CARTELLI, MESSAGGI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 15 Aprile, 2019 @ 8:04 am

Detto altrimenti: messaggi d’ogni tipo colti al volo, dalla sella della bici …    (post 3563)

Valle dell’Adige, 200 m prima di Borghetto, confine Impero d’Austria – Regno d’Italia
Canale di Tenno (TN)
Valle Aurina, da Brunico a Campo Tures
Valsugana, verso il bicigrill di Tezze
Valle dell’Adige, al traverso del Castello di Avio
In birra veritas!
Porticciolo di Genova Nervi: “risparmiamo” l’acqua!


Traffico portuale nel porto di cui sopra


Confine in Valsugana: ma guardate la prossima foto, il retro del cippo …
… quella “N” gli è venuta male!
Camogli: Casa delle mogli o Ca(se) a muggi (a mucchi, ammucchiate)?
Pennichella a Camogli
Dagli USA

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LIBRI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Aprile, 2019 @ 8:08 am

Detto altrimenti: … a maggior ragione, se avete una spalla ingessata e fuori piove, cosa c’è di meglio dei libri?   (post 3562)

Avevo appena operato uno sfoltimento di libri “immigrati illegalmente” nei miei scaffali, cioè di quelli che ti rifilano obbligatoriamente perché conosci l’autore, sei presente ad un convegno o per altro motivo. E “siccome che” il numero degli scrittori di libri ormai ha superato quello dei lettori, capirete che occorra fare attenzione, se non altro perché “quelli gli scaffali” hanno la capienza che hanno, anche se io la capienza l’ ho raddoppiata creando una seconda fila rialzata, un po’ come se i libri fossero seduti a teatro in una platea leggermente degradante.

Ma quann’è troppo è troppo! Ecco, avevo appena fatto questo intervento che già sono sbarcati sulle mie spiagge scaffalate altri cinque nuovi libri, temporaneamente alloggiati nel centro di prima accoglienza, cioè poggiati di traverso sui libri residenti. Ora, ditemi voi, un cristiano che vuole-deve leggere qualche romanzo anche perché questo è l’invito del nostro Gruppo di Lettura “Librincontri” di Mirna Moretti per la nostra prossima riunione, un cristiano dicevo vorrebbe andare in libreria e, cerca cerca, scovarlo come si scova un bel porcino nella stagione dei funghi.  Volete mettere il piacere della ricerca?

Mirna Moretti, la figlia fortepianista Stefania Neonato e Maria Grazia Bertagnolli ad una riunione del Gruppo

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E invece no. Ti fanno notare che i libri sono tanti e che o loro o noi, non si scappa, ma perchè non li prendi in lettura in biblioteca? Evvabbè … temporaneamente invalido come sono per la nota caduta sugli sci, non mi oppongo e accetto. Un amico mi presta “La quinta donna” di Henning Mankell ed io dalla biblioteca mi faccio portare “Stivali di gomma svedesi” e  “Piramide”, dello stesso autore.

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.La quinta donna, un gran (great) romanzo poliziesco, incentrato sull’azione investigativa del Montalbano svedese, il commissario Wallander, un capolavoro nel suo genere. Alcuni efferati omicidi apparentemente slegati fra di loro; tecnica investigativa e narrativa  sperimentata – forse un po’ ripetitiva – ma sopra tutto vola alta la fantasia creatrice dell’Autore e soprattutto l’analisi introspettiva di ogni personaggio, ad iniziare dal commissario stesso. In altre parole, si potrebbe fare un esercizio e trarre più romanzi dalla spacchettatura di questo.

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Stivali di gomma svedesi.  L’Autore è malato di cancro. Il romanzo – il suo ultimo lavoro – è incentrato su un vecchio medico che ha colpevolmente perso il lavoro, la cui casa è stata inspiegabilmente incendiata, ma che continua ad essere ”vivo” e a “vivere” per se stesso e per gli altri. Una sorta di autobiografia sotto metafora, se vogliamo leggerla così. Con il che in tre giorni mi solo letto il primo (the best) e l’ultimo (in ordine di tempo) dei suoi lavori. Oggi inizierò “Piramide”, una serie di indagini del commissario Wallander e vi saprò dire.

Good reading everybody!

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FIAB

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 12 Aprile, 2019 @ 10:03 am

Detto altrimenti: FIAB Trento, aderente a FIAB, Federazione Italiana Amici della Bicicletta     (post 3561)

Val Concei come … Iwo Jima!

Due giorni fa abbiamo telefonato alla MIELE: si è staccato il vetro del forno … oggi il tecnico mi dice che siamo stati fortunati, staccato non rotto perché … sa, è un modello datato, non so se ci sono i pezzi di ricambio. In poco tempo lo rimette a posto: competente, gentile cos’altro desiderare di più? Mentre lavora, nota la mia spalla fasciata? No, non con la bici, con gli sci. Conosce la Paganella? Si. Gli racconto come è andata. Poi passiamo alle biciclette.

Verso Cortina d’Ampezzo

Ha abitato a Sarche – zona mia! – e allora ci siamo brevemente confrontati su certi percorsi. Non conosce la FIAB. Poco male: gli offro volentieri alcuni depliant della nostra attività annuale e alcune copie della nostra rivista mensile.

La ci darem la mano …(Fiabbina BZ – Fiabbino TN)

Ovviamente anche un mio biglietto da blogger. Ha molti amici ciclisti. Bene, joint us, joint FIAB, unitevi a noi! Lo aspetto qui sul blog ma soprattutto quale nuovo socio FIAB, insieme ai suoi amici. Mi dice che sì, si iscriverà.

Verso Comacchio
A destra, il Presidente FIAB Trento, Guglielmo Duman. Sullo sfondo, la Val di Non

Buona FIAB a tutte e a tutti!


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DALLA DEMAGOGIA AL POPULISMO ALLA NON-DEMOCRAZIA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Aprile, 2019 @ 11:30 am

Detto altrimenti: gutta cavat lapidem … hai visto mai che forza di ripeterlo … (post 3560)

Demagogia come modalità di comunicazione. Demagogia, dal greco “demos” (popolo) e “aghein” (trascinare): degenerazione della democrazia, per cui – allo scopo di mantenere o conquistare il potere – al normale dibattito politico si sostituisce una propaganda esclusivamente lusingatrice delle aspirazioni economiche e sociali delle masse.

Populismo – L’interpretazione più moderna e attuale è quella di Umberto Eco (Columbia University 1995 – “Il Fascismo eterno”, La nave di Teseo Ed., 2018),

secondo cui il populismo di oggi è “qualitativo”:  quando coloro che hanno promesso demagogicamente tutto a tutti  si saranno  accorti che non riescono a mantenere molte promesse e che molte altre è meglio non mantenerle (e che nel frattempo  il paese si è impoverito, il Pil è diminuito, il debito pubblico è aumentato), orbene costoro assumeranno decisioni drastiche (aumento dell’IVA, patrimoniale, etc.) e affermeranno che “siamo di fronte ad una crisi internazionale … e comunque la volontà che sta alla base di tutte e decisioni che sono state assunte è la volontà della gente, del popolo, di 60 milioni di Italiani”. In altre parole, attribuiranno 1) la colpa, all’andamento dell’economia internazionale; 2) la responsabilità delle proprie decisioni, ad un ente inesistente – il popolo – asserendo che esso sta esprimendo una unanime volontà: il popolo verrà presentato come una massa qualitativamente omogenea, uniforme, esprimente un unico pensiero: in realtà invece il pensiero espresso sarà quello dei populisti qualitativi di turno. Quindi, populismo (qualitativo) come forma non democratica di governo in quanto (insieme alla cosidetta  democrazia diretta) distrugge la rappresentatività del popolo attraverso il parlamento, cioè distrugge la democrazia vera in favore di una oligarchia mascherata da democrazia.

Nel merito, se arriverà l’inversione di rotta rispetto alle promesse demagogiche, fioccheranno spiegazioni e giustificazioni d’ogni genere di tale insuccesso. Peccato che noi Italiani (almeno … quelli che di noi vanno a votare) eleggiamo governanti molto ben pagati perché l’insuccesso non ci sia, non perché ci spieghino le ragioni per le quali l’insuccesso si è verificato.

E mentre io scrivo e voi leggete, il PIL scende e l’indebitamento sale e sforeremo qualsiasi parametro UE. Dice: “Non preoccupatevi, appena noi sovranisti avremo vinto le elezioni europee, restituiremo la sovranità ad ogni stato che sarà libero di fare come vuole”. Già, dico io, così saremo liberi di … farci de male da soli! Amarcord – mi ricordo – anni ’70 (ma … erano nati i nostri attuali capi politici-di governo?): feroce stretta creditizia e valutaria; costo effettivo annuo del denaro preso a prestito dalle banche a livello di usura, fino al 35% e oltre! Penalizzazione delle importazioni (l’importatore doveva versare a Bankitalia su di un conto infruttifero e bloccato per sei mesi la metà del pagamento all’estero di ogni sua importazione!)… c’è qualcuno che può spiegare loro come eravamo combinati?

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L’AIRONE CINERINO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 9 Aprile, 2019 @ 6:25 am


Detto altrimenti: fotografato in città …   (post 3559)

Immobile, sul quel sasso, pronto a “fiocinare” il primo pesce che passa (foto 2016)

Hanno il nido vicino ai laghi di Lamar ma per “pranzare” si spostano anche di dieci km, tant’è che li ritroviamo anche nel Fersina, qui in città, a 900 m da piazza del duomo. Se stanno immobili, nel greto del torrente o sul bordo sassoso, quasi invisibili con il loro colore grigio mimetico, uguale a quello delle pietre dei bastioni e dei massi che emergono dall’acqua, per poi scattare come una molla ed afferrare la preda, pesce o altro che sia.

2019: lo si vede contro il bastione, in volo a metà altezza dello stesso

Ieri passeggiavo lungo il Viale Trieste, quello che “accompagna” il Fersina nel suo ingresso in Trento e ne ho scorto uno: il tempo di impugnare il telefonino per fotografarlo e lui (o lei) via! In volo a risalire verso monte. Non so nemmeno io come io sia riuscite a coglierlo con uno scatto.

Tuttavia vi voglio regalare altre ben più belle foto, quelle scattate dall’amico Luigi Zullo, un fotografo “vero” in pensione, che ha scattato proprio qui, dallo stesso viale, con una macchina fotografica vera.

Mimetismo
L’attesa
Oggi pesce!
Catturato!
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EDIZIONE STRAORDINARIA!

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 7 Aprile, 2019 @ 2:34 pm

Detto altrimenti: il giornale della domenica    (post 3558)

Il saluto di alcuni Fiabbini partecipanti: Giovanni, Walter, Rina, Pia, Edoardo

Gli appuntamenti (dalla nostra inviata Rina Pezzin) – Si è svolta oggi la pedalata inaugurale della stagione ciclistica della FIAB Trento, con brindisi al bicigrill di Faedo. Folta la partecipazione, sotto un cielo benevolmente non piovoso, dopo che nei giorni immediatamente precedenti aveva scaricato acqua fino ai 1000 metri e neve oltre. Il programma completo delle iniziative e cicloescursioni FIAB Trento è reperibile sul sito www.fiab-trento.it.

L’amico Mirko Michelon, gestore della Malga Zambana

Neve in Paganella – Finalmente una grande nevicata. Peccato che sia arrivata solo alla fine. Tuttavia, grazie ai cannoni e al lavoro degli addetti, anche questa stagione si è sciato bene.

E laggiù Sua Maestà il Brenta

Politica – Roma (dal nostro inviato). Uno contesta all’altro di schierarsi con chi contesta l’esistenza dell’Olocausto. La risposta è una non-risposta: basta polemiche, qui si lavora (!? n. d. r.).

Edilizia urbana – Un sistema geniale per dotare di ascensore un palazzo un po’ datato: si realizzano dei nuovi balconi con funzione di pianerottolo di accesso a ciascun appartamento.

Associazionismo – Associazionismo e volontariato, fondamentale forma di democrazia. Democrazia è partecipazione. Fatevi avanti, tutti, partecipate! Soprattutto voi, giovani, occorre un rinnovamento generazionale: partecipate, imparate, lavorate, dirigete.

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Il libro della settimana – “La quinta donna” di Henning Mankell, Ed. Tascabili Marsilio / Gialli, 557 pagine, €12,50. Molti temi si intrecciano in un romanzo che potrebbe essere definito – nel suo settore – tendenzialmente manzoniano, per la cura degli aspetti umani dei protagonisti, “…un perfetto equilibrio tra poliziesco e critica sociale … che esplora la psicopatologia contemporanea” (Slavoj Zizek, London review of books).

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Protetto: PROVA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 6 Aprile, 2019 @ 5:05 pm

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POST PER PASSARE IL TEMPO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 5 Aprile, 2019 @ 5:07 pm


Detto altrimenti: dai che lo sapete che sono bloccato in casa … (post 3556)

… con  la spalla sinistra immobilizzata dal bendaggio Desault … ed allora che faccio? Leggo, TV, scrivo, ascolto musica, riordino 15 anni di foto. Poi ricomincio. Riordinando le foto, sono emerse quelle scattate ai giocattoli di cartone che ogni tanto realizzo. Che poi più che giocattoli sono modellini, che se li mettete in mano ad un bimbo non durano certo!

Lo yacht di sinistra ha tutte (tutte!) le manovre di uno yacht vero. A destra, uno yacht da pesca.

Come si fa? Si fa così: si va al supermercato e si scelgono i cartoni più adatti … sapete, un po’ come i maestri liutai che andavano nei boschi della Val di Fiemme a scegliere l’abete più “sonoro”. Indi decidete cosa realizzare. Fino ad oggi ho costruito tre tipi di modellini: barche, soprattutto a vela; areoplani; la carrozza di Biancaneve. Le barche le realizzo “a getto”, senza disegni preparatori. Per la carrozza ho dovuto fare prima qualche schizzo. Adesso ci sarebbe in cantiere un elicottero che ho progettato su carta millimetrata, ma disponendo al momento di una mano sola, la realizzazione è rimandata. Intendiamoci, le barche non galleggiano; gli aerei e gli elicotteri non volano e la carrozza è trainata da due cavalli comperati al negozio di giocattoli.

I materiali utilizzati: cartone, nastri adesivi, colle varie, i tutori dei fiori, gli spiedini per cucina, stuzzicadenti, spaghi, cordoncini, fazzoletti (per le vele), pennarelli, graffette fermacarte. I soli materiali acquistati al brico sono anellini, filo di ferro sottile, gancetti e catenina di metallo.

Il cantiere navale

Quanto impiego a realizzare una barca a vela? Per quelle delle foto, sei sette ore ciascuna. Un po’ meno per gli aerei. La carrozza è un caso a se’. Dice … ma modellini “veri” non ne hai mai realizzati? Si, tanti anni fa, da ragazzo, all’oratorio, una barca a vela modello Star di 35 cm, navigante. Ma questa è un’altra storia.

Buoni modellini a tutte e a tutti!

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FOTOGRAFIE, QUADRI, POESIE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 5 Aprile, 2019 @ 5:25 am


Detto altrimenti: piccoli tesori estratti dalla miniera del computer        (post 3555)

Costretto a casa dalla caduta sugli sci, mi sono messo a riordinare 15 anni di foto-files, scusate se è poco! Scattate tutte con il telefonino, riemerge un periodo della mia vita. Ve ne presento alcune: peccato che non siano quadri!

“Pennellanatre” (impressionisti rivani)
La pioggia nel vigneto
Pescheto
Soldati: Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie
Ulivi toscani
Quadro di Van Gogh? No … una semplice foto
C’è qualcosa di nuovo oggi nel sole …
Rosso di sera …

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ACCADEMIA DELLE MUSE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 2 Aprile, 2019 @ 12:26 pm

Detto altrimenti: la serata di ieri       (post 3554)

Questo è un post in contumacia in quanto io non ero presente alla serata del nostro circolo culturale privato per via di quanto “accidentalmente” narrato in alcuni post precedenti. Inoltre è un post scritto a (un solo) braccio, cioè con il solo braccio destro che usare l’altro è già tanto se riesco a schiacciare i tasti delle maiuscole e della punteggiatura.

Prima parte della serata: chitarra, tromba e voci di Genio & Co, Patrick, Flavio, Sandra, Giovanna, …. (aspetto che mi comunichino i nomi degli altri artisti!), in “OMAGGIO A LUCIO BATTISTI”.

Dieci pezzi famosi fra i quali i giocherelloni hanno inserito a mo’ di pesce d’aprile un brano di un altro cantautore! Insomma, mi dicono successo da standing ovation!

Dopo la consueta pausa gastroastromica …

… seconda parte della serata, dedicata alla follia nell’arte, cioè alla dissertazione di Umberto Sancarlo su  “ARTE E FOLLIA”. A questo riguardo ecco qui si seguito l’estratto scritto e inviatomi da Umberto:

Inizia

Gli effetti di gravi ‘malattie mentali’ spesso alterano le ‘capacità percettive ed emotive’ dell’artista e possono influire sulla sua espressione pittorica. Tutto ciò affiora nei quadri di alcuni grandi pittori in momenti particolari della loro vita. Ho presentato le opere di alcuni artisti famosi che hanno sofferto di disturbi mentali e poi ho fatto alcune considerazioni sul rapporto tra arte e malattia mentale. L’artista che è considerato oggi “il pittore malato” per eccellenza è Vincent van Gogh (1853-1890). La natura della sua malattia, che si manifestò prima dei trent’anni, è stata oggetto di numerose interpretazioni diagnostiche, fondate soprattutto sulle numerose lettere che Van Gogh stesso scrisse al fratello Theo. Notte stellata (realizzato durante il ricovero di Saint Remy, in Provenza). Campo di grano, realizzato 2 giorni prima di suicidarsi. In questi due quadri non è rappresentata una natura serena ma viene espresso il “male di vivere”. E’ evidente la perturbazione della psiche dell’autore che si trasmette nei quadri. Si ritiene fosse affetto da una forma di schizofrenia. l’urlo, di Edvard Munch (Norvegia, 1863-1944). Il contenuto dell’opera raffigura un uomo che si rifiuta di sentire il suo stesso urlo di dolore. Il dramma che vive il personaggio sembra riverberarsi sull’intero paesaggio.  Convergenza, di Jackson Pollock (USA, 1912-1956). Quest’artista è considerato l’emblema del ‘genio maledetto’ del secolo scorso. Conflitto e morte, di Antonio Ligabue (Reggio Emilia, 1899-1965). Ligabue narra il conflitto, la violenza e l’angoscia eterna della morte, attraverso l’atto violento. Il disturbo mentale può contribuire ad una maggiore creatività artistica? Queste sono le due posizioni prevalenti: SI, la “follia” può, in alcuni casi, favorire una “geniale” creatività artistica. NO, la creatività è una ‘realtà psichica’, la malattia mentale è un’altra cosa. Tra l’una e l’altra non c’è alcun nesso causale, nel senso che non è la tendenza a sviluppare una patologia mentale a rendere creativa una persona.

Finisce

Scialla raga, la spalla me la sono rotta sul serio, magari fosse un pesce d’aprile!

Che altro dirvi, se non di fare un po’ di compagnia a questo vostro mal-sinistro  blogger,  mal-sinistro perché sono ferito alla spalla sinistra, quindi non sono mal-destro! (ah ..ah … che monade che ci si inventa pur di passare il tempo!). Come fare? Innanzi tutto leggendo i miei post: vi sentirò tutti più presenti, grazie.


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