PISTE SOLO CICLABILI, CON LA PISTA PEDONALE A LATO, MA …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 9 Marzo, 2014 @ 3:49 pm

Detto altrimenti: spesso sono i ciclisti ad essere indisciplinati, ma anche i pedoni … (post 1435)

Oggi, 9 marzo 2014, ho iniziato la mia annuale  “stagione a pedali”. Pochi km, sulle ciclabili fra Riva del Garda e Torbole. Avrei voluto andare verso nord, verso Arco, Dro, etc. ma era troppo presto e spirava ancora un vento da nord molto forte (il “Sarca”) e come prima uscita non mi pareva di dovere affrontare una “salita”. Quindi mi sono limitato ad andare su e giù per la ciclabile costiera fra le due cittadine. Essa, nel tratto rivano, corre a fianco della pista pedonale. Ma non c’è stato verso: i pedoni indifferenti alle biciclette, sulla ciclabile. Per me è stato difficile “passare”, benchè suonassi continuamente e procedessi molto lentamente. In due occasioni ho dovuto “inchiodare” per non investore bimbi sfuggiti ai genitori. In un caso, per non impigliarmi in un guinzaglio lungo di un cagnotto.

L’estate scorsa avevo scritto una lettera al giornale locale, chiedendo che la Polizia Locale di Riva del Garda controllasse quelle piste. Fu risposto sullo stesso giornale che la circolazione era affidata all’autocontrollo degli utenti. Tuttavia successivamente qualche poliziotto locale una giratina ce la vidi fare. Ora che faccio? Riscrivo alla stampa? Vabbè, lo farò … ma soprattutto che qualcuno in Comune legga anche questo mio post … Nel frattempo mi concedo qualche osservazione:

  • A cosa è servito realizzare le due piste separate, ciclabile e pedonale?
  • Che dire dei ciclisti che percorrono la pedonale e dei pedoni che percorrono la ciclabile?
  • Che dire dei cittadini che letteralmente “ignorano” i cartelli, le prescrizioni, le norme, le regole? Sono piccole questioni, mi si dirà … ma questi comportamenti sono indice di una ben maggiore disponibilità alla violazione delle regole della civile conviveenza.

P.S.: anni fa, a  Monaco di Baviera per un congresso … la sera .. due passi con un collega. Inavvertitamente abbiamo “invaso” una pista ciclabile cittadina: siamo stati aspramente redarguiti da un ciclista e da un poliziotto … Un altro mondo! Non ce la faremo mai …

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CDV-COMUNITA DI VALLE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 9 Marzo, 2014 @ 8:23 am

Detto altrimenti: CDV – Comunità di Valle si o no? E se si, quali CDV? (post 1434)

Mi riallaccio all’intervento del Sindaco di Villa Rendena, Emanuele Bernardi, di cui a pag. 7 del Corriere del Trentino dell’8 marzo 2014, che fa una critica dettagliata all’attuale sistema delle CDV come segue:

1) non serve un ulteriore ente politico intermedio;
2) occorre valorizzare le gestioni associate;
3) informiamo le strutture pubbliche sul processo di “gestioni associate”;
4) stabiliamo scadenze e incentivi per le gestioni associate;
5) evitiamo di investire fondi per studi di settore, analisi etc.;
6) non appesantiamo l’apparato burocratico;
7) snelliamo il sistema della rappresentanza dei Comuni e delle Comunità nel Consiglio delle Autonomie.

Al che, io mi permetto di sottoporre all’attenzione delle lettrici e dei lettori alcune sottolineature.

Bene ha fatto Dellai ad iniziare a chiamare la nostra Provincia con il nuovo nome di “Comunità” e a sostituire un sistema che non funzionava (i Comprensori) con uno nuovo (le CDV).

Male si fa a non farle gestire dai Sindaci. A  chi dice che esse devono avere una valenza politica, mi permetto di rispondere: e i Sindaci, non sono essi stessi espressione politica? Mi si replica che molti Sindaci sono espressione di Liste Civiche. Appunto, dico io, liste “civiche”, del “civis-cittadino”, cioè della “civitas-cittadinanza”, cioè “del cittadino della città”, cioè “della polis”, cioè “politiche” anche loro quindi, soprattutto in quanto spontaneamente politiche, portate cioè alla vittoria da chi vuole poter votare “la propria preferenza locale”. In realtà, localmente si ripropone lo stesso problema nazionale: preferenze si o no? Le liste civiche sono tendenziale espressione di una “preferenza diretta ” del cittadino. Le altre tendono ad essere espressioni calate dall’altro (non dall’alto, ma dall’altro, cioè dai partiti tradizionali).

Inoltre l’attuale sistema di “doppia votazione” (quella comunale e quella per le CDV) genera due guerre fratricide:

1) una prima guerra fra i cittadini che hanno votato e vinto alle “comunali” e i cittadini che hanno votato e vinto alle elezioni delle CDV;
2) una seconda guerra fra il peso specifico della percentuale (maggiore) dei votanti alle “comunali” e il peso specifico della percentuale (minore) dei votanti alle elezioni delle CDV.

A mio avviso occorre invece procedere con ordine ed esaminare in ordine cronologico:

1) Esaminare le ragioni, le motivazioni, le spiegazioni, le giustificazioni della creazione di “queste” CDV.
2) Le CDV stanno funzionando? Perché si/no?
3) Alla luce dei risultati, se non sia il caso di affidare la gestione delle CDV ai Sindaci.

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8 MARZO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 8 Marzo, 2014 @ 3:51 pm

Detto altrimenti: 8 marzo (post 1433)

Luce mimosa, a illuminare il grigiore machilista

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Lo so … molte Donne pensano che il “dover” riservare ”un” giorno alla loro festa sia limitativo … che in fondo sia un segale negativo … ma, raga, scialla, calma … mica io la sto istituendo questa festa! Me la sono trovata, ed allora ne approfitto e la celebro.

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Mi piace cominciare da un vento (di idee) di caduta, uno di quei venti che letteralmente “cadono” dall’alto, che non provengono da una delle direzioni (piane) della rosa dei venti … Ve ne sono, sapete? Il Foen, ad esempio, vento che “cade”, caldo, dalle cime delle montagne verso la loro base, dalla parte opposta nella quale si è verificato il temporale o la nevicata. Cade, caldo, ad esempio dal Passo del Brennero, dopo che ha “scaricato” il freddo e l’umidità (pioggia o neve) sull’altro versante, indifferentemente da nord e da sud, verso Bolzano, Trento e Riva del Garda, oppure verso Innsbruck. Una sorta di Foen, un forte vento di caduta, talvolta spira anche sul Lago di Garda, dalla Valle del Ponale: in tre secondi, improvvisamente, da zero a quaranta nodi! Noi velisti lo sappiamo bene!

E il vento caldo dell’amore e dell’attenzione per le Donne spira da Papa Francesco, a beneficio dei credenti e dei non credenti, ma soprattutto a beneficio delle Donne, di tutte le Donne. Mi piace parlare della laicità di Papa Francesco, della sua coraggiosa e moderna analisi, della sua forza comunicativa, della sua credibilità ed audience internazionale … c’è chi (io stesso!) lo vedrebbe bene a capo di una Federazione di Stati (ad esempio, degli Stati Uniti d’Europa), perché il principio della ricerca del Bene Comune che egli propugna, dopo essere stato codificato quale principio laico dal re Hammurabi 2200 anno prima di Cristo; dopo essere diventato il centro della morale Cristiana; oggi dovrebbe essere assunto come Regola laica del Governo politico e sociale del mondo.

(dove ci hanno portato le ideologie comuniste e liberiste è sotto gli occhi di tutti)

Papa Francesco vuole interpretare la Chiesa maggiormente “al femminile”. La Chiesa in senso letterale – etimologico di ecclesia, “assemblea”. Assemblea quindi: ecco, anche quella parlamentare: il nostro Parlamento.

La nostra religione non “è” morale, bensì “ha” una morale. Ma allora … cosa mai cosa diceva Hammurabi? Semplicemente “Non fare agli Altri ciò che non vuoi sia fatto a te: fai agli Altri ciò che desideri sia fatto a te”. Gesù Cristo, 2.200 anni dopo, l’ha “copiato”. Ora .. il non credente dirà che si tratta di un sentimento-principio innato nella natura umana; il credente di qualcosa ispirato da Dio. A me va bene in ogni caso.

Gli Altri. Donne e uomini, indifferentemente.

Emmanuel Lèvinas, il filosofo del Volto, del Volto dell’Altro che ti guarda, ti interroga,m ssi aspetta una risposta da te, un aiuto, la tua comprensione, il Volto dell’Altro, uomo o donna, indifferentemente.

Ma l’uomo, nei secoli, è stato maschilista in modo palese o occulto, in modo dichiarato o ipocrita … pensate un po’: quando è stato abolito in Italia il “delitto d’onore” che praticamente prevedeva forti sconti di pena per l’omicidio della donna? Quando è stato abolito il reato penale di “adulterio femminile” previsto a carico della sola Donna? Secoli fa? No, raga, nel millennio scorso, solo che oggi siamo poco più che a cavallo dei due millenni … il che vuol forse dire …“poche decine di anni fa”? Si, proprio così, risposta esatta!

E allora, Festa della Donna come Festa della Verità, del Coraggio della verità, della Coerenza: gli Altri sono “tutti” gli Altri, non solo “tutti coloro che appartengono al genere maschile, anche se tutti, proprio tutti i maschi, però …”

Donna e Religione? Si, proprio così, sarebbe una bella conquista: Donne sacerdote sposate anche con non sacerdoti e Preti sposati anche con Donne non sacerdote. Perché no? A quando? Dai Papa Francesco, avanti tutta!

P.S.: un ricordo indelebile. Ero ragazzino (12 anni?). All’oratorio. Riunione con Padre L. (gesuita) che inizia: “Oggi parliamo delle ragazze”. Su alza uno di noi (Giovanni B.)  uno di quelli che erano sempre primi nella gara delle bandierine sul pannello murale ad indicare urbi et orbi chi faceva più fioretti, chi stava vioncendo la gara della fede … “Per me le ragazze sono tutte stupide”. Io, soli 12 anni, ho pensato: non è vero … e poi, è chiaro che è tutto preparato, se si aspettano che io mi alzi a contraddire, che io  mi alzi e dica “No, io ne conosco alcune che  … io so che …”. Se credono che io prenda la parola e  “mi scopra” … stanno freschi!

Come sono cambiati (in meglio!) i Gesuiti da Padre L.  a Papa Francesco!

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PENSIERINI – 3

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 7 Marzo, 2014 @ 3:02 pm

Detto altrimenti. leggendo i giornali …. (post 1432 – 183/2014)

1 -Comunità di Valle trentine

Il Presidente Salvador Valandro

Isituite per sostituire i Comprensori “ che non funzionavano” pare che anch’esse non funzionino! O almeno, pare che non “siano messe in grado di funzionare”: così si lamenta il re sovrano (cantava de Andrè del Re Carlo – Martello – a cavallo), cioè il Presidente Salvador Valandro da Riva del Garda. In effetti ha ragione. Le premesse (assegnazione della maggior parte dei fondi già destinati ai Comuni) non sarebbero rispettate. Ma forse è proprio sulle premesse che occorre riflettere. Sono d’accordo i Sindaci a “farsi gestire” risorse ed iniziative da un Ente non governato da loro? Al riguardo “forse” l’errore è stato inziale e cioè far gestire le CDV da soggetti diversi dai Sindaci. Questa è una domanda che mi sono sempre posto: che male ci sarebbe stato infatti a stabilire che le CDV fossero gestite da una Assemblea dei Sindaci interessati? Dice … devono avere una valenza politica … Perché, dico io, i Sindaci non sono loro stessi espressione politica del territorio? Dice … ma i Sindaci espressione di Liste Civiche? Be’ dico io, anche quella è “polis”, cioè “politica”.

2 – Liquidazioni e “premi” alla politica locale (trentina)

Semplicemente immeritati, esagerati, fuori luogo, anti storici, inopportuni, iniqui, socialmente inaccettabili. Dice … ma lo prevede la legge … e allora cambiamola, questa legge, cribbio! E facciamone una che stabilisca una volta per tutte che nessuno possa legiferare in materia delle proprie retribuzioni! Via … oggi siamo all’assurdo!

3 – Quote rosa (italiane)

Battaglia? C’è chi dice “ma se io ho il posto in virtù della quota rosa, mi sento svilita … mi possono rinfacciare che già, ci sono arrivata, ma non per mio merito … ma grazie alla quota”. Ah, si? Ed allora ecco la soluzione: stabiliamo le quote azzurre, nel senso che la metà di …. deve essere ricoperta da maschietti.

4 – Riva del Garda

Da un anno è stato abolito il pur ottimo e apprezzato servizio della squadra nautica dei Carabinieri. La loro pilotina ferma, in porto, è stata lodevolmente manutenzionata dai Carabinieri addetti, per evitare che il non uso la potesse danneggiare. Il servizio è stato affidato alla Polizia di Stato, la quale, avendo già a disposizione gommoni e pilotina, si è ulteriormente dotata di due (costose) moto d’acqua (cosiddetti acquascooter). Ora, dopo un anno, è soppresso anche questo servizio. Quanto è costato il tutto a noi contribuenti? E poi, ora, chi controlla e soccorre nel Lago?

5 – Roma

Pare che il nostro Governatore emerito (“emerito” significa semplicemente “ex”, e lo dico per sgomberare il campo da ogni eventuale ironia derivante da una errata interpretazione del termine lessicale, n.d.r.) Lorenzo Dellai lavori ad una coalizione che ricomprenda anche il NCD di Alfano, “perché è importante staccarlo da FI”. Ok, ho capito, ma il tutto, alla fine, sarà una coalizione di centro, di centro destra o di centro sinistra?

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E’ STATO (L’ITALIA) FATTO DI NECESSITA’ E DI VIRTU’

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 7 Marzo, 2014 @ 6:57 am

Detto altrimenti: è stato fatto di necessità virtù (post 1431)

Giochi di parole, ma le parole sono pietre e con le pietre non si scherza. L’Italia, Stato al confine, per non essere messa al confino (dall’Europa, dal Mondo). Al confine fra il sistema delle ruberie; dei privilegi; delle caste; dei miei diritti acquisiti ma non dei tuoi; delle leggi si vabbè ma però; dello zompa chi può; del mondo nel quale c’è chi può e chi non può ed io può e tu no. Ecco, al confine fra tutto ciò e la denuncia di 60 persone per il disastro dell’ILVA; il processo ai Consiglieri Regionali di mezza (o di tutta) Italia; il ripensamento sulle super buonuscite ai politici; il tentativo di riordino delle priorità; etc. Ecco, si sta facendo di necessità virtù … che vi dicevo prima?

Già, le priorità. Ed uno pensa subito a quelle della spesa e degli investimenti, E invece no, ci sono altre priorità delle quali occorre ristabilire “l’ordine di priorità”: si, avete capito bene, un nuovo ordine di priorità delle priorità. Mi spiego con una per tutte: la nuova elencazione delle priorità fra i diversi diritti acquisti. Cioè, è più prioritario il diritto acquisito ad una pensione/stipendio  pubblica di 50.000 – 70.000 – 100.000 e più  euri (euri!) al mese (mese) o il reperimento dei fondi per dare una pensioncina anche minima ad un certo numero di esodati?

Mi fermo qui. Volevo solo impostare il problema: infatti occorre discernere fra i diritti acquisiti in base ad un concorso vinto, ad un contratto di lavoro, ad una legge ordinaria (statale, regionale o provinciale)  e i diritti acquisiti in base alla Costituzione, la quale tutela e garantisce lavoro, famiglia, futuro, dignità ad ogni persona. Quali sono prioritari? I diritti ai privilegi di alcuni o quelli alla dignità di tutti?

… O no?

P.S.: Dice … la “necessità” l’ho capita. Ma dove sta la virtù? Dove sta, dico io? Te lo dico subito. Sta nel fatto che piano piano la stiamo capendo che così non può più continuare. Ecco dove sta la nostra virtù, in questo iniziale “ravvedimento operoso”.

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PAGANELLA SENZA PAROLE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 6 Marzo, 2014 @ 5:47 pm

Detti altrimenti: foto che parlano da sole (scattate oggi 6 marzo 2014 col telefonino fra una sciata e l’altra)  (post 1430 – 180/2014)

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1 – Una tenda norvegese sulla vetta della Paganella (con pesce norvegese appeso ad essiccare)

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2 – Pesce fossile reperito sulla vetta della Paganella

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3 – Albero con … cappello lungo le piste della Paganella

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4 – I “ghiacciai” ed i seracchi” della Paganella affrontati da un intrepido

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5 – Gli Alpini al lavoro in Paganella

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6 – I civili a riposo in Paganella

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PENSIERINI – 2

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 6 Marzo, 2014 @ 5:15 pm

Detto altrimenti: leggendo i giornali … (post 1429 – 179/2014)

1) Regione Lombardia: 64 consiglieri verso il processo per peculato, ovvero, spese pazz ..e con soldi nostri. Ma cosa aspettiamo a “s … pazz … olarle” tutte queste nostre regioni? Nel frattempo … io pago!

2) L’UE “si accorge” che noi Italiani evadiamo e corrompiamo molto, anzi troppo! Era ora! E’ ora … e ora, che facciamo noi? Ce la diamo una mossa, una volta per tutte?

3) Italicum … si affacciano (a volto coperto) i “franchi tiratori”. S’io fossi un Francese (un “franco”) mi offenderei e chiederei all’UE di farci cambiare lessico! Ai parlamentari dico: volete operare “senza vincolo di mandato”? Va bene, ma allora – almeno – metteteci la faccia. Cioè: aboliamo il voto segreto.

4) Un nonno sposerà una nipotina. I nomi indovinateli voi. Vi fornisco solo un indizio per il nonno: poichè gli hanno ritirato il passaporto non può recarsi ai congressi europei del PPE.

5) Sottosegretari indagati? A mio avviso si devono dimettere. Infatti occorre essere e sembrare onesti.

6) “Sebastopoli o morte”, ovvero “Sebastopoli o guerra”. Dico: ma siamo mica matti?

7) I due fucilieri “indiani per forza”? Più volte ho sposto il mio pensiero. Se siete interessati, lo potete trovare nei post precedenti.

8) I Presidenti delle CDV-Comunità Di Valle trentine si astengono dall’approvazione del protocollo di finanza locale, parte integrante della legge provinciale di assestamento del bilancio che prevede 244 milioni di euro ai Comuni e “solo” 132 milioni alle Comunità di Valle che invece vorrebbero il 70% del totale. Il mio pensiero? Avrebbero ragione se le CDV fossero guidate dai Sindaci dei Comuni!

9) I nostri Consiglieri regionali restituiscono le erogazioni di denaro che hanno ricevuto, frutto di privilegi anti storici, anti sociali, anti tutto! O  no?

10) Papa Francesco? Avanti così!

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PENSIERINI – 1

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 4 Marzo, 2014 @ 3:45 pm

Detto altrimenti: ho letto il giornale … (post 1428 – 178/2014)

 1) Put …in: ha calcolato male le sue mosse. USA e UE a mercati finanziari riuniti, gli fanno paura. Avanti tutta, quasi indietro. E l’UE? Quando la capiremo che per contare veramente dobbiamo diventare Stati Uniti d’Europa?

2) Gentile è stato gentile e dimettersi, Dice che è vittima della macchina del fango. Ma la macchina del fango si mette in moto per le persone importanti … e poi, ne avete mai sentito uno dire . “Ho sbagliato, mi dimetto”? No, tutti dicono: “Sono innocente, ma per il bene del Paese…”. E Renzi? E Alfano? Che si siano accordati nel suggerire a Gentile di levarsi gentilmente dai cabbasisi? Ma dai … che mal pensante sono io (però … a pensar male …).

3) Formigoni accusato di essere il capo banda della associazione a delinquere che ha rubato i soldi pubblici alla Regione Lombardia. All’estero si dimettono anche se solo sospettati. Qui da noi i sospettati, gli inquisiti, i condannati non si dimettono. E chi non viene condannato per prescrizione o per insufficienza di prove, si dichiara “innocente”: “Ecco, vedete, ho rubato ma non sono riusciti a dimostrarlo. Oppure: “Tutto è accaduto a mia insaputa”. Oppure “Ho fregato voi cittadini e la Giustizia. Doppiamente meritevole, anzi, doppiamente innocente”.

4) P … ompei brucia? No, crolla. La Francia ha beni culturali, opere artistiche e bellezze naturali dieci-venti volte meno dell’Italia (la sola Toscana pareggia il conto!). Tuttavia la Francia ha un numero di turisti doppio dell’Italia. Oh Renzi, che si fa? Di chi è la colpa? Gnamo, tira via, dilli “Oh nini, fatti dapparte … ch’un abbia a intervenire d’imperio …”.

5) Vertici SEAT (Pagine Gialle) accusati di danno da parte degli azionisti. Che tristezza! Ripenso a quando la Seat era una delle SpA della Stet (io ero capo della finanza Italia della Stet), un vero fiore all’occhiello! L’abbiamo privatizzata … e vabbè …

6) FIAT lancia la fuori-strada RENEGADE, Auto Rinnegata? Veicolo Rinnegato? Rinnegato … Una nuova jeep … la VW lancia in Italia una mini VW … si sa … in tempi di crisi … ma sicuramente Mr. Marchionne, residente in CH, avrà il suo bel piano di esportazione delle nuove Jeep, magari in Cina o in Corea del Sud… quien sabe? Mica lo viene a dire a me!

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CARNEVALE CON ERODOTO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 4 Marzo, 2014 @ 2:56 pm

Detto altrimenti: nella biblioteca Comunale di Trento, con la nostra Prof Maria Lia Guardini (post 1427 – 177/2014)

Erodoto ed i grostoi

Alla riunione precedente ero “assente giustificato”. Ma ho recuperato! Ed ecco il carnevale con Erodoto e le sue “Storie” e i nostri “grostoi”!

Erodoto risente degli influssi dell’epica omerica, ma fa un passo avanti nel senso di ricercare – per la prima volta nella storiografia – la causa degli eventi, e soprattutto dell’ “evento” per antonomasia, e cioè dello scontro (militare e culturale) fra i Greci e i barbari. Nei barbari Erodoto riconosce la “lontananza” culturale dei barbari , gente lontana che vive in terre lontane, “marginali”, pur senza escludere un accenno ad “inizi di corruzione” nella “grecità”.

Epica, si diceva. Erodoto ci parla anche di Elena, quella che “si fece rapire” da Paride, fornendo il pretesto per la guerra di Troia. Tuttavia egli non dà per scontata la condanna morale della donna, che descrive “Elena e le sue ricchezze” in senso di fertilità rispetto ad una prospettiva di futuro. D’altra parte Erodoto non è il solo “revisionista” della storia di un’Elena donna leggera. Il sofista Gorgia fa di più: “La colpa è di Paride, che ha usato in modo disonesto la parola, confondendo le idee ad Elena e plagiandola”(Ed oggi, Don Milani: “Le parole sono pietre”. Che Don Lorenzo Milani fosse un sofista?).

La guerra di Troia, migliaia di giovani soldati mandati a morte per difendere un falso ideale, spinti da una falsa motivazione … come è attuale Erodoto! In realtà ieri come oggi le armi parlano per affermare o difendere interessi economici. La guerra … ogni guerra … una vera e propria “troiata” …

La sua storiografia, letta con la lente odierna, appare un insieme di eventi in parte slegati fra di loro, manca cioè quell’andare indietro nella Storia, linearmente. Bensì, troviamo numerose date, ognuna delle quali collegata ad avvenimenti, nei quali tuttavia è sempre presente la rice3rca del rapporto causa-effetto, che poi sarà massimamente sviluppato da Tucidide.

“Quello, Erodoto viaggiare era l’arte sua”. Viaggiare a quell’epoca era come vincere un terno al lotto. Si partiva ma non si sapeva dove e se si sarebbe arrivati. Per questo suo “andare” Erodoto ha una visione molto meno greco-centrica di Tucidide, avendo per di più maturato la convinzione della “relatività dei costumi” (“costume” = modo do intendere la vita e la politica) nel senso che “ogni popolo ha il governo che si è scelto, che vuole, che accetta” (Ma va? Ma io me lo sono scelto questo o quel governo?)” Ma quale governo è quello buono? Erodoto schematizza e riassume le diverse forme di governo, tre buone: la monarchia, l’aristocrazia e la democrazia e tre cattive: le degenerazioni delle tre forme buone.

Erodoto parla di avvenimenti ai quali ha assistito o ci riporta narrazioni altrui, garantendoci l’autenticità della testimonianza, non del fatto testimoniato. E quando descrive le piramidi d’Egitto, si sofferma sui costi economici e di vite umane (degli schiavi) che stanno dietro quelle realizzazioni. I costi delle Opere Pubbliche, della corruzione, i costi della politica, con quel tale Pericle che ha inventato ed introdotto lo stipendio per i politici! Tutto questo 2500 anni fa. E noi, che ci crediamo … oggi non abbiamo inventato nulla, signori!

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ACCADEMIA DELLE MUSE – Serata del 3 marzo 2014

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 4 Marzo, 2014 @ 8:13 am

Detto altrimenti: this is Trento too! Trento è anche tutto questo! Del resoconto, riservato agli Accademici, ne faccio un post anche perché molte iniziative sono “aperte al pubblico” (post 1426 – 176/2014).

La nostra serata. Si inizia con il bel Concerto di Mozart K 191 per fagotto e orchestra, con Letizia Grassi al fagotto e Cristina all’ … orchestra, cioè al pianoforte. Splendida esperienza per noi tutti ed alla fine, a grande richiesta, “bis” del terzo movimento. Quindi Letizia ci ha illustrato la storia dello strumento, la sua composizione, le tecniche di fabbricazione delle “ancie” (che lei si fabbrica da sola!), cioè di quelle membrane ricavate dalla canna indiana che producono le vibrazioni e quindi il suono. Letizia, una carica di simpatia, capacità comunicativa e … sì, certo, sa anche suonare bene! Molto applaudito anche il suo intervento post concerto!

Secondo tempo. Luisa Gretter Adamoli, scrittrice e poetessa, avvalendosi dell’opera del valente “tecnico” il marito architetto Antonello (fra l’altro artefice e coordinatore del restauro della splendida chiesa barocca dell’Inviolata di Riva del Garda), ci proietta una serie di immagini relative al suo ultimo libro, il romanzo “Tre punti di rosso” (Curcu & Genovese) e quindi ci illustra il suo lavoro.

Siamo nella seconda metà del ‘500 – prima metà del ‘600. Epoca della Controriforma, della peste del 1630, della Guerra dei Trent’anni con i suoi risvolti nell’Italia settentrionale (fra i quali il saccheggio di Mantova). Il romanzo è incentrato sulla figura di Alfonsina Gonzaga di Novellara, parente di Vincenzo I° dei Gonzaga di Mantova, seconda moglie di Gianangelo Gaudenzio Madruzzo, Capitano della Rocca di Riva del Garda, ultimo discendente del casato Madruzzo che diede ben quattro Principi Vescovi alla Chiesa trentina, persona molto vicino agli Asburgo ed ai Savoia. Delegata dal marito – spesso assente – ad amministrare l’intero suo patrimonio, fu l’artefice della meravigliosa Chiesa Barocca dell’Inviolata di Riva del Garda.

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Al riguardo interviene il sottoscritto che, come sapete, per metà è genovese, per metà trentino e per metà “della busa del Garda”. Ringrazia Luisa e Antonello e lamenta che la Chiesa non sia sufficientemente “reclamizzata” come eccezionale “offerta turistica” ai turisti trentini e non. Egli apprende, ad esempio, che il sistema di illuminazione interno è stato realizzato dalla Sovrintendenza dei beni Culturali della PAT, ma per azionarlo occorre che arrivi in loco un incaricato ad hoc. Infatti la Parrocchia (Don Giovanni Binda) per investire quanto necessario all’installazione di un sistema di accensione a gettone, attende l’atto formale di trasmissione della proprietà di tale sistema! Inoltre il sagrato è di proprietà della Chiesa e non del Comune, per cui il Comune non può collocarvi un pannello illustrativo della storia e della caratteristiche di questa splendida opera architettonica. Mi riservo pertanto di scrivere al giornale l’Adige, a Don Giovanni Binda ed al Sindaco di Riva del Garda (Adalberto Mosaner).

LE INIZIATIVE PROSSIME VENTURE

 (quelle in rosso riservate ai Soci Accademici. Le altre, “aperte al pubblico”)

Martedì 4 marzo 2014 (oggi!) ad ore 16,00 – Concerto di Cristina presso la casa di Riposo di Via Borsieri.

Lunedì 7 aprile 2014 – Accademia. Letizia Grassi/Carlo Fierens: Concerto per chitarra classica e fagotto – Marisa Postal: la Trento “minore” – Luigi Sardi: presentazione del libro “I giorni della Portela”.

Domenica 9 marzo 2014, ore 17,00, a Ville de Mersi a Villazzano, il Circolo Bonporti presenta “Libero, nel Paese della resistenza”, spettacolo in occasione del 70esimo anniversario della costituzione del CLN (manifestino già trasmessovi).

Sabato 15 marzo 2014, ore 17,00-20,00 – Circolo Culturale Hortus Artieri, Vicolo Birri, 7 (da p.zza del Duomo), presentazione e momento conviviale del duo Ciola- Edoardo Bruni e del loro ultimo CD “Mosaico di Danze (v. separato invio).

Venerdì 28 marzo 2014, ad ore 17,30 – Spazio archeologico del Sass, Alfonso Masi ed altri undici attori in “Edipo a Hiròshima”.

Lunedì 5 maggio 2014 – Accademia. Luca Pedron: Mozart e il vino – Davide Pivetti (Direttore de l’Adige di Riva del Garda) presenta il suo libro “Emersioni”.

Domenica 6 aprile 2014, ad ore 17,00 – Villazzano, Villa de Mersi, per iniziativa del Circolo Bonporti. Recital pianistico di Edoardo Bruni.

Lunedì 9 giugno 2014 – Accademia. Le due Cristine in Recital: “Le quattro Stagioni” in poesia/musica/pittura. Riccardo Lucatti ed i suoi post.

Martedì 24 luglio 2014 – Festa di mezz’Estate.

Fine e … scusate se è poco!

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