PERIFERIA E AUTONOMIA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 16 Novembre, 2023 @ 9:10 am

Da uomo d’azienda qual io sono (stato), posso tetimoniare l’importanza del contatto con il mondo esterno, cioè l’importanza delle esperienze che le periferie di una SpA o di un sistema di SpA maturano a seguito dei contatti con la realtà del mercato, della concorrenza, del sistema delle relazioni umane (“mondo”).
Da ciò nasce una diversa consapevolezza, e cioè che i flussi informativi periferie-centro sono più importanti dei flussi centro-periferie.

Voglio trasporre questo concetto in ambito “politico-amministrativo” a testimoniamza del significato, della funzione e del valore della nostra Autonomia Speciale Amministrativa.
Oggi capita che talvolta, chi è eletto al nostro governo, non rifletta sulla nascita e sulla storia della nostra Autonomia Speciale Amministrativa e pertanto che non sia in grado di cogliere il messaggio storico-culturale che le nostre aree periferiche locali inviano al capologo e che l’intera provincia invia a Roma.

F.to Riccardo Lucatti, Tavolo di Lavoro Finanza ed Economia mista di ITALIA VIVA – IL CENTRO- RENEW EUROPE

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MI DISPIACE CHE IL MIO PARTITO NON SIA AL GOVERNO ..

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 16 Novembre, 2023 @ 9:08 am

…. della mia Provincia Autonoma.
Anche perchè ….. perchè io sono un “vile meccanico manzoniano”, ovvero sono cresciuto nelle SpA d’ogni tipo e dimensione, operative e finanziarie di partecipazione. Sono stato abituato ad avere idee e a realizzarle: creatività e concretezza.
Il contributo che oggi da VIP-Vecchietto In Pensione io posso dare alla società è di due tipi:
1) cercare di far superare gli inganni della retorica, della demagogia, del populismo e del sovranismo;
2) avere idee costruttive circa progetti concreti.

Sul secondo punto mi sento un po’ frenato, come quel capo azienda che ha la visione del futuro, ha l’idea giusta, sa impostare correttamente un progetto, ma non trova ascolto presso i suoi azionisti.
In post recenti ho scritto di come impostare la realizzazione di una cabinovia; di come creare un nuovo prodotto turistico; di come invertire la crescita del debito pubblico.
Idee, direte voi: si, certo idee.
Però idee firmate con tanto di faccia (la mia) a fianco della firma.
Adda passà ‘a nuttata!

F.to Riccardo Lucatti, Tavolo di Lavoro Finanza ed Economia mista di ITALIA VIVA – IL CENTRO- RENEW EUROPE.

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INNOVAZIONE, PROGRAMMAZIONE, PRIORITA’, CENTRALITA’, GENERAL MANAGEMENT

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 15 Novembre, 2023 @ 3:19 pm

Concetti ben noti alla gestione aziendale che la migliore politica, per essere tale, dovrebbe fare suoi.

Innovazione: occorre avere la capacità ed il coraggio di innovare: non basta una sola di queste due capacità.
Programmazione: agire secondo una visione prospettica molto più che annuale e triennale, bensì molto più pluriennale.
Priorità: aggiornare costantemente l’ordine delle priorità.
Centralità: non semplicemente “fare qualcosa per quel singolo problema”, bensì affrontarlo in toto e risolverlo in toto.
General management: di ogni progetto affrontare tutti gli aspetti, mettendoci a capo un general manager despecializzato.

Fimato: Riccardo Lucatti, Tavolo di Lavoro Italia Viva Trentino, persona che fra pochi mesi compirà 80 anni e che offre queste testimonianze quale frutto di una vita di esperienze da capo azienda.

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TRENTINO BIKE SAFARI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 15 Novembre, 2023 @ 3:03 pm

– Safari significa “viaggio”.
– Occorre diversificare e arricchire l’offerta turistica e incrementare il turismo nelle stagioni “intermedie”: primavera e autunno.
– Siamo in presenza di una forte crescita del cicloturismo soprattutto con e-bike.
– Possiamo vendere ai turisti un nuovo prodotto: il dislivello non solo in estate e in inverno.
– Esiste un ottimo precedente: il Tirol Bike Safari che ha messo in rete ben 750 km di ciclodiscese.
– Il CAI centrale ha pubblicato i quaderni di cicloturismo e cicloescursionismo per regolare la materia che non va lasciata libera nè vietata;
– La scintilla che potrebbe mettere in moto il progetto Trentino Bike Safari potrebbe essere la realizzazione della nuova cabinovia Trento-Monte Bondone.

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LA CABINOVIA TRENTO-MONTE BONDONE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 15 Novembre, 2023 @ 2:46 pm

La prima metà è già finanziata. Manca il finanziameto della seconda tratta. Il Comune pensa di lanciare una gara di Project Financing? Ma come andrà a finire? Si troverà il finanziatore-costruttore-gestore per tot anni (quanti?) e a quali (elevate) tariffe per remunerare l’investimento privato?Taluno ha calcolato che la gestione potrebbe essere passiva (almeno per i primi anni, n.d.r.).

Cosa propongo? Cha la società incaricata della realizzazione dell’opera sia una SpA comunale multiservizi che comprenda le gestioni comunali delle farmacie e dei parcheggi, settori in forte attivo di bilancio i quali quali versano annualmente all’erario importanti somme a titolo di imposta sugli utili: in tal modo,

  • l’eventuale perdita gestionale del settore funiviario sarebbe un costo della Spa multiservizi che andrebbe semplicemente a diminuire gli esborsi all’erario;
  • la Spa multiservizi riesterebbe sempre in attivo e a maggior ragione potrebbe attrarre capitale privato.
  • Se poi l’impianto fosse inserito in un progetto di sviluppo strategico del turismo sul tipo del Tirol Bike Safari che ha messo in rete ben 750 km di ciclodiscese, esso sarebbe presto in forte attivo. Ma questa è un’altra storia.

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I TITOLI PUBBLICI IRREDIMIBILI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 15 Novembre, 2023 @ 1:42 pm

Sono titoli rispetto ai quali lo Stato emittente non ha alcun obbligo di restituire il capitale ionvestito: in contropartita corrisponde al sottoscrittore un interesse maggiore rispetto al rendimento dei titoli usuali.
Il 20 agosto 2020 Banca Intesa ne ha emessi di propri (titoli privati, quindi a tassazione piena!) per 1,5 miliardi, ricevendo offerte da acquisto per ben 6 miliardi!

Si obietta: ma sono sempre titoli di debito!Replico: se lo Stato escludesse espressamente il diritto al loro riscatto, potrebbero essere tranquillamente classificati titoli di rendita e non di debito. Da ciò discenderebbe che
1) quando lo Stato li offrisse in sostituzione volontaria delle tranche di vecchi titoli di debito in scadenza, dimuirebbe di pari importo il proprio debito;
2) se poi ne emettesse nuove serie, aumenterebbe la propia liquidità senza aumentare il proprio debito.

Si obietta: ma quando il sottoscrittore volesse rientrare in possesso del suo capitale investito?
Replico: potrebbe sempre offrirli in vendita nella Borsa valori.

Si obietta: ma se nel frattempo il loro valore fosse sceso?
Replico: basta prevedere un tasso in parte fisso e in parte variabile, il che manterrebbe il loro valore a 100.

Si obietta: ma lo stato non avrebbe più il diritto di riscattarli!
Replico: potrebbe sempre porsi come loro acquirente nella Borsa valori.

Si obietta: ma il loro rendimento è tassato!
Replico: si, la metà della tassazione degli stessi titoli emessi dai privati (Banca Intesa).

Si obietta: ma drenerebbero risparmio oggi deposiato presso le nostre banche.
Replico: si, ma attirerebbero risparmio privato estero oggi depositato in banche all’estero.

Si obietta: ma aumenterebbe il costo per lo Stato per la corresponsione di un interesse maggiore.
Replico: si, ma questo maggiore esborso sarebbe assai più che compensato dai cessati rimborsi in liena capitale.

Si obietta: ma sarebbero emissioni eccezionali!
Replico: anche l’attuale situazione della finanza e del debito pubblico è eccezionale.
Si obietta: ma tu, Riccardo, ci metteresti la tua faccia?
Replico: si, tant’è vero che nel 2020 ci ho scritto un libro! E poi … se non ora, quando?

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MIGRANTI SI/NO: OGGI SULLA STAMPA LOCALE A TRENTO (QUOTIDIANO iLt, pagg. 2, 3)

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 15 Novembre, 2023 @ 11:06 am

Il sociologo Stefano Allievi presenta il suo nuovo libro “Governare le migrazioni si deve, si può”. Ha calcolato che in Italia servono 250.000 migranti ogni anno.

L’attuale governo provincviale, appena rieletto (e bravi a chi lo ha rivotato!) nella passata legislatura ha repinto a Roma €1,0 milone destinato a pagare gli insegnanti trentini che insegnassero l’italiano agli immigrati.

E bravo …

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DALLA TERRA ALLA LUNA – 2

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 15 Novembre, 2023 @ 8:18 am

Dice … “Ah, io, quello … mi è antipatico, non lo voto”

Replico: ma se ha realizzato importanti e utili risultati concreti e altri ugualmente necessari ne sta proponendo, cosa importa se ti è antipatico? Devi guardare al suo progetto politico, alle sue proposte, alla sua credibilità internazionale … non al fatto che ti possa essere simpatico o meno.

Che poi lo si sa, questi toscani … non per niente Curzio Malaparte li definiva “Maledetti” nel suo libro! Hanno una storia di secoli di civiltà nella letteratura e nell’arte già in un’Italia dei secoli bui quando invece Firenze primeggiava già nel livello di scolarizzazione dei giovani. Per non parlare della “Commedia” …

L’autonomia di governo, poi … e noi Trentini sappiamo bene quanto valga! Loro, i “maledetti Toscani” l’hanno avuta ben prima del Trentino, quando il Granduca Leopoldo che governava il Granducato di Toscana l’ebbe dall’impero e la utilizzò per bonificare la palude maremmana trasformandola nella splendida Maremma Grossetana, o per creare la prima line ferroviaria Firenze-mare: scusate se è poco.

Io aderisco volentieri e convintamente al partito presieduto da un “maledetto Toscano” anche se ‘l mi babbo egli era di Montalcino e quello lì di Firenze, e noi Senesi con quelli di Fiore s’ebbe discussione da nnulla s’ebbe … a Montaperti, ma gli è acqua passata …

ITALIA VIVA – IL CENTRO – RENEW EUROPE

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DALLA TERRA ALLA LUNA – 1

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 15 Novembre, 2023 @ 6:49 am

Certe volte mi pare di essere stato portato a vivere nella luna, cioè in un mondo di relazioni fra persone “lunatiche”. E mi succede perchè dopo avere passato una vita come capo azienda a proporre e a raggiungere risutati concreti e prospettici, cioè validi nel presente e base per sviluppi futuri, mi trovo governato dalla politica delle parole, degli slogan, dei piccoli interventi demagogici, della retorica caramellata dei portavoce TV dei partiti al governo alla tutto va ben madama la marchesa.

Tutto ciò senza che si affrontino i temi di fondo quali: la scarsa partecipazione al voto; la descolarizzazione; la crisi della natalità; la mancata integrazione compensativa degli immigrati; la crisi della sanità pubblica; la povertà crescente; il debito pubblico crescente; la mancata canalizzazione volontaria della ricca finanza privata italiana ed estera verso il nostro settore pubblico; il carente peso specifico dell’Italia nel contesto internazionale; la mancata creazione di una UE politica; il mancato esame delle ragioni degli scioperi. E – localmente – dalla politica dell’orso-lupo si/no. Solo per citarne alcuni.

Una politica con la “p” molto minuscola che cerca di emarginare i migliori, anche per evitare confronti sui temi e risultati concreti (altrui) che tornerebbero a proprio danno.

Io denuncio tutto ciò e reagisco aderendo con convinzione a ITALIA VIVA -IL CENTRO – RENEW EUROPE.

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“O PESCE FETE DA CAPA” (E LA SANITA’ PUBBLICA TRENTINA)

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 12 Novembre, 2023 @ 7:38 am

Non è inglese o francese … è napoletanese e vuol dire che il pesce inizia a puzzare dalla testa: tradotto, significa che la prima colpa va ricercata nei capi. Noi genovesi usiamo rifarci ad un passaggio della commedia di Gilberto Govi “Colpi di timone” là dove il capitano Bevilacqua (Govi) afferma: “Se il timoniere timona male perché ha l’occhio pollino, la colpa è del capitano: vuol dire che non doveva imbarcare un timoniere con l’occhio pollino”.

Il SSN- la nostra sanità pubblica trentina va male. Il “capo” è il direttore generale, che sua volta ha un capo: chi lo ha messo o lo mantiene in quella posizione (il governo della Provincia?): con sempre maggiore frequenza nei TG locali sono riportate testimonianze di abbandono del settore pubblico da parte di personale medico e infermieristico, di lamentele dell’utenza, soprattutto per le lunghissime liste di attesa. MA NIENTE CI SI DICE SUI PROVVEDIMENTI CHE IL GOVERNO PROVINCIALE INTENDE ASSUMERE PER CONTRASTARE IL FENOMENO.

Quando si telefona al CUP, centro pubblico per le prenotazioni, la procedura ci chiede se vogliamo una visita in regime mutualistico oppure in regime privatistico (gli stessi medici pubblici operano anche “in house” come privati all’interno delle strutture pubbliche).

Nel primo caso (ipotesi “A”), l’attesa al telefono è molto lunga e alla fine quando finalmente la voce di un’operatrice sostituisce la quella registrata della procedura, spesso ci dice che l’attesa è di mesi e mesi oppure – peggio – che non è nemmeno in grado di fissarci la data e ci prega di richiamare dopo tot giorni o il mese dopo.

Se invece optiamo per la visita in regime privatistico (ipotesi “B”), l’attesa al telefono è breve e la visita ci viene fissata entro pochi giorni, al costo di tot euro (90) a nostro carico. La visita viene effettuata nell’ospedale pubblico. Se poi serve un intervento, il medico ce lo fissa entro una data ravvicinata presso una struttura convenzionata, con costo a carico del SSN.

Oppure (ipotesi “C”) possiamo rivolgerci direttamente ad un medico o ad una struttura privata ma in tal caso il costo per il paziente è molto maggiore (prima visita €130-150). Successivo intervento, in struttura privata con costo a carico del paziente o in un struttura convenzionata con costo a carico del SSN.

“O pesce fete da capa” ma la popolazione dei pazienti elettori, cioè degli elettori che hanno molta pazienza, nelle recenti elezioni provinciali ha rieletto lo stesso pesce. Quindi tutti costoro non hanno ragione di lamentarsi: io sì, perché non l’ho votato.

P.S.: sono reduce da una recente esperienza (ipotesi “B”): sono stato ttrattato ottimamente e ringrazio medici, infermieri e tutta la struttura nella quale sono stato ricoverato: solo che non tutti possono permettersi anche quella limitata spesa iniziale.
Ma soprattutto il fatto è significativo di una tendenza molto pericolosa: la cancellazione del sistema della Sanità Pubblica. Se poi pensiamo che si comincia a parlare anche della crisi del sistema pensionisitco pubblico (INPS), peggio mi dicono questi governi di destra, nazionale e locale!

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