MA DAI … LAVORIAMO MEGLIO …
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Gennaio, 2018 @ 4:55 pmDetti altrimenti: le casette per i terremotati … dai … facciamole bene!  (post 3004)
Ecco … lo confesso … nelle mie vene scorre un 50% di sangue toscano, anzi, montalcinese … il mi’ babbo … sapete … gli era di quei toscani “maledetti†di Curzio Malaparte (già uno con quel cognome … Mala-parte!) e insomma, il mi’ babbo zitto un ci sapeva stare ed io di quei suoi cromosomi mica ce ne ho pochini … Un esempio? Eccolo: il capo della Protezione Civile si reca nelle terre terremotate per ascoltare le lamentele dei destinatari delle casette nuove: qui manca l’acqua, qui lo scarico, qui la luce elettrica, qui il materasso …. E dice: “Ho dato disposizioni a che si provveda e a che non si ripetano più simili fattiâ€. Ecco, mi pare un po’ poco, non vi pare? Maccome? Roba nuova nuova appena consegnata? Chi è il fornitore? Chi il responsabile dell’installazione del collaudo? Chi il controllore? Dice … “Ma si tratta di fornitori diversi, è mancato il coordinamento dei fornitori, e poi, l’installazione, si sa…. sotto le feste ….” Ah … vabbè … se le cose stanno così … ho capito … scusate … come non detto.
Sarà … ma quando ero controller in Siemens per ogni affare di vendita si effettuava la vor-mit-nach Kalkulation, ovvero il calcolo preventivo-concomitante-successivo di ogni affare, dal punto di vista funzionale ed economico. Ma forse è pretendere troppo …
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RELIGIONE, POLITICA E PREPOLITICA “LAICHEâ€
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Gennaio, 2018 @ 2:13 pmDetto altrimenti: laiche? Cerchiamo di capirci, perchè le parole sono pietre scriveva Don Milani  (post 3003).
- Laicità = pluralismo, quindi …
- … religione laica è quella che rispetta le altre religioni, quindi …
- … politica laica è quella che rispetta le altre politiche. Ma qui occorre inserire il concetto di …
- … prepolitica o pre-politica, se preferite, laica anch’essa se riepetta le sue “colleghe”.
Lasciamo stare la religione, ne parlerò una prossima volta e veniamo ai punti successivi. Talvolta gli amici mi chiedono se io “faccio politicaâ€. Io rispondo che no, io semmai faccio pre-politica, ovvero mi occupo dei problemi sotto l’angolazione di un punto di vista concettuale e metodologico.
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Ecco, la prepolitica. Mettere al centro i vari problemi con le varie possibili soluzioni sotto l’angolazione dei principi ispiratori e del metodo di ogni scelta. E’ un fatto di attenzione, conoscenza, cultura, chiarezza di idee, coerenza, senso di responsabilità , coraggio delle scelte da parte di ognuno. Infatti a questo punto occorre che quando il prepolitico diventa politico – cioè quando va a votare – voti a ragion veduta e sia coerente, non come quel Woody Allen che in suo film si mise in bocca la frase: “Sono un conservatore di sinistra: non condivido alcune delle mie ideeâ€. In altre parole, occorre maggiore “cultura†ove con questo termine si indica “l’insieme delle conoscenze di ognunoâ€, ragion per cui – per sviare da me ogni possibile accusa di essere uno snob “studiato-lezù†(persona colta, “letta” nel senso che ha letto molto, in dialetto trentino) – dichiaro che a mio avviso  anche il ciabattino del più sperduto paese dell’appennino ha una grande cultura, nel senso che sa fare bene il suo mestiere.
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Primo esempio. Non critico il volume delle (esigue) spese per la prevenzione e il risanamento dei/dai fenomeni idrogeologici (60 milioni di euro all’anno) né quello (eccessivo) destinato alla spesa militare (60 milioni di euro al giorno), ma insisto a che ogni spesa, ogni investimento sia inquadrato nell’insieme degli interventi, ovvero sia valutato in valore relativo cioè relativamente agli altri impegni e non in valore assoluto, ovvero riferito solo a … se stesso. Ecco, vedete, se io lascio le due parentesi, faccio pre-politica. Se le togliessi, farei politica.
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Secondo esempio. “La legge è uguale per tuttiâ€, si afferma. Poi però ci sono le eccezioni ed allora l’affermazione diventa “La legge è uguale per tutti salvo le eccezioni di leggeâ€. Al che io mi chiedo: chi decide la differenza fra “eccezione di legge†e “violazione della leggeâ€? Mi spiego: se “tutti†possono andare in pensione solo a … chessò … 67 anni (? Ho perso il conto, vorrete scusare) ma vi sono categorie che da anni ci vanno a 55 (esistono) chi decide che quelle sono legittime eccezioni della legge e non violazioni della stessa? Anche qui, questa decisone sarebbe di prepolitica.
Terzo esempio. Esistono fondi pensione confluiti nell’INPS ma a “gestione separata†che corrispondono pensioni (retributive, non contributive) non d’oro, ma di platino (alcune arrivano ad alcune decine di migliaia di euro al mese), corrisposte a pensionati di enti o spa pubbliche. Anche qui, chi decide (prepoliticamente) che queste sono eccezioni legittime alla legge (a quella che dovrebbe essere uguale per tutti) e non sue violazioni? Qui non metto fotografie sennò mi querelano. Sapete loro come se la cavano di fronte all’opinione pubblica? Nel senso che quando si dice 70.000-90.000 euro di pensione … tutti pensano all’anno e dicono troppo-comunque-vabbè. Invece sono al mese. Una decisione prepolitica: prevale il diritto acquisito a quel livello pensionistico o i diritti (costituzionali) alla famiglia, al lavoro, alla salute etc. per la cui attuazione servirebbero parte di quei denari? Cioè, fra diritti pensionistici (acquisiti) e diritti costituzionali (non ancora ottenuti) quali prevalgono? Anche questa mi parrebbe una questione prepolitica.
Il problema l’aveva già messo a fuoco tale Giovenale (vissuto fra il 50 e il 120 d. C.) nella sua sesta satira. A chi suggeriva di far custodire la fedeltà della moglie da alcuni custodi, faceva rispondere: “Quis custodiet ipsos custodes? (Chi controllerà i controllori?). E oggi: chi controlla i controllori dei diritti?
E oggi? Oggi occorrerebbe molta “filosofia del diritto†di più, ovvero occorrerebbe un po’ di più di quella “cosa†che molti definiscono inutile, teorica, roba da “studiati†o “lezùâ€Â (v. sopra) e che invece no: la filosofia è “amicizia del sapere, amore della sapienza†e per essere amico di qualcosa o amarla occorre conoscerla questa cosa … o no? E la Filosofia del Diritto ti aiuta a conoscere il diritto, la legge. Qui a fianco Hans Kelsen maestro della Filosofia del Diritto: diritto e morale, uniti o no? Questo è il problema …
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E comunque, laicamente:Â buona religione, buona pre-politica, buona politica e Buon Anno a tutte e a tutti!
P.S.: la religione … ci ho ripensato: non sono in grado di iniziare una discussione su questo tema e quindi di dedicarle un post specifico. Mi limito quindi a ripetere quanto ho imparato da un amico filosofo, storico e anche sacerdote: la nostra religione è Creazione e Resurrezione. Inoltre essa ha anche una morale (fra l’altro: il “non fare agli altri … fai agli altri …”  etc. era già inciso nella legge di Hammurabi, qualche migliaio di anni prima di Cristo). La sua laicità ? Il rispetto (attuale, non così in passato, purtroppo) per tutte le altre religioni. The rest are details, direbbe quel tale Einstein …
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MAURINA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Gennaio, 2018 @ 7:56 amDetto altrimenti: piccola frazione di Spormaggiore (Trento)Â Â Â Â Â Â (post 3002)
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La leggenda vuole che il nome della località derivi dal nome di Maura, figlia segreta del conte di Castel Rovina e di una donna del posto da cui appunto nacque Maura, di qui il nome Maurina (oppure Morina con “au” che diventa “o” come per il francese ed il tedesco); significativa la frase che accoglie i viandanti nell’ingresso del caratteristico portico: “… benedici Maria la tua Maurina figlia antica di Castel Rovina…”
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Fino al 7 gennaio, Maurina la Storia, Maurina il Lavoro, Maurina Arte e Natura. Vicino a Trento, lontano dal frastuono. Un’idea realizzata (anche) da Gloria Zeni “da†Spormaggiore che io ho intervistato qui sul blog l’11 maggio 2017:.
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ttp://www.trentoblog.it/riccardolucatti/?p=49383
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Qui a fianco, Gloria Zeni alla presentazione del suo libro “Patrum domus revirescit” sulle Comunità dell’Altopiano della Paganella, all’Accademia delle Muse in Trento, con la Presidente dell’Associazione, Cristina Endrizzi.
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Piccole grandi (great) iniziative che ci ridanno una dimensione umana, quella che invece sempre di più sembra mancare, soprattutto nel periodo delle “Festeâ€. Iniziative che ci regalano spazio mentale, tempo per pensare, per “riposare†dalla corsa di tutti i giorni, accelerata e non rallentata dalle “Festeâ€.
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Grazie, Maurina!
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IL PRIMO POST DEL QUARTO MI … LLENNIO
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 31 Dicembre, 2017 @ 3:53 pmDetto altrimenti: il primo del quarto migliaio dei miei post ….    (post 3001)
Domani arrivano figli, nuore, cognati, nipotine … a allora lo scrivo oggi questo mio post, con più calma, dopo la “corsa al 3000esimo post†che ho fatto fra ieri sera e questa mattina presto.
Un’amica, Anna S. ha sollecitato più attenzione alle necessità delle famiglie trentine più bisognose, ed ha ragione. Oggi bonora ero al supermercato per qualche acquisto per la cena di fine anno mia e di mia moglie: festeggiamo “a due†– e ne siamo felici! – e prendiamo il fiato dai giorni passati e per quelli che stanno arrivando. Al super ho visto gente con carghe di cibo da far paura. C’era però anche una coppia di vecchietti che ragionavano fra di loro: “Due arance bastano e … le mele, due kg di quelle lì che costano di meno … di quelle lì più care solo un kgâ€. Ecco, la misura dei centesimi. E queste persone “stanno bene†hanno una casa, non sono sole. Invece molti ospiti della Casa Maurizio di Via Bezzecca (i Senzatetto) sono soli. Soli e senza alcuna prospettiva.
La nostra società sta creando ricchi sempre più ricchi e poveri sempre più numerosi e sempre più poveri. Ad ogni livello, anche mondiale. E noi? Cerchiamo di fare qualcosa per chi sta alla nostra “portata di mano†… ma gli Altri? Dice … se ne deve occupare la Politica. No, raga, io dico la Pre-Politica, ovvero l’atteggiamento, la predisposizione di chi poi vuol fare e fa Politica. Dice … si, ma che vuoi, la nostra potrà essere una goccia: e va bene, e intanto diamola questa goccia di aiuto almeno a chi ci sta vicino, a chi abbiamo forse solo guardato senza vederlo.
Diventiamo, ognuno, “artigiani del Bene Comune” come ha detto Papa Francesco, ove per Bene Comune è quello costruito, realizzato sin dall’inizio con il contributo di ognuno.
Mi viene alla mente un filosofo, Emmanuel Levinas, il filosofo del Volto: “Il Volto dell’Altro ti guarda, ti interroga, si aspetta una risposta da teâ€. Non siamo in grado di impegnarci direttamente? Abbiamo già molto da fare? E allora diamo un aiuto a chi invece sta dedicando una vita agli Altri, facciamo un po’ di solidarietà “di secondo livelloâ€. Chi è disponibile me lo faccia sapere: indicherò una persona che da una vita si sta occupando degli Altri … una persona già di una certa età ma (solo diversamente) giovane per l’energia che mette in questa sua opera.
Grazie per avermi letto e Buon Anno, Buona Solidarietà a tutte e a tutti!
Firmato Riccardo e una mia poesiola:
E gli Altri?
E’ solo per caso che vivi
in questa tua piccola
ingiusta
riserva di gioia
che invano
a te stesso
vorresti celare.
E gli Altri
(son tanti)
innalzano voci
a incidere il marmo
di un mondo
che ha chiuso le porte
per non farli entrare.
E gli Altri
(son tanti)
percorrono tristi
usuali sentieri di morte
e dolore
insieme a speranze
lacerate da scogli
che strappan dal cuore
brandelli di fede
e di futuro.
E gli Altri
(son tanti)
seguono muti la rotta
di chi li precede
ben oltre quel liquido muro.
Il tuo sguardo li vede
e subito tendi la mano
a chi ti è vicino
e un poco lo aiuti
nel suo lungo
insicuro
cammino.
E gli Altri
(son tanti)
a quale destino?
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FINE 2017 A RIVA DEL GARDA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 31 Dicembre, 2017 @ 7:47 amDetto altrimenti: ma sì, il post 3000 lo dedico al mare del Trentino ….   (post 3000)
… al mare di chi, percorrendo verso sud quella Terra, è arrivato alla riva di un lago e vi ha fondato un villaggio poi paese poi città : Riva del Garda che se fosse arrivato via lago da sud l’avrebbe chiamata Riva del Trentino, non vi pare? Io genovese quindi Ligure, Ligure pronipote di quei Ligures che primi abitarono questa riva – come risulta dalla targa apposta nel porticato della Casa Comunale – chiamato 30 anni fa a lavorare in Trentino, fui condotto dai nuovi amici locali a vistare le sue montagne che in parte già conoscevo per essere stato scalatore nelle Dolomiti di Brenta e sulle Pale di San Martino e fungaiolo nei boschi dell’alta Val di Non. Un giorno per caso, da solo, scoprii Riva: sorpreso chiesi loro perché non me l’avessero “presentata†subito … forse avevano pensato che per uno nato “in†mare quelle acque fossero poco significative. E invece … invece Riva la mia seconda casa; Riva la mia prima (ed unica) barca a vela e le mie regate; Riva il mio ultimo lavoro, quale presidente, amministratore delegato e direttore di APM-Altogarda Parcheggi e Mobilità ; Riva la mia prima associazione musicale (“Amici della Musica”, oggi presieduta dal Prof. Franco Ballardini); Riva nuovi carissimi, insostituibili amici, primo fra tutti il compianto Ruggero Polito … qui nella foto con i suoi amati pianoforte e violino.
Riva città Natale
Riva città Natale
Riva di acqua e di vino
Riva adottiva
Nosiola – Schiava – trenino.
Riva vicina lontana
Riva la dirlindana
Riva dall’alto e dal basso
Riva di sasso.
Riva la Torre Apponale
Riva Torrione si sale
Riva in orizzontale
Segreta amante locale.
Riva la mala voce
Riva delizia e la croce
Riva se ne compiace.
Riva le sue regate
Riva parroco pio
Riva la benedice
Fraglia ci sono anch’io.
Riva di Gianni velista
Riva Riccardo in regata
Riva straorza strambata
Riva te le riscalda
Riva le Terme Romane
Riva la Busa la Valle
Cantieri – Rotture – Cheppalle.
Riva il luccio la lenza
Riva che pesca ed aspetta
Riva cattura e poi getta
Riva riconoscenza.
Riva lavoro si campa
Riva la buona stampa
Riva comunicazione
Riva ed i suoi parcheggi
Riva Centrale Littorio
Riva giornali che leggi
Riva – Capro – Spiatorio.
Riva divisa con Roma
Riva presente ed assente
Riva acconsente
Ribelle? Schiava? Padrona?
Riva Regina dell’Ora
Riva che parla o lavora
Riva faconda di prosa.
Riva di freddo e di caldo
Di neve di palme ed olivi
Musica mille motivi
Riva i baloni del Baldo.
Riva Lago di Fiori
Peler – Stravento – Vinessa
Riva di luci e colori
Riva la Poetessa.
Riva la Contadina
Riva la Pescatrice
Riva la Cittadina
Riva Incantarice.
Todeschi – Taliani – Rivani
Riva gli albergatori
Incassi – Piene – Le mani.
Riva all’olio d’oliva
Riva gioiosa f’estiva
Riva la pasta alle sarde
Chi non le assaggia ci perde.
Riva trentina frontiera
Riva di falchi e poiane
Nuvole bianche lontane
Riva – Si dorme – La sera.
Fiaba che vince ogni sonno
Riva fra Trento e Trieste
Riva il suo capodanno
Riva le Buone Feste.
Ecco, sei anni di blogheraggio, 3000 post, iniziata grazie a Mirna Moretti che mi ha invitato a diventare blogger … una bella galoppata. Ieri ci stavo quasi rinunciando a questo traguardo quando un’amica, Manuela Demattè, mi dice: “Ragazzo, ti credevo impegnato a raggiungere i 3000 post!” Replico che dieci post  in due giorni sono tanti e lei: “Dai che ce la fai, cinque oggi e cinque domani, non ti arrendere!”. Ed allora ho pensato di cavarmela utilizzando alcune mie poesie, che volete, oggi mica posso stare tanto al computer, le spese da fare, la cena, figli, nuore, generi e nipoti in arrivo …
Comunque … grazie Manu, grazie alla tua sollecitazione in qualche modo ci sono arrivato a piantare la bandierina sulla vetta di questo 3000, un “tremila” che si aggiunge a quelli – veri, di roccia e neve – che scalavo da giovane.
Ah … dimenticavo: buon capodanno a tutte e a tutti!
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LA PIENA DEL FERSINA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 31 Dicembre, 2017 @ 7:32 amDetto altrimenti: il Fersina o la Fersena in dialetto, affluente di sinistra dell’Adige, dalla Valle dei Mocheni Mochenthal in città …  (post 2999)
… le lettere maiuscole, la punteggiatura … niente di tutto questo, niente, onde di sentimenti scritti imprevedibili come le onde della piena de la fersena scritta minuscola perché maiuscolo è solo il sentimento di ognuno che scrive o che legge …
la piena de la fersena
impregna di sé
erba paziente
rocce assetate
erosa montagna
disciolta da un cielo
colore di terra
galoppo sfrenato
liquidi pensieri
spazio scolpito
forme sospese nel nulla
lingua di acqua
attrae lo sguardo
al pari
di onda di fuoco
danzante
dal ceppo
e invita il tuo corpo
a librarsi
in una vertigine alpina
sfuggono a valle
saltando
tronchi rubati alle sponde
avulse membra stillanti
dal corpo indifeso del mondo
tratti bizzarri
su perenne dipinto vivente
e tu
vorresti che l’onda di piena
dei tuoi sentimenti
non passasse mai
sotto i ponti di trento
ove fersena scorre
oggi
violenta
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LIBRI IN POESIA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 31 Dicembre, 2017 @ 7:30 amDetto altrimenti: dedicato a Mirna Moretti  (post 2998)
Mirna, la blogger di lettura, la mia madrina blogger, lei che mi ha presentato all’editore di Trentoblog … il blog di Mirna e i libri della “sua†biblioteca mi portano a raccontare come io stesso, da quando sono in pensione, non sia più la stessa persona. Nel senso che sto vivendo una nuova vita. Migliore. Ombre, libri … che prima erano solo ombre. Ora sono realtà , bellissima. Davanti a casa mia, oltre il fiume Fersina, anni fa un cantiere, illuminato la notte. E una notte, alzandomi …
Ombre
La luce del cantiere
penetra la stanza
e disegna sulla parete
la danza delle foglie
incontrate
nel suo breve cammino.
Mobili dita
accarezzano i libri
a svegliare pagine assonnate
che s’aprono liete
all’invito.
E mentre le osservi
raccontare
le mille piccole fiabe
alla notte
ti sembra di rubare
ciò che avevi abbandonato
per la fretta di vivere
e che quindi da tempo
non era più tuo.
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VAJONT (VA-JONT, va giù …)
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 30 Dicembre, 2017 @ 9:04 pmDetto altrimenti: per non dimenticare                        (post 2997)
 VAJONT
Va giù …va giù …
dapprima silente
e poi improvviso
cade
pesante nell’acqua ristretta e profonda
un monte ucciso dagli anni
e da un progetto assassino.
Bagliore di cavi tranciati.
“Lampeggia sul monte!
Cos’è? Temporale?â€
Valanga di aria compressa
strappa i panni di casa
dai fili distesi
fluido maglio d’annuncio mortale
soffoca i muri indifesi
di una indifesa città .Â
“Cos’è questo tuono?
Un Foen improvviso?
Chiudete le porte!
Non vedi ch’è solo?
Ormai superato il terzino!
Fa goal lo spagnolo!â€
Sibilante
più volte annunciato
maremoto alpino
interrompe violento
azione
partita
la vita.
Dolori scheggiati
infangati
parole ormai mute
non legano più fra di loro
sbriciolati frammenti
di una impazzita ragione.
Pochi oramai gli occhi ancor vivi
tristi cavalli di frisia
a sbarrare la strada ed il passo
al nulla rimasto
svuotati di lacrime
dal troppo dolore
come il lago dal Toc.
Ed io
pellegrino tardivo
posso solo indagare il Ricordo
affinchè il Ricordo non muoia.
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IL CANTO DI TRENTO A LA FERSENA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 30 Dicembre, 2017 @ 8:56 pmDetto altrimenti: mia anche questa … e dai che ci arrivo a 3000 entro il 2017!  (post 2996)
 Il canto di Trento a la Fersena
(tre foto di Manuela Dematte)
Sei vivo.
Mi parli col suono di luce
dei tuoi mille occhi di rivo
splendenti nel verde.
Dapprima
mi sembri annoiato
nel lento rigiro
che sempre conduce
al tuo limitato infinito
eletta dimora
di anatre urbane
ed aironi
in morbide anse di steli
ov’acqua
fra ‘l fiore che odora
con tenue sospiro si perde.
Ma ecco
improvviso
uno slancio
al pari del cervo brunito
che hai visto saltar le tue rive
braccato dal cane
ed hai ristorato
offrendoti invito alla sete
ed alle corse un po’ schive
del giovane re incoronato.
Ancora …
hai negli occhi il ricordo
di una prudente marmotta
del falco
che lento
si libra nel cielo in agguato …
di un movimento …
di vita che lotta …
di tenero nido violato.
Tu nasci ove aria rinfresca.
Poi …
scendi la cima
scoscesa di valle tedesca
qual liquido velo nuziale
che adorni la Sposa Atesina
e rechi in pianura
la figlia del suolo innevato
i fulgidi pesci d’opale
il tenue lenzuolo
che dona ristoro all’arsura
di ninnula cuna
il manto di brezza
che stendi alla luna
ed olezza.
E dolce assopisci il bambino
cantandogli la ninna nanna
che i monti ti hanno affidato.
Tu sei Poesia
il capolavoro scolpito
del grande Pittore Trentino
che ascolto
rapito all’oblìo
insieme alle fronde
degli ippocastani
che sopra le spalle
ti fan capolino ondeggiando
e curioso
protendono il volto
sull’armonioso spartito
del tuo gorgoglio.
Ma ora prosegui il tuo viaggio
e mentre ricevi altre sponde
le mie vecchie mura imperiali
riflesse
ti rendono omaggio
più belle pe’ i grandi regali
che porti di piccole onde.
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GATTO DI MARE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 30 Dicembre, 2017 @ 8:49 pmDetto altrimenti: dopo Boccadasse, i suoi gatti    (questa è mia)  (post 2995)
Gatto di mare
Non insegui il Tempo
e grato
il Tempo
non ti rincorre.
Immobile sulla tela di un gozzo
assapori l’amico profumo di pesce
il caldo insperato del sole invernale
e mi osservi
col nobile sguardo
del marinaio antico
al quale ogni giorno tu presti la barca.
Voglio indossare
pantaloni di tela
colore del mare profondo
sfumati di bianco salino
sedere in silenzio al tuo fianco
su questo gradino
dal bordo ormai liso e rotondo
per non disturbare
segreti
ricordi
speranze
e tesori
dei gatti del posto
e dei pescatori.
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