CONCERTO ORCHESTRA HAYDN AD ARCO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 26 Agosto, 2023 @ 7:01 am

Gli archi dell’orchestra diretti da STEFANO FERRARIO, violino solista e maestro concertatore. Ieri sera, organizzato da noi dell’Associazione Amici della Musica di Riva del Garda, nel salone del Casinò di Arco. Musiche di

– Luigi Boccherini, (1743-1805) “La musica notturna delle strade di Madrid, op. 30 n. 6
– Joseph Haydn, (1732-1809) Concerto per violino ed archi in sol maggiore, Hob. Vlla:4
– Jean Sibelius, (1865-1957) Romanza per archi in do maggiore, op. 42
– Edvard Grieg, (1843-1907) Suite in sol maggiore, op, 40 “Dai tempi di Holberg”.

Ottima la presentazione dei brani da parte di Stefano Ferrario e la loro esecuzione. Alla fine, un gradito bis. Buona partecipazione di pubblico nonostante la vicina Notte di Fiaba a Riva del Garda. Minore, purtroppo, la partecipazione dei giovani fino ai 30 anni ai quali era stato riservato un biglietto molto, molto scontato!

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SE SI TRATTASSE DI ITALIA SpA …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 25 Agosto, 2023 @ 1:12 pm

Nei confronti dell’attuale governo Meloni mi esprimo come mi impone la mia cultura professionale, ovvero come mi esprimerei da Presidente di una Spa e riscontrassi che l’Amministratore Delegato e l’intero Consiglio di Amministrazione stanno operando come stanno operando, e cioè come segue:

“Al Sig. AD
Ai signori componenti il CDA
c.c.
Ai Signori Azionisti

                        Loro sedi

E’ con profondo rammarico che mi vedo costretto a preannunciare che alla prossima Assemblea dei Signori Azionisti proporrò la vostra sostituzione.

Noto infatti che la vostra azione è indirizzata a singoli interventi parziali, demagogici, senza ritorno economico, non inquadrati in una seria strategia di crescita bensì solo di facciata i quali non tengono alcun conto dell’evoluzione della grave situazione internazionale che investe il mercato di tutti i continenti e delle numerose crisi che stanno colpendo la nostra clientela attuale e potenziale: energetica, inflattiva, climatica, sociale per citare solo alcune delle maggiori e, per quanto ci riguarda in modo particolare, finanziaria.

E quand’anche un vostro intervento sia mirato a mitigare una singola crisi, manca sempre il coordinamento con le altre crisi ed una completa visione ed azione d’insieme.

Una riflessione specifica merita la gestione finanziaria. E’ infatti evidente che tutti gli interventi e le decisioni di codesto CDA generano costi che vanno ad aumentare il già rilevante indebitamento della società, né si vede come codesto Consiglio abbia intenzione di attrarre verso la nostra società l’apporto volontario della ricca finanza privata della clientela italiana ed estera.

Noto inoltre la mancanza di una incisiva strategia di alleanze internazionali che possa inserire la nostra società all’interno di una coalizione più ampia, la quale, attraverso una politica comune, possa avere una significativa voce in capitolo sui mercati internazionali.

La conclusione che ne traggo e che la vostra azione sia mirata ad ottenere dai Signori Azionisti un consenso di voti nel breve termine alla prossima Assemblea e quindi ampi riconoscimenti in denaro, prima che la mancanza di una seria strategia pluriennale abbia procurato alla società danni rilevanti.

Infatti, la manipolazione della comunicazione attuata da codesto Consiglio nei confronti dei Signori Azionisti, ha determinato sino ad oggi una loro distratta e disinformata approvazione del vostro operato. Ciò mi impone di dissociarmi sin d’ora dalla vostra possibile giustificazione populista, di avere voi dato semplicemente esecuzione alla volontà della loro Assemblea, ribaltando sui Signori Azionisti le vostre responsabilità”.

Il Presidente
….. SpA
Riccardo Lucatti (ITALIA VIVA TRENTINO)

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ITALIA VIVA RENEW EUROPE O GOVERNO ATTUALE: VISIONE D’INSIEME O PERCEZIONI SENSORIALI ?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 23 Agosto, 2023 @ 6:26 am

Dall’alto di una scogliera si ha la visione d’insieme del mare e nessuna percezione sensoriale. Man mano che si scende fino ad immergersi nelle onde, progressivamente la visone d’insieme di annulla e cresce al massimo la percezione sensoriale.

La politica dei governi attuali (centrale e provinciale) mi sembra vivere una somma di percezioni sensoriali di singoli interventi, senza “sapere” quindi senza “volere” affrontare la visione d’insieme dei tempi che viviamo, tempi attraversati da tante crisi concomitanti: denatalità, clima, immigrazione, energia, guerre diffuse, finanza, economia, neo regionalizzazione continentale solo per citare alcune fra le crisi maggiori: una policrisi se così possiamo definirla.

Chi avesse la capacità ed il coraggio di confrontarsi con questo insieme di crisi dovrebbe porre al primo posto dei suoi obiettivi la creazione di una UE politica, quale unico soggetto che potrà concorrere al contrasto di questa situazione.

ITALIA VIVA NEW EUROPE si è collocata in cima alla scogliera che sovrasta il mare delle crisi attuali. A cominciare dalle imminenti ELEZIONI PROVINCIALI TRENTINE.

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ITALIA VIVA RENEW EUROPE ALLE IMMINENTI ELEZIONI PROVINCIALI TRENTINE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 22 Agosto, 2023 @ 7:52 am

Le parole sono pietre, scriveva Don Lorenzo Milani ad una professoressa, ed allora soffermiamoci un poco su queste “pietre”.

Il termine “politica” è un aggettivo sostantivato e deriva dal greco politiké texniké, tecnica, professionalità, capacità di governare la polis: in allora la città-stato, oggi lo stato.

Quando le elezioni riguardano il governo del Paese, sono definite elezioni politiche; quando il confronto elettorale riguarda enti pubblici territoriali di minore superfice (regioni, province, comuni), le elezioni sono chiamate amministrative. Se poi riguardano l’UE, si aggiunge una terza categoria, quella delle elezioni europee. A mio avviso questa distinzione serve solo ad individuare l’ambito territoriale dell’elettorato coinvolto nella competizione, perché ogni elezione è al contempo “politica” ed “amministrativa” in quanto chi viene eletto dal livello comunale in su (o dal livello europeo in giù, se preferite) farà al contempo scelte “politiche” e scelte “amministrative”. Sulla base di questo ragionamento le diverse elezioni sono semplicemente europee, statali, regionali, provinciali, comunali.

Ciò premesso, vengo al grande valore che ITALIA VIVA RENEW EUROPE attribuisce alle prossime elezioni “amministrative” della nostra Provincia, la PAT-Provincia Autonoma di Trento, con le quali si potrà rafforzare o indebolire il nostro diritto, la nostra capacità di autogoverno di un territorio autonomo per storia e legge nazionale e internazionale.

Noi di ITALIA VIVA RENEW EUROPE infatti siamo convinti che ogni atto di governo, anche la più semplice decisione “amministrativa” possa anzi debba inquadrarsi all’interno di una visione più ampia, nel caso nostro di uno Stato inserito in una UE politica che possa garantire pieno significato al voto di ogni elettore, sia esso comunale, provinciale, regionale, statale, europeo se non altro perché ognuno di noi è chiamato di volta in volta a tutte queste diverse competizioni.

Da ognuno di noi, ovvero dalla base, va consapevolmente ricostruita la rete culturale delle relazioni e delle alleanze di accoglimento, ascolto e risposte alle istanze di ciascun paese dell’UE per trasformarla da Ente tendenzialmente super amministrativo in Unione Politica capace di autogovernarsi e di avere voce in capitolo nel nuovo contesto intercontinentale che si va delineando. Votando ITALIA VIVA RENEW EUROPE alle imminenti elezioni provinciali trentine si colloca una pietra importante per la costruzione di tutto ciò.

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GOVERNARE PER IDEE?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 15 Agosto, 2023 @ 6:49 pm

“Tasse agli istituti, l’idea è mia”,  riporta la stampa che la PCM Meloni abbia dichiarato. I cannot help myself thinking … non posso fare a meno di pensare a quando ero a capo del settore “finanza Italia” della maggiore Spa finanziaria italiana, una SpA di partecipazioni “mista”, cioè in parte anche operativa, operante nel settore delle comunicazioni e dell’elettronica civile e militare. Erano gli anni ’70 ed avevamo rapporti diretti con i capi di tutte le banche presenti in Italia, italiane ed estere con le quali tutte operavamo.

Era un periodo molto difficile: stretta creditizia e valutaria, forti limiti al commercio con l’estero. Noi operatori del settore abbiamo dovuto farci venire “idee” per potere continuare a supportare le nostre società. Idee frutto di una lunga esperienza, di verifiche con il sistema bancario, finanziario, fiscale ed operativo. Solo dopo, davamo loro attuazione.

Ecco che mi chiedo su quali esperienze, verifiche, confronti e prospettive la Signora PCM Meloni abbia deciso di tassare un settore dell’attività bancaria. Ho letto che taluno pensa che le banche potranno recuperare il maggior costo fiscale gravando le tariffe sui servizi. Io non credo che questo sia giusto né che possa bastare. Piuttosto io temo che le banche  possano aumentare la loro azione in attività finanziarie (il che non sarebbe comunque il loro mestiere, il quale, si sa, consiste nel raccogliere il risparmio ed investirlo presso famiglie ed imprese). Ma ancor di più temo che possano investire nel settore delle criptovalute, che nel breve periodo può dare forti utili ma nel medio termine può anche portare alla perdita dell’intero investimento. Con quel che segue.

Ma sicuramente la Signora PCM avrà valutato e soppesato tutto ciò e sicuramente avrà predisposto per tempo i necessari interventi. Quindi, tranquilli tutti!

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pubblicato da: Riccardo Lucatti - 7 Agosto, 2023 @ 8:39 pm

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DUE DONNE ASSASSINATE IN TRENTINO IN POCHI GIORNI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 7 Agosto, 2023 @ 2:23 pm

La nostra Autonomia speciale può e deve dare alla soluzione del problema la giusta PRIORITA’ e CENTRALITA’ e costituire un modello per lo Stato e per l’UE. E’ un problema politico, sociale, culturale, educativo, legislativo.

La nostra Senatrice XVIII ITALIA VIVA DONATELLA CONZATTI ha fatto finanziare il progetto di rieducazione degli uomini violenti: un importante tassello di un progetto più ampio.Donatella è la nostra coordinatrice regionale e fa parte della Cabina di Regia IV a Roma.

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BALBIDO E RANGO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Luglio, 2023 @ 8:05 am

Due piccoli borghi del Comune di Bleggio Superiore, nelle Giudicarie Esteriori (TN). “Giudicarie” perchè ai tempi dell’impero germanico il territorio era diviso in “giudicati”, così come li troviamo anche in Sardegna. Due frazioncine, dicevo: Balbido e Rango

Balbido, il “paese dipinto” per via dei suoi bei murales e perchè ci celebra la S. Messa DON MARCELLO FARINA, che da metà luglio ne è diventato cittadino avendovi trasferito la residenza da Trento. Trasferimento … trasloco di alcune migliaia di libri, i quali, si sa, pesano molto più di qualsiasi mobile! Ma ciò che pesa ancora di più è il preazioso scrigno di conoscenza, autorevolezza, capacità di ascolto e di comunicazione del quale Marcello ha arricchito questo luogo, trasformandolo in un nuovo “mondo”, cioè letteralmente in un nuovo “insieme di relazioni umane”.

Rango, splendido borgo con case edificate in granito in una zona sedimentaria nella quale il granito era stato trasportato delle glaciazioni dei millenni passati. Famoso anche per i suoi frequentatissimi mercatini di Natale.Marcello è un amico. Quando celebrava la S. Messa nel duomo di Trento, lo riempiva al punto che occorreva andare in chiesa in anticipo per potersi assicurare un posto! Ugualmente, riempie la Chiesetta di S. Giustina a Balbido, eretta dal vescovo di Bressanone, erede della famiglia Crosina, esuli padovani che a Balbido avevano trovato accoglienza (S. Giustina è la prima Santa di Padova, prima del più conosciuto S. Antonio).Dal Vangelo di oggi: seminare e lasciare crescere, dare tempo, non tagliare subito nè la zizzania nè – soprattutto – alcuna persona.Dopo la Messa, abbiamo visitato la sua bella casa storica d’origine. Poi a pranzo al ristorante Il Catenaccio di Rango dalla proprietaria “Nonna Nonna Cappelletti” (assolutamente consigliato!).

I km da Riva sono pochi, ma si entra in un mondo totalmente diverso, sia naturale che spirituale (grazie a Marcello). Tornerò presto a far visita al nostro Don, salendo da Riva in bicicletta: Marcello mi ha invitato a pranzo nella nuova casa. Grazie anche di questo, Marcello!

P.S.: per chi non lo conosce, Don Marcello è stato professore di Storia e Filosofia ai licei e all’Università della Terza Età; è autore di numerosi libri (fra i quali cito quelli relativi alla vita e alle opere di Don Lorenzo Guetti, fondatore della Cooperazione trentina) è uno scrigno prezioso di umanità, sensibilità, cultura, disponibilità e attenzione verso gli Altri, continuo ricercatore della Fede.

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INFOBICIPOST per ciclisti “veri”

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 16 Luglio, 2023 @ 6:33 am

Un mio recente bici-amico, Paolo B., uno che si scoppia 150 km di fila salitone comprese, uno che legge i miei post, probabilmente verrà a fare qualche pedalata dell’Altogarda Trentino.
Vabbè che lui con una bici muscolare (non elettrica) si è fatto in unica tirata Molina di Fiemme- Canazei-Pordoi-Canazei-Sella- Molina e il giorno dopo una tirata fino a casa sua a Sottomarina … ma qui nell’Altogarda potrò mostragli soprattutto le bellezze del luogo.
Per quanto, ci sono poi anche qui “salitine” tipo:
– Arco-Passo Santa Barbara, 12,7 km da 91 m a 1170 m, pendenza media 8,4%, massima 13%;
– Arco- S. Giovanni al Monte, 12,8 km da 891m  a 1050 m, pendenza media circa 8,4%, massima circa 13%;
– Riva del Garda – Lago di Ledro, su ciclabile sterrata, da 70 m e 655 m.
– Riva del Garda, 70 m – Cima Larici 907 m (panorama stupendo sul Garda!).
– Riva del Garda – Ragoli (in auto), indi Ragoli 556 m – Carisolo 801 per circa 30 km di ciclabile, poi ci sono i 17 km della val Genova fino ai 1586 m della malga Bedole.
 
Cito solo quelle che io ho già fatto, ma ve ne sono anche altre, ben più impegnative, di cui molte per mtb, ma per salire c’è un controllo: si richiede al ciclista di avere qualche decina d’anni di memo … e non mi hanno fatto passare!!

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QUARANTA ISTRUZIONI PER LA VITA LAVORATIVA DEI GIOVANI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 14 Luglio, 2023 @ 1:13 pm

(MEMORIE DI UN QUASI OTTUAGENARIO)

1 – Napoleone era solito dire: “Mi vanno bene i generali fortunati, purché lo siano sempre”. Io vi dico: ricercate la creatività più che la fortuna e siate regolarmente creativi, cioè siate sempre un poeta: infatti il termine “poeta” deriva dal verbo greco “poiein” che significa fare, creare. Tuttavia state attenti ad un particolare: l’italiano in genere è molto creativo, ma rende pubblici i suoi progetti troppo presto, progetti che spesso gli vengono rubati da chi li sa realizzare più tempestivamente. In ogni caso la creatività raramente è pagata per quello che vale, e cioè molto. Se avete una buona idea cercate anche di riuscire a “firmarla” come vostra. Infine v’è da dire che le idee vengono a chi è abituato a farsele venire, quindi … allenatevi!

2 – Come reagire di fronte alla mancanza od all’eccesso di creatività, in se stessi e negli altri? Ragazzi, innanzi tutto il malanno più frequente e ben più grave è la mancanza di idee, quindi ben vengano le “troppe” idee! Pensate sempre che senza idee Colombo non avrebbe scoperto l’America, Fleming non avrebbe inventato la penicillina e così via. Dovete solo cercare di distinguere fra intuizioni (ci vogliono anche quelle) ed idee maturate dopo attente analisi (suggerisco di dedicarvi molto a questo secondo genere).

3 – Un padre disse al figlio: “Mettiti una scimmietta su di una spalla e vai in un paese dove non conoscono le scimmie: farai fortuna.” Può essere vero, ma attenzione …una bottiglia è mezza piena e mezza vuota allo stesso tempo! Se volete “fare carriera” dovete anche considerare l’opportunità di eccellere in modo omogeneo all’ambiente che vi ospita: mi spiego, se siete dei bravi manager, ma molto bravi, allora potrete fare carriera in un ambiente moderno e managerialmente organizzato. Ma attenzione a volervi imporre come manager molto professionali in un ambiente un po’ troppo “alla buona”! Lo stesso dicasi per il contrario: se un ambiente è molto bene organizzato, voi non potrete progredire se siete voi ad essere troppo “alla buona”.

4 – Persevera, non ti stancare, non scoraggiarti mai, saresti il primo nemico di te stesso! Abbi invece fiducia nei risultati dell’allenamento e della perseveranza: nello sport, nel lavoro, nella vita.

5 – Abbi fede in una logica superiore, immanente nelle cose, che funziona “nonostante” l’intervento dell’uomo.

6 – Quanto ai principi, sii fedele ai tuoi, non avere paura di viverli e diffida di chi ti fa lezione pretendendo di farti applicare i suoi: si chiama “teoria del campo da tennis”. Ovvero, ognuno giochi come crede la pallina nella sua metà campo e non ascolti i suggerimenti dell’avversario sul come giocarla!

7 – Ricorda che spesso la morale comune condanna chi denuncia le violazioni della morale comune molto di più di chi viola la morale comune. Comunque, su con il morale…

8 – Sii coerente.

9 -Sii semplice nella comunicazione verbale e scritta, ed usa il lessico più comprensibile in assoluto: soprattutto ricorda che l’impresenziazione di uno sportello ferroviario vuol dire solo che l’impiegato è momentaneamente assente, non che è veramente mal vestito e con la barba lunga e quindi “non presentabile”! Che la conversione dei mezzi operativi significa solo che ci sono autocarri in manovra, non che metà degli operai dell’autostrada si è convertita al cristianesimo. Che la convergenza complanare è solo un incrocio con uno svincolo stradale, non l’incrocio delle rotte di due aeroplani. E state attenti a non obliterare a casa il documento di viaggio, perché in realtà il biglietto del tram dovete timbrarlo sul tram stesso, e non dimenticarlo a casa!

10 – Abbi carattere anche se poi ti diranno che hai un cattivo carattere.

11 – Sii estremamente specifico, evita le occasioni di coinvolgimento in situazioni generiche, non chiare: rimetterle sui binari ti attirerebbe l’accusa di essere pedante o di avere un caratteraccio.

12 – Cerca di porti in grado di produrre risultati, di sapere fare bene il tuo mestiere.

13 – Cerca di riuscire a firmare il tuo lavoro.

14 – Non farti escludere, proprio perché sai fare il tuo lavoro e vuoi firmare quello che hai fatto.

15 – Attento ai sistemi assistiti: a gestire l’ordinaria amministrazione o a dividere la ricchezza sono capaci tutti. La professionalità serve solo se c’è necessità e volontà di produrre ricchezza.

16 – Attento ai sistemi eccessivamente politicizzati: per la divisione del potere non serve la professionalità che ti invito comunque a conseguire.

17 – Diffida delle novità in quanto tali, se non motivate da effettive nuove necessità di miglioramento.

18 – Ricerca sempre la motivazione che spinge ognuno ad agire (il famoso “cui prodest”, “cui bono”, a chi giova). Cioè: troppo spesso la gente cerca di capire le conseguenze di un fatto e dimentica di analizzare le ragioni che lo hanno determinato.

19 – Chiarisci a te stesso i tuoi obiettivi e finalizza onestamente ogni tua azione agli stessi.

20 – Se devi competere e sai nuotare bene, non accettare di misurarti nello sci alpino.

21 – Se ti accorgi che stanno per far votare una mozione contro la tua idea, chiedi una sospensione, esci dalla stanza, fai la pipì, lavati le mani e, rientrando, sii tu a proporla. Vincerai anche quella volta.- Se altri realizzano come propria la tua idea e tu cerchi di riappropriartene, allora tu saresti anche un bravo manager, ma hai un tale cattivo carattere …

 22 – Se vuoi difendere al meglio una tua idea, cerca di inquadrarla in un progetto completo ed articolato al fine di fare emergere la sua portata strategica. Se la controparte accetta di misurarsi sullo stesso terreno, allora vuol dire che stai operando in un ambiente moderno e professionale. Se ti dicono “Tutte chiacchere, quello che conta è il particolare di dettaglio del quale stiamo discutendo” … allora, se puoi, cercati altri compagni di viaggio.

 23 – Quando gestisci un piano, ricordati che talvolta le sue fasi sono, nell’ordine: entusiasmo, perplessità, ripresa di contatto con la realtà, ricerca del colpevole, punizione dell’innocente, lode ad estranei.

 24 – Se ti consigliano come agire “nel tuo interesse”, applica la mia sopracitata teoria del campo da tennis (v. prima, al n. 6): ringrazia, ma che ognuno torni nella sua metà campo e giochi come crede, lasciando a te la scelta di come battere la palla o di come rispondere alla battuta altrui.

25  – Non ti fidare di chi, con aria assorta e quasi sognante, magari accarezzandosi il mento e volgendo lo sguardo al cielo, si “lascia scappare” importanti riflessioni o ipotesi di soluzione relative ad un problema che ti riguarda o nel quale sei coinvolto, tipo:”Sto pensando se non sarebbe meglio…”. Infatti, se fossero riflessioni vere, se le terrebbe per sé. E invece, il più delle volte quelle riflessioni sono fatte ad arte per indurti a far tue le sue idee. Sono subdoli messaggi pubblicitari, promozionali, al limite della “pubblicità subliminale occulta”.

26  – Guardati anche da chi non parla mai e semplicemente ascolta, per due motivi: o è veramente molto intelligente ed astuto; oppure è stupido e quindi ugualmente “pericoloso”. Sappi infatti che nessuno assomiglia di più ad una persona intelligente di uno stupido che tace.

27 – Cerca di perseguire sempre contemporaneamente più soluzioni per lo stesso problema, ognuna come se fosse l’unica percorribile.

28 – Quando operi all’interno di una SpA, opera come se tu ne fossi il proprietario: con lo stesso amore e con la stessa attenzione.

 29 – Di ogni tuo intervento, fanne un fatto seriale: cioè che ogni tuo intervento non sia un fatto isolato, ma l’occasione per organizzare la gestione dell’intera gamma di quel tipo di problema.

30 – Persegui, nell’ordine, l’efficienza (il rispetto delle regole) e l’efficacia (il raggiungimento dei risultati). Dante scriveva: “Scienza non fa, sanza lo ritener aver inteso”, non è apprendimento se non ricordi ciò che hai capito, cioè, non è lavoro se le tue azioni non producono risultati.

31 – Ricordati che i sofisti (non i surfisti, quelli sono un’altra cosa!) dimostravano una tesi ed il suo contrario: non erano in contraddizione con loro stessi, ma si esercitavano a porsi dal punto di vista “degli altri”. Infatti una bottiglia può essere allo stesso tempo “mezza piena” e “mezza vuota”, e tu, nel constatarlo, non ti devi sentire minimamente disorientato.

32 – Ricorda che ogni contrapposizione dialettica ha sempre tre soluzioni: la tua, quella del tuo avversario e quella giusta.

33 – Non rinunciare mai al lato umoristico della vita.

34 – Se non sai il latino e vuoi usarlo nelle citazioni, attento agli accenti. “Dìvide et ìmpera” non si pronuncia “divìde et impèra”! Inoltre ricorda che “sine qua non” non vuol dire “siamo qua noi”; cum grano salis, non vuol dire “quando cresce il grano”; ed “in medio stat virtus” non equivale a “in Mediaset virus”. In ogni caso ti suggerisco il libro di De Mauri, “5000 Proverbi e motti latini” Edizioni Hoepli, Milano.

35 – Se hai messo a fuoco un problema e ne proponi la soluzione e i tuoi interlocutori la approvano ufficialmente, allora hai fatto carriera. Se la discutono e la bocciano, sei sulla buona strada. Se la ignorano o ti dicono che non hanno avuto il tempo di leggerla, vuol dire che stai per diventare un loro pericoloso concorrente. In questo caso, c’è chi dice che per far carriera devi far finta di non accorgerti di nulla. Altri, fra i quali io stesso, ti dicono: insisti cortesemente ma con fermezza perché la tua proposta sia verbalizzata con estrema precisione e discussa.

36 – Temi, evita e combatti la trasversalità. Talvolta infatti ti potrà capitare di notare che alcuni potenti non siano contenti nemmeno se tu dai loro ragione. La verità è che spesso le motivazioni vere che li spingono ad agire sono diverse da quelle ufficiali. Ciò può accadere perché purtroppo esiste un sistema a rete nascosta, trasversale appunto, che prescinde dagli schieramenti ufficiali dei partiti, delle correnti di pensiero, della concezione della morale comune, delle strategie aziendali ed è invece fondato soprattutto su di un sistema di interessi e di potere, ed in parte minore anche su di un sistema di comodi equilibri (quaeta non movère). Come e cosa fare in questi casi? Non è facile a dirsi. Occorre comunque darsi una calmata, smettere di agitarsi, di proporre e di proporsi, di assumere posizioni ferme, non perché si voglia o debba rinunciare a se stessi, ma perché prima occorre capire quali sono i reali intendimenti e le singole vere ed intime motivazioni di ciascun interessato, al fine di valutarne le possibili reazioni.

37 – “Guardati dalle masse osannanti, dalle unanimità, dalle idee uniche totalizzanti, se non altro perchè entro i grandi numeri più facilmente può nascondersi il male” (firmato: Premio Nobel Josif Broskij, “Il canto del pendolo”, Adelphi).

38 – Chiedere aiuto e ricevere consigli? No buono….

39 – Se contraddici pubblicamente un potente ed hai torto, ti può perdonare. Se hai ragione, no.

40 – …? … eppure erano quaranta, ve lo giuro, si vede che uno me lo sono perso per strada … vedo se lo ritrovo e poi vi dico!

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