E’ MORTA MARGARETH THATCHER

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Aprile, 2013 @ 6:51 am

Detto altrimenti: c’è chi festeggia con un brindisi

No. Non concordo. Io non la penso come lei (politicamente, s’intende). ma i morti si rispettano, tutti. Trovo che le manifestazioni di giubilo da parte di alcuni suoi ex avversari politici che addirittura brindano alla sua morte siano assolutamente fuori luogo, manifestazioni incivili, che richiamano le peggiori tradizioni di una barbarie che credevamo superata, soprattutto nella “nobile” Inghilterra.

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QUELLI CHE LE TASSE … IO NO!

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Aprile, 2013 @ 6:36 am

Detto altrimenti: basta elusione d evasione fiscale. Era ora!

In Francia è stata avviata un’importante politica di moralizzazione della componente economica-finanziaria di chi è impegnato in politica e nelle istituzioni. Così, tanto per dare il buon esempio … mica per altro …

Italia, Spagna, Germania, Francia ed Inghilterra si sono accordate per una azione comune contro l’evasione e l’elusione fiscale. Inoltre questi stati hanno stipulato una accordo in tal senso con gli USA, che hanno già deciso per la assoluta visibilità dei loro investimenti all’estero. I cinque stati porteranno il loro accordo in sede UE.

Quanto varrebbe questo “recupero” di risorse? Circa 1000 miliardi di euro l’anno, pare, non meno … mentre l’evasione fiscale su scala mondiale varrebbe quanto il PIL USA e Giappone messi insieme. Non male …

L’obiettivo “utopico”? A mio avviso, pervenire agli Stati uniti d’Europa, operare a tutto campo, e stipulare con gli USA un accordo globale, che escluda qualunque rapporto con i paesi “terzi” rispetto ai due Stati Federali i quali non rispettino le leggi bi-federali su finanza, banche, fisco, diritto del lavoro, diritti civili, rispetto ambientale, risparmio energetico, etc..

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QUELLI CHE LE PAROLE NON SONO PIETRE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Aprile, 2013 @ 5:54 am

Detto altrimenti: e invece sì, le parole sono pietre, firmato Don Milani!

Occupazione del Parlamento in Ucraina: ecco chi vi ha dato l’idea …

“Occupiamo il Parlamento, anzi no … non è occupazione, ci sediamo a lavorare, a leggere la Costituzione …” Ma via … siamo seri! Anzi: siate seri!Basta con frasi, parole, comportamenti ad effetto! Occorre sobrietà e serietà nei comportamenti. Non ci si può permettere il lusso di giocare, né con le parole, né con i comportamenti. C’è gente, tanta, che non trova lavoro. C’è gente, tanta, che il lavoro lo perde, che viene sfrattata di casa, che non intravede alcun futuro per sé. Non potete permettervi di giocare. Voi che siete quelli “meglio e comunque pagati”, “pagati a prescindere”, voi che maturate in un paio d’anni il privilegio ad un “vitalizio”; voi che potete scegliere se rinunciare o diminuirvi il rimborsi spese solo “a piè di lista” nel senso che comunque ve le rimborserete, le vostre spese; voi che tutto ciò che ricevete è “esentasse” (questa poi! Come mai non avete protestato anche contro questo “dettaglio”?). Voi che quindi non potete permettervi il lusso di giocare. E l’ultimo spenga la luce! Con quel che ci costa illuminarvi fino a mezzanotte (e se vi portaste le candele da casa … nooo ?)

La nave brucia. Tanto peggio tanto meglio … dite? Ma se siete a bordo anche voi!

Giocare. Anche con le parole. Voi dite “noi stiamo semplicemente leggendola Costituzione” mentre il vostro proprietario grida “Al golpe, al golpe!” Mettetevi d’accordo, almeno questo … perché così siete bottacerchisti. Parole, parole, parole … recita il testo di una bella canzone di Mina. Ma qui non siamo a Sanremo! Se proprio vogliamo rifarci ad un brano musicale, troverei più appropriata la Marcia Funebre di Wagner al funerale di Sigfrido ne “Il crepuscolo degli dei” … “Gottaerdammerung”, la caduta degli dei, e se sono “caduti” persino dei … anche il vostro proprietario dovrebbe essere più prudente …

Che dite? Che non siete soli ad usare atteggiamenti contraddittori? Che c’è un altro proprietario di un partito che la mattina intende insultare i suoi concorrenti chiamandoli “comunisti” e il pomeriggio li accusa di non volere fare un accordo con lui per governare insieme? Si, vabbè, è vero, ma intanto ognuno pensi ai ca…si suoi.

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QUELLI CHE NON PAGANO I FORNITORI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Aprile, 2013 @ 5:25 am

Detto altrimenti: esperienza vissuta sulla mia pelle, dai due lati della barricata …

Vuoi essere pagato? Ecco qui, ma con noi hai chiuso!

Ero consulente. Finito il lavoro mi sento dire: “Noi paghiamo a 90 giorni”. Perché? mi sono chiesto. “Loro” erano una SpA a capitale pubblico, grande anzi enorme, io un “piccolo” privato” che lavorava giorno per giorno, che sosteneva costi e aveva una famiglia da mantenere giorno per giorno. Dov’era andata a finire quella famosa, piccola regola aurea “Qui essere cammello, tu mostrare piastre?”. Insistei. Ricevetti il dovuto. Non altri incarichi. La stessa cosa mi capitò dopo che avevo chiesto di essere pagato pur avendo ricevuto dal committente una lettera di approvazione del mio operato, la quale, a termini di contratto, avrebbe dovuto dar corso al pagamento di quanto dovutomi. Questa volta la grande società era privata.

Ero a capo di una SpA pubblica. Avevo la liquidità necessaria. Pagavo i fornitori appena approvato il loro lavoro. Soprattutto se erano “piccoli”. Un mio dipendente, in modo discreto ma visibile, mostrava di non approvare il mio modo di fare. Lui avrebbe pagato almeno a  60 – 90 giorni. Il suo comportamento nella sostanza era ingiusto doppiamente: verso il fornitore, che aveva dato il suo “cammello” e al quale lui non avrebbe dato – se non con ritardo – le “piastre” stabilite. Verso di me, in quanto stava lui “andando fuori tema”, cioè stava giudicando l’operato del suo capo per di più su di una materia che non era di sua competenza. E non era certo pagato per fare questo. Ma che volete … ognuno ha la sua propria sensibilità. Anzi, qualcuno proprio non ce l’ha …  la sensibilità!

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TORNO SUBITO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 9 Aprile, 2013 @ 9:28 pm

Detto altrimenti: … senza nemmeno la “giacca civetta” di Fantozzi …

Il primo Fantozzi. Il Signor Paolo Villaggio aveva realmente lavorato all’terno di una grande società pubblica genovese. Forse da lì aveva tratto lo spunto per la sua scenetta della “giacca civetta”: il rag. Fantozzi va in ufficio, lascia la sua giacca sulla spalliera della sedia e se ne esce dall’azienda a far commissioni. Lo cercano? Mah, deve essere qui in giro, vede , c’è lì la sia giacca

“Torno subito” è il nome dell’operazione della Guardia di Finanza che ha portato a 17 arresti e a ulteriori 42 denunce contro impiegati del Comune di Reggio Calabria. Si erano organizzati per turni e per squadre: un gruppo oggi, un altro domani. Alternativamente ciascun membro di ogni gruppo, all’entrata ed all’uscita dal lavoro, passava ai fornelli il tesserino proprio e quelli di alcuni colleghi: quelli del gruppo “non di servizio benchè in servizio”. Qualcuno ha denunziato questa “prassi” alla guardia di Finanza. Piazzate le telecamere, si è arrivati agli arresti ed alle denunce a piede libero. Pare che in un anno lo scherzetto sia costato una bella somma alle casse comunali. Ma quanto di più questa “prassi” è costata in termini di servizi non resi alla popolazione?

Mi domando: da quanto durava la prassi? Chi doveva controllare? Possibile che un Capufficio, un Funzionario, un Dirigente, un Assessore etc. non si accorgesse di questi crimini? Dai filmati mostrati in TV si vede che “quelli di turno” fanno ordinatamente la fila davanti alla macchinetta, in paziente ed ordinata attesa, ognuno, che chi lo precede abbia finito la serie delle timbrature. Nessun ritegno. Immoralità? no, amici, l’immoralità è stata sconfitta. Dall’amoralità.

In parallelo la TV ci mostra le migliaia di lavoratori che ogni giorno perdono il posto di lavoro. Piccoli imprenditori disperati (quelli grandi … no … di grandi non ne ho visti disperati, no … mi sarà sfuggito …), famiglie alla canna del gas, disoccupazione giovanile tripla rispetto alla media europea. emigrazione di laureati triplicata nell’ultimo anno.

Poi gli Enti Pubblici pagano in ritardo … anche perchè se gli impiegati fanno come a Reggio Calabria … ma non criminalizziamo l’intera categoria. C’è sicuramente chi può dire e dimostrare di agire correttamente. Ma quelli fanno solo il loro dovere, sono in pari fra i loro diritti e i loro doveri. Non sono in credito di complimenti. Noi invece dobbiamo occuparci e censurare di chi è in debito di doveri verso noi tutti

Di fronte ai fatti di Reggio Calabria cosa dire’ indignarsi non basta. Occorre lanciare una campagna di controlli su tutto il territorio nazionale. Premiare gli onesti, perseguire i ladri e chi non li sa o non li vuole controllare, prevenire, denunciare, licenziare.

Non ci sono più margini per tollerare questi comportamenti.

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I Lunedì dell’Accademia delle Muse (circolo privato) a Trento

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 9 Aprile, 2013 @ 1:47 pm

 

La Presidente Cristina con una parte dell’uditorio

Detto altrimenti: This is Trento too … Trento è anche questo! Ieri sera, 8 aprile 2013, ad esempio …

Ci ritroviamo il primo lunedì di ogni mese. Per questa volta, siamo “slittati” di una settimana per non impegnare il Lunedì di Pasqua. L’ultimo post relativo a queste “riunioni trentine” era stato il 5 marzo scorso (cfr. ivi). E ieri sera … altra seratona! Eravamo in 45! Come facciamo a contarci? Semplice: i posti a sedere, fra divani, divani, poltrone, poltroncine, sedie fisse e pieghevoli sono quaranta. E ieri era abbiamo dovuto utilizzare altre cinque sedie prendendole dalla cucina e dalle stanze da letto!

Il programma svolto nel corso della serata? Eccolo!

Luisa Bonomi, Accademica

Luisa Bonomi in “Storia della città, della banda musicale e dell’inno di Pergine”. Pergine, raccontata dall’epoca romana, attraversata dalla Via Claudia Augusta, via via fino alla dominazione longobarda, franca, austriaca e ai Principi Vescovi. Fra l’altro abbiamo appreso che i nostri nonni, a Pergine, ricevessero dal Comune appezzamenti di terreno chiamati “palù”: un palù, due o più palù, a secondo le necessità della famiglia. E così si spiegano i nomi attuali di Palù di Giovo, Palù di Sant’Orsola etc. (un po’ come le “regole”, quelle di Malosco, per fare un esempio, in val di Non). E’ poi singolare pensare che quello che noi oggi percorriamo in bicicletta lungo la splendida ciclabile della Valsugana, possa essere stato il tracciato dell’antica via romana o della più recente strada militare asburgica! Appassionante poi il racconto della nascita e della crescita della banda cittadina, soprattutto grazie all’opera del Maestro Giovanni Serra.

… per pianoforte e tre voci

E poi, improvvisamente, tre Accademiche cantanti, Giovanna Laudadio, la stessa Luisa e Letizia Grassi accompagnate al piano dalla Presidente Cristina, hanno eseguito il canto dell’Inno (Musica di Giovanni Serra, testo di Andrea Valdagni). Grande successo. Da segnalare il contributo fattivo della Signora Sandra Roner la quale ha reso possibile l’iniziativa fornendo tutto il materiale storico necessario. E che dire inoltre di Cristina, che a nostro beneficio ha riprodotto con ingrandimenti a colori, gli spartiti originali della musica dell’inno, con le correzioni autografe del maestro Serra?

Abbiamo quindi applaudito il nostro amico collega Accademico Carlo Fierens che ha vinto il secondo premio al Concorso Nazionale di chitarra classica. Rammaricati poi per non essere stati informati della relazione della scrittrice Maria Pia Veladiano presso l’Accademia degli Agiati di Rovereto, abbiamo deciso che la Presidente scriverà una lettera al Presidente di quella istituzione, Professor Rasera, da consegnarsi da parte dell’Accademico Ruggero Polito, per essere inseriti fra i destinatari degli inviti alle loro iniziative.

Manuela Merlo e Bruno Bruni festeggiano loro “primi” 40 anni di matrimonio e i 70 di lui: confetti per tutti! Auguri, sposini! Auguri anche a Franco, in ospedale per un incidente sciistico alle gambe. Coraggio Franco, rimettiti in forma presto! Ti vogliamo di nuovo e “a nuovo” fra di noi!
Non è mancata la citazione della pianista fortepianista Stefania Neonato, la figlia dell’Accademica Mirna, impegnata con successo in una serie di concerti a Roma, all’Oratorio del Gonfalone e presso l’Ambasciata Austriaca della capitale. La capitale? Che dire degli incontri assolutamente casuali – e per questo ancora più belli – degli Accademici Mirna, Maria Grazia e Ruggero Polito a Roma, alle Scuderie del Quirinale per la mostra su Tiziano! Gli Accademici, fruitori e diffusori di amicizia e di cultura!
Ricordiamo agli Accademici di leggere il libro di Carmine Abate “La collina del vento” che formerà oggetto di discussione in giugno.
Riccardo segnala che la violoncellista Barbara Bertoldi ha accettato di essere dei nostri, ma i suoi impegni le consentiranno solo presenze saltuarie.

Quindi; ecco l’angolo delle anteprime inserite nell’aggiornamento del calendario sociale:

Martedì 9 aprile, ore 10,00, Biblioteca di Trento, Maria Lia Guardini e il gruppo di lettura dei classici, Le metamorfosi di Apuleio.
Mercoledì 10 aprile, ore 17,30, presso la libreria bar Controvento di Via Galilei, gruppo di lettura di Mirna Moretti.
Giovedì 11 aprile 2013, ore 20,30, Casa della Cultura di Merano, conferenza dell’Accademico Umberto Sancarlo su La filosofia indiana, i Veda, lo Yoga
Sabato 13 aprile, ore 16,00, Cristina e Gaia (la figlia dell’Accademica Gigliola) in “Concerto di Primavera” presso la casa famiglia di Via Borsieri.
Martedì 16 aprile, ore 16,45, presso la Dante Alighieri di Via Dordi, Alfonso Masi: in “Viaggio all’inferno”, letture di Dante con “intervista” di Alfonso a Dante e Francesca da Rimini (rectius, da Polenta, bellissima chiesetta, salitaccia sopra Forlinpopoli, in biccletta è molto, molto dura, l’ho fatta e lo posso testimoniare: un inferno!). Un’intervista poi anche a Beatrice, su testo di Umberto Eco.
Giovedì 18 aprile 2013, ore 10,00, Biblioteca di Trento, l’Accademica Giovanna Laudadio accompagnerà i presenti alla scoperta della “Trento di carta”, attraverso mappe e documenti antichi (iconografia di Trento).
Giovedì, 18 aprile 2013 ore 17,30, Palazzo Geremia, Sala di Rappresentanza, Via Belenzani, presentazione del libro “Il dialetto informa 2” di Renzo Francescotti, Ed. Curcu & Genovese. Fra i lettori Luca, il figlio dell’Accademica Gigliola, autore de “il vino fra i vigneti”.
Domenica 21 aprile, ore 12,45, ritrovo ciclistico con gli amici di Bici Uisp presso il bar della partenza della funivia di Sardagna, per la pedalatina in bici (tot. km. 30) del brindisi di primavera sino a Zambana Vecchia, con visita guidata alla chiesetta dei SS. Giacomo e Filippo (con il gruppo di volontariato “Mania” di quel paese). Iscrizioni entro il 18 aprile con sms al 3318370070 o con mail a biciuisp.tn@hotmail.it. Quota @5,00 (per piccolo rinfresco e accompagnamento).
25 aprile 2013, ore 18,30, Spazio Espositivo Sass, Piazza Italia, Luca Chistè, segnala la propria rassegna fotografica sulla Cappadocia nell’ambito del Film Festival della Montagna.
26-28 aprile 2013– Gita sociale di tre giorni in Liguria, con pedalata sulla ciclabile S. Stefano a Mare- Sanremo e ritorno, organizzata da Bici Uisp Trento.
Domenica 28 aprile 2013, ore 17,00, Villa Mersi, concerto del chitarrista Carlo Fierens.
Lunedì 6 maggio 2013, ore 20,15, Accademia delle Muse, L’Accademico Ruggero Polito in violino. Gli Accademici Rosetta e Gianfranco: “Colazione Crema Budwig”.
Giovedì 16 maggio 2013, ore 20,30, Casa della Cultura di Merano, conferenza dell’Accademico Umberto Sancarlo su La grande epica indiana, il Mahabharata e la Bhagavadgita
Lunedì 3 giungo 2013, ore 20,15, Accademia delle Muse, L’Accademica Katia Bonadiman e Cristina eseguono a quattro mani la Sinfonia n. 5 di L. Van Beethoven. Segue: Tavola rotonda sul libro di Carmine Abate “La collina del vento”.
… giugno 2013, gita sociale da definire, a cura del vicepresidente Riccardo
Giovedì 19 settembre 2013 ore 20,30, Casa della Cultura di Merano, conferenza dell’Accademico Umberto Sancarlo su Le grandi religioni d’oriente
Giovedì 17 ottobre 2013, ore 20,30, Casa della Cultura di Merano, conferenza dell’Accademico Umberto Sancarlo su Le scuole filosofiche classiche dell’India

Sono state inoltre segnalate le iniziative del Circolo Comunitario di Montevaccino (info: tel. 3453141185 – www.montevaccino.it) e le iniziative delle 4 Circoscrizioni cittadine di Trento per un obiettivo: “Facciamo la differenza – promuovere la parità tra uomo e donna”, Marzo-Aprile 2013 (www.worldsocialagenda.org).

Quindi, intermezzo gastronomico e “liquido!”

Luca Chistè

Così rifocillati, si riprende con la conferenza di Luca Chistè sui temi “Fotografia fine Art”, e “Città di Berlino”. Luca di lavoro fa altro mestiere, ma da oltre trent’anni è appassionatissimo di fotografia. In particolare ci ha intrattenuto sulla Fotografia Fine art, che si caratterizza per 1) durata nel tempo dell’opera realizzata (non si deteriora); 2) perfezione tecnica dell’immagine; 3) autocertificazione dell’autore circa il numero (limitato) di copie in circolazione. ma questi sono “strumenti”.

Quanto agli “oggetti” Luca si è dedicato alla paesaggistica della natura e urbana. da un lato la fotografia “zen” meditata e meditativa, frutto di molto pensiero e riflessione. Dall’altro la foto acting out, scattata con Iphone, su impressioni immediate, poco ragionate, istintive. Luca ci ha mostrato numerosi suoi lavori, fra i quali molte foto scattate a Berlino all’interno di un progetto lanciato dalla Fondazione Bruno Kessler per la commemorazione della caduta del muro. Luca è un “filosofo della fotografia”, alla ricerca (ecco il filosofo, “cercatore di –“) del ritmo calligrafico, perché il raccontare a mezzo foto non è dissimile dal dipingere o dal raccontare scrivendo. E la foto è il racconto di ciò che l’oggetto fotografato ha raccontato a noi stessi.

Inoltre Luca sviluppa e stampa da solo, direttamente, in proprio tutti i suoi lavori (“potendo, vorrei fare io stesso anche le cornici!”). I suoi lavoro devono essere suoi dall’idea alla stampa. La stampa … già, Luca ci avverte di un pericolo: il “non stampare” equivale a non fotografare. Infatti rischiamo un black out temporale – iconografico. E poi, sul PC l’immagine non è trattenibile fra le nostre dita e quel che è più grave, sfugge anche dalle “dita” della nostra mente. Applausi.

Quindo siamo tornati a casa stanchi, ma contenti della bella serata trascorsa …

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MARIA LIA GUARDINI – Gruppo di lettura nella Biblioteca civica di Trento

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 9 Aprile, 2013 @ 12:26 pm

Detto altrimenti: con Apuleio prosegue la lettura e il commento di classici. Prossima riunione sempre su Apuleio, il 23 aprile. Ne seguiranno altre due su Virgilio: Bucoliche e Georgiche.

Amore e Psiche

APULEIO – Le Metamorfosi. Il compito a casa era la lettura della favola di Amore e Psiche, ma noi “alunni” abbiano letto molto di più … Certo che la nostra lettura ci fa comprendere ed apprezzare solo il primo livello dei significati. Per arrivare al secondo livello occorre la spiegazione della Prof, ormai nostra amica (Prof, neologismo, sostantivo maschile o femminile, a seconda dei casi: “il Prof”, “la Prof”. Stesso termine per i due plurali. Si scrive non puntato e normalmente con la lettera minuscola, ma quando la prof è così amica e apprezzata, si preferisce scrivere “Prof”).

Apuleio, il romanzo, all’interno del genere satirico, contiene una estrema varietà di linguaggi, di personaggi, di storie, ma soprattutto di significati. Più complesso del suo predecessore romanzo greco.
In Petronio prevaleva la pars destruens, espressa in modo molto vellutato, quasi nascosto, per superare la censura dell’epoca. In Apuleio prevale la pars costruens, cioè il racconto è finalizzato alla soluzione dei problemi, alla “salvezza” dei personaggi, salvezza che arriva per concessione degli dei (di Dio, diremmo oggi).

La struttura del racconto parrebbe opera di un moderno registra cinematografico o teatrale: una storia si interrompe per contenerne un’altra e così via. realtà e fantasia, umanità, mito dramma (nel senso di azione). Alcuni temi paiono essere stati presi a modello migliaia di anni dopo da altri scrittori, ma invece testimoniano una immanenza naturale della letteratura “a prescindere”, cioè a prescindere dal fatto che gli autori “successivi” abbiano potuto leggere o meno i loro colleghi “anteriori”.

A parte quindi il godersi l’aspetto superficiale, resta l’arricchimento dell’apprendimento, della “palestra di roccia” che siamo condotti a frequentare dietro la nostra prof capocordata, per scalare con successo e in totale sicurezza (di noi stessi) la parete dei significati più profondi di una lettura, di un fatto, di un avvenimento.

Abbiamo fatto un cenno alla necessità di eventualmente aggiornare i criteri di insegnamento ai giovani di queste materie, e come i libri “di carta” non possano (e non dovrebbero n. d. r. e di tutti i partecipanti) essere sostituiti dai libri virtuali via internet. Il libro di carta è come una foto stampata; la osservi, la rigiri fra le mani, ti ci soffermi … il libro web è come un film: scorre via, istante dopo istante, è imprendibile dalle dita della mani e sfugge dalle “dita” della mente.

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PARADISI FISCALI: PER NON PAGARE TASSE O ANCHE PER ALTRO?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 8 Aprile, 2013 @ 2:58 pm

Detto altrimenti. a pensar male …

Ieri sera, domenica 7 aprile 2013, RAI 3 ore 20,15 a “Che tempo che fa” Roberto Saviano ha presentato il suo secondo romanzo inchiesta (dopo Gomorra, questa volta per feltrinelli), dal titolo “ZeroZeroZero”, sulla produzione, traffico e consumo di cocaina. Questa ser, alle 21,10, si replica.

Io mi voglio soffermare su un aspetto, quello finanziario. Ecco qui: un kg di cocaina all’origine (centro sud America) costa 1.500 dollari USA. Il prezzo cresce sino ad arrivare a Londra 75.000 dollari USA. Ora, limitiamoci ad un valore più “onesto”, diciamo 60.000 dollari. Vuol dire che il mio investimento iniziale ha reso il 4000% (quattromila %) all’anno.

Io questo libro non l’ho ancora né acquistato né letto, provvederò al più presto. Nel frattempo mi invento e mi racconto una favola. Eccola.

Immaginiamo che io, avendo lavorato sodo nella vita, abbia risparmiato 30 milioni di euro e decida di acquistare una mega villa ai Caraibi. La villa costa 10 milioni. Io ne mando 30, tanto come si fa qui in Italia a controllare la congruità del prezzo E poi, io sono un privato, mica sono una SpA, non sono soggetto a bilancio. Sono soldi miei sui quali io ho pagato le mie imposte e quindi posso disporne come voglio.

Lo sportello “Spiaggia” della mia banca: tanto per essere comodi, fra un tuffo e l’altro …

Vado ai Caraibi, compero la villa e mi avanzano 20 milioni. Che farne? La mia banca locale mi propone un investimento in una loro finanziaria garantita dalla stessa banca, che mi darà un rendimento del 30 % all’anno al netto della loro commissione (di più no, altrimenti il gioco è troppo palese e sporco ed inoltre io potrei diventare troppo esigente). Io accetto. E i miei 20 milioni prendono altre strade. Io sono tranquillo, perché sono garantito dalla mia banca (locale) e poi i miei milioni sono andati in mano ad una sua finanziaria, mica di estranei sconosciuti … sono anni che li conosco … Anzi, il mio 30%, pari a 6.000.000, lo posso anche prelevare in anticipo, mi addebiteranno solo un 5% di interessi ma nel frattempo io maturo un 20%, sicchè se proprio avessi bisogno … Ma io non ne ho bisogno e non prelevo nulla. Fra un anno io riavrò indietro i miei 20 milioni, anzi, i miei 26 milioni, a carico dei quali dovrò pagare il 5% di imposte sull’utile. e cioè 300.000 euro. Pazienza … Cosa posso desiderare di più dalla vita e dalla finanza off shore?

Già perchè sul mio utile lo stato caraibico impone una tassa del 5%. Io adempio, e poi loro hanno deciso che sono contro la doppia imposizione fiscale … quindi non si stupiscono se io non dichiaro questo utile in Italia, ci mancherebbe altro! Doppia imposizione, che ingiustizia sarebbe!

Grazie, oh mia bela Madunina, che te brili de luntan … tuta bela e piscinina, ti te domini Milan

Che utilizzo viene fatto dei miei denari? Non è affar mio. Io sono solo un investitore finanziario, mica un industriale, un immobiliarista o altro. L’è minga ‘l me’ mestè, mi sun de’ Milan: mi lauri, guadagni, investi, pretendi e a Milan disem “ofelè fa el to’ mestè” (non è mica il mio mestiere, io son di Milano: io lavoro, guadagno, investo, pretendo e a Milano diciamo: pasticcere fa il tuo mestiere (cioè che ognuno faccia il mestiere suo, n.d.r.). E mi sun minga ofelè … ed io non sono mica pasticcere …

Fine della favola. Potrei farne un romanzo … o una tragedia … che ne dite?

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ALL’ARMI! ALL’ARMI SIAM GRILLISTI …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 8 Aprile, 2013 @ 8:31 am

Ovvero: “Potevo fare di questa aula sorda e grigia un bivacco di manipoli: potevo sprangare il Parlamento e …”

Historia magistra vitae?

Detto altrimenti: “Se non si costituiscono le commissioni parlamentari, occuperemo le aule del Parlamento”.

Grillo e i suoi esigono rispetto. Sono un gruppo che ha ricevuto 8 milioni di voti (” … le baionette? Le stiamo fabbricando e saranno distribuite al più presto. Ce ne scusiamo con gli elettori”). Rispetto? Certo, nella misura in cui loro stessi rispettano gli altri e soprattutto fino a quando loro rispettano la Costituzione.

… altrimenti faccio occupare il Parlamento!

Infatti ci sono regole “legittimamente stabilite”, istituzioni che già funzionano (Presidenze della Camera e del Senato) secondo le quali le commissioni parlamentari sono costituite tenendo conto delle maggioranze e delle opposizioni: ora, se non c’è un governo, quali sarebbero le maggioranze e quali le opposizioni? Lo capirebbe anche un bambino!

Ma loro no. Loro semplicemente “vogliono”. Loro non trattano con nessuno, non si confrontano. Vogliono. Vogliono distruggere tutto e tutti. Vogliono il 100% dei consensi. Ma allora, chiamiamo le cose con il loro nome: vogliono la dittatura. Ed io, per quello che vale il mio giudizio, preferisco la peggiore democrazia, anche se malata, alla migliore dittatura. Perché i malati si possono curare e, se ben curati, guariscono!

Ma loro, come cercano di arrivare a quel 100%? Con il “tanto peggio tanto meglio”. E quindi, no a dare la fiducia ad un governo che governi, ma sì alla tanta urgenza ad attivare le commissioni parlamentari per “indagare” (perché tutta questa fretta, Beppe? Cos’è … hai paura che qualcuno “faccia sparire” carte compromettenti?) indagare, dicevo, sui governi passati in funzione strumentale di elezioni che loro si augurano prossime, sicuri di avvicinarsi a quel 100% tanto agognato.

Già, perché quel 25% (degli elettori, non degli Italiani) che hanno raggiunto non è né carne né pesce. Infatti, se fosse stato un 35% avrebbero ricevuto l’incarico di formare il governo. Se fossero rimasti al 15%, nessuno li avrebbe cercati e sarebbero stati opposizione pura (pura, si fa per dire …). E invece non possono aspirare all’incarico della formazione del governo e non possono sottrarsi alla responsabilità che hanno per avere negato il loro contributo alla formazione di un governo “altrui”.

Beppe, proponi un nuovo istituto: la “autocancellazione dei consensi elettorali”, riduciti al 15% e fai (solo) opposizione. Non come stai cercando di fare adesso, Giano bifronte, con un comportamento ermafroditico, contemporaneamente da maggioranza e da opposizione. Sai cosa mi fa venire in mente questo tuo comportamento? Una frase di Woody Allen: “Io sono un conservatore di sinistra: non condivido alcune delle mie idee”. Ah, già che sei stato a Roma ben due volte in pochi giorni (una dal Presidente Napolitano ed una a Fiumicino con i tuoi), ti regalo una poesiola di un poeta romano, un certo Trilussa, che l’aveva scritta nel 1944. Sai, mi ha fatto impressione perché ha la mia stessa età … 1944 … classe di ferro!

Trilussa

NUMMERI
– Conterò poco, è vero:
– diceva l’Uno ar Zero
ma tu che vali? Gnente: propio gnente
Sia ne l’azzione come ner pensiero
rimani un coso voto e inconcrudente.
lo, invece, se me metto a capofila
de cinque zeri tale e quale a te,
lo sai quanto divento? Centomila
È questione de nummeri. A un dipresso
è quello che succede ar dittatore
che cresce de potenza e de valore
più so’ li zeri che je vanno appresso.

A quali zeri mi riferisco? Non a chi ti ha votato, ci mancherebbe altro! Ma a chi, dopo averti votato, di fronte ai tuoi dictat ha deciso, in completa autonomia di pensiero, (di “pensiero”? Mah …) di “azzerarsi da solo” e di continuare ad andarti “appresso”, cioè “dietro” di te, al Tuo (Tuo!) sèguito. Sèguito, appunto …

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IL PRESIDENTE NAPOLITANO CONCEDE LA GRAZIA AL COLONNELLO USA J.L. ROMANO …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 7 Aprile, 2013 @ 6:42 pm

Detto altrimenti: …. il colonnello USA J. L. Romano III, quello che si era reso responsabile del rapimento, sul suolo italiano, dell’iman egiziano Abu Omar.

Ecco il comunicato stampa del Quirinale:

Abu Omar

“Ai sensi dell’articolo 87, comma 11, della Costituzione, ha oggi concesso la grazia al colonnello Joseph L. Romano III, in relazione alla condanna alla pena della reclusione e alle pene accessorie inflitta con sentenza della Corte d’Appello di Milano del 15 dicembre 2010, divenuta irrevocabile il 19 settembre 2012. La decisione è stata assunta dopo aver acquisito la documentazione relativa alla domanda avanzata dal difensore avvocato Cesare Graziano Bulgheroni, le osservazioni contrarie del Procuratore generale di Milano e il parere non ostativo del Ministro della Giustizia”. 

Riportiamoli a casa!

Il mio commento? Che gli USA ci siano riconoscenti e intervengano presso l’India in favore del rilascio dei nostri due marò.

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