA IL FATTO CHE LA DEMOCRAZIA E’ VULNERABILE:  OCCORRE CAMBIARE SISTEMA, CHE ALMENO A DECORRERE DAI PROSSIMI IMMINENTI RIMBORSI SI CHIEDANO GIUSTIFICATIVI DI SPESA !

L’inquisito presunto compratore

 

Si apprende che Berlusconi è indagato (anche, n.d.r.) perché nel 2006 avrebbe pagato tre milioni di euro ad alcuni senatori (uno ha confessato, per lui era stata avanzata richiesta di autorizzazione a procedere alla custodia cautelare in carcere, respinta, ma dal 15 marzo prossimo sarà “arrestabile” come privato cittadino) per far cambiare loro “casacca politica” e far cadere il governo Prodi. Già questo fatto sarebbe gravissimo (livello di gravità della “forza del male politico” da 1 a 100? 100!)

 

 

Il PdL annuncia una dimostrazione contro i PM. Anche questo fatto sarebbe gravissimo. Pensate un po’ al significato dell’iniziativa in quanto assunta da chi vorrebbe porre i PM sotto il controllo del potere politico! (Livello di gravità della “forza del male politico” da 1 a 100? 100! E siamo a 200!)

 

L’inquisito venditore (di se stesso)

 

Si sta accertando se – nel caso – Berlusconi avesse utilizzato denaro del partito, cioè soldi nostri, il che tecnicamente sarebbe stato del tutto possibile, visto come si è successivamente riscontrato con quale “disinvoltura” siano stati in genere utilizzati i finanziamenti e i rimborsi elettorali. Il che sarebbe intollerabile (livello di gravità della “forza del male politico” da 1 a 100? 100! E siamo a 300!).

 

 

Fondi “fuori controllo”, “fuori contabilità” sono letteralmente e sostanzialmente “fondi neri” i quali sono vere e proprie mine vaganti, sia che provengano da risorse pubbliche che da risorse private (livello di gravità della “forza del male politico” da 1 a 100? 100! E siamo a 400!)

E poi ci meravigliamo del successo di Grillo.

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LA SPERANZA NON E’ IN VENDITA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 28 Febbraio, 2013 @ 5:29 pm

Detto altrimenti: è un libro, un libro di Don Luigi Ciotti, (Giunti- Edizioni Gruppo Abele), regalatomi da una cara amica (Giovanna L.)

Don Ciotti, e chi non lo conosce? Qui a Trento poi, è appena venuto per i funerali di Don Dante Clauser. Don Ciotti. Il prete antimafia? No, dice lui, tutti i preti sono antimafia: fra il Vangelo e le mafie vi è un abisso incolmabile. Ma il suo libro, anzi, questo suo libro (come gli altri, del resto), è molto di più. Non è solo “anti -“, ma è soprattutto un libro “pro -“, “a favore di -” , a favore della crescita culturale, morale, sociale, politica di tutti, anche dei non credenti.

Vi riassumo alcuni stralci del suo pensiero, fra i moltissimi spunti che il testo ci offre.

La denuncia del male da sola non è sufficiente. Deve essere accompagnata da un impegno concreto per costruire giustizia.

L’individualista non condivide. L’individualismo ha minato la politica.

La superficialità è dannosa: ci porta ad occuparci solo di ciò che “fa notizia”.

Il linguaggio troppo tecnico è nemico della comprensione da parte di tutti.

La crisi economica non è uguale per tutti: c’è chi fruga nei bidoni della spazzatura alla ricerca di cibo o altro e c’è chi acquista un’auto da 100.000 euro.

Vista dalla strada la crisi non è il PIL, ma la fame e le malattie per due miliardi di persone.

Di fronte al disagio sociale emrge la tendenza a governare in maniera repressiva.

Lavoro: ognuno deve potere lavorare, e lavorare secondo le sue attitudinim, non “a chiama” là dove serve, anche se non viene rispettata la sua attitudine e la sua intelligenza (contyro la “flessibilità sul lavoro”, n.d.r.).

Dei delitti e delle pene: i delitti diminuiscono, la popolazione carceraria cresce. Dal 1991 al 2010 i carcerati sono passati da 35.469 a 67.961, pur in un contesto di stabilità-flessione dei reati (fonte: Min. Interni e Istat).

La NFO, Nuova Finanza Organizzata 8questa sigla è mia, n.d.r.): mano invisibile rapinatrice.
I diritti diventano lussi.

I migranti; la storia del mondo è storia di popoli che migrano. E allora? Ammetterli solo se hanno un contratto di lavoro, stipulato fra soggetti che stanno a migliaia di km di distanza, di cui uno in pieno deserto?

II “soggiorno a contratto” :se ti levo il contratto, tu perdi il diritto al soggiorno. Quindi sei mio schiavo.

L’ideologia dell’odio, dell’indifferenza, della competizione, del disinteresse per chi “perde”.

Non è condivisibile la concezione USA secondo la quale “è giusto che il più capace e intraprendente sia premiato da Dio con la ricchezza”.

Leggi razziali di ieri e di oggi: anche il silenzio è complicità.

Vangelo e Costituzione.

La natura è “disuguale”. L’uguaglianza è un frutto umano e non significa “tutti uguali”, ma “uguale rispetto” per tutte le diversità (che la natura ci offre).

L’altro sono io. Nel “volto” dell’altro l’altro vede me ed io lui.

La sicurezza si costruisce con l’inclusione, non con l’esclusione.

Servono poche leggi, chiare (plurimae leges, corruptissima republica, n.d.r.).

Obiettivo dei governi: non il governo della povertà, ma la sua eliminazione.

La dignità e la libertà: o esistono per tutti oppure non esistono per nessuno.

Occorre ridurre le disuguaglianze, separare il pubblico dal privato, rispettare l’ambiente, non rinchiudersi negli egoismi nazionali, promuovere la cultura, lasciarsi alle spalle al società dell’ “io”.

Libertà è vivere per gli altri. Schiavitù è vivere come gli altri, perchè gli altri sono così ed allora anch’io …

Occorre trasformare la facoltà di pochi in diritto di tutti.

Il potere si misura non in termini di arbitrio, ma di responsabilità.

La responsabilità deve essere presente non solo negli atti pubblici ma anche nella vita privata.

Mi fermo qui, Sono arrivato a pagina 53 sulle 126 totali. Il resto scopritelo voi stessi: si tratta di un libretto di facile e veloce lettura, quasi un manualetto tascabile, ma “multa paucis”, cioè che dice molte cose con poche parole e poche pagine. Leggetelo, ne vale la pena.

Fine del post

Ceterum censeo familiam Riva de possessione ILVAE deiciendam esse”, e cioè ritengo che occorra espropriare l’ILVA alla famiglia Riva, per evitare di essere costretti a scegliere fra due mali: la perdita di posti di lavoro o della salute pubblica. Il prezzo potrebbe essere corrisposto in “Monti bond Serie Speciale ILVA irredimibile 2%”, al netto delle somme trattenute per il risarcimento dei danni provocati, per l’adeguamento degli impianti, per il ripristino ambientale e per pagare gli operai anche se – nel frattempo – costretti a casa.

 

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LA DIVINA COMMEDIA, LA SPECULAZIONE FINANZIARIA E IL FALSO IN BILANCIO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 28 Febbraio, 2013 @ 4:32 pm

Detto altrimenti: ieri sera, RAI 2 ore 21,00, Roberto Benigni, Inferno, Canto XI°

Finalmente a RAI 2 non c’è stato il solito filmetto sulla Polizia Stradale e Criminale USA! Forse si erano spaventati … forse avevano avuto un dubbio, che il Padre Dante avesse potuto metterli al’inferno. E così, per verificare e rassicurarsi,  hanno chiesto a Benigni di commentare e leggere il canto XI° dell’Inferno di Dante, quello in cui Virgilio spiega al Poeta la “geografia” dell’inferno, la “logistica” dei peccati e dei peccatori. Sicuramente la Direzione RAI 2 è stata col fiato sospeso fino alla fine nel timore di riconoscersi fra coloro che trasmettono filmetti insulsi. E invece no, non è successo e hanno tirato un sospiro di sollevo.

Superata questa attesa anche noi ci siamo concentrati su una distinzione fra categorie di peccati e corrispondenti pene: i peccatori “violenti”, coloro che hanno agito e peccato cedendo all’impulso, sono puniti meno dei peccatori “fraudolenti”, cioè di chi ha agito e peccato con frode, perché in essa vi è sempre il concorso della ragione, cioè della consapevolezza del male. Fra costoro, oggi molto attuale è la condanna dei peccatori di “baratteria”, cioè di coloro che abusando della loro funzione pubblica (di politico, di pubblico ufficiale) tradiscono il loro dovere per arricchirsi.

Ma il bello viene alla fine del canto, là dove Virgilio spiega a Dante, che gli aveva posto questa domanda: perchè sia considerato “violenza contro Dio” il peccato di l’usura, cioè il guadagnar denaro attraverso il denaro (oggi potemmo includervi la speculazione finanziaria, le truffe con i titoli derivati, l’aggiotaggio in borsa, il falso in bilancio). La ragione è che Dio ha prescritto che l’uomo si guadagni il pane con il lavoro, operando con arte nella natura, arte e natura che sono “figlie di Dio”; lavoro che è “nipote di Dio”. A fronte di ciò, l’usuraio (e lo speculatore antico e moderno) non lavora, non produce,non guadagna denaro col sudore della propria fronte e così agendo disprezza la natura e l’arte, recando offesa a Dio.

E rileggiamolo, questo Dante: sono passati sette secoli ed è sempre attualissimo!

P.s.: è di oggi l’arresto di alcuni personaggi responsabili di un importante Gruppo di SpA di costruzioni che opera in Veneto, per il pagamento di false fatture a carico del Gruppo e a vantaggio di una società della Repubblica di S. Marino, i quali, in tal modo, hanno “frodato” la loro stessa società, i suoi azionisti, i suoi creditori e il fisco. Ora, ditemi un po’ voi, come faccio io a non ricollegare i due episodi? Il canto XI° dell’Infermo e  la notizia di RAI News … dopo tutto sempre di RAI si tratta … e io il canone l’ho pagato per tempo!

Fine del post

Ceterum censeo familiam Riva de possessione ILVAE deiciendam esse”, e cioè ritengo che occorra espropriare l’ILVA alla famiglia Riva, per evitare di essere costretti a scegliere fra due mali: la perdita di posti di lavoro o della salute pubblica. Il prezzo potrebbe essere corrisposto in “Monti bond Serie Speciale ILVA irredimibile 2%”, al netto delle somme trattenute per il risarcimento dei danni provocati, per l’adeguamento degli impianti, per il ripristino ambientale e per pagare gli operai anche se – nel frattempo – costretti a casa.

 

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