MULTA PAUCIS

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 8 Aprile, 2016 @ 8:27 am

Detto altrimenti: molti concetti con poche parole                     (post 2338)

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Condannati in appello i vertici di Finmeccanica per corruzione internazionale, per i soldi che “avrebbero pagato, intascato, etc,” a fronte di una vendita di elicotteri all’India. “Avrebbero”? Al condizionale? Ma il “fatto” è accertato! La Cassazione potrà solo eventualmente intervenire sul “diritto” del tipo “applicazione dell’articolo del codice penale giusto o sbagliato”. E poi: dove è la “fabbrica del denaro nero”? Come si erano procurati quei denari?

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Il figlio di Riina da Bruno Vespa: non ho parole! RAI: “Dal 1 settembre controlleremo”: e per il passato?

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L’assassinio di Giulio Regeni: ci stiamo perdendo nelle “percezioni sensoriali” e dimentichiamo la “visione d’insieme”: quale banda di criminali rapisce e tortura per giorni, fino ad ucciderla, una persona per … già: per ottenere quale utilità? Ma quale delinquenza comune d’Egitto!? Sono stati i servizi segreti egiziani. Almeno ammettetelo, offrite un forte risarcimento alla famiglia e chiedete scusa. Punto.

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            Bravi! (Si fa per dire!)

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L’Austria minaccia di chiudere il Brennero perché dice che “l’Italia e l’Europa devono fermare i flussi dei migranti”. L’Italia? Ecchè, deve farli affogare in mare? L’Europa? Ecchè, non sei anche tu, Austria, parte integrante dell’Europa? Almeno non insultare la nostra intelligenza, Austria tu che nelle canzoni alpine “sei la più forte, fatti avanti se hai del coraggio …” Ma a me mi (“a me mi”) pare che il coraggio di affrontare civilmente le situazioni ti manchi proprio. E poi, fammi capire, Austria: vuoi l’Euregio, vuoi unire il Tirolo e poi chiudi il Brennero? Posso ammettere gli stupidi e i malvagi, ma non gli incoerenti!

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PRIMAVERA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 7 Aprile, 2016 @ 1:06 pm

Detto altrimenti? Ma “Primavera!” e come diversamente?                         (post 2337)

SENZA PAROLE

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Primavera

 

 

 

 

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Primavera FIAB

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 THE END

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PADRONI  DELLA BELLEZZA OVVERO MUSICA A TRENTO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 7 Aprile, 2016 @ 7:06 am

Detto altrimenti: l’Orchestra regionale Haydn ha superato se stessa!           (post 2336)

 

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Normalmente non lo faccio, non commento i concerti della Haydn, anche se vi suonano amici cari (Renzo Michelini e Maura Bruschetti), anche se la Haydn accetta di venire a suonare a Riva nell’ambito dei concerti nel calendario dell’ Associazione Amici della Musica della quale sono tesoriere (del che la ringraziamo!). Normalmente no, questa volta si.

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Questa volta, ieri sera … la Haydn ha superato se stessa! In programma Busoni, Mozart e Schumann.

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thQPAQ8JDOFerruccio Busoni (1866-1924), quello del famoso Concorso Bolzanino, padre italiano, madre austriaca, durante la prima guerra mondiale negli USA e in Svizzera. Comprensibilmente. Dagli USA ha portato gli echi delle melodie indiane, come aveva fatto Dvorak con la sua “Sinfonia dal nuovo mondo”. Certo che fare seguire il suo “Canto della ronda degli spiriti, op. 47” dal concerto per pianoforte e orchestra n. 20 in re minore K 466 di tale Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791) e poi ancora dalla Sinfonia n. 3 in mi bemolle maggiore op. 97 “Renana” di tale Robert Schumann (1810-1856) (ottoni alle stelle!) non ha molto giovato al nostro Musicista.

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          Lorenzo Viotti

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Il concerto della serata? Esecuzioni splendide. Come al solito, direte voi. E invece no. Infatti veniamo all’eccezionalità della serata. Innanzi tutto il giovane Direttore: Lorenzo Viotti, nato nel 1990. Avete fatto il conto? Ha 26 anni e tutta l’energia della sua età! Ma non basta. il pianista Dmitry Mayboroda, nato a Mosca nel 1993: 23 anni forse non ancora compiuti!

Ecco, largo ai giovani, è proprio il caso di dirlo! Ai giovani, al loro impegno, alla loro energia, alla loro capacità, la loro Musica, la nostra Musica: la Musica, la sua bellezza, la sua complessità … sono sempre più convinto che il cervello e l’animo umano siano il “computer” più complesso ed avanzato che esista. Scrivere, leggere, dirigere ed eseguire “questa” musica, milioni di note, di sfumature, gestire milioni anzi miliardi di importantissime combinazioni di “piccole” variabili e generare Armonia, Coinvolgimento, Passione, Commozione, Emozioni diverse, ha semplicemente dell’incredibile.

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            Dmitry Mayboroda

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Il pianista poi … “non è umano” ho sussurrato a mia moglie Maria Teresa, bensì “sovrumano”. Fra l’altro  Dmitry ci ha concesso un secondo concerto di ben ben tre bis: due improvvisi di Schubert ed un preludio di Rachmaninov. Gli applausi? Un terzo concerto! Grazie ragazzi (e mi riferisco a Lorenzo e a Dmity), grazie Orchestra Haydn, grazie, Musica! E tutti noi? Grazie a tutti loro, tutti noi “Padroni della bellezza”: la bellezza della Musica.

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Dmitry, espressione del viso impassibile, di ghiaccio,  corpo che “segue la musica”, mani che la dipingono alla maniera di “Fantasia” di Walt Disney, tecnica perfetta, risultato semplicemente “travolgente”.

P.S.: Uei, raga! Sabato prossimo 9 aprile ad ore 17,30 presso la sala del conservatorio Bonporti in Riva del Garda, concerto di quatto solisti della Haydn organizzato dall’Associazione Amici della Musica di Riva del Garda presieduta dal Prof. Franco Ballardini. Non mancate:

Stefano Ferrario, violino – Francesca Sgobba, violino – Gabriele Marangoni, viola – Alejandro Biancotti, violoncello, eseguiranno: Wolfgang Amadeus Mozart (1756-191) - Divertimento in re maggiore, KV 136 // Fritz Kreisler (1875-1962) -  Alt-Wiener Tanzweisen (1905) - Liebesfreud, Liebesleid, Schön Rosmarin // Samuel Barber (1910-1981) - Adagio (1936) // Giuseppe Verdi (1813-1901) - Quartetto (1873)

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VIVA LA MUSICA, VIVA LA HAYDN!

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BICI, PERCHE’?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 6 Aprile, 2016 @ 2:44 pm

Detto altrimenti: perché con la bella stagione si riprende!                 (post 2336)

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FIAB, una fiab … a vera! FIAB, Federazione Italiana Amici della Bicicletta, in Italia siamo 20.000, qui a Trento 200. E se 200 vi sembran pochi …. Non facciamo sport agonistico, ma cultura della bicicletta: prima in città e poi fuori. In città … e quando la città è Trento a maggior ragione ne diventi il padrone! Già, perché i tempi della bici sono compatibili con molte tue esigenze: muoversi di più, riuscire a fare molte più commissioni, sentirti libero (senza problemi di parcheggio!), respirare aria migliore (soprattutto se i ciclisti sono sempre di più e le auto sempre di meno!), “vedere” e non solo ”guardare” le bellezze della tua città.

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E poi c’è dell’altro. Il mio parrucchiere, ormai amico da anni, nella saletta adiacente a dove opera, ospita mensilmente mostre. Gli ho proposto – ed ha accettato – una piccola mostra di mie fotografie sulla FIAB. Potete visitarla durante tutto il mese di aprile. Ingresso e uscita liberi. Oggi sono andato a farmi “rasare”: mi ha detto che la gente apprezza le foto e che soprattutto si sofferma sulla mia poesiola che risulta molto “fotografata”. Eccola qui, mi permetto di sottoporvela:

 

BICI, PERCHE’?

thFQBN1MYIPerché / in una chiesetta al Ghisallo / riposa sospesa / antica reliquia a pedali. / Perché / insieme a lei / tu scali la vetta / compagno soltanto a te stesso. / Perché / ti ha insegnato / ad alzare più spesso lo sguardo / a scrutare che cielo farà. / Perché / sempre incontri qualcuno / che non ha timore / di aprire la sua vita al vicino. / Perché / con il vento dei sogni / giocando / ritorni un poco bambino. / Perché / restituisce / ad un uomo affannato / profumi di suoni e colori. / Perché / in salita / ricorda ad ognuno / che volendo e insistendo si può. /E poi … perché no?

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WP_20160406_005Che ne dite? Vi è piaciuta? Se si, andate a visitare la mostra, dai! E’ nel Salone Uomo Donna “Pedron” Via Dietro Le Mura B, 4, a Trento of course! Fra tutti coloro che la avranno visitata sarà estratto il diritto di portarsi a casa una delle foto!.

Cosa? A questo punto volete iscrivervi alla Fiab? Uaooo! Siete i benvenuti! Andate in internet www.slowbiketrento,xoom.it, oppure telefonate a Franco Rizzi 3284691683 o scrivete a adbtrento@libero.it oppure venite in sede, Via al Torrione, 6 il venerdì dalle 17,30 (terzo piano). Per invogliarvi, leggetevi sul nostro sito il ricco programma di gite dell’anno!

Quanto costa l’’iscrizione annua? Dimenticavo, scusate. Socio ordinario con rivista, €23,00 – senza rivista, €20,00 – Familiare, €12,00 – Minore di 14 anni, €5,00. L’iscrizione dà diritto a partecipare alle nostre iniziative a pedali e all’assicurazione. Il versamento della quota si può fare in sede oppure sul nostro conto corrente IBAN IT 12 T 08316 01800 000010004253.

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E ALLORA, DAI …JOINT US, UNITEVI A NOI!

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PADRONE DELLA BELLEZZA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 5 Aprile, 2016 @ 12:47 pm

Detto altrimenti: la bellezza è lì, basta coglierla ….. (post 2334)

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Per Trento, a passeggio in bici da passeggio, senza fretta. Sono Associato Fiab. Alzo lo sguardo, i bei palazzi, gli affreschi, le chiese, il cielo, i monti: mi sento padrone di una bellezza a km e costo zero. Sono appena uscito dalla lectio magistralis della mia Prof senza puntino Maria Lia Guardini. Oggi è stato il turno delle Odi di Orazio. E ce le siamo godute, queste Odi, anche grazie al lavoro preparatorio di organizzazione della nostra lettura fatto da Lia e al suo successivo commento. 

Orazio oggi

th17DCCEJFOrazio sarebbe stato un ottimo poeta blogger: infatti le sue odi sono bellissime e – ciò che conta per un blogger – corte! Osservazione e caratteristica banale, dirà taluno. Evvabbè … Ma andiamo avanti. Dice … un antico poeta latino? Ma io non ho fatto studi classici. E allora, dico io, a maggior ragione devi leggere queste mie poche righe. Già, perché l’uomo e il poeta Orazio sono assolutamente attuali. Non lo sapevate? E chi mai ha inventato il carpe diem se non lui (Odi, I, 11)? Carpe diem, vivi pienamente ogni giorno, riempi la tua giornata di qualcosa di interessante, avvincente … non è il “godi, divertiti” come spesso viene interpretato l’invito. Il carpe diem fa parte della dottrina filosofica epicurea (e di Lucrezio), secondo la quale il copro è formato da un insieme di atomi: quando essi si separano, è la morte. Ma vita e morte non convivono, quindi non si deve avere paura della morte perché quando c’è lei non ci siamo noi e viceversa. Insomma, la sua poetica filosofica aiuta a vivere ogni giorno. Anche l’oggi. Il suo carpe diem lo troviamo anche in Virgilio (tempus fugit irreparabile) e il Lorenzo de’ Medici con il suo chi vuol essere lieto sia, anche se in questo caso l’invito risuona piuttosto sul carnascialesco.

Carpe diem, perché fugit hora, il tempo passa … e si dovrà lasciare ogni cosa: la casa, i campi, la dolce moglie, gli alberi di cui siamo padroni solo per poco tempo tranne che dell’odioso cipresso. La morte, uguale per tutti (cfr. La livella, di Totò). Anche Catullo, morto a 33 anni, cantava la brevis lux dopo la quale dovremo dormire un’unica notte senza fine. Catullo, un bambino ad un’età alla quale Orazio per contro era un vecchio saggio che non consente al lettore di conoscere il proprio animo sino in fondo, a differenza del fanciullo Catullo che è un libro stampato ed aperto.

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    “O fons Bandusiae, splendidior vitro …” (Odi III, 13)

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Carpe diem … ma c’è dell’altro, c’è anche la aurea mediocritas (Odi II, 10 – che taluno avvicina impropriamente all’ in medio stat virtus). Una “mediocrità” fatta di vita in una villa in campagna con accanto la Fons Bandusia. Non male. Tuttavia, quanto all’arte sua, il poetare, altro che mediocritas! Bensì cime eccelse, tanto che “con la sommità del capo ferirò il cielo”. Aurea mediocritas, una callida junctura, così come la strenua inertia …

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Non basta: non omnis moriar ed exegi monumentm aere perennius (Odi III, 30): non tutto di me morirà perchè la mia poesia vivrà fino a quando vivrà l’impero di Roma (e qui si sbagliava perché la sua poesia ha superato di gran lunga quel traguardo, n.d.r.), in quanto ho edificato un monumento più duraturo del bronzo.

Omnis indica la totalità di una pluralità di soggetti. Totus,  indica l’interezza di un solo soggetto: non ho mangiato tutte-omnes le ciliegie; ho mangiato totam-tutta la torta. Anche da ciò si deduce la filosofia epicurea di Orazio alla quale ho prima accennato, di un corpo formato da una pluralità di atomi, che non tutti moriranno.

Leggere le Odi in latino? Siamo sicuri? Già, perchè la metrica è molto complessa, ben oltre l’esametro ed il distico elegiaco. La musicalità la si coglie ugualmente, anche se i suoi versi non erano da leggersi con accompagnamento musicale, a differenza dei versi greci.

“Odi ed Epodi”. Ma poi si leggono quasi sempre le Odi. E le Epodi? Sono un po’ critiche, aggressive … vedremo se ne avremo il tempo.

Ecco, concludo con un ringraziamento personale a Orazio e alla mia Prof: finalmente, dopo tanti anni so a chi devo essere grato per quelle splendide espressioni latine che molte volte ho usato nel parlare e nello scrivere! E dire che pure aveva fatto studi classici, ma si sa … erano altri tempi, altri alunni e altri professori!

Prossimo appuntamento fra quindici giorni martedì  19 aprile, con Catullo. Stessa ora e luogo (ore 10,00, Biblioteca Comunale di Trento, primo piano, aula accanto alla Sala degli Affreschi. Entrata libera. Uscita anche).

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ACCADEMIA DELLE MUSE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 5 Aprile, 2016 @ 6:27 am

Detto Altrimenti: MusIca e Libri a Trento e … tanto altro!        (post 2333)

Ed eccoci di nuovo al nostro consueto appuntamento del primo lunedì del mese. Eccoci chi? Ma noi, raga! Noi del Circolo CULTURALE privato  Accademia delle Muse … chi frequenta il blog lo sa bene. Per chi si fosse messo in ascolto in questo momento, basta che “clicchi” questo nome sotto il mio breve CV e ne vedrà delle belle!

Ieri sera, Riccardo presenta la nuova Accademica Gloria Zeni, pittrice, artista del vetro, insegnante di arti figurative all’Istituto delle Arti in Trento, autrice del volume di Storia e Costume locale “Patrum domus revirescit”, opera che sarà oggetto di illustrazione in una nostra serata della prossima stagione.

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E poi, Musica e Libri. Musica da due musiciste che si sono fatte in quattro: infatti la nostra conosciutissima Letizia Grassi e Veronica Postinghel, diplomata in flauto traverso e che tra pochi giorni – 18 aprile – completa il suo studio ottenendo il titolo di laurea magistrale in flauto traverso. In due hanno ricoperto i ruoli di soprano, pianoforte e oboe (Letizia) e flauto traverso (Veronica): scusate se è poco! Per cosa? Per eseguire brani di J. S. Bach e di uno dei suoi venti figli. Già perché il nostro Bach tanti ne ebbe da due mogli successive (solo dieci sopravvissuti). Brani preceduti da spiegazioni circa l’autore, il periodo, il brano stesso: una vera e propria lectio magistralis: applauditissime! (Aprite i pdf qui sotto!)

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Accademia 4 aprile (Bach)

Intermezzo gastronomico e Angolo delle Anteprime. Viene segnalato quanto segue (occasioni aperte a tutti, Accademici e non):

  • IMG_3817Serie di conferenze organizzate da FARE-Formarsi Assieme Responsabilmente, Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari, tel. 0461 902876, conferenze incontri 1, 6, 20 aprile, Fondazione Caritro, ore 17,00 in merito ai contributi offerti dalle associazioni di volontariato a famiglie e singoli in difficoltà.
  • 23 aprile 1616: muoiono tali W. Shakespeare e Cervantes. Per commemorare l’evento, recital di Alfonso Masi & C.: 19 aprile al Circolo Rosmini di Via Dordi ad ore 17: “Don Chisciotte” con un Sancio Panza che parla in dialetto romanesco; 26 aprile stesso luogo ed ora, “Essere o non essere”, monologhi shakesperiani.
  • Mostra fotografica di Riccardo: Fiab-Federazione Italiana Amici della Bicicletta, per tutto il mese di aprile presso il salone Pedron. Via Dietro le Mura “B” n. 4.
  • Il 23 aprile, in occasione della Fiera del Libro, uscirà il secondo libro di Nadia Ioriatti dal titolo “Aria che allenta i nodi” con prefazione di Marcello Farina, opera che segue il primo libro “Io tinta di aria”.
  • 28 aprile ad ore 11,00, Conservatorio di Trento: Letizia in concerto con brani di “Così fan tutte” di tale W. A. Mozart.
  • Venerdì 8 aprile, Cena con delitto, beneficenza pro Nepal, presso la Capanna degli Alpini di Povo in Località Moroner, prenotazioni al numero 0461 260490. Si ripete una settimana dopo al Blue Sax di Viale Verona.
  • Viene anticipata la prossima recensione su l’Adige del libro di Gloria Zeni “Patrum domus revirescit”, opera che sarà presentata da Luigi Sardi e Alfonso Masi in due importanti occasioni pubbliche: Biblioteca di Trento; Associazione Culturale Lavisana.

IMG_3820Seconda parte della serata: Mirna Moretti – organizzatrice e mattatrice di Librincontri al Caffè Galilei e blogger Trentoblog “Tra un libro e l’altro” gestisce i commenti sulle letture comuni e non. in particolare di “Olive Kitterridge” di Elizabeth Strout da lei stessa consigliato. Intervengono: Daniela, per la quale il libro è stato un “catturatore di attenzione” tal che l’ha conquistata con il suo ritmo cadenzato, provocando in lei molte emozioni. Maria Teresa, al contrario, è stata catturata progressivamente ed ha particolarmente apprezzato la scoperta di una provincia USA uguale alla nostra: stesse situazioni, stessi personaggi, caratterizzati dal loro essere, dal loro comportarsi e non dall’essere espressamente descritti dalla scrittrice. In  particolare una “mamma insegnante di matematica genitrice di figlio unico e maschio”(!”). E poi, apprezzabilissima la mancanza di un giudizio sulle persone, persone “semplicemente” fatte vivere ed agire.

Mirna ha poi parlato del “suo” secondo libro suggerito, “Il club delle lettere segrete” di Donate Angeles (Feltrinelli).

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Le Scrittrici: da sinistra, prima in prima fila Nadia. Seconda in seconda fila, Gloria.

Elena ci parla de “L’ultimo arrivato” di Marco Balzano (Sellerio ed.): anni ’50 – ’60, migrazione dalla Sicilia a Milano di un bimbo di nove anni. Per certi aspetti, mutatis mutandis, molto attuale non trovate?

Riccardo che poi sono io ha brevemente citato la sua lettura di “Laicità, grazie a Dio” di Stefano Levi Della Torre (Giulio Einaudi Editore) delle serie: “Di che fede sei? Ma io non sono credente? Non credente di quale religione?” – Seriamente: laicità come rispetto del pluralismo. religione laica è quella che rispetta le altre sue “colleghe”. La persona prevalentemente religiosa si sforza di rispettare certe leggi. Quella soprattutto laica si sforza di capirne la ragione.

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E alla fine … Cristina per tutti: ovetti di Pasqua in gentile regalo! Dice … auguri in ritardo? Eh no, raga, mica è colpa sua se la Pasqua quest’anno l’hanno anticipata tanto!

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Prossima nostra riunione, riservata agli Accademici: 2 maggio, Omaggio ad Hendel e Marisa De Carli in Scorci di Trento.

BUONA ACCADEMIA A TUTTE E A TUTTI!

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POST DEL 1 APRILE PUBBLICATO IN RITARDO PER UN GUASTO TECNICO: CE NE SCUSIAMO CON LE LETTRICI ED I LETTORI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 4 Aprile, 2016 @ 3:52 pm

Detto altrimenti: pesce d’Aprile? fate voi … ormai noi ciclisti ci dobbiamo aspettare di tutto … (post 2332)

Comunicato Ansa. Inizia:

thWUS0KJL5Questa mattina (1 aprile, per chi legge, n.d.r.) in Commissione referente per le modifiche del Codice Stradale approvato, a sorpresa, l’emendamento “bipartisan” presentato dagli onorevoli Wanda Triglia (PD) e Giulio Nasello (Lega Nord) che introduce l’obbligo del porta-ombrelli per i velocipedi.

I due proponenti hanno fatto riferimento alla recente ricerca “Il traffico urbano nei giorni di maltempo”, commissionata dall’ACI di Caltanissetta all’Università di Trondheim. Wanda Triglia afferma: “Lo studio dimostra che, quando piove, il 25% degli incidenti vengono causati dai ciclisti con l’ombrello, che guidano con una mano sola”.

Ha votato contro la proposta il deputato del M5S Sandro Ittico “E’ il solito modo di procedere del PD per evitare l’approvazione della nostra proposta di piste ciclabili coperte. E c’è anche un conflitto d’interessi: vogliono far vendere più ombrelli!”

A favore del provvedimento si schiera la FPO (Federazione Produttori Ombrelli), mentre si registra il comunicato di protesta da parte della FPCG (Federazione dei Produttori di capi in Goratex): “il provvedimento configura un vero e proprio attentato alla libera concorrenza”.

th4Q24KYB7Non è mancata, ovviamente, neppure la reazione dei ciclisti.

Per la FIAB-Federazione Italiana Amici della Bicicletta, la Presidente Giulietta Pagliaccio, dichiara: “Se lo scopo è incentivare l’uso della bicicletta anche nei giorni di pioggia, questo non può che vederci favorevoli. Però si sarebbe potuto evitare di introdurre un ulteriore obbligo, che rischia di mettere in difficoltà i ciclisti già muniti di impermeabile”.

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th02KV6H0BPiù tecnica l’osservazione di Edoardo Galatola, responsabile sicurezza di FIAB:“I normali portaombrelli in commercio sono omologati per una portanza di 9,81 kg/p. Considerati alcuni modelli in commercio, di notevoli peso e dimensione, il rischio di rottura ad una velocità di 18 km/h con pioggia alla velocità media di 20pg/u6 è notevole. Insomma, è evidente a tutti che questo provvedimento non aumenta la sicurezza, anzi!”

Dura presa di posizione del MS-Movimento Salvaiciclisti: “Quattro gocce di pioggia? Noi ciclisti urbani non abbiamo paura di bagnarci. E, poi, gli incidenti non sono causati da chi guida la bici con una mano sola, ma da chi guida le auto con i piedi!”

Interviene infine anche l’on. Paolo Gandolfi, relatore per la modifica del Codice e rappresentante dell’Intergruppo Parlamentare Mobilità Vecchia, Nuova e Ciclistica, che conclude: “Ombrello o non ombrello, non può piovere per sempre! … Ma quando le approviamo queste benedette modifiche al Codice?

Finisce.

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3 aprile 2016 – FATTI SALIENTI DELLA GIORNATA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 3 Aprile, 2016 @ 3:51 pm

Detto altrimenti: in Trentino, ovviamente!                                  (post 2331)

Vi sareste aspettati che io avessi iniziato il post parlando dell’ordinazione odierna del nuovo Vescovo di Trento, Don Lauro Tisi? Eh no, raga … infatti ne parlano tanto gli altri … e  a parlare troppo di una persona si finisce con il far convergere l’attenzione su ciò che si dice o su “chi” dice cosa e non sulla Persona “detta”. Quindi parlo anzi scrivo d’altro.

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(Comunque una cosa devo scriverla: passeggiando verso sera in Piazza Fiera, quella antistante l’edificio della Curia, ho notato che a fianco della Festa Sacra c’era anche una festa profana (gastronomica) e da buon genovese d’origine (trentino acquisito da trent’anni) non ho saputo resistere alla tentazione di acquistare qualche sfizio gastronomico ligure!)

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      … e quanta ne ho mangiata io! Anca massa …

Ma … scrivere di cosa? Dell’ ultima sciata in Paganella, poi signori si chiude! Per fortuna degli operatori economici del turismo la Pasqua è già passata, perchè altrimenti con il caldo di questi giorni la neve non sarebbe stata più “sciabile” e ne avrebbe sofferto l’economia del settore. E allora? Allora va bene così! Va bene così con una visita alla mia malga preferita, la Malga Zambana, a trovare il suo gestore Mirko Michelon, personaggio attivissimo, sempre sorridente, positivo, attivo il quale, per non smentirsi, per la giornata di chiusura si è “inventato”  la porchetta allo spiedo. E vai …!

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15 giorni prima: sparita la neve qui ci hanno messo la porchetta!

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La dove c’era la neve ora c’è … la porchetta!

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La neve? Di notte non “righiaccia”, ovvero la temperatura non scende sotto lo zero, nemmeno a Cima Paganella, ma la mattina presto (dalle ore 08,30) si è sciato ancora bene: le prime discese al sole, sul versante di Fai, per poi passare sulla discesa “Cima Paganella”, versante di Andalo. Alle 12,00 sosta e poi solo sci … d’acqua. Evvabbè, chevoletedipiù?

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Salendo verso i 2200 della Paganella

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                       Ai  3000 del Tonale!

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Ma il Trentino non si nega: chi volesse farsi ancora una discesa ha pur sempre a disposizione le facili piste del Grost̬ (2500 metri) o le piste sportive del Passo del Tonale РPasso Paradiso РCima Presena (1850-3.000 metri). E noi V.I.P. (Vecchietti In Pensione) una nera al Tonale ce la faremo, prima di mettere via definitivamente gli sci e dare la stura alle biciclette!

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Lago Toblino: una delle mie foto esposte

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A proposito di biciclette: andate a vedere la mostra fotografica FIAB – Federazione Italiana Amici della Bicicletta, Trento, nel salone da parrucchiere uomo-donna Pedron in Via Dietro le Mura “B” 4 a Trento! Merita davvero!

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Altro fatto saliente del giorno? Ecchediamine!? Il Santo del giorno: S. Riccardo!

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MUSICA A RIVA DEL GARDA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 3 Aprile, 2016 @ 4:40 am

Detto altrimenti: il Trio Broz e il M.° Corrado Ruzza eseguono Dvorak      (post 2330)

Associazione Amici della Musica in Riva del Garda, per mezzo secolo presieduta dal compianto Ruggero Polito, cui è succeduto da due anni il Prof. Franco Ballardini. Nell’ambito del programma annuale dei suoi concerti, nella sala auditorium della sezione rivana del Conservatorio Bonporti, ieri

Barbara Broz, violino; Giada Broz, viola; Klaus Broz, violoncello; Corrado Ruzza, pianoforte

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hanno eseguito musiche di Antonin Dvorak, e cioè Quartetto n. 1 in re maggiore op. 23 e n. 2 in mi bemolle maggiore op. 87. Bis finale: “Andante” dal quartetto di Schuman.

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L’Associazione. Vive del volontariato del suo direttivo, delle adesioni dei soci (€30 l’anno la tessera di abbonamento annuale ad circa 15 concerti), della disponibilità del Conservatorio che mette a disposizione pianoforte e sala, degli sponsor privati e pubblici, del ricavo dei biglietti venduti ai non associati.

L’autore. 1841-1904, nato e vissuto a Praga ma non solo, è stato anche direttore del Conservatorio di New York, ha scritto moltissima musica. Il brano più famoso è “Sinfonia dal nuovo mondo” nel quale ha inserito melodie che ha tratto dalla tradizione indiana locale.

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I musicisti. E’ inutile che io mi metta a ricopiare qui quanto sul Trio Broz risulta su di loro dal programma di sala o soprattutto in internet. Si tratta di tre giovani ormai affermatissimi musicisti di fama internazionale. Lo stesso vale per il solo-di poco-meno-giovane-d’età Maestro e Professore Corrado Ruzza, concertista, studioso e docente della musica, direttore responsabile del conservatorio rivano.

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IMG_3811I brani. Nei due quartetti eseguiti, io – semplice blogger tesoriere dell’associazione amante della musica ma ignorante della stessa – ho colto la forza della musica slava, l’emozione della passione boema, la leggerezza settecentesca, il ritmo delle danze ungheresi, la modernità di un musicista novelliere: insomma … una varietà di colori e di stili a denotare un “navigatore della musica” che ha attraversato oceani di acqua e di note!

L’esecuzione. Manco a dirla perfetta, “vissuta”, coinvolgente, applauditissima.

Prossimo concerto dell’Associazione: sabato 9 aprile, quartetto d’archi dei solisti dell’Orchestra Regionale Haydn, stessa ora, stessa sala. Non mancate!

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COMUNITA’ CENACOLO DI MADRE ELVIRA – JESOLO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Aprile, 2016 @ 6:04 am

Detto altrimenti: ed io che credevo che sarei stato solo l’autista …   (post 2329)

… l’autista che accompagnava da Trento ad Jesolo una Persona dedicata agli Altri, la quale cercava di aiutare un suo simile …

Jesolo: non solo mare e vacanze, ma, dietro la Chiesa, la Comunità Cenacolo

Jesolo: non solo mare e vacanze, ma, dietro la Chiesa, la Comunità Cenacolo

Subito dopo la fine della guerra dei Balcani con l’Associazione Trento-Prijedor andai più volte volontario nella Repubblica Serba di Bosnia per dare una mano a quella gente. In quella occasione … be’ … vi assicuro, la guerra … una cosa è vederla in TV, altra e vederne i risultati ancora fumanti, gli orfani, la desolazione, gli sguardi spenti dei sopravvissuti. Ecco, la stessa sensazione “coinvolgente e sconvolgente” l’ho provata ieri, quando mi sono recato da Trento ad Jesolo, per partecipare ad una riunione di persone che, uscite da uno dei tanti tunnel che la (mala) sorte può riservare ai propri familiari, sono impegnate ad aiutare altri che ancora sono in mezzo a quei guadi tremendi. Ho ascoltato storie tristi raccontate dai diretti interessati: padri, madri, mariti, mogli, figlie che devono affrontare il disfacimento della propria famiglia, l’alcolismo, la ludopatia, la droga, l’apatia, l’anoressia, l’auto-isolamento di un loro familiare. Problemi tutti, quelli esposti dalle Persone coinvolte, sorti e vissuti in ambito familiare. Ed ho apprezzato l’aiuto prezioso che è stato loro dato.

Io ero li, assolutamente privilegiato in quando non avevo alcun mio problema da risolvere, bensì solo a supporto di una Persona che cercava di aiutarne un’Altra. Un autista, come ho detto in premessa. Ero lì a fare comunque tesoro della capacità di sopportazione del dolore degli interessati, della loro volontà e capacità di reagire razionalmente e anche a fare tesoro dell’esperienza di chi aveva sofferto e risolto analoghe situazioni e che stava adoperandosi per aiutare gli Altri.

Gli Altri. Emmanuel Levinas, il filosofo del Volto: “Il Volto dell’Altro ti guarda, ti interroga, si aspetta una risposta da te, un aiuto”.

th4G28G66GInizialmente avevo immaginato di riassumere le varie storie, ovviamente in forma più che anonima. Ma poi ho pensato che forse sarebbe stato più utile arrivare direttamente ad alcune osservazioni-conclusioni. La droga non è solo la cocaina e simili. E’ anche l’incomunicabilità, l’alcool, il gioco, ogni altro tipo di veleno di cui si sia diventati schiavi (al limite anche il troppo cibo o il rifiuto del cibo). Ovvie banalità, direte voi. E invece no, mi permetto di dire io se non altro per la diversa reazione della comune sensibilità diffusa di fronte a ciascuna forma di deviazione. L’alcool, senza arrivare alle proibizione di altre religioni, è già oggetto di una certa riflessione: se non altro il divieto di venderne ai minori a la sottrazione di punti dalla patente di guida un certo risultato lo stanno ottenendo. Ma resta la domanda: cosa spinge un adulto a bere fino ad uccidersi? Questo è il problema. E il gioco d’azzardo? Via … leggere “Giocate con moderazione, può indurre assuefazione” è unire la beffa al danno che un padre di famiglia arreca a se stesso e a tutta la sua famiglia!

In miei post precedenti mi sono lanciato contro la prassi delle concessioni statali ai gestori delle macchinette mangiasoldi (cfr.  ivi, sub  “Atlantis”, “Colonnello Rapetto”)

Ma veniamo alla droga “classica”. Qui il discorso è molto più complesso e non ho certo al pretesa di esaurirlo con queste mie poche righe. Resta il problema: come comportarsi? In sintesi (e il discorso vale anche per l’alcool) non fornire i mezzi per il suo acquisto, non avere paura al pensiero “ma se non gli do i soldi io cosa mai potrà combinare?”, essere sempre vicino alla persona, ascoltarla, amarla. E se proprio insiste, avere il coraggio e la forza di “lasciargli-lasciarle toccare il fondo, perché solo allora smetterà di sprofondare e potrà iniziare a risalire” (queste espressioni non sono solo figurate).

Ma un articolo di un blog (un post) deve essere breve. Ed allora eccomi quindi con alcune sottolineature che mi permetto di sottoporre all’attenzione delle lettrici e dei lettori:

  • quanto sia prezioso, ammirevole ed utile il lavoro – perché di lavoro si tratta, anche se non retribuito – delle Persone che operano all’interno di queste Comunità;
  • quanto bene farebbe anche a tutti coloro che non vivono questi drammi, immergersi almeno una volta all’interno di queste Comunità;
  • chi esce da questi tunnel ha ricevuto una importante Grazia. Chi non vi è mai entrato ne ha ricevute due;
  • per i credenti: medicina importantissima è la Fede. Per i non credenti: la volontà di farcela;
  • mi è venuto spontaneo il raffronto fra le persone affette da queste patologie e la situazione di una nostra amica affetta da sclerosi multipla …

Lo so, amici, questo è un post triste, ma la vita è anche tutto ciò e i problemi non si risolvono ignorandoli, bensì affrontandoli.

P.S.: logistica dell’organizzazione del Cenacolo. Le persone che hanno superato il problema si riuniscono in un’aula con quelle che ancora devono uscirne: la Comunità non prevede l’utilizzo di medici o psicologi. I familiari si riuniscono in un’aula separata, nella quale la riunione è gestita da operatori della Comunità, genitori di figli “usciti” dal tunnel: Ubaldo e Antonella.

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