PROSSIMI EVENTI …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 26 Dicembre, 2017 @ 11:27 am

Se la procedura di inserimento diretto dei vostri commenti ai miei post vi crea difficoltà, potete inviarli al mio indirizzo e-mail riccardo.lucatti@hotmail.it : provvederò io stesso a pubblicarli. Grazie.

Sabato 18 aprile 2020 ore 21,00, Sala Sosat Trento, Associazione Katharsis: “Katharsis”, Martin Muenk pianoforte. Musiche di Muenk, Ravel, Scriabin. Per tutti.

Lunedì
4 maggio 2020 ore 20,30 – Accademia delle Muse: Recital degli “Alter Ego”, Coro maschile a cappella  – “Scorci di Trento minore” di Marisa Decarli.   

Lunedì 1 giugno 2020 ore 20,30 – Accademia delle Muse: Corrado Ruzza e gli Allievi del Conservatorio Bonporti in Riva del Garda  – “Viaggio in Italia”: la Basilicata, a cura di Maria Teresa e Riccardo.

Luglio 2020 … Festa di Mezz’Estate dell’Accademia delle Muse

Martedì 3 novembre 2020 ore 20,30 – Accademia delle Muse: “Lumbard Sfarfallant Group” a cura del gruppo “I Geniali” – segue “Dieci (o undici?) anni di foto/ricordi dell’Accademia! A cura di Cristina e Riccardo.

 

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LA MIA BARCA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 26 Dicembre, 2017 @ 8:01 am

Detto altrimenti: una vecchietta di 27 anni, ormai …     (post 2983)

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IMG-20171118-WA0003Modello FUN; costruttore Jeanneau; monotipo modello 1982; nome proprio Whisper; classe 1990; numero velico ITA 526; lft m. 7,50; stazza 2,8 tons; dislocamento 1 ton; deriva 330 kg; velatura: randa 16 mq; fiocco autovirante 8 mq; genoa 16 mq; spinnaker 40 mq; carena planante; motore fb da 2 a 6 CV.

Passa il tempo … all’inizio ero arrivato a tradire mia moglie per lei, nel senso di prendere un giorno di ferie per farmi una veleggiata anziché andare da Trento – dove lavoravo – a Monza, dove ancora risiedeva la mia famiglia. E quando rientravo a Monza per il week end, facevo in modo di passare da Riva del Garda per guardarla almeno qualche minuto. Per lei avevo smesso anche di andare in bici, sino a “perdere la gamba”, una gamba che all’epoca mi permetteva di scalare il Passo del Manghen, tanto per intendersi.

Eurpean Championship Fun 2007 - Fraglia Vela RivaPoi, negli anni, le regate, tante, i campionati mondiali, italiani ed europei e quelli “sociali” della Fraglia Vela Riva (1994, il miglior risultato, vittoria del campionato sociale articolato su ben 12 regate). Ma non basta: sei traversate dalla Toscana a Palau, anche di notte e anche in solitaria. Incidenti? Due disalberamenti sul Garda per rinvestimenti subiti; uno speronamento da parte di un gommone mentre Whisper era ormeggiato in porto (ma si può?). Da due anni ho smesso di fare regate. Veleggio solamente … eppoi la bicicletta ha ripreso il suo posto nelle mie … gambe!

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Di bolina verso Riva del Garda

“Il” Fun, il mio Fun, Riparato dopo lo speronamento, Whisper è tornato al suo ormeggio. Le montagne intorno sono innevate, fa freddo … un freddo che mentre veleggi è aumentato dal vento che di spazzola il corpo e la mente nonostante la cerata, la tuta “pelosa” e il maglione che hai indosso. Da qualche anno ho smesso. Ho smesso di scatenare in inverno Whisper giù per il lago, con il forte vento da nord, fra onde formate, fino a ripararmi del porto di Malcesine a cercare qualcosa di caldo nei rari bar aperti. A Whisper ho dedicato due poesie: una, breve, nei primi anni ed una più recentemente, forse un po’ malinconica. Eccole:

WHISPER – S’illumina al sole / ti aspetta. / La prendi / la porti nel vento / respira il tuo stesso respiro / sussulti / lei freme / sospira.

Freme, ruggisce quasi, quando plana, quando con venti forti solleva la carena dall’acqua come una tavola da surf, quando ti rendi conto che puoi solo – anzi devi – intervenire con correzioni minime tanta è la forza che il vento ha scatenato in lei. Fino a quando, passata la tempesta quasi ormonale del vento, si acqueta e “sospira”. Come una innamorata …

Prima di riportare qui la seconda poesia, ve ne trascrivo una dedicata a tutte le vele rivane:

Neve fra le vele

Cime, nevi e vele rivane

VELE RIVANEIl cielo è pulito, fa freddo. / Il Vento del nord respinge la nebbia. /Le palme e gli ulivi son scossi e muovon le foglie / qual ali che voglian migrare. / C’è Vento sul Lago da giorni. / Le cime nevose dei monti / dipingono l’aria di candidi sbuffi. / Nel porto un’orchestra. / Ascolta / tintinna di magico timpano / sartia d’acciaio / e insieme a folate impetuose / dà fiato ad un oboe solenne. / E l’onda, smorzata dal molo, applaude il concerto / lambendo gli scafi seduti in poltrona / nel proprio teatro di luci e di suoni. / In alto un gabbiano galleggia nel fiume sospeso. / Sull’acqua reali due cigni attendono il tempo. / Dal seno materno del porto si stacca una prora: / s’avanza invelata e scruta l’invito del vento. / Dapprima procede più lenta / poi prende vigore sull’onda che s’apre e l’accoglie / nell’umido abbraccio d’amante in attesa. / Carena sussulta si slancia / respira lo stesso respiro del cielo / e all’acqua regala la forma. / Le creste dell’onde s’uniscono all’aere in spume rapite. / Lo scafo ormai vola: e mentre ti portan sue ali / Lo senti vibrare, gioire e chiederti: “Ancòra!”. / Ma devi tornare / e volti la rotta in faccia alla furia che avverti più vera. / Non lotta con l’onda la prora che s’alza: / l’affronta, ricerca un’intesa, la trova, procede: / la senti che parla di te con l’acqua e col vento.

Spero che vi sia piaciuta, questa poesia a vela invernale. Ma ecco l’ultima, quella un po’ nostalgica, il canto di Whisper alle “sue” Nuvole, alle Nuvole del Lago di Garda:

FUNFRALENUVOLENuvole amiche del ciel vagabonde / che non restate mai ferme un momento / onde d’un lago ch’è privo di sponde / madrine dell’Ora e figlie del Vento; 

Da Whisper nelle Bocche

Da Whisper, nelle Bocche di Bonifacio

nuvole dolci se il sole v’irrora / voi sempre riuscite ad essere nuove / calde la tramonto più fredde all’aurora / liete col bello e un po’ tristi se piove; 

nuvole diafane ai raggi solari / che v’arricchite di porpora e d’oro / e nel chiaror di regate lunari / fate del cielo un cangiante traforo; 

nuvole buone che ‘l Garda ombreggiate / e che lenite l’arsura de’ campi / del Nastro Azzurro oppur corrucciate / dell’Intervela fra fulmini e lampi; 

nuvole alte dai bianchi contorni / diademi regali a cime rivane / nuvole sparse in cui volano storni / nido incantato di cigni e poiane; 

di tutte voi dal meriggio allorquando / io nacqui sul lago mi innamorai / da molti anni ormai sto veleggiando / senza potere raggiungervi mai! 

E la mia randa io sempre l’ho indosso / la tuga consumo al sole ed al gelo, / ma in Fraglia Vela star fermo non posso: / non voglio aver altro ormeggio che il cielo! 

2 - Tramonto sul mare

Autoscatto da Palau alla Toscana

Rotte fra i monti io vo’ percorrendo / e in questo un poco ci assomigliamo: / nulla vi chiedo io nulla pretendo / se non poter dire quanto vi amo. 

Eterna meta di tutta la vita / è il vostro porto che mai ho raggiunto, / è questa dura bolina infinita / che mi sospinge pur sempre a quel punto. 

Quando dall’alto del monte Brione / la vela mia bordeggiar non vedrete / ed intonar questa alata canzone / voce planante di Fun non udrete, 

amiche nuvole non lacrimate / poiché veliero del ciel diverrò / fra Dolomiti di neve imbiancate / prora di nuvole e cielo sarò.

P.S.: Note per i non velisti - Ora: brezza termica da Sud. Vento: tramontana. I campi sono quelli di regata. Nastro Azzurro ed Intervela: due regate. Randa: vela principale. Tuga: la “coperta” della barca. Bolina: andatura per risalire il vento. Bordeggio: andatura a zig zag per risalire il vento. Planare: scivolare sull’acqua come un surf, come un sasso piatto che rimbalza. Prora: rotta, direzione della barca.

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IUS SOLI NON VOTATO? VERGOGNA!

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 25 Dicembre, 2017 @ 8:01 am

Detto altrimenti: vos pudeat!                             (post 2982)

imagesLo definite in latino questo diritto non votato e quindi negato ed in latino io mi rivolgo a voi: vos pudeat, vergognatevi! Qual è il colore della vergogna? Sicuramente il rossore che dovrebbe comparire sulla vostra faccia: ed allora questo post lo scrivo tutto in rosso. D’altra parte il rosso è anche il colore del Natale, solo che è un rosso diverso, quello della fiamma dell’amore, del calore dell’umanità che voi non avete.  Siete usciti dall’aula o forse nemmeno ci siete entrati: (ecchè … la vigilia di Natale … i regali … i parenti … ma che volemo scherza’?) è mancato il numero legale … che dire? Io non sono mai mancato ad una riunione di Direzione, di Consiglio di Amministrazione e di Assemblea dei soci. Mai. Era il mio lavoro, era il mio dovere. Ma evidentemente per voi non è un lavoro tanto meno un dovere. E’ un privilegio che vi siete accaparrato, molto ben retribuito da emolumenti che vi definite sa soli.

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download (1)Mi viene in mente un vecchio film di Totò, parodia dell’avvento del fascismo. Totò, soppesando nel palmo della mano il distintivo del partito fascista dice: “Essere o non essere … fascista? Io il distintivo lo porto … in tasca”. E così voi: si, io sono un parlamentare ma al momento ero fuori stanza … e se c’ero dormivo. O forse temevate di dovere votare con voto palese? Ma quella di Totò era una commedia sia pure tragicomica, la vostra è una tragedia vera. Anzi … no. La nostra è una tragedia, quella che ci costringete a vivere: siete eletti e auto-stra-pagati per legiferare e non legiferate (anzi, legiferate tanto, troppo, eccessivamente il che equivale a non legiferare bene: plurimae leges corruptissima res publica, dicevano i nostri antenati romani); per prendere decisioni e non le prendete; per occuparvi della res publica e invece pensate solo alla res privata. Vos pudeat, vergonatevi!

Detto questo, Buon Natale a tutte le mie lettrici e a tutti i miei lettori e scusate lo sfogo, ma quando la se ghe vol, la se ghe vol, per dirla in dialetto trentino. Cosa? Dite che loro non capiscono … ah già, cives romani sunt … e allora lo ripeto nel loro dialetto: quanno ce vo’, ce vo’.

……

E adesso, dopo qualche ora, verso sera, una considerazione più pacata (ma – sia chiaro – non rinnego nulla di ciò che ho scritto prima!): essere assenti (peccato di omissione direbbe chi ha la Fede) indica una qualità (negativa e purtroppo costante) della persona: oggi sono assente dall’aula parlamentare per questo voto; da anni la mia mente è assente rispetto ai naufraghi dei gommoni; da sempre sono assente di fronte all’iniqua distribuzione delle risorse naturali e pubbliche; altri sono assenti dai dovuti controlli per cui si arriva ad acquistare oltre dieci treni nuovi, li si posteggia a Battipaglia e li si lascia ad arrugginire inutilizzati; oppure … a Tizio si dice che dalla cassa di quel partito mancano 20 milioni di euro ma Tizio,  che di quel partito ero presidente, era  assente.  Dice: ma che… fai politica? No raga, scialla, calma: cerco  di non essere assente e quindi di fare Politica, ovvero di occuparmi della Res Publica, ovvero della Cosa e Casa di Tutti (non sto utilizzando a caso le lettere maiuscole). Grazie se mi vorrete sopportare …

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VIGILIA DI NATALE A CASA MAURIZIO e a Bologna

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Dicembre, 2017 @ 8:21 am

Detto altrimenti: ogni anno, l’Attesa             (post 2981)

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Louis Brunelli con Verena Depaoli alla presentazione a Vezzano (TN)

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Amiche lettrici, amici lettori, il 6 dicembre scorso ho compiuto 6 anni da blogger e fra poco pubblicherò il post n. 3000 – Sul Natale ho pubblicato molti post talvolta ripetendomi. Già … anche perché ogni giorno il 73% di voi è costituito da  “lettori nuovi” e quindi non avrete certo avuto il tempo (e la voglia!) di leggervi tutto il pregresso. Quanto agli affezionati poi … repetita iuvant. Infine anche per me non è facile innovare i miei post a Natale, anche se il Natale è Rinascita, Rinnovamento. Detto questo, riprendo un mio post del novembre 2014 relativo ad una testimonianza di Louis Brunelli per parlarvi del “Natale storico”:

Inizio della mia autocitazione

Antica Roma. Subito dopo la giornata più corta dell’anno (21 dicembre), si rinasce alla vita:

  • 17-24 dicembre: festa dei Saturnalia (Saturno, Dio dell’agricoltura)
  • 25 dicembre, festa del Sol invictus, Dies natalis Solis invicti
  • 31 dicembre – 4 gennaio, Festa delle Calende.

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La dea Strenia, che regala a tutti latte da un’anfora, fonte inestinguibile …

In questi giorni non si lavora, si fa festa, i padroni servono gli schiavi … In particolare, alle Calende, ci scambiano regali. Patrona delle Calende è la dea Strenia (da cui le “strenne”). Quindi, natale romano come rinascita della vita (ovvero dell’agricoltura) grazie al ritorno del Sole. Roma, con la sua religiosità panteistica e le sue strade imperiali, esporta le proprie feste in tutto l’impero e – con il suo censimento della popolazione – pone le basi storiche dell’àmbito Natale entro il quale nascerà Gesù, la Nuova Vita. Ecco la continuità: dal natale al Natale. Ma in che giorno è nato Gesù? Non vi è certezza che sia il 25 dicembre, se non altro perché in inverno i pastori non portano le pecore al pascolo … ma questo è solo un dettaglio storico. La Chiesa “adotta” il Natale per sopprimere il paganesimo, ma deve scendere a compromessi. il popolo è ancora troppo superstizioso e Papa Gregorio, quando nel 540 invia S. Agostino a convertire gli inglesi, gli raccomanda di permettere a quelle popolazioni di continuare a sacrificare il bestiame, com’era loro tradizione. Incertezza ed ambivalenza della Chiesa, fino al Concilio di Tours del 567 che sancisce ufficialmente la data del 25 dicembre. In prosieguo (1600-1700) i protestanti cancellano la festa.

La mia autocitazione finisce qui.

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In questi giorni di dicembre sono stato spesso a sciare. Fa freddo, ok, ma la qualità della neve è ottima e le piste sono deserte. Le migliori sciate dell’anno.

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btyPer contro in città non ho mai visto un simile caos di traffico. Mi chiedo: riusciremo mai a “semplificare” il Natale in Città, a farlo ridiventare una festa della Pausa e non più della Corsa? Infine, il perché del titolo di questo post? Perché il Vero Natale, quest’anno, almeno per quanto riguarda il mio  orizzonte fisico, mentale e sentimentale è stato rappresentato da due Eventi Meravigliosi: l’inaugurazione l’apertura a Trento in Via Bezzecca della Casa Maurizio (v. relativo post) destinata ad accogliere trenta Persone Senzatetto ed anche – lasciatemelo dire – il fatto che questo Natale è il primo della mia nuova, dolcissima nipotina: la bolognesina Bianca..

Buon Natale di Pausa a tutte e a tutti!

Firmato Riccardo (dalla sua trasferta bolognese, computer al seguito).

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PENSIERINI DI NATALE E NON SOLO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 23 Dicembre, 2017 @ 6:47 pm

Detto altrimenti: una piccola raccolta di pensierini autentici di bimbi …(post 2980)

Ciao raga, questo è un postaltrui, nel senso ormai noto, cioè non l’ho scritto io! Gli autori? Bimbi e bimbe dai tre ai quattro anni … magari potete leggerlo ai vostri bambini … Buon Natale!

INIZIA

Preghierina di Natale – Gesù Bambino, grazie per quello che mi hai dato e ti chiedo di darlo anche a tutti i bambini del mondo. Scusa se oggi non ti ho pregato, però ti ho pensato e basta pensarti, è vero?

In montagna in inverno – In inverno crescono le montagne e poi spunta la neve.

Giocattoli – (Di un giocattolo nuovo, in rapidissima successione): Ne ho sentito parlare – L’ho visto – Mi piace – Lo voglio – E’ mio.

I dolci a Natale РLa pancia serve, perch̩ se uno ̬ invitato ad una festa da un amico, deve avere il posto dove mettere la torta.

La schiena РLa schiena ̬ importante, perch̩ se uno ha dei pensieri brutti, se li butta dietro la schiena e se li porta via.

La stanchezza – Si è stanchi nei piedi o nella testa. Se si è stanchi nei piedi, si deve camminare più piano. Se si è stanchi nella testa non si riesce più a pensare.

Il matrimonio – Quando mia mamma si è sposata con papà, prima gli ha chiesto se aveva altre mogli. Lui ha detto di no e allora la mamma l’ha preso come marito.

Dall’inverno alla primavera (in edizione laica e religiosa, n.d.r,)

  1. In inverno gli alberi muoiono e perdono e foglie. Poi viene un signore con un camion, li carica e li porta in una fabbrica dove attaccano le foglie nuove ed è di nuovo primavera.
  2. Gesù bambino prende un albero morto e lo ricrea, gli mette il tronco, i rami, le foglie.

Estate al mare – Il sole veste di luce le onde. Le onde, quando arrivano a terra, si appiccolano.

Estate in montagna – Il tetto dell’erba è il cielo. Le nuvole sono le onde del cielo. Se un albero cresce, buca il cielo e piove.

Grammatica italiana – Va bene, plurale: va bengono – Ha sete, plurale: ha setono.

 THE END

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CARO GESU’ BAMBINO …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 23 Dicembre, 2017 @ 2:27 pm

Detto altrimenti: la letterina di un adulto     (post 2979)

Caro Gesù Bambino, sai … scrivo a te perché mi ispiri più fiducia dei tuoi colleghi … per carità … che non se n’abbiamo a male … ma sai com’è … dovendo scegliere ognuno deve essere libero di fare le proprie valutazioni. Cosa? Chi sono i tuoi colleghi? Dai … è facile: Babbo Natale, la Befana e Santa Lucia: tutti impegnatissimi a farti concorrenza, a portare regali a destra e a manca. Ora però, diciamoci la verità: Babbo Natale e la Befana sono favole. Santa Lucia no, ma vuoi mettere … al tuo confronto non regge: se ne farà una ragione. Ed allora eccomi a te con questa mia letterina. Cosa ti chiedo? Potrei chiederti di far cessare le guerre; la fame, le malattie e le sopraffazioni e le ingiustizie d’ogni genere nel mondo. Non lo faccio sai perchè? Perché sicuramente c’è già uno (uno che fa parte della tua Direzione Generale) che lo sta facendo, si chiama Francesco … ed allora …

images… ed allora mi limito a richieste più terra terra. Ricordi la favoletta del Genio della Lampada? Esaudiva tre desideri e tre sono quelli che mi permetto di chiederti di esaudire:

  1. che nessuna mamma sia ridotta a partorire in un gommone;
  2. che il suolo dello ius soli sia il suolo del mondo;
  3. che ci sia un futuro per tutti.

 E’ chiedere troppo? Dai …  lo sanno tutti che tu sei Uno che se vuole può!

Grazie per avermi letto.

Cordiali saluti

Blogger Riccardo

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ANTIVIGILIA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 23 Dicembre, 2017 @ 10:30 am

Detto altrimenti: il giorno prima del giorno prima       (post 2978)

23 dicembre 2017. India, potenza nucleare. Sta costruendo la sua prima portaerei (quanto costa?). Alcuni miei amici hanno adottato un bimbo indiano. Ed allora mi sono detto: dai Riccardo, ripesca quella tua vecchia poesiola che avevi scritto anni fa per un caso analogo …

Dall’India 

Granello di riso / scagliato dal monsone / insieme a milioni di piccoli steli / nelle paludi /  dell’umanità / un raggio di sole ti ha colto / dalla solitudine affollata di vuoto / e ti ha deposto in un nido. /  Nutrito d’amore / tu nutri d’amore i ricordi / ed alzi lo sguardo ad un cielo / che specchia la terra lontana. / E lontana una madre / ti pensa / e prega / piangendo la gioia / per te.

Ecco, sicuramente per quel bimbo questo sarà un bel Natale, anzi, “il” suo Natale!

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IL TEMP, LE DONE E I SIORI …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 22 Dicembre, 2017 @ 2:22 pm

Detto altrimenti? … i fan quel che i vol lori!  (post 2977)

Dialetto trentino. Come dire che al tempo, alle donne e ai signori non si comanda. V’è poi anche un’altra versione del proverbio che al termine “done” sostituisce “cul” nel senso che a certe funzioni vitali non si comanda. Ma vabbè … questa è un’altra storia.

btyVeniamo a noi. Ero a sciare in Paganella. Poca gente … salendo in seggiovia … sapete come succede: buongiorno buongiorno … neve buona … poca gente … lei è solo … anch’io … dai facciamo una discesa insieme … con piacere. Mi dice: “Sa … di solito vado “in” Campiglio … ma oggi dovevo salutare un amico qui in Paganella …” Durante una sosta noto che sopra la nostra testa vi sono nuvoloni, ma laggiù, oltre il Passo del Grostè (Die grostè Alm, il pascolo più grande), sopra le piste di Madonna di Campiglio splende il sole: “Si vede che hanno un santo in Paradiso” dico io scherzosamente. L’altro si fa serio serio: “Vuole insinuare?” Io (stupitissimo) “Quando mai? E poi, cosa e perché”? Cado dalle nuvole. L’altro prosegue: “Non mi dica che lei non sa che noi di Comunione e Liberazione abbiamo affittato per tutto l’anno i due maggiori Hotel di Madonna … e lei alludeva a questo forse?”. Io? Quando mai?!

Chiarito l’equivoco proseguiamo a sciare: io accelero lui no. Tanti saluti. Ripenso a quello che mi ha detto quel tale. Sarà un caso … però … hai visto mai …

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POLITICA GIOVANE PER I GIOVANI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 22 Dicembre, 2017 @ 7:15 am

Detto altrimenti: sono così risponderemo alle loro esigenze       (post 2976)

Ieri mattina. Sono stato alla stazione FS alle 07,40. “Valanghe” di giovani in arrivo dalle valli per andare nelle scuole del capoluogo. Impressionante. Mi sono chiesto: e per costruire il futuro di questa generazione continuiamo ad avere uomini politici “vecchi”? Come potranno mai essere capiti, aiutati? Evviva la P 50 – Politica under 50, almeno under 50!

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I MIEI REGALI DI NATALE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 21 Dicembre, 2017 @ 6:55 am

Detto altrimenti: quelli ricevuti ….   (post 2975)

Sono i miei amici di ieri e di oggi.

1 -Il mio ex capo in Stet, Ruggero Cengo Romano, classe 1934, mancato immaturamente. Qui sul blog trovate un post dedicato a lui con la prefazione che scrissi per la sua biografia, pubblicata postuma. Una miniera di scienza, umanità e coerenza. Insostituibile. Lo trovate nel mio cuore e qui, nel blog.

2 –L’amico Ruggero Polito Presidente Emerito del Tribunale di Rovereto, anche lui non c’è più … Ruggero, una umanità, una spontaneità, un entusiasmo nella vita e verso le persone, una curiosità creatrice: doti inarrivabili. Insostituibile. Anche lui, nel mio cuore e nel blog.

(di queste due Persone mi restano il ricordo, gli insegnamenti, l’affetto, la mancanza, una grande nostalgia)

3 – 4 – Mia moglie Maria Teresa, mia figlia Valentina, le mie Prime (due) Donne. Per tutto.

5 – 6 Le mie due nipotine: Sara (piccola)  e Bianca, in ordine di apparizione, per la gioia che mi danno.

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Chi trova un amico trova un tesoro? Ma allora io sono ricchissimo!

7 – 8 – Mio genero Daniele Donati. Una certezza. Mia nuora Sara Sacco, altra certezza.

 9 – 10 – Donatella Conzatti e Francesca Ferrari, due Donne (Dominae, padrone … alla latina) che in campi diversi fanno molto per gli Altri nella costruzione del Bene Comune, Persone  alle quali io  semplicemente cerco di dare una mano.

11 – Marcello Farina o – se preferite – Don Marcello Farina. Marcello? Marcello va al profondo delle cose e delle persone: mezz’ora con lui ed io “campo si rendita” (intellettuale, morale e spirituale) per un mese!

12 – Franco Pavesi o – se preferite – Padre Franco, missionario, temporaneamente parroco di ben sei parrocchie nella Busa del Garda.

13  – Mio figlio Edoardo, figlio, amico e maestro. Maestro? Si, l’allievo ha superato l’ex maestro (ammesso che tale io sia mai stato) e  comunque ora il maestro è lui. Vale qui – per la parte intellettuale – la stessa considerazione che ho fatto per Marcello.

14 – Matteo Giuliani, il mio medico … ma “a me mi” pare di avere trovato un figlio in più, da come mi segue …

15 – 16 – Luigi Sardi e Daniela Dalrì. Luigi: testimone del tempo e dei tempi. Un tempio di ricordi e testimonianze, meta di “pellegrinaggio” di chi si vuole orientare nella storia di ieri, oggi e domani. Daniela? Insieme a un Grande Uomo c’è sempre una Grande Donna.

17- 18 -   Gianfranco Peterlini e Rosetta Iodice, per l’esempio di vita e di famiglia.

19 – Alfonso Masi, “Maestro” di storia, della letteratura e della altre arti che egli rende in forme teatrali: letterato, storico, testimone dei tempi, autore, regista, attore.

20 – Mirna Moretti, la mia “madrina” blog e lei stessa blogger di lettura, con i colleghi di queste sue riunioni.

21 – Maria Lia Guardini, la mia “Prof senza puntino” per la ripresa dei classici “antichi” che poi comprendi molto meglio il presente “moderno” .

22 –Cristina Endrizzi, creatrice dell’Accademia delle Muse, prezioso ritrovo di amici e di arti varie.

23 – Franco Ballardini, insostituibile presidente dell’Associazione Amici della Musica, ereditata da Ruggero Polito.

24 – Andrea Bianchi, il mio editore di questo blog, che mi ospita.

Dice … ma hai “solo” questi amici?  Be’ raga, scialla … mi dite “solo”? Se ventiquattro vi sembran pochi! Ma poi ne ho ben ancora tanti altri amici, come quelli della FIAB – Federazione Italiana Amici della Bicicletta, fra i quali Manuela Demattè; della FVR– Fraglia Vela Riva; quelli della Associazione Amici dei Senzatetto; i 100 Accademici dell’ Accademia delle Muse; i colleghi dei corsi della Maria Lia Guardini (soprattutto la mia compagna di banco, Emma Pandini); i colleghi del Direttivo dell’Associazione Amici della Musica; il mio socio di barca Gianfranco Busana; i colleghi del Direttivo Restart; il mio collega di bici e di sciate Claudio Colbacchini e quelli di sola bici (Lucia Bruni, Francesco De Stefano, Giovanni Soncini, Fausto Pedrotti); etc..

Chi ho dimenticato? I miei genitori, mio fratello Alberto? Ma quelli i genitori e  mio fratello sono impliciti … più “amici” di così … ecchè … c’era bisogno di dirlo? E poi … altri …? Altri mi scuseranno … sapete ad una certa età la memoria inizia  a fare qualche scherzetto …

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