GIORGIA … ACCA’ NISCIUNE E’ FESSE!

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 14 Gennaio, 2024 @ 4:42 pm

Magari sbaglio nello scrivere ma cosa vuoi di più da un genovese che vive a Trento? Il mio napoletanese non è perfetto, ma certo non mi sbaglio nel significato!

Giorgia, ma veramente credi che noi non si capisca la tua metodologia dei “piccoli passi”? Ci vuoi abituare piano piano; abbagli il popolino con il nome di un galantuomo; crei un costoso comitato extra parlamentare ed extra ministeriale presieduto da te per gestire “in autonomia” denari e progetti “in uscita”. Già, in uscita, per far pari con il progetto di gestione “in autonomia” dei fondi PNRR “in entrata”, architettato da quel tal Giuseppi e sventato da MATTEO RENZI.

Al di là della critica alla tua “progettazione privata”, qualche post fa sollevavo due ulteriori eccezioni:

1) questa tua iniziativa italiana e diretta contrasta con il tuo continuo richiamo a che sia l’UE che deve intervenire;
2) la dimensione dell’intervento italiano sarà fuori scala rispetto all’enormità del problema da risolvere.

Mario Draghi sta per occuparsi dello sviluppo dell’economia dell’intera area UE: non sarebbe meglio avviare un analogo progetto europeo unitario pro-Africa?

Comunque, Giorgia, vai a leggere qui su questo blog i miei post di 2 e 3 posti fa! La mia critica è stata pubblicata anche sul quotidiano ilT della Confindustria del Trentino.

La tua foto? “Red handed” dicono gli inglesi, con le mani arrossate come quelle di un bambino scoperto mentre cercava di rubare la marmellata dal frigo!

 

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“SOLDI, SOLDI, SOLDI …” DICEVA UNA VECCHIA CANZONETTA …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 12 Gennaio, 2024 @ 5:12 pm

Da ilRiformista

Il Governo Meloni ha deciso di tagliare i fondi per la sanità, per l’istruzione e persino per gli asili nido ma poi facendo due conti è paradossale vedere quanto costi lo staff della premier. Una spesa folle che supera di gran lunga quella dei premier che l’hanno preceduta: Draghi, Conte, Gentiloni e Renzi. La destra è in testa alle classifiche per il record di spesa per i collaboratori di Palazzo Chigi. Il Governo prova a nascondere l’aumento sotto il tappeto ma purtroppo, o per fortuna, non ci riesce.

Il Governo Meloni parla di un “modesto incremento”

Nel bilancio preventivo 2024 relativo alla presidenza del Consiglio è prevista una spesa davvero troppo ingente. Ben 21,2 milioni di euro per gli uffici di diretta collaborazione. Anche se il Governo parla di un “modesto incremento” pari a 305mila euro. Modesto mica tanto tanto che, per la verità, le spese dello staff della premier Giorgia Meloni si sono moltiplicate rispetto ai precedenti esecutivi.

La giustificazione dell’anno prima che poi non regge

Lo scorso anno il Governo Meloni aveva previsto una spesa pari a 20,9 milioni di euro. Un cifra che si distaccava per eccesso dall’anno precedente: oltre 2 milioni in più. L’esecutivo all’epoca si era giustificato dicendo che essendosi appena insediato aveva fatto una stima dei costi sulla base delle spese dell’esecutivo precedente ovvero lo staff di Mario Draghi. Nulla da dire, peccato che se veramente fosse stato così quest’anno la spesa sarebbe dovuta scendere e invece… sorpresa: la spesa è lievitata ancora.

Spese più alte di sempre al Governo

Con la destra le spese per i collaboratori sono le più alte di sempre. Infatti guardando la classifica stilata tra gli altri anche da Tpi, le spese per lo staff di Giorgia Meloni sono più alte dei Governi di Draghi, Conte, Gentiloni e Renzi.

Ecco la classifica:

  • Governo Renzi – 2016: 12 milioni 
  • Governo Gentiloni – 2017: 14 milioni 
  • Governo Gentiloni/Conte – 2018: 15 milioni 
  • Governo Conte – 2019: 16 milioni
  • Governo Conte – 2020: 16 milioni 
  • Governo Draghi – 2021: 16 milioni 
  • Governo Draghi/Meloni – 2022: 18 milioni 
  • Governo Meloni – 2023: 2o milioni 
  • Governo Meloni – 2024: 21 milioni 

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PURCHE’ SI MUOVA!

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Gennaio, 2024 @ 12:53 pm

Un amico, genovese ed espertisimo importatore e grossista, tanti anni fa ebbe a dirmi: “Purchè il mercato si muova!” Ovvero, purchè i prezzi delle merci da lui trattate salissero o scendessero lui sarebbe intervenuto guadagnando.

Purchè i flussi di denaro si muovano!
– In entrata, come quelli del PNRR: qualcuno era certo che si sarebbe inserito.
– In uscita, come quelli del nuovo “Piano Mattei”: qualcuno è certo che si inserirà.

A pensar male … comunque se mi sbaglio mi corigerete.

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UN NUOVO PIANO MATTEI?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Gennaio, 2024 @ 11:02 am

Sento che il governo sta per lanciare una sorta di nuovo Piano Mattei: a mio avviso anche solo accostare questa iniziativa a quel nome mi pare solo strumentale e mi spiego.
Il Piano Mattei si sviluppava su una base diversa con intendimenti diversi.

La base diversa, quanto meno, era un’Africa dalla quale non era iniziato l’attuale esodo biblico di immigrati; nella quale non era ancora così forte la presenza cinese e paramilitare russa.

Gli intendimenti diversi era il superamento del monopolio delle Sette Sorelle del petrolio, offrendo ai paesi africani condizioni più economiche e funzionali rispetto allo sfruttamento al quale erano sottoposte dalla citata concorrenza. La cosa non risultò gradita alle Big Seven e infatti Mattei fu ucciso da una bomba-per-corrispondenza che fece precipitare l’aero che lo trasportava.

Oggi, per quanto bene e democraticamente si ritenesse di procedere – il che è da verificare – la prima considerazione da fare è che la dimensione dell’intervento italiano è di una portata assolutamente fuori scala rispetto all’enorme dimensione che la crisi africana ha raggiunto quanto a instabilità politica, mancato rispetto dei diritti umani e civili, mancanza di lavoro, carenze nell’istruzione, nell’alimentazione, nella sanità, in una speranza di futuro.
Il sottodimensionamento dell’intervento italiano rende quindi quanto meno velleitaria l’iniziativa. Esso inoltre tende ad escludere a priori la via ad un intervento concordato a livello UE da una UE che possa agire in tal modo, e cioè da una UE Politica.
Questa è una iniziativa emblematica del “facciamo da soli” di un sovranismo antieuropeista, che avrà l’effetto di aumentare il potere arbitrario di chi governa e il costo sopportato dai cittadini, senza apportare un beneficio significativo all’Africa, per di più – come detto – intralciando la strada alla creazione di una UE Politica.

Riccardo Lucatti, Trento – ITALIA VIVA – IL CENTRO – RENEW EUROPE

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INTERVISTA A MATTEO RENZI DI EUGENIO FATIGANTE PER “AVVENIRE”

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Gennaio, 2024 @ 9:59 am

L’occupazione cresce, è vero, «ma i salari no e la spesa costa il 18% in più». Per Matteo Renzi, fondatore di Italia Viva, è questo il dramma della situazione economica italiana. E in questa intervista ad “Avvenire” alza il tiro sul caso Delmastro: «Figura vergognosa del governo, oggi chiederò a Nordio di dirci la verità. Insisto: Delmastro deve lasciare».

Renzi: le versioni non tornano, qualcuno mente. Figura vergognosa del governo, oggi chiederò al ministro Nordio di dirci la verità «Il lavoro cresce? Ma i salari no e la spesa costa il 18 percento in più, è questo il dramma. Vannacci si candiderà, e Salvini evita figuracce»

Senatore Matteo Renzi, in questo inizio 2024 quale fatto l`ha inquietata di più?

La vicenda dello sparo alla festa del sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro. Intanto, questi deputati di Fratelli d`Italia sono dei pazzi irresponsabili: mentre tutte le famiglie italiane giocano a risiko o tombola e cantano le canzoni di Battisti al karaoke, questi portano le pistole. In una sala piena di bambini. Lei consideri che tre ore prima il nostro presidente della Repubblica, Mattarella, aveva fatto un richiamo proprio sul tema delle armi da fuoco. Sono folli. E come se non bastasse, qualcuno mente.

Lei fa accuse pesanti. A cosa si riferisce?

Alla realtà. Tutti danno la colpa al deputato pistolero, Pozzolo, ma le versioni non coincidono. E lui continua a urlare la sua innocenza e dice di essere abbandonato. Delmastro ha gli uomini della scorta a cena con lui e questi uomini, anziché seguirlo quando il sottosegretario esce al buio da solo, restano simpaticamente a gozzovigliare e controllare le pistole? Ma pensano che possiamo credere alle loro bugie? Su questa vicenda non ci fermeremo. E domani sarò in Aula – al Question Time – per chiedere al ministro Nordio di dirci la verità. Qualcuno sta mentendo. Il governo sta facendo una figura vergognosa. E Delmastro dovrebbe dimettersi immediatamente togliendo la presidente Meloni dall`imbarazzo.

Ma perché Delmastro dovrebbe dimettersi?

Ha organizzato un veglione con pistole, ha usato la polizia penitenziaria come un club di amici, sa benissimo che qualcuno sta mentendo, ma non ha aiutato a chiarire. Ma in vicende del genere prima o poi qualcuno parlerà. E il castello di bugie verrà giù tutto insieme.

Su Acca Larentia Fdi si limita a dire che non c’entra con quella commemorazione. E La Russa chiede chiarezza alla Cassazione sul saluto romano. Le basta?

Penso che quei tre ragazzi, uccisi solo perché erano missini, meritino rispetto e commemorazione. La violenza degli anni `70 non può essere cancellata o riletta alla luce dell`ideologia. Dunque, il mio personale cordoglio va alle famiglie e agli amici di quei tre ragazzi. Quanto alla manifestazione, mi fa piacere che La Russa si affidi alla Cassazione. Ma pongo un problema politico: qui identificano un loggionista della Scala solo perché urla «viva la Costituzione antifascista» e nessuno dice una parola su trecento saluti romani? Ma soprattutto: Meloni interviene su tutti i rave party ed è molto sensibile alle peripezie di Chiara Ferragni. Ci fa piacere. Su questa scena invece ha perso la voce? Non fa neanche un tweet? Veniamo all’economia. Come spiega il contrasto tra un Pil fiacco e un’occupazione che segna primati, come dice oggi l’Istat? Il tema è interessante. Il vero problema non sembra più l’occupazione, ma il salario. Gli stipendi pesano troppo poco. Ho visto uno studio che mi ha colpito: lo stesso carrello, con la stessa spesa, costa il 18% in più di 4 anni fa. Questo è il dramma del nostro tempo. Perché gli stipendi non sono aumentati del 18%. E le famiglie non ce la fanno, soprattutto le famiglie con figli. La Meloni dovrebbe preoccuparsi di questo anziché inseguire quello che spara al veglione, il cognato che ferma i treni, una classe dirigente di scappati di casa.

L’inflazione picchia durissimo. La Premier ha detto che nella prossima manovra vuole confermare le principali misure varate e puntare sui tagli alla spesa. Ce la può fare?

No, ci sta prendendo in giro. Giorgia farà sei mesi di campagna elettorale splendida splendente. Poi dovrà tagliare 15 miliardi di euro con una manovra correttiva. E lì, conoscendola, potrebbe aumentare l’ Iva come ha già fatto con pannolini e assorbenti. Il prossimo anno poi serviranno altri 35 miliardi. Giorgetti lo sa e infatti fischietta facendo finta di niente. Quanto ai tagli alla spesa, di che parliamo? Hanno tagliato sul fondo per i disturbi alimentari, però hanno dato milioni di euro per la segreteria di Lollobrigida. Io mi domando: ma come si può dare più soldi al cognato d’Italia per lo staff quando si taglia sulle cose serie?

Sull’abuso d’ufficio Iv ha votato con la maggioranza. Non è che vi state spostando a destra?

Ma quale spostamento a destra! Per me l’abuso d’ufficio non è una priorità ma i numeri dimostrano che ha ragione l`amico Enrico Costa e con lui Nordio. Prenda i dati del 2021: 4720 indagati per abuso d’ufficio, 18 condannati in primo grado. Ma di cosa parliamo? Per favore, preoccupiamoci di sicurezza, giustizia giusta, di chi subisce un reato e non è risarcito. Questi sono i temi reali, non l’ideologia grillina.

Fu decisivo nella caduta dei due governi Conte. Per quello Meloni l’impresa è più ardua?

Mandare a casa Conte per portare Draghi è stata una scelta fantastica. La rifarei una, dieci, cento, mille volte. Ma nel caso Meloni, la Presidente può cadere solo per un collasso interno. O non regge psicologicamente lei o Salvini si inventa un nuovo ”Papeete”: Questi possono crollare solo da soli.

Salvini si è sfilato dalla competizione per le Europee. Cosa significa il fatto che punti sul generale Vannacci?

Significa che Salvini ha avuto un momento di lucidità. Se si fosse candidato in prima persona sarebbe stato annichilito dal confronto con le preferenze del 2019. E anche con quelle di Meloni nel 2024. Ha avuto un sussulto di saggezza. Quanto a Vannacci, penso che si candiderà. La Costituzione glielo permette. Lo farà. E lo farà con la Lega.

Carlo Calenda ha detto no, da Bruxelles, alla lista unitaria di Renew Europe che era stata suggerita anche dai leader europei del Terzo polo. Cercherà di convincerlo?

No. Calenda è un uomo per il quale mi sono speso molto. L’ho nominato viceministro, ministro, ambasciatore. L’ho sempre sostenuto come sindaco, parlamentare europeo, candidato alle politiche. Gli ho dato le firme senza le quali sarebbe rimasto fuori dal Parlamento. Ho fatto di tutto per lui. Ha scelto di rompere il Terzo polo all’improvviso, come all`improvviso aveva rotto con Letta e con +Europa. I dati del 2 per mille o i dati delle vendite del suo libro mi sembrano collassare, proprio perché in tanti non capiscono le sue decisioni. Non le capisco neanche io, ma ri spetto la sua scelta. E non dico mezza parola contro di lui: ognuno è responsabile delle sue scelte, auguri e tanta felicità a tutti.

Continuano a far discutere le sue attività “extra-italiane” che fanno schizzare i suoi redditi regolarmente dichiarati. Ci dica una parola finale sull’opportunità di questo impegno.

Lavoro, pago le tasse, rispetto le leggi. Mi dovrei vergognare? No. Si deve vergognare chi non rispetta le leggi, a cominciare dalle leggi sulla riservatezza degli atti, e chi le tasse non le paga. Io sono fiero di contribuire in tanti modi alla vita della Nazione. Continuerò a fare le cose seguendo le leggi e denunciando quelli che non le rispettano, a cominciare dai giornalisti de “Il Fatto Quotidiano”.

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LO STRAVOLGIMENTO DI FATTO DELLA DEMOCRAZIA PARLAMENTARE: SI SVUOTANO DI CONTENUTI GOVERNO E PARLAMENTO – LA PCM SI AUTO NOMINA GENERAL MANAGER CON I PIENI POTERI CHE VOLEVA SALVINI.

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Gennaio, 2024 @ 8:03 am

Questo attacco alle istituzioni ricorda
– il tentativo da spiaggia di SALVINI di avere i pieni poteri;
– il tentativo di Conte creare un gruppo di esperti esterni al parlamento per gestire “aumma aumma” i fondi del PNRR e di trasformare la democrazia parlamentare in democrazia diretta, cioè in una oligarchia.

SALVINI E CONTE FURONO FERMATI DA MATTEO RENZI, NON DIMENTICHIAMOLO!

Riporto in estratto da ilRiformista:

“… il 9 gennaio l’aula di Montecitorio approva il “Piano strategico Italia-Africa, cioè il Piano Mattei”. Che bella cosa …il Piano Mattei, la soluzione dei nostri mali, la risposta alle scommesse del futuro e alle miopie del passato. Bene, dunque, si parte. Il governo finalmente fa e dà risposte concrete.

“Esame del Piano Mattei”, recita il titolo della seduta. Ore 11, si comincia. Ma le belle speranze evaporano in fretta e il re resta nudo in pochi minuti, …. un clamoroso, ma anche pericoloso, bluff. La premessa del decreto è, come si diceva, alta e nobile … un fiume di parole per dire in buona sostanza che se il continente africano potesse conoscere il corretto sviluppo, anche il resto del mondo a cominciare dall’Europa e soprattutto dall’Italia, starebbe meglio. Per farla breve: Piano Mattei = aiutiamoli a casa loro.

Continuiamo la lettura visto che si tratta del testo di un decreto giunto alla votazione finale. Insomma, una legge dello Stato. L’articolo numero 1 individua gli ambiti di intervento del Piano Mattei, una mezza colonna che va dalla “cooperazione allo sviluppo alla promozione delle esportazioni e degli investimenti”, dall’ “approvvigionamento e sfruttamento sostenibile delle risorse naturali”, fino al sostegno all’imprenditoria e soprattutto quella giovanile e femminile”. Manca la pace nel mondo e l’abolizione della fame nel mondo, amore e salute per tutti ed è stata coperta tutta la gamma di anni di piani di sviluppo e cooperazione. Andiamo avanti con la lettura del decreto, alla scoperta del Piano Mattei.

L’ARTICOLO 2 PREVEDE LA NASCITA DELLA CABINA DI REGIA CHE È A PALAZZO CHIGI, PRESIEDUTA DA GIORGIA MELONI, allargata per grazia ricevuta al ministro degli Esteri, al ministro delle Imprese e del made in Italy e agli altri ministri e poi Ice, Sace, Cassa depositi e prestiti e poi “i rappresentanti delle imprese a partecipazione pubblica, dell’università, della ricerca, della società civile e del terzo settore”.

SÌ, AVETE CAPITO BENE: NEI FATTI SI STA CREANDO UN GOVERNO PARALLELO CHE SI OCCUPERÀ DI INVESTIMENTI E SVILUPPO IN AFRICA AL DI FUORI, AL SOLITO, DEL CONTROLLO PARLAMENTARE E DELLE SINGOLE STRUTTURE MINISTERIALI. COMANDA LA PREMIER, LA CABINA DI REGIA COORDINA. IL PARLAMENTO SARÀ INFORMATO E AGGIORNATO A COSE AVVENUTE UNA VOLTA ALL’ANNO (ENTRO IL 30 GIUGNO) QUANDO POTRÀ LEGGERE LA RELAZIONE ANNUALE.

Questo giochino andrà avanti “almeno quattro anni” e avrà un proprio staff con due dirigenti generali, due dirigenti e “un contingente di esperti”. Per tutto questo è autorizzata la spesa di circa tre milioni a partire dal 2024. Dunque, riassumendo: il Piano Mattei consta di nuovi incarichi, nuove poltrone, nuova spesa corrente, carta bianca sulle operazioni di cui non si ha mezza idea. C’è da stropicciarsi gli occhi e tirarsi qualche pizzicotto per capire se si sogna o siamo desti.

Il dibattito in aula è un’utile doccia fredda.

– I gruppi di maggioranza non tentano neppure mezzo intervento.
– Il viceministro Cirielli siede sul banco del governo aggrappandosi al silenzio per coprire il nulla di ciò che l’aula sta approvando.

Diamo qui conto di qualche intervento delle opposizioni, in pratica le uniche voci che si sono alzate nella lunga giornata d’aula, e che hanno agito per una volta all’unisono, come un corpo solo.

– Benedetto della Vedova (+Europa): “Stiamo votando una cabina di regia vuota della cui azione non conosciamo i contenuti, i target, i fondi per realizzarli. Né ora né mai”.

– Federico Fornaro (Pd): “Non trovo altre parole per definire questa roba: un inutile forse dannoso specchietto per le allodole, il solito strumento di propaganda”.

– Faraone (Italia viva): “Questo decreto svuota le deleghe e i compiti del ministero degli Esteri, dell’istituzione della Farnesina e della sua tradizione diplomatica, apre a percorsi sconosciuti ai più e clientelari”.

– Fratoianni (SI): “Scopriamo che la Commissione esteri terrà audizioni sul Piano Mattei ma dopo la votazione del decreto. Abbiamo superato il ridicolo”.

– L’ex ministro Enzo Amendola (Pd): “L’unica cosa che sappiamo è che Coldiretti, senza alcuna gara pubblica, farà i corsi ai contadini africani. Voi non avete idea di cosa sia l’Africa, della complessità di quel continente dove tutto cambia molto in fretta”.

– Così come, secondo Bruno Tabacci, ex sottosegretario del governo Draghi, punta il dito contro l‘aula: “Non solo non sapete cosa sia l’Africa, neppure avete idea delle politiche di quel grande italiano che si chiamava Enrico Mattei”.

– Lia Quartapelle (Pd): “Quale il ruolo delle popolazioni africane?”. Il problema (cit. Provenzano) è che “anche una scatola vuota come questa può fare del male”. Ecco il Piano Mattei, “già in fase avanzata” come ha spiegato la premier pochi giorni fa in conferenza stampa”.

(Claudia Fusani -ilRiformista).

Di mio aggiungo:

  1. non è possibile il ricorso alla Corte Costituzionale per violazione dell’ordine istituzionale sancito dalla nostra Costituzione?
  2. la dimensione limitata dell’eventuale concreto intervento italiano è assolutamemte “fuori scala” rispetto alla dimensione enorme del fenomeno che di vuole gestire. Occorre una UE POLITICA ed un suo intervento.

P.S.: In parallelo all’imitazione dei tentativi di Salvini/Conte rispettivamente di avere i pieni poteri/gestire il denaro pubblico in privato (TENTATIVI BLOCCATI DA MATTEO RENZI, NON DIMENTICHIAMOLO!)…. in parallelo a ciò FdI sta cercando di copiare un altro stratgemma, e cioè: dopo avere vinto grazie alla coalizione di appartenenza, cerca di agire a prescindere dalla colizione. Lo dimotrano le tensioni-quasi-rotture interne in Trentino Alto Adige, Sargegna e Sicilia. Sono espressioni di una politica-passatista già viste anche in altri ambiti politici, che la dicono lunga: se manca il rispetto delle regole interne alla coalizione di appartenenza, quale rispetto potrà mai esserci da parte di costoro per le regole che riguardano i rapporti con i soggetti di altre forze politiche e, quel che è peggio, per la democrazia parlamentare?

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POST PAUSA RELAX

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 9 Gennaio, 2024 @ 10:22 am

Ecchè? Mica posso pubblicare solo post seri, mica posso! E allora eccone uno di svago: la serata si ieri.

“Accademia delle Muse” il nostro circolo culturale privato che vive ormai il suo 12° anno! Ci riuniamo 9 mesi l’anno, 1 riunione al mese, 2 eventi a riunione, cena in piedi compresa: fate voi il calcolo!Ci si iscrive con il passa parola, nessuna formalità: ognuno offre l’arte sua: musica, storia, letture, viaggi, pittura, canto, poesia, etc..
La sede è la bella e accogliente casa della nostra Presidente Cristina. Io sono il suo VP senior, fotografo, giornalista, etc..

Ieri sera evento musicale-canoro, dal classico al moderno, ovvero da brani di cantate di arie classiche alla canzone napoletana: Cristina al pianoforte, Luciano fisarmonica, Giacinta e Luciano, voce.
Purtoppo l’influenza ha impedito la presenza a ben due mandolinisti: ha sopperito Cristina con i tasti “alti” del piano.

Prossima riunione: lunedì 5 febbraio, Carnevale con la “Corrida”, ovvero con quanto ognuno di noi vorrà regalare agli amici attingendo alla propria “arte”: programma della serata “aperto”, quindi!

Cosa? I titoli delle arie classiche e delle canzoni di ieri sera? No raga, preferisco allegarvi la foto della canzone napoletana cantata in coro da tutti come Gran Finale: uno sfogo per cercare di scaricare le tante tensioni dei nostri tempi!

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RAFFAELE NEVI (FORZA ITALIA) ALLA TV 7:

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 9 Gennaio, 2024 @ 9:46 am

Raffaele: “Niente nuove licenze, perchè se aumentiamo il numero dei Taxi, aumenta il traffico”

Giorgia: “A Raffae’, ma che stai a di’? “

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L’IMBARAZZO DELLA SCELTA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 9 Gennaio, 2024 @ 9:41 am

S’odon a destra tre squilli di tromba: 1) Contraddizioni forti per i Fratelli sovranisti romani in Trentino Alto Adige, Sicilia e Sardegna: dalle Alpi alle piramidi, insomma! 2) del loro Sindaco & C. arrestato perchè pilotava … no, non un peschereccio, bensì gli appalti del comune; 3) i criptovoti di destra come le criptovalute?

Uno si alza la mattina ed è subito “trilemma”! Che volete, io sono un vile meccanico manzoniano, uomo delle SpA e della finanza aziendale, e allora mi sono detto: di quanto a numeri 1 e 2 leggeranno ampiamente sulla stampa; scriviamo sul n. 3.

Ieri sera dopo una serata-concerto in casa “di e con” amici, al rientro impizzo (accendo) la TV e mi vedo un pezzo di una trasmissione che non seguo, “Far West”. Il conduttore parlava delle truffe sulle criptovalute (e già questo è un fatto positivo!) che coinvolgnono a macchia di leopardo il milione di euri investiti dai risparmiatori italiani.

Tuttavia non ha spiegato cosa siano queste criptovalute, che sono “cose” che hanno un prezzo ma nessun valore vero, come nessun valore vero -dico io – c’è dietro il sovranismo, la politica degli slogan e delle frasi ad effetti, delle promesse, delle conferenze-stampa bugie, dei tanti criptovoti raccolti.

Ecco, ci sono arrivato: quei voti a destra sono criptovoti, dati senza capire i rischi enormi che si corrono, cioè 1) di fermare completamente l’ascensore sociale (pochi sempre più ricchi e molti sempre più poveri); 2) di indebolire la nostra democrazia parlamentare; 3) di isolarci e di non costruire una UE Politica.

CRIPTOVOTI, RISCHIOSISSIMI COME LE CRIPTOVALUTE !
(Sulle criptovalute vi suggerisco il libro qui sotto)

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POLITICA E AMMINISTRAZIONE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 8 Gennaio, 2024 @ 10:38 am

Il termine “politica” è un aggettivo sostantivato dal greco teknè politikà, tecnica per l’amministrazione della polis, la città stato di allora.
Oggi distinguiamo fra elezioni “europee”, “politiche” e “amministrative” mescolando in modo un po’ confuso i livelli (europeo, statale, regionale, provinciale, comunale) con il tipo formale di elezione: politica o amministrativa.
Oggi quest’ultima distinzione a mio avviso è soprattutto formale, in quanto oggi sempre di più la politica fa – o tende a fare – anche amministrazione e viceversa. Ed allora, ferma la identificazione dei cinque livelli, mi permetto di suggerire il nuovo significato da attribuire all’attività definita politica e a quella definita amministrativa, adattando un concetto di Alcide De Gasperi:

– la Politica è fatta da chi opera per le future generazioni;

– l’ammministrazione è fatta da chi opera in vista delle prossime elezioni.

Ad ogni livello: europeo, statale, regionale, provinciale, comunale.

Alcuni dei nostri Presidenti del Consiglio dei Ministri hanno operato in vista delle future generazioni: nelle foto, il primo e l’ultimo di quella serie.
F.to io, aderente convinto a ITALIA VIVA – IL CENTRO – RENEW EUROPE.

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