PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 15 Aprile, 2013 @ 11:02 am

Autorità o autorevolezza?

Bertrand Russell nel suo saggio “Autorità e individuo” sul rapporto fra il singolo e la società, ha criticato tutti i totalitarismi del secolo scorso, compreso il comunismo ed il capitalismo, in quanto capace di offrire solo a pochi la possibilità di iniziativa. Oggi criticherebbe chi aspira al 100% dei voti!

Russell riteneva che il sistema del decentramento statale fosse il migliore perché più idoneo a dar spazio alla partecipazione del singolo al governo locale. Egli chiamava questo sistema “devoluzione”. Secondo Russell dovrebbe esserci un governo unico mondiale con il compito di prevenire le guerre e i conflitti fra gli stati; tale governo tuttavia non avrebbe dovuto intervenire nella gestione dei governi nazionali, e questi non avrebbero dovuto intromettersi nell’amministrazione dei governi locali.

Mutatis mutandis, potremmo dire che oggi Russel suggerirebbe quanto meno un governo unico europeo con il compito di prevenire i conflitti fra gli stati e verso l’esterno dell’Unione, si tratti di conflitti d’ogni genere: militari, economici, finanziari, fiscali. Tale governo non dovrebbe intervenire nella gestione dei governi nazionali, e questi non dovrebbero intromettersi nell’amministrazione dei governi locali e delle euroregioni.

Inoltre, credo che oggi Russel scriverebbe un saggio anche su “Autorevolezza e individuo”. Autorità e autorevolezza, caratteristiche (notate, non uso il termine “doti”) oggi purtroppo confuse. Infatti a mio avviso l’autoritarismo dell’autorità è una caratteristica, l’autorevolezza una dote.

Con il termine autorità (dal latino auctoritas, da augeo, accrescere) si intende quell’insieme di qualità proprie di una istituzione o di una singola persona alle quali gli individui si assoggettano in modo volontario per realizzare determinati scopi comuni. L’autorità è corrispondente al livello gerarchico, quindi al potere della posizione ricoperta.

L’autorevolezza è invece riconosciuta dagli altri. Gli altri che identificano, in quella persona, comportamenti adeguati, credibilità, competenza e capacità di comunicare efficacemente; riconoscono equità nell’esigere dagli altri quanto da se stesso; percepiscono l’equilibrio psichico che permette di evitare l’aggressività, di poter ammettere i propri errori senza complessi, di saper gestire i conflitti al loro sorgere, senza timore reverenziale e autocensura.

Ecco, a mio avviso abbiamo bisogno di un Presidente della Repubblica soprattutto autorevole, non soprattutto autoritario.

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RENZI SU REPUBBLICA: MORALE E RELIGIONE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 15 Aprile, 2013 @ 6:53 am

Detto altrimenti: non si è mai abbastanza specifici …

Oggi Renzi, dalla radio, prima di leggere i giornali. Il sindaco di Firenze, su Repubblica,  critica i moralisti che confonde con i cattolici. Critica che, a valere sulla appartenenza ad una “fede moralista”, si reclamino posti, ruoli e poltrone (qualcuno avrebbe detto: voglio un Presidente della Repubblica cattolico), facendo leva sulla propria particolare “moralità cattolica”.

Io mi permetto di aggiungere che occorre distinguere: la religione non “è” morale, bensì “ha” una morale. Così come un laico può avere una morale, il più delle volte uguale a quella del suo vicino di casa cattolico.

La morale. Non è quella che imporrebbe di non entrare in Chiesa con la minigonna, o quella di non avere rapporti sessuali se non all’interno del matrimonio (il comandamento originale prescrive “non commettere adulterio” e non “non commettere atti impuri”). Anche questi comportamenti, intendiamoci, possono avere un valore (positivo o negativo) ma non è a questi che – almeno io – intendo rifermi quando parlo di morale. Io intendo riferirmi al comandamento morale già presente nel Codice di Hammurabi (2.200 a. C.) e poi ripreso e testimoniato con forza da Gesù Cristo: “Non fare agli altri ciò che non vuoi sia fatto a te, fai agli altri ciò che desideri sia fatto a te”. In altre parole: è morale la ricerca del “bene comune”. Il resto non lo è.

Ecco quindi che posso concordare con Renzi quando afferma che gli potrebbe andar ben anche un Presidente di religione diversa da quella cattolica o anche ateo. Non concordo con lui quando accomuna, immedesimandole, morale e religione (cattolica). La religione cattolica, per chi le crede – e Renzi ha affermato di credere – è Creazione e Resurrezione. The rest are details, diceva Einstein quando affermava I want to know God’s thought, io voglio conoscere il pensiero di Dio …

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OGGI, PRIMA USCITA IN BARCA – ANNE LACUS TANTOS …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 14 Aprile, 2013 @ 6:13 pm

Detto altrimenti: un omaggio al Lago di Garda

Anne lacùs tantòs, te Lario, màxime tèque
flùctibus et fremitù adsùrgens Benàce marìno?

(ho messo gli accenti solo per far sentire la musicalità dei versi di Virgilio (Georgiche, II, 159-160) anche a chi non ha avuto la fortuna che ho avuto io, di studiare il latino). Traduco:

E che dire poi dei laghi così belli? Che dire di te Lario, ma soprattutto di te, Benaco, che quando entri in tempesta hai onde e fremiti tipici del mare?

Che fatica, la vela!

Ebbene sì. ho una barchetta a vela da regata, ormai ha 21 anni, può votare per il Senato … nata e vissuta sul Garda, anzi, nell’Altogarda Trentino. E’ un “fun” (Formule Un, Formula Uno, francese) di nome Whisper, numero velico (per le regate) ITA 526. Sette metri, 1000 kg di dilsocamento (=peso), stazza 2,8 tons. Per tre anni ha navigato dalla Toscana a Palau … si lo so, era un po’ vietato, ma l’è nada, è andata. In Italia sarebbe un po’ come andare in autostrada con un motorino … in Francia no, la navigazione è libera … Quest’anno ho tardato a riprendere la vela, causa rischio bronchitina un po’ cronica… il dottore mi ha diffidato. Comunque ora è veramente primavera e si ricomincia! Ma torniamo ai “poeti del Garda”:

Dante (Inferno, XX):

Suso in Italia bella giace un laco
a piè de l’alpe che segna Lamagna
sovra Tiralli c’ha nome Benaco

……………

Luogo è nel mezzo là ove il trentino
Pastore e quel di Brescia e ‘l veronese
segnar porìa se fesse quel cammino

(per significare che nel centro del lago vi è il confine fra tre vescovadi, per cui ciascuno dei tre Vescovi potrebbe benedire, se si trovasse a passar di lì)
……………….

Verso il Monte Stivo, 2000 m., ancora  innevato!

Siede Peschiera bello e forte arnese
a fronteggiar Brescaini e Bergamaschi
ove la ripa intorno più discese.

Ivi convien che tutto quanto caschi
ciò che in grembo a Benaco star non può
e fassi fiume giù pei verdi paschi.

E come l’acqua a corre mette co’

non più Benaco ma Mencio si chiama
sino a Governol dove cade in Po.

E poi, Goethe, che ha dimorato in una bella casetta che si affaccia sul porticciolo di Torbole, con la sua Mignon, di cui vi riposto la prima strofa:

Verso Torbole

Kennst du das Land, wo die Zitronen blühn,
Im dunkeln Laub die Goldorangen glühn,
Ein sanfter Wind vom blauen Himmel weht,
Die Myrte still und hoch der Lorbeer steht?
Kennst du es wohl? Dahin!
Dahin möcht’ ich mit dir,
O mein Geliebter, ziehn.

Conosci la terra dove i limoni mettono il fiore,
le arance d’oro splendono tra le foglie scure,
dal cielo azzurro spira un mite vento,
quieto sta il mirto e l’alloro è eccelso,
la conosci tu forse?
Laggiù, laggiù io
andare vorrei con te, o amato mio!

Goethe e Torbole mi hanno ispirato: ed ecco, molto più modestamente, la “mia” Mignon, dopo aver visto la foto di me in barca, scattata da un mio amico, proprio dalla finestra della stanza dove aveva dormito Goethe:

Verso la valletta del Ponale

Preziosa di luce
attenuata
da brume soffuse
inviti all’abbraccio
la piccola vela
già gonfia di sole
di un Fun.
Da questa finestra ti vide
già Goethe
e cantava l’agrume dorato
di cui fecondavi le sponde
ch’ormai la cascata d’ingegno (*)
gelata
ha ucciso per sempre.
E tu conosci il Paese
che prima donava limoni?

(*) le condotte idroelettriche che immettono nel lago acqua non più riscaldata dal sole

Ed ecco la stessa mia, in tedesco

Verso Riva del Garda

Lichtgeschmeide
gedaempft
vom gleisenden Nebel
umarmst du
das kleine Segel
schon von der Sonne geblaeth
eines Fun.
Aus diesem Fenster
hat dich schon Goethe geschaut
als er die goldene Suedfrucht besang
womit du die Ufer befruchtest
und die der Fall des genius
zu eis erstarrt
fuer immer vernichtet.
Und du
kennst du das Land
das einstmals Zitronen verschenkte?

Buon Vento a tutti! (Chi vuol provare a fare una veleggiata, si prenoti commentando questo post!)

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IERI, PRIMA USCITA IN BICICLETTA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 14 Aprile, 2013 @ 6:51 am

Detto altrimenti: prima vera giornata di primavera

Passo del Tonale, Passo Paradiso, Cima Presena: fino a 3068 m.!

Amici ancora a sciare: al Passo del Tonale, in Val Senales, a Solda. Io ho preferito iniziare a pedalare. Infatti, se non ora, quando? Il bel tempo è arrivato con 20 giorni di ritardo. in compenso ci ha regalato molta neve, una manna per i boschi, i funghi, le riserve idriche, gli sciatori: basta stare attenti alle valanghe, e lo dico per gli sciatori alpinisti. Dobbiamo aspettare che il caldo del giorno fonda un po’ la superficie nevosa e il freddo della notte la blocchi, almeno fino alle ore 13 circa del giorno dopo, orario entro il quale non si correrà il rischio di essere travolti da una valanga.

Da Trento a Riva del Garda, con alcune piccole deviazioni. 52,5 km. Ho usato la mtb perchè mi sono portato appresso due borse con indumenti di ricambio, per eventualmente indossarli “a cipolla”, non sapendo come sarebbe stata la temperatura. Sulla mtb ho montato i pneumatici lisci, non dovendo affrontare sterrati. Prima di Nomi mi fermo per fotografare la ciclabile con lo sfondo della neve della stazione sciistica de La Polsa-San Valentino. Ho la macchina fotografica … senza le pile! Bravo mona, si dice qui da noi! E così utilizzo il mio vecchio telefonino. Pazienza …

Prima sorpresa: a Nomi, il nuovo, bellissimo ponte ciclabile. Così bello da far dimenticare che non è opera della natura ma dell’uomo. Complimenti al progettista! A Rovereto Borgo Sacco sosta alla bella fontana per fare il pieno d’acqua. indi ancora verso sud e dopo la diga della centrale idroelettrica, si “gira a destra (ovest).

Passato Mori,  ecco il biotopo del Lago di Loppio, con tanto di cartello che rievoca il trasporto via terra delle galee veneziane per andare ad affrontare in battaglia navale i Milanesi che avevano occupato Riva del Garda.

Segue lo strappetto in salita e siamo al Passo S. Giovanni. Qui inizia la discesa verso il Lago di Garda, Dopo poco, attenzione, seconda sorpresa: ciclabile interrotta da una frana all’altezza di Nago. Occorre passare sulla statale, per circa 500 metri abbastanza pericolosi, stante la strada stretta e le auto troppo veloci. Ma noi, poco dopo l’unico semaforo, giriamo a sinistra e prendiamo la vecchia strada di Torbole, ripidissima e non trafficata.

Torbole raggiunta!

Si costeggia il lungo lago.

Riva in fiore

Sono arrivato a Riva del Garda. Le foto che vedete sono solo alcune delle molte altre scattate … ed io non ho mai impiegato così tanto per fare questa cinquantina di km, ma i colori e i panorami erano troppo belli per non cercare di “portarseli a casa”!

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IL DEBITO PUBBLICO, QUELLO VERO E UN PO’ DI FINANZA PUBBLICA, ANCHE …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 14 Aprile, 2013 @ 6:13 am

Detto Altrimenti: ah già …, c’era anche quello “fuori bilancio” …

Lo Stato si è accorto di avere altri debiti, oltre quei famosi oltre 2.000 miliardi di euro in titoli del debito pubblico. Lo svelano giornali finanziari. Si tratterebbe di ulteriori 4 miliardi “fuori bilancio”.

Il “fuori bilancio” è una appostazione speciale, eccezionale, regolata da regole ferree, le quali tuttavia parrebbero “arrugginite” e non più così efficaci e rispettate … Allora mi sono chiesto: perchè non si fa un censimento completo di tutte le poste “fuori bilancio” anche di Regioni, Province e Comuni?

E poi vi è il debito delle SpA pubbliche verso fornitori. Lo so, che le SpA rispondono solo con il loro patrimonio e non coinvolgono quello dell’azionista, ci mancherebbe … dopo tutto sono laureato in giurisprudenza ed ho diretto e amministrano SpA per una vita … solo che se queste SpA devono denari a imprese private, questo fatto contribuisce a mettere in crisi il sistema delle imprese che si cerca di salvare, afferrandolo per i capelli, con quei 40 miliardi, a valere sui complessivi chi dice 70, chi 100 che le pubbliche amministrazioni devono loro.

E il debito delle SpA pubbliche verso le banche? Quello non conta perchè se va male, se non viene rimborsato il problema non sorge: le banche lo portano a perdita, coprono la perdita con la riduzione del loro capitale sociale e lo Stato, cioè noi tutti le ricapitalizziamo.

Già, perchè almeno sapremo di che morte (ulteriore manovra correttiva, cioè ulteriori tasse) dovremo morire. Io me la sento già colare per il naso, in arrivo come uno starnuto primaverile …

Ma no, dice il ministro, oggi le coperture finanziarie ci sono, “per alcuni mesi” (sic!) anche per la Difesa. Anche per la Cassa Integrazione in deroga. Poi, prosegue il ministro, sarà compito del nuovo governo trovare nuove coperture finanziarie ad eventuali nuovi fabbisogni. Della serie: io me ne esco onorevolmente, dopo sono fatti degli altri.

Anche per la Difesa. Già, perché nel dicembre scorso il parlamento bipartisan ha approvato stanziamenti per oltre 200 miliardi per la difesa su 10 anni, che quel ministero può spendere a suo giudizio. E poi ci sono gli accantonamenti per le missioni all’estero e i fondi per la Difesa presso il Ministero dei Lavori Pubblici. Tutto già accantonato, cioè sottratto al rischi di essere destinato diversamente a seguito di nuovi ordini di priorità. Quello si fa e basta. Il resto … bè, per il resto discutiamo di eventualmente modificare le priorità e/o di aumentare le tasse. Si tratta di una sorta di “gestione separata”, un po’ come quelle dell’INPS che a taluno paga pensioni di 70.000 euro al mese e ad altri di 500. Insomma, “La legge è uguale per tutti tranne le eccezioni di legge”.

Ma noi Cittadini con la “C” maiuscola, “Azionisti” della SpA Italia, abbiamo o no il diritto di sapere?

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LE SCATOLE CINESI DELLA DEMOCRAZIA, OVVERO IL BAVAGLIO PREVENTIVO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Aprile, 2013 @ 8:02 pm

Detto altrimenti: elezione del Presidente della Repubblica. Chi sono i parlamentari? Gli eletti o chi si collega sul web?

Ricordate le scatole cinesi delle SpA? Nelle Spa funzionano così: io possiedo il 51% della prima SpA che possiede il 51% della seconda, e così via. Morale, multa paucis, cioè con pochissime azioni dell’ultima SpA io la controllo. Ecco, ora sono anche in politica.

Ma che c’azzeccano le scatole cinesi con la politica, direte voi? C’azzeccano, c’azzeccano! Ora ve lo spiego. Due persone organizzano un movimento. Poi fanno votare solo i fedelissimi (iscritti entro il 31.12.2012) e li fanno votare nelle direzioni a loro gradite. Alla fine dalle votazioni vengono fuori dieci nomi che vanno in finale dalla quale emerge un nome: quello  che i parlamentari loro devono votare per forza. Cioè i parlamentari devono votare una persona che altri hanno scelto al posto loro.

Non mi pare democrazia, piuttosto mi pare grillocrazia, anzi, grilleggiocrazia. Infatti mi sorge un dubbio: poichè quel movimento sa di non potere eleggere nessuno dei suoi, il sistema adottato mi pare un sistema “bavaglio preventivo” nel senso che in tal modo i due (due) capi cercano di essere certi che nessun “loro” parlamentare voterà un nome diverso dal finalista web, anche se quello sarà un voto “senza speranza”, bensì solo un  “voto contro”, contro  il possibile candidato effettivo.

I due capi hanno dato ai loro tanta, tanta democrazia formale e nessuna democrazia sostanziale.

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ASSOCIAZIONE AMICI DELLA MUSICA – RIVA DEL GARDA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Aprile, 2013 @ 6:33 pm

Detto altrimenti: da oltre 50 anni, volontariato per la musica.

Il Presidente Polito

Ecco il commento ed alcune note redatte dal Presidente dell’Associazione, Ruggero Polito (Presidente Emerito del tribunale di Rovereto, musicologo e musicofilo, pianista e violinista, orchestrale nell’Orchestra Camerata Musicale di Arco, diretta dal Maestro Giorgio Ulivieri).

Venerdì 12 aprile 2013, Sala del Conservatorio a Riva del Garda. Il Quintetto dei Fiati dell’Orchestra Haydn ha eseguito brani tratti da Trois pièces breves di Iacques Ibert, da Le tombeau de Couperin di Maurice Ravel e dalla Kleine Kammermusick di Paul Hindemith e, infine, dal celebre brano orchestrale di Paul Dukas “L’apprendista Stregone”.
Quest’ultimo è uno scherzo sinfonico, che Paul Dukas compose nel 1897, traendo ispirazione dalla celebre ballata di Goethe “Zauberleherling”, (Ballata magica) che il grande scrittore e poeta tedesco aveva scritto cento anni prima nel 1797.
Questo fantastico brano orchestrale si distingue per gli irresistibili effetti ritmici che contiene e per la sua smagliante ricchezza timbrica, fatta di affascinanti colori musicali e di straordinari effetti descrittivi, tanto che Walt Disney la utilizzò nel suo del celebre capolavoro cinematografico del 1940 “Fantasia”, affidando a Topolino il ruolo dell’apprendista stregone e così riuscendo a realizzare una felice simbiosi fra le scene del cartone animato da lui creato e il capolavoro musicale di Paul Dukas. Tale felice connubio ha accresciuto ancor di più, nel corso degli anni, la popolarità con cui questo scherzo sinfonico era già stato accolto dal pubblico fin dal suo esordio. Oggi possiamo godere questo capolavoro nella trascrizione per quintetto di fiati, realizzata da Andrea Chenna ed eseguita dai bravi strumentisti, prime parti dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento. L’esecuzione è poi vivacizzata e resa particolarmente interessante dai burattini di Luciano Gottardi, che aumenteranno l’effetto descrittivo della musica di Dukas.

L’origine del racconto. Un giovane studente di arti magiche, durante la breve assenza del mago presso la cui bottega egli fa apprendistato, evoca le forze occulte, scatenandole e, non riuscendo poi a controllarle, ne resta travolto. Al suo ritorno, lo stregone riconduce tutto alla calma, non senza infliggere la punizione di una buona frustata all’incauto discepolo. Celebre è l’“interpretazione” cinematografica di Walt Disney, basata su tale racconto. “L’apprendista stregone” ha alle spalle una storia che inizia addirittura nel II secolo d.C.. Lo spettacolo-concerto di questo pomeriggio, ha visto protagonisti Luciano Gottardi con i suoi burattini ed i Fiati solisti dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, spettacolo che ha attinto a piene mani dal “Filopsèude” (L’Amante della menzogna) di Luciano di Samosata, un’opera satirica del II secolo d.C. articolata sulla superstizione della gente, dove si narra di un giovane apprendista del mago Pancrate, che era desideroso di carpire i segreti del suo maestro.

Molti secoli dopo questo racconto diventò il soggetto della ballata “Der Zauberleherling” scritta nel 1797 da Johann Wolfgang von Goethe e cento anni più tardi, nel 1897, Paul Dukas ne trasse ispirazione per scrivere il celebre brano orchestrale “L’apprenti sorcier”.

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LORENZO DELLAI A ROMA, E NOI, QUI IN TRENTINO, CON LE NOSTRE ELEZIONI PROVINCIALI A OTTOBRE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Aprile, 2013 @ 1:36 pm

Detto altrimenti: Lorenzo Dellai, bisogna che a Roma lo lascino lavorare, gli diano spazio …

… e che noi, qui A Trento, qui in Trentino, qui in Regione TAA – Trentino Alto Adige alias Sud Tirolo, che noi si pensi alla grande, si utilizzi questa occasione per fare marketing politico dal Trentino verso l’Italia e verso l’Europa … il ragionamento è unitario, Trento – (… Trentino, Trentino Sud Tirolo, Roma, Euroregioni, Italia, Europa) –  Stati Uniti d’Europa.

Ecco, forse ora ci siamo. Il Presidente Monti ha detto che una volta cessato il ruolo di Presidente del Consiglio dei Ministri, intende cedere la gestione del partito e fare solo il senatore a vita. Allora Lorenzo potrebbe prendere la gestione del “centro ex montiano”. Nessun altro ha la sua esperienza storico-politica. E poi, il concetto dell’Euregio che qui in Trentino abbiamo cogenerato, copartorito e cogestito, è quello sul quale può svilupparsi il progetto degli Stati Uniti d’Europa.

Quindi Dellai a Roma e anche da Trento, con quello che vi ha lasciato di eredità di cultura politica, potrebbe essere il migliore catalizzatore di una Europa delle Euregio, anzi, più precisamente, degli Stati Uniti d’Europa, anzi, dell’Europa delle Euroregioni (oltre che degli Stati, ovviamente!)

Firmato: da me, Riccardo, un Europeista convinto che circa 35 anni fa ha aderito al MFE – Movimento Federalista Europeo di Altiero Spinelli .

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BENVENUTA/O, WILLKOMMEN, WELCOME ON B …LOG!

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Aprile, 2013 @ 1:17 pm

www.trentoblog.it/riccardolucatti

BENVENUTA/O ON … BLOG!

Tutti i blog si presentano mostrando l’ultimo post pubblicato. Io ho invece deciso di accogliere il “navigatore” con un saluto e un “Grazie!” per l’ottima “rotta di navigazione” adottata … “navigazione”? Eccovi allora 

1) …un “Avviso ai naviganti”: l’ultimo post pubblicato non ti interessa? Nessun problema, dal dicembre 2011 ad oggi, 14 agosto 2013, ne hai altri 920 a disposizione!

Dai, commenta … diverremo amici!

2) Una richiesta: un post “nasce” quando viene letto e commentato. Pertanto ti chiedo la cortesia di commentare il post che ti ha interessato.

3) Un’offerta: se vuoi scrivere tu un post, me lo puoi spedire (riccardo.lucatti@hotmail.it) ed io lo pubblicherò con il nome tuo o dello pseudonimo che vorrai indicarmi.

4) Un invito: leggimi e commenta, non sarai mai solo! Infatti ogni pagina del mio blog contiene da 10 ai 20 post (articoli) e in media sono lette circa 800 pagine al giorno! E poi, il 13 agosto 2013, il record: 3331 PAGINE LETTE IN UN SOLO GIORNO!

Buona lettura e buoni commenti scritti a te e famiglia!
Riccardo
Tel. 335 5487516 – 0461 982454

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TURISMO IN TRENTINO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Aprile, 2013 @ 6:18 am

Detto altrimenti: le categorie economiche commentano l’indagine di S3 STUDIUM. Il Presidente di ASAT, i giovani albergatori trentini Guglielmo Lasagna, commenta così “Aprire vere porte di ingresso al turismo trentino” (Corsera 12 aprile 2013, inserto trentino, pag.3)

Nel corpo dell’articolo è inserita una bella foto a colori di due cicloescursionisti su mtb che salgono pedalando sullo sfondo delle cime dolomitiche del … Passo Sella (Alto Adige). La didascalia recita: “Mountain Bike. Una componente dell’offerta turistica in provincia di Trento”.

Da ex alpinista, ex scialpinista, attuale sciatore e ciclista osservo: la salita in mtb sta al cicloturismo in discesa o sulle ciclabili di fondo valle come lo sci alpinismo sta allo sci da discesa. E noi dobbiamo catturare “folle di turisti”, non solo “pattuglie di forti ed allenati atleti”.

Bici UISP Trento pedala!

Quindi, organizziamo la “cattura” delle folle di cicloturisti che scendendo da passo Resia attraversano il Trentino diretti al Garda o a Verona. Portiamoli “in alto” con i mezzi di risalita invernali (che diventano anche e soprattutto estivi: la funivia del Monte Baldo fa i suoi utili in estate, non in inverno!), ed in particolare con la nuova funivia Trento-Bondone. la costruenda “Trento 2000” e da lì facciamoli planare lungo piste bel delineate verso al Valle dei Laghi, Trento, Rovereto, l’Alto Garda Trentino! Gestiamo in modo unitario la rete delle piste ciclabili dell Regione, creaiamo una immagine unitaria e vendiamo questo prodotto turistico con un marketing dedicato non più casuale, disaggregato, occasionale …

Valorizziamo una grande ricchezza di cui disponiamo: I DISLIVELLI. Anche in estate.

Sull’inserto “Sette” del Corsera (n. 15 del 12 aprile) una pagina di pubblicità pagata dal Titolo (Austria) contiene l’offerta do “girolibero” (info@girolibero.it, tel. 800190510) per condurre i cliclisti lungo la ciclabile del Danubio, una settimana €470,00 …)

E noi? Was machen Wir? Schlafen? Che facciamo? Dormiamo?

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