STORNELLI ROMANI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 8 Gennaio, 2024 @ 10:30 am

Gigetto regazzino der Tufello
un dì volea sape’ com’era annata
la mamma je diceva er ritornello
So’gli elettori fijo che l’han votata …

Mamma mia ma che mi conti
‘st’elezione è ‘na vergogna
o me cojoni
oppure gli elettori nun so’ bboni …

Dai de tacco, dai de punta
quant’è bbona la sora Assunta … (ritornello)

Un ragazzino del Tufello, quartiere popolare di Roma, un giorno chiede va alla mamma come mai avessero un simile governo. La mamma, per trarsi d’impiccio, risponde “Figlio mio, che te devo da di’ … so’ gli elettori che l’hanno votata”. Al che il ragazzino, un po’ incredulo, un po’ scandalizzato, dice alla mamma: ”Ma insomma, questa elezione è una vergogna: o mi prendi in giro (“o me cojoni”), oppure il corpo elettorale ha votato senza comprendere quello che stava facendo”.

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“AHÒ … QUELLO È MORTO E ANCORA NU JE L’HA DETTO NESSUNO!”

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 8 Gennaio, 2024 @ 6:50 am

(da una ’iperbole ad un paradosso)

Sono su un taxi a Roma, siamo fermi al semaforo. L’auto che ci precede tarda qualche secondo a ripartire allo scattare del verde. Il mio autista se ne esce con questa frase che è chiaramente un’IPERBOLE ovvero un’esagerazione, ma trasmette esattamente l’idea.

Pur nel rispetto delle idee altrui, mi piace farla mia quando vedo che taluno non avverte minimamente un micidiale pericolo che gli si sta avvicinando in modo palese e visibile e continua tranquillamente la sua strada, tal che occorre avvisarlo che è sul punto di “morire” (figurativamente s’intende!).

Politicamente non siamo ancora a questo punto, ma le destre italiane ed europee pare che abbiano bisogno che qualcuno dica loro che se non ci diamo una mossa, se non creiamo una UE POLITICA, l’Europa – e quindi tutti noi – siamo politicamente morti sullo scenario continentale.

Dall’iperbole di cui sopra, ad un PARADOSSO: sembra che taluno preferisca essere a capo, manovratore palese o occulto che sia, di uno stato minoritario sul piano europeo e quindi continentale o anche gestore di una coalizione politica perdente, piuttosto che contribuire al successo di una collettività più ampia della quale farebbe sì parte, ma della quale non sarebbe il capo.

F.to da me, aderente convinto a ITALIA VIVA – IL CENTRO – RENEW EUROPE

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ALCUNE BUGIE DELLA SIGNORA MELONI DETTE IN DIRETTA DURANTE LA CONFERENZA STAMPA DI FINE ANNO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 7 Gennaio, 2024 @ 1:37 pm

– LA CRESCITA ITALIANA sarà superiore alla media europea. Falso! E’ previsto un +0,9 contro un + 1,3 UE.
– LA SPESA PUBBLICA SARA’ IN DIMUNUZIONE. Falso! nel 2024 aumenterà DI +15 mildi rispetto al 2023.
– QUESTO E’ IL PRIMO GOVERNO CHE HA TASSATO LE BANCHE. Falso, non hanno pagato un euro.
– ABBIAMO RESO GOVERNABILE L’ IMMIGRAZIONE. Falso. I migranti sono stati +50% rispetto al 2022.
– CON IL PREMIERATO NON SARANNO DIMUITI I POTERI DEL PRESIDENTE: falso, il Presidente della Repubblica non potrà più: nominare il PCM; incaricare un nuovo premier; nominare i senatori a vita.
– ABBIAMO FATTO LA PRIMA MAPPATURA DELLE COSTE. Falso: esiste già dal 1993 e si chiama SID- Sistema Informativo Demanio.

Queste sono solo alcune …

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REGIONE TRENTINO ALTO ADIGE: CHI LA VUOLE CANCELLARE?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 7 Gennaio, 2024 @ 1:12 pm

Scrive la Senatrice XVII Italia Viva DONATELLA CONZATTI

Inizia

La notizia da queste parti è dirompente. Certo, lo è perché riguarda il futuro della speciale autonomia del Trentino Alto Adige. Lo è per il Trentino che vedrebbe disegnato a suo discapito e da altri, un futuro da autonomia depotenziata e forse addirittura differenziata. Ma la notizia è politicamente dirompente perché vedrebbe l’SVP spingere l’abitudine agli accordi politici unilaterali con il Governo centrale, ad un punto tale da rompere l’asse con la politica trentina. La notizia è questa. I partiti di destra separatista altoatesina Juergen Wirth Anderlan – JWA, Die Freiheitlichen – dF e Süd-Tiroler Freiheit – STF – questi ultimi in maggioranza – ormai consolidata – con SVP, FdI e Lega – hanno presentato una mozione per l’abolizione del Trentino Alto Adige. Che i separatisti vogliano non solo spezzare l’asse istituzionale e politico col Trentino ma anche rompere con l’Italia, è cosa nota. Ed una Mozione in tal senso in passato non avrebbe stupito.

Stupisce oggi eccome invece che l’SVP possa ritenere compatibile la propria azione di Governo e la propria strategia politica con chi la pensa così. Su questo all’SVP vanno chiesti chiarimenti. Così come andrebbe chiesto ai nazionalisti di FdI se posizioni nettamente separatiste siano compatibili con la sbandierata unitarietà nazionale. Ma si sa che ultimamente la coerenza dei “Fratelli” è inebriata dal potere ed ha perso la bussola. Tra pochi giorni verrà presentato il programma di governo in Alto Adige della antistorica maggioranza tra SVP e le destre, ed è arrivato il momento di chiedere alla SVP massima trasparenza su punti come il futuro della Regione e l’unitarietà dello Statuto d’autonomia.

Lo chiediamo da trentini prima di ogni altra cosa. E lo chiediamo da politici che credono nella storia e nel futuro dell’autonomia. Davvero le voci di un accordo della SVP con la Meloni per il superamento dello Statuto unico di autonomia sono fondate? Davvero potrebbero usare la presenza in maggioranza dei separatisti per giustificare un passaggio politico e istituzionale tanto dirompente e grave?

Certo i sospetti dei trentini avveduti non nascono da ieri, ma da una serie di accordi gestiti dall’Alto Adige in modo sempre più unilaterale con Roma. Sospetti si sono trasformati in dubbi concreti quando nell’ottobre 2022 durante il discorso sulla fiducia al suo Governo delle destre, la Meloni pronunciava queste parole: “Per la provincia di Bolzano tratteremo del ripristino degli standard di autonomia che nel ’92 hanno portato al rilascio della quietanza liberatoria Onu”.

Tutti a dire che forse non sapeva che lo Statuto d’autonomia è unitario tra Trentino e Alto Adige e nasce da un accordo internazionale. Alcuni, pochi a dire invece, lo sa perfettamente ma il Suo disegno politico è un altro. Ed era un altro in accordo con l’SVP: avviare un percorso che superasse l’assetto unitario della Regione e dello Statuto. Per questo è giunto il momento di chiedere all’SVP chiarezza. Sarebbe pure arrivato il momento in cui i trentini chiedano conto a FUGATTI del molto lavoro nell’interesse della Lega e dello scarso e inefficace lavoro a favore dell’autonomia del Trentino (tra i danni più gravi e “costosi” si ricordi la rinuncia della clausola di sterilizzazione dei minori gettiti fiscali derivanti dalla riforma tributaria o anche dallo stupefacente silenzio sulla proroga della concessione A22). Quando la Meloni, in sede di richiesta di fiducia, dimenticó il Trentino, i parlamentari trentini di destra votarono a favore dicendo che loro avevano fiducia piena e cieca che tutti lavorassero in modo trasparente.Bene ora siamo alla prova del nove. Capire sino a che punto si spingerà l’autolesionismo delle classi dirigenti trentine e l’autoconvincimento che tutto sia normalizzabile, fa parte di una maturità e consapevolezza ancora non all’ordine del giorno. E nel frattempo altri stanno disegnando il loro futuro e purtroppo quello del Trentino.

Donatella Conzatti

Finisce

E a Rovereto, sia pure con uno scarto minimo, gli elettori (alcuni anche di sinistra, io ero ai gazebo e sentivo le loro dichiarazioni di voto!) hanno eletto una senatrice di destra E non la Senatrice ITALIA VIVA che era al termine del suo primo mandato, la nostra DONATELLA CONZATTI !

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REGIONE, EUROREGIONE, UE POLITICA.

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 7 Gennaio, 2024 @ 8:56 am

La nostra REGIONE Trentino-Alto Adige vive del proprio Statuto di Autonomia, il quale ha ragioni storiche.
Da decenni i Trentini hanno costruito e lavorato per il modello EUROREGIONE, quale area omogenea che necessita di regole uniformi. Oltre a ciò, da sempre ITALIA VIVA opera per una UE POLITICA.

L’avvento delle destre a Roma e la micidiale loro avanzata anche a Bolzano, tende ad abolire la nostra Regione e di trasformare il Trentino in una delle tante province della regione leghista Veneto.Da Roma si preferisce un sovranismo autoreferenziale e minimalista rispetto ai gravissimi problemi che la rivoluzione politica ed economnica dei continenti sta attuando.

Cosa dice e cosa fa rispetto a tutto ciò il nostro governatore leghista della Provincia Autonoma di Trento, signor FUGATTI?

Cosa dice e cosa rispeto a tutto ciò fa chi ha imposto ad ADA condizioni di confronto elettorale provinciale quanto meno dubbie?

Cosa dice e cosa conta di fare l’elettorato che si è fatto abbagliare dalla retorica, dalla demagogia, dal populismo?

Noi di ITALIA VIVA – IL CENTRO – RENEW EUROPE vediamo la soluzione inanzi tutto nella creazione di una UE POLITICA per poterci meglio difendere in questa ormai “terza guerra mondiale”! #italiavivatrentino#ItaliaViva

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SVEGLIAMOCI TUTTI, NOI ELETTORI EUROPEI !

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 7 Gennaio, 2024 @ 8:54 am

(Per chi ha fatto il servizio militare: “Giù dalle brande, sveglia!”)

Ci sta cadendo il mondo addosso e noi “In UE mai con l’estrema destra, mai con la sinistra” è tutto quello che sappiamo dire nella conferenza stampa di fine anno?

Quando a Roma l’auto al semaforo tarda a ripartire, il tassista che la segue, anche se rallentato di soli pochi secondi, dice. “Aho, quello è morto ma ancora nu je l’ha detto nessuno!” Gli uomini (e le donne!) di Roma questo lo sanno benissimo …

Putin sta facendo una guerra tipo anti- napoleone: ha spazio e gente da sacrificare, uno stato estero che lo rifornisce e sta dimostrando che il tempo gioca dalla sua parte.

Sul suo “esempio” in Terrasanta, prima da una parte poi anche dall’altra, si sta facendo di tutto e di più.

La Cina vuole quella tale capitale finanziaria oggi a governo indipendente, anche a costo di usare la forza.

La Corea del nord ha iniziato a sparare.

Nel mediterraneo, una massa inarrestabile di immigrati e di naufragi!

Nel Mar Rosso, i pirati.S

olo per citare alcuni casi.

E noi? Noi Italiani, da soli, cosa possiamo contare? E una UE non politica, cosa può contare? A giugno, alle prossime elezioni UE votiamo per un partito che lavora e si batte per una UE POLITICA : ITALIA VIVA – IL CENTRO – RENEW EUROPE.

Nel frattempo, in casa nostra, ci si dice che serviranno 30 miliardi. Da dove daranno presi? Provo a indovinare: dalla sanità pubblica, dalle pensioni, dalla cultura, dal centro di ricerca Rita Levi Montalcini, dalle privatizzazioni (vendita o svendita dei gioielli di Stato).

Si allargherà la forbice sociale, si romperà l’ascensore sociale, scomparirà il ceto medio: pochi saranno sempre più ricchi e molti sempre più poveri.Mi sto sbagliando? Lo spero, perché credo che arriveremo ad una UE POLITICA!

Sveglia, giù dalle brande, dicevo sopra!

Tutte le reazioni:12Antonio Barbato, Rita Zambanini e altri 10

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LA SECONDA DOMANDA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 6 Gennaio, 2024 @ 10:27 am

Tempo fa udii un giornalista affermare che ogni intervista è significativa se al giornalista è consentito di fare la seconda domanda.
Dopo la conferenza di ieri ho constatato – ancora una volta – che quel giornalista aveva ragione: infatti, in assenza, l’intervista si trasforma in una sorta di comizio acchiappavoti, nel senso che per una persona esperta e abile nell’oratoria, soprattutto se ben assistita da esperti comunicatori, è facile presentare il bicchiere mezzo pieno e non mezzo vuoto; dare mezze risposte o risposte false; tenersi per sè il potere delle parole e scaricare su altri la responsabilità dei fatti; prevedere il passato e non il futuro.Il tono, poi, pacato, suadente, un poco ingenuo (indice di sincerità!), un leggerissimo vittimismo ma non troppo: insomma, l’aspetto dle buon saggio padre di famiglia (o della buona saggia madre di famiglia) …

Se poi l’uditorio non vuole sentire la verità perchè – come dice una vecchia canzone – “la verità ti fa male”, allora il gioco è fatto!

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SCRIVE “iL RIFORMISTA”

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 6 Gennaio, 2024 @ 10:24 am

Per tre ore Giorgia Meloni ha provato a rispondere alle domande della stampa. Una conferenza stampa surreale con i giornalisti, così come denunciato dalla nostra Claudia Fusani, che potevano fare la domanda secca senza né repliche né contestazioni, con la stessa premier che ha potuto non rispondere alla maggior parte dei quesiti.
Tre ore di conferenza dove sono state diverse le inesattezze, le spiegazioni a metà, le non risposte, gli attacchi gratuiti.Per Matteo Renzi, leader di Italia Viva e direttore editoriale del Riformista, sono almeno seI le bugie offerte da Giorgia Meloni. “Mai sentite così tante bugie tutte insieme” osserva Renzi che poi le elenca una ad una:
1- “La premier dice che lei non ha aumentato le tasse: evidentemente le accise sulla benzina e l’IVA sugli assorbenti si sono aumentate da sole.
2- La premier dice che bisogna conciliare la maternità con il lavoro però nel frattempo aumenta l’IVA sui pannolini e sui prodotti per i bambini.
3- La premier dice che non ha mai chiesto le dimissioni degli avversari quando era al Governo eppure a me chiedeva le dimissioni una volta al mese: per le banche, Unicef, Tempa Rossa.
4- La premier dice che poteva mettere sua sorella in una partecipata come fanno gli altri: gli altri chi? Forse il leader Nord Coreano fa così con la sorella. Forse.
5- La premier dice che lei non ha problemi con la sua classe dirigente: il cognato ferma i Frecciarossa e spende milioni di euro per la sua segreteria, il pistolero spara e invoca l’immunità parlamentare, il sottosegretario alla giustizia organizza i veglioni con la polizia penitenziaria come fosse una propria falange privata.
6- La premier dice che sull’immigrazione il clima è cambiato e infatti gli sbarchi sono aumentati del 50% alla faccia di chi come lei diceva “Chiuderemo i porti””.

I bugiardi pensano che la gente creda per sempre a ciò che dicono.All’inizio è così. Poi all’improvviso la realtà emerge, tutta insieme. Per Renzi al governo Meloni “per ora stanno chiudendo solo gli occhi davanti alla realtà”.
Ma adesso è tempo di elezioni europee:“Ora la Meloni entrerà in modalità campagna elettorale, radicalizzando su Elly Schlein e cannibalizzando Tajani e Salvini.
Ma poi la realtà le presenterà il conto, cominciando dai 30 miliardi di euro che deve trovare da qui alla fine dell’anno. I bugiardi hanno questo di bello: pensano che la gente creda per sempre a quello che dicono. All’inizio è così. Poi all’improvviso la realtà emerge, tutta insieme.
Buon 2024, cara Presidente Meloni. Per il prossimo anno anche meno, per favore: meno post, meno bugie e soprattutto meno tasse. Facci questo regalo: almeno togli le tasse che hai messo tu”.

Tutte le reazioni:11Eliana Favretto, Rita Zambanini e altri 9

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NATALITA’ SECONDO’ FUGATTI, presidente leghista della Giunta Provinciale del Trentino

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 4 Gennaio, 2024 @ 10:37 am

Contro gli slogan e la retorica vuota di contenuti, scrive la Senatrice XVIII di ITALIA VIVA DONATELLA CONZATTI

Inizia

“Noi di Italia Viva abbiamo proposto, finanziato e fatto approvare:
1. La strategia per la parità di genere;
2. ⁠il FAMILY ACT con l’assegno unico e universale;
3. ⁠la certificazione aziendale per le parità di genere,

perché sono proprio le maggiori opportunità lavorative per le donne e le madri, con una conseguente riduzione delle famiglie in difficoltà economica, e servizi pubblici all’altezza dei bisogni della comunità che sostengono e aiutano la natalità. E lo sappiamo perché in tutti i paesi UE ad alta natalità gli ingredienti sono proprio questi.#Fugatti e i suoi illuminati accoliti cosa fanno? Decidono di aprire i punti nascita dove, da anni ormai, non nasce nessuno.

Sbagliare strategia significa, ancora una volta, non centrare l’obiettivo della natalità.

Ma facciamo un passo indietro….Curiosa l’intervista di Fugatti sul tema della denatalità, una denatalità costante e che anzi continua ad aumentare in #Trentino , così come in tutto il territorio nazionale (ma non in Alto Adige). Una tema, quello della denatalità, con cui la Lega nel 2018 vinse con un’enorme azione demagogica, urlando a mezzo stampa l’intento di tenere aperti alcuni dei punti nascita periferici, punti dove, tuttavia, non nascevano praticamente più bambini.


E questa situazione, ad oggi, non è cambiata, anzi di bambini nei punti nascita periferici ne nascono sempre meno. Ma quello che sfugge ampiamente alla destra è che non si tratta soltanto di porre l’attenzione sulle tabelle, sui dati e sui numeri, come vuole farci credere Fugatti, ma di affrontare anche un doveroso tema di sicurezza.
Esattamente, sicurezza per le madri e sicurezza per le bambine e i bambini, perché bisogna comprendere che dove non ci sono neonatologi, dove non ci sono anestesisti è proprio la #sicurezza che rischia di non essere garantita. E mantenere dei punti nascita non adeguatamente attrezzati con le professionalità necessarie, significa mettere a repentaglio la salvaguardia di un’intera comunità.


L’idea di barattare la sicurezza delle donne, delle future generazioni e delle famiglie per una manciata di demagogia mista a ignoranza è riprovevole.Si lavori affinché in Trentino ci sia un percorso di accompagnamento alla nascita sicuro, seguito, sostenuto territorialmente.

Ma i punti nascita devono essere tutti degni di questo nome. Basta slogan da quattro voti. Soprattutto basta credere a chi vende solo slogan da quattro voti”.

F.to DONATELLA CONZATTI . ITALIA VIVA – IL CENTRO – RENEW EUROPE
Finisce
Grazie per la chiarezza, Senatrice!
F.to un convintissimo aderente a ITALIA VIVA – IL CENTRO – RENEW EUROPE. #italiavivatrentino#ItaliaViva

Tutte le reazioni:2Evelina Piaggio e Amedeo Belotti

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TRENTINO BIKE SAFARI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 4 Gennaio, 2024 @ 8:52 am

“Safari” significa viaggio. L’Austria da anni ha creato un nuovo prodotto turistico, il TIROL BIKE SAFARI mettendo in rete numerosi impianti di risalita per circa 750 km di ciclo- discese, attirando moltissimi ciclo turisti e cicli escursionisti non solo in estate, ma anche in autunno e in primavera!

In Toscana (Siena) da anni è stato creato dal nulla l’evento a pedali “Eroica” per biciclette d’epoca e non solo. L’Eroica ha trasformato l’economia della zona in interessata per l’intero corso dell’anno!

Nel Bolognese è stato creato il circuito “Bomba”, a pedali e a piedi, che attira anch’esso moltissimo turismo e cicloturismo, con rilancio dell’economia locale.

In Trentino la progettata cabinovia Trento-Monte Bondone potrebbe dare l’avvio alla creazione di un nuovo prodotto turistico, il TRENTINO BIKE SAFARI, iniziando ad attivare l’anello Valle dell’Adige- Valle dei Laghi- Altogarda Trentino, nei due sensi, tenendo conto che la materia del ciclo turismo e del ciclo escursionismo in montagna è assai già ben regolata in Italia dai Quaderni editi dal CAI centrale reperibili in internet.

Inizialmente la nuova cabinovia potrebbe forse avere anche un bilancio in passivo, ma se fosse realizzata da una SpA comunale multiservizi che comprendesse anche SpA comunali sempre in forte attivo (parcheggi e farmacie), il problema sarebbe automaticamente risolto. Tuttavia, una volta reclamizzata la nuova offerta turistica, il bilancio dell’impianto sarebbe in forte attivo.

L’idea/progetto TRENTINO BIKE SAFARI dovrebbe quindi partire dal Comune di Trento ed essere poi sviluppata dalla Provincia, anche per il suo ampliamento verso la confinante provincia di Bolzano, sino a diventare, insieme al citato esistente Titol Bike Safari, un prodotto euroregionale.
In altre parole, per il Trentino si tratta di mettere a sistema le numerose, singole, separate iniziative già in essere in molte nostre località turistiche e di collegarle con il nostro ottimo sistema di percorsi ciclistici di fondo valle, vendendo unitariamente un nuovo prodotto turistico.

Riccardo Lucatti, cicloturista e ciclo escursionista, Responsabile a Trento del Tavolo di Lavoro Finanza ed Economia mista di  ITALIA VIVA – IL CENTRO – RENEW EUROPE.

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