NATALE: SE SIAMO PIU’ BUONI SMETTIAMOLA DI DIRE CHE “ANCHE RIDUCENDO CERTI COSTI DELLA POLITICA, MICA SI RISOLVE LA SITUAZIONE …” – 22 –

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 23 Dicembre, 2013 @ 9:37 am

Detto altrimenti; rileggete il post n. 1216 del 20 dicembre scorso: €10,000= €so 1,00 – €so,- si legge “eso”, plurale “esi”)la nuova moneta)

L’Uomo, la Persona, ogni Uomo, ogni Persona. Ogni Persona vale più di ogni altra ricchezza (materiale). Per i credenti: “Quando avrete fatti del bene anche ad uno solo dei miei figli, è come se l’aveste fatto a me …”. Per i laici e/o atei e quindi anche per i credenti ho una proposta: smettiamola di accettare che ci si dica “Si, vabbè … gli affitti d’oro degli uffici dei parlamentari … i loro superstipendi … ma che volete? Anche se si eliminano questi costi mica si risolve la questione …”.

Eh no, amici, il mare è riempito da tante piccole gocce d’acqua. Cominciamo a ragionare diversamente. Come? Eccovi un esempio:

Spostando gli “uffici politici” da un palazzo che costa un milione di euro l’anno fra affitto e spese ad un nuovo edificio che costa la metà …. i 500.000 euro risparmiati a quanti €so (esi) corrispondono? Cioè, a quanti esodati/operai disoccupati/pensionati al sub minimo posso corrispondere ogni anno una pensione/stipendio da €so 1,00 (cioè equivalente ad €10.000) all’anno?

In altre parole. Io, politico, a quante persone devo rifiutare la corresponsione di una rendita di €so 1,00 all’anno per potere continuare a concedermi il privilegio (medievale) dei miei costosissimi uffici?

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E’ NATALE … SIAMO TUTTI PIU’ BUONI …. E TU CI VUOI TOGLIERE L’ART. 18? (-21 -)

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 23 Dicembre, 2013 @ 9:16 am

Detto altrimenti: “Art. 18” in uscita? In entrata? Anche per il settore pubblico? (post 1223)

La difesa di chi il lavoro lo ha: art. 18. Ma forse preminente la difesa di chi il lavoro non lo ha!  Io dedicherei le maggiori energie alla creazione di posti di lavoro, prima che alla difesa a tutti i costi del mantenimento dell’occupazione in capo alla singola persona (immeritevole) di un posto di lavoro che può essere subito dopo rioccupato da altra persona (meritevole).

Dipendenti pubblici comunque illicenziabili? Dice … ma loro hanno vinto un concorso … Replico. un concorso pe r “entrare” non per “essere tutelati dalla illicenziabilità”.ù

Dice … ma tu, amico blogger, a quale ideologia ti rifai? Al comunismo o al liberismo? Rispondo: ad una ideologia nuova: l’ideologia mista, moderna, “intelligente” nel nenso che “capisce” la nuova realtà”.

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NATALE A GENOVA – 20 –

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 22 Dicembre, 2013 @ 4:31 pm

Detto altrimenti: il Natale … anni ’50, ero ragazzino a Genova (post 1222)

Genova, Piazza De Ferrari, un capolinea del 43. L’altro era nella collina di Albaro, a Villa Raggio, di fronte al Liceo Musicale Paganini

Dall’unica stanza riscaldata, la cucina,  illuminata da un’unica lampadina, riempita dal suono di una vecchia radio a valvole collocata in alto, sul piccolo cornicione della cappa del camino … da quel caldo al freddo della tramontana bagnata dallo “stravento”,   sul tram   per scendere a vedere le luci natalizie del centro città. Dalla collina d’Albaro, tram n. 43, numero nero su fondo azzurro, piattaforme anteriori e posteriori “aperte”, vettura centrale con due sole panche lunghe, contrapposte … posizionate verso l’interno, spalle al finestrini … , “43” che per salire sulla collina seguiva rigorosamente  il tracciato originario della Via Aurelia, noi ragazzini rigorosamente in piedi, pigiati fra cappotti altrui … preferibilmente nelle due piattaforme.

Natale a Genova, anni ’50

Pensavi ad un mondo inventato
ed alto volava il pensiero
che prima era tuo.
Il corpo restava seduto
davanti ad un libro di scuola
e dentro di te
esplodeva la gioia
per quella tua fuga segreta.
Ricordi? Ti vedi?
La penna tormenti coi denti
di legno e l’inchiostro ti sporca le dita.

Genova la nuit

La guardi segnare con tratti azzurrini
la coltre di neve
del bianco quaderno.
Raccolto nel caldo d’un’unica stanza
da un cielo segnato dai graffi
dell’ombra nascente
da piccola luce sospesa ad un filo ritorto
amica discende la voce
del vecchio apparecchio sonoro.
Conservi da giorni
la carta stagnola del cioccolatino
e credi che possa brillare
da sola
nel buio che attende silente l’evento
appena al di fuori dell’uscio
di questa cucina.
Ti vesti, vai fuori.
C’è buio in inverno, fa freddo.
Tu, speri che piova.
Ti piace che lavi le strade, i palazzi
che spazzi la costa
quell’acqua che il vento impetuoso
solleva ancor prima
che baci la terra.

Neve nel porticciolo di Boccadasse (Bucca d’ase, bocca d’asino) a Genova

Ti piace vedervi riflesse
i fari e la luce stradale
di questo tuo antico
prezioso Natale.
Il tram è stracolmo:
tu resti schiacciato ad un vetro
e soffi il calore del corpo
sui molti colori dei neon
che adornan fuggenti il tuo finestrino.
E dalle sbandate
dal peso che ondeggia del corpo,
del tram che ora scende ora sale
conosci l’intero percorso.
E’ tua la città che ti parla
e suo il ricordo che scrivi

del tuo antico, amico Natale.

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NATALE DALL’INDIA – 19 –

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 22 Dicembre, 2013 @ 2:49 pm

Detto altrimenti: una bimba … dall’India … adottata … il suo primo Natale in Italia …

Dall’India

Granello di riso
scagliato dal monsone
insieme a milioni di piccoli steli
nelle paludi dell’umanità
un raggio di sole ti ha colto
dalla solitudine affollata di vuoto
e ti ha deposto in un nido.

Nutrito d’amore
tu nutri d’amore i ricordi
ed alzi lo sguardo ad un cielo
che specchia la terra lontana.

E lontana una madre
ti pensa
e prega
piangendo la gioia
per te.

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NATALE DI GATTI – 18 –

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 22 Dicembre, 2013 @ 12:01 pm

Detto altrimenti: dopo il post del 19 scorso “Natale di cani” … (post 1220)

(foto Corsera)

Da giorno si sentiva un miagolio straziante. Finalmente a udire quei lamenti è la persona giusta: una donna, medico. Si ferma, ascolta attentamente, scopre la direzione dalla quale provengono i lamenti. E’ il cornicione di un edifico. La donna sale, si affaccia: una gatta con alcuni gattini appena partoriti. La donna si sporge, accarezza la gatta, porta lei e i suoi piccoli in un posto più sicuro e riparato. Nel far ciò rimedia un piccolo graffio, involontario. La donna esamina la puerpera: ha ancora un micio in pancia. La donna libera mamma gatta del feto: l’ultimo gattino era morto. La Mamma gatta, “battezzata” Agata, si rimette, allatta i suoi piccoli. Tutto è bene quel che finisce bene.

Quasi. Infatti la donna il 7 febbraio sarà processata. Infatti lei è il Tenente medico Barbara Balanzoni, ufficiale medico in Kossovo, la quale “in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, disobbediva all’ordine scritto datato 6 maggio 2012, a firma del comandante della base, riguardante il divieto di avvicinare o farsi avvicinare da animali selvatici, randagi o incustoditi, venendo così morsicata …”

Natale: speriamo che la Notte (di Natale) porti consiglio!

(Notizia Corsera 22.12.2013, pag. 25, a firma Andrea Pasqualetto)

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S&P FA IL SUO REGALO DI NATALE A … – 17 –

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 22 Dicembre, 2013 @ 8:45 am

Detto altrimenti: … agli USA a danno dell’UE (post 1219)

S&P, Standard & Poor’s, una delle maggiori Agenzie di rating USA, dice che gli USA vanno bene e declassa l’UE. Un mese fa gli USA non avevano più dollari per fornire servizi e pagare stipendi. Poi, dopo solo un mese, crescono a ritmi elevati e sono “promossi” da una delle loro Agenzie di Rating, la quale, dopo avere elogiato le banche USA che subito dopo avrebbero fatto quasi fallire il sistema finanziario occidentale, ora si fa carico di declassare l’UE.

A quando la creazione di ERA – European Rating Agency per valutare e classare le Agenzie di Rating USA? A quando gli Stati Uniti d’Europa?

Traduco: promozione degli USA da parte di S&P = maggiore fiducia degli investitori = maggiori investimenti = maggior lavoro, reddito, consumo = migliore qualità della vita. Declassamento dell’UE da parte di S&P = tutto il contrario.

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NATALE: REGALO VOLENTIERI UN’IDEA PER L’ALTOGARDA TRENTINO – 16 –

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 22 Dicembre, 2013 @ 8:17 am

Detto altrimenti: il vento delle idee può gonfiare la vela dello sviluppo (post 1218)

Prada rientra in Italia. E perchè non attraverso l’Altogarda Trentino? Lo sport, il turismo, la vacanza “della vela”… l’Altogarda Trentino è una delle capitali mondiali della vela. Tuttavia se molto è stato fatto, molto ancora si può fare. Infatti il “prestigio velico” dell’Area è dovuto soprattutto all’iniziativa ed all’azione dei circoli velici delle tre piccole “Repubbliche marinare” della sponda trentina del lago: Nago Torbole, Arco e soprattutto Riva del Garda (Circolo Vela Torbole, Circolo Vela Arco, Fraglia Vela Riva). In una dimensione tutto sommato ancora troppo locale, se non altro quanto alle ulteriori risorse finanziare disponibili per l’ulteriore crescita del settore, nel quale, come in ogni altro ambito , non basta “fare bene”: occorre “fare il massimo”!

Natale, si può fare di più … infatti manca un Main Sponsor dell’area, così come a suo tempo gli Agnelli lo furono per il Colle del Sestriere. Un Main Sponsor che, a fronte della concessione di una visibilità preminente del proprio marchio, cofinanzi insieme ai Comuni e soprattuto alla Provincia una diversa proiezione internazionale della vela trentina, attraverso iniziative di portata internazionale, quali, ad esempio, il cofinanziamento del nuovo “Film Festival Internazionale della navigazione a vela” (sarebbe un unicum al mondo!) e la creazione di una Scuola di Vela Internazionale, a metà fra la italiana Caprera e i Glenans francesi, dal possibile nome “Trentanodi, Scuola Superiore di Perfezionamento Velico Classe Crociera”. E questo Main Sponsor potrebbe essere PRADA. Perché no? Chi va a proporglielo?

Oggi, 22 dicembre, brindisi augurale in Fraglia Vela Riva. Il Presidente Mauro Stanga annuncia il piano regate nazionali ed internazionali del 2014: se 114 giorni di regate (oltre ai giorni prima e dopo le stesse) vi sembran pochi …

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1984: ORWELL? NO, PIUTTOSTO … NATALE IN CASA … DE CRESCENZO – 15 –

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 22 Dicembre, 2013 @ 7:04 am

Detto altrimenti: un meraviglioso regalo di Natale (post 1217)

Ricordate un (bellissimo) film che ormai possiamo definire “vecchio”, del 1984: “Così parlò Bellavista” con il favoloso Luciano De Crescenzo? Il fidanzato della figlia, disoccupato, stanco di presentare inutilmente decine di curriculum vitae, stanco di partecipare inutilmente a decine di colloqui di lavoro e di concorsi, alla fidanzata che lo sollecitava a continuare a cercare lavoro dice: “Conoscono il mio indirizzo: chi mi vuole avanzi domanda in carta da bollo ed io la esaminerò …”. Una battuta. Comica? No … tragica! Già nel 1984 a Napoli … altro che Orwell … questa è realtà, purtroppo, triste realtà, oggi ancora di più che nel 1984 … e non solo a Napoli!

Napoli. Amici napoletani, conosciuti durante il mio “periodo monzese” e residenti a Roma, ogni anno “salgono” a Trento per fare acquisti al nostro mercatino di Natale e per “saggiare” la prima neve. Ogni anno ci incontriamo. L’altro giorno l’amico mi ha detto (non è il titolo di un libro di Tiziano Terzani) … che suo figlio, bilaureato con 110 e lode, dopo anni di stages a 700 euro al mese, dopo anni di partita IVA e di “tempo determinato” – sempre presso la stessa azienda! – finalmente, alla tenera età di 33 anni ha ottenuto un contratto di lavoro a tempo indeterminato! Il ragazzo è felice. Ragazzo? Una volta a quell’età si era uomini … oggi li chiamiamo ragazzi, anche perché poi, quando arrivano ad avere 47 anni e sono Presidenti del Consiglio dei Ministri, li chiamiamo ancora “giovani risorse della politica”, laddove in Austria e Danimarca esistono ministri ventottenni! … Ma torniamo a noi. Si diceva? Ah sì … il mio amico mi dice che il suo ragazzo si reputa fortunatissimo, stante la altissima percentuale di disoccupazione giovanile (il 40% sino ai 35 anni di età … e ci risiamo con la perenne età “primavera di bellezza”). Padre e figlio sono riconoscenti e grati a quella società per il grande regalo di Natale che ha fatto loro. A mia volta mi sono congratulato per quello che io reputo piuttosto un “doveroso riconoscimento”, più che un “regalo”. Ma vabbè … fa istess

Tuttavia, arrivato a casa, ho fatto una riflessione e mi sono detto che con “periodi di prova” lunghi anni ed anni, questi nostri ragazzi rischiano di restare sempre “apprendisti stregoni” senza che sia data loro la possibilità di conoscere la “formula magica della vita”, formula che per molti di loro resta purtroppo sconosciuta, inarrivabile …

Perché scrivo questo post? Perchè auguro a tutti i “colleghi” di quel ragazzo di ricevere lo stesso Regalo di Natale! Anche perché, se ciò non avvenisse, l’Italia si perderebbe una generazione. Chi può se ne va all’estero. Chi non può … cerca e ricerca … inutilmente. Molti poi sono anche stanchi di cercare … come il futuro genero di Luciano De Crescenzo nel film del 1984 …

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UNA PROPOSTA PER IL NATALE: DALL’EURO ALL’ESO – 14 –

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 20 Dicembre, 2013 @ 12:16 pm

Detto altrimenti: “uscire” (dell’Euro) per “entrare”… (dove?) (post 1216)

Approfonditi e qualificati studi dimostrano che l’uscita dall’Euro per l’Italia sarebbe una tragedia. Li condiviso ma ve li risparmio. Ma … “uscire” dall’Euro … per “entrare” dove? Nella vecchia lira?

Ma no … non nella lira … semmai, per entrare in una nuova moneta. Ora mi spiego. Gli accordi di Bretton Woods (1944) stabilirono fra l’altro la parità del dollaro USA rispetto all’oro: 35 dollari Usa per un’oncia d’oro (parità poi disdettata nel 1970).
E noi? Noi, qualche anno dopo, potremmo stabilire una nuova parità, ad esempio €10.000,00 per un Eso. Un Eso sarebbe quindi la nuova moneta, e cioè la quantità di denaro necessaria per pagare una annualità di pensione minima o di stipendio minimo di €10.000,00.

Ma sì … 40 … possono bastare …

Fatto ciò, potremmo dire che a quel top manager bancario è stata data una buonuscita (di  €40.000.000!) di Eso4.000,00 cioè pari allo stipendio annuale di 4.000 di operai o, se volete, ad una pensione annuale a 4.000  pensionati/esodati. Farebbe un po’ “senso” … non vi pare?

Ugualmente, provate voi a tradurre in Eso i milardi di Euro stanziati per i cacciabombardieri  F35 …

Valletta, il capo storico della Fiat, percepiva uno stipendio 20 volte superiore a quello di un suo operaio. L’attuale “capo” della Fiat mi pare che viaggi su 450 volte. E se mi sbaglio, mi corigerete!

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NATALE VERITA’: RICCHI E POVERI – 13 –

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 20 Dicembre, 2013 @ 11:26 am

Detto altrimenti: ecco un bel regalo di Natale, una VERITA’ triste, sempre meglio però di una bugia o di un silenzio (post 1215)

la Repubblica 20 dicembre 2013. A parte le altre notizie, faccio un raffronto fra il numero di pagine dedicate a ciascuno dei seguenti argomenti:
– Protesta dei Sindaci sul finanziamento dei Comuni, 3 pagine
– Fughe dal carcere, 6 pagine
Disuguaglianze sociali, 1 pagina (articolo a firma di Maurizio Ricci)

E’ chiaro cosa maggiormente “fa notizia”. Ed invece io mi soffermo su quell’unica pagina, la pagina 4 del quotidiano la quale ci fa un bel regalo di VERITA’, anche se amara:

Paolo Acciari e Sauro Mocetti – “Una mappa della disuguaglianza del reddito in Italia”, pubblicato da Banca d’Italia (non da circoli sovversivi dell’estrema sinistra o destra!):

1988: 4 milioni di persone (il primo 10% dei top ricchi) detengono il 26,00% del reddito totale.
Negli anni 1993, 2003, 2007, 2009, la percentuale del reddito detenuto da quelle stesse persone è variata come segue: 30,00%; 33,00%; 34, 12%; 33,87%, cioè quelle persone hanno migliorato il loro status economico iniziale del +30%!
(i dati non tengono conto dell’eventuale  evasione fiscale)

I 40.000 soggetti percettori di un reddito superiore ad €250.000 hanno detenuto, negli stessi anni, le seguenti percentuali di reddito complessivo: 1,50% – 2,00% – 3,00%, cioè quelle persone hanno raddoppiato il loro status economico iniziale!

Ovviamente, a saldo, tutti gli altri assai ben più numerosi cittadini hanno ovviamente peggiorato il proprio status economico iniziale.

La maggiore concentrazione geografica dei redditi elevati si ha in Trentino Alto Adige, in Lazio-Campania e nelle Regioni del sud.

La iniqua forbice al sud è maggiore rispetto al nord. 

Quo usque tandem … fino a che punto si consentirà l’allargamento di una forbice che sta trasformando l’Italia in un paese del Centro Sud America, con pochi ricchissimi e moltissimi poveri?

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