POST 904 – CACCIABOMBARDIERI F 35

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 21 Luglio, 2013 @ 6:54 pm

Detto altrimenti: ogni giorno ne scopri una nuova

La nostra ammiraglia “Cavour”

Ma perché non lasciarli al venditore … dai … che non vanno bene per tanti motivi (cfr. tanti miei post precedenti)! Oggi ve ne dico un’altra: il ponte di volo della nostra nave da guerra ammiraglia, la portaerei Cavour, è collaudato per sopportare la spinta del decollo verticale degli aerei Harrier, che pesano molto meno degli F35. Mi chiedo: si è pensato a questo “piccolo” particolare, oppure è scontato che si debba anche intervenire a modificare quella nave, rinforzandone il ponte, sempre che sia un intervento possibile, s’intende …

Harrier in fase di decollo verticale

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POST 903 – IN RICORDO DELL’AMICO ROBERTO MELINI, AMANTE DEI MONTI E DEL MARE … ( a seguito del post 898)

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Luglio, 2013 @ 8:42 pm

Roberto …  (come me Ligure diventato Trentino), ci hai lasciati  il 16 luglio scorso … sul Lagorai. Roberto, queste poesiole le dedico a te … le avevo scriite da tempo, ma ora “hanno un fine, uno scopo”, quello di mantenere vivo in tutti noi il ricordo di te, anche attraverso l’amore che portavi alla Liguria ed al Trentino, le tue due Regioni di Confine, Confine di Mare e Confine di Terra …

Dolomiti, la prima volta

Si sale pian piano
con una seicento che sbuffa
fra nuvole stanche
sedute nei prati
rossi di umori
e di foglie.

E sotto il maglione d’autunno
compare
dapprima ogni tanto
e quindi ogni poco
il bianco sparato di neve.

D’un tratto
si apre dorata
dal sole
una torre
adagiata su coltri
di freddo vapore d’argento.

Il ricordo di Lei
profuma nei sogni nascosti
di un solitario turista
un po’ fuori stagione
che ha spalancato per caso
la porta del camerino
e s’innamora alla vista
della Prima Donna
intenta a rifarsi il trucco
per lo spettacolo d’inverno.

Marzemino

Profumo di viole
liquidi rubini perlati
respiri stordito
e plachi la sete
del tuo sguardo
che scala rupi dorate
incastonate in prati smeraldo
talamo alpestre ad un sole
da sempre sposato al Trentino

ed al suo vino.

 

Scogli di Liguria

Taglienti
lambiti da onde insistenti di vita
forti come mani in tempesta
a stringere scotte alla furia,
incastonate il diamante del sole
su sfondi di opale lontani
sostegno al serto prezioso
su testa regale

di Mare Liguria.

 

 

Mareggiata in Liguria

Lo sguardo

assapora il respiro di sale
e ascolta l’orchestra di luci
dai mille strumenti trapunti
di candide spume di smalto
frangenti.

Il vento

dall’alto
scolpisce, colora, accarezza
la forza del Mare
rallenta improvviso l’ebbrezza
e rapisce
al Suo tempestivo orchestrare
il tuo sentimento.

La ghiaia

lucente d’un velo d’opale
percuote in crescendo i tamburi
ritratta dall’onda
che sale
imponente
con liquidi muri.

L’onda

la figlia dei venti
sorella del tuono
frantuma i colori silenti
preziosa marea
cosparge con furia
di perle lucenti
rocciosa platea

di Terra Liguria.

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POST 902 – DALL’INDIA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Luglio, 2013 @ 8:28 pm

Detto altrimenti: due miei amici, due sposi,  sono in viaggio verso l’India. Vanno a prendere la bimba che hanno adottato. A loro e soprattutto alla loro bambina dedico questa mia poesiola.

Dall’India

Granello di riso
scagliato dal monsone
insieme a milioni di piccoli steli
nelle paludi dell’umanità,
un raggio di sole ti ha colto
dalla solitudine affollata di vuoto
e ti ha deposto in un nido.

Nutrito d’amore
tu nutri d’amore i ricordi
ed alzi lo sguardo ad un cielo
che specchia la terra lontana.

E lontana una madre
ti pensa
e prega
piangendo la gioia
per te.

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POST 901 – LEGGE ELETTORALE E CRISI DI GOVERNO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Luglio, 2013 @ 8:44 am

Detto altrimenti: sono due “cose” correlate

L’attuale legge elettorale (il porcellum) genera situazioni di ingovernabilità o di “governabilità a rischio di crisi”. Ed allora due sono le cose da fare: cambiare la legge elettorale ed inoltre introdurre una norma che vieti di provocare una crisi di governo “al buio”: cioè chi propone di sfiduciare o sfiducia il governo, può fare ciò solo se ha pronta una maggioranza alternativa. In altre parole: siamo su un veliero nel bel mezzo di una tempesta. Alcuni passeggeri  non hanno fiducia nello skipper (che è anche timoniere) e nel suo equipaggio e propongono di sollevarli dall’incarico, cioè propongono di affidare ad altri la conduzione della nave. Appunto, ad altri. Ma esistono a bordo altri in grado di farsi carico di quel ruolo? No. Ed allora lo skipper timoniere resta al suo posto, con il suo equipaggio. Altrimenti sì che l’Italia sarebbe “nave senza nocchiero in gran tempesta”!

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POST 900 – KA … ZAKI AMARI e altre amarezze

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Luglio, 2013 @ 8:18 am

Detto altrimenti: maccome (maccome) si fa a stare zitti?

Kazakistan (paese ricco di petrolio e di gas naturale …): 1)  Occorre non solo ricercare (e punire) chi ha agito, ma soprattutto ricercare perché si è agito: cui prodest? Cui bono? A chi giova tutto ciò? 2) Meglio, molto meglio, sarebbe stato se il ministro degli interni si fosse dimesso e se il Parlamento avesse accetttato o respinto le sue dimissioni. In ogni caso senza alcuna crisi di governo.

Diritto penale: se un imputato viene assolto (vedi processo per la trattativa Stato-mafia), il giudice trasmette alla Procura della Repubblica gli atti riguardanti le testimonianze rilasciate contro l’imputato, per verificare se da parte dei testimoni non si sia perpetrato il reato di falsa testimonianza.
Diritto civile: se Tizio cita Caio per 1.000.000 e Caio viene assolto, Caio può agire in via riconvenzionale contro Tizio per il danno che ha subìto essendo stato citato in giudizio “temerariamente”.
Diritto Amministrativo: 1) si viene citati per un danno erariale di 350.000. Si è assolti o si viene condannati “pro forma” a pagare 10.000. Tutto finisce qui. “2) Gara pubblica d’appalto lanciata da un Ente/SpA pubblica. Un concorrente che non ha vinto fa ricorso. Il TAR gli dà torto. Lui fa appello. Il Consiglio di Stato gli dà ragione e condanna l’Ente/SpA pubblica a pagare una forte somma al ricorrente. L’Ente/SpA pubblica ricorre allo stesso Consiglio di Stato per revocazione della propria sentenza (!?), unico, ulteriore e ultimo ricorso possibile, e perde il ricorso. L’Ente/SpA pubblica paga la forte somma al ricorrente, il che costituisce un danno erariale. La Corte dei Conti interviene per verificare se l’Ente/Società pubblica si sia resa colpevole del danno che il sistema pubblico ha subito, e non ne riscontra colpa o omissione alcuna. Ma allora, occorrerebbe verificare in parallelo il comportamento del TAR e del Consiglio di Stato: chi ha ragione dei due? Forse il TAR, visto che la Corte dei Conti non ha riscontrato alcun difetto nell’azione dell’Ente/SpA pubblica. Comunque tutto finisce qui. Quis custodiet custodes ipsos? (VI Satira di Giovenale).

Scandali. Uno scandalo al giorno (oggi è il FLD, Family Ligresti Day) leva la credibilità (nazionale e internazionale) di torno (e leva di torno anche lo scandalo precedente, che viene quasi dimenticato). La morale qual è? Che il primo problema da risolvere è la QM, la Questione M …. no, non quella Meridionale, che pur esiste, bensì quella Morale, la Questione Morale.

Ligresti? Assicurazioni! La legge impone che l’amministratore di SpA pubbliche si assicuri a sue spese per il danno erariale che egli potrebbe provocare all’ente pubblico. Egli si assicura per il periodo in cui è amministratore. Dopo la fine del suo mandato, viene citato in causa dalla Corte dei Conti (che ha 10 anni di tempo per intervenire) per danno erariale . L’assicurazione non lo copre, perchè “essa ha assicurato l’evento denuncia e non il comportanento dell’assicurato (!?)”, a meno che l’amministratore non abbia stipulato una ulteriore  polizza, detta  “postuma”, per coprire anche il periodo sucecssivo alla cessazione del prprio ruolo. Il che vuol dire che per il primo periodo l’Assicurazione ha percepito il premio senza fornire alcuna controprestazione. Ma c’è di più. Con la postuma, l’assicurazione lo copre al massimo per cinque anni. Egli quindi resta comunque scoperto per gli ultimi cinque anni. Ora mi dico: la legge dovrebbe stabilire la responsabilità delle assicurazioni anche senza la postuma. In subordine, la legge che gli impone di assicurarsi, dovrebbe anche imporre alle assicurazioni di assicurarlo (per dieci anni e non solo per cinque).

Lo Scandaliere: ecco il nuovo quotidiano di cui lamentiamo la mancanza. Un quotidiano che segua non solo l’insorgere di tutti gli scandali, ma anche lo svolgimento della loro trattazione giudiziaria/amministrativa. Il quotidiano dovrebbe avere anche la “pagina economico-finanziaria” nella qual tenere la contabilità dell’ammontare del danno erariale generato dalla successione degli scandali. E’ di ieri lo scandalo Mose Venezia, di oggi il Ligresti, etc. etc… Per non dimenticare, per non dimenticarli!

Lo so, uffa, basta co’ ‘sti scandali, direte voi,  non se ne può più … d’accordo, ma forse questo è proprio ciò che “quelli” vogliono: che noi ci si stufi, che noi ci si annoi, perchè ormai è immer die gleiche Geshichte, sempre la stessa storia … E invece no: io non mi stanco di denunciarli. Anzi, vi dirò di più, rincaro la dose: SCANDALI DEL “DOPO” E SCANDALI DEL “DURANTE”. Infatti noi veniamo a conoscere queste situazioni ben “dopo” il loro insorgere, cioè conosciamo gli scandali nel loro “dopo”. Ed allora mi viene da chiedermi: in questo monento, mentre io sto scrivendo, cos’altro sta maturando? Quali altri scandali stanno perfezionandosi “durante” i minuti che io sto usando per scrivere queste righe? Ecco, sarei curioso di conoscerli sin d’ora, questi “scandali del durante”. E voi?  Volete un suggerimento? Leggete l’Espresso. Ha appena pubblicato un’inchiesta sul come il nostro Bel Paese non stia utilizzando i fondi che l’UE le regalerebbe. Se non è uno scandalo questo … !

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POST 899 – ACQUISTARE I CACCIABOMBARDIERI F 35, OVVERO FARE I F….URBI CON IL C….ONTANTE DEGLI ALTRI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 18 Luglio, 2013 @ 6:55 am

Detto altrimenti: fare gli spendaccioni con i soldi degli altri

Paul A. Samuelson: “Burro o cannoni?”

Acquistare o non acquistare (gli F 35)? Questo è il problema. E con quali soldi? Con quelli degli altri, ovviamente! Ora, esiste un’altra espressione, molto volgare ma efficace, che suona così: “fare i f….. con il c … degli altri”. Non vi dico di più ma avete capito lo stesso. Il Governo spende soldi (altrui), anzi, forse si rimette alla decisione del Parlamento, cioè di parlamentari non eletti dal Popolo ma nominati dai partiti. Costoro possono decidere di spendere i soldi dei cittadini, molti dei quali non hanno lavoro o hanno pensioni da fame o non intravedono un futuro e che quindi meglio vedrebbero impiegati quei soldi in investimenti per la ripresa e nel welfare. E invece il debito pubblico aumenta, le tasse anche, la disoccupazione anche etc.. E’ un cane che si morde la coda. Occorre quindi interrompere questo circolo vizioso, riscrivere l’ordine delle priorità, intervenire sui tantissimi privilegi delle tantissime caste e investire su ciò che l’Italia ha in più rispetto agli altri Paesi: siti naturalistici, storici, artistici, archeologici, culturali; sul design, etc. Ed inoltre investire su scuola e università, sulla ricerca, sull’arte, sulla musica, sulle cooperative giovanili etc..

F 35. Dicono e non dicono. Dicono che costano 14 miliardi. Non dicono che gli USA hanno calcolato che il loro utilizzo e manutenzione costerà altri 28 miliardi. Non dicono che non funzionano, che hanno mille difetti, che sono pericolose, costose ed inutili macchinette mangiasoldi (nostri). Non dicono quali paesi vi hanno già rinunciato (Canada, Turchia, Olanda, etc.). Perché “non dicono”? Cui prodest? Cui bono? Direbbe Cicerone … Chi ci guadagna in tutto questo affare?

Un buon ministro (della Difesa) è tale non perchè insiste per “spendere tanto e comunque”, ma perchè sa quando e come spendere con oculatezza e sa quando e come non sprecare risorse pubbliche.

E per il debito pubblico? Ma perchè non ragionare su emissioni di titoli irredimibili? (cfr. infra, in tanti miei post precedenti!)

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POST 898 – ROBERTO MELINI, UN CARO AMICO SCOMPARSO IMMATURAMENTE (v. anche post 903)

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 17 Luglio, 2013 @ 10:45 am

Detto altrimenti: quando accade a te o vicino a te, resti stordito …

Roberto, 53 anni, musicista, musicologo, archeologo della musica, professore al Conservatorio e all’Università. Amico. Ieri, sul Lagorai, lui che frequentava molto la montagna, è scivolato in un canalone. No, non doveva accadere. Per sua moglie Nives, per la sua famiglia d’origine (in particolare per papà Giulio di cui pure sono amico), per i suoi amici, per tutti noi, per Trento, per la Cultura. Non avrebbe dovuto accadere. Lo si dice di tutti, certo … e allora  a maggior ragione lasciatemelo dire di Roberto. Ho appreso la notizia ieri, mentre ero in una riunione ad organizzare concerti. Caduto in montagna? Su un sentiero, ho subito detto. Infatti Roberto non era uno scalatore, ma un escursionista, non si esponeva ai rischi delle pareti verticali … e un sentiero lo ha tradito. Ligure, come me. Amava la montagna, come me. Amava la vela, come me. Avevamo gareggiato insieme in una Centomiglia sul Garda. Roberto poi era stato una delle pochissime persone alle quali in altra occasione avevo affidato il mio FUN da regata. Si meritava ogni mia fiducia. Amico, un Amico e che Amico! Laureato al Conservatorio, pianista, concertista, “da grande” si è laureato anche in lettere antiche, ha studiato ed insegnato archeologia, ha scritto libri, tenuto conferenze, partecipato a congressi. A livello mondiale. Questo mio breve post è un ricordo dovuto alla Persona, all’Amico, a chi pur essendo Persona di grande valore, non si atteggiava, non ostentava e quando lo incontravi per strada, ti accoglieva con un sorriso sempre cordiale. Semplicemente.

Roberto, riprendo a parlarti oggi, 18 luglio. Tu lo sai, io sono un ex alpinista … sapevo che tu non arrampicavi … avevo subito pensato ad una caduta su di un sentiero. Oggi me lo hanno confermato. Ma che sentiero … un sentiero facile, largo. Da un lato la montagna, dall’altra un pendio erboso e solo dopo molti metri il burrone. Dicono che mentre scivolavi non ti sei trattenuo … non hai gridato …  nulla. Evidentemente sei stato vittima di un malore che ha determinato tutto il resto. Non c’è altra spiegazione. Tu eri un escursionista esperto, ben equipaggiato, allenato, preparato sotto ogni punto di vista.  L’escursione non era difficile, solo 900 metri di dislivello. L’altitudine limitata … eravate soli 2000 metri di quota. Eri con persone anch’esse esperte. Quel tratto di sentiero non era difficile. Un malore. Che altro pensare? Oggi ho visto tua moglie Nives, mi ha mostrato la bella foto che ti ha scattato una settimana fa, anniversario del vostro matrimonio … eravate in Svizzera. Sullo sfonfo la parete nord del Cervino … per te è stato fatale molto meno. Roberto, ci manchi sin d’ora … manchi a  noi che continuiamo a domandarci: “Perchè? Perchè?”.

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POST 897 – IN BREVE, VARIE MA MOLTO IMPORTANTI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 17 Luglio, 2013 @ 9:56 am

Detto altrimenti: riflettiamo …

... ma io dov’ero quando succedeva tutto questo … fatemi riflettere … ero via … non ne sapevo nulla …

Rimpatrio forzato della moglie e della figlia del dissidente kazako Ablyazov: puniti due funzionari del ministero. Il Ministro afferma: “Io non ero stato informato”. Nella mia vita io ho lavorato come responsabile di tanti Gruppi e e SpA, italiane ed estere, grandi e piccole, operative e finanziarie e banche. Di fronte ad una mancanza così grave di miei sottoposti, mai avrei potuto dire “Io non ne ero informato”. Gli azionisti mi avrebbero licenziato, con la seguente motivazione: “Noi la paghiamo perché lei sia informato, diriga, abbia il controllo di tutto”.

Dice … il problema è individuare “CHI” ha permesso questo fatto. No, amici, NON CI FACCIAMO DISTRARRE DAL VERO PROBLEMA: infatti io credo  che il primo, vero, grande problema da risolvere sia riuscire a capire PERCHE’ è stato commesso questo mis-fatto. Cui prodest? Cui bono? A chi giova?

 

 

Roma: il Vicepresidente del Senato Calderioli insulta la Ministro Kyenge. Inaccettabile. Le scuse non bastano. Trento. Paolo Serafini  insulta la Ministro Kyenge ed inneggia al razzismo. Inaccettabile. Occorre istituire il reato di “razzismo” (oltre a quello di “tortura”, come ha già fatto Papa Francesco). alderoli: il porcellum, le magliette anti Maometto (con i morti cristiani che ne sono conseguiti!), ora la Kyenge: “Calderoli, quo usque tandem abuteris patientia nostra?”

F35, la maggioranza va avanti? Inaccettabile. Non sosterrò mai questa decisione, in nessuna sede, in nessuna occasione, in nessun momento: infatti il paese ha altre priorità. E poi, se non altro,  “inadimplenti non est adimplendum”: cioè, di fronte a chi non adempie il proprio impegno e ci propone areoplani assolutamente inaffidabili non ci dobbiamo sentire obbligati a rispettare a nostra volta l’impegno di acquisto: possibile che nessuno, dico nessuno, faccia riferimento alla inaffidabilità degli F 35?. What are they doing? Sleeping? F35,  CHI LI CONOSCE NON LI ACQUISTA.

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POST 896 – BICI UISP TRENTO IN MISSIONE ALL’ …“ESTERO”

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 15 Luglio, 2013 @ 6:16 am

Detto altrimenti: … nel Veneto!

Una breve “scalata” di raccordo fra due piste ciclabili

Ci risiamo, Tuttinbici! Il bus della ditta Osvaldo Fruner di Riva del Garda, condotto dal suo ottimo figliolo autista, ci ha portato sull’ Altopiano di Asiago per una biciclettata non ricca di km (solo 26, quasi tutti su sterrato) ma ricchissima d’altre esperienze. Asiago, così vicina, così lontana da noi … che usualmente da Trento non siamo portati ad affrontare in auto le tante curve e in bici la tanta salita della Fricca, la quale, – diciamolo – non è da tutti i ciclisti!  Eppure ne vale la pena, ne è valsa la pena!

Abbiamo infatti percorso parte del tracciato della vecchia ferrovia a scartamento ridotto, carbone e in certi tratti “cremagliera” la quale da Piovene – Rocchetta scalava l’altopiano fino ad Asiago, compresa una galleria di 350 metri!

Due mezzi di locomozione a confronto

Abbiamo pranzato con gli ottimi panini della trattoria che di trova di fronte alla vecchia stazioncina di Campiello, abbiamo visitato il Museo della Guerra di Canove e a Cesuna abbiamo visitato il Museo dei “Cuchi” (strumenti popolari a fiato, www.museodeicuchi.it). Cos’è questo Museo? Ve lo racconto in un post a parte, lo merita! Alcuni di noi si sono spinti sino al Cimitero Militare inglese vicino al Rifugio Boscon.

 

 

 

Ad Asiago ti accolgono con un abbraccio!

Prima di risalire sul pullman, ad Asiago, visita in città con gelato e abbraccio. L’abbraccio: un’iniziativa molto simbolica, molto comunicativa, ricca di spontaneità e di simpatia, molto al di là dell’aspetto ludico sotto il quale viene presentata. Un gesto verso l’ “altro”, verso il “volto” dell’ “altro”, verso quel volto che come ci ricorda il filosofo Emmanuel Levinas, “ci guarda, ci interroga, si aspetta una risposta da ciascuno di noi”. A mio avviso, un grande fatto di umanità. Grazie, Asiago! E un grazie alla nostra Presidente Monika, ai Consiglieri del Direttivo Luisella e Claudio, alla nostra “comunicatrice” Franca, senza dimenticare l’infaticabile Francesco sempre pronto ad aiutare tutti, anche nelle “scalate”. Per finire, abbiamo sofferto dell’assenza di Guglielmo, al quale auguriamo di rimettersi presto e di tornare ad essere un nostro prezioso riferimento.

BICI UISP, Unione Italiana Bici Pertutti (si, Pertutti, così quadra con l’acronimo!), è un’associazione che vuole diffondere l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto, di svago, di turismo lento, salutare e culturale, alla scoperta della nostra Regione (Trentino Alto Adige), del Paese intero e dell’Europa. Usualmente percorriamo piste ciclabili o strade a basso traffico, dormiamo in ostelli ed abbiamo sempre con noi accompagnatori esperti, tutti volontari. Le nostre gite sono preparate sotto ogni profilo: tecnico, paesaggistico, storico-culturale, gastronomico. A BICI UISP ci si iscrive via mail scrivendo a biciuisp.tn@hotmail.it oppure presentandosi in sede, Largo Nazario Sauro, 11, tel. 0461 231128. Il costo della tessera annuale è di €10,00 (con copertura assicurativa €33,00). E’ possibile iscriversi anche “on …pedali” e cioè in occasione della partecipazione alla prima uscita! Per l’iscrizione occorre esibire un certificato medico attestante l’idoneità allo sport non agonistico. Per scaricare i moduli di iscrizione e per ulteriori informazioni visitate il sito http://slowbiketrento.xoom.it Volete altre notizie, foto etc.? Cliccate nell’apposito riquadro del mio blog, un po’ sotto la mia foto, la parola “uisp” o “bici uisp” o “bici” o “biciletta” e troverete molti miei post con molte foto!

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POST 895 – POLITICA TRENTINA IN BREVE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 15 Luglio, 2013 @ 5:32 am

Detto altrimenti: le “primarie” del centro –  sinistra – autonomista

Pareva che avrebbero dovuto risolversi con un testa a testa fra i due principali “corrispondenti” dell’area di centro sinistra nazionale, e cioè fra i “veri moderati” (cfr. il post n. 893), cioè il centro tradizionale, rappresentato dai veri eredi del popolarismo storico, e la sinistra. Ed invece ha prevalso il Partito Autonomista Trentino, quasi a significare una presa di distanza dalla politica centrale romana.
Analogie con Bolzano? La forte affluenza di votanti nelle Valli;  l’esistenza in Trentino come nel Sud Tirolo, di una persona carismatica che da anni guida la provincia. La principale differenza? La maggiore, forte capacità comunicativa del leader bolzanino in carica (rispetto a quello trentino) che vince soprattutto nelle valli, là dove il leader trentino (non più in carica) soprattutto nelle valli non riesce a penetrare con uguale intensità.
Le Valli hanno deciso. Hanno deciso le Valli …  oppure il vincitore ha ricevuto un aiuto … esterno …

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