POST 1104 – ANTONIO MALASCHINI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 20 Novembre, 2013 @ 1:54 pm

Detto altrimenti: cumuli. Nubi, stipendi, pensioni.

Cumuli

Il  cumulo è una nube a piccolo o medio sviluppo verticale, che si presenta come una piccola torre o cavolfiore, a base piatta o convessa a seconda dello sviluppo verticale. Alcune volte queste nubi si sviluppano molto in verticale formando i cumuli congesti che possono provocare rovesci anche forti e che sono lo stadio del cumulo prima della loro trasformazione a cumulonembo, precursore di intensi temporali.

Da l’Adige, 20 novembre 2013 pag. 55 (Lettere al Direttore )Lettera a firma di tale Michele Lucianer di Aldeno (TN). Riporto per sintesi, ma non posso credere che sia vero quanto viene riferito, no, non è possibile che esistano tali cumuli di stipendi e pensioni, a quel livello poi …

“Antonio Malaschini, ex segretario generale del Senato, pensione di 520.000 euro lordi all’anno + 7.000 euro netti al mese quale sottosegretario + stipendio da Consigliere di Stato. Totale? Simili trattamenti economici fanno strame della Costituzione, della giustizia sociale, del bene comune, etc.”

Cumulo nembo: tempesta per i cittadini!

Dice … ma è tutto legale, “giusto”, secundum jus … Ah, vabbè, bastava dirlo … basta però che poi i cumuli non si trasformino in cumulo nembi con relative tempeste … sociali!

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POST 1103 – BUONUSCITA A BERLUSCONI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 20 Novembre, 2013 @ 12:37 pm

Detto altrimenti: così fan tutti … i parlamentari

Ma insomma, che volete … me li danno … e poi … tengo famiglia, ho tante spese e si tratta solo di 180, bruscolini (per Berlusconi)

Esiste una indennità pagata ai parlamentari non rieletti o cessati dal mandato: “Indennità di reinserimento nel mondo del lavoro”. Pare che al Senatore Silvio Berlusconi ne toccherebbe una di 180.000 euro.

Io sono contro le leggi ad personam e anche contro quelle contra personam. E allora, riserviamo questa indennità a tutti, ma proprio a tutti coloro che “realmente” si devono reinserire nel mondo del lavoro. Oppure, cambiamole nome e chiamiamola “Ulteriore regalìa in spregio a chi è disoccupato, senza stipendio, senza pensione, senza futuro”. URAP, Ulteriore Regalia A Prescindere.

Quanti? 300? Nooo, so’ meno, molto di meno … non mi ricordo, mi pare 280, 290 … manco c’arrivano a 300 …

Pare … che a suo tempo tale Mastella ne abbia incassati circa 300.000 di euri quando fu “trasferito”al parlameno nazionale a quello europeo. Intervistato alla TV, disse … “no, meno, molto meno”. Disse,  con aria di chi minimizza una cifra poi di soli di 2-3 cento mila euro … vabbè, esentasse, ma tutto sommato, poi … chevvoletecchesiano …

E tu, Silvio, sai che ti consiglio? Regala 1000 euro  cadauno a 180 famiglie bisognose. Considerando almeno 2 voti a famiglia, raccatteresti 360 voti per il tuo nuovo partito. Chennedici?

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POST 1102 – “EMERSIONI”, UN LIBRO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 20 Novembre, 2013 @ 8:36 am

Detto altrimenti: no, non è la recensione di un libro, non ancora …

Davide Pivetti, “Emersioni – Isole di giovani racconti” Studio Eventi Ed. – Libreria Artigianelli, Trento, 120 paginette per 13 racconti, €9,00. Assolutamente ben spesi, anzi, ben investiti (cosa manca a questo libro? Le foto, ed allora ne ho messa qualcuna io …).

Scogli

Emersioni … isole che emergono dal mare, sentimenti che emergono dal nostro io più profondo. Perché averne paura? Perché avere paura di quegli scogli fisici e mentali? Lo scoglio, sì, lo so, può essere lo sperone che sventra la carena, ma è anche lo spuntone al quale si assicura la cima d’ormeggio della vita per un ancoraggio sicuro, fissandola con un bel nodo dal nome affascinante come “gassa d’amante” che poi in alpinismo è lo stesso ma si chiama “molto meno”, bolino e la gomena si chiama banalmente corda.

Al mare con gli scarponi

Si può essere amici di una persona che si conosce solo per telefono e via e-mail? Credo proprio di si. Davide … il 18 ho ricevuto l’avviso della sua ultima pubblicazione. Il 19 ho acquistato il libro. Oggi, 20 novembre 2013, ho finito di leggerlo. Giovani, brevi racconti di sentimenti “in vacanza”. No, non in vacanza nel senso che “sono andati a rilassarsi, a divertirsi”, ma in vacanza “latina”, cioè in “vacatio” (si legge vacazio! Che in ablativo farebbe vacatione …), cioè in “assenza” di paludamenti, di paure, di falsi pudori … in mancanza cioè di quei freni ed orpelli di cui talvolta siamo schiavi; di cui, altre volte, ci adorniamo; con cui, infine, spesso ci illudiamo di difenderci. Da chi poi, se non da noi stessi? Dalla nostra frequente e diffusa incapacità di leggerci per quello che siamo, per quello che potremmo o vorremo essere?

Sul muretto di casa

La misura. Multa paucis, direi. Davide, ovvero la capacità di esprimere molte sensazioni e profondi sentimenti con poche parole. Molto con poco. Oppure, se preferite, molto per pochi. Per quei pochi che sanno fermarsi ad ascoltare. Per quei pochi che – mi auguro – anche a seguito di queste mie poche righe (e ci risiamo con quel “paucis”!) possano diventare più numerosi. Ne vale la pena, vi assicuro. Uno di quei libri che io leggo “con la matita in mano”, segnando, sottolineando … per paura di “perdere” quella frase, quel richiamo, quel “sentire ciò che si scrive”, per crocettare quel “acc… come mi sarebbe piaciuto che questa frase, che questa comunicazione – communis actio – di sentimenti fosse stata mia”, quel “ma perché io stesso, a suo tempo, ho anelato la felicità; avendola, non l’ho vissuta; l’ho poi ricordata come tale”?

Regalo oro … in contanti!

I primi due racconti … solo per scaldare i motori … ma il terzo (“Il terrazzo sul mare di Cres”) … anzi, “dal” terzo … leggete che poi ne riparliamo. Mi riservo di intervistare Davide, che non può sottrarsi dal venire a raccontarci di sè e del suo libro in uno dei pomeriggi letterari del lunedì  che la mia collega blogger Mirna Moretti (www.trentoblog.it/mirnamoretti) organizza presso il caffè letterario Controvento in Via Galilei a Trento.

Koromasnja

Ho citato il terzo racconto, terrazzo con vista sulla storia del mare. Volendo inserire una foto “finale”  ho scelto una mia foto di pietre e di scogli della “mia” isola, la grande Kornati, priva di strade per cui ogni piccola insenatura “fa isola a sé”, isoletta, appunto, nel mio caso con un nome poetico: Koromasnja, che poi è il nome della pianta del finocchietto selvatico. L’acqua, nel pozzo. Il vino, in casa (“affittasi casa con malvasia”). I pesci dalle nasse. La frutta, sugli alberi. Gli amici, intorno. Il mare e i tramonti, nel cuore. La nostalgia, ovvero il dolore del ritorno (fino a quando resta “mancato ritorno”), sempre.

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POST 1101 – EMERGENZA SARDEGNA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Novembre, 2013 @ 8:15 pm

Detti altrimenti: valutiamo la portata dei primi aiuti del governo, cioè nostri!

Sa abba ricorda”, proverbio sardo. “L’acqua ricorda”, riorda dove passava prima che l’uomo la imbrigliasse con la cementificazione … Ricorda, e alla prima occasione torna a percorrere le stesse sue antiche vie … E guai a chi si trova sul suo percorso!

Nel mio post n. 1092 del 15 novembre prevedevo tempo pessimo sulla Sardegna. Purtroppo avevo ragione. Un disastro immane: temperatuta a -40 gradi in quota (venti da nord est), a +20 gradi (troppi, per la stagione) sul mare e la tensione si scatena.

Il Governo ha stanziato 20 milioni di euro per i primi interventi. Un cacciabombardiere F35 costa 80 milioni di euro (più altri 160 per il suo funzionamento e la sua manutenzione, secondo calcoli USA).

Ricordo ciò che scrissi qualche post fa: la fotografia del nostro Ministro della Difesa compare sulla prima pagina del depliant con il quale la Lockheed reclamizza la vendita del cacciabombardiere F35.

Ora mi domando: qual è la priorità più urgente, armarsi con una flotta di cacciabombardieri costosissimi e pieni di difetti tecnici, oppure mettere in sicurezza idrogeologica il paese e dare sostegno alle popolazioni danneggiate dal ciclone?

In Italia 6000 Comuni su 8000 sono a rischio idrogeologico.

Voglio sperare … anzi, sono certo che l’intervento del premier Letta sulla Sardegna  sarà diverso da quello di Berlusconi su Lampedusa e su L’Aquila!

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POST 1100 – L’ENEIDE LETTA A TRENTO (CONTINUA)

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Novembre, 2013 @ 3:10 pm

Detto altrimenti: Eneide, libri 7-8-9. Presso la Biblioteca comunale di Trento, sotto la guida della Prof.ssa Maria Lia Guardini.

Mio figlio Edoardo, ex Liceo Prati anche lui come “la Guardini”, ora lavoratore della comunicazione a Bologna, mi dice: “Ma come … hai la Guardini? E’ tremenda, stai attento!”. Mica mi deve interrogare, la ormai l’amica Lia! Lui non la ha avuta, ma la Fama gira, si spande …. Ma poi, … dico io, tremenda perché cerca di farci entrare nel significato letterario e storico delle opere? Ben vengano allora, i professori “tremendi”!

Palinuro, timoniere di Enea. Palinuro, la nave goletta della Marina Militare italiana

Infatti Maria Lia regala un arricchimento, fa rinascere in noi … anzi, fa nascere un piacere che non avevamo provato quando leggevamo i classici da ragazzi. Ma ora vi racconto un po’ del mio. Enea, un “italiano all’estero” nel senso che i fondatori di Troia erano alcuni nostri emigranti. Un emigrato, quindi, che rientra in Italia per fondare Roma. Roma … le sue origini … Ottaviano Augusto aveva bisogno dell’ “albero genealogico” della sua capitale, di celebrare l’origine quasi divina dell’Impero … e Virgilio lo asseconda, ma solo in parte … già, perché a Virgilio piace molto di più la Roma dei tempi antichi (antichi per lui). Infatti ancora nelle Georgiche (o nelle Bucoliche?) scrive che egli compone l’opera a causa degli haud molla iussa, cioè dietro non deboli “suggerimenti” (di Mecenate e di Augusto!)

Tant’è … Virgilio scrive e celebra. E questo suo Enea nei primi sei libri naviga (v. Odissea), nei secondi sei combatte (v. Iliade): forza, Omero!. Le origini di Roma … ma Giovenale avverte: “Forse è meglio non ricercarle … queste origini. Potremmo scoprire che i primi Romani erano solo un gruppo di esattori arroccati nell’Isola Tiberina a riscuotere imposte e dazi dai naviganti italici”. Ed io: “Anche Parigi ha la sua isola come sito della prima fondazione e dogana …”. Però … Roma … a pensarci bene … e se queste fossero le vere sue origini? Si capirebbero molte cose … oggi … o no?

Enea comunque sbarca e combatte. I Latini, un regno, con lui. Gli Italici, bande armate ciascuna con il suo capo (un po’ come gli attuali nostri partiti politici), contro. Alla fine  Roma batte Lazio 3 a zero.

Enea, gli Dei lo vogliono, le crociate, Deus vult, la colonizzazione del sud del mondo, la conquista del West, Got mit uns, la Terra Promessa …. temi ricorrenti nei secoli. Nulla di nuovo sotto il sole degli uomini. Abbiamo copiato da Enea.

Ultimi tre libri, martedì 3 dicembre 2013, ore 10,00, Biblioteca Comunale primo piano. Vi aspettiamo!

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POST 1099 – QUANDO UN MEMBRO DEL GRUPPO E’ FERITO …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Novembre, 2013 @ 8:42 am

Detto altrimenti: … non deve mettere a rischio l’intera cordata

L’ultimo scalatore è morto così, per sfinimento, a pochi metri dai soccorritori, appeso ad una corda troppo corta …

1936: due militari tedeschi, Toni Kurz e Andreas Interstoisser sfidano la parete Nord dell’Eiger, 1800 metri di dislivello difficilissimi, ancora inviolati. Durante la salita, si uniscono ad un’altra cordata. Uno degli alpinisti viene ferito alla testa da un sasso ma nasconde il fatto ai suoi compagni e rallenta la salita del gruppo. Quando i suoi compagni si accorgono che perde sangue, rifiuta di ritirarsi, insiste per far parte del gruppo mettendo a forte rischio tutti i compagni. La scalata si concluderà in tragedia anche per questo motivo.

2013: non voglio giudicare il comportamento del Ministro Cancellieri, ma solo gli effetti che esso determina sulla governabilità del suo ministero e del nostro Paese. Tutti possono continuare a riconoscerle autorità, ma l’autorevolezza uno se la può dare soltanto da se stesso. In questo caso, la perdita di autorevolezza c’è stata e mette a rischio gli sforzi delle cordate che stanno cercando di evitare al paese una tragedia: l’ingovernabilità e  la mancanza della ripresa.

E poi, quanta attenzione, troppa! Quanto tempo, troppo! Quante energie, troppe… riservate a questo problema e sottratte al dramma della disoccupazione, della povertà, della mancanza di un futuro per tanta, troppa povera gente!

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POST 1098 – FORZA … CORTE DEI CONTI! MA FAI SUL SERIO, PERO’ …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 18 Novembre, 2013 @ 3:00 pm

Detto altrimenti: forza … che alla fine capiranno …

Consiglieri regionali dalla spesa facile. Dice: ma che volete che sia … si, vabbè, non avrebbero dovuto rubare soldi pubblici ma poi si tratta solo di mezzo milione, un milione di euro a regione … e con quei denari non si risolve certo il problema dell’Italia …

Eh, no, dico io. Io ragiono in altro modo. A parte la violazione dell’imperativo morale e di legge, io ragioni così: con mezzo milione di euro io posso raddoppiare da 500 a 1000 euro la pensione a 1000 sotto pensionati. Non vi dico poi quanti posti di lavoro potrei creare con un milione di euro moltiplicato per tutte le regioni italiane … Quante sono? Una ventina? Confesso, non lo so … ma tanto l’esame di geografia l’ho già superato …

Il Colonnello Umberto Rapetto

E allora, Corte dei Conti, incrementa il tuo organico, assumi lavoratori “ a progetto”, incrementa la tua task force, batti a tappeto mari e monti: stato, regioni, provincie e comuni. E quando Persone quelle sì veramente Onorevoli – mi riferisco al Colonnello della Finanza Rapetto - (1) scoprono frodi miliardarie, non accettare concordati al 20, al 30 %, ma solo al 99%, cioè con la sola deduzione delle spese postali e di cancelleria delle notifiche successive!

(1) le maiuscole non sono messe a caso …

P.S.: Colonnello Umberto Rapetto, multò per 98 miliardi di Euro le dieci società concessionarie dei videogioci. La Corte dei Conti ridusse a 2,5 miliardi la multa, che poi … fu pagata? Chi lo sa … Nel frattempo il Colonnello fu “promosso” (promoveatur ut amoveatur) ad altro incarico e nel 2012, amareggiato, diede le dimissioni dal Corpo della Guardia di Finanza.

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POST 1097 – VIRTU’ PRIVATE E COMPORTAMENTI PUBBLICI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 18 Novembre, 2013 @ 2:45 pm

Detto altrimenti: comportamento pubblico … in alternativa alla “virtu’ privata”? Quasi un “vizio”!

ASL del Nord, del profondo Nord. Una signora – virtuosa in quanto impegnata a risolvere i problemi di salute della vecchia madre – entra nei locali di una ASL nell’orario d’ufficio regolamentare. Trova il corridoio giusto e la porta giusta, quella con su il cartello che indica che all’interno viene fornito il servizio che lei sta cercando. La porta è chiusa. Nessun avviso del tipo “Bussare e attendere”. La signora attende un poco, poi si fa coraggio, socchiude delicatamente la porta, introduce la testa e timidamente chiede . “E’ permesso?”

L’impiegata c’è. Una sola. Alla scrivania. Sta lavorando. Così almeno pare. Alza lo sguardo, occhi leggermente socchiusi, sorriso manco a parlarne, tarda a proferire parola. Dopo qualche secondo, tanto per far capire che non ci si deve permettere di disturbarla, fa un cenno con la testa che pare significhi “Entri”. La Signora entra. L’impiegata ascolta la sia richiesta. Non parla. Si alza, prende un registro e – finalmente – inizia a rispondere alla suddita.

Già, perché di fronte sé l’impiegata pubblica ritiene di avere una suddita colpevole del delitto di lesa maestà, non una cittadina che ha il diritto di essere servita. Infatti, l’impiegata si interpreta come “amministratore pubblico” in senso soggettivo, cioè “io sono un amministratore pubblico e amministro te, mio pubblico, amministro te che quindi – più o meno – sei un “oggetto amministrato”. Io invece credo che l’impiegata dovrebbe interpretare se stessa come amministratore pubblico in senso oggettivo, cioè “io, cittadino, ho collocato te, amministratore pubblico, in quella posizione affinchè tu gestisca il servizio”. In altre parole, tu sei un “mio” amministratore non perchè fai di me ciò che vuoi, ma tu sei “mio” perché io ti ho nominato, cioè, tu sei stato nominato da me.

Ma vallo a far capire a quella impiegata! E non solo a lei …

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POST 1096 – IL MERCATO DELLE LAUREE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 18 Novembre, 2013 @ 2:15 pm

Detto altrimenti: Vu’ cumprà .. na lauria?

… non sono prezzi da paese civile!

Antonio Albanese al suo Cetto La Qualunque fa dire che “2000 euro per comperare la promozione ad un esame universitario non è un prezzo da paese civile!” E aveva ragione! E in Svizzera ancor peggio! Infatti a Chiasso ti ammettono  afrequentare (vendono) un anno di (cinque, sei) esami per circa 17.000 euro (25.000 se si tratta di medicina). Ma dove andremo a finire, di questo passo?
No … direte voi! Non è possibile! E invece tutto vero e “legale” (si fa per dire). Infatti tu paghi, ti iscrivono a Università dell’UE i cui titoli di laurea sono riconosciuti in Italia, ha l’obbligo di frequenza (in Svizzera) per soli 5 giorni al mese ed è fatta.
Dice … ma … se non hai soldi? Be’ … allora non ti resta che studiare, superare gli esami di ammissione, rientrare nel numero chiuso, etc. etc.. ma “Che volete – prosegue Cetto La Qualunque – dicono che mia figlia non può fare il chirurgo perché non è laureata! Ma se vedeste come sfiletta bene il tonno che io pesco e le porto fresco fresco … una meraviglia!”

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POST 1095 – TRENTO E’ BELLA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 17 Novembre, 2013 @ 7:54 pm

Detto altrimenti: Trento è bella, in ogni stagione

… scorre a 950 metri da Piazza del Duomo
Trento

una foto

di ferro battuto

di fiori

di piccole foglie e colori

di acqua che l’aria d’autunno

respira

di spazio silente

che dona la luce del sole

a limpide gocce

specchio di cielo montano.

Sotto il ponte di Trento Fersina scorre …

 

 

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