BUROCRAZIA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Febbraio, 2014 @ 9:37 am

Detto altrimenti: mi sono promesso di non lasciarne passare nemmeno una … (post 1374)

Concerto. A Riva del Garda. Organizzato da una Associazione privata senza fine di lucro. Organizzatori tutti volontari. Scende dalle due città capoluogo di provincia una parte dell’organico dell’orchestra regionale. Nei giorni prima da Riva abbiamo dovuto andare a Trento per ritirare i biglietti presso l’Ufficio Coordinamento Teatrale. Andata e ritorno, circa 100 km.. In totale oltre due ore. Dopo il Concerto abbiamo dovuto andare a Trento per riconsegnare (“Tassativamente entro cinque giorni dal concerto, mi raccomando!”) i biglietti non utilizzati all’Ufficio Coordinamento Teatrale. Andata e ritorno, circa (altri) 100 km. In totale (altre) due ore. Somma incassata dalla vendita dei biglietti: €163,00.

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INDIANI, NON FATE GLI INDIANI …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Febbraio, 2014 @ 9:01 am

Detto altrimenti: certo che coerenti siete coerenti …! (post 1373)

Indiani, quanta strada avete fatto dai tempi dei thugs e della sanguinaria dea Kalì di Emilio Salgari!  Certo che fate bene ad essere rigorosi con i nostri due Marò … certo, due morti sono un fatto grave. Mi immagino cosa starete facendo per le centinaia di stupri e femminicidi giornalieri che avete in casa vostra … sarete rigorosissimi di certo …

Comunque mi permetto di suggerirvi la  “procedura Marò”, da me elaborata sulla base della vostra base di partenza:

1) Pena di morte per pirateria … (vostra base di partenza)
2) … pirateria ma non pena di morte …
3) … non pena di morte,  e  per altro reato…
4) … altro reato? Cinque anni …
5)… cinque anni? Due già scontati …
6) … due già scontati? Tre condonati per il risarcimento danni pagato …
7)…  risarcimento danni pagato? I nostri tornano a casa.

Mi auguro che l’accettiate: si chiama  C&CS.- Capra & Cavoli Solution.

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CH1 – CH2 – CH3 – CH4

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Febbraio, 2014 @ 8:46 am

Detto altrimenti: non sono formule di chimica organica, no … si tratta della Svizzera (post 1372)

CH1 : denaro contro le vite degli ebrei? Gestisco io!
CH 2 : evasori fiscali? Gestisco io!
CH 3 : bordelli legali e amorali? Gestisco io!
CH 4 : Unione Europea? Gestisco io! (vi esporto i miei “prodotti” ma non “importo” i vostri lavoratori).

Ma … niente paura! Il mio cioccolato è ottimo e i miei orologi precisissimi! – Ah … be’ … a saverle le robe … (dialetto trentino: a saperle, le cose …)

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LA DIFESA DEL TERRITORIO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Febbraio, 2014 @ 7:01 am

Detto altrimenti: cosa richiamano alla mente queste parole? (post 1371)

Dite la verità la prima cosa, ovvero: 1) la difesa contro gli attacchi di eserciti stranieri oppure 2)  la difesa contro alluvioni, frane, smottamenti ed eventi sismici? A secondo della risposta che vi date, votate a favore di una delle due seguenti opzioni:

1) Opzione uno: approvare l’acquisto da parte del Ministero della Difesa dei cacciabombardieri F35 o di altri aerei (finalmente!) migliori.

2) Opzione due: esigere che il Ministero della Difesa di destini le risorse di cui sopra alla difesa del territorio dalle calamità idrogeologiche e sismiche.

Fra tutti coloro che avranno partecipato al sondaggio sarà sorteggiata la comunicazione di un dato: il numero del telefono cellulare del Signor Ministro della Difesa, la cui immagine compare quale testimonial dei depliant della Lockeed per la vendita nel mondo degli F 35, sottotitolata da un afrase attribuita al Ministro. “”To love peace you must arm peace. F35 does that”. Tradotto: “Per amare la pace devi armare la pace. Gli F 35 fanno appunto questo”. Praticamente il nostro “si vis pacem para bellum”. Il Ministro dice: ” A mia insaputa” (ed ecccone un altro!).

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IL FESTIVAL DI SANREMO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Febbraio, 2014 @ 6:59 am

Detto altrimenti: va bene tutto …. ma però …. (post 1370)

Lo so, lo so che “ma però” non si dice …. ma però almeno così richiamo la vostra attenzione!

Ieri ho acceso la TV, così, a caso. Intercetto un’intervista alla moglie di un notissimo personaggio televisivo scomparso da poco, di nome Mike B. (ometto il cognome per ragioni di privacy). La Signora affermava: “Il Festival è atteso da tutta l’Italia, riunisce tutta l’Italia …”

Ecco, io credo che tutta l’Italia sia in attesa di ben altro che non del Festival di Sanremo. Queste affermazioni così superficiali, banali e assolutamente fuori luogo hanno richiamato alla mia memoria le parole di una canzonetta degli anni ’50:

“La vita è bella – te la devi goder – se non hai nulla – non hai pure i pensier  – al chiar di luna – si può sempre sognar – e se amaro è il destino – un bicchiere di vino – fa tutto scordar”

Ma vi pare possibile che si ritorni a quella “filosofia”? Festival di Sanremo … per questo evento sono sicuramente in spasmodica attesa gli esodati, i disoccupati, i giovani senza futuro, chi non ha i soldi per pagarsi il mutuo, le medicine, chi è sfrattato, etc….

E Fazio! Io sono un “fazioso” nel senso che lo ammiro e lo stimo. Ma non mi venga a dire che il suo super stipendio si giustifica perché “è coperto dai ricavi della pubblicità”. No, Fabio, il tuo stipendio dovrebbe essere a livelli molto più “umani” ed in linea con i livelli di crisi del paese. E quello che “avanza” dagli introiti pubblicitari dovrebbe essere di competenza dell’Azienda che ti offre la possibilità di esprimere il tuo talento. Si, perché con il tuo sistema, di gradino in gradino, se non altro andremmo a giustificare anche buonuscite di 40 milioni di euro, o stipendi tripli rispetto alle medie USA ed europee…

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LE LIBERALIZZAZIONI “INTELLIGENTI”

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 9 Febbraio, 2014 @ 8:22 am

Detto altrimenti: “intelligenti”? No, piuttosto direi “furbette” … (post 1369 – 119/2014)

Contratti telefonici. Te ne propongono almeno due o tre alla settimana. Ognuno diverso dall’altro. Sono troppo diversi. Non sono confrontabili. La tua scelta non è un atto ragionato, ma casuale … la tua non è una libera scelta, libera, liberalizzazioni … di queste, si sta parlando. Ma non basta, ci sono le zavorre: costo di entrata, costo di uscita, appesantimenti che tendono a non lasciarti la liberta scelta. O a fartela pagare.

Il noleggio degli apparecchi telefonici, tu te li dimentichi ma poi … poi li paghi dieci volte, dieci volte il loro prezzo d’acquisto, paghi troppo apparecchi che funzionano ma che sono modelli superati, che le compagnie telefoniche mai e poi mai vorrebbero farsi carico di dovere ritirare, immagazzinare, gestire, distruggere, smaltire. In realtà dovremmo essere noi ad essere pagati, quali magazzinieri delle loro merci!

Quasi lo stesso si può dire delle polizze di assicurazione RCA. Solo che qui la rete ci ha aiutato, nel senso che le polizze on line hanno dimezzato (dimezzato!) i costi a nostro carico, per cui noi oggi stiamo godendo questa grande riduzione e non ci preoccupiamo molto dei dettagli, della parte normativa … della quale ci occuperemo dopo.

Che fare? Cosa chiedere al Governo? Forse che sia predisposta una griglia normativa minima, uguale per tutti, per le tariffe telefoniche di base, per le assicurazioni RCA di base e così via. Liberi poi tutti i fornitori di beni e servizi di esercitasi nelle diversificazioni ad oltranza. Un po’ come per il pane. Le panetterie sono obbligate a porre in vendita anche il “pane di base” a prezzo calmierato. Se non lo hanno, devono comunque venderti il pane “di lusso” a quello stesso prezzo.

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COMPLEANNO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 9 Febbraio, 2014 @ 12:08 am

Detto altrimenti: tanti ricordi … una festa (post 1368)

Dicembre 1944. Una mia foto. Erano rare, all’epoca. Qualche giorno dopo. Mattina presto. Bussano alla porta. Lei va ad aprire. Due soldati e un graduato tedeschi. In cattivo italiano. Suo uomo? Arrivo … chi è? Mitkommen, aber schnell auch ….
Il carabiniere si veste. Sua moglie piange. Io non potrei capire anche se fossi sveglio. “Mamma” piange. Babbo esce, con la foto, scortato dai Tedeschi. Campo di prigionia in Germania. Io avevo 10 mesi. Mio fratello maggiore, quasi tre anni, in toscana dai nonni. Sfollato.  Mamma resta. Con me. Senza marito. Senza la foto.
La guerra finisce. Babbo ritorna? Si, è tornato. Con la foto.
Di questi giorni  i suoi nipoti con le loro famiglie scovano una vecchia foto. Ne ricavano l’etichetta per bottiglie di vino che stappano al mio settantesimo compleanno.  3 febbraio 1944 – 3 febbraio 2014.  Buon compleanno, papà, mi dicono. Grazie, ragazzi …

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A SUA INSAPUTA 2

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 8 Febbraio, 2014 @ 10:26 am

Dice: “Ha fatto tutto lui, io non ne sapevo nulla … anzi, nessuno ne sapeva nulla …” (post 1367)

Non ne sapevi nulla? E bravo … e qui casca l’asino! Come sarebbe a dire che nessuno ne sapeva nulla? Ecchè? Si lascia la manovrabilità di milioni di euro (inizialmente pubblici, poi travasati a entità di diritto privato …. le associazioni politiche chiamate “partiti” e spesso da queste poi ri-travasati in ulteriori entità di diritto super privato, le Fondazioni!) … dicevo, si lascia tutto ciò nella libera manovrabilità di una sola persona e poi per di + (più) non la si controlla via via, man mano, di passo in passo, giorno per giorno? Oggi pare che lo vogliano condannare a 7 anni, pare che gli sequestrino beni per 25 milioni (ma di Euro, raga, non di Lire! Che avevate capito? Lo credo bene che 7 anni per 25 milioni di lirette vi sembrassero tanti …)

Ma via … pretendere che noi  si creda a tutto ciò … è un’offesa alla nostra intelligenza!  Di chi parlo? Di uno, nessuno, centomila …. così “generalia non sunt appicicatoria”

“A sua insaputa”. Natalìa Ginzburg ha scritto “Lessico familiare”. Oggi si potrebbe scrivere “Lessico italiano”. Ci provo io … speriamo di esserne all’altezza. Comunque … dai… cominciamo:

Primo termine: “A mia/sua insaputa”. Dicesi di chi non c’era e se c’era dormiva. (Ah, Signor Scajola … dimenticavo: non è previsto che Le siano pagati diritti d’autore. Tanto Lei ha già ricevuto una congrua contropartita, non Le pare?
Secondo termine: “Comunista!” (Da scriversi col punto esclamativo). Dicesi di chi non la pensa come me.
Terzo termine: “Moderato”. Dicesi di chi chiama comunista chi non la pensa come me.
Quarto termine: “Rete di nove milioni di votanti”. Dicesi di quei 30.000 che sono in rete.
Quinto termine: “Democratico della rete”. Dicesi di chi ha il controllo totale dei 30.000.
Quinto termine: “Liste comprate”. Dicesi di alcune liste bloccate, lunghe o corte che siano.
Sesto termine: “Priorità assolute ed urgenti del governo del paese”. Dicesi di quella di cui ci si comincia ad occupare solo dopo che si sono soddisfatte le “pre-priorità a fondi pre-impegnati a prescindere”.

Dai, raga, per oggi basta, sennò vi stancate … Facciamo così: volete provare voi a segnalare altre nuove espressioni lessicali? Ne verrà fuori un gran bel cinema, il “Nuovo Lessico Paradiso (italiano)” …

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ASSOLTO A SUA INSAPUTA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 7 Febbraio, 2014 @ 6:31 am

Detto altrimenti: se non lo sapeva… che colpa ne ha? (post 1366)

Gli è andata bene. Già, perchè solo ora, dopo che lui è stato assolto, gli archeologi hanno decifrato l’ultimo enigma del Codice Hammurabi … sapete, di quel Codice di leggi di 2200 anni prima di Cristo … è scolpito su di una roccia … in quel punto la superfice si era corrosa, i geroglifici erano quasi illegibili … ma alla fine, dopo avere bevuto un paio di amari Montenegro, i nostri eroi … è stato difficile ma ce l’hanno fatta! Hanno decifrato anche questa legge! Eccone il testo:

“Qualsiasi Ministro che riceva a sua insaputa regali dell’ordine di milioni di euro è punito con una multa di pari importo, maggiorata del 30%, oltre a interessi e rivalutazione monetaria. Come pena accessoria avrà l’interdizione perpetua dai pubblici uffici”.

Pensate un po’ … se questo testo fosse stato decifrato prima … hai visto mai che a qualcuno fosse venuto in mente di individuare una nuova figura di reato, il “reato a propria insaputa”!? Quando si dice la fortuna … Già, perchè oggi, che un Ministro riceva un regalo da un milione di euro è lecito. Se invece un dipendente del suo Ministero ne riceve uno di 300 euro, lo deve dichiarare, riversare, etc.. E allora, coerenza, raga! Delle due l’una: o liberializziamo le donazioni per tutti o le regoliamo  tutti. Tertium non datur.

Castigat ridendo mores …

Magari … ! Ma qui non sono in Paganella ma a Solda (BZ), e la nebbia non c’era! La foto? E’ “augurale!”

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P.S.: anche ‘sta mattina sono salito in Paganella: nebbione, poi, ogni tanto, si apriva … due discese sulla “nera”:  bellissime, la neve “teneva” e la pista era deserta! Ma alla fine, dopo due ore, la nebbia si è infittita e noi, l’amico Claudio ed io, ci siamo arresi ed alle 13,00 ero a casa. Viva Trento, Viva il Trentino …

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DECRETO SVUOTA CARCERI OK … ma quello “riempi domiciliari” … cioè il decreto del Giudice di Sorveglianza per Silvio?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 7 Febbraio, 2014 @ 6:05 am

Detto altrimenti: ma … ve lo ricordate il film con Alberto Sordi “Detenuto in attesa di giudizio”? (post 1365).

Fatti seriali … serie di fatti. Interveniamo su quelli …

Cosa fanno gli Italiani? Vanno in automobile. E allora, come incassare maggiori imposte? Aumentiamo la benzina!

Cosa fanno gli Italiani? Vanno allo stadio, guardano la TV. E allora, come fare per diseducarli? Ammaliamoli con i club, le veline, il falso mito della “ricchezza comunque”; milioni di euro ai calciatori; donne a gogò; “beato lui che ci è riuscito”; macchinette mangia soldi; gratta e vinci; etc..

Cosa fanno gli Italiani? Possono delinquere? Ed allora terrorizziamoli con le “attese di giudizio”. Al gabbio, al gabbio!

Decreto svuota carceri? No, decreto pene alternative! Pene che possano quanto meno non precludere l’azione di recupero del condannato. Il carcere, il nostro carcere, oggi è – al contrario - una vera e propria Scuola Superiore di Perfezionamento Professionale. Di quale “professione”? Dell’ “arte” del delinquere. O del suicidio.

Italia delle emergenze. Italia della solidarietà. Italia che sa fare di necessità virtù. Anche in questo caso: “sa” fare, “deve” fare, “fa” di necessità virtù. Era ora! Almeno questa “virtù”, lasciatecela!

Applicazione della pena. Un caso “particolare”. Un personaggio molto noto è stato condannato con sentenza passata in giudicato, da mesi. Il Cancelliere trasmette la sentenza al Giudice di Sorveglianza. Costui emette un decreto e fissa una udienza con il PM, il condannato, il difensore del condannato. Indi si stabilisce: ai servizi sociali o ai domiciliari. Mesi? O il cancelliere ha tardato o si è dimenticato: O il Giudice di sorveglianza ha troppo lavoro e deve prima smaltire l’arretrato … o cos’altro? La mia non è cattiveria, volontà di infierire … ma solo curiosità, desiderio si sapere cosa sta succedendo, anche perchè quel signore mi ha derubato, ha deerubato me, il mio Stato, il mio sistema fiscale … il quale ora si rivale. innanzi tutto su di me che pago le tasse, e me le aumenta per farmi pagare anche quelle che lui non ha pagato. Ecco, vedete che si tratta di un Problema Antropologico? Lo Stato sono io, il derubato sono io! Io sono il “sostituto d’imposta”, nel senso che pago le imposte al suo posto, in sostituzione di quelle che avrebbe dovuto pagare lui …

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