MARTIN LUTERO 500 ANNI FA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Novembre, 2017 @ 5:35 am

Detto altrimenti: un macigno caduto dalla montagna o una pietra d’angolo?    (post 2884)

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Ieri, il giorno esatto, 500 anni fa … la sua riforma. Ri-formare, dare nuova forma a -. Tutto cominciò contro. Contro la vendita delle indulgenze, il mercimonio della misericordia. Si paga il biglietto per cancellare i peccati commessi, quelli futuri e quelli dei propri defunti. A catalogo.  Poi da cosa nasca cosa: ed ecco il ritorno alla scrittura: “Ditemi dove e come le mie tesi contraddicono la Sacra Scrittura”. Non ebbe mai risposta. Il suo peccato? Oltre che opporsi al mercato della salvezza eterna, l’avere preteso di essere un seguace delle Sacre Scritture e non del papa di turno. Dichiarato eretico da un tribunale laico (!?). Impero e Chiesa, due ordini costituiti reciprocamente e reciprocamente autoreggenti. Come le calze delle donne. Tertium non datur.

Ieri. Alfonso Masi e i suoi amici. Una lettura a cinque voci di estratti, brani, frammenti storici. Un grande lavoro di ricerca e di sintesi alla base di tutto ciò. Alfonso Masi è stato maestro. Ora è Maestro: infatti egli ricerca, sceglie, legge, studia, comprende, sintetizza letteratura, arte, storia. Poi prepara i suoi co-attori (Tiziano Chiogna, Vito Basiliana, Mimmo Iannelli, Fiorenzo Pojer) e organizza l’evento. Infine è attore lui stesso.

La sala piena. La presentazione. Le conclusioni da parte dell’ospite della manifestazione: “E’ un bene che oggi sia ripreso il dialogo … su alcune parole – non su tutte – si concorda”. Ecco …  in quel “non su tutte” vive ancora la difficoltà nell’ammettere errori storici. La Chiesa si rinnova, ma “con judicio” e prima che ai sacerdoti sia concesso di sposarsi passerà un’altra cinquecentina d’anni, trascorsi i quali forse anche le donne potranno diventare ministri del culto.

Lutero si sposa. Con una ex suora. Cinque figli. Dice ad un amico: stiamo attuando la prescrizione della Genesi (I, 28): “Crescete e moltiplicatevi”. Ogni anno un mio amico filosofo, storico, sacerdote, organizza e guida un viaggio nei luoghi di Lutero. La prossima volta vorrò andarci.

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I CLASSICI A TRENTO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 31 Ottobre, 2017 @ 12:34 pm

Detto altrimenti: con la Prof Maria Lia Guardini   (post 2883)

Biblioteca Comunale di Trento, a quindicine alterne, lettura ed esame dei classici. Oggi abbiamo proseguito con lo studio della nascita della polis-città-città stato-stato (v. post del 17 ottobre scorso).

La nascita della polis … la leggiamo in letteratura, la vediamo attraverso gli scavi archeologici e l’arte dell’epoca. Antica Grecia, due città: una invisibile (Sparta) ed un visibile (Atene). Sparta a scuola: città di guerra e di guerrieri, ma … ma recenti scavi hanno fatto emergere preziose statue di avorio e oro, espressione di una inaspettata raffinatezza il che tuttavia “quadra” con l’esistenza di una classe politica aristocratica, non democratica al suo interno, forse un po’ più democratica verso l’esterno. Sparta invisibile non ci ha “mostrato” i suoi edifici, le sue mura come invece ha fatto Atene.

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Atene, tendenzialmente e formalmente democratica all’interno, imperialista all’esterno (v. il dialogo dei Melii e degli Ateniesi: o accettate le nostre condizioni di patto di alleanza o vi distruggiamo: siete liberi di scegliere). Atene democratica? Forse un poco …ma … alla prova dei fatti la democrazia era possibile a attuata solo pe un numero ristretto (i cittadini, chessò, 30.000 su un impero di 250.000? Più o meno). Dice … ma il popolo tutto volle la costruzione dell’Acropoli, del Partenone … Dico: si, vabbè, realizzati da Pericle ed al suo ministro dei LL.PP. architetto Fidia on i soldi della lega e poi – dicono – che Pericle si fosse fatto rieleggere per 30 anni, anno per anno, proprio per evitare di dare il previsto rendiconto e che poi alla fine non fosse morto povero. Evvabbè … malelingue!

La polis, nata per economie di difesa e di sopravvivenza, popolata da persone che, nel tempo, alla rocca del principe hanno sostituito l’agorà, la piazza, uno spazio circolare comune (koinòn) il cui centro era il méson (nel mezzo) quale espressione della coscienza che i cittadini stavano acquisendo di loro stessi.

Cambia lo spazio, cambia la percezione del tempo: non più ciclico, ma lineare.

images (1)Poi arriva la moneta valore simbolico che soppianta il vecchio tesoro di oro e pietre preziose (a Micene, scavati e fatti emergere ben 18 kg di oro e gioielli).

Cambia anche l’arte militare: dal duello degli eroi alla struttura di schiere di opliti.

Cambia la visione della politica (che era soprattutto politica di guerra). Non è più un giudizio fra eroi, ma il giudizio della polis sui combattenti.

Cambia la concezione del coraggio, che non è più un qualcosa di innato ma è qualcosa che se uno non ce l’ha deve farselo venire.

La politica si “arricchisce” (si fa per dire!) della convinzione che se uno quell’arte non ce l’ha, deve far in modo che si creda che ne è provvisto. L’apparire vale tanto e forse più dell’essere (un buon politico): e poi dicono che studiare i classici è tempo perso! Quando mai!?

Insomma. Leggere e studiare i classici serve a cercar di capire i moderni, solo che quelle erano situazioni congelate, cristallizzate (almeno ai nostri occhi), mentre le nostre situazioni sono un magma in continuo scorrere.

Autori di riferimento: Murray, Protagora, Erodoto, Simonide, Tucidide, Omero, Platone.

Prossima “lectio magistralis”: martedì 14 novembre ore 10,00, Biblioteca di Trento.

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A PICCOLE DOSI 3

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 31 Ottobre, 2017 @ 7:52 am

Detto altrimenti: per capire, leggete i post “A piccole dosi 1 e 2” precedenti (post 2283)

3 . downloadUn padre disse al figlio: “Mettiti una scimmietta su di una spalla e vai in un paese dove non conoscono le scimmie. Farai fortuna.” Può essere vero, ma attenzione … una bottiglia è mezza piena e mezza vuota allo stesso tempo! Se volete “fare carriera” dovete anche considerare l’opportunità di eccellere in modo omogeneo all’ambiente che vi ospita: mi spiego, se siete dei bravi manager, ma molto bravi, allora potrete fare carriera in un ambiente moderno e managerialmente organizzato. Ma attenzione a volervi imporre come manager molto professionali in un ambiente un po’ troppo “alla buona”! Lo stesso dicasi per il contrario: se un ambiente è molto bene organizzato, voi non potrete progredire se siete voi ad essere troppo “alla buona”.

4 . Persevera, non ti stancare, non scoraggiarti mai, saresti il primo nemico di te stesso! Abbi invece fiducia nei risultati dell’allenamento e della perseveranza: nello sport, nel lavoro, nella vita.

(continua al post “A piccole dosi 4”)

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I NOSTRI EVENTI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 31 Ottobre, 2017 @ 5:36 am

Detto altrimenti: quando la cultura fa rete           (post 2882)

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Siamo un gruppo di amici, anzi … più gruppi diversi in qualche modo “collegati” fra di loro. Questo è solo uno scadenziere  delle nostre iniziative impostato il 31 ottobre scorso e via via aggiornato, eliminando gli eventi scaduti e aggiungendo i nuovi. Quindi non vi fermate qui,  leggete i post qui sotto o qui sopra! 

Martedì 26 dicembre, per tutti, Badia S. Lorenzo, Coro di Martignano diretto da Letizia Grassi.

Sabato 30 dicembre ore 16,00, per tutti, Chiesa Parrocchiale di Bolognano, Concerto di Capodanno con il Gruppo Concerti Bolognano.

Domenica 31 dicembre ore 16,00, per tutti, RSA Cadine, Cristina Endrizzi, Giovanna Laudadio, Sergio Runkel in concerto.

Martedì 16 gennaio 2018 ore 10,00, per tutti, Biblioteca Comunale di Trento, Gruppo di lettura dei Classici con Maria Lia Guardini, “Le poesie d’amore nei classici”.

Sempre, per moltissimi (mi auguro!): la lettura e il commento dei miei post! Non mi resta che augurare buoni eventi a tutte e a tutti! E Buon Natale!

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A PICCOLE DOSI 2

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 30 Ottobre, 2017 @ 7:13 am

Detto altrimenti: a seguito del post precedente                  (post 2881)

Dice … ma cos’è questo post? Che mi rappresenta? Che c’azzecca?

Uei raga, scialla, calma: se non mi date retta non potete capirlo davvoi (davvoi). E allora dai, leggete prima il post precedente …

download (2)2 – Come reagire di fronte alla mancanza od all’eccesso di creatività, in se stessi e negli altri? Ragazzi, innanzi tutto il malanno più frequente e ben più grave è la mancanza di idee, quindi ben vengano le “troppe” idee! Pensate sempre che senza idee Colombo non avrebbe scoperto l’America, Fleming non avrebbe inventato la penicillina e così via. Dovete solo cercare di distinguere fra intuizioni  ed idee maturate dopo attente analisi: suggerisco di dedicarvi molto a entrambi i generi.

(segue alla prossima puntata)

P.S.: Dice … macchè … ce le vuoi raccontare tutte e 40 le tue esperienze-istruzioni? Non saranno troppe? Dico: no, raga, nei 500 anni della pubblicazione delle 95 tesi di Lutero … io, fermandomi a  40, mi sono abbastanza contenuto, non vi pare?

Dice 2: ma non ti pare, caro blogger, che oggi siano i giovani a poter insegnare a noi qualcosa? Dico: certo, ma il “qualcosa” che io offro loro sono decine di anni di vita-lavoro vissute, e questo almeno me lo concedi che loro – i giovani – questa “cosa” non ce l’hanno …

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A PICCOLE DOSI 1

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 29 Ottobre, 2017 @ 3:22 pm

Detto altrimenti: son quasi tre anni  che …              (post 2880)

… il 30 novembre 2015 pubblicavo il post n. 1998 (“Istruzioni per l’uso della vita lavorativa …”, cfr. ivi) dedicato ai giovani, con il quale intendevo – e intendo – offrire loro qualche “pillola di esperienza” che li possa aiutare, esperienza offerta da chi, nato nel 1944, ha avuto la doppia fortuna di non vivere la guerra e di trovarsi di fronte ad un mercato del lavoro quantitativamente accogliente e qualitativamente duro ma formante.

downloadDice … voi, “saggi”, pretendete di educare i giovani, di insegnare loro qualcosa? E’ arduo, perché rischia di essere un esperimento compiuto su un quid che non si conosce, oppure un livellamento radicale finalizzato a conformare il loro nuovo carattere alle abitudini ed agli usi dominanti. Ma … allora? Allora … quando noi stessi abbiamo compiuto una vita di esperienze, allora possiamo definirci “saggi” solo ed in quanto nel senso di “portatori di esperienze” e quindi possiamo essere utili ai giovani non come “educatori” ma come “testimoni di esperienze vissute”. Dopo di che … facciano loro, decidano loro se vale la pena ascoltare o meno … (liberamente tratto da Also sprache Zarathustra, del mio amico  Friedrich Nietzsche, nato nel ’44 come me, solo 100 anni prima). Ed allora ecco la prima pillola tratta, come dicevo, da quel “vecchio” mio post:

Inizia

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Mantelli rossi? Si, ma di lana del Casentino!

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Napoleone era solito dire: “Mi vanno bene i generali fortunati, purché lo siano sempre”. Io vi dico: ricercate la creatività più che la fortuna e siate regolarmente creativi, cioè siate sempre un poeta: infatti il termine “poeta” deriva dal verbo greco “poieo” che significa fare, creare. Tuttavia state attenti ad un particolare: l’italiano in genere è molto creativo, ma rende pubblici i suoi progetti troppo presto, progetti che spesso gli vengono rubati da chi li sa realizzare più tempestivamente. In ogni caso la creatività raramente è pagata per quello che vale, e cioè molto. Se avete una buona idea cercate anche di riuscire a “firmarla” come vostra. Infine v’è da dire che le idee vengono a chi è abituato a farsele venire, quindi … allenatevi!

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Fine del post

Cosa? Volete conoscere anche le altre 39 pillole? Facile: andate a leggere il post citato: io comunque nel frattempo andrò avanti con questo mio spezzatino … a piccole dosi, appunto!

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CONFINO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 29 Ottobre, 2017 @ 5:37 am

Detto altrimenti: con la “o” finale, non con la “e”  (post 2879)

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Dal terrazzino di casa Levi ad Aliano

Con la “e” sarebbe confine, limes in latino, limite, frontiera (v. post “Al confine, al confine” e ”Maso Limarò”) e invece quella “o” … quella “o” finale cambia tutto. Nei post precedenti avrete notato che spesso ho citato Carlo Levi, confinato per tre anni dal regime fascista da Torino a Aliano per “motivi politici” (sic) e amnistiato dopo solo un anno per celebrare con questa gesto di magnanimità la “conquista” dell’Etiopia. Confino. Così Carlo Levi non avrebbe più “comunicato” le sue idee dannose per il regime. Ecco … la comunicazione, importantissimo mezzo di diffusione delle idee, di raccolta di consensi, di diffusione della cultura e della dis-cultura, di “arma” di offesa (dell’aggredito)  e di difesa (dall’aggressore). Ma … chi la impugna oggi, quest’arma?

La foto sopra … l’ho scattata quest’estate … mi aveva colpito la “fuga” dei tetti, quasi a rappresentare la fuga ideale dalla prigione, fuga avvenuta solo dopo con la pubblicazione del libro “Cristo si è fermato ad Eboli” … solo dopo, dicevo, ma fuga dilagante, inarrestabile, vittoriosa oltre ogni costrizione,  che ha diffuso nel mondo un significato di fiducia: nella vita è necessario non demordere mai!

downloadDice … la comunicazione … decine di convegni, di corsi universitari, di studi filosofici, trattati a non finire .. e tu, povero “untorello” della tastiera, semplice blogger, quale pretesa avresti? Dico: nessuna … o quasi, se non quella di riflettere sulla “sottrazione della comunicazione” a cominciare da quel “Sopire, troncare, padre molto reverendo: troncare, sopire” di manzoniana memoria: isolare l’individuo per poi colpirlo molto quasi sempre impunemente con un fendente micidiale: l’oblio .

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Interrompiamo le trasmissioni per darvi una notizia dell’ultim’ora: poco fa, alle ore 11,00 del 28 ottobre 2017, è nata la mia seconda nipotina, la bellissima bolognesina Bianca. Benvenuta, Bianca! Congratulazioni a mio figlio Edoardo e alla sua Sara (“Sara grande”)! E grazie per avermi fatto bi-nonno, dopo la splendida trentina Sara (“Sara piccola”) di mamma Valentina e papà Daniele!

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… nel senso di cancellare il passato e/o il passaggio della persona (damnatio memoriae, dicevano i latini) e di escluderne l’apparizione sui media. Fra i tanti, cito un caso di damnatio, quello di un tale chiamato a risolvere una grave crisi finanziaria di un gruppo di SpA. Il suo GC-Gran Capo gli aveva detto: se ci riesce lei, le dico bravo. Lui ci riuscì, andò da quel GC per vedere se arrivava quel “bravo” e si sentì dire: “Ma si rende conto lei che i suoi successi sono la testimonianza dei miei precedenti insuccessi? Quella è la porta.” (Dice il saggio: “La riconoscenza è la speranza di ottenere nuovi favori”). Quel GC fece cancellare il nome del suo direttore dal libretto annuale di bilancio. Questa è la damnatio individuale, un confino individuale.

Per inciso: l’espressione “quel gran c …” non significa ovunque “quel gran capo”. A Roma e in Sicilia infatti, tanto per citare due casi, quell’espressione significherebbe tutt’altra cosa .. almeno così mi dicono.

Ma c’è anche una damnatio-confino collettiva, molto diffusa: quella a danno di tutti coloro che non la pensano politicamente come te, attuabile se tu hai la stampa dalla tua. Ed allora … qualsiasi cosa tu faccia, in prima pagina. Gli altri in nessuna. Della serie: purchè si parli (di me), purchè non si parli (di loro). Confino. Del resto si dice ben così “Quella notizia è stata confinata in ultima pagina …” O no?

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L’IGNORANZA, UNA MALATTIA MORTALE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 26 Ottobre, 2017 @ 7:24 am

Detto altrimenti: micidiale, epidemica … (post 2878)

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download.Post breve. In alcuni stadi qualcuno fischia alla lettura di brani del Diario di Anna Frank. L’ignoranza è una malattia gravissima. Se ne era accorto Don Milani nella sua scuola di Barbiana e la combatteva con tutte le sue forze. Oggi che abbiamo medicine ben più efficaci, dovrebbe essere obbligatorio vaccinarsi contro di essa, dovrebbe essere vietato essere ignoranti e l’ignoranza dovrebbe essere punita come un reato.

Esagero? Sicuramente, mi sto esprimendo (quasi) per paradossi ma forse così riesco a chiarire al meglio il mio pensiero.

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DI DOLORE OSTELLO, NON DONNA DI PROVINCIA MA ….

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 26 Ottobre, 2017 @ 6:54 am

Detto altrimenti: tuttavia la preferisco ad altri Paesi ….   (post 2877)

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Italia mia. Invece, giorni fa, in Austria. Per una gita con amici. Tutto bello, ordinato, pulito, prevedibile. Troppo. Troppa monocultura. L’impressione che ne traggo? Mi mancherebbe l’aria a vivere li. Maccome? Vallate verdi, montagne … e a te mancherebbe l’aria? Si, quella “culturale” quella che si alimenta di culture diverse, non solo di una, chiusa in se stessa entro muraglie di autoreferenzialità. Ecco, raga, io sono un fautore dell’Euregio: Tirolo, Sud Tirolo e Trentino, tre culture “vicine, simili non uguali”, in osmosi reciproca, ognuna delle quali prende e cede un quid da/a ciascuna delle altre due. Così sì che respirerei a pieni polmoni!

Dice … ma qui da noi in Italia … nel frattempo, ti va tutto bene? No, scialla raga, calma, non ho detto una cosa simile, io. Volete alcuni esempi di situazioni nostrane sulle quali intervenire? E parlo delle piccole cose d’ogni giorno, ma almeno mi tolgo una manciata di sassolini dalle scarpe:

  1. Una signora di oltre 80 anni riceve dalla compagnia B la proposta di cambiare il suo gestore elettrico A. La signora non risponde. La compagnia B interpreta il silenzio come assenso (Diritto romano antico: “Chi tace non dice nulla”)  e le cambia il contratto. La signora scrive e protesta. Nel frattempo, la banca le ha comunque (arbitrariamente!) addebitato le fatture della compagnia B. La compagnia A le scrive che non deve pagare proprie fatture che continuano ad arrivarle nonostante il cambio di cui sopra. La signora deve andare in banca per protestare contro addebiti della compagnia B non autorizzati. La compagnia B scrive che le accrediterà (quando? N.d.r.) quegli importi. Nel frattempo – fra A e B – alla signora mancano le fatture per un trimestre durante il quale quindi ha consumato energia elettrica gratuitamente. La signora cerca aiuto presso amici: vuole evitare di assumere un commercialista o un avvocato. Evvabbè …
  2. La signora di cui sopra regala alla sorella la metà dell’alloggio dove abita: la sorella diviene così unica proprietaria. Valore della cessione, poco meno di €60.000. Costi notarili, tavolari etc. circa l’ 8 % (otto per cento!?). Evvabbè …
  3. Basilicata. Sono in vacanza. Posteggio l’auto fra due alberi. Poco lontano un cartello (di divieto di sosta) piccolo, rugginoso, illeggibile. Dopo 40 giorni ricevo la notifica della contravvenzione + spese postali + 30% di “spese di gestione” (!?). Evvabbè …
  4. Un tale “salta” il pagamento di un breve tratto autostradale (come avrà mai fatto?) evadendo la somma di €1,5. Riceve raccomandata con intimazione di pagare 1,5 + … per spese: totale €6,00. Evvabbè …
  5. Tre mesi dopo il decesso del coniuge, una vedova si reca nell’ospedale nel quale è morto il marito, per recuperare l’anello di matrimonio del defunto. Deve tornare tre volte perché “l’incaricata che se ne occupa è in ferie; è malata; è occupata”. Alla quarta volta la trova. Ma l’impiegata, dopo approfondite e lunghe ricerche, non trova l’anello. Finalmente una collega la aggiorna: dopo tre mesi passa tutto all’economato. La vedova esce, aggira l’edificio dell’ospedale, si reca all’economato e … e la scena si ripete. Alla fine salta fuori l’anello. Evviva? No. la signora ha solo la tessera sanitaria, non anche la carta di identità. Deve tornare. Evvabbè …
  6. La mia barca, ormeggiata in porto, viene speronata da un gommone. L’investitore ammette la sua colpa, firma il verbale, idem i testimoni, fotografie etc.. Denuncia alle assicurazioni immediata. Dopo due mesi (!!??) due periti vengono in auto da Venezia a Riva del Garda per la perizia. Danno liquidato €850,00 + Iva. Costo della pratica, per la compagnia … cioè per tutti noi assicurati? Fate voi. Evvabbè …
  7. Devo rinnovare la patente auto B+E. Occorre una visita medica particolare, quella che regista i tempi di reazione. La faccio, la supero. Dopo una settimana devo rinnovare la patente nautica. Serve la stessa visita, presso la stessa ASL, presso lo stesso ambulatorio, presso lo steso medico. Esibisco il certificato medico della visita precedente: niente da fare. Devo rifare la visita. Uguale a quella della settimana prima. E ri-pagare €50,00- Evvabbè …
  8. Rinnovo patente nautica (cliccate sul blog “patente nautica” e ne vedrete delle belle!). Invio il certificato medico che attesta che non ho più bisogno delle lenti (mi sono operato di cataratta e ci vedo benissimo). Mi si rilascia patente con occhiali da vista. Riscrivo, reinvio … alla fine niente più occhiali. Evviva! Evvabbè …
  9. Le finte partite IVA – lavoratori con un unico cliente – nascondono quelle che di fatto sono elusioni della legge sul lavoro. L’Ufficio IVA potrebbe iniziare a non rilasciare quelle “partite IVA”. No? Evvabbè …
  10. INPS. Registra regolarmente il contratto di una badante che viene in aereo dalla Moldavia in Italia per lavorare – formalmente, s’intende! – due mesi a sole 4 ore al giorno ad €6,00 all’ora, senza vitto e alloggio. Non viene in mente a nessun funzionario INPS che invece quella persona sia poi fatta lavorare a tempo pieno “in nero”? No? Evvabbè …
  11. Macchinette mangia soldi. Dice … i concessionari evadono il fisco … mappoi (mappoi! li si persegue eppoi (eppoi), una volta accertata l’evasione, si fa un bel concordato (!?). Ma … nel frattempo … chi cambia loro le tonnellate di monetine raccolte? Per le pizzerie si controlla la fattura delle lavanderie delle loro tovaglie e da lì si risale al giro di affari presunto. Dice, ma le slot machine mica sono pizze! Che poi in USA hanno la banconota da un dollaro e noi la moneta da €2,00 cheppoi (cheppoi) così è più facile giocarla alle slot. Evvabbè …
  12. Dice … ma che gli ha preso oggi al nostro blogger? L’ha morso la tarantola? No raga, scialla, calma … io sto benissimo, anzi, dopo essermi tolto questi sassolini dalle scarpe, sto ancora meglio! Evviva! Ma quanti “Evvabbè” mi è costato tutto ciò!

Ma ora, un po’ di cultura. Chi ha scritto quanto segue? Un concorso per le lettrici e i lettori:

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Bordello? Per quanto … anche in Austria …

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Ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna di province, ma bordello!

Italia mia, benché ’l parlar sia indarno
a le piaghe mortali
che nel bel corpo tuo sì spesse veggio,
piacemi almen che’ miei sospir’ sian quali
spera ’l Tevero et l’Arno,
e ’l Po, dove doglioso et grave or seggio.

 

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Fra tutti coloro che avranno indovinato (ma dai che è facile! Con internet poi … siamo tutti letterati!) sarà sorteggiata una moneta da €2,00 da giocare alle slot …

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LA POLITICA OLTRE LE ASSEMBLEE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Ottobre, 2017 @ 1:55 pm

Detto altrimenti: uno, qualcuno o centomila?  (post 2876)

Leggo sulla stampa che le Assemblee di due partiti facenti parte di una  coalizione di governo a tre hanno sottoscritto all’unanimità un accordo politico e che costituiranno gruppi di lavoro per individuare le necessità della società e quindi le comuni linee guida d’azione..

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Orbene, le parole saranno pur pietre, scrivevano Carlo Levi in un suo libro (Carlo Levi, quello di “Cristo si è fermato ad Eboli,” quello sepolto ad Aliano, provincia di Matera, v. foto a lato)  e Don Milani in “Lettera a una professoressa”, ma evidentemente quella lezione non è stata imparata: infatti le “Assemblee” di cui trattasi sono riunioni a livello inferiore delle Assemblee vere, quelle di tutti gli iscritti: una sorta di “inversione termica” della democrazia.

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Carlo Levi … le pietre poste sulla sua tomba dai suoi correligionari … pietre come parole, come le sue parole … che vivono ben oltre il suo confino ….

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Inoltre l’accordo prevede la costituzione di “gruppi di lavoro per l’analisi socio economica del loro territorio e la predisposizione delle linee guida …”. Ora, io sono convinto che quel tipo di analisi le forze di governo in questione l’hanno già fatta e l’hanno assolutamente ben presente. E allora? Allora, questo singolare tipo di “novazione a due” di un precedente  “accordo a tre” indebolisce anche la coalizione di governo di fronte allo schieramento avversario (se non altro quanto a credibilità).

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Le questioni che pongo non sono lessicali, bensì  di democrazia; di capacità di governo; di coerenza politica. Tuttavia due parole sul lessico le voglio dire. Infatti la parola “Democrazia”  nei millenni ha assunto storicamente e successivamente significati molto diversi. Ve li elenco in ordine di apparizione:

  1. Potere sul popolo
  2. Strapotere del popolo
  3. Potere del popolo

Ecco, dopo avere sconfitto il primo significato; dopo avere lavorato per superare il secondo e dopo avere costruito finalmente il terzo, non vorrei che si ricominciasse da capo, dal n. 1 !

Ve lo dicevo bene che le parole sono pietre!

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